Caritas diocesana
Coordinamento Pastorale Ragazzi
Pastorale sociale e del lavoro
DIOCESI DI CUNEO
A Nazaret Gesù cresceva
e si fortificava (Lc 2,40) AVVENTO/NATALE 2014
“Ho diritto al cibo”
CALENDARIO dell’AVVENTO di:
PRESENTAZIONE
Carissimi, anche quest’anno ecco di fronte a noi il Tempo di Avvento, tempo dell’attesa. Come cristiani, noi attendiamo l’annuncio di una lieta notizia: Dio viene ancora oggi a condividere la nostra umanità, con le sue gioie e le sue sofferenze, per darle un senso e renderla sempre più bella. E, come ogni anno, avete tra le mani questo simpatico e coloratissimo calendario dell’Avvento. Il calendario è uno strumento che aiuta a scandire il tempo che si vive per non essere assenti, distratti o frettolosi. Nello sfogliare le sue pagine, speriamo nella calma e tranquillità, per ogni giorno di Avvento sarete invitati ad ascoltare la Parola di Dio, a dire una preghiera e a prendervi un piccolo impegno concreto, imparando ogni giorno “insieme in famiglia” un atteggiamento che prepara il cuore ad accogliere Gesù e che può rendere migliore la vita famigliare. Vi proponiamo, poi, una semplice Novena di Natale da vivere tra le mura domestiche, per far sì che Gesù sia “di casa” nella vostra famiglia. Ogni settimana di Avvento, inoltre, se andrete in parrocchia per la Messa domenicale, vi verranno regalati la base e alcuni personaggi, da ritagliare e incollare, per comporre il vostro Presepio. Non mancano, infine, le preghiere della tavola e le proposte di solidarietà, per allargare lo sguardo e il cuore delle vostre famiglie al mondo e a chi si trova nel bisogno. La novità di quest’anno è l’aggiunta, al fondo, di due pagine riguardanti due feste importanti che si celebrano subito dopo Natale: la Sacra Famiglia e l’Epifania; esse contengono un po’ la sintesi e l’augurio per vivere bene l’anno nuovo, che la Chiesa di Cuneo ha voluto dedicare alla famiglia, ad ogni famiglia. Anche alla vostra! E, perché ci crediate e vi rendiate conto che siete davvero importanti, riportiamo la pagina che segue, scritta dal Vescovo in persona appositamente per voi e le vostre famiglie, per farsi vicino a tutti col pensiero e la preghiera. E dire “grazie”, per voi e insieme a voi. Buon cammino di Avvento!
GRAZIE Grazie, papà e mamma. È un ringraziamento che i figli esprimo più con segni e gesti: l’abbraccio, il saluto, la gioia di condividere giochi e passeggiate, il bisogno di raccontarsi e il desiderio di essere ascoltati, la felicità di consumare insieme i pasti. Per loro voi siete la mamma più bella e il papà migliore. Lo pensano, ne sono orgogliosi, talvolta ve lo dicono. Grazie, bambini e ragazzi. I vostri genitori vi hanno voluti e attesi. Sono contenti quando vi vedono crescere sereni e felici. Perché vi amano, accettano sacrifici e affrontano lavori impegnativi, affinché non vi manchino cibo, vestiti, libri, … giochi. Cari bambini e ragazzi, voi siete la vita dei genitori e portate la festa in famiglia con il vostro sorriso, piccoli servizi, curiosità e domande. Pregando con i genitori, dite grazie a Gesù anche per papà e mamma, perché il Signore dia loro salute, benedica il loro amore, li aiuti quando amarsi diventa difficile, faticoso o non più possibile, e conceda loro di vivere insieme a voi tanti anni felici. Grazie, genitori. Anch’io vi dico grazie insieme ai vostri figli e alla nostra comunità. Grazie per il vostro amore, per la vostra generosità, per il vostro difficile compito educativo. Che dalle fatiche raccogliate frutti. Che le vostre paure siano abitate dalla speranza. Che i vostri sogni sui figli siano alti sino al Cielo. Che seduti attorno alla mensa familiare non manchi il pane quotidiano e la Parola del Signore. Che nella vostra casa ci siano il tempo per ascoltarvi, un posto per il Signore, porte aperte a chi bussa. Grazie, Gesù. Sei nato in una stalla povera, ma calda. I tuoi genitori ti hanno atteso e accolto con gioia. Anche noi, come san Giuseppe e la Madonna, ti attendiamo. Ti abbiamo preparato un posto nella nostra casa e nei nostri cuori. Desideriamo sentire la tua voce, raccontarti i nostri progetti, parlare delle nostre paure, pregare con te, chiederti di benedire la nostra famiglia. Insieme ai genitori, ti diciamo grazie, perché la tua presenza è una festa. Mi unisco a voi, genitori e figli, per condividere in queste settimane di Avvento l’ascolto, la preghiera, la gioia dell’attesa del Natale. Buon cammino. + Giuseppe Cavallotto il vostro vescovo
PROGETTO DI SOLIDARIETÀ La fame nel mondo, la fame a Cuneo…
Nel mondo si stimano in 842 milioni le persone che non hanno il cibo necessario, e per questo motivo 1 bambino su 4 purtroppo non potrà crescere sano e “fortificarsi”… È difficile da credere, ma ci sono genitori che non riescono ad avere soldi abbastanza per com-prare da mangiare per i loro figli e per se stessi. Questo succede da tempo in Africa e in Asia e le organizzazioni internazionali si erano impegnate per ridurre il numero di chi soffre e a volte muore per la fame. Quello che è stato fatto, però, non è ancora abbastanza. Ora la crisi economica ha colpito anche l'Italia e ha tolto il lavoro a tante persone. Altre lavorano poco e quindi guadagnano poco. Anche a Cuneo ci sono persone che non riescono ad avere cibo sufficiente per una vita dignitosa. Tutti devono potersi nutrire bene per vivere serenamente! Per questo Papa Francesco ha chiesto di impegnarsi con tutte le forze perché questa ingiustizia sia cancellata. Per rispondere alla sua richiesta è nata l'iniziativa "Una sola famiglia umana, cibo per tutti: è compito nostro". Perché l'umanità è una famiglia e deve poter dare da mangiare ai propri figli, proprio come fanno i vostri genitori. E noi siamo parte dell'umanità, perciò "è compito nostro"! Pensate che nel 2013, in Italia, 4 milioni di persone hanno chiesto aiuto per poter mangiare, 400 mila sono bambini e 600 mila sono anziani. E a Cuneo le persone in queste condizioni sono più di 1000. Dobbiamo reagire a tutto questo!
Il progetto della Caritas
Fin dal 1948 la Dichiarazione dei Diritti Umani ha stabilito che il cibo è uno dei diritti fondamentali dell'uomo, qualunque sia la razza, la posizione sociale, l'età. Il problema è che, se da una parte c'è chi non riesce a mangiare tutti i giorni, dall'altra c'è un grande spreco di cibo ancora utilizzabile, che viene gettato via. Produciamo cibo per 12 miliardi di persone, siamo 7 miliardi, eppure quasi 1 miliardo non mangia! E ci sono persone che mangiano molto di più del necessario, fino ad ammalarsi di obesità. Per l'Avvento, la Caritas ha lanciato il progetto: "Ho dirito al cibo". Vogliamo fare una raccolta di denaro per acquistare dei "buoni spesa": cartoncini prepagati con i quali si potranno comprare i generi alimentari che si desiderano, presso l'Ipercoop di Cuneo che ha offerto la sua collaborazione. Questi “buoni” serviranno per una spesa mensile, e saranno dati alle famiglie che si trovano in più grandi difficoltà, che hanno figli e che, per la disoccupazione o perché non trovano un lavoro meglio pagato, non hanno soldi a sufficienza per nutrire in modo adeguato la propria famiglia.
Il tuo aiuto è importante
Ciascuno di voi durante l’Avvento, rinunciando a qualcosa di superfluo, può accumulare nel salvadanaio una piccola somma da donare alla Caritas, che la userà per realizzare questo progetto di solidarietà. Scrivete qui sotto la vostra offerta:
Alla fine dell’Avvento ho risparmiato ________ euro, che donerò ai poveri. Credi sia poco? Non dimenticare che il tuo poco, il poco di tutti, può diventare tanto per molti…
PRIMA DI AVVENTO
domenica 30 novembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… ESSERE SVEGLI
Meditiamo Eccoci di nuovo insieme ad ATTENDERE! Avete voglia
di prepararvi bene al Natale, di vegliare? Come fare? Amando e servendo concretamente chi ci è vicino, senza lamentarci per un compagno o un collega noioso, senza sbuffare a qualcuno che ci chiede aiuto o che vuole un po’ di compagnia. Basta poco: uno sguardo di complicità, un sì gioioso, un segno. Diventeremo così famiglia in attesa, viva e vigilante! Allora pronti, si parte per questa avventura… VIA! Buon Avvento.
Preghiamo Signore Gesù, rendimi capace, in questo Avvento,
di allontanare le distrazioni, per preparare il mio cuore ad accogliere la tua luce con braccia aperte sul futuro, ma cariche di voglia di amare nel presente. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Marco (13,35-37)
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!
Ci impegnamo Siamo “SVEGLI” nella preghiera e, con gioia, mettiamo le prime statuine nel presepe: quelle dei pastori.
lunedì 1 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME AD… AVERE FIDUCIA
Meditiamo Il centurione capisce che è sufficiente mettere un po’
del proprio cuore nelle mani di Gesù. Ed è per questo che viene esaudito, che trova chi lo comprende nel profondo; ha visto come l’interesse per gli altri può trasformare in maniera sorprendente la sua stessa vita. Ecco l’immensa novità del Natale: Dio, attraverso Gesù, si rende vicino ad ognuno di noi, si lascia incontrare. A noi è chiesto di fidarci, di sperimentare che lanciarci fra le sue braccia ci rende felici perché Lui è tenerezza infinita.
Preghiamo Gesù grazie perché anche oggi ci incontri e ridoni Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (8,10-13)
«In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe..., mentre i figli del regno saranno cacciati fuori, nelle tenebre, dove sarà pianto e stridore di denti». E Gesù disse al centurione: «Va’, avvenga per te come hai creduto». In quell’istante il suo servo fu guarito.
luce agli spazi del nostro cuore che le delusioni e la tristezza hanno reso bui. Aiutaci a non aver paura di avvicinarci a te, per poter riscoprire ogni giorno il tuo abbraccio di tenerezza. Amen.
Ci impegnamo Ringraziamoci a vicenda perché, nella nostra famiglia,
possa sempre crescere la fiducia fra di noi, e abbracciamoci con grande tenerezza.
martedì 2 dicembre
IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A…
LASCIARCI GUIDARE DALLO SPIRITO
Meditiamo Quel Germoglio è dono di Dio e, grazie ad esso, la pace
diventa possibile. Ma è necessario che noi ci mettiamo in gioco! Dobbiamo credere in Lui e lasciarci guidare dal suo Spirito. Se riusciamo a comprenderci, aiutarci, amarci, potremo sperimentare la promessa di Gesù. Ce lo ricorda anche San Paolo: “accoglietevi gli uni gli altri”. Impariamo, dunque, a vivere in pace nelle nostre famiglie, nelle comunità parrocchiali. La pace occorre viverla, sperimentarla, offrirla… prima di chiederla.
Preghiamo Spirito Santo aprimi gli occhi per vedere ogni lamAscoltiamo la Parola Libro del profeta Isaia (11,1-3)
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse. Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire.
po di luce che cerca di farsi strada nella mia vita. Aiutami ad accogliere, ad avere non solo le porte aperte agli altri, ma ad essere capace di stare sulla soglia per dire: “Ti stavo aspettando… entra!”. Amen.
Ci impegnamo Ognuno di noi pensa ad un amico a cui non ha teso la
mano e si impegna, appena lo incontrerà, ad accoglierlo con un sorriso sincero.
mercoledì 3 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME LA… COMPASSIONE
Meditiamo Se chiudiamo gli occhi e proviamo a immaginare que-
sta scena, ci sembra di vedere sul volto di Gesù un sorriso dolcissimo, una grande tenerezza. Gesù vede che la folla ha fame, non solo delle sue parole, ma anche di pane! Allora chiede aiuto ai suoi discepoli, che però non hanno certo a disposizione cibo per tutti. Come fare? I discepoli offrono la loro parte, il resto lo fa il miracolo. Davanti alle situazioni apparentemente senza soluzione, mettiamoci in gioco: il resto lo farà Dio.
Preghiamo Signore, quando non ho tempo, dammi qualcuno
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (15,32)
Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Non voglio rimandarli digiuni perché non vengano meno lungo il cammino».
che io possa aiutare per qualche momento; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare. Quando ho bisogno che ci si occupi di me, mandami qualcuno di cui occuparmi e quando penso solo a me stesso, attira la mia attenzione su un’altra persona. (Madre Teresa di Calcutta)
Ci impegnamo Oggi faccio la mia parte in casa mettendoci tutto l’impegno di cui sono capace.
giovedì 4 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… DIRE “GRAZIE”
Meditiamo “Per sempre”… è così tanto per me che a volte fatico
a mantenere un impegno per un giorno! È un’unità di misura del tempo che soltanto Dio può garantire, nel senso che Dio non metterà una scadenza al suo amore, perché è infinito. È anche, però, infinito nella misura di grandezza, perché il “per sempre” di Dio è nonostante tutto, nonostante ciò che combino, nonostante me.
Preghiamo Grazie Signore perché sei così buono da superare
i miei difetti, i miei limiti e amarmi ugualmente. Grazie perché so che, anche quando non faccio la mia parte, posso sempre contare su di Te. Grazie perché con te nel mio cuore posso essere FELICE. Amen.
Ascoltiamo laSalmo Parola 117 (1)
Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre.
Ci impegnamo Quante volte al giorno ringraziamo i nostri genitori, figli, fratelli, amici per ciò che fanno per noi? Oggi vogliamo alzare la media!!
venerdì 5 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… NON AVERE PAURA
Meditiamo Quando leggiamo o ascoltiamo le notizie di ciò che ac-
cade nel mondo è naturale farsi prendere dalla paura. Ma il Salmo di oggi ci offre un riparo sicuro: Dio è luce anche quando attorno a noi tutto sembra buio e incomprensibile. Dio si prende cura della nostra vita così che non abbiamo paura.
Preghiamo Signore, san Pietro ci invita da essere “testimoni di
speranza”. Io ci voglio provare, perché Tu sei luce che mi indica come fare. Donami il tuo Spirito, perché mi riempia della forza e del coraggio necessari a vivere nel mio tempo senza farmi travolgere dalla paura. Amen.
Ascoltiamo laSalmo Parola 26 (1.14)
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Ci impegnamo Scegliamo una frase del Salmo e la fissiamo nella mente perché ci aiuti ad essere positivi con familiari e/o amici che ci sembrano particolarmente tristi o preoccupati.
sabato 6 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… “DARE” E “RICEVERE” GRATUITAMENTE
Meditiamo Una parola cara a Gesù era la parola gratis. Nella sua vita, senza chiedere nulla in cambio, ha guarito le persone ammalate; ha regalato speranza a chi aveva perso la fiducia nella vita; si è speso senza riserve per far conoscere a tutti il volto buono del Padre. Ci ha dato l’esempio e, oggi, invita anche noi ad essere persone capaci di donare se stesse con amore, per il bene degli altri. Ci accorgiamo di quanto amore in famiglia, ogni giorno, riceviamo e possiamo donare gratuitamente?
Preghiamo Gesù aiutaci ad essere generosi, persone che san-
no donarsi, gratuitamente e con gioia, per il bene di chi ci vive accanto. La nostra famiglia sia un luogo di amore donato e ricevuto. In questo modo daremo una buona testimonianza di te al mondo e “metteremo in circolo il tuo amore”. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (10,8)
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Ci impegnamo Quest’oggi viviamo gratuitamente una gentilezza o un
gesto d’amore nei confronti di un componente della nostra famiglia, di un nostro amico o di una persona che conosciamo.
SECONDA DI AVVENTO
domenica 7 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… PORTARE LIETI ANNUNCI
Meditiamo Facciamoci portatori, come gli angeli nella notte di Bet-
lemme, nella nostra famiglia e nei luoghi in cui viviamo, di “notizie buone” capaci di consolare chi è triste e scoraggiato, di portare una luce di speranza a chi vive momenti difficili, di rallegrare il cuore delle persone a cui vogliamo bene. In questo modo daremo una mano a Dio a rinnovare il mondo!
Preghiamo Aiutaci, Signore, a gioire con chi è nella gioia e a
consolare chi non trova conforto. Rendici il tuo sorriso che porta speranza e serenità a chi la pace più non ha.Vieni Signore Gesù: vogliamo vivere per te ed essere testimoni del tuo amore e della tua consolazione. Amen.
Ascoltiamo la Parola Libro del profeta Isaia (40,1.9-10)
Consolate, consolate il mio popolo. Sali su un alto monte, tu che rechi liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che rechi liete notizie a Gerusalemme. Annuncia alle città di Giuda: «Ecco il vostro Dio! Ecco, il Signore Dio viene».
Ci impegnamo Inserendo le statuine degli angeli nel presepe, vogliamo
impegnarci a creare un clima sereno e gioioso, in famiglia e nel luogo in cui viviamo; e a consolare, con una parola, un gesto o un sorriso, chi ne ha bisogno.
IMMACOLATA
lunedì 8 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME… LA DISPONIBILITÀ VERSO DIO E I FRATELLI
Meditiamo In questo giorno, guardando a Maria che accetta di
diventare la madre di Gesù, rimaniamo ammirati dalla sua disponibilità nel mettersi al servizio di Dio per il bene dell’umanità. Essere disponibili come Maria, per noi, significa avere il coraggio di dire non solo a parole, ma nei fatti: “Eccomi, ci sono, non mi tiro indietro, voglio mettermi a disposizione per il bene degli altri”. La disponibilità verso Dio e verso gli altri ci aiuta a crescere e ci permette di compiere “grandi cose” nella vita.
Preghiamo Maria, mamma di Gesù e nostra madre, insegnaci la disponibilità che passa attraverso le piccole cose di ogni giorno. Aiutaci a dire di fronte a Dio e per il bene del nostro prossimo, proprio come hai fatto tu: “Eccomi, ci sono!”. Così nel nostro cuore germoglierà la gioia. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Luca (1,38)
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
Ci impegnamo In casa, di fronte ad una richiesta che ci viene fatta, senza pensarci due volte dico: “Eccomi, ci sono! Mi rendo disponibile!”.
martedì 9 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME… LA MISERICORDIA E LA BONTÀ
Meditiamo Abbandonare ben novantanove pecore e attraversare
luoghi impervi dove si nascondono precipizi e animali pericolosi per recuperarne una sola, sembra una follia. Solo un pastore pieno d’amore può fare così. È Dio il nostro pastore: è lui che ama talmente ogni uomo da andarlo a cercare ovunque quando si allontana ed è felice solo se lo trova. L’amore di Dio commette follie ed è grazie a questo che non siamo perduti.
Preghiamo Grazie Signore, perché non smetti di cercarci;
grazie perché ci metti a fianco persone che ci vogliono bene: quando sbagliamo, loro ci invitano a tornare sul tuo sentiero e ci riportano alla luce facendoci uscire dal burrone dei nostri errori. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (18,14)
La volontà del Padre vostro che è nei cieli è che neanche uno di questi piccoli si perda.
Ci impegnamo Questa sera prima di andare a dormire ci perdoniamo a vicenda con un bell’abbraccio di famiglia.
mercoledì 10 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME… LA MITEZZA E L’UMILTÀ
Meditiamo Il Signore ci invita a rifugiarci tra le sue braccia se siamo stanchi e affaticati; però, allo stesso tempo, ci chiede di caricarci di un peso. Sembra un controsenso: ci offre conforto, ma poi ci chiede di faticare. Non sarebbe meglio riposarsi e basta? Il fatto è che Gesù ha faticato più di tutti, le difficoltà lo hanno accompagnato per tutta la vita così come fanno parte della nostra. Se ci chiede di accettare la fatica è perché vuole condividerla con noi e insegnarci a trasformarla in amore, accoglienza, speranza.
Preghiamo Aiutaci, Signore, a non lamentarci continuamente
e ad ammirare le tante cose belle che caratterizzano la nostra vita: la salute, la famiglia, la possibilità di vivere in pace, di avere amici e una bella comunità parrocchiale. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (11,28-30)
Venite a me voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero.
