Diocesi di Cuneo - Settore Evangelizzazione e Sacramenti
Mercoledi’ delle Ceneri 10 - 02 - 2021
PADRE NOSTRO
Venga il tuo regno
Dal Vangelo secondo Giovanni (12,23-33) In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già rice-
vuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà». Commento Una riflessione non deve essere fatta solo di pensieri superficiali e sensazioni scomposte, ma è necessario leggere con attenzione la storia che stiamo vivendo da ormai un anno. Questa che inizia oggi, che quaresima è? Dentro questi fatti assurdi che ci stanno capitando qual è la Parola che Dio ci rivolge? Ogni anno, la quaresima ci ricorda che nella nostra vita siamo chiamati a combattere contro lo spirito del male, del peccato, dell’egoismo. È così che la vita si contagia, che le relazioni si danneggiano, che si inizia a aver paura del volto del fratello. È una sfida davvero dura, ma che possiamo vincere. E questo la quaresima ce lo ricorda. Ci dice che in questa sfida noi non siamo soli! Dio è sempre con noi, proprio come un caro amico e questa sua amicizia si rinnova sempre, anche e soprattutto ogni volta che cadiamo. Con Lui possiamo vincere la battaglia più dura della vita, quella che non si gioca di certo su confini che creiamo noi, ma è quella che è tutta dentro il nostro cuore. È la battaglia del diventare sempre più figli del Padre e fratelli fra noi. Ed è anche la battaglia nell’accogliere il Suo Regno, nel sentirlo in mezzo a noi. Riprendiamo il rapporto con il Signore, Lui è sempre pronto a prenderci per mano, a non lasciarci soli, a donarci forza e a non lasciarci cadere nella tentazione più grande: quella della sfiducia. E solo allora che anche questo tempo così surreale diverrà un momento propizio per poter riprendere il nostro cammino ripartendo da Lui. Questo tempo bendisposto ci svela i segreti del nostro cuore, la piccolezza delle nostre sofferenze e ci chiede di affidarle all’infinito Amore di Dio.
Testimonianza Luca e Luisa (tre figli), di Cuneo
Venga il tuo Regno
“Venga il Tuo Regno”: fa’ che noi riconosciamo la Tua presenza nella nostra vita di tutti i giorni. La famiglia è il dono più grande che abbiamo ricevuto per cui ringraziamo sempre. Non è un regno magico e perfetto, ma un luogo autentico in cui proviamo a vivere l’amore. La famiglia è il luogo principale che ci fa sentire la presenza di Dio: un rifugio rassicurante dove tutti siamo noi stessi, dove ci sentiamo amati nonostante i difetti, dove ci aiutiamo a rialzarci dopo una caduta, dove si sperimenta però la fatica e viene messa alla prova la pazienza e la costanza. Spesso siamo tentati di vedere il bicchiere mezzo vuoto, di lasciarci sopraffare dalle fatiche, nervosismo e preoccupazioni, ma in casa cerchiamo di aiutarci a vedere il lato positivo delle cose, sottolineando gli aspetti belli della nostra vita, dei nostri figli. Per noi è importante fare esperienze insieme, ricordare le cose belle vissute, assaporare i momenti dei pasti e di condivisione, stare a contatto con la natura in montagna dove è ancora più facile sentire la presenza di Dio. Ringraziare ci aiuta a ritrovare il senso delle cose quando lo smarriamo ed a ricevere l’entusiasmo di vivere la vita come un’occasione unica e irripetibile. “Venga il tuo regno” per noi significa aprire gli occhi e affrontare ogni giornata con la consapevolezza che il tempo è il bene più prezioso che abbiamo e che sta a noi saperlo valorizzare riuscendo a riconoscere le cose belle che intorno ci accadono.
nianza
testimo eo della id v il e n onli Guarda
Preghiera
DAL SALMO 139 (138) Signore, tu mi guardi nel cuore e mi conosci, vedi quando mi siedo e quando mi alzo, comprendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, tu sai tutto di me. Tutti: Gloria al Padre... INVOCAZIONI Signore, oggi, ad inizio quaresima ci affidi degli strumenti importanti per affrontare la lotta quotidiana contro i nostri peccati, i nostri egoismi, le nostre fragilità: preghiera, digiuno penitenza. Ad ogni invocazione, letta a turno da una voce solista, tutti rispondiamo: Venga il tuo Regno! • Insegnaci a pregare: gli uni per gli altri; per non annullare le distanze, anche in questo tempo che sembra amplificarle. • Insegnaci a digiunare per riconoscere con gioia le nostre debolezze ed affidarle a Te. • Insegnaci la penitenza: non per mortificarci, ma per rialzare lo sguardo degli occhi e del cuore e scegliere cammini di bellezza per la nostra vita e per quella delle persone a noi care.
