Solisti, Coro e Orchestra Barocca dell’Ensemble Frau Musika Coro delle Valli Valdesi per il 500° Ciclo di cantate nelle Chiese Valdesi
→29.10.2017 Tempio Valdese Torre Pellice (TO)
→La Bach Gesellschaft
A partire dal 1850, cento anni dopo la morte del compositore, viene fondata in Germania la Bach Gesellschaft, società che si pone l’obiettivo di riscoprire, pubblicare ed eseguire tutte le composizioni di Johann Sebastian Bach: è l’inizio della Bach Reinaissance che fa riscoprire al grande pubblico internazionale le opere del Thomaskantor di Lipsia. In pochi anni si diffondono in tutto il mondo le Bach Society e i concerti dedicati alle opere di Bach si moltiplicano molto rapidamente. Ancora oggi le centinaia di associazioni sparse in tutto il mondo diffondono la poetica bachiana attraverso concerti e pubblicazioni di carattere scientifico e sono convinte che l’esecuzione e l’ascolto di questi capolavori portino un beneficio intellettuale, morale e spirituale a tutti i partecipanti dell’esecuzione, siano essi musicisti impegnati attivamente nel concerto o persone che assistono alla performance. È con questa convinzione che il Progetto “Bach Society” prende forma, per diffondere anche in Italia e in Piemonte la pratica musicale e l’ascolto di musica dal vivo legati alla figura e alle composizioni di Johann Sebastian Bach attraverso la forma musicale numericamente ed esteticamente più completa.
→Ensemble Frau Musika
L’Ensemble Frau Musika nasce nel 2014 fondato sulla passione comune dei cantanti e del direttore Riccardo Bertalmio per la musica barocca a cappella e, in particolare, per le composizioni corali di J.S. Bach. Il gruppo, i cui membri possono tutti contare su una grande esperienza musicale maturata in contesti diversi, oltre che studiare ed eseguire brani polifonici, intende promuovere collaborazioni con strumentisti, gruppi corali e solisti. Ha aperto le sue attività nel 2015 all’interno della rassegna Concerti per Piero nella Chiesa del Colletto a Roletto e sempre nel 2015 è stato invitato ad inaugurare la stagione concertistica nella Cattedrale di Embrun (Francia). Nel 2016 ha organizzato ed inaugurato, in collaborazione con il Comune di Torre Pellice, la rassegna Barocco in Valle.
J.s.
→Nun danket alle Gott BWV 192
bach
Coro dell’Ensemble Frau Musika
→Messe in h-Moll
soprani
Chiara Albanese * Lorenza Barolin Luisita Buffa Elena Martin Lilliana Pavesio Silvia Prot Karin Selva *
BWV 232
→Ein’ feste Burg ist unser Gott BWV 80
alti
Orchestra Barocca dell’Ensemble Frau Musika violino I
Efix Puleo violino II
Daniela Godio viola
Elena Saccomandi violoncello
Margherita Monnet violone
Roberto Bevilacqua fagotto
Vincenzo Onida oboe I
Federica Inzoli oboe II
Alberto Mattea
Claudia Delfino Annalisa Mazzoni * Ines Rostan Svetlana Skvortsova * Cristina Videtta tenori
Alessandro Baudino * Stefano Gambarino Luciano Micol Alberto Pisoni Marco Poet Bekir Serbest Bruno Zanchetta bassi
Giovanni Battaglino Daniele Bouchard Remo Bouchard Paolo Corsani Luciano Fava * Ermanno Lo Gatto Pierpaolo Massel Dario Previato * * solisti
oboe da caccia
Ishizaka Rei flauto traversiere I
Manuel Staropoli flauto traversiere II
Luca Ripanti organo
Walter Gatti
direzione
Riccardo Bertalmio
Coro delle Valli Valdesi per il 500° soprani
Samanta Alberto Raffaella Bonetto Anne Pilloud alti
Milena Boccassini Silvia Geymet Gloria Giai Aurelia Picotto Jean Robinson Annamaria Tron tenori
Renato Bouchard Aldo Malan Fabio Massel bassi
Roberto Borgognone Piero Malano Danilo Massel Matteo Noffke