Ci impegnamo Oggi non vogliamo lamentarci: cercheremo di accogliere con un sorriso i nostri doveri ricordando chi è molto più sfortunato di noi e offrendo la nostra fatica al Signore.
giovedì 11 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… RICONOSCERE LA CURA DI DIO
Meditiamo Chi di noi non ha paura? Paura di non avere abbastan-
za, di essere lasciato solo, di non essere capace, di essere visto per come è veramente. Il Signore rassicura: “Non temere, io ti vengo in aiuto”. Se solo lo prendessimo sul serio! Il problema è che non ci fidiamo mai pienamente, non ci abbandoniamo del tutto a Lui e la nostra paura continua. Vivere bene il Natale significa prendere sul serio il “non temere” del Signore: stringiamo forte la sua mano, affidiamo a Lui la nostra vita e la paura se ne andrà.
Preghiamo Signore noi sappiamo che tu ci vuoi bene: pren-
di quel che siamo e fa’ di noi ciò che vuoi. Vogliamo seguirti sui sentieri della vita, perché da soli sentiamo di non riuscire a trovare la strada. Sei la nostra bussola, il nostro sole e il nostro faro. Sia sempre fatta la tua volontà. Amen.
Ascoltiamo la Parola Libro del profeta Isaia (41,13)
Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la destra e ti dico “non temere, io ti vengo in aiuto.
Ci impegnamo Domani mattina, dopo il risveglio, recitiamo il Padre
Nostro in famiglia. Teniamo le mani aperte e offriamo le nostre preoccupazioni ripetendo tre volte “Abbiamo fiducia in te, Signore”.
venerdì 12 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… VIVERE ASCOLTANDO CHI CI VUOLE BENE
Meditiamo Quando Gesù annunciò il Vangelo agli uomini, molti
non lo capirono, anzi, lo accusarono di essere un pazzo. Queste persone si rifiutavano di ascoltare chi la pensava in modo diverso dal loro, accettavano solo quanti avevano le loro stesse idee e non volevano mai cambiare nulla. Erano come bambini superbi e cocciuti, incapaci aprire le orecchie e il cuore. Gesù di fronte alla loro cocciutaggine non si arrabbia, non urla, non si dispera: semplicemente ama e amando dimostra di essere più saggio di tutti. Che cosa c’è di più saggio dell’amore?
Preghiamo Signore, apri le nostre orecchie, mostraci la strada
del bene, aiutaci a scendere dal letto della nostra pigrizia e superficialità; fa’ che possiamo guardare le persone che ci vivono accanto con il tuo stesso sguardo buono, andando al di là dei pregiudizi e delle apparenze. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (11,19) La sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie.
Ci impegnamo Oggi ci impegniamo a non dar retta ai pettegolezzi e a pronunciare solo parole di bontà e di gentilezza verso tutti.
sabato 13 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… COINVOLGERE DIO NELLA NOSTRA VITA
Meditiamo Dio si prende cura di noi sempre, ci sostiene con la sua
mano sicura e forte e continuamente realizza cose sorprendenti per il nostro bene. Avere fede in Dio, quindi, vuol dire riconoscere che la sua mano di Padre Creatore è all’opera nella storia e nella nostra vita.
Preghiamo Che bello Signore sapere che la tua mano ci sor-
regge. Ancora più bello è sapere che, ogni volta che ci rivolgiamo a te nella preghiera, tu sei sempre lì ad ascoltarci. Aiutaci a riconoscere la tua presenza nelle cose meravigliose che ci circondano. Amen.
Ascoltiamo la Parola Salmo 79 (18-19)
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte. Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Ci impegnamo Oggi quando preghiamo vogliamo essere più concentrati, perché sappiamo che Tu, Signore, sei lì ad ascoltarci.
TERZA DI AVVENTO
domenica 14 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… STARE LIETI
Meditiamo Siate lieti, dice San Paolo. Il nostro cuore è sempre in
ricerca della gioia vera, che dura per sempre e che dà sapore alle nostre giornate: la gioia di vivere, la gioia dell’amicizia, la gioia per i bei momenti di vita familiare. In realtà le gioie autentiche, dalle più piccole alle più grandi hanno origine in Dio.
Preghiamo Signore, Tu ci ami profondamente e hai per noi
grandi progetti. Aiutaci a scoprire la gioia vera che nasce dall’incontro con te, e a vivere come fratelli che si vogliono bene, proprio come diceva la beata Madre Teresa di Calcutta: “La gioia è un’immensa rete di amore”. Amen.
Ascoltiamo la Parola
Prima lettera di san Paolo ai Tessalonicesi (5,16-18)
Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi
Ci impegnamo Oggi, inserendo nel Presepe le statuine di Giuseppe,
dell’asino e del bue, ci impegniamo a contagiare gli altri con la nostra gioia e a dire a tutti che Tu ci vuoi bene.
lunedì 15 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME… LA FEDELTÀ
Meditiamo Le vie del Signore non sono sempre chiare ai nostri oc-
chi. A volte non riusciamo a capire quello che lui vuole da noi. Egli però ci è sempre vicino e aspetta che ci accorgiamo di Lui e diventiamo docili ai suoi buoni consigli.
Preghiamo Grazie Signore perchè ci aiuti con le parole di que-
sto Salmo a capire quanto ci sei fedele. Tu non ti stanchi mai di perdonare i nostri sbagli. Aiuta anche noi ad esserti fedeli e a riconoscerti come il Signore della nostra vita. Amen.
Ascoltiamo laSalmo Parola 24 (4-5)
Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché tu sei il Dio della mia salvezza.
Ci impegnamo Oggi vogliamo impegnarci a chiedere scusa quando
commettiamo degli errori e ad ammettere che abbiamo sbagliato.
martedì 16 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… GUARDARE A DIO PER ESSERE RAGGIANTI
Meditiamo Vi siete mai chiesti cosa vuol dire la parola raggiante?
Letteralmente, significa emanare raggi di luce, gioia e felicità. Gli amici di Gesù sono raggianti ogni volta che si lasciano coinvolgere dalla sua presenza e sono capaci di testimoniare il suo amore e la sua misericordia.
Preghiamo Signore, come sarebbe bello che quando qualcu-
no ci incontra, si accorgesse che in noi brilla una luce speciale. Questa luce viene alimentata dalla tua presenza nella nostra vita e dalla nostra amicizia con te. Amen.
Ascoltiamo la Parola Salmo 33 (6) Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire.
Ci impegnamo Signore aiutaci ad essere “luce” gli uni per gli altri.
NOVENA “FORMATO FAMIGLIA” Mancano nove giorni all’ora X: la festa si avvicina, in giro si respira già l’aria natalizia, qualcuno ha anche cominciato a fare gli Auguri! Durante questo eccitante conto alla rovescia vogliamo intensificare la preghiera offrendovi, nelle pagine che seguono, la traccia di una novena un po’ particolare, che, se volete, potete liberamente personalizzare inserendo canti, momenti di silenzio, invocazioni spontanee, ecc., o semplificandola. È una novena “formato famiglia”, che vi propone di pregare ogni giorno in un luogo diverso della vostra casa: la cucina, il corridoio, la camera da letto, il bagno… per poi raggiungere insieme il luogo dove avete fatto il presepe e depositarvi un simbolo.
