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LETTERA DI NATALE

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FERRARI PUROSANGUE

FERRARI PUROSANGUE

“Che cosa racconteremo ai nostri figli solo che noi eravamo ragazzi tristi” Una frase trovata scritta in bella calligrafia alla fermata di un autobus che mi ha molto colpito e così ho deciso di scrivere questa lettera di Natale per chiedere un momento migliore per tutte le donne e gli uomini di questa terra. Sembra incredibile viviamo in una epoca super tecnologica, i nostri smartphone, i nostri PC ci collegano ogni secondo della nostra giornata con amici e ovunque, ma siamo comunque soli. Eppure ogni giorno conosciamo grandi ricercatori che rendono possibili operazioni fino a ieri inimmaginabili. La nostra vita si è allungata ma non siamo diventati migliori. Siamo più maleducati, spesso con una dose di irritazione incontenibile basta guardare le liti senza logica per un sorpasso reputato non corretto. Un universo umano che pare sempre più lontano dai valori che ognuno di noi dovrebbe portarsi dentro, valori di conoscenza, di etica nel rapporto con gli altri. Sarebbe facile dire dovremmo tornare indietro nel tempo per rileggere dove stiamo andando. Caro Natale in questa nostra vita non si può tornare indietro, dobbiamo solo imparare a ritrovarci, a fare comunità, ad avere mete condivise, ad apprezzare e a fare apprezzare ai nostri figli ciò che gli uomini hanno raggiunto. No amico sconosciuto che hai scritto quel messaggio noi non siamo stati solo ragazzi tristi non abbiamo il diritto di pensarlo! Caro Natale, forse ti ho indirizzato una lettera troppo banale e allora ti chiedo come si fa ad ogni Natale di farci un grande regalo, una sera di un po' di anni fa la Presidente della Fondazione Rava disse che ognuno di noi dovrebbe sentire una disponibilità sociale verso gli altri e allora ti chiedo fai questo miracolo per questo genere umano così disincantato, così annoiato, così poco sorridente e comunicativo, se mai ti fosse possibile metti qualche goccia di questo sentimento nel DNA di ognuno di noi, sono certo che ci sveglieremo nel 2023 tutti un po' migliori.

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