No.4 EI 2018
CINEMA | MUSIC | T V | DIGITAL
ILLUSTRATED
SPARTACUS CINEMA & TV
M US ICA
N O N S O LO FAS H IO N
CINEMA & TV
DIG I TAL & TEC H
VIACOM
COACHELLA
SHADE
AVENGERS:INFINITY WAR
PAY TV
Viaggio nel mondo dell’intrattenimento
E i festival di primavera da non perdere
Il mondo del trap non sarà più come prima
Il grande ritorno gli eroi della Marvel
Conosciamo meglio il mondo delle televisioni a pagamento e non...
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POSTE ITALIANE Spa – Sped in A. P. – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N.46) art. 1, comma 1, LOM/MI
S E RI E T V
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ADV Una nuova avventura. E quando capitano, non ci si tira indietro. Decidere di salire a bordo su Entertainment Illustrated è stata una sfida che ho accolto con curiosità e allo stesso tempo come un appuntamento importante. Prendo in prestito le parole di Valerio Venturi, mancato da poco e che è riuscito insieme al team di redazione e i collaboratori esterni in soli 3 numeri a dar vita, con un mix di professionalità e leggerezza, a una rivista diversa, veloce e allo stesso tempo ricca di contenuti. Nel primo editoriale Venturi scriveva che EI è una scommessa ed è una scommessa rivolta ai millennials, i magici nativi digitali – o quasi. Diceva che EI è un “luogo di carta, digitale e social, capace di raccontare, numero per numero e in modo fresco, veloce e accattivante, il best of di ciò che viene prodotto”. Che si tratti di cinema, musica, tv, games e hi-tech. Alla ricetta noi aggiungeremo un po’ di lifestyle e nel tempo anche qualcosa in più… Continueremo però con la stessa filosofia che ha segnato EI fin dall’inizio, stando lontani dal mainstream e cercando invece di raccontare le novità più recenti e interessanti, di cercare le onde speciali invece che cavalcare quelle più grandi. Parte della redazione è composta proprio da quei millennials citati da Venturi, considerati spesso come una creatura mitologica: veloci nella lettura, attenti alle notizie (quelle vere) e abituati alla molteplicità dei device sui quali
fruirle. I millennials non aspettano passivamente di ricevere informazioni, ma le cercano attivamente, rifuggono la banalità e la massificazione come i cerbiatti scappano dai fari di un’auto. Sono estremamente critici, ma hanno ancora la pazienza per non annoiarsi. Oggi, la parola d’ordine è sempre di più on demand. Su questo numero parliamo infatti di PayTV, affrontiamo con uno speciale il mondo di entertainment firmato Viacom e vi raccontiamo tutte le curiosità più stravaganti su Spartacus. Gli Avengers sono poi i protagonisti nella sezione cinema in vista della nuova uscita Infinity War a fine aprile, e per i più nostalgici delle serie tv old school, abbiamo deciso di ripescare lo straordinario Magnum P.I. e il suo stile che ha fatto perdere la testa a una generazione. Nell’attesa poi dei festival musicali estivi, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il giovanissimo Colombre. Infine, per non farci mancare nulla, nella sezione games, il grande ritorno di Donkey Kong e la review del nuovissimo Far Cry 5. Buona lettura e buona onda!
PETER CARDONA
Direttore Entertainment Illustrated
CONTEN TS
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C 4 S I ival 2 26 7 U t M Fes lbum rti 2 28 er 5 A nce bre m o m op C lom Su T p 5 Co To ew i rv te In 09 CINEMA & TV Top 5 Movies 10 Top 5 DVD 11 Avengers: Infinity Wars 12 Fake vs Good 14 The Insider Viacom 15 Tutti pazzi per le Graphic Novel 18 Il Design in Televisione 19 Cover Story Spartacus 20
N O N S O LO FAS H IO N 47 48 Magnum P.I. 50 Interview Shade 54 People Riccardo Pozzoli 56 Top 5 Books 57 Top 5 Exhibitions
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C I N E M A | M U S I C | T V | DIG ITA L
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H ANNO C O LL AB O R ATO
STA M PA
Alessia Beomonte Zobel, Thomas Cardillo, Andrea Giordano, Riccardo Giove, Jessica Polsky, Federico Pucci, Costanza Rinaldi, Angelo Ruggeri, Ciro Sabatino, Manuel Scrima, Tommaso Valisi, Sarah Zuloeta
Rotopress International srl Via Brecce, 60025 Loreto (AN) +39 071 9747511 Via E. Mattei 106, 40138 Bologna + 39 051 4592111
E D I TO R I N C HI E F
Peter Cardona pcardona@entertainmentillustrated.com
A RT D I RECTO R
Francesco Poroli me@francescoporoli.it
EDITO RI A L C O O RD I N ATO R
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D I ST R I B U Z I O N E I TA L I A E D I TO R E
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ISSUE NO.4
LA TV CHE SPACCA
CANALE 49 DIGITALE TERRESTRE CANALE 26 DI TIVUSAT
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CINEMA & TV
DOV E OSANO GLI E ROI Ritornano gli Avengers, uniti più che mai per combattere un nemico comune che metterà in pericolo non solo la Terra ma l’intero Universo
COVER STORY
VIACO M
S PARTACUS
e il mondo dell’intrattenimento, scopri quale legame si cela dietro canali come Spike, Paramount e non solo
e le 10 cose che non sapevi di una Leggenda
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Movies IL MESE INIZIA ALL’INSEGNA DEL GRANDE CINEMA, CON UNA RICCA SELEZIONE DI TITOLI. DAI FILM DRAMMATICI A QUELLI DI AVVENTURA, DALLE COMMEDIE AGLI HORROR, C’È L’IMBARAZZO DELLA SCELTA, A VOI I TITOLI DA NON PERDERE.
DI ANDREA GIORDANO
1 L’ISOLA DEI CANI
In un Giappone proiettato nel futuro, anno 2037, tutti i cani vengono messi in quarantena dalle autorità, spediti singolarmente su un’isola, abbandonati al loro destino. Ma non per cinque di loro e un ragazzino di nome Atari. Dopo Fantastic Mr. Fox, altro gioiello d’animazione in stop motion firmato dal geniale Wes Anderson, vincitore all’ultima Berlinale dell’Orso d’Argento per la miglior regia. GENERE: Animazione REGIA: Wes Anderson ATTORI: Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Edward Norton, Bill Murray, Bryan Cranston, Liev Schreiber USCITA: 01 maggio
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MOLLY’S GAME
ESCOBAR – IL FASCINO DEL MALE
Giocare d’azzardo talvolta può metterti nei guai. Basato sulla vera storia di Molly Bloom, promessa olimpica dello sci, ma che fu costretta ad abbandonare lo sport dopo una grave lesione fisica, immergendosi poi, in una nuova “impresa” professionale, il poker clandestino. Gran ritmo e una Jessica Chastain imperdibile. GENERE: Dramamtico REGIA: Aaron Sorkin ATTORI: Jessica Chastain, Idris Elba USCITA: 19 aprile
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La vita di Pablo Escobar, il re indiscusso del narcotraffico internazionale, raccontato però da un punto di vista totalmente inedito, quello di una donna, Virginia Vallejo, che fu sua amante per quattro anni. Un rapporto passionale, d’amore, odio, e possibile riconciliazione, ripercorrendo nel libro omonimo scritto dalla stessa, Loving Pablo, Hating Escobar, il periodo che poi portò nel 1993 alla caduta di uno dei più sanguinari personaggi della storia. Da vedere, anche per la coppia (come nella vita) Bardem-Cruz. GENERE: Biografico, Drammatico REGIA: Fernando León de Aranoa ATTORI: Javier Bardem, Penélope Cruz USCITA: 19 aprile
4 I SEGRETI DI WIND RIVER
Tra le nevi un cacciatore solitario ritrova durante un’escursione il corpo senza vita della figlia di un suo caro amico. Da quel momento, insieme ad una giovane agente FBI, deciderà di mettersi alla ricerca dell’assassino, sfidando misteri e verità. Pellicola sconvolgente, tanto da desiderare di rimettersi subito in cammino. GENERE: Azione REGIA: Taylor Sheridan ATTORI: Jeremy Renner, Elisabeth Olsen USCITA: 05 aprile
5 CHARLEY THOMPSON
Un road movie pieno di emozioni quello che fa il giovane Charley, abbandonato dalla madre e cresciuto con un padre disattento, attraversando in viaggio da solo l’America in cerca di se stesso e speranza, ritrovata grazie soprattutto all’amicizia con un vecchio cavallo. Da scoprire nei valori e volti, uno su tutti, il sorprendente protagonista, Charlie Plummer. GENERE: Drammatico, Avventura REGIA: Andrew Haigh ATTORI: Charlie Plummer, Chloë Sevigny, Steve Buscemi USCITA: 05 aprile
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DVD
1 LA RUOTA DELLE MERAVIGLIE
ANDIAMO A SCOPRIRE LE USCITE PIÙ INTERESSANTI PER IL MERCATO HOME VIDEO
Le vite di quattro personaggi si incrociando sullo sfondo di Coney Island. Una ex attrice malinconica si innamora di un bagnino di bell’aspetto, che sogna di fare lo scrittore, dall’altra parte deve fare i conti con il marito un po’ rozzo, Humpty e una visita a sorpresa, la figlia di lui, in fuga da un gruppo di gangster. Woody Allen dipinge un nuovo scenario, in cui il bello è proprio perdersi. Regia di Woody Allen, con Kate Winslet, Justin Timberlake e Juno Temple GENERE: Drammatico DURATA: 101 Min USCITA 11 aprile
DI ANDREA GIORDANO
2 TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI
In una piccola parte di America dove l’omertà sembra legge, una madre cerca giustizia dalla polizia nel nome della figlia uccisa e per la quale appenderà dei cartelloni di protesta. Storia profonda e di grande impatto, uno dei migliori film dell’anno, impreziosito da due premi Oscar, alla miglior attrice protagonista, Frances McDormand e al rinato Sam Rockwell Regia di Martin McDonagh, con Frances McDormand, Sam Rockwell e Woody Harrelson GENERE: Drammatico DURATA: 115 Min USCITA 16 maggio
3 L’ORA PIÙ BUIA
Indomito e coraggioso, capace di restituire speranza all’Inghilterra durante la Seconda Guerra Mondiale e l’assedio a Dunkerque. Winston Churchill allora fece la differenza, diventando il punto di riferimento di un’intera nazione, così come Gary Oldman, superbo oggi nell’interpretarlo, tanto da vincere un meritato Oscar come miglior attore protagonista. Regia di Joe Wright, con Gary Oldman e Kristin Scott – Thomas GENERE: Storico DURATA: 125 Min USCITA 9 maggio
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THE GREATEST SHOWMAN
COCO
Il più grande spettacolo del mondo, oltre i pregiudizi e la diversità, fu l’invenzione senza precedenti che rese celebre P.T. Barnum tra il 1842 e il 1880, pioniere in campo circense, creando il suo mondo ricco di personaggi, magia e intrattenimento. Tanti i riferimenti, da Freaks a Moulin Rouge!, in un musical contaminato però di personalità e stile, con un mattatore assoluto, Hugh Jackman. Regia di Michael Gracey, con Hugh Jackman, Michelle Williams e Zac Efron GENERE: Musicala DURATA: 105 Min USCITA Negli Store Digitali a partire dal 23 Aprile, uscita ufficiale il 2 maggio
Il film di animazione Disney Pixar, campione di incassi negli Stati Uniti, arriverà finalmente in dvd, raccontando la storia del giovane Miguel e, insieme, l’importanza della tradizione, Messicana e non. Ambientato durante il Dìa de Muertos riuscirà a commuovere grazie al suo amore per la musica e al suo rapporto con la nonna smemorata 97enne Coco. Potremmo definirlo un musical, capace di intrattenere i più piccoli ed educare i più grandi. Porterà a casa 2 Premi Oscar, 1 Golden Globes e 1 BAFTA. GENERE: Animazione REGIA: Adrian Molina, Lee Unkrich DURATA: 109 Min USCITA 26 aprile 2018
MUST HAVE © Riproduzione riservata
METROPOLIS
Il capolavoro espressionista di Fritz Lang torna a rivivere, grazie ad alcune sequenze inedite ritrovate qualche anno fa in Argentina, e al prezioso restauro realizzato dalla Cineteca di Bologna. Precursore del cinema di fantascienza, la pellicola è ancora oggi una delle opere più moderne e d’avanguardia, nel raccontare quel futuro, il 2026, oramai prossimo. Regia di Fritz Lang, con Alfred Abel e Brigitte Helm. GENERE: Fantascienza DURATA: 107 Min
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AVENGERS Infinity War
Torna sugli schermi il nuovo capitolo dell’Universo Cinematografico Marvel, in concomitanza del suo decimo anniversario, con due film girati consecutivamente in circa 9 mesi nel 2017 con il primo capitolo Avengers: Infinity War e un secondo capitolo, ancora senza un titolo in uscita il prossimo anno.
DI RICCARDO GIOVE
I
due film diretti da Anthony e Joe Russo e scritti da Christopher Markus e Stephen McFeely ci catapulteranno in una battaglia senza precedenti, la più grande e fatale resa dei conti di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati dovranno essere pronti a sacrificare tutto nel tentativo di sconfiggere il potente Thanos prima che il suo impeto di devastazione e rovina porti alla fine dell’universo. Troveremo tutti i nostri eroi, nessuno escluso, da Iron Man ai Guardiani della Galassia, da Black Panther (reduce dal record d’incassi di oltre 1 miliardo di dollari) a Dr. Strange. Una data da segnare sul calendario? Ovviamente il 25 aprile 2018 perché nulla sarà più come prima. Una dritta su come prepararsi al meglio per questo appuntamento? Semplicissimo. Prendetevi un po’ di giorni di ferie dal lavoro, fate una bella scorta di ogni tipo di cibarie, preparate il divano per una no-limits di diciotto film, in modo da ripassare tutte le pellicole del Marvel Cinematic Universe. Per segnalare qualche titolo, dal primo Iron Man, L’incredibile Hulk, la saga di Thor, Captain America, i Guardiani del Galassia, Ant-Man e ovviamente Avengers: Age of Ultron. Facciamo un passo indietro per capire
dove eravamo rimasti: gli accordi di Sokovia hanno costretto metà degli Avengers a vivere in clandestinità, e l’altra metà è sotto il controllo delle Nazioni Unite, Hulk e Thor erano impegnati a salvare Asgard. A New York, Peter Parker, pur avendo come mentore Tony Stark, continua la sua lotta al crimine in piccolo mentre Stephen Strange si sta abituando al suo nuovo ruolo di protettore mistico. I Guardiani capitanati da Star-Lord, hanno salvato
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ancora una volta l’Universo ma proprio nelle prime scene del film, incontreranno Thor. T’Challa ha rivelato al mondo l’esistenza di Wakanda e da qui finalmente possiamo riprendere con Thanos, il dittatore alieno che intende usare il Guanto dell’Infinito per rimodellare l’universo a proprio piacimento. Il cattivo più duro mai visto è interpretato da Josh Brolin, apparso al termine del primo Avengers e brevemente in
Fan Tips Nell’universo cartaceo la minaccia di Thanos è stata al centro di svariate miniserie, tra cui il trittico composto da Infinity Gauntlet (1991), Infinity War (1992) e Infinity Crusade (1993), scritti da Jim Starlin (nel 2013 è stata invece pubblicata una miniserie intitolata semplicemente Infinity, per esaurimento delle combinazioni possibili.)
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I personaggi
Guardiani della Galassia, finalmente entrerà in scena con quattro personaggi, che nel film dovrebbero essere i suoi figli adottivi come Nebula e costituiscono il suo Black Order: Corvus Glaive, Proxima Midnight, Ebony Maw e Cull Obsidian. “In un film in cui ci sono così tanti personaggi, si potrebbe anche dire che Thanos è il personaggio principale, ed è un po’ una novità rispetto a quanto abbiamo fatto in passato” - Kevin Feige Qualcosa di nuovo? Chris Evans interpreta un Captain America barbuto, Chris Hemsworth è un Thor con un occhio solo e inizialmente senza martello (distrutto dalla sorella), Scarlett Johansson sarà una Vedova Nera con i capelli biondi, Paul Bettany sarà Visione che già nel trailer sembra dover perdere la gemma dalla sua fronte, Tom Holland è Spider-Man con un nuovo costume high-tech che Stark gli presentava alla fine di Spider-Man: Homecoming. Non ci resta che aspettare la fatidica data per scoprire quello che succederà e in che modo il mitico Stan Lee farà la sua solita apparizione.
Tony Stark / Iron Man, interpretato da Robert Downey Jr.
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Thor, interpretato da Chris Hemsworth: Dio del tuono e nuovo re degli Asgardiani
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Bruce Banner / Hulk, interpretato da Mark Ruffalo: brillante scienziato che, dopo essersi sottoposto a delle radiazioni gamma, si trasforma in un enorme essere verde ogni volta che si arrabbia
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Steve Rogers / Capitan America, interpretato da Chris Evans: ExAvengers, è un veterano della seconda guerra mondiale potenziato grazie a un siero sperimentale
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Natasha Romanoff / Vedova Nera, interpretata da Scarlett Johansson: un’ex-spia altamente addestrata dello S.H.I.E.L.D.
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Stephen Strange, interpretato da Benedict Cumberbatch: un exneurochirurgo che, dopo un terribile incidente d’auto, scopre un mondo di magia e dimensioni alternative
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James “Rhodey” Rhodes / War Machine, interpretato da Don Cheadle: membro degli Avengers e ufficiale della U.S. Air Force
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Peter Parker / Spider-Man, interpretato da Tom Holland: un adolescente dotato di abilità simili a quelle di un ragno dopo essere stato morso da un ragno geneticamente modificato
T’Challa / Pantera Nera, interpretato da Chadwick Boseman: sovrano e protettore della fittizia nazione africana del Wakanda
Artworks: Marvel Studios
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Un nuovo format d’informazione di Spike (DTT canale 49) che racconta le fake news e le good news. Ne abbiamo selezionato qualcuna per districarsi nel mondo del web e uscirne con qualcosa di chiaro.
Imparare a riconoscere le notizie che sono false e disinformano sembra diventata una competenza sempre più importante per essere informati correttamente.
Good Fake VS
Friends torna e va al cinema, ma è una bufala Ritrovare dopo 14 anni Rachel, Phoebe, Monica, Chandler, Joey e Ross, tutti insieme per una volta al cinema. Nel frattempo un divorzio, qualche ruga in più, alcuni sogni realizzati e altri no. E’ la reunion dei protagonisti di ‘Friends’ trasformata finalmente in un film pronto per la primavera. Così sembrava dal trailer diffuso dal canale Smasher e pubblicato su YouTube e invece… Invece, al bar Central Perk di New York nessuna traccia degli amici più amati dalla tv. Il trailer è un gioco e quella del film è una fake news. Lo scherzetto è solo un collage di spezzoni di altre serie o film in cui compaiono gli attori di Friends. Si è spento così l’entusiasmo delle migliaia di fan della storica serie tv americana che li ha tenuti incollati per 10 anni sulla Nbc.
Canestro da 200 metri di altezza, è nuovo record L’ultima volta l’impresa gli era riuscita a 180 metri di altezza. Da allora (era settembre del 2016) ogni altro record sembrava impossibile. Per batterlo, (gli stessi) tre ragazzi australiani sono andati nel Lesotho e hanno scelto uno scenario più che suggestivo, le cascate di Maletsunyane. Lì hanno lanciato la palla tentando il canestro, stavolta, da 201 La Francia si riprende il made metri di altezza. della Sardegna, ma anche no! Qualche secondo di apnea È SOS per alcuni tratti di mare italiano: quelli e.. la palla ha toccato il fra Liguria, Toscana e Sardegna potrebbero cerchio. Record battuto e passare alla Francia! di nuovo nel Guiness dei Sarebbe l’effetto di un trattato bilaterale e del primati! silenzio-assenso del governo italiano. In realtà è “Non riuscivo a smetteuna fake che gira sui social contagiando la politire di urlare di felicità”, ca tanto che per “smascherarla” è scesa in campo ha detto Derek Herron la Farnesina. A riproporre il rischio, un post su uno dei tre audaci, che Facebook della leader di Fratelli d’Italia Giorgia su Youtube sono delle Meloni, del segretario della Lega Matteo Salvini e wstar con il nome “How di alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle. Ridiculous”. Tutto ruota attorno al trattato di Caen, firmato dal governo italiano nel 2015 per regolare i confini marittimi tra Italia e Francia in alcuni punti incerti. Tra questi, la Fossa del cimitero, tratto di mare molto pescoso. Da qui l’SOS. Come ha chiarito il ministero degli esteri, il trattato non è mai stato ratificato dal Parlamento e quindi non può entrare in vigore. La Sardegna è salva!
Star Trek e l’uomo che correva senza gambe Lo studio era stato pubblicato sull’American Research Journal of Biosciences. Non solo. Era stato anche accettato da altri due giornali scientifici americani. Descriveva le trasformazioni allarmanti che si verificano sul corpo umano nel tentativo di viaggiare
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Super Mario, ma solo su Google Map Essere Super Mario? Ora si può, o almeno ci si può illudere di esserlo. E chissà che per qualcuno non sia anche un modo per trovare un po’ di felicità, almeno nella giornata mondiale dedicata a questo ricercatissimo stato d’animo. Su Google Maps è possibile sostituire la freccia azzurra della modalità navigatore con l’icona del celebre idraulico a bordo della sua auto, che conosciamo per i videogiochi di corsa su go-kart Mario Kart. Per attivare il personaggio già dal 10 marzo era a disposizione un’apposita app, scaricabile da Google Play o dall’App Store A lezione di calcio “made for China” E se il calcio si potesse imparare dalle leggende del pallone, pronte a svelare il segreto di un buon tiro di testa o un calcio di rigore? E se bastassero un’app e pillole video da guardare anche sul cellulare? Detto, fatto. La soluzione si chiama ZQL (in cinese Zuqiulegends) ed è una start up creata da un italiano, Giovanni Lovisetti, e un uruguaiano, Nicolas Santo. Ma la sfida non finisce qua: le lezioni sono tutte ‘made for China’. Pensate cioè per quei 300 milioni di tifosi cresciuti nel tempo grazie alle tournée dei top club europei nella Grande muraglia, ai diritti tv dei campionati Uefa fino agli investimenti nei principali club del Vecchio continente, Milan in testa. Così il calcio è diventato un affare di Stato. Le lezioni sono a pagamento, con filmati di 1-2 minuti a volte su un singolo gesto tecnico. E tra i prof a disposizione anche i due ex rossoneri Alessandro Costacurta e Massimo Ambrosini.
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Hellen Mirren alle prese con i fantasmi, ma solo nel film Oscure presenze, strani scricchiolii, inspiegabili black out. L’attrice inglese Helen Mirren avrebbe abbandonato la masseria di Tiggiano, amata dimora cinquecentesca nella campagna pugliese, dove da anni soggiorna con il marito, il regista americano Taylor Hackford, perché “infestata dai fantasmi”. È quanto si vocifera in paese, secondo quanto diffuso dai media locali e qualche emittente tv. Ma l’interprete del film “The Queen” per il quale ha ottenuto l’Oscar, al cinema in questi giorni con Ella & John, smentisce le voci messe in giro da qualche burlone. Oppure, come dicono i più scaltri, potrebbe trattarsi di un’abile trovata pubblicitaria per attirare turisti nel Salento, in vista dell’imminente uscita del thriller sovrannaturale “La vedova di Winchester”, con protagonista appunto Hellen Mirren.
a curvatura dieci, cioè a velocità superiori a quella della luce. Per molti, un esperimento scioccante su esseri umani. Addirittura affascinante. Peccato che era una fake. La ricerca, in realtà, non era tale, ma la trama di un episodio di Star Trek. Quello in cui il pilota della flotta stellare Tom Paris supera la curvatura massiva e si trasforma in una creatura disgustosa, una sorta di uomo-lucertola. Insomma, una fake in piena regola, rifilata alla rivista scientifica da un biologo così spavaldo da firmare il presunto studio con un curioso pseudonimo, quello di Lewis Zimmerman, nome, appunto, di un personaggio di Star Trek. Lui non voleva certo andare alla velocità della luce ma aveva comunque tanta voglia di correre e malgrado che a undici mesi avesse subito l’amputazione delle gambe, Hunter Woodhall, un ragazzo dello Utah, è riuscito a coronare il suo sogno. É cresciuto giocando a baseball e football. Il suo forte, però, è l’atletica e ha rubato la scena ai Giochi Paralimpici di Rio.
Vasco Rossi va al massimo, al rocker la cittadinanza onoraria L’immancabile berretto, mise total black e occhiali scuri, quasi a voler nascondere gli occhi lucidi dalla commozione. Vasco Rossi mostra il suo lato più tenero. L’occasione? L’aver ricevuto la cittadinanza onoraria e le chiavi della città di Modena dopo il concerto sold out dell’estate scorsa, organizzato per festeggiare i suoi primi 40 anni di musica e canzoni. “Il 2017 è stato l’anno di Modena Park – ha detto il rocker di Zocca – il primo luglio 2017 ha vinto la musica contro la paura e Modena è diventata la capitale mondiale del rock”.
THE IN SIDER
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Viacom
MEDIA GLOBALE DI CONTENUTI DI INTRATTENIMENTO DI FRANCESCA ORTU
Ne avrete sentito parlare, o meglio, guardate costantemente i suoi programmi televisivi senza sapere a chi realmente appartengano. Ebbene, è arrivato il momento di fare chiarezza su una delle aziende tra le più importanti nel settore dell’intrattenimento ponendoci delle domande comuni e anche abbastanza facili al fine di essere più chiari possibile a riguardo. Che cos’è per l’esattezza Viacom Italia? A quali piattaforme si riferisce? Quali programmi possiede? Di quale forma di intrattenimento si occupa?
• Viacom, abbreviazione di Visual & Audio Communications, è un insieme di media statunitensi che possiedono canali televisivi satellitari e via cavo, nonché produzioni e distribuzione di pellicole. • Viacom International Media Networks Italia S.r.l., azienda operante nel settore televisivo italiano e facente parte dello stesso gruppo, mira a creare contenuti di intrattenimento quali programmi televisivi e film al fine di soddisfare i gusti dei suoi spettatori offrendo anche programmi a livello internazionale e che possano quindi acchiappare una fascia più ampia di spettatori non limitandola all’Italia, per un pubblico che raggiunge ormai circa 4,3 miliardi di abbonati televisivi. • I suoi canali vengono trasmessi in piattaforme quali il digitale terrestre, Sky Italia e Tivùsat, piattaforma radiotelevisiva satellitare gratuita che rende disponibili buona parte dei canali televisivi coprendo un’area molto più ampia di Italia e estero. • Viacom, si occupa di intrattenimento tv a 360 gradi, offrendo più generi televisivi, quali film, cabaret, serie tv, reality show e talent in riferimento ad ogni tipologia di target, ben integrata con cartoon e canali destinati interamente ai ragazzi. • Altri canali? Viacom Pubblicità & Brand Solutions, la concessionaria di Viacom Italia, oltre ai canali in loro possesso, cura inoltre la raccolta pubblicitaria di altri canali quali POP, Alpha, Cine Sony, Food Network, Radio Italia TV e DEEJAY TV, presenti anch’essi sul sito dell’azienda e con i quali faremo distinzione in seguito.
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convivono con le hitmakers come Adele, Bruno Mars, Ed Sheeran.
SPIKE Spike è un canale televisivo visibile sul 49 del digitale terrestre (DTT) e sul 26 di Tivùsat, che offre programmi di intrattenimento dedicato ad un pubblico che spazia dai 25 ai 54 anni e prevalentemente maschile, rivolgendosi principalmente ad un uomo moderno, che non si prende troppo sul serio e che affronta le molte difficoltà quotidiane con una buona dose di ironia. A guidare il linguaggio, il palinsesto e la scelta dei contenuti di Spike sono l’Azione, rappresentata da programmi factual che raccontano la realtà senza filtri, il Divertimento, garantito da prodotti come i games show e la Realtà, sotto forma di racconti di storie di persone reali.
VH1 VH1 è un canale musicale, visibile sul 67 del digitale terrestre (DTT) e dedicato ai successi del presente e del passato. Si rivolge ad una ampia fascia di pubblico e celebra i grandi artisti di tutte le epoche nonchè i successi di oggi. Nella playlist di VH1 infatti, gli artisti iconici quali Michael Jackson, i Nirvana, David Bowie, agli
PARAMOUNT CHANNEL Paramount Channel è un canale televisivo visibile sul 27 del digitale terrestre (DTT) e sul canale 27 di Tivusat. Offre film, serie TV e film TV provenienti dal ricco catalogo Paramount Pictures e dalle library di altre celebri case di produzione quali quelle Hollywoodiane, per un mix di commedie, film cult, serie TV, notizie quotidiane, speciali settimanali e produzioni locali che, per la loro vastità, catturano un pubblico più ampio e garantiscono un intrattenimento a 360 gradi.
MTV MTV è il principale brand globale di intrattenimento per ragazzi che aggiunge quasi 785 milioni di case in tutto il mondo, mirando a una generazione Millennials, pioniera nella creazione di programmi innovativi per giovani adulti. In Italia, MTV è il canale di intrattenimento di Viacom International Media Networks Italia presente in esclusiva su Sky (canale 133) che trasmette gli show di mag-
gior successo locale ed internazionale come i reality Geordie Shore e MTV Super Shore, le serie, le produzioni internazionali, le produzioni locali originali come 16 Anni e Incinta, Ridiculousness, #Riccanza, Mamma che Riccanza e gli eventi internazionali, MTV EMAs, MTV Movie Awards, MTV Video Music Awards, e locali.
NICKELODEON Nickelodeon, al suo 38esimo anno di vita, ha costruito un ampio business globale rivolgendosi ad un target che varia dai 6 ai 12 anni e che ogni giorno si diverte con le tante e diverse proposte della piattaforma televisiva e web. Ha lanciato il primo canale in Italia nel 2004. Oggi l’offerta comprende il canale principale per ragazzi e famiglie Nickelodeon (Sky 605-606), il canale pre scolare NickJr (Sky 603604) e TeenNick il canale dedicato al target teen (Sky 620). Divertimento, allegria, imprevedibilità e innovazione ne rappresentano i valori fondamentali.
NICK JR Nick Jr (Sky 603-604) è il canale del
network interamente dedicato al target pre scolare. È fresco, moderno, vivace, colorato, ricco di stimoli e promuove esperienze all’insegna dell’imparare giocando. I suoi prodotti vengono realizzati avvalendosi della collaborazione di esperti per creare un’offerta di contenuti educativi adatti a stimolare la curiosità dei bambini, sviluppandone le capacità logico-deduttive con un linguaggio semplice e moderno.
TEENNICK TeenNick, in esclusiva solo sul canale 620 di Sky, è autentico, contemporaneo e in sintonia con il proprio pubblico. Propone un nuovo punto di vista grazie ai programmi e agli argomenti di attualità. Mette al centro della proposta i bisogni, i gusti e le passioni degli adolescenti, che possono così contare su un mondo a loro misura e sempre connesso.
COMEDY CENTRAL Comedy Central è il canale visibile esclusivamente sulla piattaforma SKY sul canale 124 su cui si ride. Sa riconoscere il lato divertente delle cose e ha il coraggio di raccontarlo. Si
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possono infatti trovare sitcom americane in prima tv e in seconda visione, spettacoli italiani, sketch comedy e formati ibridi con la missione di rendere la vita più divertente. Comedy Central offre comicità italiana e internazionale, le nuove tendenze, i comici di domani e i volti più popolari.
SUPER! Super!, in onda sul digitale terrestre al canale 47 e sulla piattaforma SKY al canale 625, di cui Viacom Italia ha acquisito il 50% firmando una Joint Venture con DeAgostini Editore, che aiuta a trovare ciò che c’è di super nella vita di tutti i giorni. Mette al centro i ragazzi, dando loro la possibilità di esprimersi e gli strumenti utili per crescere e capire come muoversi nella vita reale e nelle relazioni con il gruppo dei pari. Con l’obiettivo di coinvolgerli a 360° Super! propone un efficace sistema multipiattaforma che và dalla tv al web, dai social networks al second screen fino all’on the ground, per un divertimento sano da condividere sempre, ovunque, su qualsiasi device e fatto di live action più amate dai tweens e delle serie di animazione firmate Dreamworks.
I CANALI DI CUI VIACOM PUBBLICITÀ & BRAND SOLUTIONS CURA LA RACCOLTA PUBBLICITARIA
POP POP, al canale 45 (DTT) è il nuovo di Sony Pictures Television Networks dedicato al target kids tra i 6-9 anni. È divertente, coinvolgente e propone un fresco mix di programmi. Grandi cartoni, indimenticabili personaggi e moltissime opportunità di coinvolgimento sia on air che online, con un mix di contenuti altamente stimolante e divertente.
FOOD NETWORK Dall’8 maggio sul canale 33 del digitale terrestre si accende Food Network, canale che raggiunge 160 milioni di persone a livello mondiale, parte di Scripps Newtorks Interactive, leader nel campo dei contenuti lifestyle. L’ambizione del canale è diventare anche in Italia il punto di riferimento nel mondo del food, una fonte autorevole di sapere e ispirazione, in grado di trasmettere la propria conoscenza ed esperienza e intrattenere gli spettatori con i propri contenuti e personaggi. Food Entertainment, Cooking competitions, Food Lifestyle e Food Travel per una programmazione 24 ore al giorno.
RADIO ITALIA TV Radio Italia TV è la tv della musica italiana. Visibile sul canale 70 DTT (HD canale 570), 725 SKY e 35 TivuSat (HD canale 135) fa parte del gruppo Radio Italia che comprende oltre a RadioItalia solomusicaitaliana anche l’etichetta discografica Solomusicaitaliana. È composto in larga parte da clip musicali live e registrate durante eventi o trasmissioni di Radio Italia.
DEEJAYTV DEEJAY TV, sul canale 69 del dtt e sul 714 di Sky, è da sempre brand di riferimento e di eccellenza nel panorama della radiofonia nazionale. La sua linea editoriale privilegia l’originalità dei programmi e la ricercatezza musicale. Numerosi i nomi che fanno parte della storia di Deejay come Linus, Nicola Savino, Fiorello, Luciana Littizzetto, Fabio Volo, Il trio Medusa, Albertino, Alessandro Cattelan, La Pina, Federico Russo, Rudy Zerbi, Elio e le storie tese. Con esso, l’offerta Deejay diventa sempre più multimediale per mezzo delle radio, del web, di smartphone e di TV che rafforzano ulteriormente il legame col pubblico.
CINESONY Cine Sony (55 DTT), è il canale televisivo di Sony Pictures Television Networks interamente dedicato al mondo del cinema a 360 gradi e si distingue per una ricca proposta di film moderni e classici senza età, documentari e biografie, news, dietro le quinte e produzioni originali.
ALPHA Alpha è il canale televisivo di De Agostini Editore visibile sul canale 59 del digitale terrestre, che mette al centro l’uomo che ama misurarsi con i propri limiti e le proprie emozioni, reale, fatto di storie autentiche ambientate ogni volta in scenari mozzafiato, che vive per l’adrenalina, per il fascino della scoperta e per il compiacimento che si assapora quando si raggiunge un obiettivo impossibile. L’offerta segue tre filoni principali, quello Man Vs Work, in cui l’uomo sfida la propria professione raccontandone gli aspetti più estremi, Man vs Nature che caratterizza invece tutti i programmi in cui l’uomo affronta la continua sfida con la Natura e Man Vs Man, in cui la sfida è con il genere umano, ma anche nel superamento di sé nella vita quotidiana.
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D I P ET ER C A R D O N A
Se qualcuno vi chiedesse gli ingredienti per un film di successo, sicuramente potremmo mescolare: azione con un pizzico di sceneggiatura ispirata a un videogioco e a un fumetto, il tutto con il tocco di registi del calibro di Frank Miller e Quentin Tarantino e, come guarnizione, Mark Wahlberg. Il mondo action non è mai stato più prolifico anche grazie al mondo dei fumetti, sempre fonte d’ispirazione per rendere indelebile nell’immaginario cinematografico alcuni titoli e se non siete ancora tra quelli che li avranno visti almeno più di una volta, siete in tempo per recuperare (ad aprile su SPIKE, DTT canale 49) ma state attenti a proseguire nella lettura, potreste trovare qualche informazione di troppo.
MOVIE TIPS: Michael Douglas rifiutò la parte di Hartigan, poi andata a Bruce Willis, mentre Rodriguez aveva pensato a Johnny Deep per il ruolo di Jackie Boy, poi andato a Benicio del Toro.
sicuramente indimenticabili. Lara Croft:Tomb Rider (tornato da poco al cinema con il volto di Alicia Vikander), Hitman: L’assassino (dove l’agente 47 irrompe in una stanza dove alcuni bambini stanno giocando proprio con l’omonimo videogame), Resident Evil (la lunghissima saga interpretata da Mila Jovovich). MOVIE TIPS: il regista John Moore ha utilizzato un sistema di cineprese speciali chiamato Phantom per fornire un’ulteriore intesità e stile all’azione.
Quanti di voi hanno passato ore e ore davanti alla console giocando a Max Payne? Da quel successo, John Moore, dirige Mark Wahlberg e Mila Kunis nella trasposizione cinematografica. Max Payne è un (anti)eroe in cerca di vendetta e determinato a vendicare la morte della sua famiglia. Il nostro protagonista è un personaggio oscuro, tormentato, instabile ma allo stesso tempo un cacciatore implacabile con cui è impossibile non identificarsi, dove decide di sostituirsi alla legge, decidendo di essere giudice e giustiziere. Il titolo va a fare compagnia ad altri film tratti da videogame, alcuni con record di incassi e altri di minor successo ma
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Zack Snyder dirige Watchman, ci troviamo nel 1985 in un’America in cui Richard Nixon è ancora al potere ed esistono ancora i due blocchi USA e URSS. La tensione tra i due governi è altissima e i gloriosi giorni dei “vigilantes” mascherati, ormai parte integrante del tessuto sociale, stanno per terminare. Con la morte di Edward Blake, il Comico, tutto cambia e attiva una spirale di eventi che porteranno a cambiare l’intero sistema. Il vigilante mascherato Rorschach, Jon Osterman, alias dottor Manhattan, la sua ragazza Laurie Spettro di Seta II, il fedele amico Gufo Notturno II e Ozymandias dovranno tornare in azione per scoprire chi sta cercando di eliminarli finendo per scoprire un piano ben più intricato e diabolico. « Diario di Rorschach, 12 ottobre 1985. Stanotte, un Comico è morto a New York... » (Dal diario di Rorschach) MOVIE TIPS: Alan Moore si è opposto fin dall’inizio alla realizzazione del film, dichiarando di non voler associare il suo nome nei titoli del film, atteggiamento già tenuto in precedenza con altri adattamenti cinematografici provenienti dalle sue opere come V per Vendetta, From Hell e La Leggenda degli Uomini Straordinari.
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Un esempio tra tutti? Sin City, anche se esce nelle sale nel 2005, non dimostra minimamente 13 anni. Tratto dall’omonimo fumetto dello stesso Miller, la pellicola è divisa in tre episodi: Un duro addio, Quel bastardo giallo e Un’abbuffata di morte. Quest’ultimo vede come special guest director Quentin Tarantino, vi dice qualcosa questo nome? Psicopatici assassini ritratti da eroi, poliziotti corrotti, prostitute pronte a farsi giustizia da sole, preti cannibali, detective che si fanno giustizia da soli, insomma, non ci si fa mancare proprio nulla. Indimenticabile il balletto con un mini completino in pelle di Nancy Callahan (Jessica Alba), Marv (Mickey Rourke) super palestrato accusato ingiustamente in cerca di vendetta, Kevin (Elijah Wood) un cannibale al di sopra della legge, questi solo alcuni dei personaggi narrati in storie autoconclusive. Altre cose da sapere? Il bianco e nero, perché Miller per rendere tutto più incisivo, interviene sul colore, o meglio, sulla sua assenza. Sono proprio il bianco e nero le componenti che costruiscono le forme e i luoghi del peccato, limitandosi al singolo rosso, rosa e giallo, per rendere più funzionale la storia. Per gli amanti del genere hard bolied, vivrete poco più di 2ore trattenendo il fiato fino ai sospirati titoli di coda.
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Il design in televisione 3 PROGRAMMI DA NON PERDERE La proposta di Spike TV per ristrutturare casa. 3 format americani che hanno avuto un enorme successo: “Come ti trasformo la casa”, “Una coppia in affari” e “Il venditore di case”. DI COSTANZA RINALDI Per alcuni l’ispirazione per arredare la propria casa arriva dai viaggi, per altri curiosando nei negozi di arredamento, per altri ancora prendendo in prestito qualche soluzione interessante dai propri amici. Quello che fanno quasi tutti però è sedersi sul divano, accendere la televisione, scegliere il canale giusto e guardare uno dei programmi dedicati alla compravendita e all’arredo di un appartamento. Ma quali sono le differenze? Presto detto! (in onda tutti i giorni su SPIKE, DTT canale 49)
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COME TI TRASFORMO LA CASA Lei si chiama Nicole Curtis, è bionda, americanissima ma con un caratterino che l’ha fatta arrivare in alto. Super attiva sui social, specialmente su Instagram, Nicole è colei in grado di spostare travi di legno da un salotto e scegliere il pizzo perfetto per il tavolo all’ingresso. Il suo programma consiste nella ricerca, nell’acquisto e nella rivendita di immobili. Ora è concentrata specialmente nella zona di Detroit.
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UNA COPPIA IN AFFARI
IL VENDITORE DI CASE Il format in questo caso è un po’ più particolare: qui si tratta dei paladini della giustizia per i lavori lasciati a metà. Adam Carolla infatti, insieme al suo team composto dall’investigatrice privata Alison Bedell e da suo marito, scovano ristrutturazioni abbandonate o lasciate a metà e convincono carpentieri e operai a portare a termine il loro lavoro.
Facevano coppia nella vita, ma hanno divorziato da poco. Restano comunque un team imbattibile in televisione con il loro programma. La loro specialità è comprare case all’asta o praticamente distrutte, ristrutturarle pesantemente e poi rivenderle. Un reality show molto americano e altrettanto divertente.
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Spartacus
DI ALESSIA BEOMONTE ZOBEL
UN NOME, UNA LEGGENDA 10 cose che dovresti assolutamente sapere sulla serie cult del gladiatore più amato dell’Impero Romano
#1 È BASATO SU EVENTI E CARATTERI STORICI Quanto volte abbiamo visto serie tv “tratte da una storia vera” o “basate su fatti realmente accaduti”? La dicitura appare quasi sempre, salvo poi vedere gli episodi e capire che gli eventi reali rimangono ben nascosti e si distinguono difficilmente dalla finzione. Questa volta è diverso: vi sorprenderà sapere quanto gli eventi e i personaggi di Spartacus si attengono a ciò che è noto della storia del gladiatore. Spartacus era effettivamente un gladiatore tracio, ridotto in schiavitù, costretto a combattere contro i gladiatori romani, proprio come vediamo nel telefilm, in seguito egli fuggì e prese parte alla Terza Guerra Servile tra il 73 e il 71 a.C., condotta da leader come Crixus, Enomaus e Gannicus, anche loro personaggi reali. La serie Spartacus parte fondamentalmente da nozioni storiche accurate che permettono agli sceneggiatori di dare sfogo alla fantasia quando le stesse presentano delle lacune. È in sintesi uno dei migliori mix tra sogno e realtà!
#3 …TANTO CHE “LA VENDETTA” È STATA CONFERMATA PRIMA ANCORA CHE USCISSE SANGUE E SABBIA Con il suo debutto che stabilisce i record di visualizzazioni per Starz, si potrebbe supporre che la rete sapesse di avere un potenziale successo tra le mani con Spartacus. Ed è andata esattamente così. La serie tv ha ricevuto l’approvazione per una seconda stagione ancor prima che un singolo episodio fosse andato in onda. Erano disposti a stare dietro alla produzione di Spartacus dall’inizio, forse aggiungendo un senso di sicurezza agli spettatori che sarebbero più disposti a investire emotivamente in una serie che sapevano avrebbe avuto un seguito. I produttori non stavano solo indovinando se Spartacus sarebbe stato un successo con gli spettatori, ma avevano un’enorme campagna di marketing sfaccettata destinata a coinvolgere tutti in incontri con gladiatori sporchi e sudati che combattevano nell’arena ogni settimana. È evidente che non si sbagliavano affatto…
#4 PRIMA DELL’USCITA DELLA SERIE TV, SPARTACUS DIVENTÒ UN FUMETTO… Per i veri nerd, niente porta una serie tv nel loro cuore come l’immortalizzazione di un’avventura a fumetti. Così, per attirare spettatori da un pubblico più esteso, l’editore indipendente Devil’s Due ha creato una serie di fumetti prequel in 4 parti intitolata come la prima stagione, Spartacus: Sangue e Sabbia. A quanto pare, è stato semplicissimo adattare Spartacus al mondo dei fumetti, poiché la serie è stata girata in uno stile video sovraesposto, che ricorda 300. Quel film era un adattamento di un popolare romanzo grafico; il pubblico ha dimostrato di essere ricettivo a ciò che Spartacus aveva da offrire sotto forma di fumetto. Nella serie di fumetti Spartacus viene messa in risalto la rivalità tra i gladiatori della serie tv, introducendo e fornendo qualche informazione in più su chi fossero questi guerrieri che erano destinati a morire sullo schermo.
#5 …E SUCCESSIVAMENTE UN GIOCO DA TAVOLO E UN VIDEOGIOCO La serie Spartacus venne portata a un altro livello con l’introduzione sia di un gioco da tavolo che di diversi videogiochi. L’editore di giochi da tavolo Gale Force Nine ha rilasciato Spartacus: A Game of Blood and Treachery nel 2012, con una versione limitata all’evento Gen Con del 2016 (una popolare convention di giochi da tavolo) e successivamente ha lanciato il gioco su diverse piattaforme. Spartacus: A Game of Blood and Treachery ha riscosso un enorme successo, ed è considerato uno dei giochi preferiti da molti appassionati di giochi per il tablet. I successivi giochi rilasciati da Ubisoft per le consolle non ebbero lo stesso successo, ma Spartacus era ormai un cult per gli affezionati, il che ci fa sentire ancora peggio per le due prossime curiosità.
#2 HA FATTO RECORD DI ASCOLTI SU STARZ… Nel 2010, la rete televisiva statunitense Starz stava faticando per conquistare gli spettatori mentre altre reti televisive a pagamento (vi viene in mente qualche serie targata HBO?) facevano il boom. Starz era costantemente alla ricerca di qualcosa che conquistasse il pubblico e le valutazioni, ed è esattamente ciò che Spartacus ha fatto dal momento in cui lo show ha fatto il suo debutto. Prodotta dalle due case di proprietà dell’emittente, Spartacus ha frantumato i record esistenti per la rete, portando 661.000 spettatori su Starz, altri 580.000 sulla rete gemella Encore e finendo per introdurre un totale di 3,3 milioni di spettatori una volta terminato il fine settimana. Con un forte debutto alle spalle, la serie tv ha continuato a stupire, conquistando un pubblico dedicato che è tornato episodio dopo episodio, e Spartacus ha rinvigorito da solo la rete, continuando ad aumentare il numero di spettatori e set di record originali di Starz. I fan del gladiatore ringraziano!
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21 probabilmente morì, esattamente come succede alla fine della serie. Come accennato in precedenza, scrittori e produttori stavano ovviamente inserendo dettagli drammatici e d’azione frutto della loro immaginazione, ma la storia complessiva era basata su eventi storici realmente accaduti. Così, quando i creatori dello show hanno girato l’evento cruciale in cui Spartacus muore in battaglia, hanno deciso di chiudere la loro storia proprio lì, rimanendo fedeli alla storia che stavano ricreando; la profezia dello scudo con l’effige del serpente rosso si è compiuta.
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#9 …E PER UN PO’ SI VOCIFERAVA DI UNA QUARTA STAGIONE. Con Spartacus ufficialmente finito, i fan sono stati lasciati a piangere la perdita non solo di un personaggio cult, ma anche di un mondo che negli ultimi anni li aveva conquistati. Come potete immaginare, in tantissimi speravano che la produzione continuasse la serie, e nel maggio del 2014, anche se solo per un attimo fugace, ci fu un bagliore di speranza. Il sito web d’intrattenimento The Wrap pubblicò un articolo, il 22 maggio dello stesso anno in cui si diceva che la rete statunitense SyFy avrebbe mandato in onda la serie Spartacus seguita dai nuovi episodi. La voce iniziò rapidamente a diffondersi nella community dei fan: il loro amato show stava tornando. Sfortunatamente così non era: il sito aveva semplicemente frainteso le informazioni fornite dal canale. Spartacus si stava rivolgendo a SyFy solo per i replay dei 39 episodi originali - non ne sono mai esistiti dei nuovi. Una volta per tutte, ci siamo dovuti rassegnare.
#6 ALL’ATTORE PROTAGONISTA ANDY WHITFIELD FU DIAGNOSTICATO IL CANCRO DOPO LA PRIMA STAGIONE… A poco tempo dall’inizio delle riprese per la seconda stagione in precedenza confermata, all’attore principale Andy Whitfield (Spartacus) fu diagnosticato un linfoma nel marzo 2010. Quando Whitfield ha iniziato la cura in Nuova Zelanda, la seconda stagione di Spartacus è stata posticipata e i produttori si sono dati da fare per capire quale sarebbe stata la prossima serie di successo. Come risultato della malattia di Whitfield, i produttori hanno scelto di girare una miniserie di sei episodi - un prequel, che è andata in onda alternandosi con la seconda stagione, e i piani originali per La Vendetta sono stati messi in stand-by mentre il team attendeva la guarigione di Whitfield. La mini serie Gli Dei dell’Arena racconta le vicende nella casa di Batiato prima dell’arrivo di Spartacus e la conquista del Rudio per i diversi personaggi. Nel giugno del 2010, Whitfield ha sconfitto il cancro ed è iniziata la pre-produzione
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per la seconda stagione di Spartacus. #7 …CHE PURTROPPO LO PORTÒ ALLA MORTE NEL SETTEMBRE DEL 2011 Purtroppo, la vittoria di Whitfield sul cancro ha avuto una breve durata. Durante una valutazione medica di routine, è stato scoperto che il linfoma era ritornato. Nonostante nel 2010 sembrasse guarito, a settembre dello stesso anno il cancro era tornato, e Whitfield ricominciò a sottoporsi nuovamente alle cure. Whitfield ha combattuto la malattia che ha devastato il suo corpo per un altro anno, ma purtroppo l’11 settembre 2011 è deceduto, a soli 18 mesi dalla sua diagnosi iniziale; aveva solo 39 anni. Andy e sua moglie Vashti hanno permesso alle telecamere di documentare la loro battaglia contro il cancro, e il documentario Be Here Now (La storia di Andy Whitfield) dà uno sguardo crudo alla lotta quotidiana contro questa malattia e all’impatto che ha su una famiglia. Con Whitfield in lotta contro il cancro per la seconda volta in
pochi mesi, è stata presa una decisione sul futuro della serie Spartacus. Andy Whitfield ha deciso di ritirarsi dal ruolo di protagonista della serie, così l’attore australiano Liam McIntyre è entrato a far parte del cast come suo sostituto. Il nostro amato gladiatore ha lottato fino alla fine: riposa in pace Andy Whitfield, sarai sempre nei nostri cuori. #8 LA SERIE TV È STATA SOSPESA PER RISPETTARE LA STORICITÀ DEGLI EVENTI… Nonostante sia stata costretta ad andare avanti senza il suo protagonista originale, la produzione girò altre due stagioni della serie. Il dramma s’intensificò quando la rivolta degli schiavi iniziò nella terza stagione, intitolata Spartacus: La guerra dei dannati, che poi divenne anche l’ultima. Come mai hanno deciso di portato a termine una serie così popolare? L’audience era alta e la serie poteva continuare facilmente, per avere la risposta, torniamo indietro al punto #1. Alla fine della vera Terza Guerra Servile, la storia narra che Spartacus
#10 IN REALTÀ, NESSUNO SA COSA SIA REALMENTE SUCCESSO A SPARTACUS Nonostante la base della trama sia costituita da eventi storici, un paio di dettagli molto importanti sono stati reinterpretati, ricevendo un tocco hollywoodiano. Non ci sono molte prove storiche a sostegno del fatto che l’obiettivo finale della Terza Guerra Servile, e di coloro che lo guidavano, fosse la fine della schiavitù. In effetti, molti leader della ribellione sono stati accusati di terribili atrocità; non sappiamo quindi se questi uomini erano in realtà gli eroi raffigurati nella serie, o semplicemente uomini che cercavano di ottenere il potere all’interno dell’Impero Romano. Il secondo dettaglio è la morte dello stesso Spartacus. Gli studiosi del tempo sembravano essere d’accordo sul fatto che fosse effettivamente morto durante una battaglia con la Legione Romana, ma anche che il suo corpo non fu mai recuperato. Sappiamo per certo che partecipò alla battaglia, tuttavia, molti furono i corpi non identificati sparsi nel campo di battaglia e migliaia di sopravvissuti furono catturati e crocifissi lungo la strada tra Roma e Capua. Nonostante le inesattezze, siamo tutti d’accordo sul fatto che Spartacus fosse degno di una fine da eroe. (in onda su SPIKE, DTT canale 49, mercoledì e giovedì in seconda serata)
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L a p r i ma vera d ei festiva l Che siate in California o in terra tricolore, gli appuntamenti da non perdere per ascoltare la migliore musica per ogni esigenza
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Abbiamo incontrato uno dei cantautori più interessanti del momento per scoprire che l’arte è di casa
Album e concerti, cosa comprare e cosa andare a vedere, dalla giovanissima Kimbra all’intramontabile Bob Dylan
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DAL COACHELLA AL MI AMI Arriva la primavera dei festival
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opo averla ascoltata e amata nelle cuffie, dopo averla adorata al chiuso dei club, gli appassionati celebrano la musica all’aria aperta quando, arrivata la primavera, i primi grandi raduni fanno i conti con il meglio dell’annata e anticipano gli appuntamenti imperdibili dell’estate. A inaugurare la stagione dei grandi festival è il Coachella (13-15 aprile, 2022 aprile), che per due fine settimana dal deserto della California detta legge sull’hype dell’anno in corso: all’Empire Polo Club di Indio centinaia di migliaia di persone si accampano per line-up stellari che danno la misura della stagione a venire, con headliner come Beyoncé ed Eminem, che proprio dal Coachella partiranno per tour mondiali (in arrivo anche da noi) pronti a sbancare l’estate. La spettacolarità delle esibizioni più attese nei palchi principali può ingolosire i fan non meno di un inedito presentato live a sorpresa: dall’ologramma di Tupac alla piramide dei Daft Punk passando per il corpo di ballo di Kanye West, ogni anno va in scena almeno un’esibizione imperdibile che fomenta l’entusiasmo
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dei presenti e l’ansia di chi ha puntato sul set sbagliato. Parlare di imbarazzo della scelta è poco, con un cartellone di oltre 160 nomi che va da visionari new wave come David Byrne a trapstar come Cardi B, da ambiziose rocker come St. Vincent a fenomeni rap come Post Malone. Dopo la moda delle reunion, negli ultimi anni il Coachella ha dato il meglio di sé nelle intersezioni tra hip-hop e R&B e il 2018 lo confermerà: da giovani stelle come SZA e Vince Staples fino ai banger intimisti dei BROCKHAMPTON e al soul struggente del canadese Daniel Caesar. Da questa parte dell’Atlantico non siamo da meno, tra aprile e maggio fioriscono ritrovi di settore di tutto rispetto, dall’indie rock di Live at Leeds (5 maggio) alla musica pesante e psichedelica dell’olandese Roadburn a Tilburg (19-22 aprile), ma lo scettro per il primo grande raduno “pop” spetta al Primavera Sound di Barcellona (30 maggio - 3 giugno). Nel Parc del Fòrum, sulla litoranea orientale della capitale catalana, la diciottesima edizione del festival promette di tenere insieme ancora una volta e meglio di tutti un panorama che va dall’indie rock all’elettronica. Nel 2018 la sempre mutante e toccante Björk, i tenebrosi Nick Cave e The National, i redivivi Arctic Monkeys guidano un cartellone che richiede un fisico allenato se non proprio l’ubiquità. L’elettronica spezzata di Jlin e le canzoni commosse di Charlotte Gainsbourg, i synth grotteschi di Fever Ray e il rap profondo e stralunato di Tyler, The Creator sono alcuni dei molti fili da seguire fino a tarda notte nello spazio post-industriale e marino barcello-
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DI FEDERICO PUCCI
Intrecci black, allucinazioni elettroniche e altre esperienze musicali da vivere all’aperto
25 nese: Four Tet, The Black Madonna, Daphni, Oneohtrix Point Never e Arca per chi cerca beat sorprendenti, Lorde, le Ibeyi, Lykke Li e Jorja Smith per le voci più poetiche e toccanti, fino a Kyle Dixon e Michael Stein che eseguiranno la loro colonna sonora della serie Stranger Things. Sempre a Barcellona, due settimane dopo, presso il polo fieristico modernista del Montjuïc l’attenzione si concentra sull’elettronica al Sonar (14-16 giugno), giunto alla 25esima edizione, il festival ha quest’anno come punta di diamante lo show del compositore tedesco Alva Noto con il giapponese Ryuichi Sakamoto, già insieme per la colonna sonora di The Revenant, e presenta tra gli altri i set dei ritrovati LCD Soundsystem, di Bonobo, Diplo e Ólafur Arnalds, e due eccellenze italiane come la trance di Lorenzo Senni e il fantomatico neo-soul neo-melodico di Liberato. Alla spiaggia della Barceloneta qualcuno preferisce il prato di Brockwell Park, dalle parti del quartiere caraibico di Brixton a Londra, dove si tiene infatti un festival più concentrato ma pieno di primissime scelte, il Field Day (1-2 giugno). Tra i protagonisti di un anno ad altissima concentrazione R&B la regina neo-soul Erykah Badu, il trasognato Moses Sumney, l’hip-hop combattivo di Princess Nokia, il grime di AJ Tracey, la trap britannica oscura di IAMDDB e il funk ipnotico di NAO, e ancora alcuni dei nomi più richiesti
della stagione, da James Holden and the Animal Spirits a Four Tet. Non solo oltre confine passa però il meglio delle nuove scene e lo dimostra il cartellone del Radar Festival, prima edizione della manifestazione nata dalle ceneri del Festival Moderno, che si terrà l’8 e il 9 giugno al Parco dell’Idroscalo a Segrate (Milano): il cartellone eclettico e pieno di esclusive va dal pop rétro-elettronico di Charlotte Gainsbourg ai set sorprendenti di The Black Madonna, dai banger di Mavi Phoenix al collettivo post-moderno Superorganism, dall’R&B sintetico e sghembo di ABRA alla dance ultra-pop e sperimentale di SOPHIE. Ma dalle parti del Circolo Magnolia, appena fuori Milano, non approdano soltanto i suoni più bizzarri e geniali del mondo: il primo importante raduno live nella primavera italiano è anzi dedicato alla scena nazionale, con la quattordicesima edizione del MI AMI (25-26 maggio). Appuntamento da non mancare di una manifestazione sempre imperdibile sarà il concerto dei Prozac+, riunitisi per il ventennale dell’album Acido Acida, caposaldo dell’indie italiano tra pop e punk. In cartellone anche l’ex stella dei talent ormai artista in crescita Francesca Michielin, il cantautore visionario Colapesce, la leggenda dei piatti DJ Gruff, i Tre Allegri Ragazzi Morti, e ancora il soul elettronico degli Yombe, l’enciclopedia di ritmi e suoni di Go Dugong e la canzone emo di Generic Animal.
