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Dott.Gianmarco Marinato: “Diversità tra stereotipi e pregiudizi”
IL LEGAME TRA IPOACUSIA (PERDITA DI UDITO) E ALZHEIMER
Gli anziani con ipoacusia hanno maggiori probabilità di sviluppare l'Alzheimer o altre malattie neurologiche Le persone con ipoacusiada moderata a gravehanno una probabilità fino a 5 volte maggiore di sviluppare demenza. Secondo numerosi e importanti studi, gli anziani, soprattutto uomini (il 69%), con ipoacusia hanno maggiori probabilità di sviluppare l'Alzheimer e la demenza, rispetto a quelli con udito normale. Il rischio aumenta se l'ipoacusia di una persona peggiora. Chi presenta un lieve deficit uditivo ha quasi il doppio delle probabilità di sviluppare demenza rispetto a chi ha un udito normale. Il rischio aumenta di tre volte per chi ha perdita uditiva moderata e di cinque volte per chi presenta una compromissione grave. Ipoacusia e Alzheimer: questi i numeri • Le persone con ipoacusia lieve (25 decibel) hanno quasi il doppio delle probabilità di sviluppare l'Alzheimer rispetto a quelle con udito normale • Le persone con ipoacusia moderata hanno una probabilità tre volte maggiore di sviluppare l'Alzheimer • Le persone con ipoacusia grave hanno una probabilità cinque volte maggiore di sviluppare l'Alzheimer • Per ogni aumento di 10 decibel di ipoacusia, il rischio di avere l'Alzheimer sale al 20%. Per i partecipanti allo studio di età superiore ai 60 anni, il 36% del rischio di demenza era associato a ipoacusia.
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I CONSIGLI DEL DOTT. LUCA DE ROSSI, AUDIOPROTESISTA E FONDATORE DI AUDIOSALUTE
Dott. Luca De Rossi come sono collegate l'ipoacusia e l'Alzheimer? Ancora non è chiaro quale sia il sottile filo rosso che lega queste due condizioni, ma ricerche recenti hanno dimostrato che non sentire bene accelera l’invecchiamento del cervello portando addirittura alla perdita di materia grigia. Sforzarsi per capire suoni e voci, infatti, genera un forte stress nel cervello e impoverisce quelle aree che sono legate al linguaggio e alla memoria operativa, le stesse coinvolte nell'insorgenza dell’Alzheimer. Una persona che sente poco può arrivare all’isolamento? Ipoacusia e Alzherimer hanno un terreno in comune: l'isolamento. Il Consiglio nazionale sull'invecchiamento (NCOA), in uno studio fatto su 2.300 adulti con ipoacusia, ha riscontrato che le persone con perdita d'udito non trattata, non solo sono destinate a peggiorare, ma ciò può portare all'isolamento e rifiuto sociale, irritabilità, rabbia, stress, depressione, declino cognitivo e danni alla memoria. Ecco perché l'ipoacusia tende a isolare la persona: meno si stimola il cervello, interagendo con il mondo circostante, più rapidamente rischierà di avere l'Alzherimer o altri disturbi cognitivi. Cosa si deve fare quindi? In questi ultimi dieci anni da Audioprotesista ho notato che la maggior parte dei pazienti nasconde la propria carenza di udito, nega l’evidenza davanti agli altri e provano vergogna ad accettare la loro condizione. Provare vergogna per il proprio stato uditivo è l’errore più frequente che fanno i nostri pazienti prima di tornare a sentire correttamente presso i nostri Studi. La resa migliore con i moderni dispositivi acustici è data anche dalla tempestività nella risoluzione. In poche parole, prima correggi l’udito e meglio sentirai in tutti gli anni futuri. Perché scegliere AudioSalute? AudioSalute offre un’esperienza unica di ascolto con la migliore Tecnologia del Mondo. Collaboriamo costantemente con i Reparti di Audiologia e Orl dei migliori Ospedali del Triveneto. I nostri ambienti sono stati pensati e realizzati per creare un’atmosfera di massimo comfort per i nostri assistiti che si devono affidare alla nostra esperienza Affidarti ad AudioSalute è il primo passo per riscoprire l’importanza del tuo udito e tornare a vivere la tua vita piena di emozioni.
Giorgio Pesce
DIVERSITÀ: TRA STEREOTIPI E PREGIUDIZI
Negli ultimi anni la questione relativa alla salute mentale ha cominciato a diventare più familiare. Le pagine dei giornali si sono riempite di parole che per molto tempo hanno avuto un significato che spaventava ed allontanava la gente, consolidando così un “marchio” che escludeva dalla società chi era affetto da queste difficoltà. Oggi le testimonianze arrivano da personaggi pubblici, atleti, attori, politici, che all’apice della propria carriera si fermano a causa di episodi di sofferenza psichica, e che con coraggio raccontano la propria realtà sensibilizzandoci su questo tema. Ci aiutano e ci insegnano ad entrare nelle infinite pieghe che la mente prende e che talvolta ne compromettono il funzionamento. Tali testimonianze dimostrano che la patologia mentale può colpire chiunque, a qualsiasi età, e soprattutto che può essere gestita come tutte le altre patologie con metodo scientifico. Da sempre la salute psichica è vittima dello stigma della società. Pregiudizi, categorizzazioni, stereotipi danno un’immagine distorta del paziente pensato come matto, strano, pericoloso. La paura per quello che non conosciamo, per il diverso appunto, si sviluppa già dai primi mesi di vita e comporta ansia, stress ed incertezza. L’uomo in modo innato risponde a questa sensazione in due modi: fuggendo dalla fonte che scatena quella reazione, oppure attaccandola. In entrambi i casi non c’è apprendimento, il diverso viene percepito come una minaccia. Si perde la possibilità di far esperienza, di capire ed accettare le diversità, qualsiasi esse siano, e si è portati a categorizzare. Il motivo per cui accade è molto semplice: il nostro cervello non può processare tutti gli stimoli a cui è sottoposto quotidianamente e per difendersi dall’eccessivo numero di dati da elaborare deve, purtroppo, dare qualcosa per scontato, sentito, o appreso senza discriminare. Discriminare significa separare o distinguere in base a caratteristiche più o meno simili. Questa azione, che in natura è molto utile, può però diventare un’arma se usata con l’intenzione di separare e distinguere in base a caratteristiche non simili. In questo modo il nostro cervello elabora il pensiero “quello che non è simile a me è diverso da me”, e tale processo di pensiero genera paura, invece di rendere curiosi rispetto a ciò che non si conosce, e inevitabilmente separa e divide. Partendo da queste premesse, appare evidente l’importanza di accettare il disagio psichico e imparare a gestirlo. Io e la mia equipe al Poliambulatorio Salese a Santa Maria di Sala affrontiamo queste ed altre tematiche con il fine di spingere le persone a capire che il diverso può essere chiunque, in ogni momento. Ci trovate dal lunedì al venerdì in via Cavin di Sala, 30. Le prenotazioni possono essere effettuate sul nostro sito www.poliambulatoriosalese.it o tramite telefono al numero 0418628298.
COGLI AL VOLO L’OCCASIONE!
Adesso è ancora più facile e più veloce ridurre l’adipe nella zona addominale: Perdi fino a 10 cm di girovita in sole 4 settimane. Questo è possibile grazie alla. La fascia viene applicata durante un allenamento leggero direttamente sul tuo addome e i raggi infrarossi di tipo FIR riscaldano il tessuto adiposo. In questo modo, il tuo corpo deve riequilibrare la temperatura producendo un aumento dell’irrorazione sanguigna in tutta la zona addominale. Questo fenomeno accelera il metabolismo dei grassi e riduce velocemente il girovita rendendo il tuo addome più snello e più tonico. La tecnologia integrata ad infrarossi non è solo dimagrimento! La sua tecnologia a Raggi Infrarossi consente di operare a diversi livelli e per una infinità di applicazioni. Per Mantenere e Massimizzare, per Prevenire e Recuperare e per Tutelare e Proteggere. E’ molto importante introdurre sufficienti liquidi nel nostro corpo in questo caso la migliore bevanda è l’acqua!
Alessandro Cimarosti
CENTRO DEL MATERASSO
Quando dobbiamo cambiare il materasso, c’è sempre tantissima confusione, non sappiamo dove andare, non sappiamo quanto possiamo spendere, non sappiamo cosa comprare. Quante volte in negozio sono venuti clienti dicendo: “La mia vicina di casa ha comprato un materasso in memory e si è trovata bene e quindi voglio anche io un materasso in memory”; “ho visto in televisione che c’è una super promozione, hanno lo sconto dell’80% e ti regalano trapunte, pentole”; “il costo di un materasso matrimoniale può arrivare anche oltre ai 1.000,00 euro? Costano così tanto i materassi?”; “ho girato tanti negozi per farmi dei preventivi e adesso ho le idee più confuse di prima”. Questo caos generalizzato in materia e la paura di cambiare materasso per non sbagliare ed essere fregati sicuramente è dovuto dalla falsa realtà che ci comunicano i mass media fatta di prezzi shock, o meglio direi irreali, che vengono proposti ad ogni pausa televisiva tra un programma e un altro, da Internet dove si legge di tutto e di più, dall’idea del materasso come qualcosa di accessorio e non indispensabile e dall’idea del materassaio come un venditore truffaldino e losco. E’ per questo che occorre fare chiarezza su alcuni punti! Allora cerchiamo di fare chiarezza. Devo cambiare materasso..come faccio a trovare quello giusto? Sicuramente il punto di partenza è: bisogna provarlo! Il materasso va visto, va toccato, va provato anche solo 10 minuti in negozio. Se non si fa la prova del distendersi, si ha una piccolissima e improbabile possibilità di trovare il materasso giusto. Poi è importante la consulenza. Il venditore serio dovrà sapere ascoltare il cliente, le sue esigenze e le sue aspettative e orientarlo verso un prodotto che sia appropriato per: -Peso corporeo -modo di dormire -preferenza di rigidità -esigenze fisiche particolari Questi criteri non sono uguali per tutti ed è per questo che lo stesso materasso non andrà bene per tutti ossia per chi pesa 100 kg rispetto a quello che ne pesa 50, per chi dorme sempre di fianco rispetto a chi dorme a pancia in giù, per chi ama dormire sul rigido rispetto a chi ama la sofficità, per chi ha la scoliosi rispetto a chi non ha particolari esigenze di schiena, per chi a 70 anni rispetto a chi ne ha 12. Quindi se la vicina di casa si è trovata bene sul memory non per forza questo materiale deve essere adatto a noi. Scegliamo di testa nostra! Quanto può costare un materasso matrimoniale? I prezzi per un materasso matrimoniale possono essere vari. Il range di riferimento è 400,00 €-1.800,00 €. anche se la soglia più alta può arrivare fino ai 3.000,00 €. Diciamo che con 700,00 € si prende già un buon prodotto, strutturato e garantito nel tempo. Sotto determinate cifre, parlo per esperienza personale, il prodotto non dura nel tempo e si rischia di aver buttato 200,00-300,00 € e di doverne spendere altri e di più per acquistarne uno nuovo. Quindi bisogna stare attenti a cifre illusorie e chiedersi perché determinati materassi costano troppo poco! Con poco si ha poco. Non lasciatevi abbindolare dal prezzo incredibilmente basso ma su questo ragionate e capite chi lavora seriamente da chi non lo fa: fate due calcoli e, se l matematica non è un’opinione, i conti così bassi non possono tornare. Bisogna poi ricordare che il materasso è un investimento: certo economico ma che viene ammortizzato in 10 anni (il materasso è l’oggetto domestico che dura di più, basti pensare agli “acciacchi” che hanno asciugatrice, lavatrice, forno) e soprattutto un investimento di salute perchè può modificare seriamente la postura, alleviare i dolori, far riposare corpo e quindi anche mente e condizionare così anche l’andamento della nostra giornata. Non abbiate paura a investire quel qualcosa in più sul nuovo materasso perché, se scelto bene, i benefici saranno superiori alla spesa affrontata. Quali sono i suoi consigli a chi deve cambiare materasso? Il primo grande consiglio è di valutare i servizi offerti. Il servizio è fondamentale e anche più importante del prezzo! Come già detto prima di prezzi ce ne sono vari e per avere un buon materasso non occorre spendere un sacco di soldi.. a neanche troppo poco! E quei negozi dove i materassi costano poco, che servizi hanno? O sono deboli o sono a pagamento e somma 50,00 € per la consegna al piano terra (non al piano superiore altrimenti costerebbe 70/80,00 €, lo smaltimento dell’usato a 40,00 €, le spese del recesso e della restituzione che vanno a peso e dimensioni del materasso((80,00 €/100,00 €), il gioco non vale la candela.. Bisogna invece dare fiducia a chi prevede innumerevoli servizi, gratuiti, che comprendono assistenza prima, durante e dopo l’acquisto. Meglio se il titolare è raggiungibile facilmente e non è solo una figura misteriosa e intoccabile in cima ad una scala gerarchica aziendale. Questo ultimo aspetto trasmette familiarità e incrementa la certezza di un acquisto sicuro e protetto. Il secondo consiglio è di non girare troppi negozi in cerca dell’offerta della vita e del preventivo migliore. Il confronto è saggio ma non deve diventare una malattia ed essere esagerato. Affidatevi al negozio in cui si è trovata bene l’amica, la sorella, la collega, al negozio in cui sul sito si possono leggere buone recensioni, al negozio in cui trovate un consulente preparato, affidabile, che vi dà risposte certe e che vi trasmette serietà e professionalità, al negozio che sapete per certo che vi può assistere in caso di problematiche post vendita e comodo da raggiungere e sempre reperibile. Il Centro del materasso per esempio che servizi offre? Noi del Centro del materasso puntiamo moltissimo, oltre alla qualità dei nostri prodotti, anche sui servizi offerti in modo da assistere il cliente prima, durante e dopo l’acquisto. Offriamo: - consulenza personalizzata in negozio, indirizzando il cliente verso il prodotto che risponde di più alle sue esigenze grazie alla prova del distendersi; -consegna al piano gratuita su appuntamento: il cliente in questo modo avrà un giorno e un’orario precisi di consegna e non dovrà aspettare le solite 3 o 4 ore -smaltimento dell’usato gratuito -possibilità di sostituire il materasso se risponde poco alle tue aspettative: questo è un servizio unico. Il cliente, una volta provato a casa il materasso acquistato, ha la possibilità di sostituirlo se si accorge che non ha fatto la scelta giusta perché troppo rigido o troppo morbido. L’investimento nel materasso non è perso! -disponibilità di un tecnico che venga a prendere le misure esatte del materasso direttamente al domicilio - possibilità di pagare a rate a tasso 0 (tan e taeg 0) - servizio di assistenza prima, durante e dopo l’acquisto anche tramite il servizio whatsApp attivo tutti i giorni Come disse Cicerone, “qualunque sia il prezzo, si compra bene solo ciò che è necessario”. E il materasso lo è, non ogni anno ma almeno ogni 10 anni, che tu abbia 20/50/80 anni. La fiducia è un valore molto importante e per questo decidi di affidarla a chi se lo merita davvero e lo dimostra.
