PROBLEMATICITA’
UNIVERSITA’ UNIVERSITA T ’ IUAV DI VENEZIA
O P P O R T U N I TA ’
Laurea Magistrale in Architettura Paesaggio e Sostenibilità
Laboratorio Integrato 3C Docenti: Paolo Ceccon, Michela De Poli, Cristina Renzoni RISCHIO IDRAULICO
17500 m 1250
Aree a rischio medio Aree a rischio basso Rete dell’acqua principale
SEPARAZIONE
Studenti: Michela Bonariol matr. 275221 Davide Fiorotto matr. 275246
Aree a rischio elevato
250 500 750
Collaboratori: Claudia Faraone, Claudio Mistura, Paolo Panetto
Rete dell’acqua secondaria
Fermate FS Pista ciclabile Pista ciclopedonale Pista ciclabile in progetto Parchi
525 m
Aree sportive
375
Aree di socializzazione Mercati
75 150 225
Chiese
500 100 200 300
17500 m 1250
1 0,5
L’acqua nel territorio di Mestre
250 500 750
2 1
1,5
3
2,5
5
3,5 km
7 km
Teatri e centri commerciali
La parte di territorio di progetto è situata a nord ovest di Mestre (Venezia), precisamente tra il centro storico e il quartiere di Gazzera. L’area ad oggi risulta essere un “vuoto urbano”, adibita ad uso agricolo quale prolungamento della campagna che entra dentro la città. Caratterizzata da una fitta rete idrica, a nord dal fiume Marzenego, a sud dallo scolo Roviego ed a est dallo scolo Cimetto. All’interno una rete di scoline agricole sfrutta le lievi pendenze per la raccorta delle acque meteoriche.
700 m
Complessi scolastici
Il suolo e l’acqua
acque permanenti acque temporanee terrapieni e argini
A4 Portogruaro Trieste
3’
Treviso 20’
Fiu
me
A22
Vi A4
Tv
A31
Pd
Tv Vi
Ve
Mi
Vr
Ve
Vr
Pd
HR Ro A13 IT I collegamenti infrastrutturali
Ro
Bo
SFMR
+ 2,3 m s.l.m.
Gazzera 5’ 2’
ea Lin
e in Ud iaez en V ria via rro fe
680 m 6
Bo Il sistema ferroviario metropolitano regionale
S. Donà di P. S 30’ 0
11’ Mestre centro 15’ 5’
A4 Padova Milano Mestre 2’
GR
ne go
Le caratteristiche del territorio di progetto
10’
3’
760 m
Tr Tn
A4 4
rze
di M es tre
Ud
UE
Ma
Ta ng en zia le
Linea ferroviaria Vene zia-Trieste
A27 A2 7 Bl
ATTRAVERSAMENTO LENTO TRA ACQUA E AGRICOLTURA
30 ha
Bl
01
04
03
03
05
01
01
02
01 Relazioni territoriali scala 1:1.000
0,5
1
1,5
2,5
3,5 km
10’30”
2’20”
5’15”
1’10”
12’
2’35”
11’15”
2’30”
10’
Compressione edilizia
Apertura naturale
05
0,7’+0,2’+0,3’
02
1’10”
3’+1,2’+1,3’
agricola Apertura p
45’
5’30”
Centro Mestre - Forte Gazzera 3 km
m 750 m 800 m 350 m 700 m 370 200+80+90
05 04 03 02 01
Compressione vegetale
04
Sezioni
INSERIMENTO PROGETTUALE
Apertura urbana
Il progetto parte dalla volontà di inserire un elemento che permetta di superare la separazione, dovuta alle linee infrastrutturali, tra il centro storico di Mestre e il quartiere Gazzera. Si è così pensato di realizzare un percorso che parte da Piazza Ferretto nel cuore di Mestre e arriva al forte, elemento generatore di un possibile sviluppo turistico-culturale dell’area. Al percorso si agganciano diversi spazi portando ad
un susseguirsi di dilatazioni e restrizioni dello stesso. In questo modo si alternano differenti percezioni per il visitatore, che in un momento si troverà vicino al corso d’acqua, poi ad un campo sportivo, oppure immerso in un bosco, o ancora tra gli orti e i campi agricoli.