Chiudiamo gli ombrelli, apriamo le tende: si va per festival, dal Coachella al Primavera Sound di Barcellona fino all’Idroscalo a Milano, il pop, il rock e l’elettronica più interessanti escono allo scoperto.
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TOP 5
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Album TORNA PUNTUALE IL NOSTRO APPUNTAMENTO CON LA CLASSIFICA DEI MIGLIORI ALBUM DEL MOMENTO, CHE SIATE AMANTI DEL DOWNLOAD O DEL VINILE, IMPOSSIBILE PERDERSI UNO DI QUESTI TITOLI
DI SARAH ZULOETA
1 KIMBRA PRIMAL HEART
Warner Bros. Nuovo album anche per Kimbra, che ricordiamo accanto a Gotye nella celebre “Somebody That I Used to Know”, e che dopo i lavori “Vows” e “The Golden Echo”, aggiunge un altro tassello alla sua carrier. Il 20 Aprile presenterà la sua ultima fatica “Primal Heart”.
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MARIA ANTONIETTA DELUDERTI
JACK WHITE BOARDING HOUSE REACH Third Man Records
JAMES BAY ELECTRIC LIGHT
Universal Records
BISHOP NEHRU ELEVATORS ACT
Uscito il 30 marzo per La Tempesa Dischi, il terzo lavoro della cantautrice pesarese dalla chioma rossa, che vede la produzione della stessa Maria Antonietta in collaborazione con Giovanni Imparato (Colombre). Dall’album sono già stati estratti due singoli “Deluderti” e “Pesci” e ad Aprile inizierà l’atteso tour.
Insieme a “Connected by Love” e “Respect Commander”, “Corporation” fa parte del nuovo disco di Jack White, fuori dal 23 marzo. Tredici brani che l’artista di Detroit porterà in tour, insieme al resto delle sue hit, a partire da Aprile e che lo vedrà calcare anche i palcoscenici di molti paesi europei, fatta eccezione però dell’Italia.
Ci aspettiamo molto da “Electric Light”, secondo e nuovo disco di James Bay, in uscita il 18 maggio e anticipato dai singoli “Pink Lemonade” e Wild Love. Nel video di quest’ ultimo brano il cantautore e chitarrista inglese si presenta con un taglio ed uno stile tutto nuovo ed in compagnia di Natalia Dyer, star di “Stranger Things”.
Bishop Nehru è il nome d’arte del ventunenne rapper newyorkese Markel Scott. Il suo album “Elevators Act I&II” sta avendo un enorme successo di pubblico e critica soprattutto negli Stati Uniti e vanta la produzione di Kaytranada per il primo atto e DOOM per il secondo. Da ascoltare.
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I&II
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La Tempesta Dischi
TOP 5
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Concerti VESTITI ADATTI IN VALIGIA, PRENDETEVI QUALCHE GIORNO DI FERIE DAL LAVORO E PREPARATEVI PER SEGUIRE I MIGLIORI CONCERTI DEL MOMENTO
DI SARAH ZULOETA
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1 Bob Dylan
Torna in Italia dopo tre anni di assenza il Premio Nobel per la Letteratura 2016 Bob Dylan. Ad aprile infatti ospiteremo nel nostro bel paese il celebre cantautore per nove date sparse per il centro e nord Italia e, a Roma, l’artista replicherà il suo spettacolo per tre serate nell’importante location dell’Auditorium Parco della Musica.
Lana del Rey
Due date ad aprile, una a Milano e una a Roma, per la cantautrice che ha raggiunto la notorietà nel 2012 con l’album “Born to Die” e che porterà il suo “L.A. To The Moon Tour” anche nel nostro paese. Il tour sarà di supporto al nuovo disco “Lust For Life” e toccherà altri paesi europei come la Germania, il Belgio e la Spagna. Dopo 5 anni di assenza dai nostri palcoscenici Lana del Rey non può che sorprenderci.
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Baustelle
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Editors
Parte da Senigallia il 7 aprile il nuovo tour dei Baustelle. Sono finiti infatti i “lavori in corso” per la band toscana e, dopo aver annunciato l’uscita del nuovo disco, “L’ Amore e la Violenza vol.2”, tramite dei teaser in stile thriller anni 70 sui loro canali social, il trio composto da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini porterà in giro per le città il singolo “Veronica, n.2”, insieme al resto dei brani più famosi.
3 Anne - Marie
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Anne-Marie sbarca in Italia per un’unica, esclusiva data a Milano! Dopo aver aperto i concerti di Ed Sheeran per le date di Torino nel 2017, quest’anno la biondissima pop star inglese classe 1991 dovrà affrontare il pubblico nostrano tutta da sola. Il tour europeo prende il via da marzo per accompagnare l’uscita dell’ album di debutto “Speak your Mind” già anticipato dai singoli “Ciao Adios”, “Heavy”, “Then” e “Friends”.
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Imperdibile la data degli Editors a Milano che portano la loro ultimissima fatica “Violence” in tutte le maggiori città d’ Europa. Avevamo visto la band britannica l’ultima volta dal vivo in compagnia dei Kings Of Leon la scorsa estate, ma è giunto il momento per gruppo inglese di calcare nuovamente i nostri palchi come headliners e regalarci un emozionante ed empatico evento nel loro stile originale.
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IN TERV IEW
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Colombre
POI SUL DIVANO TROVAI UNA CHITARRA... DI SARAH ZULOETA
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29 CIAO GIOVANNI, HAI DA POCO TERMINATO IL LUNGO TOUR DI PULVISCOLO CHE TI HA PORTATO SU E GIÙ PER LA PENISOLA, COM’È ANDATA? È andata molto bene. C’è stato un bellissimo riscontro e scambio con il pubblico. Sono molto contento della squadra che sono riuscito a costruire, la band e il team che mi hanno accompagnato in tutta Italia per quasi un centinaio di concerti. Quando ho finito di registrare il disco sapevo di aver fatto un bel lavoro ma non è mai scontata la reazione del pubblico invece, sin dall’inizio, c’è stata molta attenzione che andata man mano crescendo.
foto di LETIZIA CESARINI
C’È QUALCOSA CHE PROPRIO GRAZIE A QUESTO TOUR VORRESTI MODIFICARE NEL PROSSIMO? Quello che mi piacerebbe in futuro è creare una scenografia che faccia sì che il pubblico entri ancora di più nel mio mondo.
Colombre aka Giovanni Imparato, ex memebro dei Chewingum, ha appena terminato il tour di “Pulviscolo”, il suo primo album da solista, che ha riscosso grande successo di critica e pubblico. Lo abbiamo incontrato per farci raccontare i suoi inizi con la musica, le sue relazioni e qual è stata la sua fortuna...
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LA TUA RAGAZZA (MARIA ANTONIETTA) È UNA CANTAUTRICE, TUO FRATELLO FA PARTE DEI DADAMATTO ED È ANCHE ATTORE, L’ARTE È DI CASA? A quanto pare! Non so come sia venuta fuori questa cosa, sicuramente grazie alla libertà che ci hanno dato i nostri genitori di poter fare questa scelta e sicuramente la testardaggine e l’impegno di perseguirla. Io però faccio anche altre cose, se facessi solo musica mi annoierei e, essendo curioso, fare solo una cosa per me sarebbe riduttivo. DA CHE TIPO DI FAMIGLIA VIENI? CHI SONO I TUOI GENITORI? I miei genitori sono due persone
normalissime: mio padre carabiniere e mia mamma insegnante di religione, due mestieri considerati “chiusi” e che invece mi hanno dato la libertà di decidere cosa fare.
SANREMO CON CHI TI PIACEREBBE DUETTARE? Senza dubbio col Gabibbo!
COME HAI COMINCIATO CON LA MUSICA? Ho iniziato a 13 anni a studiare violino al Conservatorio di Pesaro fino all’ultimo anno del liceo. E’ strumento particolare, che ti porta visceralmente in una condizione di odio e amore. Poi sul divano trovai una chitarra...
IN PASSATO SEI STATO SUPPLENTE PER LE SCUOLE MEDIE E SUPERIORI: HAI DELLE TECNICHE DI COMUNICAZIONE VALIDE SIA A SCUOLA CHE SUL PALCO? Cerco solo di essere me stesso, senza fingere. Ho scoperto che con questo modo di pormi le persone stabiliscono un rapporto di connessione molto stabile perché basato sulla fiducia e, di conseguenza, si lasciano andare.
PERCHÉ HAI SCELTO UN NOME D’ARTE PIUTTOSTO CHE IL TUO? Mi sarei sentito un po’ ridicolo, quando stavo cercando un nome mi sono imbattuto nel racconto di Dino Buzzati ed è stato come se il racconto mi stesse parlando. Il Colombre si è appoggiato sul mio comodino proprio nel momento in cui avevo bisogno
LA TUA RAGAZZA È ANCHE UNA TUA COLLEGA: COME GESTISCI IL RAPPORTO AMORE/MUSICA? In maniera molto profonda e molto bella. Quando fai musica avere un rapporto con chi fa la tua stessa cosa non è semplice ma è pur vero che si riescono a raggiungere livelli di profondità molto alti. E’ un qualcosa in cui serve tantissimo
di sentirmi dire certe cose, così l’ho scelto, perché stava rappresentando al meglio quel momento preciso.
rispetto, tanta capacità di ascolto e occorre saper mettere da parte il proprio ego, in modo tale da avere uno scambio sano.
STIMI MOLTO IOSONOUNCANE, ARTISTA CON IL QUALE HAI COLLABORATO, PERCHÉ NON SEGUE I CANONI DEL MOMENTO, TU QUANTO LI SEGUI? Tendenzialmente non li seguo. Seguo i miei canoni cercando di essere più onesto e sincero possibile. Mi piacciono gli artisti che si creano il proprio sentiero, prendendosi anche dei rischi piuttosto che percorrere un sentiero sicuro già aperto da qualcun’ altro. Mi piacciono le persone che hanno una loro visione poetica precisa. IOSONOUNCANE è uno di questi. SE DOVESSI MAI PARTECIPARE AL FESTIVAL DI
PULVISCOLO È USCITO L’ANNO SCORSO E L’HAI PORTATO IN TOUR FINO A POCO FA, COSA SUCCEDE ADESSO? Adesso succede che stacco per un po’ da tutto e da tutti, però con il computer in mano pieno di idee che vanno vagliate, cestinate e sviluppate per vedere se sapranno camminare con le proprie gambe.
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Dove anche i geni sono semplicemente uomini
11. - 13. maggio 2018 | Fabbrica Orobia 15 | Milano per info e biglietti: mansworld.com
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DIG I TAL & TEC H
GALAS S IA PAY TV Scopriamo i protagonisti del mondo dell’intrattenimento e cosa li rende interessanti
FOCUS O N
FINZIONE e REALTÀ
Per il nostro approfondimento sulle pay tv abbiamo scelto CHILI, una pay per view con un servizio veramente innovativo
Il confine non è mai stato così piccolo. Scopri le tecnologie che abbiamo visto nei nostri film preferiti e che ormai sono di uso comunie
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LA MUSICA IMPALPABILE DIVENTA FISICA
NAIM Mu-so Qb - sistema audio
Il colosso svedese potrebbe creare device, intanto lo streaming è già ovunque, tra cruscotti e salotti DI FEDERICO PUCCI
entre Spotify debutta nella borsa di New York, è possibile che il gigante dello streaming musicale si metta a costruire dispositivi fisici? Così parrebbe, dando retta ai rumor circolati già nel 2017 e tornati a febbraio 2018, dopo che il colosso svedese ha annunciato che avrebbe assunto manager per la produzione e ricerca nell’hardware. Ancora non è chiaro se Spotify produrrà device portatili o domestici, o nulla di tutto ciò! Di certo la musica liquida del colosso svedese è già solidamente ancorata a una serie di strumenti diffusi nella nostra vita quotidiana.
SAMSUNG Gear S3 - smartwatch
fanno girare l’app musicale su Apple CarPlay, Android Auto o sui propri sistemi operativi nativi, come quello di Jaguar e Fiat 500. In questi veicoli l’esperienza di Spotify è completa, e usando lo smartphone come punto d’accesso alla rete, il cruscotto offre un’interfaccia che consente di selezionare brani, album, artisti e playlist in piena libertà direttamente dalla dashboard o attraverso il telefono. La concorrenza è più agguerrita se parliamo di dispositivi domestici. Gli audiofili che all’alta fedeltà del vinile vogliano abbinare la comodità dello streaming possono usare Spotify e ampliare il proprio impianto stereo attraverso i Wi-Fi Receiver prodotti dai più importanti marchi, da Technics a Yamaha, o utilizzando strumenti particolarmente versatili ed economici come Chromecast Audio. Alcuni modelli come il Cambridge Audio CXN spingono l’integrazione con l’app, offrendo una console di comandi o in qualche caso una console
touch compatibile. Senza dover passare da uno stereo, molti grandi marchi per appassionati come Naim e Bang & Olufsen hanno realizzato speaker che si collegano a Spotify via Bluetooth, in qualche caso offrendo anche una pratica console di comandi. Il mercato degli amplificatori wireless è in piena esplosione, e oltre questi prodotti di fascia alta esistono migliaia di alternative per ogni tasca e utilizzo. In questo campo la frontiera appartiene ai dispositivi smart: se Amazon Echo e Apple HomePod devono ancora arrivare in Italia (e quest’ultimo privilegia il proprio Apple Music, rendendo Spotify accessibile solo tramite AirPlay), altri come Sonos One e Google Home sono già tra noi, e consentono di integrare Spotify (come altri servizi streaming) permettendo all’utente di ricercare brani specifici, avviare playlist o semplicemente far partire una riproduzione casuale con un comando vocale, oltre ad offrire molte altre funzionalità.
I salotti sono terreno di conquista anche con strumenti più antichi e non sempre del tutto smart come i televisori. Dalle casse di uno schermo di casa si può ascoltare musica via Spotify direttamente dal proprio sistema operativo Android TV, mentre alcuni prodotti di marche come Samsung offrono direttamente una loro app. Altrimenti, l’app è disponibile su diversi accessori come le console, il Chromecast di Google o in futuro probabilmente anche il decoder Sky Q, come accadrà in Gran Bretagna dal 2019. Naturalmente il device più ubiquo per Spotify è già nella tasca di tutti, e sono gli smartphone. Sembra improbabile che l’azienda svedese voglia inserirsi in un mercato così saturo e pieno di soggetti più forti e ricchi. Piuttosto potrebbe provare un altro versante non meno capillare, ma più in crescita, quello degli wearable. Spotify è utilizzabile sugli smartwatch che fanno girare il sistema operativo Wear OS (già Android Wear) oltre che sul lussuoso Samsung Gear S3.
Jaguar Spotify
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A cominciare dalle automobili: gli spostamenti per strada sono momenti importantissimi per l’ascolto della musica, e lo streaming può dare del filo da torcere alla vecchia radio proprio mentre cambia lo stesso valore delle auto nella società. Nei nuovi abitacoli Spotify è già una realtà, e non si tratta solo dei grezzi per quanto efficaci collegamenti tramite cavo o bluetooth, ma dei cruscotti multimediali che Fiat 500
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Per saperne di più nel sempre più affollato mondo delle televisioni, tra abbonamenti e ricariche, film e serie tv esclusive e programmi live.
Il
mondo della televisione, soprattutto negli ultimi anni, ha avuto un cambiamento con una velocità esponenziale. Sono ormai alle spalle i periodi in cui la scelta si limitava ai canali di stato e la tv privata, dove l’appuntamento in prima serata era il momento più importante della programmazione. Purtroppo l’offerta della Tv tradizionale non sempre riesce a soddisfare la fame d’intrattenimento ed è per questo che altri tipi di Tv hanno trovato terreno fertile per crescere e ampliare sempre più la propria proposta.
esclusive, quale possa essere il catalogo e come accedervi. Sicuramente i principali gruppi sono Sky, Mediaset Premium e Netflix, ma ad affiancare questi colossi, si sono aggiunte realtà come Amazon Prime Video grazie all’accoppiata del suo e-commerce, Rakuten Tv con la sua proposta solo video e molte altre dove cinema, serie tv e intrattenimento per bambini, sono il cuore portante di queste piattaforme. Solamente Sky propone un intrattenimento a 360° con programmi e contenuti live. Spesso non si conosce la differenza tra Pay Tv e Pay Tv Online. Con la prima serve essenzialmente un decoder, una parabola e ultimamente anche internet. Per la Pay Tv Online serve una connessione internet, oltre a un dispositivo (smartphone, tablet, computer, smart tv, console) e un’app specifica. Quale sia la migliore? Purtroppo è impossibile stabilirlo, spesso in una piattaforma si possono vedere i contenuti di un’altra, a volte i film sono gli stessi, altri hanno delle produzioni esclusive, insomma, se siete dei professionisti del divano magari si possono fare più abbonamenti, mentre se siete solo degli appassionati di serie tv o film o solo calcio o sport in generale... non serve altro che far tesoro del nostro paginone centrale, per scoprire quello che più si adatta alle vostre esigenze.
