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LA SOLIDARIETÀ SENZA CLAMORI

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SONDRIO

SONDRIO

SPECIALE UCRAINA

IL MONDO DELLASOLIDARIETÀ

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UNA CORSA TRA PERSONAGGI NOTI E MENO NOTI IN AIUTO AI PROFUGHI UCRAINI

Nel mondo sono in corso circa sessanta conflitti, di cui quattro «grandi guerre», con almeno 10.000 vittime in un anno. Ma in realtà l’impatto di una guerra si propaga verso l’esterno, nello spazio e nel tempo.

Ogni guerra degrada gli ambienti, provocando effetti a cascata di lungo corso. «Si stima che per ogni persona uccisa direttamente dalla guerra, altre nove moriranno indirettamente», scrive sul British Medical Journal Julian Sheather, consulente specializzato in etica e diritti umani per la British Medical Association e Médecins Sans Frontières. Per il corridoio Umanitario, incontriamo persone che nel silenzio e senza troppi clamori plateatici stanno aiutando questo esodo epocale dall’Ucrania. Siamo in Milano in via Dezza al «Cheese Park – Baita del Formaggio» con Roberto Rusconi per un primo incontro con Ricky Favale imprenditore Alessandrino nell’ambito dei pneumatici che ci racconta del suo amico Yuri che gli chiede aiuto per andare in Ucraina per aiutare sua figlia essendo lui mezzo russo e di cittadinanza ucraina non avrebbe potuto oltrepassare il confine per gli ovvi motivi della guerra in atto, narra Ricky «nonostante i miei gravi problemi di salute ho accettato e senza pensare al pericolo o all’affaticamento a cui sarei stato sottoposto. Durante il nostro viaggio per arrivare al confine Rumeno Ucraino della zona di Suceva siamo stati contattati da una famiglia, di 6 persone con un bimbo di pochi mesi, che volevano sfollare, il problema era l’uomo. I maschi tra i 18 e 60 sono intercettati per combattere, ma per l’unione di questa famiglia abbiamo deciso di fare l’impossibile per metter in sicurezza l’intero nucleo familiare. Debbo dire che con l’aiuto e l’accoglienza dello Stato Rumeno ci sono stati messi a disposizione un appartamento, viveri e soprattutto un grande calore umano. Dopo esserci assicurati dello stato in bonis del nucleo familiare esodato dall’Ucraina, io e Yuri siamo rientrati in Italia con la figlia. Nel mio secondo viaggio che ho intrapreso il giorno dopo, ho chiesto di essere accompagnato da un amico Rumeno di nome Marius che vive a Milano, in questa missione siamo riusciti a portare in Italia una nonna con la nipote di 14 anni in fuga dalla città di Charkiv dove la guerra ha reso la vivibilità insostenibile perché sotto bombardamenti costanti. Appena giunti da loro l’immagine è stata davvero toccante infreddolite e lacrimanti, con un filo di forze ci hanno subito abbracciato, rendendoci orgogliosi del traguardo raggiunto. Il loro viaggio ci raccontano verso il confine Rumeno è stato molto pericoloso e rocambolesco, una vera impresa spostandosi sotto continui bombardamenti. A dover di cronaca posso affermare che nelle zone di confine, si trovano molti volontari che accompagnano gli Ucraini verso le mete europee fra le quali Italia, Germania, Spagna. Ci racconta Ricky «il mio gesto ha messo in moto una solidarietà inaspettata, configuratasi attraverso la raccolta beni di prima necessità e il reclutamento di persone che come autisti attraverso mezzi spesso propri permettono a intere famiglie di fuggire da questa assurda guerra.

Padre Eliseo Cosmopolita

Grazie Ricky per quello che hai fatto e che stai facendo un encomio da tutta la nostra redazione. Altra Storia di grande umanità e solidarietà, parliamo del Padre Eliseo che ci racconta brevemente la sua missione «Sono passati giusti giusti 30 anni da quando ho vissuto la mia prima esperienza con un popolo in fuga ed erano i miei vicini della Croazia: donne e bambini che scappavano da un conflitto che tanto somiglia a quello attuale. Un Cristiano non può e non deve girarsi dall’altra parte. Una guerra non ha mai vincitori, ma solo vittime: vittime di chi attacca e vittime di chi difende. E tutte queste vittime hanno pari dignità... La nostra Chiesa è una piccola realtà che sta facendo tanto per accogliere qui coloro che si allontanano dal conflitto, ma anche per inviare aiuti mirati, che non vanno ad ammucchiarsi ad altre donazioni, ma giungono direttamente a destinazione. Il Signore Benedica questi sforzi con i quali i Volontari donano sé stessi per il Prossimo». Padre Eliseo, Arciv. Metropolìta. Tra i tanti eventi solidali che ci segnalano in redazione vi segnaliamo questo «Happy hour su misura» nella movida Milanese appuntamenti di aperitivi solidali pro Ucraina. Presso lo Spazio Qking Corestaurant, via Giuseppe Tartini 13. E’questa la formula vincente di Nicolò Macario, di Senago (Milano), che a soli 23 anni è già head bartender di People’s Place, il locale milanese dello stilista Tommy Hilfigher. Serate dedicate al popolo ucraino travolto dalla guerra: gli incassi andranno a Razom for Ukraine, associazione no-profit che si occupa del sostegno del Paese e del rispetto dei diritti umani in questo momento storico così difficile. Ricky Favale Dario Bordet Roberto Rusconi

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