scala 1:5.000 0,5
1
1,5
2,5
Fotomontaggi dei percorsi
3,5 km
Concept funzionale
ORTI
1 orto (per una famiglia)_100 m2 20 orti per i residenti_2.000 m2 130 orti pubblici e didattici_13.000 m2
QUANTITA’
CAMPI AGRICOLI 11 unità campo (0,6 ha)_6,6 ha
RESIDENZE 20 unità residenziali_120 m2 80 persone insediabili_20 famiglie
SPORT E TEMPO LIBERO 2 campi da beach-volley 3 campi da basket 2 campi da calcetto 2 campi da bocce 3 piste da skateboard spogliatoi e deposito attrezzature
FERMATA FERROVIARIA ristorante - bar biglietteria
MERCATO AGRICOLO 20 bancherelle_800 m2
A
B
percorso principale
SISTEMA IDRAULICO
SISTEMA DEI PERCORSI
percorsi agricoli percorsi pedonali piste ciclopedonali esistenti accessi scoline agricole raccolta acqua piovana copertura residenze vasche di fitodepurazione orti rete esistente rete esistente interrata
A B
aree umide
61%
PERMEABILE
PERMEABILITA’ DEI SUOLI
SEMIPERMEABILE
AA
BB
35 m
07%
87,5 m
25
62,5
15
25 37,5
10
12,5
5
IMPERMEABILE
altezze raddopiate
32%
scala 1:2.500
scala 1:1.000
Il tema principale del percorso si sviluppa all’interno dell’area generando sistemi secondari di percorribilità pedonale che fanno si che il progetto si aggrappi al territorio in cui si situa, seguendo l’elemento acqua nelle sue direttrici principali relative ai fossi dei campi e mediante la definizione della struttura della vegetazione. I tre elementi operano in sinergia definendo anche la collocazione delle unità residenziali che si articolano a partire dall’azione del PIEGARE il suolo cercando, anche mediante le coperture verdi, di integrarsi all’interno del paesaggio agricolo. È quest’ultimo ad avere particolare importanza assumendo forme che vanno da quelle dell’orto urbano a quelle delle coltivazioni intensive.
SEZIONI TERRITORIALI
MASTERPLAN
vasca raccolta
Coltivazioni
SC BQ C
BP
Imboschimento BQ C
Eliminazione
SC
Espansione
5000 m3/ha
Semina Raccolto Fabbisogno idrico
FF
FR
SC
3000 m3/ha 4000 m3/ha
Mais
APR-GIU
SETT-NOV
Frumento
NOV
GIU-LUG
Soia
GIU
OTT
Orzo
MAR
GIU-LUG
Colza
SETT
GIU
Patata
DIC-FEB
APR-GIU
Pomodoro
APR
AGO-SETT
Rotazione colture
FF
FF
FF
FF
BP
FF
15
30
45
FF
75
105m
Analisi critica vegetazione stato di fatto
Stato di fatto struttura della vegetazione
All’interno del progetto un ruolo importante è dato all’agricoltura che “entra in città”. Sono state quindi studiate le possibili rotazioni colturali, periodi di semina e raccolta e i relativi fabbisogni idrici in relazione alla presenza di vasche di raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione .
Mais Frumento Orzo Patata
Soia Patata Pomodoro Frumento
SC
75
BP
Area piantata ad impianto regolare
20
T2
6m
6m
10
Stagionalità Diametro massimo 10 m 30 m Altezza massima
T1
0
20
Corylus Avellana
150
Prunus Avium
130
Populus Nigra
1300
Salix Alba_BP
1300
Stagionalità Diametro massimo 12 m 15 m Altezza massima Stagionalità Diametro massimo 10 m 5m Altezza massima
Stagionalità
T1
T2
T0
0
20
10
T1
20
T2
T2 Metri 20 15
Altezze_T1 e ombre
12,25m 3,5 5,25 1,75
8,75
12,25m
Altezze_T1 e ombre
3,5 5,25 1,75
8,75
12,25m
Altezze_T1 e ombre
3,5 5,25 1,75
8,75
12,25m 3,5 5,25 1,75
Altezze_T1 e ombre
3,5 5,25
8,75
12,25m
5
6 5
1,75
Altezze_T1 e ombre
10
10
3,5 5,25
8,75
12,25m
10
6
1,75
Altezze_T1 e ombre
Metri
8
8
8,75
Metri
Metri
Stagionalità Diametro massimo 12 m 15 m Altezza massima
Stagionalità Diametro massimo 10 m 30 m Altezza massima
Stagionalità Diametro massimo 18 m Altezza massima 30 m
1,75 m
T1
Metri 20
Metri
Diametro massimo 24 m 40 m Altezza massima
T0
0
1,75 m
10
Stagionalità
Anni
Diametro massimo 12 m 10 m Altezza massima
Anni T0
1,75 m
10
840
Alcune aree sono state imboschite in base alle specie presenti all’ interno del bosco di Mestre secondo lo schema d’impianto del querco-carpineto tipico. L’obiettivo principale è quello di un miglioramento ecologico paesaggistico dell’area in continuità con gli interventi eseguiti nel territorio, per favorire i movimenti di animali e specie vegetali.