ORAZIONE Nel segno del Tuo Amore immenso, che offre tutto sé stesso, iniziamo a camminare verso la Pasqua di risurrezione. Verso il tuo regno. Venga il Tuo Regno Signore! Il tuo regno, qui e ora. Noi ne siamo il tuo popolo: condividiamo il dono inestimabile della Fede e della appartenenza alla tua chiesa. Fa’ che il tuo spirito continui ad abitare in noi. Amen. Tutti: Padre Nostro…
Diocesi di Cuneo - Settore Evangelizzazione e Sacramenti
Prima Domenica di Quaresima 14 - 02 - 2021
PADRE NOSTRO
Non abbandonarci alla tentazione
ma liberaci dal male
Dal Vangelo secondo Marco (1,12-15) In quel tempo, lo Spirito sospinse Gesù nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Commento Nella vita ognuno è chiamato a scegliere se camminare sulla strada del bene (che spesso richiede impegno, passione e anche un pizzico di sacrificio, ma che rende felici) oppure se lasciarsi tentare e abbindolare dal male (che appare sovente come la scelta più comoda e facile, ma che poi delude). In questa scelta, ci ricorda il Vangelo di Marco, entrano in gioco due realtà: la tentazione e lo Spirito Santo. È l’esperienza che Gesù ha vissuto nel deserto per quaranta giorni: ispirato e sostenuto dallo Spirito Santo, si imbatte in Satana (= colui che divide) che tenta di allontanarlo e separarlo da quel legame di fiducia e di amore che lo unisce a Dio Padre. Gesù nel deserto è chiamato a scegliere! Ma che cos’è una tentazione? È una spinta a fare il contrario di ciò che Dio indica come bene. È una trappola, preparata con astuzia, che allontana da Dio e, spesso, anche da una buona relazione con il prossimo. Per questo, lo capiamo bene, ogni volta che preghiamo il Padre nostro, chiediamo a Dio che non ci faccia entrare, né ci abbandoni nella tentazione e, soprattutto, che ci difenda dal male! Dio, ci ricorda Gesù, non ci tenta e non può tentare nessuno al male, perché Lui con il male non ha nulla a che fare. Come risponde Gesù alla tentazione? Si lascia guidare dallo Spirito Santo, ovvero dal profondo legame di amore che lo unisce al Padre. Anche per noi è lo Spirito la forza che, a nome di Dio, non ci abbandona alla tentazione e soprattutto ci aiuta ad attraversare l’esperienza del male, quando si fa viva nella nostra vita, senza perdere la fiducia nel Padre del cielo.
Testimonianza Jacopo e Roberta (2 figli) di Borgo San Dalmazzo
Non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male
La tentazione che sempre più spesso ci assilla è quella di programmarci ogni cosa, di vivere pensando che tutto sia nelle nostre mani e che possiamo decidere tutto noi, che se ci succede qualcosa di bello riteniamo di essere stati “in gamba” e se invece ci accade qualcosa di brutto, siamo stati sfortunati e ci piangiamo addosso. A volte ci sfugge di mente che ogni istante ci viene donato dal buon Dio. Sta a noi scegliere se vivere la vita come un grande regalo ed attraversare anche i momenti più dolorosi certi della Sua Presenza, oppure lamentarci delle difficoltà che incontriamo. Nel nostro piccolo abbiamo vissuto un’esperienza che ci ha aiutati a vedere l’opera di Cristo come bella per noi, nonostante la circostanza fosse triste. Due mesi fa abbiamo consegnato nelle braccia del Padre il nostro terzogenito Martino, a 8 settimane di vita nella pancia. La tentazione forse poteva essere quella di essere tristi, di essere anche arrabbiati, invece Martino ha fatto sì che noi dicessimo sì al dolore e lo attraversassimo ringraziando dei tanti segni che il buon Dio ci donava anche in quel momento, a partire dal rapporto tra noi, marito e moglie, al desiderio di condividere con i nostri figli la presenza di un fratello a cui affidarsi nelle preghiere, alla presenza delle famiglie e degli amici che sono stati con noi in ogni modo. Siamo certi che Dio non ci abbandoni mai, anche nei momenti più difficili la Sua Presenza c’è, sta a noi avere uno sguardo attento per coglierla.
nianza
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Preghiera
Si apre il Vangelo di Marco (1,12-15) e si accende una candela.
SALMO 24 (pregato da un solista) Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami verso la via giusta, tu sei il mio maestro. Fa’ che io mi ricordi del tuo amore, perché tu sei sempre fedele. Non ricordare le mie mancanze, ma prenditi cura di me, nella tua bontà infinita. Sei buono e giusto, indicaci la strada del bene, guida chi è semplice, insegna a noi le tue vie. Tutti: Gloria al Padre... INVOCAZIONI Genitore: Padre nostro, quante sono le tentazioni che, ogni giorno, ci raggiungono in mille modi; quante le occasioni di male che spesso la vita ci presenta. Tutti: “Non abbandonarci alla tentazione”. Ragazzo: Resta con noi, Padre buono, non stare lontano da noi quando attraversiamo dei momenti difficili, dona speranza e serenità alle nostre vite.
“Non abbandonarci alla tentazione”. Genitore: Padre nostro, rimani vicino alla nostra famiglia: sii la nostra luce, la nostra forza, l’acqua che disseta e il pane che ci nutre. Tutti: “Non abbandonarci alla tentazione”. Ragazzo: In ogni prova della vita, fa’ che cerchiamo il tuo volto; in ogni tentazione, fa’ che possiamo rivolgere a te i nostri pensieri; in ogni momento di fatica aiutaci a tendere verso di te le nostre mani. Tutti: “Non abbandonarci alla tentazione”, perché tu sei il nostro Padre e ci ami. Genitore: Tu sei con noi, Padre buono, anche quando tutto sembra dire il contrario. Tu sei con noi, Dio dell’amore, anche e soprattutto quando il male ci soffoca e il dolore ci toglie le forze. Tutti: “Liberaci dal male”. Ragazzo: Tu sei con noi, Salvatore del mondo e della storia, anche quando la morte sembra dire l’ultima parola. Tu sei con noi e il seme della tua vita, della tua gioia e della tua pace germoglia nel nostro cuore. Tutti: “Liberaci dal male”, Padre buono. Resta con noi, proteggici e rendici sempre disponibili a compiere il bene. Amen. PADRE NOSTRO Tutti: