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Newsletter Mensile - Anno IV ERBACCE INFESTANTI Più si coltiva il buon seme della vita evangelica, maggiori sono le contraddizioni che emergono dal substrato culturale e di peccato che ci portiamo dentro. Pagina 1
Giugno 2012
CORSO GIACOBBE Aperte le iscrizioni al Corso Giacobbe. Con la guida del patriarca impareremo a valorizzare l’incontro personale con il Signore nella vita di ogni giorno. Pagina 3
TEEN-DISCIPLES PROJECT Con il Corso “Il primo incontro con Gesù”, parte il Teen-Disciples Project, un progetto di Nuova Evangelizzazione per gli adolescenti. Pagina 3
CALENDARIO MGF Gli appuntamenti del mese di giugno. Pagina 4 NUOVA VITA 2012 Ancora una volta si sono rinnovati i prodigi della Pentecoste con il Corso Nuova Vita a cui hanno partecipato oltre quaranta giovani. Pagina 4
LIBERARE I RISORTI
ERBACCE INFESTANTI Nel convento di Marineo che svolge anche la funzione di Centro Regionale per la Pastorale Giovanile abbiamo un piccolo cortiletto/ chiostro interno con molti vasi in cui sono piantate molteplici varietà di fiori. In alcuni vasi abbiamo pure delle erbe aromatiche per la cucina: basilico, prezzemolo, rosmarino, menta, salvia e perfino l’alloro. Quest’anno abbiamo pure utilizzato una piccola aiuola esterna per piantare in abbondanza basilico e prezzemolo, protagonisti della cucina estiva. All’inizio della primavera (che da noi arriva un po’ dopo il resto della regione a motivo delle basse temperature che caratterizzano la zona),
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noi frati, ci prendiamo un paio di giorni per travasare, rinnovare il terriccio, concimare, piantare semi e germogli. Poi quasi tutta la cura consiste nell’irrigazione. All’inizio bastano un paio di innaffiate la settimana, ma man mano che la temperatura si innalza, tra luglio e agosto, le piante necessitano di una irrigazione anche quotidiana. Un passaggio che sembra secondario nella cura delle piante, però, consiste nel tener testa alle erbacce. Esse, infatti, si sviluppano proporzionalmente alla crescita delle piantine stesse e, soprattutto, alla frequenza dell’irrigazione. Hanno una velocità di crescita 1
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impressionante! Mentre ancora attendi che i semi che hai piantato germoglino, esse sono già lì, alte qualche centimetro, a ricoprire il terreno come un prato inglese. Non puoi estirparle subito perché rischi di compromettere i semi e i primi germogli di ciò che è stato seminato. Ma quando le tue piantine sono già un po’ sviluppate, le erbacce sono già cresciute dieci volte di più in altezza e le loro radici infestano il terreno sottostante, cosicché, volendole estirpare, rischi di tirare via anche il terreno dove hanno messo ugualmente radici le tue belle piantine colorate e profumate! Se tenti di spezzarle, le erbacce si vendicano con una moltiplicazione impressionante e un rafforzamento del fusto tale che alla fine uno desiste, sperando che le tue piantine, alla fine, in uno scatto di orgoglio, abbiano la meglio su tutto il resto. Conosco però delle brave signore che mi ripetono sempre che la lotta contro le erbacce deve essere quotidiana fin dall’inizio della coltivazione. Meglio, però, se al momento della invasatura il terriccio sia microscopicamente liberato dalle radici delle erbacce della precedente stagione cosicché, anno dopo anno, esse saranno quasi del tutto eliminate dal terreno. Forse, qualcuno di voi lettori avrà qualche altro consiglio, ma tanto basta per aprire la mia riflessione di questo mese. Infatti, chi si trova, come il sottoscritto, a piantare il buon seme del Vangelo, inevitabilmente si trova anche a dover combattere le erbacce infestanti. La stragrande maggioranza di esse – a differenza di quanto racconta la parabola del grano e della zizzania (Mt 13,24-30) – non nascono perché qualcuno le ha successivamente seminate, ma si trovano già nel terreno, le loro vecchie radici sono diffuse in esso e sbucano fuori e si sviluppano proporzionalmente alla cura che si mette nel far crescere il buon seme. Più irrighi il terreno, con la preghiera, l’annuncio/ascolto della Parola, la formazione, l’evangelizzazione… e più le erbacce lo infestano. Così, accade spesso che un giovane che ha accolto Gesù, che affida a Lui la sua vita e si decide a seguirlo come fedele discepolo, si ritrova in poco tempo a dover fare i conti con un substrato culturale-spirituale che è totalmente agli antipodi delle logiche del Vangelo, quando non si imbatte in un vero e proprio combattimento umano-spirituale tra la sequela di Cristo e il peccato. Spesso si arriva anche a dire che è proprio il Signore a mandarci i mali che ci stanno affliggendo da quando abbiamo intrapreso il discepolato! Di ciò occorre tenere conto fin da subito, affinché l’entusiasmo dell’aver conosciuto Cristo e il suo amore e dell’aver intrapreso il discepolato cristiano, non si trasformi in breve tempo in delusione, scoraggiamento e sconfitta. Come dice il Siracide: Figlio, se ti presenti per servire il Signore, prepàrati alla tentazione (Sir 2,1).