La festività della Riforma riveste un ruolo molto importante nel calendario liturgico della città di Lipsia: essa infatti cade nel periodo relativamente tranquillo delle domeniche dopo la Trinità — caratterizzato da cantate di breve durata e di organico strumentale e vocale più ridotto — e vuole celebrare l’indipendenza religiosa dalla chiesa cattolica. Il celebre corale Ein feste Burg ist unser Gott, scritto da Lutero in persona, si trasforma nel simbolo delle comunità tedesche che affermano così il loro potere economico, militare e politico sulla scena europea. La cantata BWV 80 rappresenta appieno l’orgoglio e la fierezza del popolo tedesco: essa è preceduta in questo programma da un’altra cantata non pienamente ascrivibile alla festività della Riforma e dal Kyrie della Messa in Si minore BWV 232, vero testamento musicale del compositore. É molto interessante che l’innovatore della cantata tedesca usi come propria espressione finale e definitiva, l’Ordinarium missae in latino: la Messa raccoglie infatti tutte le istanze e i punti esteticamente più alti dell’opera bachiana, vera summa compositiva di tutto lo studio e il lavoro di Johann Sebastian Bach. Egli sceglie un monumentum atemporale ed aconfessionale dell’ordinario della messa per poter diffondere il più possibile la sua estetica, che diversamente sarebbe rimasta in un ambiente abbastanza limitato, ovvero sarebbe stata compresa ed eseguita solamente dalle comunità riformate di lingua tedesca. Durante tutta la permanenza a Lipsia Bach elabora e riprende a varie riprese la composizione della messa, fino a completarla pochi mesi prima della sua morte, nel 1750. Il Kyrie compare già nelle prime versioni degli anni Trenta, insieme al Gloria: già nella prima parte della messa l’autore manifesta apertamente le proprie intenzioni cercando di unire gli stili che pa-
La Festa della Riforma nelle cantate di J.S. Bach
droneggia ormai perfettamente. Il primo Kyrie è un’ampia fuga con l’orchestra impiegata in parti obbiligate, il Christe addotta lo stile del duetto operistico settecentesco e il secondo Kyrie attinge a un contrappunto vocale arcaicizzante, con l’orchestra che si limita a raddoppiare le parti corali. La Cantata BWV 192 Nun danket alle Gott presenta anch’essa una struttura anomala: di soli tre movimenti, senza arie solistiche a intervallare gli interventi corali, questa cantata è stata scritta intorno al 1730 per un’occasione non specificata; recenti studi ritengono sia collegata al tema della festa della Riforma per via del coro finale Lob, Ehr und Preis sei Gott tipico di questa festività. Il coro iniziale è costruito su un tema di corale alla linea del soprano impreziosito da una scrittura estremamente ornata nelle altre voci. Il duetto successivo, per soprano e basso, è un rendimento di grazie per la benedizione divina che prelude al coro finale basato su di una festosa giga dove, come nel coro iniziale, ai soprani è affidato il tema del corale, mentre le altre voci e gli strumenti sostengono e ornano con grazia la linea superiore. La Cantata BWV 80 Ein feste Burg ist unser Gott detiene alcuni primati davvero impressionanti: essa è la prima cantata ad essere stampata nel 1830, prima quindi delle Passioni e della Messa in Si minore, e diviene presto il simbolo del popolo tedesco che cerca l’affermazione nel mondo politico-sociale — tanto da divenire la sigla dei fonogrammi della Wehrmacht nella seconda guerra mondiale — facendo di Bach il nuovo simbolo, dopo Lutero, della chiesa riformata. Il coro di apertura della cantata è poi una tra le pagine più complesse e formalmente perfette di fuga corale: nelle sue 228 misure, scritte rigorosamente per coro a