Nel paese dei balocchi

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Brian Sutton-Smith è professore emerito dell’Università della Pensylvania a Filadelfia. È stato a lungo direttore di programmi di ricerca di psicologia dello sviluppo. Tra i maggiori esperti internazionali di antropologia del gioco, ha sempre condotto le sue ricerche in maniera interdisciplinare cogliendo le connessioni che il gioco - e il giocare- sviluppano tra psicologia e pedagogia, tra storia e folklore, tra lavoro e tempo libero. Le sue ricerche sul gioco e sul giocattolo sono esposte in numerose pubblicazioni di taglio scientifico o divulgativo.

NEL PAESE DEI BALOCCHI i giocattoli come cultura

BRIAN SUTTON-SMITH

prefazione di Matilde Callari Galli

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ISBN 978-88-87507-54-6

Euro 18,50 (I.i.)

BRIAN SUTTON-SMITH

NEL PAESE DEI BALOCCHI

I giocattoli di legno sono più educativi di quelli in plastica? Quali valori educativi trasmette Barbie? Le bambole anatomiche trasmettono modelli sessuali? Le pistole aumentano la predisposizione alla guerra? E i videogiochi diminuiscono la socialità dei bambini? A dispetto dell’enorme consistenza che il mercato dei balocchi ha assunto nei consumi quotidiani, dei giocattoli sappiamo poco. Anzi nulla. Certo, la tecnologia del giocattolo si è sviluppata molto, fino a raggiungere prodotti sempre più sorprendenti per la loro raffinatezza. Ma nient’affatto indagato resta l’universo delle relazioni che lega il giocattolo al bambino e agli adulti. Siamo invasi di luoghi comuni che pensiamo di risolvere magicamente esprimendo l’esigenza che i giocattoli rivestano un valore “educativo”. Questo testo costituisce una lettura fondamentale per chiunque voglia indagare il mondo dei giocattoli. Con un vasto repertorio di riferimenti e dati, l’autore sviluppa un’indagine ricca e intrigante, una sorta di antropologia dei diversi tipi di giocattolo, attraverso la quale dimostra come “l’interpretazione dei significati assunti dai giocattoli sia imprescindibile dal riferimento ai contesti in cui si ritrovano”. Così il lettore è aiutato a cogliere le connessioni tra il giocattolo e gli schemi culturali di mondi assai dissimili tra loro come la famiglia, la tecnologia, la scuola, il mercato. Il giocattolo, insomma, è lo strumento offerto per mediare i conflitti che questi mondi generano all’interno della vita personale del bambino. Attraverso il giocattolo il bambino è chiamato a esprimere e gestire le sollecitazioni culturali che gli provengono dal suo ambiente, in fondo “il bambino attraverso il giocattolo trasforma il suo mondo” (dall’introduzione di M. Callari Galli).

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edizioni la meridiana


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