Marco Piccoli
AUGURI DI BUONA ESTATE 2022
Gli auguri una volta erano affidati alle parole. Oggi, con lo sviluppo della tecnologia comunicativa e grazie anche ad un infausto periodo della nostra vita che mai nessuno avrebbe potuto immaginare e che, purtroppo, ancora oggi viviamo, gli auguri vengono affidati ai telefonini, ai messaggini WhatsApp, ai social e, non ultima, alla stampa. Un nuovo modo di comunicare che certamente è asettico rispetto a quelli tradizionali, ma che comunque ci permette di stare tutti in contatto, abbattendo, seppur in maniera virtuale, gli interminabili ostacoli che la vita quotidiana ci presenta. L'Associazione Nazionale Bersaglieri - Sez. di Mirano coglie, quindi, l’occasione per porgere a tutta la cittadinanza, alle istituzioni pubbliche comunali sempre presenti ed attente a supportare le nostre iniziative, agli iscritti ed amici che puntualmente ci sostengono nella nostra annuale attività sezionale, al mondo del volontariato, alla redazione di questo bel giornale, i più sentiti auguri di una “Buona Estate”. Ricordando che l’estate è "divertimento e socialità", noi auspichiamo per tutti un periodo estivo al meglio, contornato di tanta positività e serenità.
Quindi di nuovo ... ancora un sentito augurio di Buona Estate!!
VETREGO: CHIUDE IL COMITATO E IL GIORNALINO
Il presidente del COMITATO RINASCITA VETREGO ha comunicato le proprie dimissioni ai seguenti nominativi:
- al Sindaco Tiziano Baggio - al Vice Sindaco Maria Giovanna Boldrin - al Consigliere Giuseppe Salviato - all’Arch. Alessandro Tamai - al Dott. Silvio Silvestri - i 17 fedeli Vetreghesi - ai paesani e paesane dal Cuore d’ORO.
Oggetto: CHIUSURA DEL COMITATO RINASCITA VETREGO DAL 21 GIUGNO 2022.
Il sottoscritto Vesco Giuseppe, ex presidente del Comitato Rinascita Vetrego, ritiene doveroso informare gli amministratori ed i funzionari comunali sopra elencati, e anche i 17 fedeli Vetreghesi ed i paesani e paesane dal Cuore d’ORO, che il giorno 21 Giugno 2022 ha dato le dimissioni da presidente, a causa della mancata RICONOSCENZA del popolo di Vetrego nei confronti del lodevole ex Vicesindaco Giuseppe Salviato. (E’ successo che solamente 17 Vetreghesi su 1116 aventi diritto al Voto hanno dimostrato GRATITUDINE al Vicesindaco per essersi impegnato per diversi anni con il Comitato al fine di ottenere tre importanti opere per Vetrego dal costo complessivo di oltre 3 milioni di Euro). Il presidente del Comitato aveva informato molti Vetreghesi (tramite il Giornalino e il FORUM VETREGO) che “si sarebbe DIMESSO se il
Vicesindaco Giuseppe Salviato avesse preso
POCHI Voti”, poiché per il presidente del Comitato “la RICONOSCENZA è una cosa sacra”.
L’EX PRESIDENTE VESCO GIUSEPPE COMUNICA QUANTO SEGUE:
• RINGRAZIO il nuovo Sindaco Tiziano Baggio
(foto a dx) per essere venuto a Vetrego − durante la campagna elettorale − a chiedermi “quali erano i problemi del paese”. In qualità di presidente del Comitato glieli ho elencati e poi li ho anche pubblicati nel Giornalino n. 87, del 23 maggio. Eccoli:
1) fare la pista ciclabile dal Capitello di Sant’Antonio fino all’incrocio con Via Ferruccio De Prà; 2) fare la pista ciclabile da Vetrego (Serre Furegon) fino all’incrocio con Via Ballò e Scaltenigo; 3) allargare la strada che da Via Basse porta in Via Molinella; 4) installare 2 lampioni stradali in Via Basse e 3 lampioni in Via Cà Rezzonico lato Mira; 5) installare delle giostrine sul piccolo parco confinante con Via Ilaria Alpi; 6) interrare i Cassonetti delle immondizie presso l’incrocio di Via F. De Prà a causa della pericolosa limitazione della visuale stradale nell’immettersi sulla Via principale; 7) adibire a Centro civico e a Riunioni paesane una stanza del primo piano dell’ex Scuola elementare; 8) costruire un gabinetto nel Cimitero paesano; 9) fare una rotonda tra i due tunnel autostradali di Via Basse e Ca’ Rezzonico, tramite un ponte a nord; 10) proteggere il nostro paese in caso di “arretramento della Barriera autostradale a Vetrego”; 11) ulteriori problemi e richieste che i paesani e le paesane comunicheranno al Comitato; 12) portare a termine le tre Opere
già progettate e finanziate che sono: a)
NUOVA AREA SPORTIVA CON SALA SOCIALE E PIATTAFORMA POLIVALENTE; b) UN SEMAFORO PRESSO L’ASILO E UNO PRESSO L’INCROCIO DI VIA CA’ REZZONICO; c) SVINCOLO DI VETREGO EST IN SICUREZZA. Dopo che il presidente del Comitato aveva mostrato al Candidato Sindaco Tiziano Baggio i numerosi problemi girando per 2 ore intere per le Vie e per i Quartieri di Vetrego, il Candidato Sindaco gli promise che “se lo avessero eletto Sindaco, sarebbero andati insieme alla Regione Veneto per risolvere quelli più importanti”. Ma dopo che il popolo di Vetrego ha preferito dare il voto al proprio Partito nazionale e soli 17 Voti al Vicesindaco, allora il presidente Vesco Giuseppe si è dimesso e per conseguenza non andrà in Comune a chiedere al nuovo Sindaco di risolvere i problemi che gli aveva esposto durante la campagna elettorale, ma andrà a chiedergli cortesemente di “mantenere la
promessa di attivarsi per far realizzare le 3
importanti opere” citate al punto n.12 dell’elenco sopra pubblicato. E questo perché il presidente dimissionario desidera essere RICONOSCENTE nei riguardi dei 17 elettori paesani e paesane che hanno dato un meritevole voto al Vicesindaco Giuseppe Salviato, come aveva chiesto cortesemente il presidente tramite il Giornalino e il FORUM VETREGO.