700 m
17500 m
Diametro massimo 18 m 30 m Altezza massima
45
Acer Campester
500
Stagionalità
Prunus Cerasus
100 200 300
5m 7m
2480
1250
Diametro massimo Altezza massima
470
Fraxinus Ornus
250 500 750
Stagionalità
SC Siepe Campestre
0,5 1 1,5 2,5 3,5 km Carpinus Betulus Ulmus Minor Corylus Avellana Quercus Robur
SB Siepe Boscata
5 3
T1
Diametro massimo 24 m 40 m Altezza massima
Siepe adatta a terreni pesanti e umidi di pianura. La funzione principale è nel progetto è quella di filtro visivo ma può consentire anche la produzione di legna da ardere; la presenza degli arbusti consente di mantenere un certo grado di complessità e multifunzionalità (funzione faunistica, paesaggistica, frangivento ecc.). È la siepe maggiormente diffusa in zone di campagna ed è adatta ad essere collocata vicino a canali e fossi in quanto non ostacola eccessivamente la manutenzione (taglio della siepe coincidente con la manutenzione del canale).
Anni T0
0
Stagionalità
Sesto d’impianto e accrescimento
Ceduazione
Altezza massima
6m 6m
Sesto d’impianto e accrescimento
T1
Sesto d’impianto e accrescimento
2m
3m
10
Diametro massimo
Le bande boscate sono formazioni lineari miste, dislocate in prossimità di strade e autostrade o di fiumi e canali, caratterizzate da un’ alternanza di specie arboree e specie arbustive. All’interno del progetto esse hanno funzione esteticopaesaggistica, legata alla mescolanza di più specie vegetali, che aumenta la biodiversità e la valenza naturalistica del territorio e dà vita a una sorta di effetto barriera verso le strade e linee ferroviarie; funzione ecologicoambientale in qualità di fonoassorbimento dei rumori delle relative infrastrutture.
Anni T0
0
Stagionalità
7 km
Le rive sono state vegetate con piante macrofite emergenti, che rappresentano una componente fondamentale delle comunità vegetali degli ambienti umidi in particolare la Typha mentre le zone interessate dall'acqua in maniera permanente sono state vegetate con macrofite sommerse. I due gruppi di macrofite, oltre ad assorbire direttamente i nutrienti rappresentano una fonte di carbonio organico per i batteri denitrificanti e possono favorire la sedimentazione, ostacolando e rallentando il flusso idrico.
Prunus Ceraus
FR Frutteto
Diametro massimo 0,04 m 1,5 m Altezza massima
2m
Sesto d’impianto e accrescimento
T0
3
Le sponde e le penisole devono essere caratterizzate da pendenze minime, dimensionate in maniera da rendere semplice e veloce la manutenzione (sfalcio, taglio di alberi, asporto materiali, ecc.); sono state vegetate nella parte più alta con vegetazione arborea igrofila, quale il salix alba. Questo permette la depurazione attraverso l’apparato radicale dell’acqua presente nel sottosuolo.
Anni
0
3,5 m
Sesto d’impianto e accrescimento
Anni
Diametro massimo 16 m 30 m Altezza massima
Nelle vicinanze della stazione è stato posizionato un frutteto di Prunus Cerasus, dai caratteristici fiori rosa. L’obiettivo è stato da una parte paesaggistico-estetico, volendo accompagnare il percorso che conduce al livello del sottopasso continuando l’ideale filare dei salici costeggianti una delle scoline superiori, dall’ altra vi è un obiettivo produttivo per la gestione del ristorante annesso alla stazione.