ISTRUZIONI
La novena è pensata per coinvolgere tutta la famiglia, non solo nei luoghi quotidiani del suo vivere, ma anche nelle varie parti della preghiera, perché tutti possano sentirsi protagonisti insieme. Lo schema, su due pagine, è uguale per ogni giorno: - ritrovo nel luogo stabilito muniti, oltre che di questo calendario, di Bibbia, candela e simbolo (cioè l’oggetto indicato, da depositare ai piedi del Presepe o davanti alla capanna), - lettura della Parola di Dio, - lettura del commento, - preghiera dialogata a più voci, - lettura dell’impegno, - processione fino all’angolo del Presepe, - recita del Padre Nostro tenendosi per mano. Pregare in casa richiama spontaneamente a collegare la preghiera alla vita quotidiana. In questo modo vogliamo ricordarvi che per vivere la fede non è sempre necessario uscire da casa! Dio ci aspetta e desidera incontrarci nel nostro vissuto, nella nostra quotidianità, nelle nostre abitazioni.
tale a N l -9a
mercoledì 17 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME AD… APRIRE LE PORTE DEL CUORE Oggi preghiamo davanti alla porta di casa e per ricordarlo metteremo accanto al presepe un mazzo di chiavi. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Matteo (1,1-17) Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asaf, Asaf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozìa, Ozìa generò Ioatàm, Ioatàm generò Àcaz, Àcaz generò Ezechìa, Ezechìa generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosìa, Giosìa generò Ieconìa e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconìa generò Salatièl, Salatièl generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiùd, Abiùd generò Eliachìm, Eliachìm generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo. In tal modo, tutte le generazioni da Abramo a Davide sono quattordici, da Davide fino alla deportazione in Babilonia quattordici, dalla deportazione in Babilonia a Cristo quattordici.
tale a N l -8a
Meditiamo
Abbiamo sempre bisogno di una porta, di un punto che renda possibile l’incontro con altre persone. Una porta aperta, che ci accolga, ci faccia entrare… Anche per Gesù è stato cosi: Maria, con il suo sì ha aperto la porta del suo cuore, ha permesso a Gesù di venire tra noi, di entrare nella nostra storia. La porta della nostra casa ci fa entrare per stare con chi ci vuole bene e uscire per andare incontro agli altri, per vivere nel mondo. Una porta che ci piacerebbe tenere socchiusa, perché chi bussa possa venire accolto senza attendere troppo; perché entri ciò che di buono c’è “fuori” dal nostro piccolo nido; perché rimanga invece fuori ciò che non fa il bene della nostra famiglia.
Preghiamo
Figli: Gesù, anche tu entravi in casa tua a Nazareth attraverso una porta. Forse era solo una tenda, ma anche per te entrare in casa voleva dire trovarsi in un luogo protetto, amico, un luogo in cui le persone si incontrano e si vogliono bene. Genitori: Gesù, vedi, le porte delle nostre case sono sempre più chiuse con serrature e giri di chiave. In questi giorni vicini al Natale sono porte addobbate di festoni e di colori. Sembra che vogliano dirti “Benvenuto!”. Tutti: Spirito di Gesù, vieni e dona alla nostra famiglia il desiderio che i nostri cuori diventino porte d’ingresso, disponibili ad aprirsi per accogliere il Signore Gesù che viene bambino. E se siamo un po’ distratti, e non sentiamo il campanello che suona o la mano che bussa alla nostra porta, tu suona e bussa sempre più forte, fino a quando riusciamo a sentire e ad aprire le porte del cuore perché tu, Spirito dell’Amore possa entrare e riscaldare la nostra vita. Amen.
Ci impegnamo
Oggi vogliamo essere attenti, quando incontriamo genitori, nonni, fratelli e sorelle, compagni, colleghi, amici, a esprimere “apertura del cuore” con un sorriso sincero e un saluto speciale.
[Dalla porta d’ingresso ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e il mazzo di chiavi da lasciare davanti alla capanna. Davanti al presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
giovedì 18 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… DIRE “TI VOGLIO BENE” Oggi preghiamo seduti sul divano e per ricordare il nostro stare insieme metteremo accanto al Presepe una fotografia della nostra famiglia. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Matteo (1,18-21.24) Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.
tale a N l -7a
Meditiamo
Cosa serve per far crescere la nostra famiglia? La presenza dello Spirito! Quando lo Spirito è con noi siamo capaci di vivere in comunione, di rimanere uniti, di vivere un ascolto reciproco rispettoso e profondo. Grazie, dunque, al divano di casa nostra! Possiamo stare seduti insieme, guardandoci negli occhi in un momento di sosta prima di partire ciascuno per le proprie attività. Possiamo stare sicuri che la rotta della nostra famiglia è stabile, calcolata con l’aiuto del Signore e che al termine delle nostre attività staremo nuovamente insieme seduti vicini. Insieme possiamo così imparare l’ascolto ai fratelli e l’ascolto a Dio: per ascoltare c’è sempre bisogno di un silenzio profondo che risuoni di accoglienza, come quello di Giuseppe, capace di sentire chiaramente la voce del Signore nel suo sonno e deciso a vivere il progetto sognato da Dio per la sua vita.
Preghiamo
Figli: Signore, è bello stare seduti uno accanto all’altro, insieme, felici dell’abbraccio che la famiglia ci dona. Come è bello quando ci diciamo “Ti voglio bene!”: il cuore si allarga e vorremmo sentirlo dire ancora… Genitori: Sei tu, Gesù che ci sussurri quelle parole; sei tu che dici a ognuno di noi “Ti voglio bene, sei il mio figlio amato”. Sei tu che ci fai gustare la bellezza dello stare insieme, la gioia di essere amati. Tutti: Donaci, Gesù, di essere capaci di ascolto vero, ascolto che nasce dal cuore, ascolto di te attraverso le nostre semplici parole. Donaci di essere il Bene l’uno per l’altro, di donarci scambievolmente le tue stesse parole: “Ti voglio bene”. Amen.
Ci impegnamo
Vogliamo dire (con la voce!) “Ti voglio bene” alle persone che vivono con noi. Chissà se saranno stupite… Sicuramente proveranno una grande gioia!
[Dal divano ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e la fotografia della nostra famiglia davanti alla capanna. Davanti al presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
venerdì 19 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME AD… ACCENDERE LA LUCE DELLA FEDE Oggi preghiamo nel corridoio della nostra casa. L’oggetto che ci ricorda questo ambiente della casa è una torcia. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Luca (1,8-13.18-20) Avvenne che, mentre Zaccaria svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Zaccaria disse all’angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
tale a N l -6a
Meditiamo
Per fortuna c’è il corridoio… Ci fa passare da una stanza all’altra concedendoci un sano, per quanto piccolo, spazio di rilessione, che ci permette di depositare nel cuore quello che succede in cucina, in camera, in bagno… Perché tutto lasci un segno. Viviamo in case tanto belle, ma non ci fermiamo mai a pensare quanto la nostra casa rende bella la nostra vita. Grazie per il corridoio, perché è un po’ stretto o scuro per farci rallentare il passo, ma abbastanza largo da farci invertire il senso di marcia se abbiamo preso una direzione sbagliata. Già, essere docili a te, Gesù, ci chiede la forza di camminare con te per costruire il regno dell’Amore. Ma ci chiede anche di cambiare senso di marcia quando perdiamo il tuo orizzonte. Questo è possibile solo se ascoltiamo la tua Parola. E se non ci fidiamo abbastanza del tuo progetto, come ha fatto Zaccaria, restiamo senza parole. Solo il miracolo del tuo Amore che illumina le nostre vite ci fa tornare a dire: “Sei grande, Signore!”.
