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Giornate FAI di Primavera 2021
Dopo aver rimandato per ben due volte questa manifestazione causa Pandemia, sabato 15 e domenica 16 maggio è stato finalmente possibile realizzarla. Gli studenti del Liceo ‘Majorana Corner’ di Mirano e dell’Istituto ‘Lazzari’ di Dolo sono finalmente riusciti ad accompagnare i visitatori alle bellezze del Miranese e della Riviera del Brenta scelte dal Fai. Sono state infatti Pianiga, con la bellissima chiesa di San Martino insieme a Villa Querini Calzavara Pinton e Noale con una passeggiata più visita alla Torre delle Campane, alla Chiesetta dell’Assunta, al parco di Villa Rossi e alla chiesetta del Rosario i luoghi presentati dagli Apprendisti Ciceroni delle due Scuole Superiori del territorio. Un vero successo di pubblico anche se, con le norme di sicurezza, l’accesso alle visite è stato più complicato del solito dovendo fare l’iscrizione online entro la mezzanotte del giorno precedente la visita. I posti a disposizione sono andati esauriti in breve tempo. E solo la generosità degli Apprendisti Ciceroni ha potuto far sì che, data la grande richiesta, venissero aggiunti numerosi turni a quelli già previsti. Gli alunni in PCTO, EX Alternanza Scuola Lavoro, sotto la guida delle proff. Maria Luisa Trevisan e Sebastiana Rosa Giunta per il Liceo ‘Majorana Corner’ di Mirano e Annalisa Patrizio e Paola Tortorella per l’Istituto ‘Lazzari’ di Dolo, hanno coordinato i numerosi esperti che hanno istruito gli studenti in questo percorso formativo ricco di interventi e molto articolato. Gli Apprendisti Ciceroni hanno potuto così apprendere molto di più di quello che poi hanno spiegato ai visitatori e hanno avuto il privilegio di guardare a questi oggetti di studio non solo dal punto di vista pittorico e architettonico. Per Pianiga, ad esempio, la preparazione storica ha spaziato dall’arrivo dei Romani con la realizzazione del Graticolato fino alla caduta della Serenissima. Ma ha interessato anche i parchi delle Ville Venete in generale e le essenze arboree del giardino di Villa Querini in particolare. Per Noale gli Apprendisti Ciceroni hanno usufruito di lezioni sugli aspetti storici, architettonici e paesaggistici, sull’importanza della deviazione del fiume Marzenego con la formazione di un doppio vallo e una serie di isole artificiali create per la difesa. Lezioni anche sulla evoluzione del territorio che circondava Noale con sradicamento di piante e interi boschi per la creazione di campi adatti alle colture sia per la sussistenza dei locali che per la vendita, in particolare per l’approvvigionamento di cibo, legname da costruzione e legna da ardere per la Serenissima. La modifica in tal senso del paesaggio naturale, insieme alla costruzione di mulini, ha comportato il cambiamento della flora e della fauna, anche acquea. Infatti, la maggior ossigenazione delle acque, dovuta ai salti e alle pale, ha portato alla scomparsa di pesci e piante acquatiche esistenti che sono stati soppiantati da altre specie. Questi pochi esempi hanno dimostrato come tutto fosse strettamente collegato: aspetti storico-politici che interessavano i poteri del territorio noalese, in particolare dei Tempesta, si sono intrecciati con quelli economici e naturalistici creando una metamorfosi totale di tutto l’ambiente circostante e della stessa popolazione. I Progetti hanno visto la partecipazione in PCTO di 26 alunni dell’ Istituto ‘Lazzari ‘ di Dolo per un percorso formativo di 50 ore e di 70 ore per i 37 alunni del Liceo Majorana di Mirano. Il FAI pertanto ha offerto alle due Scuole Superiori rispettivamente 1300 e 2590 ore in Alternanza Scuola-Lavoro. Una Alternanza molto qualificata data la possibilità di formarsi con docenti universitari oltre a qualificati e prestigiosi docenti di storia locale ai quali il Fai esprime tutta la propria