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LE NOSTRE RECENSIONI
LIBRI
GIOCATORI D’AZZARDO
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Autore: Virman Cusenza Editore: Mondadori La storia di Enzo Paroli, l’antifascista che salvò il giornalista di Mussolini. Brescia, novembre 1945. L’avvocato Enzo Paroli, socialista e antifascista, incontra nell’affollato carcere di Canton Mombello il detenuto Telesio Interlandi, accusato di «collaborazionismo» con l’invasore nazista. Interlandi non è un giornalista qualunque, per l’intero Ventennio è stato il ventriloquo di Mussolini. E lo ha seguito anche a Salò. Stanco, provato, è terrorizzato all’idea di affrontare in un’aula di tribunale la responsabilità di essere stato uno dei simboli del regime: il direttore del quotidiano oltranzista «Il Tevere» e della «Difesa della razza», la rivista fondata nel 1938 allo scopo di condurre la campagna antisemita e spianare la strada alle leggi razziali. Paroli è incerto, consapevole del rischio e dell’azzardo che comporta assumere la difesa di un fascista nient’affatto pentito, di un giornalista che sul razzismo ha costruito la propria fortuna non soltanto economica, di un intellettuale «scomodo», spesso inviso ai gerarchi del partito ma sempre protetto e generosamente finanziato da Mussolini. Eppure, alla fine, Paroli accetta la missione. Anzi, approfittando dell’inspiegabile quanto rocambolesca scarcerazione del prigioniero, decide di nasconderlo insieme alla sua famiglia nella propria abitazione per oltre otto mesi, fino all’archiviazione del caso.
La sedicenne Angela Wong, una delle ragazze più popolari della scuola, scompare senza lasciare traccia. Quattordici anni dopo, il mistero è ancora insoluto: nessuno ha mai sospettato il coinvolgimento di quella che al tempo era la sua migliore amica, Georgina Shaw, oggi donna in carriera. Di certo non Kaiser Brody, all’epoca amico di entrambe. Ma quando i resti di Angela vengono ritrovati nei boschi vicino alla vecchia casa di Georgina, Kaiser, che nel frattempo è diventato ispettore, scopre la verità: la ragazza è stata assassinata da Calvin James, lo stesso che ha ucciso almeno altre tre donne. Per le autorità, Calvin è un serial killer. Ma per Georgina è tutt’altra cosa: al liceo, lui è stato il suo primo amore. Da quattordici anni Georgina sa cosa è successo e non l’ha mai detto a nessuno. Per quattordici anni ha mantenuto il segreto. E ora che spuntano altre vittime uccise con lo stesso modus operandi di Angela Wong, il passato torna prepotentemente a galla. Fino a che punto ci si può spingere per seppellire i propri segreti e nascondere il proprio dolore? Per quanto tempo si può convivere con la menzogna?
CUORI IN TRAPPOLA
Autore: Jennife Hillier Editore: Fazi
LIBRI
LA DIMORA DEGLI DÈI
Autore: Martina Galletta Editore: Infinito edizioni Dicembre 1938: la Germania nazista ha da poco annesso l’Austria, dando inizio al vortice di eventi che condurranno alla seconda guerra mondiale. Britta, la giovane figlia di un ricco industriale austriaco, raggiunge un lussuoso albergo al confine tra Svizzera, Germania e Austria insieme al padre e al fidanzato, astro nascente del Partito nazionalsocialista. Sono diretti in Germania, dove il loro matrimonio è l’evento mondano più atteso del Reich. Britta, indipendente e testarda, vorrebbe un destino diverso da quello impostole dalla società e dalla famiglia. Una nevicata eccezionale costringerà gli ospiti a trattenersi nel resort più a lungo del previsto. E, tra omicidi, furti, cene luculliane, autopsie improvvisate, strudel, amori discutibili e continui colpi di scena, la luce sinistra del nazismo si avvicina sempre di più, proiettando la sua lunga ombra sull’albergo e sui suoi ospiti e rivelandone, senza scampo, la vera natura. “Un albergo di gran lusso sperduto tra le montagne, una tormenta di neve, un gruppo di personaggi – o forse personalità – lì raccolte per caso o per scelta. Sullo sfondo, oltre al panorama delle Alpi austriache, anche l’annessione, l’ascesa del nazismo, le dinamiche individuali fatte di ambizioni, paure, arrivismi, codardie. L’umanità colorita che Martina Galletta ha messo in fila per raccontare le inattese avventure di una ragazza intraprendente e curiosa, romantica e razionale, ha il pregio di un affresco, di un polittico, di uno spaccato di vita (e di morte) dal piglio sicuro”. (Andrea Porcheddu)