2
Diametro massimo 16 m 30 m Altezza massima
Stagionalità
1
Stagionalità
Salix Alba
4m Diametro massimo 30 m Altezza massima
Negli impianti di fitodepurazione gli inquinanti sono rimossi attraverso gli stessi processi, biologici che avvengono in natura; si impiegano piante che hanno un elevata capacità di assorbire alcune sostanze nocive all'ambiente e di favorire lo sviluppo nel terreno di microrganismi che concorrono ai processi depurativi distruggendo molti inquinanti organici. Questo sistema all’interno del progetto è stato posizionato lungo i fossi e vasche di raccolta dell’acqua piovana che attraversano le coltivazioni, per permettere la depurazione dell’acqua dalle sostanze inquinanti derivanti dall’ agricoltura.
Typha latifolia
Stagionalità
FF Filari per Fitodepurazione
Populus Nigra
Il bosco produttivo inserito nel progetto è un arboreto a turno breve, chiamato Short Rotation Forestry , con tempo di ceduazione pari a 3/4 anni, costituito da specie quali il Populus Nigra e il Salix Alba. L’obiettivo primario è la produzione di biomassa legnosa a scopo energetico, ma a questo si aggiungono, essendo posto lungo la tangenziale, obiettivi paesaggistico- estetici, quali la costituzione di una barriera visiva e fonoassorbente. Le specie sono state scelte igrofile, in quanto l’arboreto si dispone su un’ area esondabile in caso di necessità.
Salix Alba
BP Bosco Produttivo
Siepe campestre
Acer Campester Prunus Avium Fraxinus Ornus
BQ
25
C
50
Vegetazione spontanea
1600
Salix Alba_fitodep.
3m
125
Area a vegetazione arbustiva
4800
Ulmus Minor
Sesto d’impianto e accrescimento
175m
Barriera vegetale
6400
Carpinus Betulus
Fraxinus Ornus Quercus Robur
Filare
Quercus Robur
Ulmus Minor Carpinus Betulus
BP
SB
Area a vegetazione boschiva
N° specie BQC Bosco Querco-Carpineto
SC Albero isolato
0m
3
14 00
0,5 ha
50
0,5 ha
0,5 ha
70 0
m3
16
0,7 ha
50
0m
3
00
m3
0,5 ha
0,7 ha giorni consecutivi senza pioggia
L’acqua è uno degli elementi guida del progetto; all’interno dell’area sono tre i sistemi principali di funzionamento. Il primo sono le vasche di fitodepurazione unita a raccolta dell’acqua piovana per l’irrigazione dei campi. La vegetazione utilizzata è composta da macrofite galleggianti, macrofite radicate sommerse ed emergenti disposte lungo le sponde delle vasche; queste si occupano del trattamento di depurazione dell’acqua. A ciò si aggiunge lungo una delle rive un filare di Salix Alba che permette attraverso l’apparato radicale il controllo dei nutrienti provenienti dalle zone coltivate infiltratesi nella falda.
22
mais 60 m3/ha giorno
2,4 ha
vasche 1000 m
3
2 ha
40 m3/ha al giorno vasche 1400 m
giorni 14
M A I S
30 m3/ha al giorno
PATAT E
PO M O D O R I
2,4 ha
3
giorni 14
60 m3/ha al giorno vasche 3000 m
3
giorni 25
3
2m 0,4 m
TYPHA LATIFOLIA
STERRO
7‰
+ 875 m
LUG-AGO
0,5 m
MAG-AGO - 7.550 m3 1m IRIS PSEUDACORUS
m3
0,7 ha
70 m
7‰
trattamento
3
+ 350 m Il secondo sistema è costituito dai bacini di espansione realizzati a lato dei canali d’acqua esistenti lungo la tangenziale. Su questi si è sviluppata una Short Rotation Forestry costituita da Populus Nigra e Salix Alba con ciclo di ceduazione di 3-5 anni per la produzione energetica di biomassa. Queste specie sono igrofile e quindi perfettamente adattabili ad un territorio umido che potrebbe essere soggetto ad esondazioni in caso di piena e permettono anche protezione acustica dai rumori del traffico. Il terreno tolto per realizzare i bacini è stato riutilizzato per la baulatura dei campi dell’area agricola e per i terrapieni delle residenze.
baulatura campi agricoli 0,25 (7‰) x 70 m / 2 = 8,75 m2 8,75 m2 x 300 m x 4 = + 10.500 m3
Il terzo sistema è costituito dalle scoline di fitodepurazione presenti tra gli orti. Questo sistema si serve di macrofite radicate sommerse ed emergenti in particolare l’Iris. In questo caso l’acqua che viene depurata è quella proveniente dagli orti , che mediante sistemi minori di raccolta viene condotta al di sotto dei percorsi pedonali rialzati, in cui il terreno costituito di ghiaia ne consente l’infiltrazione. Qui un tubo forato provvede alla raccolta e alla conduzione all’interno delle scoline di fitodepurazione. Le specie vegetali sono state scelte anche per il cromatismo stagionale che permette lo sviluppo di un paesaggio suggestivo.
- 7.400 m3
terrapieno edifici residenziali singolo terrapieno = 350 m3 350 m3 x 9 = + 3.150 m3
0,2 m 0,6 m
MAG-GIU 0,8 m 0,2 m IRIS LAEVIGATA
0,7 ha
70 0
0,8 ha
SCOLINE FITODEPURAZIONE ORTI
m3
0,5 ha
- 3.730 m3 (h media -1,6m) - 2.510 m3 (h media -1,0m) - 1.310 m3 (h media -0,4m) - 7.550 m3
1.300 m3
0,7 ha
terreno da scavo per bacini di espansione - 3.120 m3 (h media -1,6m) - 2.800 m3 (h media -1,0m) - 1.480 m3 (h media -0,4m) - 7.400 m3
13.650 m3
pomodori 30 m3/ha giorno
14.950 m3
patate 40 m3/ha giorno
0m
infiltrazione
esondazione
orti evaporazione
30
trattamento
RIPORTO
evaporazione
BACINO DI ESPANSIONE - SHORT ROTATION FORESTRY
VASCHE FITODEPURAZIONE CAMPI
regolazione climatica
short rotation forestry
0,4 m
Salix ALba
Populus Nigra
Salix Alba Iris Levigata
Phragmites Communis
Iris Pseudacorus 3,5 m 1,5 1
scala 1:100
3 2 1
scala 1:200
1,5 1 0,5
-0,8
-0,5
-0,5
-1,6
-1
-1,95
argilla ghiaia fine film in polietilene
-3
-1,5
argilla
2,2
1,5
0,8
1,2
2,5
macrofite radicate sommerse
1,2
macrofite radicate emergenti
4
orti
7
PIANTA
9,5
livello acqua +1,4 m
3,5
livello acqua +2,2 m
1,5
livello acqua +3 m
1,3
PIANTA
10
idrofite radicate flottanti
macrofite radicate sommerse
macrofite radicate emergenti
PIANTA
1,8
HEA 120
tubo forato d= 20 cm
ghiaia
1,3
tavolato in legno sp. 3 cm
ghiaia
1
plinto in cls h. 60 cm
0,8
percorso
-1,5 -1,65
SEZIONE
-0,3
SEZIONE E
scala 1:100
Nuphar
SEZIONE
Typha latifolia
0,5
5
2,5
Typha latifolia
2,5
7m
3,5 m
Carex Stipata
6
1
1
1
1
2,8
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
6
1
6
1
6
1
75%
2,5
6 6
1
6
%
60
VISTE
2,8
6
6
STAZIONE
6
65%
6
4 1
Vista dal percorso tra gli orti del ristorante
Vista della rampa di discesa dai campi alla stazione
-1
70 cm
-1
-1
3- FACCIATA VETRATA 9
9
6
CONTINUA A TUTTA ALTEZZA FORMATA DA INFISSO IN ALLUMINIO CON VETROCAMERA 10/16/5+5 MM
RIVESTIMENTO IN ACCIAIO CORTEN SP. 10/10 MM
7- TROPPO PIENO IN
INTERNA IN LISTONI DI LEGNO DI ROVERE 20 MM, MASSETTO DI POSA CON RISCALDAMENTO RADIANTE, STRATO ISOLANTE SP. 6 CM, MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE, FONDAZIONE IN CLS ARMATO
4
2 -0,5
-0,5
1,7
-0,5
1,7
-0,2 3 3 3
3
2
2
7