cappella, come riporta il manoscritto più prossimo a compositore — l’aggiunta di trombe e timpani risale a una variante del figlio Wilhelm Friedemann per Halle del primo coro in contrafactum (cioè con testo latino) — Bach costruisce una perfetta architettura in stile antico. Altro primato poi il corale centrale Und well die Welt voll Teufel wär che Bach consegna a tutte le voci del coro all’unisono, unico caso nell’intero corpus bachiano. La cantata ha una datazione incerta e ha sicuramente visto più fasi compositive, sicuramente a partire dal 1715 a Weimar dove
si deve la composizione dei testi — e probabilmente della musica — delle arie solistiche; è però a Lipsia che la cantata prende la forma oggi conosciuta: la struttura, che riprende interamente le quattro strofe del corale luterano, richiama il 1724, anno delle cantate-corali, sebbene non vi siano prove concrete che Bach abbia eseguito la cantata per la festa di quell’anno. Certamente però la cantata è rappresentata nel 1730 e nel 1739, duecentesimo anniversario dell’introduzione della Riforma a Lipsia: è a questo periodo che si riferiscono generalmente i cataloghi e le biografie per la datazione della composizione, che ha sicuramente conosciuto un iter generativo ben più articolato e diffuso nel tempo.
→L’esecuzione della cantata nella liturgia riformata La cantata luterana è una forma musicale vocale destinata all’esecuzione nell’ambito della funzione liturgica luterana, il culto. Il suo fine consiste nell’amplificare il messaggio delle letture bibliche proclamate e spiegate dal ministro durante il sermone, pervenendo così a un culto che è tutto musicale. La cantata “rilegge” dunque insieme al fedele, con l’ausilio del canto corale e solistico, le letture prescritte, commentandole attraverso una struttura testuale concepita a tal fine. […] Un’annotazione autografa bachiana sul versus del frontespizio delle partiture delle Cantate BWV 61 e 62 offre una testimonianza preziosa circa la collocazione delle cantate all’interno del servizio liturgico lipsiense: — — — — — — — —
Preludio all’organo Mottetto Preludio all’organo e Kyrie Colletta intonata di fronte all’altare Epistola Preludio all’organo e corale Vangelo Preludio all’organo e cantata
— — — — —
Credo Sermone e formule conclusive Corale Verba institutionis Preludio all’organo e cantata [Music sub communione]
— Preludio all’organo e corali fino al termine della Comunione
[Hauptmusik]
La prima cantata o la Parte I di una cantata bipartita avrebbe costituito la Hauptmusik, con funzione di Evangelien-musik, nel contesto della liturgia della Parola; la seconda cantata o la Parte II d’una cantata bipartita (la Musik) era invece collocata sub Communione, durante il rito sacramentale. [tratto da Johann Sebastian Bach. Le Cantate di Raffele Mellace — L’EPOS — 2012]
Ricerche musicologiche e note di sala → Alessandro Baudino
BWV 192 — Nun danket alle Gott Occasione non specificata — 1730 Testi di Martin Rinckart
→ 1. coro
NUN DAnKET
Nun danket alle Gott Mit Herzen, Mund und Händen, Der große Dinge tut An uns und allen Enden, Der uns von Mutterleib Und Kindesbeinen an Unzählig viel zugut Und noch jetzund getan.
Rendete grazie a Dio con il cuore, la bocca e le mani, Egli fa grandi cose per noi e in tutti i modi, per noi sino dal seno materno e dalla nostra infanzia ha compiuto innumerevoli cose buone e tante continua a farne.
ALLE
→ 2. duetto [soprano, basso] Der ewig reiche Gott Woll uns bei unserm Leben Ein immer fröhlich Herz Und edlen Frieden geben Und uns in seiner Gnad Erhalten fort und fort Und uns aus aller Not Erlösen hier und dort.
