Sommario Pag. 03 - Presentazione Pag. 05 - Countdown Pag. 07 - Spazio esordienti Pag. 17 - Art time Pag. 22 - Stelle tra le righe Pag. 30 - Brully consiglia… Pag. 32 - Red Carpet Pag. 37 - Filmografia Pag. 39 - Da inchiostro a pellicola Pag. 42 - Speciale “Hunger Games” Pag. 50 - Gennaio guarda…Reign Pag. 55 - Fan Fiction Pag. 61 - The Brully’s choice award Pag. 64 - Some readings Pag. 65 - Ringraziamenti Pag. 66 - Info & Contatti
Ok, allora ciao a tutti. Mi chiamo Silvia, ho vent’anni (quest’anno ventuno! Da precisare perché negli US è un dato importante ;). Purtroppo studio ancora. All’università di Venezia inglese, tedesco, spagnolo e l’anno prossimo spero lingua dei segni. Cosa mi piace fare… Leggere. Amo leggere, anche perché recensisco dei libri su questa rivista… Sarebbe ironico e contorto e masochista se non fosse così, no? Mi piace anche scrivere, ma spesso e volentieri mi dilungo un po’ troppo… Ah sì! AMO alla follia guidare! Uno dei miei sogni impossibili è avere una macchina che vada a letame (o qualcosa che sia illimitato ed economico!), così da poter montare in macchina e guidare per chilometri e chilometri senza fermarmi mai. Ovviamente con la mia migliore amica a bordo e della buona musica. Come avrete già intuito non vedo l’ora di andare in Nord America, ma anche nel Regno Unito, Germania… un po’ ovunque veramente…
Io sono Miriam, ho 21 anni e mezzo e sono mamma di un bellissimo bambino che mi ha cambiato la vita. Se non fosse per lui probabilmente non sarei qui a scrivere questa presentazione, non avrei la passione sconfinata per la lettura, che mi permette di amare sempre più le emozioni che i vari autori riescono a trasmettermi ogni volta. Ho conosciuto autori emergenti che mi hanno spinta ad aprire un blog (Le passioni di Brully) nel quale parlare di loro, aiutandoli a farsi conoscere. Collaboro anche con delle case editrici, che mi stanno dando moltissimo! Sono felicissima di questa scelta, è dura, ma da enormi soddisfazioni! Tra i miei obiettivi futuri c’è sicuramente quello di viaggiare, vorrei riuscire a imparare l’inglese così da poterlo scrivere e parlare fluentemente, diventare traduttrice e concludere e pubblicare i romanzi che ho in cantiere (due dei quali scritti assieme alla mia migliore amica, di cui avete appena letto la descrizione qui sopra). Sono correttrice di bozze, cosa che mi piacerebbe moltissimo far diventare una professione.
Presentazione Benvenuti in questo primo numero di Brully’s Magazine. Brully's magazine principalmente racchiude tutte le nostre più grandi passioni: libri, serie tv, la moda e la grafica. L'idea di creare una rivista ci frullava in testa già da un po' e, finalmente, abbiamo deciso di metterla in pratica, di tirarla fuori da quel benedetto cassetto. Per noi è un modo di sfogarci, perché ormai parlarne tra noi non basta più. Vogliamo che tutti sappiano e conoscano quello che sentiamo noi (un po’ egocentrica come cosa ;), penserete voi, ma è difficile trattenersi). Vogliamo farvi divertire, ossessionare, commuovere, arrabbiare, ma soprattutto divertire come succede a noi. Con la rivista poi cerchiamo anche di far conoscere i nostri autori emergenti, che, in quanto tali, non possono o non riescono a raggiungere i livelli di popolarità di altri romanzi. Ma speciali quanto autori già affermati. Oltre a questo troverete una grande varietà di articoli, temi, argomenti (o come li volete chiamare), per coinvolgere tutti e ognuno di voi, gentili lettori. Che altro dire? Sfogliate la rivista, per le cose noiose ci sarà tempo.
Miriam e Silvia
Countdown Ecco qui alcuni dei romanzi che potrete trovare nelle librerie questo mese!