• RINGRAZIO l’ex Vicesindaco Giuseppe Salviato
(foto a dx) per aver sopportato per diversi anni, con appuntamenti mensili, il presidente del Comitato Vesco Giuseppe e il vicepresidente Fiume Paolo, grazie alla cui proficua collaborazione sono stati risolti molti problemi di Vetrego, come ad esempio l’asfaltatura del parcheggio del Quartiere PEEP, ma soprattutto per aver fatto progettare, approvare e finanziare le 3 importanti opere descritte al punto n.12, i cui lavori cominceranno a breve. Carissimo Giuseppe
Salviato, grazie per quello che hai fatto e
che fra poco verrà realizzato a Vetrego. I Vetreghesi NON ti hanno premiato, ma lo hanno fatto molti cittadini di altre Frazioni e della città di Mirano, e pertanto sono felice che ora sei stato eletto “Consigliere di maggioranza” e anche “Presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici, Ambiente”.
INFORMO il Vice
Sindaco Maria Giovanna Boldrin
(foto a dx) che il presidente del Comitato, dopo le dimissioni, ha TOLTO il cestino per la raccolta di immondizie sul piccolo parcheggio del Cimitero, precisando di averlo messo “abusivamente”, ma
fruttuosamente.
Infatti dopo l’installazione avvenuta tempo fa, i giovani paesani NON hanno più buttato le loro immondizie nel fosso confinante, come ad esempio: sacchetti di cacca di cane, salviette, mascherine, bottiglie ecc.) come facevano quando NON c’era il cestino. Si pensava che fossero degli INCIVILI, ma invece erano dei giovani CIVILI che però non sapevano dove buttare le immondizie in mancanza di un cestino. E
da allora hanno buttato tutto nel cestino e il fosso è sempre rimasto pulito.
• RINGRAZIO il funzionario comunale, arch.
Alessandro Tamai, per la collaborazione con il Comitato e colgo l’occasione per informarlo che i Volontari del Comitato NON poteranno più
le Aiuole della Via centrale, né puliranno le piste ciclabili, né poteranno i rami che oscureranno i lampioni stradali, né i rami
dei parchi pubblici ecc. Il Comitato faceva questa manutenzione in base ad un Accordo con l’ex assessore Federico Vianello, il quale lo aveva autorizzato ad iscrivere i Volontari all’Assicurazione stipulata dal Comune (per rimborso danni in caso di incidenti), in base al progetto “PRENDIAMOCI CURA DEL PATRIMONIO COMUNALE”. (il lavoro dei Volontari era del tutto gratuito). In conseguenza della CHIUSURA del Comitato, invito il gentile architetto Alessandro Tamai a “reinserire” le varie manutenzioni della Frazione di Vetrego nelle competenze del Comune.
• RINGRAZIO il funzionario comunale,
dott. Silvio Silvestri, per la collaborazione con il Comitato e colgo l’occasione per informarlo che sono a disposizione per restituire il Cassonetto delle ramaglie “gratuito” che il Comune aveva portato nella sede del Comitato per la raccolta delle potature delle numerose aiuole comunali ecc.
COSA FARA’ ORA L’EX PRESIDENTE DEL COMITATO E L’EX FONDATORE DEL GIORNALINO “EVVIVA VETREGO”
Premessa: Alla chiusura del Comitato è seguita la chiusura del Giornalino EVVIVA VETREGO, poiché le notizie che pubblicava erano soprattutto iniziative e attività del Comitato. Il fondatore del Giornalino RESTITUIRA’ le offerte che i paesani avevano dato al Giornalino dall’anno 2021 in poi, poiché con tali generose offerte il Giornalino era stato finanziato fino a Settembre 2023. Essendo rimasti nella Cassa 1300,00 Euro, essi verranno restituiti a coloro che lo avevano finanziato fino a Settembre 2023. (NOTA: diversi Vetreghesi lo leggevano anche nel Sito: http://www.comitatorinascitavetrego.it). Riguardo al Comitato Rinascita Vetrego, il paesano Vesco Giuseppe si attiverà per far portare a termine le TRE opere che erano state concordate con il Vicesindaco Giuseppe Salviato. Egli inoltre si attiverà per far eliminare i sacchi di immondizie gettati DENTRO ai fossi dagli INCIVILI, poiché NON permetterà che la plastica sminuzzata dai trinciatori comunali e consortili vada negli oceani a uccidere milioni e milioni di animali acquatici. Si attiverà infine per aiutare le persone in difficoltà economiche, finché i paesani e le paesane dal Cuore d’ORO porteranno “oggetti usati” nei due magazzini situati a 20 metri dal Capitello della Madonna (Via Vetrego 148), che poi egli vende e usa il ricavato per tale iniziativa. NOTA: grazie a tale iniziativa sono stati dati oltre 15.000,00 Euro alle persone che NON arrivano a fine mese, ma che fanno lavori utili, compresa la raccolta di “oggetti usati” a Vetrego, in molti paesi confinanti, Mestre ecc.