gratitudine. Gratitudine estesa anche a tutti coloro che in qualsiasi modo hanno dato il proprio contributo per la realizzazione di queste Giornate. E un ringraziamento particolare alle due Amministrazioni Comunali di Noale e Pianiga per la preziosa collaborazione e il sostegno che hanno assicurato per tutto il lungo percorso di preparazione e realizzazione delle Giornate. Crediamo che molti ormai conoscano le finalità del FAI: far crescere la consapevolezza delle bellezze artistiche, architettoniche, naturalistiche e paesaggistiche del nostro Paese insieme alla loro fragilità e contribuire a una maggior conoscenza dei nostri beni, ad un rispetto più significativo e ad una valorizzazione più tangibile. I fondi che il FAI riesce a raccogliere durante le Giornate Fai di Primavera e le Giornate Fai d’Autunno servono proprio a salvare, sostenere, conservare e aprire al pubblico Beni ( anche giardini e pascoli) che altrimenti andrebbero perduti. Abbiamo spesso specificato ai visitatori che, contribuendo con visite e offerte al FAI, la causa diventava anche la loro, perché chiunque in qualunque modo faccia qualcosa per il FAI, entra automaticamente a far parte di questa grande famiglia e contribuisce agli scopi che diventano condivisi. Le bellezze dell’Italia appartengono a tutti noi e rappresentano il nostro petrolio. La nostra ricchezza artistica e paesaggistica può diventare ricchezza economica dell’intera nazione e soprattutto delle giovani generazioni. È necessario che questa consapevolezza diventi generale. Per questo è importante ispirarci a una formazione di tipo rinascimentale nella quale non c’era separazione tra sapere tecnico-scientifico e umanistico. Tout se tient. Leonardo Da Vinci docet: un modello impossibile da raggiungere ma al quale ispirarci.
Arrivederci a tutti alle prossime Giornate FAI d’autunno. Dove? Sarà una sorpresa che il FAI rivelerà nei primi giorni di ottobre. Vi aspettiamo!
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Dina Bortoluzzi
Capogruppo FAI di Mirano
AUTUNNO IN MOSTRA
Mentre l’autunno mostra il suo aspetto più gradevole, nel trascolorare delle foglie, nella brezza ancora tiepida, nella luce preziosa di fine estate, tutto ciò godibile nei nostri parchi storici, ha inizio in Villa XXV Aprile ed annessa Barchessa, una serie di esposizioni artistiche, storiche e sociologiche che occuperà tutta la stagione fino a dicembre. Questo proliferare di idee e realizzazioni promosse da associazioni in collaborazione col Comune, è, credo, la risposta più energetica alla lunga segregazione e lontananza dai luoghi della cultura. Tutto in scrupoloso rispetto delle norme anti-Covid. Di seguito l’elenco delle manifestazioni. Informazioni sul sito del Comune e al numero dell’URP 041.5798313. Si inizia il 3 settembre con la Mostra sui 1600 anni di Venezia, un tributo a cura dell’associazione Duemilaeventi, fino al 21. All’interno due concerti diretti dal Maestro Michele Peguri. Inaugurazione venerdì 24 settembre della ormai radicata MiranoFotografia con un commosso ricordo del suo fondatore Pier Paolo Fassetta. Fino al 10 ottobre. Il 16 ottobre si inaugura, invece, la Biennale dell’ARCAM, mostra di ricamo, uncinetto, maglia, carta e dintorni. Fino al 25. Un fine settimana per i “Libri di artista in casa di Irene” con riapertura della Casa delle Muse. Dal 28 al 31 ottobre. Da sabato 30 ottobre a domenica 14 novembre la tradizionale Mostra sulla Fiera de l’Oca, organizzata in Villa dalla Pro Loco Mirano. Invece in Barchessa da giovedì 4 novembre a martedì 16, “Mater et magistra”, un allestimento dedicato alle storiche maestre elementari di Mirano, promosso dalle associazioni Riviere e Casa Mia. In dicembre una Retrospettiva in memoria dell’artista miranese Guglielmo Barbetti, deceduto un anno fa, nello stesso mese.
Renata Cibin
Presidente del Consiglio Comunale e delegata alla cultura