Preghiamo
Figli: Signore, che sei la nostra guida, tu ci chiami da una stanza all’altra, da un progetto all’altro, da una situazioni di vita a un’altra. Sii tu luce delle nostre menti, guida dei nostri cuori, orienta il nostro muoverci e il nostro fare. Genitori: Guarda la nostra famiglia e nei momenti di dolore manda il tuo angelo. Noi restiamo con il cuore disponibile ad ascoltare la voce dello Spirito. Tutti: Rendi, Gesù, i nostri cuori docili alla tua Parola e fiduciosi nella tua presenza tra noi. Così canteremo sempre le tue meraviglie. Amen.
Ci impegnamo
Oggi proviamo ad affidare a Gesù le azioni concrete della nostra giornata dicendo nel cuore “lo vivo con te, Gesù!” (“vado a scuola: lo vivo con te, Gesù!”, “vado al lavoro: lo vivo con te Gesù!”, “c’è l’allenamento: lo vivo con te, Gesù!”, “i nonni chiedono aiuto: lo vivo con te, Gesù!”, “gli amici ci chiamano: lo vivo con te, Gesù!”…).
[Dal corridoio ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e deponiamo la torcia davanti alla capanna. Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
sabato 20 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… SERVIRE IN COMUNIONE Oggi preghiamo insieme in cucina e per ricordare questo luogo metteremo accanto al presepe un grembiule. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Luca (1,39-45) In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
tale a N l -5a
Meditiamo
In cucina di solito, si fa un po’ di tutto: si cucina, è vero, ma spesso lì si fanno i compiti, si stira, si organizza la vita di famiglia, si lavora, ci si confronta… Lì stiamo seduti, certi di non restare soli a lungo perché prima o poi da lì passano tutti. Non smetteremo mai di stupirci di come sia il servizio a generare comunione! La condivisione nasce da un gesto di servizio vero, non da tante parole… Come Maria che, dopo aver accettato di diventare “la serva del Signore”, si è recata dalla cugina Elisabetta per mettersi al suo servizio. Allora non basta desiderare di volere bene a qualcuno: bisogna che uno di noi inizi ad apparecchiare la tavola, un altro a cucinare, un altro ancora a chiamare al posto… La famiglia si costruisce con il servizio gli uni verso gli altri.
Preghiamo
Figli: Quante volte, Maria avrà cinto ai suoi fianchi il grembiule, pronta a servire. Quante volte, come ha fatto con Elisabetta, avrà aiutato i parenti, i vicini, i malati. E quante volte tu, Gesù, l’avrai vista chinarsi su di te e su Giuseppe, lavare, cucinare, pulire, rammendare. Genitori: E tu, Signore, quando hai cenato per l’ultima volta con i tuoi amici, anche tu hai messo il grembiule, come avevi visto fare dalla tua mamma. Maria ci mostra che l’amore per te porta al servizio. Tutti: Ci mostra che se tu sei al centro del nostro cuore anche le cose più difficili possono avere in te e per te una risposta d’amore.Ci invita a tenere sempre sveglio il nostro cuore, perché possiamo rispondere come lei: “Ecco la serva del Signore, avvenga per me secondo la tua parola”. Amen.
Ci impegnamo
Oggi massima disponibilità al servizio! Chi ha bisogno di me? Per una giornata “indossiamo il grembiule” per farci vicini aiutando chi ci vive accanto (anche se non ce lo chiede…).
[Dalla cucina ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e il grembiule che lasceremo davanti alla capanna. Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
QUARTA DI AVVENTO
domenica 21 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… TENERCI IN CONTATTO CON DIO Oggi preghiamo vicino al computer di casa e per ricordare il nostro utilizzo delle tecnologie metteremo accanto al presepe un telefono cellulare. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Luca (1,28.31.34-38) Entrando da Maria, l’angelo disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.
tale a N l -4a
Meditiamo
Nelle nostre case qualcuno entra con tutto se stesso, altri solo con la voce, altri con i loro scritti. Il telefono e il PC sono occasioni di incontro che annullano le distanze anche di chi è molto lontano. Anche lo Spirito agisce così: no, lui non ci telefona né scrive e-mail, ma spesso si fa presente nella nostra vita attraverso l’incontro con persone che ci aiutano, ci sostengono, ci fanno crescere, ci fanno sperimentare la gioia di essere amati. Come Maria restiamo “in ascolto”, disponibili a entrare in relazione con Dio attraverso gli incontri e gli avvenimenti della nostra vita quotidiana: un amico, una nonna, un vicino di casa…
Preghiamo
Figli: Che bello, Signore, comunicare con te! Il tuo telefono e il tuo pc sono sempre liberi, non danno mai l’occupato, la linea non è mai intasata. Genitori: È il tuo Spirito, Signore, che ci mette in comunicazione con il Padre. È il tuo Spirito che ci sorprende nella normalità dei nostri giorni. È il tuo Spirito che manda messaggi e chiamate speciali per ciascuno di noi. E quando arriva sussultiamo di gioia, nulla in noi può tacere. Così diventiamo capaci di lode e ringraziamento, capaci di dire il nostro sì quotidiano. Tutti: Allora, Signore, concedici la Sapienza per non lasciare cadere invano le tue chiamate speciali. Amen.
Ci impegnamo
Oggi, collocando la statuina di Maria nel Presepe, mettiamo l’ascolto al centro della giornata: vogliamo ascoltare (non sentire distrattamente!) con attenzione chi parla con noi, dedicando tempo e cuore alle persone che Gesù mette sul nostro cammino.
[Dal computer ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e un telefonino che metteremo davanti alla capanna. Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
lunedì 22 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… INCONTRARE GLI ALTRI NELLA GIOIA Oggi preghiamo insieme accanto alla tavola apparecchiata, e per ricordare questa immagine metteremo accanto al presepe un bicchiere. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Luca (1,46-55) Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
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Meditiamo
Quando la nostra tavola è apparecchiata, pronta per il pranzo o la cena, è sempre una bella esperienza per tutti! Sperimentiamo che, se vissuto nella condivisione, mangiare insieme assume un significato e un gusto speciali. È l’incontro con le persone che mangiano con noi a rendere tutto più bello! Ecco perché il canto del Magnificat ci è stato donato da Maria: perché canta la sua gratitudine per aver incontrato Elisabetta e ci insegna che ogni incontro è un dono grande, che gli altri possono regalarci una vita piena di cui ringraziare ogni giorno.