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Abbiamo cercato di fare un punto nel vasto panorama, cercando di capire quale possa essere la proposta più adatta alle nostre richieste ed esigenze e, ovviamente, al nostro portafogli. Quali sono le proposte di ogni piattaforma, se esistono caratteristiche
DI PETER CARDONA
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Galassia
PAY-TV
Tv on demand con abbonamento Contenuti: film / documentari, serie tv, contenuti per bambini contenuti originali esclusivi 1 mese free e poi scegli quello che preferisci con 3 tipi di abbonamento Base – Standard – Premium
Rete tematica visibile sulla piattaforma SKY (a pagamento) Fox International Channels Italy fa parte di 21st Century Fox Canali su SKY: Fox Sports, FoxSportsPlus, FOX, FoxLife, FoxCrime, Fox Comedy, Fox Animation, National Geographic Channel, Nat Geo People, Nat Geo Wild
creazione di 5 profili personalizzati per abbonamento disponibile su tutti i dispositi: periferiche esterne: smart tv, apple tv, Chromecast, Dispositivi LG, Nexus Player Console: Nintendo 3ds, Nintendo Wii, Playstation 3 – 4, Xbox 360 – One Dispositivi mobile con app: Apple, Android, Windows Programmi in Ultra HD e HD 4K Si può utilizzare lo stesso abbonamento anche all’estero
Tv on demand con abbonamento Come funziona: TIM BOX (decoder), Smart Tv con applicazione dedicata, su smartphone e tablet tramite App, compatibile anche con Chromecast Contenuti (anche in esclusiva e inediti): cinema / serie tv / programmi per bambini e ragazzi, intrattenimento e serie brevi di Studio+: un catalogo di 40 serie dal format di 10 episodi da 10 minuti, Video in 4K possibilità di noleggio per i film usciti in DVD e grandi classici extra: Eurosport 1-2 gratuito il primo anno, poi 1,99 Euro/mese. Su rete mobile TIM non si consumano giga
Servizio di streaming on demand Contenuti: Film, serie tv in modalità “cofanetto”: intere stagioni dal primo all’ultimo episodio, cartoni animati Come funziona: Serve solo un device connesso a internet (PC, Mac, Tablet, Smart tv, Smartphone, Playstation, Xbox, Decoder HD per il digitale terrestre o il satellite) Possibilità di sottoscrizione mensile senza vincoli contrattuali (per disdire basta un click) o di periodi prepagati di 1-3-6-12 mesi Contenuti in Super HD, anche in lingua originale con sottotitoli e 4k HDR per i dispositivi abilitati
Pay tv del digitale terrestre tramite decoder o CAM collegati al TV Contenuti: sport, cinema e serie tv in esclusiva, calcio possibilità di acquisto di partite pay per view possibilità di abbonamento o ricarica possibilità di acquisto di partite pay per view possibilità di abbonamento o ricarica versione on demand: Premium Play (incluso per tutti i clienti ): comprende un catalogo on demand, catalogo Infinity, contenuti reti free (italia1, canale5, rete4), Premium Play Mobilità: permette di avere i contenuti su pc, tablet, smartphone + 20 canali live Serie tv in anteprima esclusiva
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Servizio on demand Contenuti: film, serie tv, documentari, cartoni animati abbonamento Amazon Prime Video: nuove uscite, controllo dei consumi, possibilità off-line contenuti disponibili su tre dispositivi App Amazon Prime disponibile su: smartphone e tablet, iOS e Android, apple tv, smart tv, tablet fire, Playstation, Xbox One, Primevideo.com Visione 4K Ultra HD + HDR Free primo mese e poi 36,00€ l’anno o 4,99€ al mese Extra inclusi nell’abbonamento Amazon Prime: prime video, spedizioni illimitate e senza costi aggiuntivi su migliaia di prodotti, spazio di archiviazione illimitato per foto con Prime Photo, accesso a Twich Prime
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35 La internet TV di Sky, dedicata a chi vuole vivere l’intrattenimento senza installazione della parabola in streaming e prevalentemente on demand Disponibile su NOW TV Box e sui principali dispositivi connessi a internet, L’offerta di NOW TV comprende una varietà di contenuti di Intrattenimento, Serie TV, Cinema e Sport e comprende diversi ticket, da sottoscrivere con la massima flessibilità
Canali del digitale terrestre DTT free: NOVE, Real Time, DMAX, Focus, Giallo, K2, Frisbee canali tv sat free: NOVE, Real Time, DMAX, Focus, Giallo su dplay.com, disponibile su app Apple Store, Google Play, smart tv Samsung, Android e Apple: NOVE, Real Time, DMAX, Focus, Giallo, K2, Frisbee canali disponibili su Sky (a pagamento): Discovery Channel, Discovery Science, Discovery travel&living e Animal planet, Eurosport 1 – 2 canali disponibili su Mediaset Premium (a pagamento): Eurosport 1 – 2, Investigation Discovery Su Eurosportplayer.com (a pagamento) disponibile su app Apple Store, Google Play: i contenuti di Eurosport Dal 29 aprile il canale MOTOR TREND andrà a d arricchire il portfolio free del gruppo.
Piattaforma on demand (non è solo Tv), servizio senza abbonamento, pay per view (paghi quello che vedi) Contenuti in streaming: film, serie tv possibilità HD e Full HD un vantaggio i titoli in prima visione dopo 90-105 giorni dall’uscita nelle sale si possono vedere, tra le novità anche le serie tv di HBO il noleggio dura 28 giorni Visibile su: smart tv, lettori Blue Ray, PC, tablet e smartphone Possibilità di associare fino a 5 dispositivi da utilizzare in contemporanea
Piattaforma online solo per video On demand: noleggio, acquisto nessun abbonamento, paghi solo quello che vedi come accedere: smart tv, tablet, smartphone, console cross-platform per iniziare la visione su un apparecchio e continuare su un altro catalogo film dal cinema alla tv in pochi mesi
Sky Italia è la prima media company in Italia. Propone in abbonamento via satellite la visione e i contenuti più esclusivi: produzioni originali Sky, cinema, sport, news, intrattenimento, serie tv e programmi per bambini. Una selezione di contenuti di cinema, intrattenimento e sport della piattaforma è inoltre disponibile in streaming su NOW TV, la Internet tv di Sky. L’offerta in chiaro di Sky è composta da tre canali visibili gratuitamente sul DTT: TV8, Cielo, Sky TG24. A partire da giugno 2018 sarà inoltre disponibile anche un’offerta pay pensata appositamente sul digitale terrestre. Cinema e Intrattenimento composto da:: Sky Cinema (12 canali in HD) con una programmazione unica per qualità e varietà di generi Sky Atlantic (insieme ai canali Fox) offre un panorama completo con il meglio delle serie tv e con le produzioni originali targate Sky
Piattaforma free Canali del digitale terrestre DTT free: Spike (canale 49), Paramount Channel (canale 27), VH1 (canale 67), Super! (canale 47 – JV DeAgostini Editore e Viacom Italia) Canali Viacom su Sky: MTV (canale 133), Mtv Music (canale 704), Mtv Hits (canale 706), Mtv Rocks (canale 708), Comedy Central (canale 124), Comedy Central +1 (canale 125), Nickelodeon (canale 605), Nickelodeon +1 (canale 606), Nick Jr (canale 603), Nick Jr +1 (canale 604), TeenNick (canale 620).
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L’offerta di Cinema e Serie Tv è destinata ad arricchirsi nei prossimi mesi anche con 9 canali Mediaset Premium Sky Uno è la rete ammiraglia dell’intrattenimento di Sky che ha aperto le porte a nuove forme d’intrattenimento per tutta la famiglia. Sky Arte, il primo canale italiano interamente dedicato all’arte, in tutte le sue forme L’offerta di Sky comprende anche l’informazione grazie ai canali di news tra cui Sky TG24 Sport composto da: Sky Sport è l’unica tv a trasmettere tutti i GP di Formula 1 (anche in 4K HDR grazie a Sky Q) e Moto GP in diretta e in HD. Sui canali Calcio è disponibile l’offerta completa dei match di Serie A e di tutta la Serie B in esclusiva. E ancora: tutta la UEFA Europa League, anche per i prossimi tre anni, e la Premier League. Dal prossimo anno tornerà su Sky anche tutta la Uefa Champions League, per tre stagioni. Su Sky Sport HD il Basket NBA e i tornei con la Nazionale Italiana protagonista,rugby, tennis (compreso Wimbledon 2018), golf e wrestling. Su Eurosport, incluso nel pacchetto Sky Tv, anche il ciclismo, il basket, gli sport invernali e il resto del tennis Su Fox Sports Liga, Bundesliga, Eredivisie, FA Cup, League Cup, Copa Libertadores, Copa Sudamericana, Chinese Super League le Qualificazioni alla Coppa d’Africa 2019, la Champions League Africana e la Supercoppa Africana. Su Fox Sports protagonisti anche gli sport americani
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Un ufficio in Bovisa, un ottimo business plan, fiducia nelle proprie idee hanno permesso a CHILI di crescere e prepararsi al grande salto, partendo proprio dal restyling del proprio logo. DI PETER CARDONA
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sogno americano, tutti lo conoscono, tutti lo sognano, ma se questo “sogno” fosse italiano? È il caso di Giorgio Tacchia che, con Stefano Parisi e un gruppo di imprenditori, ha fondato Chili Tv, di cui è presidente e Ceo. Tacchia è riuscito là, dove nessuno pensava si potesse ottenere qualche successo, riuscire a siglare delle partnership con i principali Studios di Los Angeles, con l’ultimo arrivato, 20th Century Fox, andato a far compagnia a Warner Bros, Pa-
ramount Viacom, Sony Pictures e a Tony Miranz, fondatore di Vudu. Ma non solo la bandiera a stelle e strisce in quest’azienda Made in Italy, anche un gruppo storico come Lavazza ha creduto nel progetto con l’acquisto del 24% del capitale tramite la Torino 1895 Investimenti SPA, credendo in un ottimo business plan e un potenziale che di anno in anno, grazie ai fatturati che continuano a crescere in modo esponenziale a darne prova, sta dando i suoi frutti.
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37 Entriamo meglio nel dettaglio del mondo CHILI: - propone una vasta gamma di titoli di film e serie tv - il servizio viene offerto su Smart TV, lettori Blu-Ray, PC, tablet e smartphone totalmente in pay per view, non ci sono costi di attivazione o canoni mensili - l’offerta è estesa anche nel Regno Unito, Austria e Polonia - CHILI è controllata dai suoi fondatori - CHILI è proprietaria di Hotcorn e CineTrailer
CHILI ha sviluppato l’Entertainment Centred Marketplace, un modo semplice e immediato per rendere completa l’esperienza per gli appassionati di cinema e serie tv, in un solo sito sarà possibile: • trovare informazioni e recensioni sulle anteprime al cinema • un servizio di biglietteria e prenotazione (cerchi un film cinema? puoi già prendere il tuo biglietto)
“Hot Corn ha il compito di raccontare i film prima che escano” Sul sito è possibile scoprire i titoli ancora prima che il mainstream ne parli, da quando un titolo è poco più che un’idea (come nel caso di Wonder Woman 2), dove non sono ancora iniziate le riprese ma iniziando a raccontare le prime indiscrezioni e gli attori del cast.
CineTrailer è una delle più popolari e scaricate APP internazionali di cinema, con oltre 5 milioni di download. Disponibile non solo in Italia ma anche in Germania, Spagna, Francia, Olanda, Danimarca, Svezia, Finlandia e nel Regno Unito. CineTrailer è un’applicazione “trovacinema” che offre informazioni geolocalizzate sulle sale, di essere aggiornati sui film in uscita e la possibilità di prenotare e acquistare il biglietto. Insomma, CHILI ha unito tutte le fasi di un film, dal momento in cui viene comunicato un titolo e i suoi continui aggiornamenti, all’acquisto del biglietto al cinema, all’acquisto/noleggio sul proprio device, allo shopping del merchandising ufficiale, un punto di riferimento per chi ama il cinema.
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• la possibilità di acquistare il merchandising originale dei Character preferiti e tanti gadget ispirati ai film (vedi sopra Deadpool2)
HotCorn è un magazine digitale dedicato ai film e alle serie televisive: articoli, video, foto, tendenze, notizie, dietro le quinte, curiosità, interviste esclusive, classifiche e news su festival e celebrità. HotCorn aiuta gli appassionati di cinema a scoprire e condividere la loro passione per i film e l’intrattenimento in un modo più coinvolgente e interattivo. Con sede a Milano, conta 30 collaboratori e corrispondenti da Roma, Londra, New York, Manchester, Tokyo e Los Angeles, a conferma della vocazione internazionale della testata. Come racconta Giorgio Tacchia:
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Quando il cinema diventa vero
5 T E C N O L O G I E C H E S O N O D I V E N TAT E R E A LTÀ
Per i registi e per gli scrittori il futuro è da sempre una fonte incredibile di possibilità creative. Ecco 5 tecnologie che arrivano direttamente dal cinema e che sono diventate realtà. Che il cinema sia il luogo perfetto per lasciare correre la fantasia è un fatto ormai assodato, così come che sia sempre più spesso terreno fertile per l’invenzione di nuove tecnologie e presagi sulla realtà del futuro.
DI COSTANZA RINALDI
1.
J.A.R.V.I.S. di Iron Man = Siri
Il laboratorio del multimilionario Tony Stark è il sogno di tutti i nerd ma non solo. Tra i tanti gadget spicca J.A.R.V.I.S., il suo sistema di calcolo e assistente personale che gli risolve non pochi problemi e domande. L’ispirazione per Siri viene proprio da qui.
2.
Il ritorno dello Jedi (Saga Guerre Stellari)= Hoverbike
Chi non si ricorda la scena dell’inseguimento nella foresta di Endor con la Principessa Leila e Luke Skywalker in sella a una moto volante? Se siete tra chi ha sempre voluto provare un’esperienza simile, ora potrete con l’Hoverbike, la prima moto volante al mondo.
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3.
Star Trek = Kindle e Ipad
Loro li chiamavano PADD, noi li chiamiamo e-reader e tablet. Tralasciando da parte questi ultimi, oggi, c’è la versione più lussuosa dei primi: il Kindle Oasis. Molto più leggero, con batteria interna eccezionale, schermo ottimizzato e sensore di orientamento per passare tra la lettura di sinistra o di destra in un istante.
4.
Ritorno al Futuro II = Oculus Rift
Marty, il 21 ottobre del 2015, ne indossava uno. Già nel 2013 con il lancio dei Google Glass la possibilità di concretizzare la cosiddetta realtà aumentata è diventata vera e con gli Oculus Rift sembra che i limiti si siano spinti ancora oltre.
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5.
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Super Car = Fitbit Ionic
KITT, la super car rispondeva prontamente alle richieste di David Hasselhoff che parlava al suo orologio intelligente. Oggi, rispondere alle email, monitorare il proprio sonno, ascoltare la musica preferita, pagare alla cassa e decidere la propria salute sono tutte attività racchiuse nel nuovo Fitbit Ionic. Da tenere sempre al polso.
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TOP 5
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App TORNA IL CONSUETO APPUNTAMENTO CON LE APP PIÙ INTERESSANTI DEL MESE. QUANTI DI VOI (E NOI) HANNO DOVUTO CESTINARE DELLE FOTO PERCHÉ AVEVANO DEI PICCOLI DIFETTI O QUALCOSA DI TROPPO? A VOI LE 5 MIGLIORI APP PER IL RITOCCO FOTOGRAFICO
DI TOMMASO VALISI Come si può intuire dal nome, questa app è un potente e divertente editor per i ritoccare i selfie. Non è un segreto che spesso si passa del tempo a selezionare e sistemare ogni minimo dettaglio prima di postare una foto sul proprio wall, adesso un sistema per velocizzare le operazioni di post-produzione. Facetune mette a disposizione numerosi effetti per ritoccare la propria foto, dallo sbiancare i denti al levigare le occhiaie e zigomi o per far sparire nei e brufoli. Disponibile sia su Google Play Store a 3,99€ e sull’App Store a 1 euro in più
2
3
SNAPSEED
AFTERLIGHT
Un’app compatibile con tutti i dispositivi e gratuita, sicuramente un incentivo nel volerla scaricare. Andiamo diretti ad alcuni dettagli: 29 strumenti e filtri, inclusi Correzione, Pennello, Struttura, HDR. Compatibile con JPG e RAW (anche le foto scattate con macchine fotografiche saranno alla vostra portata per un ritocco degno di un professionista). Se volete saperne di più non occorre altro che scaricarla e iniziare a fare pratica
4 TOUCHRETOUCH
Un’app pensata appositamente per togliere tutti quei disturbi che spesso ci ritroviamo nella nostra foto, senza che ce ne fossimo accorti, quando l’abbiamo scattata. Sicuramente uno strumento intuitivo e facile da utilizzare. Oltre ai soliti ritocchi sulla pelle per piccole imperfezioni, si può intervenire su cavi elettrici, pali e cavi del telefono. Vi ritrovate una persona indesiderata sullo sfondo? Problema risolto. Insomma, non avrete più limiti per rendere la vostra foto unica rimuovendo qualunque cosa che pensiate sia di troppo e se non sai come fare, potrete seguire i tutorial creati appositamente. Disponibile su Google Play a 1,99€ e sull’Apple Store a 2,29€
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Per chi avesse voglia di non limitarsi all’uso dei filtri, in questo caso ne avete 59 a disposizione, avrete anche 15 strumenti di regolazione pensati unicamente per migliorare le vostre foto con velocità e facilità. Se non vi bastasse ancora potete scegliere le numerose cornici a disposizione per focalizzare ancora di più ciò che desiderate. Anche in questo caso è possibile condividere la foto finale sui propri social o se preferite, anche via email. Disponibile gratis su Google Play Store
5 PIXLR
Un’app completa di funzioni per ogni esigenza per operazioni di fotoritocco decisamente avanzate, potrai finalmente scatenare tutta la tua creatività. Potrete lavorare su aree specifiche, sperimentare utilizzando la doppia esposizione con due foto, creare dei collage per far vedere ai vostri amici i luoghi più belli delle vacanze. Se non bastasse potrete aggiungere didascalie e stilizzare le immagini come disegno a matita, poster o altro. I limiti saranno solo quelli della vostra immaginazione. Disponibile gratuitamente sia per iOS che Android
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FACETUNE
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via Lomonaco 13, Milano www.bertame.it
WHO’S WHO
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Cristina Roncato Veterano DA MEDIASET A VIACOM Dopo un’esperienza di parecchi anni all’interno di Mediaset, tra cui quella di vicedirettore di Rete4, Cristina Roncato Veterano, il primo febbraio 2018 entra in Viacom International Media Networks Italia nel ruolo di Direttore dei canali Paramount e “della tv che spacca”, ossia Spike. Considerata la vastità e complessità del mondo tv, abbiamo deciso di incontrarla e di scoprire qualcosa in più a riguardo.
DI FRANCESCA ORTU Cristina che tipo di lavoro stai svolgendo con Paramount e Spike? Per l’esattezza stiamo cercando di consolidare il canale Paramount, che va molto bene di per se e di rendere autonomo il canale Spike, realtà più difficile considerata la quantità di reti presente in tv.
abbastanza programmi soddisfacenti e più che ottimi. Dovevamo portare l’attenzione dello spettatore fino al canale 49. Inoltre i canali prima del nostro si riferiscono a programmi di cartoni animati e quindi a maggior ragione dovevamo portare l’adulto a superarli e ad arrivare a noi.
Spike e Paramount sono molto vicini televisivamente. Che target hanno? Sì, sono le due facce di una stessa medaglia, oltre al fatto che entrambi appartengono alla famiglia Viacom. Spike ha un target prettamente maschile che vede per lo più film d’azione, divertimento e attualità, mentre Paramount ha un target più ampio, più light, familiare e femminile. Gli stessi generi si trovano su entrambi ma declinati in maniera diversa. Paramount è più romantico e tende a sviluppare tutti i generi filmistici durante l’intera settimana al fine di accontentare il suo intero pubblico.