“Io non ho nessuna idea ma non ho paura di guardare. Tutto il mio lavoro è stato questo, tutta la mia vita. Finché, guardando il cielo, non noterò due nuvole identiche, io continuerò a osservare, fiducioso che qualcosa mi cadrà in testa e mi colpirà.” Fotografo, portatore di un pensiero sovversivo e irriverente, Oliviero Toscani ha rivoluzionato il mondo della moda e della comunicazione in oltre mezzo secolo di carriera. In questo libro si racconta per la prima volta in un’autobiografia deflagrante come le sue idee. Dagli studi d’arte a Zurigo all’avventura da esordiente sfrontato negli Stati Uniti, rincorrendo un servizio per “Harper’s Bazaar”, andando alle feste con Andy Warhol, fotografando Muhammad Ali e imponendo un nuovo modo di raccontare la bellezza. E poi le prime campagne pubblicitarie, in cui rompe ogni regola portando una ventata di aria fresca e sconvolgendo i benpensanti, fino alla comunicazione sociale innovativa con Fabrica e la rivista “Colors”, le provocazioni della politica e lo sguardo ostinatamente rivolto ai giovani e al futuro. Dalla più grande pop star dell’iconografia italiana, un racconto divertente, esplosivo, pieno di sorprese.
NE HO FATTE DI TUTTI I COLORI
Autore: Oliviero Toscani Editore: La nave di Teseo +
CINEMA
LA FIGLIA OSCURA
Durante una vacanza al mare, Leda (Olivia Colman) rimane incuriosita e affascinata da una giovane madre (Dakota Johnson) e dalla sua figlioletta mentre le osserva sulla spiaggia. Turbata dall’intensità del loro rapporto e dalla loro chiassosa famiglia allargata, Leda viene sopraffatta dai ricordi e dalle sensazioni di paura e confusione provate nelle prime fasi della maternità. Inizia così un viaggio nei meandri della sua mente, in cui è costretta a riflettere sulle scelte compiute quando era una giovane madre e sulle loro conseguenze.
SPENCER
C’era una volta in un Paese non troppo lontano una principessa che non voleva essere regina. Diana Spencer era una principessa rosa che voleva vestire di rosso o magari di giallo, mangiare hamburger, guidare fino a Sandringham, sognare un regno migliore. Aveva baciato un rospo che sarebbe diventato un principe ingrato. C’era una volta una Vigilia di Natale e poi un castello freddo da gelare il sangue e la principessa che cacciava i draghi e volava via.Non è la prima volta che Lady D. e’ protagonista di un prodotto audiovisivo. In Spencer come in The Crown c’è invece tutto quello che ci affascina in Diana. Il tic tac di un orologio che evoca un disastro imminente. Il ‘matrimonio del secolo’ che era fatto della materia delle favole, il seguito lo conosciamo: adulteri, bulimia, autolesionismo, tentativo di suicidio.
C’ERA UNA VOLTA IL CRIMINE
Nel terzo capitolo della saga,la banda di criminali viaggia indietro nel tempo fino al 1943 per rubare la Gioconda ai francesi: ad aiutarli nella difficile impresa Claudio Ranieri , professore di storia pignolo ed iracondo che insieme allo spaccone Moreno e al timoroso Giuseppe affronterà mille pericoli. Mentre fuggono col quadro i tre sono costretti a rifugiarsi a casa di Adele , la giovane nonna di Moreno, dove l’uomo incontra anche sua madre da bambina. Quando la piccola finisce nelle mani dei nazisti la banda è obbligata ad un cambio di programma: se vogliono tornare nel presente dovranno prima salvarla, attraversando in lungo e largo un’Italia devastata negli ultimi giorni della seconda guerra mondiale. Un viaggio che li porterà ad incontrare alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia del Paese: Sandro Pertini, Benito Mussolini, il Re Vittorio Emanuele e addirittura Adolf Hitler, che sono gli involontari co-protagonisti della nostra dissacrante armata Brancaleone.