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Rebecca Mazzarella Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose

RACCONTI DA VENEZIA: IL REDENTORE!

La Festa del Redentore è tra le festività più sentite dai veneziani, quest’anno in particolare modo in quanto si inserisce nelle celebrazioni dei 1600 anni di Venezia. Le celebrazioni vogliono ricordare la Grazia ricevuta dalla città di far terminare la peste del 1575-1577 dove fu fatta la promessa che ogni anno, nel giorno in cui la città fosse stata dichiarata libera dal flagello, si sarebbe tenuta una processione fino alla nuova chiesa votiva situata nell’isola della Giudecca. Come da tradizione, anche quest’anno, l’avvio della festa del Redentore è stato dato venerdì 16 luglio con l’apertura del ponte votivo dalla fondamenta delle Zattere fino alla Chiesa del Redentore; dal tardo pomeriggio di sabato poi i festeggiamenti si sono spostati sulle rive e nel bacino di San Marco, che all’imbrunire si è popolato di barche. Alle 23.30 in punto lo spettacolo pirotecnico ha illuminato il cielo di Venezia. Dopo l'annullamento del 2020 a seguito dell'emergenza epidemiologica, i fuochi d'artificio hanno restituito ai veneziani e ai turisti l'emozione dello sfavillio di luci sul bacino di San Marco. In apertura il tricolore italiano seguito dalla scritta “1600” per celebrare l’orgoglio italiano e omaggiare i 1600 anni di storia veneziana; in totale quarantuno minuti di spettacolo, un fronte di fuochi di 420 metri al centro del canale della Giudecca, con 47 diverse postazioni di lancio suddivise in 34 piattaforme galleggianti. Per la prima volta, vista l’emergenza sanitaria, per partecipare allo spettacolo pirotecnico, era necessario prenotarsi on-line ed esibire un certificato di tampone negativo nelle 48 ore precedenti (disponibili anche punti tamponi agli ingressi della città). Sono state circa 3000 le barche prenotate che hanno seguito lo spettacolo dall’acqua, mentre 18.000 erano invece i cittadini che si sono registrati per seguire lo spettacolo a terra nelle zone ad accesso contingentate. Un’organizzazione perfetta che ha permesso la continuità degli eventi e delle celebrazioni dimostrando l’ottima organizzazione e sinergia da parte di tutti gli enti in campo. La domenica invece è stata la volta delle regate sportive e della messa votiva celebrata dal Patriarca Francesco Moraglia nella basilica del Redentore a chiudere i festeggiamenti.

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A tutti, BUON REDENTORE!

Andrea Tomaello

Vice Sindaco di Venezia

MIRANO VECIO MIRAN NOVO

Vecio Miran ‘Na piassa, tre strade, ‘na cesa e brute contrade, eco el vecio Miran.

Tre ciacole a sera, a la vecia maniera soto el bel campanil.

Parlar dei afari imbroigiai, de amori passai, el cor se scaldava.

Ognun de l’altro saveva anca quel che taseva, bastava sentirsi vissin.

Novo Miran

El vecio bruto xe restà, el novo in piazza fa pietà, ma Miran se gà slargà.

Bela piassa de na volta parchè mai i t’à rovinà? Sol de auto ormai coverta, gran posteggio deventà, niun de ti s’accorse, né de la to vecia beltà.

Ancuò sol rumor fa da paron, le rèce a sera xe strazià, dai grin e gran indiavolà. Tuti core, tuti pressa i gà. Dove vali? e chi lo sa?

A sera, deserti i porteghi, vode le strade, la piassa dai novi ferai, in mortuorio cambià, fa ognun in casa restar.

Scompar, par sempre, cossì de Miran, la civil aria giovial che, le venete vece tradission, gavea resa proverbial.