Prevedete delle new entry in futuro per Spike? Stiamo introducendo dei nuovi programmi dei quali non vi posso svelare nulla ma sì, ci saranno delle new entry che chiaramente rispecchieranno quella che è la linea editoriale acquisita finora. Maurizio Battista, una sfida che vi sta dando molte soddisfazioni. La comicità in tv piace ancora? È tanto seguito e sì, la comicità piace ancora parecchio in tv perché le persone hanno bisogno di spensieratezza quando sono a casa o ci rientrano dal lavoro. La gente ha bisogno di distrarsi. Lui inoltre è molto bravo nel fare cabaret: è protagonista di Battistology, programma per eccellenza di Comedy Central, canale in esclusiva su Sky e in replica su Spike, in cui è diventato uno dei programmi di maggior successo.
Una programmazione che spazia dai Jefferson a Spartacus, quella di Spike invece. Qual è la vostra linea editoriale? Io aggiungerei anche Magnum P.I.. La linea editoriale rispecchia pienamente il target di cui abbiamo parlato. Miriamo a offrire programmi che soddisfino tutti i generi ma in versione più maschile, quindi portando l’attenzione spesso sul comedy, sulla risata e sull’ironia con film, serie tv, factual, game show e vari programmi d’informazione.
Quali sono state le problematiche che avete incontrato? La principale è stata quella di costruirci un seguito considerato il suo numero e il fatto che le reti prima offrono già
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Bè molto ambizioso. Sì, sia perché non ci sono degli altri programmi così in Italia che per il fatto che è complicatissimo realizzarlo e trovare allo stesso tempo giornalisti che siano disposti a immedesimarsi appieno in certe situazioni, ma racconta la realtà, cosa fondamentale in molti dei nostri programmi e ci auguriamo di crescere fino a tal punto.
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L’essere sull’Inc 49? È stata una sfida bella tosta ma per fortuna siamo riusciti a spiccare grazie ai programmi che facciamo e alla comunicazione che abbiamo attuato.
Se potesse portare un programma americano nella tv italiana su quale punterebbe? A dir la verità punterei su un programma spagnolo, 21 Días, che consiste nel vivere in prima persona situazioni difficili e vissute da altri per 21 giorni al fine di comprendere problemi che non potrebbero essere altrimenti.
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N U M E RO LO G Y la squadra di National Football League di San Francisco
DI ALESSIA B.ZOBEL lo stato dell’Alaska nella lista degli Stati federati degli Stai Uniti d’America
il numero più basso formato da due quadrati (2x2=4 + 3x3=9) la festa che si tiene dopo il Powwow (conoscete gli Indiani del Nord America?)
il prefisso telefonico nazionale della Germania
il parallelo Nord che ripercorre il confine tra Canada e Stati Uniti
un’autostrada della California che collega le città della corsa all’oro alle colline della Sierra Nevada
l’anno dei “The days of (49 appunto!)” di Bob Dylan
la somma delle cifre del suo quadrato (2401) è la radice quadrata di 49
il numero di archi su un’arpa e di chiavi su una celesta
l’insieme dei racconti nell’antologia di Ernest Hemingway il nome del Plutonio durante il Progetto Manhattan - che il realtà ha come numero atomico il 94
l’anno in cui Karl Abarth fonda l’omonima casa automobilistica (1949)
il numero di vittorie e di incontri disputati dal campione del mondo di pesi massimi Rocky Marciano, che si è ritirato imbattuto il numero di giorni e le notti che Siddhartha Gautama (Buddha vi dice niente?) ha trascorso meditando prima di raggiungere lo stato di suprema conoscenza
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il numero della maglia del lanciatore Ron Guidry: 14 anni nei New York Yankees, All-Star per quattro volte, vincitore di 5 Golden Glove Award e due World Series
il numero di secondi necessari per contare fino a 100
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Venomoth, il Pokémon falena che colpiva i suoi avversari con Psichico
l’insieme di vittorie consecutive dell’ Arsenal tra il Maggio 2003 e l’Ottobre 2004, che ha stabilito un record nazionale nel calcio inglese prima di incontrare il Manchester United
la Lotus della Formula Uno disegnata da Colin Chapman e Maurice Philippe
l’età che aveva Tony Ryan quando ha fondato Ryanair Mirfak, la stella più luminosa della costellazione di Perseo (a soli 510 anni luce da noi!)
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YOUTUBER S
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Olivia Frost
“SII BRAVO AD ESSERE TE STESSO” L’abbiamo seguita su Instagram, su Youtube e abbiamo fatto diverse ricerche online per saperne di più sull’influencer londinese Olivia Frost, alla quale non siamo riusciti a dare un ruolo preciso per via delle differenti forme di comunicazione che le piace esplorare e che la portano a non possedere un’etichetta. Le sue foto super solari, colorate e decisamente cool hanno attirato la nostra attenzione e la sua normalità, espressa anche nei video in cui racconta la sua quotidianità, ci ha fatto venir voglia di conoscerla meglio.
DI FRANCESCA ORTU
momento l’ho percepito più come un lavoro. Perché, secondo te, hai iniziato ad avere tanto seguito sui social? Credo perché sono rimasta fedele a me stessa. Ho il mio stile e la mia personalità. Amo i colori e gli abiti stravaganti da quando avevo circa 3 anni e non ho mai cambiato ciò che mi piace nonostante la popolarità del mio blog. Non ho avuto paura di essere chi sono. Le tentazioni di molti è seguire questo percorso in base alla normalità che socialmente viene percepita, non la propria. Io invece sono una forte sostenitrice del fatto che il successo può avvenire solo se sei fedele a te stesso, a ciò che ami e a cosa ti rende felice. Come definisci il tuo stile? Amo indossare i colori ed essere un po’ caotica in un mondo di minimalismo e di bianco e nero, ma non penso che si possa definire davvero lo stile, scelgo di non seguire nessuna categoria o
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tendenza, io sono me e questo è tutto quello che so essere. Oltre alla moda e ai viaggi di cosa ti occupi? Il fashion blogging e il travel blogging sono al momento il mio principale lavoro. Oltre a scrivere sul mio blog però sto iniziando a spaziare con la mente sul come curare il mio marchio in futuro. Qual è stata la collaborazione che ti è piaciuta di più? Le mie collaborazioni preferite sono sempre legate alla moda, quelle che mi danno libero sfogo e che mi permettono di essere più creativa possibile. Adoro anche le collaborazioni che mi permettono di viaggiare e conoscere nuove realtà. Quali sono le tecniche per farsi notare sui social? Funziona solo se resti fedele a TE. Ancora una volta penso che tutto questo si riduce a onesti con chi ti guarda.
Tu cosa consiglieresti? L’unicità. Chi ti scatta le foto? Il mio migliore amico con cui vivo, cosa che mi permette di pubblicare contenuti in tempo reale, il che permette ai miei follower di seguire la mia vita e a me di instaurare con loro un legame personale. Perché i video non li posti poi su Instagram? Vuoi mantenere separate le due cose? Lo faccio attraverso le stories. Mi funzionano più lì che non postati. Come definiresti il tuo profilo Instagram? Semplicemente una finestra sulla mia vita. Una percezione di me stessa. C’è un messaggio in particolare che vuoi mandare con i tuoi post oppure no? Sì. Non cercare di essere qualcun altro. Non è necessario copiare nessuno stile o nessuna vita. Sii bravo ad essere te. Non c’è niente di sbagliato nell’essere diversi ed è proprio questo ciò che rende interessante. Il mondo sarebbe noioso se tutti fossero uguali. Dove vorresti aspirare con il tuo lavoro? Mi piacerebbe in primis lavorare sul mio marchio e poi viaggiare di più perché ci sono ancora troppe culture eccitanti là fuori che devo conoscere. Pensi ci sia ancora spazio nel mercato per chi decide di intraprendere la tua carriera? Ovviamente e ci sarà sempre. Molte persone possono discutere o credere che sia saturo, ma non è vero. Può essere saturato da tutte quelle figure che oggi si immedesimano nelle classiche blogger che scelgono di indossare dei vestiti invece di esprimersi, ma se offri al mercato la tua personale visione del mondo e la tua angolazione allora ci sarà sempre spazio per la nuova creatività. © Riproduzione riservata
Olivia, quanti anni hai? Ho 23 anni. A quale età hai iniziato a fare la youtuber? La faccio da circa 10 mesi. Quando hai aperto i tuoi canali? Ho creato il mio marchio Oliviabynature e il mio profilo Instagram nel 2016. Il mio canale Youtube l’ho invece aperto nel 2017. Perché hai deciso di aprire un tuo marchio? Perché ho una passione naturale per la curiosità e sono abbagliata dalla moda, dai colori e da tutto ciò che riguarda la creatività. Sono fondamentalmente una persona molto creativa e ho costantemente idee nuove su combinazioni moda, tavolozze di colori ed eccitanti avventure. Il mio canale è nato molto naturalmente, perché già mi occupavo di tutte queste cose durante il mio tempo libero, quindi stato spontaneo il condividere il mio modo di fare arte con tutte le persone che hanno scelto di seguirmi. Blogger o youtuber, come preferisci definirti? Non penso che io possa inserirmi in una sola categoria, immagino che fondamentalmente io sia un blogger, ma su più mezzi, quali i video, i testi e le immagini. Mi piace esplorare tutte le forme di comunicazione al fine di definire un mio modo di esprimermi. Che formazione hai? Ho studiato geografia in una delle migliori università del Regno Unito. Perché hai deciso di studiare geografia? Amo viaggiare ed esplorare/scoprire nuove culture e diverse prospettive sulla vita. Oltre alla youtuber fai qualcos’altro? Hai qualche altro impiego? Mi sono appena laureata all’Università e al momento mi diverto ad essere una Instagram blogger e youtuber a tempo pieno. Quando i tuoi social sono passati dall’essere un hobby a essere un lavoro? Su Instagram quando i miei follower hanno raggiunto i 70K circa, da quel
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A DAY WITH...
Entertainment Illustrated
DI JESSICA POLSKY Una voce fuori dal coro, un punto di vista a volte irriverente e a volte ammiccante, questa è la nostra inviata Jessica Polsky. In ogni numero ci racconterà l’esperienza di un’intera giornata insieme a... proponendoci il suo punto di vista sempre unico e originale
JessicaPolsky
È una grande gioia portarvi con ogni mia rubrica dietro le quinte di casa mia: l’affascinante, eclettico (e pazzoide) mondo dello spettacolo. Però, tra tutti i backstage, mi sono resa conto di aver trascurato quello più ovvio: il nostro stesso giornale!
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Conosciamo 3 delle figure fondamentali per la realizzazione di un giornale e capiamo come i loro talenti si uniscono per dar vita ad ogni numero di Entertainment Illustrated. La nostra Coordinatrice di redazione, Francesca Ortu, il collante che supervisiona i vari reparti e si assicura che la visione ed i tempi della direzione siano rispettati. In tutto ciò, svolge anche una parte giornalistica vera e propria, dalle interviste ad articoli a 360° sul core del magazine. “Nel mio lavoro non hai la possibilità di annoiarti e credo che questo ne sia il bello. Mi coordino costantemente con il Direttore e I collaboratori, così
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Jessica.Polsky
@realjessypolsky
come con lo stesso Editore e chi si occupa della parte commerciale. È fondamentale essere tutti allineati e conoscere le idee dei collaboratori, voler crescere con loro e per loro.” Un incarico del genere richiede un insieme particolare di doti ed istinti umani, come anche una bella dose di esperienza.
È evidente che per questo lavoro ci vuole un artista nato. “Bisogna essere dotati di una cultura visiva, di un certo gusto e di una sensibilità particolare nel seguire i trend del momento senza esserne schiavi.” Le emozioni sono tante, ma per Francesco la frenesia della chiusura di un numero ha un’energia speciale.
“Ciò che conta di più nel mio lavoro è la capacità di cogliere qualsiasi cosa, il farsi trovare sempre preparati, interessati e svegli nel capire le parole, i gesti e le situazioni.” - Francesca Ortu -
“In quei giorni regna un meraviglioso “casino creativo”. Ma la soddisfazione piu’ grande è ogni volta avere in mano il prodotto finito. Sfogliarlo, assaporarlo, vedere che tutte quelle corse e quelle notti sono diventate un giornale vero.” - Francesco Poroli -
L’Art Director, Francesco Poroli, mi ha aperto gli occhi al suo di mondo di pura creatività ed intuito impeccabile. “ll mio ruolo è quello di dare forma e colore ai contenuti preparati dalla redazione. Scegliere una foto, un font, una palette adatta ai contenuti e trasformarli in pagine leggibili, ordinate e divertenti da sfogliare.”
Passiamo ora al Direttore, Peter Cardona, nuovo da questo numero e pieno di idee per il nostro giornale. Cosa ci vuole per un incarico cosi’ impegnativo e variato? “Ho sempre pensato di essere un lavoratore che ha fatto delle proprie passioni un
mestiere, a questo bisogna aggiungere tantissima pazienza, capacità di mediazione e ricerca”. Il suo è un lavoro che ha sfaccettature della gestione sia di fatti e prodotti tangibili sia di esseri umani. Un insieme di capacità non facile da trovare. “I giornali sono fatti da persone creative, complicate, incasinate, esuberanti, timide e passionali, l’importante è riuscire a creare un team affiatato.” - Peter Cardona Queste sono solo 3 delle tante figure che spingono avanti Entertainment Illustrated! Vi è piaciuto questo tour guidato? Che dite? Comunque se il mestiere da attrice dovesse smettere di piacermi, potreste trovarmi in Piazza Duomo in mezzo ai turisti con la margherita in alto... www.jessicapolsky.com
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N O N S O LO FAS H IO N
ENRICO COVERI | Completo in cotone ICEBERG | Maglione con ricamo Mikey Mouse TOMMY HILFIGER | Cintura in pelle intrecciata FAREWELL | Scarpe in suede con cuciture in rilievo
S HADE
Il suo tormentone ci ha conquistato ma dietro il nuovo Re del Trap non ci sono vecchi stereotipi ma un “very normal people” che lo rende ancora più interessante
MAGN UM P .I .
RICCARDO POZZOLI
Torna sugli schermi l’intramontabile investigatore delle hawaii, con un stile alla moda più che mai
Il mondo dei Millennials, raccontato da chi lo è veramente. Quando per gioco nasce un business milionario
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MAGNUM P.I.
sempre più di moda
Il telefilm degli anni 80 girato alle Hawaii torna sul grande schermo e il fashion system ne prende atto. Tra camicie floreali, jeans iconici e cappellini da baseball
DI ANGELO RUGGERI
utto è pronto per il reboot di Magnum P.I.. Anche il mondo della moda. Mentre la serie tv iconica è trasmessa oggi da Spike, la Cbs ha annunciato che l’investigatore privato Thomas Magnum nella nuova versione della serie sarà interpretato da Jay Hernandez, visto al cinema in Suicide Squad e in tv in Scandal. A dirigere il pilot del crime drama (che diventerà una serie solo dopo l’approvazione del network) è stato chiamato Justin
(in onda dal lunedì al venerdì su SPIKE, DTT canale 49)
Lin, regista della saga Fast&Furious. Nella nuova serie il protagonista sarà un ex-Navy Seal che, di ritorno dall’Afghanistan, deciderà di mettere i suoi talenti al servizio di una nuova causa. Diventato un investigatore privato, Thomas Magnum risolverà i casi aiutato da un ristretto team di fidati collaboratori. Ecco una selezione di capi e accessori moda che si ispirano al telefilm degli anni 80 girato alle Hawaii.
MANGO
Una scarpa da barca, perfetta per le giornate estive, da indossare con shorts e camicia floreale
LEVI’S
Negli anni 80, erano presenti in tutti gli armadi. Un po’ come oggi. I jeans 501 di Levi’s trasportano chi li indossa proprio in quell’epoca indimenticabile. Da indossare con sneakers e T-shirt bianca.
REEF
Floreal-mania. Con le stampe dei fiori delle Hawaii. Ed è subito surf, running sulle spiagge e passeggiate ammirando il tramonto. Proprio come in Magnum P.I.
Le 6 cose che forse ancora non sai su Magnum P.I.
1.
La CBS ha confermato il reboot della celebre serie e il suo nuovo protagonista sarà Jay Hernandez, attore di origine messicane noto per i suoi ruoli in Suicide Squad e Bright, che vestirà i panni dell’amato Thomas Magnum.
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2.
Per il ruolo di Thomas Sullivan Magnum IV, Tom Selleck fu costretto a rinunciare alla parte di Indiana Jones ne I predatori dell’arca perduta, ma divenne un’icona di quegli anni e il ruolo gli valse un Emmy Award nel 1984 e un Golden Globe nel 1985.
3.
Nella serie le vicende di Thomas Magnum si sono intrecciate con quelle di numerosi personaggi famosi: primo fra tutti l’incontro tra Magnum e la mitica Jessica Fletcher, protagonista di un altro telefilm di indiscusso successo, La Signora in Giallo dando vita ad un vero e proprio crossover tra due delle serie più famose dell’epoca.
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CANADA GOOSE
Per ripararsi dalle piogge improvvise alle Hawaii, è necessario un bomber impermeabile. Proprio come questo modello di Canada Goose. Leggero, perfomante e dall’allure tipicamente americana.
LOUIS ERARD
Cronografo con cassa in acciaio e datario, per non arrivare mai in ritardo all’appuntamento con il pericolo.
FERRARI 488 SPIDER
Una sportcar senza tempo, la macchina perfetta per completare un look da vero investigatore privato in stile Hawaii, rigorosamente rossa.
VILEBREQUIN
Costume da bagno, rigorosamente corto per avere un’abbronzatura completa ma rimanendo sempre elegante e con stile.
SELECTED HOMME VISTO SU ZALANDO
Senza fantasia floreale non è Hawaii. E Thomas Magnum ne è un serio intenditore e collezionista. Da indossare con i pantaloni chino o gli shorts, per andare in spiaggia.
RAY-BAN
Design autentico e colori intramontabili caratterizzano l’iconica estetica di RayBan Shooter. Qualità e funzionalità al servizio di chi ama lo stile. Ritornano le linee inconfondibili e i profili definiti del modello Shooter originale, tanto amato da Thomas Magnum. Al ponte ricurvo del modello Aviator si sostituisce un anello, pensato all’origine come poggia sigarette, per lasciare al cacciatore l’agio di maneggiare il fucile.
4.
Nella versione americana la voce di Robin Master – il ricco autore di libri che ospita Magnum nella sua villa e che nel telefilm non compare mai integralmente – è di Orson Welles, che avrebbe dovuto svelarsi nell’ultima puntata della serie. L’artista però morì proprio nel 1985 a poche settimane dalle riprese.
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NEW ERA
È il cappello da baseball per antonomasia. Soprattutto in questa versione, con il logo degli New York Yankees. Perfetto per ripararsi dal sole, mentre si naviga nel Pacifico.
5.
La villa alle Hawaii che nel telefilm è di proprietà di Robin Master e della cui sicurezza si occupa direttamente Thomas Magnum, è stata venduta all’asta nel 2015 per 8,7 milioni di dollari. Voci insistenti sostengono che la casa sia stata comprata da Barack Obama che era solito trascorrere le vacanze con la famiglia in una località vicina.
NOVE25
In argento con pietra nera al centro, l’anello di Nove25 riproduce il modello celebrativo massonico. Un accessorio prezioso che non può mancare nel guardaroba dell’uomo di oggi.
6.
Magnum, P.I. è stato uno dei primi show televisivi a rompere la quarta parete e a farlo senza l’uso di dialoghi. Bastava uno sguardo o un sorriso alla telecamera, ma era estremamente d’effetto. Quando Magnum ti guardava, ti sentivi subito come se fossi dei suoi amici!
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IN TERV IEW
SH TOMMY HILFIGER Camicia con stampa paisley GABRIELE PASINI Cardigan multicolor con bordi a contrasto; papillon in seta
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51 HA FATTO IL BOOM DI ASCOLTI CON LA SUA HIT “BENE MA NON BENISSIMO” CHE HA SPOPOLATO LA SCORSA ESTATE DIVENTANDO AUTOMATICAMENTE PER LUI SIMBOLO DI RICONOSCIMENTO. DOPO UN ANNO DECIDE DI SPACCARE CON UN NUOVO ALBUM CHE CI FARÀ ATTENDERE ANCORA QUALCHE MESE PRIMA DI POTER ESSERE ASCOLTATO PER INTERO. VITO VENTURA, IN ARTE SHADE, SI RACCONTA.
TOMMY HILFIGER Completo in cotone vichy; polo in maglia
NERD, SFIGATO E... FIGO
HA DE Quando hai iniziato a fare musica? Ho iniziato a 14 anni. Suonavo il pianoforte ma facevo schifo. È stato il mio primo approccio al comporre musica. A 16 anni ho scritto il mio primo testo rap, davvero terribile. Mi piaceva il fatto che mi dava la possibilità di raccontarmi e di esprimermi. Nello stesso anno ho fatto anche il mio primo freestyle. Perché pianoforte? Mi piaceva il suono.
Che titolo avevi dato al primo pezzo? Vorrei anche io. Parlavo di tutte le cose che avrei voluto fare, ma era davvero pessimo. Imbarazzante la base, il ritmo, tutto.
Prima dei tuoi 14 anni? Studiavo al Liceo Scientifico dal quale andai via. Mi iscrissi all’Aziendale dove finii le superiori. Non avevo voglia di studiare.
DI FRANCESCA ORTU
L’università? Ci ho fatto un anno e mezzo, indirizzo Lingue. Dopo feci l’Accademia di Doppiaggio e Recitazione, esattamente nel 2010. Nel frattempo facevo mille lavori diversi per mantenermi.
Quando hai iniziato a guadagnare con la musica? Nel 2013 con la vittoria di MTV Spit sulle battaglie di freestyle. Ero lì a rappresentare il Piemonte. C’erano rapper da tutta Italia. Da quel momento ho iniziato a girare un pochino e alla fine ho iniziato a guadagnare più di musica che del lavoro che facevo.
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Photo
MANUEL SCRIMA
Style
PETER CARDONA
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una serata, lo trovo volgare e troppo poco rispettoso nei confronti di chi fa il lavoro che facevo io. Sto cercando di mettere a parte il più possibile per poi poter investire su me stesso. Non ho mai aspettato le etichette discografie. Se non investi tu, non puoi aspettare che lo facciano gli altri. In cosa sperperi? Play Station, videogames e scarpe da calcio. Quali games? Fifa 18 è quello che mi piace di più, altrimenti gioco ai giochi di sopravvivenza horror. Mi cago addosso per i mostri però mi piacciono lo stesso. Sei fifone? Di brutto. Di cosa hai paura? Dei ragni e del ritardo. I miei incubi peggiori sono quando sogno di fare tardi a un evento importante come ai concerti. Mi mette ansia, ho paura di perdermi le cose importanti.
ENRICO COVERI Completo in cotone KYME SUNGLASSES Occhiali con lenti sfumate
Sei anche tanto impegnato nel sociale. Ho la fortuna di essere n una posizione privilegiata. Tutti i ragazzi mi conoscono e se posso aiutarli a non fare delle scelte sbagliate lo faccio stravolentieri. Che cosa fai per l’esattezza? Gioco a calcio con la Nazionale Hip Hop che è la squadra con cui facciamo charity e beneficienza. Aiutiamo le Onlus e adesso stiamo aiutando ABIO, Associazione Aiutiamo i Bambini in Ospedale. Quello che guadagniamo lo doniamo a loro che comprano giocattoli e medicinali per gli ospedali. Con il San Raffaele stiamo anche partendo con un progetto sull’alimentazione dei ragazzi durante l’età dello sviluppo. E poi le domeniche di solito vado nelle case famiglie a giocare e aiutare i bimbi che non possono stare con i genitori o che gli sono stati tolti. Un bimbo che è arrivato da poco si è calmato solo sapendo che sarei andato a trovarlo, è come se avesse trovato una ragione in più per stare lì dentro. Hai credibilità a riguardo? Per loro sei un idolo e quindi sì. Perde valore il sold out, il disco d’oro, tutto. Vorrei che tanti miei colleghi capissero quanto è importante il ruolo che hanno per la società.
“NON HO MAI ASPETTATO LE ETICHETTE DISCOGRAFICHE. SE NON INVESTI TU, NON PUOI ASPETTARE CHE LO FACCIANO GLI ALTRI” ENTERTAINMENTILLUSTRATED.IT
Cos’è cambiato da quando hai iniziato a guadagnare? Il fattore economico mi ha dato tranquillità. Non possiedo una villa Scarface, ma mi ha reso felice e soddisfatto del mio percorso. E personalmente invece? Do molto valore ai soldi, non mi vedrai mai fare le storie su Instagram in cui faccio vedere quanto ho guadagnato in
Quest’anno fai 31 anni e hai un visino da 20enne. Nei locali mi chiedono ancora la carta d’identità. Lavorativamente ti ha aiutato? Si, nelle gare di freestyle erano tutti più grossi e più cattivi di me, quindi quando vedevano quello piccolino e con il faccino pulito non si aspettavano nulla, io invece poi gli tiravo certi insulti che li facevo rimanere male. Mentre nei video musicali? Posso prendermi ancora il lusso di fare
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53 PAOLONI Completo due pezzi in lino TOMMY HILFIGER Polo in maglia check GABRIELE PASINI Pantaloni baggy con catena
In tutto il servizio: TOMMY HILFIGER Cintura in pelle intrecciata FAREWELL Scarpe in suede con cuciture in rilievo
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BALLY Trench con ecopelliccia removibile TOMMY HILFIGER Completo in cotone vichy; polo in maglia
cose divertenti per via delle sembianze da ragazzetto e stronzetto. Non sarei credibile in un altro personaggio. Shade sono io, preferisco le good vibes ed è difficile che mi arrabbi.
di fare il primo nel 2015 e poi dopo 6 mesi subito l’altro. Il primo era mirato all’intrattenimento a prescindere da quanti pezzi sentissi miei, nell’ultimo sono più io.
Quando sei Vito? Sono più nerd. Mi chiudo a leggere, sono più timido e anche più sfigatello. Shade è una versione più cool di me e i ragazzini mi vedono come un figo proprio perché sono sfigato come Jim Carrey. Ecco, la mia vita è come The Mask.
Il prossimo? Sarà ancora diverso, perché è veramente tanto carico, ho concentrato il meglio e adesso la selezione è difficile.
Shade perché? Perché ha mille sfaccettature. Il tuo ultimo album? Risale a gennaio 2016, ho fatto l’errore
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Quando uscirà? Dopo l’estate, ho finito di scriverlo. Il pezzo Patch Adams a cosa si riferisce? Racconta della mia fidanzata con la quale ho passato un periodo in ospedale l’anno scorso a causa di un tumore alla
tiroide che per fortuna abbiamo risolto subito. È per di più la storia dello stesso Patch Adams con il quale ho avuto l’occasione di andare una settimana per gli ospedali d’Italia al fine di rendere una tristezza meno tale. È il brano del quale vado più fiero. Freestyle e album? Sono due versioni di me. Nei freestyle mi diverto, li faccio in 10 minuti, mentre nelle canzoni rimugino per mesi e mesi anche su una rima. Il freestyle è il mio lato più cazzaro, da una scarica d’adrenalina pazzesca. Il doppiaggio? Adesso è un secondo lavoro ma ho faticato tanto per entrare nel giro.
Che cosa doppi? Programmi su MTv, Real Time, Disney Channel, reality e serie tv su Netflix come Dear White People, serie molto figa. Chi vorresti doppiare? Spiderman, è strafigo. Musica, da chi prendi spunto? Macklemore. Ha ribaltato il concetto di musica rap, è bravissimo, ha una tecnica pazzesca e ha cambiato le regole.
(Grooming Luce Tasca@MH Artist using Cotril / Style Assistant Alessia Beomonte Zobel)
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Il mondo di / per RICCARDO POZZOLI DI FRANCESCA ORTU Dopo pochi giorni dall’uscita del suo primo libro Non è un lavoro per vecchi, Riccardo ne ha già in cantiere un altro e noi siamo partiti proprio da questo per fargli delle domande che potessero raccontarci di lui. ENTERTAINMENTILLUSTRATED.IT
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55 Com’è nata l’idea di scrivere un libro? Tutti mi chiedevano di scriverlo per raccontare la mia storia e la mi esperienza professionale. Poi sono entrato in contatto con la De Agostini, abbiamo iniziato a ragionarci un po’ assieme ed è nato questo progetto. L’editore ha capito subito che tipo di taglio volessi dare al libro. Non volevo un manuale ma un qualcosa che potesse trasmettere la parte più umana di me e del mio lavoro. Quale consapevolezza personale ti ha portato a voler raccontare questa esperienza? Tutta la mia vita professionale, da 7 anni a questa parte, l’ho vissuta senza limiti tra lavoro ed esperienze personali, il che mi ha formato molto e mi ha lasciato un’esperienza molto viva e molto forte. Traggo dalle mie esperienze lavorative dei concetti che credo possano essere utili per tutti quelli che vogliono inventarsi professionalmente e da qui ho sentito che avevo qualcosa da raccontare. Sono anche stato tanto fortunato. Sono sempre stato al posto giusto nel momento giusto e ho sentito di avere la responsabilità di doverlo condividere. Come ti sembra questa nuova esperienza? Non pensavo fosse cosi stancante e impegnativa, sarò più preparato per l’uscita del secondo. Il titolo? È provocatorio. Non è legato a condizioni anagrafiche ma al non volersi mettere in gioco, al non voler rischiare e al non saper abbracciare il cambiamento. È riferito ai vecchi di mentalità. Il fenomeno Chiara Ferragni? Il miglior caso di personal branding degli ultimi tempi. Forse non soffermandoci su ciò che già conosciamo lo abbrevierei così durante una chiacchierata confidenziale.
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Un’intuizione fortunata? Per essere uno dei migliori casi ci vuole la fortuna. Come ti definisci? Un imprenditore e inevitabilmente anche uno startupper. Non saprei proprio come definirmi altrimenti, ma chi se ne frega dell’etichetta, di quello che sono e di come mi definisco.
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Freghiamocene. Perché? Perché siamo in un periodo in cui le industrie si stanno amalgamando e tante funzioni si stanno sovrapponendo. Tutti i limiti mentali che c’eravamo prefissati finora si stanno assottigliando. Il bello è non definisci per lasciare spazio all’indefinito e al nuovo. Quindi pensi sia un bene il fatto che le etichette stiano perdendo valore? Un bene enorme. A livello mediatico ti senti un influencer? Credo che lo sia chiunque, anche chi ha 100 followers ma è capace di influenzarli. Non esiste un confine.
con le persone. Ho anche una spiccata propensione alla leadership e mi piace guardare avanti, motivare il mio team e dargli una direzione. Libertà, coraggio e paura. Cosa rappresentano per te? La libertà è il valore più importante per me. Ho sempre cercato di tenermi libero da preconcetti, da limiti, da barriere mentali. La mia dose di coraggio ce l’ho forse nell’abbracciare la libertà e nel voler sempre conoscere ciò che non conosco, di voler scoprire. E la paura fa parte del gioco. Spesso temo di non riuscire in un qualcosa ma non si può essere coraggiosi se non si ha paura, altrimenti sarei solo un folle. I tuoi sbagli? Ne ho fatti tanti. Dai progetti sbagliarti
Che lato caratteriale ti accomuna alla tua professione? Sono una persona molto socievole e empatica e questo mi aiuta molto considerato che lavoro costantemente
Ragione o istinto? Che cosa ti guida personalmente e/o professionalmente? Sono istintivo professionalmente e riflessivo personalmente. Sono un Gemelli. Ti sei sposato durante la vacanza a Los Angeles, com’è la vita coniugale? Ti cambia un po’ il modo di ragionare. Inizi seriamente al pensare in due e non più al dove andremo in vacanza ma al dove prenderemo casa. Come ha fatto Gabrielle a catturare uno degli scapoli più interessanti in circolazione? Mi ha conquistato con la testa. Ci conoscevamo superficialmente ma esattamente un anno fa l’ho rivista a Londra, all’Electric su Portobello Road. Abbiamo passato una notte bellissima in albergo da me dove non è successo nulla di fisico. Abbiamo parlato solo di politica e di psicologia perché c’erano le elezioni governative in Francia. Dove avete preso casa? A Los Angeles, anche se io tornerò spessissimo qui in Italia.
Lo inizi a essere nel momento in cui decidi di rendere pubblica la tua comunicazione, i tuoi contenuti. Poi c’è chi lo riesce a fare per lavoro, ma non trovo che ci sia una definizione ancora precisa del termine. Hanno definito la tua generazione vuota e senza ideali, cosa ne pensi? Secondo me li sta cambiando. I millennials stanno vivendo un cambio della società radicale e quindi semplicemente stanno evolvendo gli ideali, che non sono più quelli del passato e non per questo vuol dire che li stiamo perdendo. Ne stiamo sviluppato di nuovi e non credo sia una generazione vuota, anzi, trovo che sia sottoposta a una quantità infinita di stimoli che automaticamente li rendono spesso più superficiali, il che rende tutto più complicato.
a startup che non sono mai decollate. In realtà li vedo solo come step del percorso e della mia carriera che per forza deve avere sia degli alti che dei bassi.
Hai un posto che ritieni tuo e che ti cattura? Sono cresciuto all’Isola del Giglio in Toscana. Per me è un posto magico, ho delle memorie che mi legano li. La moda? Un meraviglioso connubio tra creatività e business. Non la vedo come arte e non ne sono un fanatico, ma la credibilità è importante e non conta solo il business. Sono così anch’io, ho un lato molto creativo e l’altro molto business. La moda mi permette di dare un pochino di ossigeno ad entrambi i lati.
Riccardo Pozzoli Non è un lavoro per vecchi Quando una passione diventa business EDITORIE: DeA Planeta Libri PAGINE: 214
Cos’altro? La moto, i viaggi e la musica. Sono un batterista, la suono da quando ho 14 anni e ho avuto diverse band rockettare anche se ora l’ho dovuta un po’ mettere da parte. Ho viaggiato per mezza Europa in solitaria in moto. Ah, sono anche uno sportivo, faccio tutti gli sport acquatici e invernali.
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Books È SEMPRE PIÙ VASTA LA PROPOSTA DI TITOLI NEL PANORAMA DELL’EDITORIA, NELLA NOSTRA TOP5 ALCUNI CONSIGLI DEI LIBRI DA NON PERDERE, TRA LE ULTIME USCITE E ALTRI MENO RECENTI.
DI CIRO SABATINO
1 Un ragazzo normale Lorenzo Marone Mimì è un ragazzino di dodici anni che vive al Vomero, il quartiere snob di Napoli; tuttavia suo padre è il portiere dello stabile in cui il ragazzino vive, in un bilocale con i suoi nonni, la madre e la sorella adolescente. L’anno è il 1985, un anno di cambiamenti per il piccolo nerd partenopeo che inizerà a scoprire i primi battiti d’amore per Viola e comincerà a sperare di riuscire a comprare un costume da Spidermen. È l’anno in cui conosce il suo vero eroe, vero perché esiste ed è Giancarlo Siani, il giornalista che, armato di penna e genda, cerca di sconfiggere la camorra. Una storia delicata e nel contempo di forte emozioni, le stessedi chi vive per un sogno ed è disposto anche a morire per esso.