LAMIERA DI ACCIAIO SAGOMATA SU MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE
8
8- SPECCHIO D’ACQUA H MAX 20 CM CON PIANTA ACQUATICA RAMPICANTE (Hydrocotyle), MASSETTO SAGOMATO IN CLS SP. 10 CM, MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE, SOLETTA IN CLS ARMATO SP. 6 CM, GHIAIA
30% 4,8
-0,2
-0,2
23% 30%
65%
9
9
3
3
30
6- LASTRA FORATA DI
4- PAVIMENTAZIONE 35%
20
SUBSTRATO DI COLTURA SP. 12 CM, STRATO DI STABILIZZAZIONE, STRATO DI DRENAGGIO 40 MM, MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE CON MEMBRANA ANTIRADICE 4 MM, SOLETTA DI CLS ARMATO SP. 25 CM, CONTROSOFFITTO INCARTONGESSO 15 MM
2- STRATO DI GHIAIA SP. 12 CM, FARO A LED, MEMBRANA IMPERMEABILIZZANTE, FONDAZIONE IN CLS ARMATO
2,5
-1
5- MANTO ERBOSO,
10
3
PARETE CONTROTERRA IN CLS ARMATO SP. 30 CM, GEOTESSUTO, TERRENO
scala 1:20
15%
1
65%
12
12
1- MUSCHI E LICHENI,
DETTAGLI
2,5 -1
50
5 -1,3
-1
2
12,5
4
5
5 4,8
2
4
6 3
3 2
2,5
2,5
3
6,2
%
30
2
7,5
4 3
2,5
scala 1:500
5
scala 1:200
12,5 7,5 5 2,5
scala 1:500
2,5
Terrazza esterna del bar con vasca d’acqua
7m
3
9
Fermata ferroviaria pensilina in lastre di acciaio corten e vetro laminato autopulente
Campo da beach-volley e skate park
2
2,6
9
1
17,5 m
17,5 m
3
2,5
PIANTA PIANO INTERRATO
3 2
2 6
3
3 2
10
1- Prunus Cerasus 2- Fraxinus Ornus 3- Prunus Avium 4- Acer Campestre 5- Corylus Avellana 6- Carpinus Betulus 7- Quercus Robur 8- Ulmus Minor 9- Prunus Persica 10- Acer Palmatum 11- Betula Pubescens 12- Prunus Serrulata
PIANTA PIANO TERRA
10
-1
7
11
DD
4
10
3 2 5 10
10
11
11 3 10
10
7 2
11 6 3
11
11
8
5
2
Muro di contenimento in cls ricoperto da muschi e licheni
10 11 3 10
Tetto verde
Vasca di raccolta acqua
2
10
8 10
10
6
3
7
2
6,4
10 11
11
5 3
10
5,1
2
10
4
6
11 2 8 10
7
2,5
2,5
11
-0,2 -1
CC
-1,4
Canalina di raccolta dell’acqua piovana in copertura
Il progetto dell’area della stazione ferroviaria si aggancia al ragionamento del masterplan, andando a sottolineare uno dei percorsi-direttrice. Anche qui i tre elementi fondamentali, acqua, suolo e vegetazione, interagiscono tra loro definendo lo spazio mediante tre azioni fondamentali. L’acqua per prima INCIDE il terreno seguita dal percorso che da Nord arriva alla stazione interrata per poi collegarsi al quartiere Gazzera. Il suolo si CORRUGA diventando prima ponte e magazzino attrezzi e poi bar/ristorante legato alla stazione. La vegetazione RIVESTE questa fascia seguendo il percorso e cambiando nelle sue caratteristiche che la portano ad essere elemento di fitodepurazione, frutteto e bosco.
Lastra di rivestimento forata ricoperta da pianta rampicante
Parcheggio biciclette con servizio bike sharing
2,5
Parcheggio auto
2,5 1,7
-1
Orti autogestiti dal ristorante-bar
BB
Tetto verde
Rivestimento in lastre in acciaio Corten
Vetro laminato argentato (specchio)
Frutteto di Amareno autogestito dal ristorante-bar
4
2,5
PROSPETTI E SEZIONI
SCHEMI
7
2,8
-0,2 -1
AA