Nel ringraziare tutti per la collaborazione, porgo i miei più cordiali saluti.
Vesco Giuseppe
Vetrego, 5 settembre 2022 ex presidente del Comitato
NOVITA’ DELL’ULTIMO MOMENTO: 1) L’ex presidente del Comitato è stato informato dalla Società regionale Veneto Strade che “è già stata indetta la gara d’appalto per la realizzazione dello Svincolo di Vetrego est e che, salvo imprevisti, l’opera dovrebbe essere terminata entro quest’anno 2022”. 2) All’appuntamento con il Sindaco Tiziano Baggio di lunedì 8 Agosto, l’ex presidente del Comitato è stato informato riguardo alla situazione dei due semafori e della nuova area sportiva. Nel prossimo numero di MIRANO MAGAZINE verranno pubblicate le notizie aggiornate su queste due Novità comunali, in particolare quella della nuova area sportiva già data in “gestione” all’Agenzia INVITALIA del Ministero dell’Economia.
CI STIAMO ADDENTRANDO NELLA STAGIONE MICOLOGICA: “ATTENTI AI FUNGHI CHE RACCOGLIETE”
Ogni anno, nella sola Italia, si registrano circa 40.000 casi di intossicazione da funghi ed almeno una decina di decessi dovuti ad eccessiva fiducia in se stessi, leggerezza e una buona dose di incoscienza.
Prevenzione degli avvelenamenti da funghi
- evitare la raccolta indiscriminata di tutti i funghi rinvenuti, poiché solo alcune specie risultano essere eduli, ciò provoca un danno all’ecosistema; - I funghi vanno raccolti interi e non in stato di alterazione (ammuffiti, fradici, ecc.); - I funghi raccolti si trasportano in contenitori ridici ed aerati (es. cestini di vimini) che consentono l’ulteriore disseminazione delle spore, inoltre si evitano fenomeni di compressione e di fermentazione dei funghi; - Non raccogliere i funghi in aree sospette d’inquinamento (come es. discariche, lungo arterie stradali, ecc.) - Assolutamente non fidarsi di presunti “esperti”, far controllare tutti i funghi raccolti dagli Ispettori Micologi dell’Asl o presso il Gruppo “Amici Micologi Mirano”.
Consigli per il consumo
- Non esistono metodi empirici (quali le prove con l’aglio, monete d’argento) per verificare se un fungo sia edule o velenoso; - La cottura, l’essicazione o altri sistemi non servono a svelenare i funghi mortali (Amanite Phalloides, A. Verna, A. Virosa, Lepiote specie e Cortinarius orellanus e altri) le tossine sono termostabili e quindi non perdono la loro tossicità; - Tutti i funghi vanno mangiati ben cotti, da crudi essi sono scarsamente digeribili, se non addirittura velenosi (il comune “chiodino” Armillaria mellea è tossico se non è effettuata una ribollitura di almeno 15 minuti prima della cottura definitiva) perché contiene tossine termolabili le quali si degradano alla cottura; - Non si devono somministrare i funghi ai bambini, a donne in stato di gravidanza o persone che presentano intolleranza a particolari farmaci o disturbi allo stomaco, al fegato ed al pancreas senza il consenso del Medico.
Per chi acquista funghi freschi spontanei presso un esercizio di vendita
- Prima dell’acquisto verificare che la cassetta o l’involucro contenente i funghi siano muniti di un’etichetta attestante l’avvenuto controllo micologico da parte degli Ispettori Micologi Asl, deputati per legge al controllo; - nel caso non sia presente il cartellino di controllo si consiglia di non acquistare il prodotto e di segnalare il fatto agli organi preposti al controllo (Asl, N.A.S. ecc.)
Che cosa fare in caso d’avvelenamento da funghi.
Se, dopo aver consumato dei funghi, insorgono disturbi recarsi immediatamente al più vicino Pronto Soccorso; Portare tutti gli avanzi dei funghi disponibili, compresi quelli gettati in pattumiera, utili ai fini del riconoscimento: non tentare “terapie” autonome.
IL PRESIDENTE Paolo Trevisanato
QUANDO CRESCONO I FUNGHI?