Preghiamo
Figli: Grazie, Signore, perché ogni giorno ci fai provare la bellezza del radunarci attorno alla tavola, come una festa che tu prepari per noi. Genitori: Attorno alla tavola ti sei seduto anche tu, insieme ai peccatori, per dirci che tutti possono seguirti e sentirsi accolti da te. Attorno alla tavola hai salutato i tuoi amici e ci hai lasciato il pane e il vino, segni del tuo amore. Tutti: Grazie, Gesù, perché ci dici che è bello fare festa insieme, che siamo fatti per la gioia. Grazie perché non ci lasci soli nei nostri sbagli, ma ci perdoni e ci inviti a fare pace con i fratelli. Grazie perché ci vuoi a tavola con te e poter ricevere il tuo pane fa cantare a tutti un forte “Magnificat”. Amen.
Ci impegnamo
Niente musi lunghi, per questo giorno! Solo gioia. E se qualcosa va storto, se offendiamo qualcuno, se litighiamo, chiediamo scusa più veloce della luce perché la gioia torni a brillare tra noi.
[Dalla tavola ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e un bicchiere che deponiamo davanti alla capanna. Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
martedì 23 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… TENERE PULITO IL CUORE Oggi preghiamo insieme nel bagno di casa e per ricordarcelo metteremo accanto al Presepe un sapone. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Libro del profeta Malachia (3,1-4.23-24) Così dice il Signore: «Ecco, io manderò un mio messaggero a preparare la via davanti a me e subito entrerà nel suo tempio il Signore che voi cercate; e l’angelo dell’alleanza, che voi sospirate, eccolo venire, dice il Signore degli eserciti. Chi sopporterà il giorno della sua venuta? Chi resisterà al suo apparire? Egli è come il fuoco del fonditore e come la lisciva dei lavandai. Siederà per fondere e purificare l’argento; purificherà i figli di Levi, li affinerà come oro e argento, perché possano offrire al Signore un’offerta secondo giustizia. Allora l’offerta di Giuda e di Gerusalemme sarà gradita al Signore come nei giorni antichi, come negli anni lontani. Ecco, io invierò il profeta Elìa prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore: egli convertirà il cuore dei padri verso i figli e il cuore dei figli verso i padri»..
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Meditiamo
Per incontrare Gesù che nasce è necessario lasciarci purificare, cioè “ripulire” da lui, e questo non è sempre facile. Ci sono sporcizie che si tolgono con fatica, altre che neppure vediamo perché siamo superficiali, altre che si riformano presto nel nostro cuore. Ma tutti i nostri errori trovano posto nell’abbraccio che Gesù dà a ciascuno di noi: lui sa accoglierci così come siamo (anche “sporchi” e pieni di sbagli nel sacco della vita) e trasformare i nostri cuori. Incontrare Gesù che nasce è come immergerci in un bagno profumato, che porta via da noi ogni sbaglio e ogni tristezza.
Preghiamo
Figli: Signore, tu lo sai perché conosci i nostri cuori: quando mamma e papà ci mandano a lavarci… che fatica andare senza brontolare, senza opporre resistenza. Poi però è bello uscire dal bagno puliti e profumati. Ovunque per la casa si diffonde un buon profumo … Genitori: Anche tu, Gesù, ci chiami a ripulirci; il tuo Spirito ci invita a cambiare e a chiedere il tuo perdono. A dire la verità, molte volte non ti ascoltiamo, fuggiamo e non permettiamo al fuoco del tuo Amore di purificare le nostre vite. Quando però cediamo al tuo Amore siamo più belli, profumati, e in casa ci accorgiamo che tu sei passato nei nostri cuori. Tutti: Grazie, Signore, del tuo perdono. Non lasciare che rimaniamo troppo tempo lontani da te, non permettere che restiamo sporchi e tristi, arrabbiati con chi ci vive accanto. Continua a scuotere i nostri cuori perché si convertano e ti possano accogliere con un amore nuovo. Amen.
Ci impegnamo
Oggi vorremmo “profumare” di Gesù: niente cattiverie, pettegolezzi, parolacce, alzate di voce…! Sarà dura ma possiamo farcela!
[Dal bagno ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e un sapone che mettiamo davanti alla capanna. Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
mercoledì 24 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… RIPOSARE IN DIO Oggi preghiamo in una camera da letto e per ricordarcelo metteremo accanto al presepe una sveglia. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Secondo libro del profeta Samuele (7,4-5.8-12) Fu rivolta a Natan questa parola del Signore: «Va’ e di’ al mio servo Davide: Così dice il Signore: “Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? Io ti ho preso dal pascolo, mentre seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. Sono stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. Fisserò un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi più e i malfattori non lo opprimano come in passato e come dal giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo regno”».
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Meditiamo
Benedetta la camera da letto, che ci dice l’importanza del risposo del corpo e del cuore, dice la bellezza della dolcezza e delle parole sussurrate. Ci ricorda che, anche se noi dormiamo, Dio per fortuna non dorme mai! Lui si prende cura di noi in ogni momento, della nostra famiglia, dei nostri amici. Ci segue con cura e attenzione anche quando dormiamo, nel letto o da… in piedi, cioè quando non ci prendiamo cura della nostra famiglia a causa delle distrazioni, della pigrizia, del tanto lavoro… Grazie perché non ci lasci mai soli, Signore. E grazie anche perché nella nostra vita hai creato luoghi in cui riposare e ci hai insegnato che non c’è vero riposo del cuore se non ci mettiamo all’ombra di Dio Padre.
Preghiamo
Figli: Gesù, vieni vicino a noi quando spegniamo la luce; vieni e riposa con noi, metti la testa sul nostro cuscino. Potremo raccontarti le nostre paure, le ansie, i dispiaceri ma anche le gioie della giornata, gli incontri speciali. Potremo affidare tutto a te e ringraziarti per ogni giornata. Genitori: Al termine della giornata, fatta di lavoro, scelte, gioie e dolori, veglia su di noi, Gesù. Dona al nostro cuore di essere custodito dal tuo Amore e non permettere che il buio della notte possa portarci lontano da te. Tutti: Signore Gesù, donaci di aprire gli occhi al nuovo giorno riposati nel corpo e gioiosi nel cuore perché possiamo dire a tutti che tu sei un Dio fedele che ha cura della nostra vita, sia che dormiamo, sia che vegliamo. Amen.
Ci impegnamo
Proviamo insieme a curare in modo particolare la partecipazione alla Messa di Natale.