N E W S L E T T E R fa emergere con maggiore chiarezza e consapevolezza. E questo, per molti giovani, è motivo di scoraggiamento perché, in fondo, pensano di essere diventati, riguardo al peccato, peggio di prima. Ma non è così. Sono/siamo quelli di sempre, solo che ora le contraddizioni tra le vecchie radici infestanti e la buona pianta di una vita evangelica risultano più evidenti. Lo stesso dicasi per il substrato culturale che ci si porta dentro, più o meno consapevolmente. Quella cultura che diventa metro di giudizio della realtà e stile di vita, che da sempre ha cercato di soffocare la presenza di Dio in noi, di capovolgere non solo le logiche del Vangelo ma anche i valori su cui si fonda naturalmente la società umana (vedi il rispetto e la difesa della vita in tutte le sue fasi, la famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, l’accoglienza e il rispetto della dignità di ogni persona, di chi è diverso da me, e così via), che è penetrata in noi per il fatto stesso di vivere nel mondo. Occorre tanta delicatezza nel cercare di estirpare le erbacce, ma la vera soluzione sta nel togliere le radici e i bulbi che stanno sotto, che non sono immediatamente alla vista, e allo stesso tempo far crescere la buona pianta della vita evangelica e farne spandere e fortificare le radici cosicché non ci sia spazio per altro. Il Signore ci ha donato un ottimo rimedio nello Spirito Santo. Lo Spirito Santo, infatti, mentre è acqua che irriga, è anche fuoco che, come nel crogiuolo, separa le impurità da ciò che è buono. Esso è soffio di brezza che rinfresca dalla calura, ma anche vento che spazza via le foglie morte e i pollini delle piante infestanti dei vicini. Lo Spirito Santo mentre è luce che ci fa vedere il tanto bene che Dio opera in nostro favore, aprendoci gioiosamente alla lode e al ringraziamento, al contempo mette in un angolo e dissolve le tenebre che deprimono e intristiscono l’animo umano e vogliono soffocarlo nell’angoscia e nella paura. !
Lo Spirito Santo, penetrando in profondità nella nostra vita, apporta i doni della Scienza, dell’Intelletto, del Consiglio, del Dominio di sé che danno la capacità di discernere ciò che è secondo Dio ed è bene per noi, da quanto è dannoso e, allo stesso tempo, ci rende forti e perseveranti contro lo spirito menzognero del mondo.
Abbiamo bisogno di farci inondare ogni giorno dallo Spirito Santo poiché, come dice san Paolo, il nostro combattimento non è contro creature fatte di carne e di sangue, ma contro lo spirito del ! dominatore di questo mondo (cfr Ef 6,12). Invocare e accogliere ogni giorno lo Spirito Santo ci permette di essere vincitori, di essere nel mondo ma, allo stesso tempo, di non appartenervi in termini di mentalità e di stili di vita: accoglienti e in ! dialogo fraterno e costruttivo con tutti – senza demonizzare nessuno poiché siamo tutti figli di questo mondo e destinatari della Salvezza! – ma forti e saldi nella fede, ben radicati in Cristo e nel suo Vangelo, testimoni di una vita nuova, libera dalla schiavitù del peccato, piena di una gioia che niente e nessuno potrà toglierci. fra’ Saverio Benenati
Gesù, nel Vangelo di Marco (7,14-23), a proposito del peccato dichiara che sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro. Ciò significa che all’interno di noi stessi albergano tutta una serie di inclinazioni al peccato che emergono con maggiore irruenza proprio nel momento in cui ci dedichiamo a coltivare una vita di fede. Non che non ci fossero già da prima, ma è proprio il nostro cambiamento di vita che le
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Giacobbe è l’uomo dei contrasti e della lotta: opportunista, ambizioso, spregiudicato. Non si accontenta di occupare il secondo posto nella gerarchia familiare e cerca, con tutti i mezzi, di scavalcare il fratello. Non si fa neanche scrupolo di ingannare il padre morente pur di carpirgli la primogenitura. Ma ogni peccato ha le sue conseguenze. Dovrà fuggire e soggiornare per ben venti anni in esilio. Ed è proprio in questa situazione che Giacobbe incontrerà il Signore, imparando a fidarsi di Lui, fino a un faccia a faccia che lo trasformerà definitivamente e a rappacificarsi con il fratello ed ad essere riconosciuto come l’erede delle promesse fatte ad Abramo. Una storia avvincente e piena di colpi di scena che delinea un percorso spirituale ideale per ogni cristiano che vuole confrontarsi a tu per tu con Dio.
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Il Corso Giacobbe si terrà dal tardo pomeriggio del 29 giugno al pranzo di domenica 1 luglio.
20.00: Cena 21.30: I parte del Corso
La sede del Corso sarà stabilità il 23 giugno in base al numero degli iscritti (fino a trenta iscritti si terrà a Marineo, oltre a Pergusa). Pertanto è importante che le iscrizioni arrivino al più presto possibile.
Sabato 30 giugno 7.30 Sveglia e colazione 8.30: II parte del Corso 13.00: Pranzo 15.30: III parte del Corso 20.00: Cena 21.30: Fraternità
Per iscriversi basta compilare il modulo online sul sito web: www.mgfsicilia.org ove è possibile prendere anche visione di tutte le informazioni necessarie alla partecipazione
PROGRAMMA Venerdì 29 giugno Arrivi e sistemazioni nel pomeriggio 19.00: Presentazione del Corso
TEENDISCIPLES PROJECT Newsletter - Giugno 2012
Domenica 1 luglio 7.30: Sveglia 8.00: Preghiera comunitaria 8.30: Colazione 9.15: IV parte del Corso 12.00: S. Messa conclusiva 13.30: Pranzo 15.00: Saluti, Avvisi e Partenze
L’esperienza di Gesù e i frutti del discepolato con il Disciples Project, ci sospingono verso nuovi orizzonti di evangelizzazione. In particolare, il confronto con tanti giovani durante il processo di evangelizzazione, ci ha fatto rendere conto delle profonde difficoltà che essi hanno sperimentato nell’età dell’adolescenza, tempo in cui hanno abbandonato la comunità ecclesiale e lentamente la fede in Cristo. Oggi abbiamo bisogno di nuovi percorsi che rispondano alla necessità storica di evangelizzare. Il mondo, le famiglie, la scuola e la società in generale hanno perso il riferimento cris<ano come modello nelle scelte fondamentali della vita. Se a questo aggiungiamo il bombardamento media<co a cui pre-‐adolescen<, adolescen< e giovani sono so@opos<, lo scenario nel quale un ragazzo si ritrova a crescere, dal punto di vista della trasmissione della fede, è desolante: le agenzie educa<ve che hanno il compito della trasmissione della fede alle nuove generazioni (famiglia, parrocchia e movimen<) devono rinnovarsi e a ciò ci indirizzano i Vescovi italiani con gli orientamen< pastorali per il decennio 2010-‐2020: Educare alla vita buona del Vangelo. A questa primaria domanda di rinnovamento mediante la Nuova Evangelizzazione vuole rispondere il TEEN-‐DISCIPLES PROJECT! Esso vuole essere un progetto di discepolato per gli adolescenti (13-‐17enni), affinché il sacramento della Cresima (ricevuto di solito nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza) non sia vissuto come il “sacramento dell’abbandono”, bensì l’inizio di una Nuova Vita in Cristo, da suoi discepoli e con la capacità di trasformare il mondo in cui, con l’avanzare dell’età, ci si immette sempre più da protagonisti. Il TEEN-‐Disciples prenderà il via nell’estate 2012 con il nuovissimo Corso “Il primo incontro con Gesù” (Pergusa, 20/22 luglio) e si snoderà in un percorso triennale ciclico in fase di elaborazione e sperimentazione di cui parleremo prossimamente. Per maggiori informazioni visita il sito: www.mgfsicilia.org
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CALENDARIO MGF 3 giugno a Caltanissetta Assemblea Regionale Gi.Fra.
5 giugno a Palermo (salone Basilica S.F.) Cineforum MGF
a Pergusa 11 giugno Frati Incontro dei i locali PGV responsabil
22/24 giugno Ritiro vocazionale mensile Gruppo Seguimi 26 giugno a Palermo Basilica S. Francesco S. Messa di fine anno formativo per i giovani della zona di Palermo
a in evidenz
29 giugno / 1 luglio Corso Giacobbe
rgusa 20/22 Luglio a Pe con Gesù Il primo incontro /17 enni)
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ADORAZIONE EUCARISTICA Marineo: 6 giugno Palermo: 8 giugno Enna: 8 giugno
IL TUO 5x1000 Anche quest’anno puoi devolvere il tuo 5x1000 per le attività dei Frati Minori Conventuali e del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia scrivendo negli appositi spazi dei vari modelli di dichiarazione dei redditi: PROVINCIA DI SICILIA DEI FRATI MINORI CONVENTUALI Codice Fiscale: 97058730827
CENTRO REGIONALE PER LA PASTORALE GIOVANILE E VOCAZIONALE OFM CONV. Convento S. Maria della Dayna Salita San Francesco 90035 Marineo Tel: 091 8725133 segreteria@mgfsicilia.org
Nuova Vita 2012 È stata certamente una grazia tutta particolare aver potuto vivere il Corso Nuova Vita nel contesto della recente solennità di Pentecoste. Con maggiore consapevolezza si è potuto sperimentare che veramente il rinnovamento del nostro battesimo è opera dello Spirito Santo e che i prodigi avvenuti nel cenacolo di Gerusalemme duemila anni fa, continuano a manifestarsi ancora oggi in quanti si affidano totalmente alla signoria di Gesù il Cristo. La settima proposta del Corso Nuova Vita, il secondo di quest’anno della nostra Scuola di Evangelizzazione, ha visto la partecipazione di oltre quaranta giovani, provenienti da tutta la Sicilia, approdati in buona parte a questa esperienza come culmine del processo e delle attività di evangelizzazione, ordinaria e straordinaria, messi in atto da coetanei che già ne avevano fatto esperienza e che sono impegnati quotidianamente nel Progetto Discepoli del Movimento Giovanile Francescano di Sicilia per la Nuova Evangelizzazione dei giovani. Certamente il Corso Nuova Vita in sé (con le sue tematiche e dinamiche) non è automaticamente o magicamente garanzia di frutti spirituali di rinnovamento della fede e di tutta la propria vita in relazione a Dio e alla sua salvezza. Esso è sempre l’incontro tra l’opera di Dio che vuole e realizza la salvezza dei suoi figli e la disponibilità del cuore di chi vi partecipa. Egli, il Signore, bussa alla porta del cuore di tutti, senza violenza e con tanta pazienza, attendendo che ognuno gli apra e lo accolga con gioia e generosità. Il frutto del Corso è sempre l’incontro di tre disponibilità: quella di Dio che ama e che salva, quella dell’equipe che si fa canale dello Spirito Santo, quella dei partecipanti che desiderano sperimentare la salvezza del Risorto. Così, anche questa volta, nel “cenacolo” dell’Oasi Francescana di Pergusa ove si è tenuto il Corso dal 25 al 27 maggio scorsi, abbiamo assistito all’abbattimento di porte finora chiuse alla Grazia, al Vento impetuoso dello Spirito che ha rovesciato mentalità e stili di vita lontani dalle logiche del Vangelo, al Fuoco che illumina, riscalda e purifica i cuori. Veramente il Signore si lascia trovare da chi lo cerca con cuore sincero e gli permette di rinnovare, come aquile, la propria giovinezza. Come nell’episodio evangelico del giovane ricco, c’è sempre il rischio – per paura di perdere qualcosa di sé stessi o di apparire agli occhi degli altri deboli e perdenti – di illudere sé stessi, continuando ad appoggiarsi orgogliosamente sulla propria mentalità, le proprie risorse umane e materiali e la propria bontà naturale, rifiutando di trasferire al Re dei re il possesso di ciò che siamo e di ciò che abbiamo affinché Lui sia veramente e al 100% il nostro Signore e Salvatore. Ma la conseguenza è il ritornare a percorrere le vecchie strade con la tristezza come bagaglio. Perciò la gioia che abbiamo sperimentato e visto nei volti dei partecipanti è il segno più evidente ed immediato che l’incontro con il Signore c’è stato, che i cuori si sono aperti e che lo Spirito vi è penetrato in abbondanza. Pace, gioia e amore sono la vera cartina tornasole che le cose vecchie sono passate e ne sono nate di nuove, poiché ove c’è divisione, tristezza, sorrisi falsi, rancori, pregiudizi e maldicenza… ivi non è lo Spirito di Cristo e l’uomo è ancora rinchiuso nei suoi sepolcri imbiancati. Da queste righe, come equipe della SESA-‐MGF, non possiamo che assicurare a tutti i partecipanti la nostra preghiera perché possano perseverare nella loro Nuova Vita alimentandola alla mensa che la Chiesa, nostra madre, ogni giorno apparecchia con l’abbondanza della Parola, dell’Eucaristia, della Comunione fraterna e della perenne effusione dello Spirito. Buona Nuova Vita a tutti. Sul sito www.mgfsicilia.org online le testimonianze dei partecipanti!
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