2 gennaio Piacere proibito - Evie Hunter - Newton Compton Edizioni Svelami (La trilogia delle stanze #3) - Emma Mars - Sperling & Kupfer Insidia (Implosion #2) - M. J. Heron – DeAgostini
9 gennaio La ragazza che leggeva nei cuori - Teri Brown – Corbaccio 14 gennaio Requiem (Delirium #3) – Lauren Oliver – Piemme Promettimi che ci sarai – Carol Rofka Brunt – Piemme The Kane Chronicles, l’ombra del serpente – Rick Riordan - Mondadori
15 gennaio Un conte d’amore – Elizabeth Beacon – Harlequin Mondadori Nozze in alto mare – Lyn Stone - Harlequin Mondadori Il cuore barbaro della vendetta – Helen Kirkman - Harlequin Mondadori Scandalo e seduzione – Kasey Michaels - Harlequin Mondadori Fragili e preziose – Megan Hart - Harlequin Mondadori Ogni tuo desiderio – Logan Belle - Fabbri 16 gennaio La città della perversione, la ragazza dietro la maschera – Stella Knightley – Newton Compton Con te sarà diverso – Jessica Sorensen – Newton Compton Ti aspettavo – J. Lynn - Nord 23 gennaio I diari delle streghe, la caccia (I diari delle streghe #5) – Lisa J. Smith – Newton Compton Lothaire – Kresley Core – Leggereditore Peccati d’inverno – Lisa Kleypas – Leggereditore 28 gennaio The elite (The selection #2) – Kiera Cass – Sperling & Kupfer Per un giorno d’amore – Gayle Forman – Mondadori
29 gennaio L’accademia dei vampiri, anime legate (Vampire Academy #5) – Richelle Mead Rizzoli
30 gennaio Flirt (Anita Blake #18) – Laurell K. Hamilton - Nord 31 gennaio Demon’s Destiny (I demoni #10) – Gena Showalter – Harmony Bluenocturne Il seme del male (Crewe of hunters #1) – Heather Graham – Harmony Bluenocturne Sempre a gennaio… Il silenzio delle farfalle - di Dora Levy Mossanen - Newton Compton Onyx (Lux #2) - Jennifer L. Armentrout - Giunti Innamorarsi di una stella (Love #1) - Tina Reber - Nord Se torno, ti sposo - Kristan Higgins - Harlequin Mondadori Chrysalis (Newsoul #1) – Jodi Meadows – Mondadori Il sigillo di Atena, eroi dell’Olimpo – Rick Riordan – Mondadori Oltre i limiti – Katy McGarry – DeAgostini La signora della passione – Lara Adrian – Leggereditore L’eroe dimenticato – Suzanne Brockmann – Leggereditore Rischio letale – Pamela Clare – Leggereditore L’ora della verità – Maya Banks – Leggereditore La promessa della sirena – Tera L. Childs – Tre60 L’uragano di un batter d’ali – Sara Tessa – Newton Compton
Promozione di gennaio: -25% di sconto su oltre 1.000 titoli!!! Dal 2 gennaio al 2 febbraio: Tea – su una selezione di titoli Dal 3 al 31 gennaio: Mondadori, Einaudi, Electa, Sperlin e Piemme – su una selezione di titoli. Dal 3 gennaio al 2 febbraio: Bompiani, Fabbri, Marsilio, Rizzoli, DeAgostini, Nord, Chiare lettere, Corbaccio, Garzanti, Guanda, La Coccinella, Longanesi, Salani, NordSud, Vallarsi, Neri Pozza, Magazzini Salani, Ponte alle Grazie e Skira – su una selezione di titoli. Dal 3 gennaio al 2 febbraio: Adelphi e Sempreverdi – su tutti i titoli. Dal 10 gennaio al 9 febbraio: Numeri Primi – su tutti i titoli. Dal 15 gennaio al 14 febbraio: Feltrinelli – su tutti i titoli della Universale Economica. Dal 17 gennaio al 16 febbraio: Battello a Vapore – su una selezione di titoli. Dal 24 gennaio al 23 febbraio: Einaudi – su tutti i titoli Tascabili Narrativa.
Spazio Esordienti Ogni mese, questo spazio sarà dedicato interamente a un autore/autrice esordiente. Ce ne sono davvero tanti e noi speriamo che questa rivista permetta loro di farsi conoscere un po’ di più! Inauguriamo la rivista con una coppia di autori, che hanno deciso di collaborare per realizzare un romanzo ispirato alla storia di Ade e Persefone!