Che Dio eternamente fecondo voglia donare alla nostra vita un cuore sempre gioioso e una pace serena e ci conservi nella sua grazia per sempre e ci liberi dal male sia in terra che in cielo.
GOTT
→ 3. coro
Lob, Ehr und Preis sei Gott, Dem Vater und dem Sohne Und dem, der beiden gleich Im hohen Himmelsthrone, Dem dreieinigen Gott, Als der ursprünglich war Und ist und bleiben wird Jetzund und immerdar.
Lode, onore e gloria a Dio al Padre e al Figlio e a Colui uguale a entrambi sul supremo trono celeste, al Dio trino, che dal principio era, è e sarà ora e per sempre.
BWV 232 — Messe in h-Moll Lipsia 1747—1749
→ 1. coro Kyrie eleison.
Signore pietà.
→ 2. duetto [soprano I, soprano II]
in H-MolL
Christe eleison.
Cristo pietà.
messe
→ 3. coro Kyrie eleison.
Signore pietà.
BWV 80 — Ein’ feste Burg ist unser Gott Festa della Riforma — 1731 Autore dei testi anonimo
→ 1. coro
Ein’ f
Ein feste Burg ist unser Gott, Ein gute Wehr und Waffen; Er hilft uns frei aus aller Not, Die uns itzt hat betroffen. Der alte böse Feind, Mit Ernst er’s jetzt meint, Groß Macht und viel List Sein grausam Rüstung ist, Auf Erd ist nicht seinsgleichen.
Il nostro Dio è una fortezza sicura, una buona difesa e buona arma; egli ci aiuta liberandoci da ogni male che si è abbattuto finora su di noi. L’antico e malvagio nemico è seriamente risoluto, grande forza e molta falsità sono le sue orribili armi, nessuno è come lui sulla terra.
Burg
→ 2. aria [basso], corale [soprano] BASSO
Alles, was von Gott geboren, Ist zum Siegen auserkoren.
Tutto ciò che è nato da Dio è destinato alla vittoria.
SO PRA N O
Mit unsrer Macht ist nichts getan, Wir sind gar bald verloren. Es streit’ vor uns der rechte Mann, Den Gott selbst hat erkoren. BASSO
Wer bei Christi Blutpanier In der Taufe Treu geschworen, Siegt im Geiste für und für. SO PRA N O
Fragst du, wer er ist? Er heißt Jesus Christ, Der Herre Zebaoth, Und ist kein andrer Gott, Das Feld muss er behalten. BASSO
Alles, was von Gott geboren, Ist zum Siegen auserkoren.
Niente può essere fatto con le nostre forze, subito saremmo perduti. Combatte per noi il Giusto, che Dio stesso ha scelto.
unser
Chiunque con il vessillo del sangue di Cristo abbia giurato fedeltà al battesimo, vince nello spirito per sempre. Tu sai chi è lui? Il suo nome è Gesù Cristo, il Signore degli eserciti, e non c’è altro Dio, lui domina il campo di battaglia. Tutto ciò che è nato da Dio è destinato alla vittoria.
feste → 3. recitativo [basso]
Erwäge doch, Kind Gottes, die so große Liebe, Da Jesus sich Mit seinem Blute dir verschriebe, Wormit er dich Zum Kriege wider Satans Heer und wider Welt, und Sünde Geworben hat! Gib nicht in deiner Seele Dem Satan und den Lastern statt! Laß nicht dein Herz, Den Himmel Gottes auf der Erden, Zur Wüste werden! Bereue deine Schuld mit Schmerz, Dass Christi Geist mit dir sich fest verbinde!
rg ist
Considera, figlio di Dio, un amore così grande, che Gesù stesso ha sottoscritto con il proprio sangue il tuo arruolamento nella guerra contro le schiere di Satana, contro il mondo e contro il peccato! Non date spazio nella vostra anima a Satana e alla depravazione! Non lasciate che i vostri cuori, il Cielo di Dio sulla terra, diventino un deserto! Pentitevi con dolore della vostra colpa, così che lo Spirito di Cristo aderisca con forza ad essi!