REBECCA MAZZARELLA: “L’AMORE PER LA SCRITTURA”

Mi chiamo Rebecca Mazzarella e mi considero una miranese doc in quanto sono nata, cresciuta e vivo tutt’ora a Mirano, una città che per me è stata sempre fonte di fantasticherie, storie magiche e sogni a occhi aperti. L’amore per la scrittura è nata tanto tempo fa quando imparai a racchiudere i miei pensieri nei diari dove nascondevo a tutti le poesie e le storie che creavo mentre andavo alla ricerca di posti segreti di Mirano, a spasso per la laguna o in Croazia insieme ai miei genitori e al nostro inseparabile gommone. Il mio percorso scolastico non mi ha mai portato nella direzione della scrittura ma per mia fortuna, una professoressa delle superiori mi ha incoraggiato ad approfondire questa passione. Quando sono tornata a casa ricordo di averlo detto a mia mamma con stupore. Da quel momento non ho più smesso di scrivere usando la fantasia per creare le mie storie. Oltre a scrivere posso dire di essere una lettrice onnivora e insaziabile. Spesso condivido le mie letture sui social e sul mio sito dove pubblico recensioni e riflessioni personali. Ho sempre amato alcune zone della mia città soprattutto quei luoghi in cui edifici abbandonati e fatiscenti creano un alone di magia che spesso ho usato come fonte di ispirazione, Mirano è per me una fucina di idee e di personaggi interessanti. Il primo libro che ho scritto l’ho pubblicato nel 2017 e si intitola Anthea, un fantasy la quale idea è partita mentre passeggiavo dietro casa in una serata nebbiosa. Soddisfatta del risultato, a distanza di quattro anni, ho deciso di pubblicare il secondo romanzo che si intitola “Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose”. È un fantasy ambientato nella mia versione magica di Mirano, in cui alle nove di sera vige il coprifuoco, poiché quando cala il sole dal buio escono gli incubi, terribili creature che minacciano ogni giorno i nebula (persone senza poteri magici). Alice, la protagonista, dovrà superare mille peripezie insieme agli inseparabili amici Maia e Polpetta, prima di imparare a padroneggiare le arti magiche che la rendono così speciale. La cosa divertente secondo me è capire dietro quale edificio di Mirano si nasconde la Scuola dell’Incubo, dov’è la libreria di David Librook, qual è Villa delle Rose, quanti piani in realtà ha il Municipio e molto altro. Ogni luogo e ogni negozio nasconde un segreto e perfino le persone “normali” potrebbero in realtà essere delle creature magiche. Come ogni scrittore, credo dal profondo del mio cuore nel potere delle storie e sogno di far conoscere le mie a più persone possibili. Ho imparato col tempo che nulla è impossibile se si ha abbastanza determinazione e passione ma se questo non è abbastanza, bisogna ricordarci che la prima persona cui raccontiamo la storia siamo noi stessi quindi finché mi divertirà farlo e mi farà stare bene, io continuerò a scrivere.

Trama di “Alice Casanova e il segreto di Villa delle Rose: Quando Alice inizia a studiare alla Scuola dell’Incubo, non ha idea di ciò che l’aspetta. Cresciuta a Mirano, una piccola e noiosa cittadina vicino Venezia, in una famiglia di maghi, è abituata a sentir parlare di intrugli e incantesimi, ma sono ancora molte le cose che non sa. Che cos’è l’Abracadabra? Come si combattono gli incubi? Ma soprattutto, può davvero fidarsi di chi la circonda? Insieme ai suoi due migliori amici, la studiosa Maia e il fanatico di merendine Polpetta, Alice inizia il nuovo anno scolastico a cuor leggero e tanta voglia di imparare ma prima di rendersene conto, dovrà affrontare molte sfide e peripezie e imparare a usare la magia per sconfiggere incubi pericolosi che minacciano di distruggere Mirano e ciò che ama.

Rebecca Mozzarella

Contatti: Sito: www.lunaticamente.com E-mail: mazzarella.rebecca@gmail.com Instagram: rebecca.mazzarella Wattpad: Rebecca_Mazzarella Facebook: Anthea e altre storie di Rebecca Mazzarella

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