Prima di tutto sfatiamo un luogo comune: si dice che i funghi crescano durante la notte (una notte). Molti autori spiegano che i tempi di accrescimento sono certamente bel più lunghi rispetto alle poche ore di una notte. I funghi crescono quando le condizioni climatico – meteorologico sono a loro favorevoli, senza alcuna preoccupazione nei confronti dell’orario, né se si tratti di del giorno o della notte. Eppure i più accaniti cercatori si alzano di buon’ora per essere i primi ad esplorare le stazioni di crescita dei prelibati miceti, convinti che il loro bottino si sia prodotto poche ore prima, durante la notte.
Paolo Trevisanato
INCONTRO “CLASSE 1942“
Carissimo amico/a 1942 – 2022: ottant’anni di storia, ottant’anni che sono la Tua e la nostra storia: e l’avvenimento merita sicuramente d’essere festeggiato nel migliore dei modi. Questa sarà un’occasione per rivederci, forse dopo tanti anni, per ricordare, per progettare e forse per far rivivere vecchi sogni lasciati nel cassetto. Infatti sono stati anni vissuti da tutti noi con impegno, fantasie e creatività, perché sicuramente siamo stati protagonisti nel costruire, ideare e sviluppare tanti progetti. A parte le inevitabili delusioni o i momenti di sofferenze, siamo orgogliosi della storia o delle storie che abbiamo scritto con le nostre realizzazioni. Rivivremmo i nostri volti un po’ segnati dagli anni, sorrideremmo dei nostri ricordi e dei nostri piccoli e grandi errori e così per un po’ dimenticheremo i primi acciacchi. Con un po’ di più convenzione riprenderemo il coraggio di “pedalare”, forse ormai non per sognare, come quando, ci sembrava di avere il mondo in mano. L’Italia, in questi anni, ha conosciuto trasformazioni formidabili e noi ottant’enni, in questa grande storia siamo sempre stati in prima linea e, nonostante gli anni si aggiungano agli anni, abbiamo ancora una grande vitalità, un forte desiderio di fare, di progettare e soprattutto, di essere sereni e socievoli. Molti di noi hanno la meritata pensione, altri non hanno più impegni impellenti di famiglia, per cui desideriamo dar spazio e qualità al nostro tempo libero. Sicuramente sarà una bella occasione partecipare alla festa che alcuni nostri coetanei stanno organizzando. Con la speranza di vederci fine novembre 2022, Vi saluto caramente.
13 GIUGNO 2022 FESTA DI SANT’ANTONIO
IN VIA OLMO A MIRANO
Anche quest’anno è stata organizzata a Mirano, in via Olmo, al confine col territorio di Mira, la tradizionale festa di Sant’Antonio. Tale festa era, in parte, stata sospesa negli ultimi due anni, causa il corona-virus. La festa si celebra presso il capitello di Sant’Antonio, edificato nel 1800 e ristrutturato nel 2012. Alla festa partecipano le autorità religiose e amministrative del Comune di Mirano. I Sig.ri Frasson Eugenio e Giuseppe sono sempre stati attenti promotori e organizzatori di tale festa. Il Sig. Frasson Diego e sua moglie mettono, per l’occasione, a disposizione il capannone della ditta Trivengas. Infatti da diversi anni, dopo la cerimonia religiosa e la benedizione di Don Artemio, parroco di Mirano e del suo collaboratore Don Enrico, i presenti si trasferiscono nel predetto capannone, dove la festa si completa con una grande tavolata preparata ed imbandita dalle famiglie di Via Olmo.
Paolo Trevisanato
Dopo due edizioni all’insegna delle restrizioni Covid, il FAI ha ripreso, con le cautele dovute, le sue attività. Le Giornate FAI di Primavera 2022 hanno visto una presenza di visitatori così cospicua che ha messo a dura prova tutta la squadra di volontariFAI. Sessantasei studenti coinvolti di cui sessanta in PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) più sei che hanno desiderato ripetere per la seconda o terza volta un’esperienza che trovano interessante ed entusiasmante. Stiamo parlando di alunni del Liceo “Majorana Corner” di Mirano e del Liceo “Galileo Galilei” di Dolo che hanno fatto da narratori a Sambruson. Hanno illustrato la Chiesa di Sant’Ambrogio con sagrestia, Villa Badoer che ospita la canonica e la Corte di Villa Colloredo: queste ultime due eccezionalmente aperte al pubblico. Ogni Giornata FAI è frutto di una organizzazione lunga e complessa che comporta il contributo di enti e persone che lavorano in squadra con i volontari, gli insegnanti e gli Apprendisti Ciceroni per una buona riuscita dell’iniziativa.La Delegazione Fai di Venezia e il Gruppo Fai di Mirano ringraziano l’Amministrazione comunale di Dolo con particolare riferimento al sindaco dott. Gianluigi Naletto e alla assessora Valentina Bergo per l’ottimo supporto assicurato in queste due Giornate. Un riconoscente e sentito grazie alle persone che generosamente hanno aperto al pubblico le loro residenze private: a Don Luciano Baccarin, alle dott. sse Margherita Levorato e Sara Frison e al dott. Carlo Meneghelli che hanno fatto assaporare ai visitatori un angolo suggestivo della campagna veneta. Un ringraziamento agli insegnanti dei due Licei in particolare alle proff. Maria Luisa Trevisan, Sebastiana Rosy Giunta, Maria Cristina Barison e al prof. Guglielmo Favacchio per aver aderito al Progetto AC del FAI e aver curato la preparazione e la presentazione degli studenti. Le GFP e le GFA nel Miranese e nella Riviera del Brenta hanno puntato negli anni i riflettori su alcune bellezze artistiche e architettoniche note e meno note ma anche su paesaggi, borghi o aziende dismesse. Gli Apprendisti Ciceroni hanno potuto narrare al meglio questi luoghi per merito di moltissimi esperti, rimasti nell’ombra, che ringrazio per ultimi perché meritano una attenzione particolare. Essi hanno tenuto in modo assolutamente gratuito diverse lezioni / conferenze dando modo agli studenti di essere preparati ben oltre le spiegazioni offerte ai visitatori. È un punto di orgoglio per il FAI aver contribuito a diffondere la conoscenza di questi esperti con i loro attenti studi e ricerche. Si tratta di architetti, storici, musicisti, storici dell’arte e dei giardini: persone preziose per tutti noi quanto le ricchezze di arte e cultura che negli anni hanno illustrato può arricchire in una collaborazione reciproca. Grazie Architetto!
