Tom tjaarda

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Breve analisi di

TOM TJAARDA L A

R I C E R C A

D E L L ' A R M O N I A


CHI

Ăˆ

TOM

TJAARDA 1 Stevens Thompson Tjaarda van Starkenberg nasce a Detroit, il 23 luglio 1934

2 Figlio di John, designer automobilistico olandese, segue le orme paterne.

3 Laureatosi in architettua in Michigan, gli viene oferto un corso di specializzazione in Ghia da Luigi Segre, allora responsabile stile. Si traserisce a Torino.


4 Dopo numerosi progetti per Ghia approda nel 1962 alla Pininfarina dove disenerĂ tra le altre la FIAT 124 spider

5 Nel 1965, dopo una parentesi in OSI, torna in Ghia e qui disegnerĂ capolavori tra i quali la De Tomaso Pantera

6 Nel 1978 entra in FIAT per dirigere l'Advanced Design Studio

7 Nell'81 passa alla Rayton Fissore e nel 1985 si mette in proprio, fondando la Dimensione Design, successivamente Tjaarda Design


"Fin dall’inizio mi fu chiaro un elemento: il design italiano era di gran lunga più armonioso, proporzionato e snello rispetto a quello americano. Qualcosa di completamente diverso dai “macchinoni” della General Motors, per intenderci"

Tom Tjaarda


"Avevo, come si dice, "la macchina nel sangue", ereditĂ questa ricevuta da mio padre."

Tom Tjaarda


"Solo alcuni anni prima a Detroit ero uno sprovveduto studente che guardava le belle macchine italiane sulle riviste. Adesso non solamente su una, ma su due vetture del marchio piĂš prestigioso al mondo anche io avevo lavorato. Ecco... sembrava davvero impossibile da credere!" Tom Tjaarda


"Io disegno ancora a matita, in grandi dimensioni che aiutano a capire meglio le proporzioni. Il fattore scala è importante: un disegno può sembrare bello su un monitor, ma quando è riportato su scala naturale può essere tutta un'altra cosa."

Tom Tjaarda


"È necessario capire che, oggi, nel design non si può più assumere una posizione individualista. Bisogna invece essere pronti a lavorare in équipe per realizzare opere meravigliose."

Tom Tjaarda


"Il computer ha rimpiazzato il tecnigrafo, anche se non è una necessità assoluta. Uno studio di design può sembrare più importante con una batteria di computer, ma troppe volte questo mezzo è elevato ad un ruolo semidivino."

Tom Tjaarda


"Torino era il centro indiscusso dello stile. Ricordo uno dei primi Saloni dell'Automobile a cui andai, c'erano 40 nuovi prototipi esposti, tutti fatti a mano. Oggi il ruolo di leader cambia continuamente, rimablzando da nazione a nazione.

Tom Tjaarda


LA

FILOSOFIA

PROGETTUALE 1 La forma non può esimersi dallo studio di proporzioni ed armonia 2 L'aspetto culturale nel design è fondamentale, sia come ispirazione formale, che per soluzioni tecniche ed aspetti economico comericali,

2 Molta attenzione nella seconda fase della sua carriera all'aspetto divulgativo e grande collaborazione con scuole di design


IL

METODO

DI

LAVORO 1 Approccio di ricerca poi singolarmente produzione di disegni tecnici in scala 2 Utilizzo di curvilinei, tecnigrafo e righelli.

3 Una volta approvati i disegni, il lavoro passa a collaboratori che producono un modello in alias

4 Delega un figurino colorato e il modello tridimensionale, ma ne segue la lavorazione


CONCLUSIONI Profondo interesse per l'architettura classica, la filosofia e gli studi sulle proporzioni. CapacitĂ tecnica di lavorare singolarmente, ma appoggiandosi a collaboratori. Grande interesse per la divulgazione di temi riguardanti la filosofia del progetto, nonostante un'indole umile e


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