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Abbastanza Sofia Viscardi
Tutte le prime volte. Educazione sentimentale di un padre e delle sue piccole grandi donne Paolo Longarini
Sullo sfondo della storia c’è Milano, la città più cosmopolita d’Italia,vera porta verso l’internazionalità; dentro Milano ci sono le storie di Marco, il secchione, Leo, il bel ripetente, Ange la dark e l’iperattiva Cate che si intreccaino o corrono parallele ma tutte accomunate dallo stesso sentimento, l’inadeguatezza. La Youtuber Sofia Viscardi analizza nel profondo il significato di “abbastanza” che per i protagonisti, tesi all’Esame di Maturitò, si trasforma da ostacolo daa superare a possibilità di diventare grandi. Genere: Narrativa Pagine: 225 Editore: Mondadori
Se per una donna la maternità è un evento naturale e atteso, per un padre una nuova vita può rappresentare sfide e paure. L’autore, padre di Irene e Chiara, racconta il suo “battesimo” da padre e tra aneddoti, ginocchia sbucciate e lo sguardo compassionevole ma gonfio d’amore delle sue figlie, traccia un’epopea familiare che non ha nulla di strano, ma è magica come qualsiasi famiglia. Genere: Narrativa Pagine: 240 Editore: Harper Collins Italia Editore
Genere: Narrativa Pagine: 288 Editore: Feltrinelli
Il cinema secondo Hitchcock François Truffaut
Due geni a confronto in un libro ormai di culto. Analizzando la vasta produzione, Hitchcock eTruffaut parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione. Ma il discorso sfocia volentieri nella sfera del sogno, dell’eros, delle emozioni e svela la figura enigmatica e geniale di Hitchcock, tanto rigoroso e metodico nella sua arte quanto umorale e lunatico nelle sue relazioni con il mondo. Un viaggio ipnotico nella mente di un uomo che con i suoi film è riuscito a segnare la storia della “settima arte”, ma soprattutto un grande libro sul cinema, frutto di lunghi colloqui tra due artisti consapevoli degli strumenti della propria arte. Genere: Cinema / Pagine: 322 / Editore: il Saggiatore
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“Quando eravamo eroi” Silvio Muccino
Chiamami col tuo Nome André Aciman
Alex guarda una foto nella sua casa di Amsterdam e rivede se stesso quindici anni prima: ha lasciato improvvisamente i suoi più cari amici senza una spiegazione per iniziare una buova vita lontano. Ora, a 34 anni, Alex è pronto a ritornare in Italia, ennesimo “cervello in fuga”, ed è costretto a fronteggiare la verità che ha sempre fuggito. Genere: Narrativa Pagine: 236 Editore: La nave di Teseo
Il racconto di un’attrazione improvvisa e travolgente in un’estate in Riviera tra il diciassettenne Elio, figlio di un professore universitario, e un giovane ospite, invitato per l’estate da New York, il ventiquattrenne Oliver, che sta lavorando alla sua tesi post dottorato. I due si troveranno impreparati di fronte allo scoppiare di questa passione e una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”, un’intimità totale, assoluta, un’esperienza che li segnerà per tutta la vita. Genere: Narrativa Pagine: 256 Editore: Guanda
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MUST HAVE
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Exhibition LE MIGLIORI ESPOSIZIONI DEL MOMENTO, ALL’INSEGNA DEL BELLO. PERCHÉ COME DICEVA PAUL KLEE “L’ARTE NON RIPRODUCE CIÒ CHE È VISIBILE, MA RENDE VISIBILE CIÒ CHE NON SEMPRE LO È”
DI CIRO SABOTINO
1 Frank il Fachiro
Al centro dell’universo di Gabriele Picco vi è un mondo visionario, un teatro dell’assurdo dove trovano casa le paure e i sogni dell’essere umano. Nel palazzo storico della Crocera di S.Luca a Brescia, ritroviamo una figura gigantesca, un uomo di 16 metri che sembra fatto di pietra, sdraiato su un letto di chiodi (in realtà sostituiti da 57.000 coni gelato veri, che mutano di giorno in giorno rendendo il tutto più reale. Lo spettatore deve inevitabilmente fare i conti con la sua piccola dimensione umana, laddove la sola testa e i piedi sono alti quasi 3 metri. Ma chi è Frank? Picco risponde così: «Mi piace l’idea che i chiodi del fachiro siano sostituiti con i coni gelato, qualcosa che tutti associamo all’infanzia, alla spensieratezza e alla gioia. Forse ha qualcosa di malinconico questa scultura: credo che parli in qualche modo anche di dolore e di nostalgia. Nonostante le sue dimensioni, io guardo Frank il fachiro come fosse una piccola poesia». Chissà cosa succederebbe se un giorno si destasse dal suo sonno. 24 febbraio – fino a maggio Crocera di S.Luca, Brescia
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Nascita di una Nazione. Tra Guttuso, Fontana e Schifano
A Firenze va in scena una sensazionale mostra sull’arte del Dopoguerra come segno di allontanamento dal passato bellico e di apertura fiduciosa verso il futuro. Dal 16 marzo ala 22 luglio di quest’anno l’esposizione, a cura di Luca Massimo Barbero, vede per la prima volta riunite assieme opere emblematiche del fermento culturale italiano del secondo dopoguerra, gli anni del cosiddetto “miracolo economico”, momento di trasformazione profonda della società italiana fino alla fatidica data del 1968. È in questo ventennio che prende forma una nuova idea di arte, proiettata nella contemporaneità attraverso una straordinaria vitalità di linguaggi, materie e forme. 16 marzo – 22 luglio Palazzo Strozzi, Firenze
Giappone – Storie d’amore e guerra
Attraverso una selezione di oltre 200 opere, il Mondo Fluttuante dell’ukiyo-e arriva per la prima volta a Bologna, un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo, l’odierna Tokyo. Geisha e samurai, donne bellissime ed eroi leggendari, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi bizzarri sono i protagonisti di Giappone. Storie d’amore e guerra. Tra le opere presenti quelle de i più grandi artisti dell’Ottocento giapponese tra cui Hiroshige, Utamaro, Hokusai, Kuniyoshi, ma la mostra offre un panorama completo anche sulla vita dell’epoca in Giappone, con l’esposizione di vestiti di samurai, kimono, ventagli e fotografie. Il percorso, sviluppato attraverso dieci sezioni, si snoda tra il suadente mondo femminile delle geisha e delle ōiran (le cortigiane d’alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni – fiori, uccelli e paesaggi. 24 marzo – 9 settembre 2018 Palazzo Albergati, Bologna
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Milano Osservatorio TORBJØRN RØDLAND: THE TOUCH THAT MADE YOU “Torbjørn Rødland: The Touch That Made You” è un progetto concepito e presentato inizialmente da Serpentine Galleries a Londra, a cura di Hans Ulrich Obrist e Amira Gad. La mostra riunisce una selezione di più di 40 opere fotografiche e 3 video realizzati tra il 1999 e il 2016 dall’artista norvegese. L’artista lavora con la fotografia analogica creando delle messe in scena costruite e precise. Nel suo processo creativo convivono quindi una dimensione di controllo che esercita sulle persone e sugli oggetti all’interno del set e una componente di sorpresa e imprevedibilità, in quanto il risultato finale dei suoi sforzi è visibile solo quando l’immagine è sviluppata e stampata su carta fotografica. Rødland unisce alla chiarezza formale tipica dell’immagine commerciale uno sguardo personale e poetico, attraverso il quale trasforma parti anatomiche, oggetti quotidiani ed elementi naturali in feticci ambigui. I suoi lavori provocano nello spettatore una reazione ambivalente di repulsione e attrazione, intimità ed estraneità rispetto ai soggetti ritratti 5 aprile – 20 agosto 2018 Fondazione Prada, Milano
5 Terry O’Neill – Icons
Al Vittoriano di Roma continua il ciclo espositivo dedicato alla grande fotografia d’autore. Terry O’Neill, grande fotografo britannico, racconta gli indimenticabili anni ’60 e ’70 attraverso i volti dei miti del cinema, della musica, della moda, della politica e dello sport. Avendo vissuto il mondo dello spettacolo e avendo avuto un rapporto di amicizia e complicità con i nomi più rappresentativi di questo mondo. Nei suoi cinquant’anni di carriera ha realizzato alcuni dei ritratti più autentici e indimenticabili, da Frank Sinastra (fotografato nell’arco di trent’anni) a Elvis Presley, da Elton John a Bono Vox, da Elizabeth Taylor a Audrey Hepburn, da Brigitte Bardot a Ava Gardner, per citarne alcuni. Tra gli oltre 50 scatti leggendari, anche una sezione interamente dedicata a una delle più poliedriche figure dello star system mondiale, icona dandy e di stile che ha fortemente influenzato la percezione dell’arte e il mondo della moda di questo ultimo secolo: David Bowie 2 marzo – 20 maggio Complesso del Vittoriano, ala Brasini, Roma
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GA M E S
Sea of Thieves E God of War 4 I titoli da tenere sotto controllo e cosa ne pensiamo dopo averli provati
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FAR CRY 5
D O N K E Y KO NG
La cucina non ha più confini, con lo chef Lorenzo Cogo alla scoperta dei luoghi del gioco del momento
Il leggendario personaggio finalmente fa il suo ritorno per le console Nintendo. Ed è più forte che mai.
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R EV IEWS
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DI THOMAS CAROLLO
God of War 4 Un nuovo inizio La cosa che ha stupito tutti più dell’annuncio del gioco stesso è stato il cambio dell’inquadratura, nessuno lo avrebbe mai pensato possibile nella serie. Quello che ha lasciato parecchi fan senza parole è stato il cambio della storica inquadratura fissa, a quella nuova che segue il personaggio alle spalle. Ha lasciato uno stupore misto a nostalgia che solo al momento del “tocca con mano” sapremo veramente se ha portato i suoi frutti. Santa Monica Studio ha ben pensato che uno dei punti forti di questo capitolo dovesse essere la narrazione, infatti, vedremo il famoso Kratos vestire i panni di padre che porta con sé suo figlio Atreus; lo vedremo coinvolto in maniere quasi “responsabile”, meno aggressiva, insomma… un buon padre di famiglia! Rispetto ai vecchi episodi della serie, un’altra cosa che possiamo
notare è il cambio del gameplay dovuto sia al cambio visuale, sia alla logica dei combattimenti, abbandonando il vecchio stile Arcade. In questo capitolo la strategia in un combattimento è essenziale. Un’altra novità è l’opportunità di interagire con l’ambiente circostante. Dove prima si pensava semplicemente a distruggere i nemici a colpi di Lame del Caos, ora si passa al Leviatano, un’ascia mitologica che può essere lanciata contro i nemici e richiamata grazie a un incantesimo (un po’ come il mitico martello che tutti conosciamo) e i combattimenti assumono un’essenza completamente diversa in cui vedremo anche una collaborazione tra padre e figlio nell’eliminare gli innumerevoli nemici. Ormai è atteso da tutti i fan e non solo. Il mitico titolo esclusivo di Play Station sarà a disposizione dei player a partire dal 20 aprile.
Sea of Thieves Un’avventura in mezzo ai mari. Prepara la tua ciurma e salpa per il tesoro.
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Proprio così ragazzi stiamo parlando di Sea of Thieves il nuovo gioco di casa Microsoft in collaborazione con Rare uscito il 20 marzo 2018, un gioco per vivere la libertà di un mondo immenso, pieno di avventure e divertimento. Di recente è stato provato in Beta e il gioco ha affascinato grandi e piccini, che hanno collaborato per la ricerca di bottini e in certi casi hanno dato luogo a epiche battaglie nei mari. Il gioco comporta una cooperativa divertente nel portare a mare le navi, esiste la possibilità di comunicare attraverso dei messaggi preimpostati che saranno tradotti a ogni membro del gruppo nella propria lingua. Le meccaniche di gioco sono semplici, ma efficaci, basta solo capire bene cosa fare e come farlo almeno una volta, poi si diventa degli abili pirati in poco tempo o addirittura dei capitani, alla ricerca di una ciurma. La cooperazione sarà essenziale in quanto i compiti per gestire la nave sono molteplici: si devono issare e regolare le vele, gestire il timone e controllare sempre la bussola, nel caso di scafo danneggiato si deve riparare per evitare di colare a picco, inoltre c’è da considerare che ci sono diverse dimensioni delle navi in base al
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numero della ciurma, ovviamente più grande sarà la nave e più grande sarà la mole di lavoro per poterla gestire, appunto per questo serve una buona coordinazione e anche un buon senso dell’orientamento, in quanto le missioni ci faranno viaggiare in lungo e in largo, con l’aiuto di una mappa alla ricerca dell’isola giusta, dove ci sarà il tesoro sperduto che dovremo riportare alla luce tramite la nostra pala. Il gameplay è stato concepito per far giocare tutti assieme sia il nuovo player che il veterano, gli unici vantaggi in base al tempo di gioco saranno estetici, cioè tutti i player avranno le stesse potenzialità offensive ed equipaggiamento a prescindere dal fatto che giochino da un’ora o da due mesi. Sea of Thieves inoltre usa il motore grafico della Epic Games’ Unreal Engine 4 ormai una garanzia. Altro dettaglio importante sarà il play Anywhere e il cross-play cioè ogni player che ha acquistato il gioco in versione digitale potrà giocare sia da pc sia da Xbox e sarà libero di giocare con i propri amici sia che essi giochino da Xbox o da pc. Il gioco sarà anche disponibile per i possessori di Xbox Game Pass.
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DI THOMAS CAROLLO
Mangia, prega, arma
FA R C RY Lorenzo Cogo Far Cry 5 appassiona anche gli chef Il giovane Chef, con il suo El Coq, da appassionato videogiocatore, è volato in Montana alla scoperta dei luoghi sui quali è stato ambientato il quinto capitolo di Far Cry. Per la prima volta l’alta cucina si avvicina al mondo dei videogiochi.
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Cogo ha appena 30 anni ed è uno degli Chef stellati più giovani al mondo. Agli ultimi Chef Awards, gli è stato assegnato il titolo di Miglior Chef Innovativo. Il suo passatempo preferito? Oltre all’enogastronomia e i viaggi, Lorenzo è un appassionato videogiocatore, un vero cultore della console. Ci gioca da sempre, con gli amici e soprattutto con il fratello minore, con il quale non si è mai perso un capitolo di Far Cry, la saga videoludica targata Ubisoft giunta al suo quinto appuntamento. Le ambientazioni del gioco saranno quelle dell’incantevole Montana, The Last Best Place (l’ultimo posto meraviglioso), come lo definiscono gli americani. È per questo che Lorenzo, da vero fan di Far Cry, ha girato in lungo e in largo lo “Stato del grande cielo” per trarre ispirazione e creare nuovi piatti da dedicare al videogame. È stato un tour che ha attraversato quasi tutto il Montana, facendo tappa in quei luoghi magici che hanno ispirato il team di sviluppatori e creativi di casa Ubisoft nella realizzazione del nuovo Far Cry 5. Da questo viaggio lo chef si è fatto
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61 Il nome Far Cry ormai è diventato sinonimo di divertimento assicurato. Ubisoft in questo capitolo ha dato una piega molto interessante, andando a sfiorare indirettamente uno degli argomenti più discussi del momento negli Stati Uniti: le armi. Questo FPS open world ha alla base una forte narrazione che ci darà modo di assaporare meglio la storia avendo la possibilità di scegliere come proseguire in modo da influenzare il corso del gioco. Ambientato in Montana a Hope County, ci porta ai nostri giorni, dove dovremo interpretare un vicesceriffo che arriverà per ostacolare e riportare a una vita normale la situazione che il folle Joseph Seed e i suoi scagnozzi hanno compromesso. I Cultisti saranno l’organizzazione che sta terrorizzando tutta la zona e alla quale noi dovremo dare filo da torcere, ma non senza l’aiuto di alcuni personaggi molto importanti sia per la narrazione che per il game play. Alcuni di questi sono Hurk, un ragazzo locale poco a posto che ha deciso di eliminare tutti i cultisti, Adelaide Drubman, la madre di Hurk, padrona dei cieli grazie ai suoi elicotteri, Grace Armstrong, la ragazza sniper della situazione,
Shark Boshaw, il cugino di Hurk amante del fuoco, e ultimo, ma non per importanza, Boomer il nostro amico a quattro zampe che tra le tante cose che sa fare una è quella di raccattare e portare parecchie armi come un bastoncino. Tutti loro ci potranno aiutare, oppure potremo giocare con un nostro amico in coop dando luogo a sparatorie senza precedenti e utilizzare mezzi di ogni genere. Oltre alla classica storia possiamo trovare varie modalità di editor per sbizzarrirci nel creare o trovare lavori già fatti dalla community o le modalità PvP con mappe infinite fino a 6 giocatori contro 6… ecco alcune modalità: (fonte sito far cry5) Modalità multi giocatore: - Deathmatch: un’esperienza classica, per un massimo di 12 giocatori. Vince chi totalizza il punteggio più alto entro il limite di tempo. - Deathmatch a squadre: due squadre di massimo 6 giocatori si affrontano senza esclusione di colpi. Vince la squadra che totalizza il punteggio più alto entro il limite di tempo.
ispirare creando tre ricette innovative che rispecchiano perfettamente il suo stile sperimentale e uniscono, per la prima volta in assoluto, alta cucina e videogiochi. Il primo tratta il tema della fede che vedremo molto presente nel gioco, infatti, il piatto si chiama “Comunione”: una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary, un evidente richiamo alla setta di fanatici attorno a cui si snoda la storia del gioco. Nella seconda ricetta, il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana, incontra un pacchero gratinato, riprendendo il concetto di contaminazione tipico della cucina istintiva di Cogo.
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Modalità in singolo e in coop: - Avamposto: uccidi tutti i nemici in un avamposto. A volte sarà necessario ripulire un avamposto senza farsi scoprire o senza attivare allarmi che facciano arrivare i rinforzi. - Assalto: uccidi tutti i nemici sulla mappa. Potrebbero arrivare nuove ondate di nemici. La mappa è considerata completata quando l’ultimo nemico è stato ucciso. - Taglia: uccidi tutti i bersagli marchiati sulla mappa e raggiungi il punto di estrazione. - Viaggio: raggiungi l’uscita dal punto di partenza. A volte queste mappe si concentrano più sull’esplorazione che sul combattimento. Per i fan della serie, Far Cry 5 rappresenta tutto quello che ci si aspetta da un titolo di questa portata, Ubisoft, grazie probabilmente all’enorme esperienza maturata in Ghost Reacon Wildlands, ha migliorato un titolo che già era eccezionale. Resta solo da capire e vedere come il gioco verrà sviluppato dopo il lancio e se manterrà una soglia d’interesse ampia come già ha fatto in precedenza. © Riproduzione riservata
Protagonista del terzo piatto è un altro animale tipico, la trota iridea, che viene condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore. Per Lorenzo è stato un viaggio memorabile, “località affascinanti e ricche di storia, con una cultura gastronomica che mi ha di certo arricchito e soprattutto ha soddisfatto appieno la mia insaziabile curiosità” – conferma Cogo – “la gente del posto è stata accogliente e pronta a svelarmi tutti i segreti della loro cucina e non solo, abbiamo persino pescato e cacciato per poi cucinare e gustarci il frutto del nostro lavoro insieme, dopo giornate veramente faticose, ma estremamente gratificanti”. © Riproduzione riservata
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DONKEY KONG is back! DI TOMMASO VALISI
I primi 3 capitoli Donkey Kong nasce nel 1981 come gioco per cabinato. Nel suo primissimo capitolo, il nostro scimmione ha appena rapito Pauline, la fidanzata di Jumpman, il protagonista dovrà saltare sugli ostacoli che ci verranno lanciati contro, provando così di salvare la sua amata. Il gioco fu un successo assoluto, tanto da portare Nintendo a svilupparne ben 2 seguiti nei 2 anni successivi. Nel 1982 abbiamo, infatti, DK Jr., il figlio di DK, che dovrà questa volta salvare il padre dalle grinfie di Mario, deciso a vendicarsi per i fatti di DK. L’ultimo capitolo della “First Age” è DK 3, pubblicato nel 1983. In quest’ultima avventura si tornerà al format del primo capitolo, unica eccezione sarà la
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mancanza di Mario in favore di Stanley ma, escluso questo, non vengono fatte enormi innovazioni. Kong vs Kremlins Nel 1994 arriva lo SNES e DK si rivoluziona. Con l’arrivo della nuova console si sceglie di dar più spazio al nostro gorilla preferito e nasce così Donkey Kong Country. Il nuovo capitolo vede i Kong in pace sulla loro isola tropicale, la quiete sarà però interrotta dai Kremlins, piraticoccodrillo comandati da K.Rool, che vogliono rubare tutte le banane dell’isola. Toccherà allora a DK e il suo amico Diddy Kong bloccare il disastro. Il gioco divenne uno dei pilastri assoluti del mondo Nintendo, tanto da far nascere 2 nuovi capitoli nei successivi anni.
Abbiamo, infatti, DK Country 2 nel 1995 e DK Country 3 nel 1996. I 2 giochi fra di loro si assomigliano molto, con la sola differenza del personaggio da noi interpretato. In DK Country 2 sarà, infatti, DK a esser stato rapito e sarà compito di Diddy Kong e della sua fidanzata Dixie riportare la quiete. Per DK Country 3 il discorso sarà lo stesso ma i rapiti saranno Diddy e Dk e i salvatori Dixie e Kiddy. Dal 2010 a oggi È nel 2010 che, dopo ben 14 anni di assenza, DK fa il suo ritorno su console. DK Returns arriva, infatti, per Wii proprio nel dicembre 2010, diventando l’ennesimo capolavoro della casa nipponica con un bel 92% di recensioni positive. Questa volta DK e Diddy Kong dovranno salvare la loro
isola dai Tiki Tak, misteriosi strumenti animati intenzionati a finire tutte le banane dell’isola. Nel 2014 arriva DK Country: Tropical Freeze per Wii U. Nell’ultimo capitolo pubblicato, vediamo DK e la sua famiglia sfidare i Nevichinghi, misteriosi navigatori ostili ai Kong. Tropical Freeze è sicuramente il gioco di minor successo della saga, anche a causa delle vendite di Wii U (console meno venduta di sempre nella storia Nintendo). Proprio per questo La casa nipponica ha annunciato un reebot del capitolo per Nintendo Switch in uscita il 4 maggio di quest’anno. Sarà questa l’occasione di poter usare, per la prima volta in un gioco DK, Funky Kong, il leggendario meccanico dell’isola. Che sia tornato il momento di Donkey Kong?
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Dopo l’annuncio di Nintendo c’è la conferma: Donkey Kong è pronto a tornare nelle nostre console dal 4 maggio. Insieme a lui potremo finalmente utilizzare Funky Kong, leggendario meccanico dei Kong, mai utilizzato finora. Percorriamo però prima la storia di questo leggendario personaggio.
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