Il FAI in questi mesi sta preparando le Giornate FAI d’Autunno che si terranno il 15 e 16 ottobre. Dove? È ancora un segreto che potrà essere svelato solo in prossimità dell'evento. Si può anticipare che si tratta di una Villa Veneta interessante e importante dal punto di vista storico. Inutile dire che vi aspettiamo numerosi. Inoltre, in questi mesi e fino a novembre, il FAI sta facendo il Censimento dei Luoghi del Cuore, iniziativa che parte dai cittadini. Nel Miranese sono state iscritte alcune Ville ( illa Cabrini- Giacomuzzi- Moore, Villa Pomai-Rota-Muneratti, Villa Lando Perale) che ho votato e invito tutti coloro che leggono questo articolo a fare altrettanto. Ma invito tutti a votare anche due luoghi a noi vicini che possono contare su un buon posizionamento: San Francesco della Vigna a Venezia e Villa Levi Morenos a Mira. È possibile votare più luoghi e possono farlo tutti, anche i minorenni. Pertanto votate sul sito del FAI o ai vari banchetti che potrete trovare da settembre. Ce ne sarà uno anche al banco delle Giornate Fai d’Autunno. Votate, votate, votate: quest’anno, per la nostra zona, c’è il Comune di Mira, la prossima volta sarà un altro dei nostri Comuni. “Tutti per uno, uno per tutti”! Credo sarebbe un modo, piccolo ma significativo, di onorare uno dei messaggi che Draghi ci ha lasciato in eredità.
Dina Bortoluzzi
Capogruppo FAI di Mirano
NOZZE DI DIAMANTE IN CASA FAVARETTO
In data 29 Aprile 1962 si celebravano le nozze tra Favaretto Luigi (Gigetto) e Mion Maria, che idealmente univano anche due famiglie patriarcali del Parauro. A distanza di 60 anni questa unione risulta ancor più solida e coesa, nonostante gli acciacchi e le tante esperienze vissute. A celebrare questo splendido traguardo i figli Daniele, Monica, Moreno ed il nostro presidentissimo Federico, attorniati dalle loro rispettive famiglie, fino al pronipote Jonathan, ai quali si aggiunge tutta la comunità miranese e tutta la redazione del Mirano Magazine. Vi aspettiamo tra un decennio per le nozze di Ferro, pronti a festeggiare nuovamente i Favaretto. agli studenti. Ed è sempre emotivamente pregnante vedere due generazioni in un intenso rapporto dialettico nel quale i docenti si spendono con passione e generosità nei confronti dei discenti con la speranza di poter passare il testimone in nome dei valori dell’amore, conoscenza, rispetto, responsabilità e impegno verso tutto ciò che forma le nostre radici storiche, culturali, sociali e antropologiche. Grazie quindi per l’edizione FAI 2022 alla dott.ssa Margherita Levorato, al dott.Gualtiero Bertelli e al dott. Giampaolo Zampieri il quale è stato anche il prezioso e attento motore di questa iniziativa a Sambruson. A questo punto non è possibile evitare di parlare di un evento molto triste. Uno dei nostri ‘formatori’ è mancato improvvisamente il 30 aprile. Mi riferisco all’architetto Antonio Draghi, personaggio importante che aveva rivestito ruoli a livello nazionale e internazionale. Per noi, figura luminosa, colta, generosa che aveva tenuto numerose lezioni negli anni passati agli Apprendisti Ciceroni di Dolo e, quest’anno, anche a quelli di Mirano. La sua morte costituisce una grave perdita per tutta la comunità della Riviera del Brenta e del Miranese dove si era occupato anche di Villa Bianchini a Zianigo. Credo che a tutti noi che lo conoscevamo abbia lasciato, oltre a un grande vuoto, un'eredità ricca di valori. L’architetto Draghi aveva una visione sul/del nostro territorio, Riviera e Miranese, che vedeva come un unicum. Questa preziosa visione dovremmo sposarla tutti, qualsiasi sia il nostro ruolo come cittadini senza tradirla né disperderla in sterili campanilismi. Perché tutto il nostro territorio è in relazione, si parla, si influenza e si