→ 4. aria [soprano]
Komm in mein Herzenshaus, Herr Jesu, mein Verlangen! Treib Welt und Satan aus Und lass dein Bild in mir erneuert prangen! Weg, schnöder Sündengraus!
Vieni ad abitare nel mio cuore, mio Gesù, mio desiderio! Scaccia il mondo e Satana e fa’ che la tua immagine risplenda in me! Via, orribile arroganza del peccato!
r GoTt → 5. corale
Und wenn die Welt voll Teufel wär Und wollten uns verschlingen, So fürchten wir uns nicht so sehr, Es soll uns doch gelingen. Der Fürst dieser Welt, Wie saur er sich stellt, Tut er uns doch nicht, Das macht, er ist gericht’, Ein Wörtlein kann ihn fällen.
E se anche il mondo fosse pieno di demoni e volesse inghiottirci, noi non avremmo paura, comunque otterremmo la vittoria. Il Principe di questo mondo, per quanto feroce possa essere, nulla può farci, poiché è già stato giudicato, una sola parola lo può abbattere.
→continua
→ 6. recitativo [tenore] So stehe dann bei Christi blutgefärbten Fahne, O Seele, fest Und glaube, dass dein Haupt dich nicht verlässt, Ja, dass sein Sieg Auch dir den Weg zu deiner Krone bahne! Tritt freudig an den Krieg! Wirst du nur Gottes Wort So hören als bewahren, So wird der Feind gezwungen auszufahren, Dein Heiland bleibt dein Hort!
Resta accanto al vessillo del sangue di Cristo, oh anima, con fermezza e con la certezza che non perderai il tuo capitano, sì, e che la sua vittoria aprirà la strada anche alla tua corona! Marcia con gioia alla guerra! Se metti in pratica la Parola di Dio così come la ascolti, il nemico sarà costretto a retrocedere, il tuo Salvatore resta il tuo tesoro!
→ 7. aria [alto, tenore] Wie selig sind doch die, die Gott im Munde tragen, Doch selger ist das Herz, das ihn im Glauben trägt! Es bleibet unbesiegt und kann die Feinde schlagen Und wird zuletzt gekrönt, wenn es den Tod erlegt.
Felici coloro che hanno Dio sulla loro bocca, ma più felice il cuore che conserva in lui la fede! Resta invincibile e può sconfiggere i suoi nemici e nell’ora della vittoria sulla morte sarà infine incoronato.
→ 8. corale Das Wort sie sollen lassen stahn Und kein’ Dank dazu haben. Er ist bei uns wohl auf dem Plan Mit seinem Geist und Gaben. Nehmen sie uns den Leib, Gut, Ehr, Kind und Weib, Laß fahren dahin, Sie habens kein’ Gewinn; Das Reich muss uns doch bleiben.
Non bisogna toccare la Parola di Dio e non interpretarla a proprio vantaggio. Egli è con noi secondo i suoi piani con il suo Spirito e i suoi doni. Se porteranno via i nostri corpi, beni, onore, figli, moglie, lasciamoli pure andare, ma non avranno alcun bottino; il Regno resterà sempre con noi.
→Lo sapevate che? A Bach sono dedicati l’asteroide 1814 Bach (scoperto dall’astronomo tedesco Karl Wilhelm Reinmuth dell’Osservatorio Astronomico di Heidelberg il 9 ottobre 1931) e il cratere Bach (cratere d’impatto presente sulla superficie di Mercurio). Il disco con inciso il primo preludio e fuga del Wohltemperierte Klavier nell’interpretazione di Glenn Gould venne collocato sulla navicella Voyager 1, lanciata nel 1977, ed è ora tra le creazioni umane che viaggiano nello spazio a simboleggiare la civiltà e la creatività terrestre.
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