[Dalla camera da letto ci spostiamo verso l’angolo del Presepe portando la Bibbia, una candela accesa e la sveglia che sistemiamo davanti alla capanna. Davanti al presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
NATALE
giovedì 25 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… INCONTRARE GESÙ NELLA PAROLA PER CAMBIARE LA NOSTRA VITA Oggi è Natale e preghiamo insieme davanti al presepe. Metteremo Gesù bambino deposto sulla Bibbia aperta. Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo Genitori: Dio Padre, che sei Parola che ci guida e Amore che ci unisce… Tutti: Vieni nei nostri cuori
Ascoltiamo la Parola
Vangelo di Luca (2,5-14) In quel tempo Giuseppe doveva farsi censire a Betlemme insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Meditiamo
La luce viene nel mondo e le tenebre non l’hanno vinta e non vinceranno mai! Come ci insegna il presepe che stiamo guardando, è bastata una ragazza giovane e semplice con accanto un uomo buono, un luogo umile e una notte stellata perche la Luce venisse nel mondo. Come i pastori, noi la accogliamo in questo Bambino e nella sua Parola: solo così, accogliendo Gesù e la Parola, saremo figli della Luce e noi stessi luce per il mondo. E sentiremo cantare “Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama”. Sarà il nostro canto perché avremo nel cuore una gioia che non si può contenere.
Preghiamo
Figli: Un Bambino è nato! Gioia, felicità, stupore, meraviglia agitano i nostri cuori quando un bimbo nasce tra noi: un figlio, un fratellino, un cuginetto. Oggi sei tu, Signore Gesù, che nasci. Per te cantano gli angeli e si rallegrano i pastori alla grotta. Genitori: Un bambino mistero d’amore, di gioia, di speranza. Un bambino tesoro sempre nuovo e inesplorato, speranza del mondo! Noi crediamo in te, Gesù, e nella tua Parola. Tutti: Aiutaci a tenerla viva nei nostri giorni, a custodirla e averne cura come faremmo con te, piccolo e appena nato. Sia una Parola per noi sempre nuova, fresca, sorprendente, un tesoro prezioso da desiderare e cercare sempre, senza stancarci mai. Così, Gesù, potrai nascere ogni giorno nei nostri cuori rendendo speciali i giorni della vita perché vissuti con te. Amen.
Ci impegnamo
Riusciremo oggi a fermarci pochi minuti con fede davanti al Presepe per far nascere Gesù nel nostro cuore? Dovremo impegnarci – così presi dalla festa! – ma solo così sarà davvero Natale…
[Davanti al Presepe, tenendoci per mano, insieme recitiamo il Padre Nostro.]
SANTA FAMIGLIA
domenica 28 dicembre IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… DIVENTARE GRANDI NELLA QUOTIDIANITÀ
Meditiamo Da questo momento comincia la “vita ordinaria” del-
la famiglia di Nazareth, una famiglia come tante altre, dove i genitori devono pensare al lavoro per vivere, ai rapporti con un figlio che cresce, alle relazioni e alle cose di tutti i giorni... Gesù, atteso per una missione (di soli tre anni) che cambierà la storia, è prima rimasto per trent’anni in una famiglia così. Perché? Forse per dirci che nella quotidianità possiamo tutti crescere e realizzare il Regno di Dio. La straordinaria novità del cristianesimo è - appunto! - la sua assoluta ordinarietà.
Preghiamo Gesù, tu sei stato per tanti anni nella tua famiglia Ascoltiamo la Parola Vangelo di Luca (2,22.39-40)
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore. Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.
di Nazareth, e l’hai resa sacra nella quotidianità, facendo le cose semplici che ogni figlio compie per prepararsi alla vita. Grazie perché tu abiti con noi e rendi importante la nostra vita familiare. Amen.
Ci impegnamo Oggi, mentre compiamo un gesto assolutamente normale, facciamolo bene! Ciò è prezioso agli occhi di Dio.
EPIFANIA
martedì 6 gennaio IN FAMIGLIA PER IMPARARE INSIEME A… NON SMETTERE DI CERCARE
Meditiamo I Magi lasciano le loro comodità e si mettono in viaggio.
Camminano coraggiosamente alla ricerca di Qualcuno che ritengono importante per la vita degli uomini, guidati da un stella e dalle parole delle antiche profezie. La loro sete di verità, la loro tenacia nella ricerca è premiata a Betlemme col dono della fede, che li aiuta a riconoscere in quel Bambino il Re del mondo. E provano una grandissima gioia, forse perché, nati cercatori, sul limite di una grotta si sono scoperti “cercati”. E amati.
Preghiamo Il tuo sogno è grande, Signore. Non ti acconten-
ti di raccogliere insieme un gruppo di amici o un popolo; tu vuoi riunire tutti gli uomini in una sola famiglia. Fa’ che tutti abbiano il coraggio di seguire la stella che li guida fino a te. Amen.
Ascoltiamo la Parola Vangelo di Matteo (2,9-11)
I Magi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono.
Ci impegnamo Abbiamo davanti a noi un anno nuovo: è come un
viaggio appena iniziato. Chissà quante sorprese e doni ci attendono… Proviamo a non dare mai nulla per scontato, continuiamo a cercare…
Pranzo
PREGHIERE DELLA TAVOLA
Lunedì Signore, che ci doni la gioia di stare a questa tavola, fa’ che ci ritroviamo tutti, un giorno, tuoi commensali al banchetto eterno. Amen. Martedì Benedici, Signore, questa mensa e tutti quelli che l’hanno preparata e aiutaci a condividere il nostro pane con coloro che non ne hanno. Amen. Mercoledì Grazie, Signore, per questo cibo e per tutti i tuoi doni. La tua presenza in mezzo a noi ci renda capaci di una vita più sobria e più giusta. Amen. Giovedì Dio, amante della vita, fa’ che questo nostro nutrimento ci serva per compiere meglio la tua volontà e costruire il tuo regno in mezzo a noi. Amen. Venerdì Benedici Signore questo cibo che per la tua bontà stiamo per prendere. Non permettere che ad alcuno manchi il necessario alimento. Amen. Sabato Benedetto sei tu, Signore, per questi doni del tuo amore. Fa’ che ogni uomo trovi cibo, salute, casa e lavoro, e possa godere della tua pace. Amen. Domenica Grazie, Signore, per la vita che ci dai e per il bene che ci vuoi. Benedici questa famiglia riunita per il pasto e tutte le famiglie del mondo. Amen.
Cena
Lunedì O Dio, nostro Padre, apri i nostri occhi, il cuore e le mani, affinché possiamo farci prossimi di chi ha fame di giustizia e sete di amore. Amen. Martedì Signore nostro, benedici noi qui riuniti e il cibo che condividiamo. Fa’ che non ci abituiamo mai al miracolo della tua quotidiana bontà. Amen. Mercoledì Ti ringraziamo, Signore, perché, come ogni giorno, anche oggi tu sazi la nostra fame. Donaci forza e speranza per continuare a cercarti. Amen. Giovedì Signore, tieni fisso il nostro sguardo sul banchetto eterno che hai preparato e aiutaci a combattere la fame cambiando il nostro stile di vita. Amen. Venerdì Da’ o Signore, la tua santa benedizione a noi e al cibo che ora prenderemo, per mantenerci nel tuo servizio, e danne anche a chi non ne ha. Amen. Sabato Grazie, Signore, per la gioia di essere riuniti intorno a questa tavola; ti preghiamo affinché in nessuna famiglia manchi il tuo amore. Amen. Domenica O Dio, rischiara i nostri occhi affinché sappiamo riconoscere la tua presenza in tutti gli uomini che hanno fame, tuoi figli e nostri fratelli. Amen.