Gli Autori… Diletta Brizzi È nata nel 1989 e vive in un piccolo paesino in provincia di Pisa insieme alla famiglia e a cinque gatti. Studentessa universitaria, ha fin da piccola sviluppato la sua passione per la scrittura e per la lettura soprattutto di Urban Fantasy e di Young Adult a sfondo mitologico, tema di cui si è sempre interessata, approfondendo in particolar modo il pantheon greco, quello egizio e quello celtico. Dall'agosto del 2010 possiede un blog letterario, Atelier di una Lettrice Compulsiva, insieme al fidanzato Yvan, con il quale per altro ha all'attivo altri due romanzi urban fantasy.
Yvan Argeadi Oltre ad essere sentimentalmente legato a Diletta, la quale gli ha trasmesso la passione per la lettura prima e la scrittura dopo, è un profondo conoscitore del passato antico e mitologico dell'umanità, conoscenza che traspare tutta dalle righe delle sue opere, Take me into your Hell in primis. Vive anche lui a Pisa, anche se si considera un abitante del mondo, ed è appassionato di videogame e arte, coltivando in sé una profonda passione per artisti contemporanei come Luis Royo o Victoria Francés. Non ama parlare molto di sé al punto da aver deciso di adottare il nome d'arte con cui lo conosciamo, e da non aver voluto rendere pubbliche altre informazioni personali.
Il romanzo… Titolo: Take me into your hell Autori: Diletta Brizzi & Yvan Argeadi Genere: Mitologico/Urban fantasy Pagine: 412 Prezzo: ebook €3,07 Trama: Eoni dopo la sconfitta del perfido Crono, i suoi tre figli maschi, Zeus, Poseidone e Ade si spartirono i tre regni del creato, divenendo rappresentanti di ognuno di essi. Così, a Zeus toccò in sorte il Cielo, a Poseidone i sette mari, mentre a Ade, ingannato dai suoi fratelli, spettò il tenebroso Erebo dei defunti. Per mantenere l'equilibrio del creato Zeus legittimò che i tre regni non sarebbero mai dovuti venire a contatto gli uni con gli altri, per nessuna ragione. Ma forse il sovrano dell'Olimpo non aveva messo in conto tra quelle ragioni la più nobile, e al contempo pericolosa, capace da sola di far vacillare le basi stesse su cui l'equilibrio si fondava: l'amore. E quando il Signore dell'Oltretomba si innamorerà della figlia prediletta del Dio del Cielo decidendo, contro volere di quest'ultimo, di prenderla in sposa, l'equilibrio del cosmo sarà messo a dura prova da quella che in seguito sarebbe diventata la storia d'amore più famosa e tormentata di tutti i tempi. Questo era il preludio della storia d'amore di Ade e Persefone; una realtà camuffata da mito, sopravvissuta nel tempo ai mutamenti del mondo, così come a quelli dei Divini che tra intrighi e subdoli giochi di potere giocavano con il destino dell'umanità, coinvolgendo e stravolgendo a più riprese la tormentata coppia, fino allo straordinario e inaspettato colpo di scena finale. Questo è il mito di Persefone, la favola di un cuore innamorato disposto a rinunciare alla Luce per amore: questo è Take me into your Hell.
Nel mio blog c’è una rubrica denominata Choice and Meaning. L’ho creata spinta dalla mia passione verso le cover e i titoli che vengono dati ai vari romanzi. Cosa assolutamente non scontata, anche perché è la primissima cosa che un lettore vede, quella che lo spinge a prendere in mano il romanzo e a leggerne la trama; per una come me ad esempio, la copertina e il titolo (più la copertina) sono di fondamentale importanza. Scopriamo quindi i segreti di questa cover, realizzata dalla bravissima Elisabetta Baldan, e capiamo il perché gli autori hanno scelto questo titolo.
Il Titolo… Diciamo che per quanto riguarda il titolo la decisione è stata quasi del tutto mia, Yvan mi ha lasciato carta bianca per questo. Volevamo un titolo che racchiudesse il significato intrinseco della storia e dal momento che si parlava proprio del mito di Ade e Persefone, “Take me into your Hell” era il titolo più adatto. Il titolo tradotto in italiano sarebbe “Portami nel tuo inferno”. Questo per far capire che Persefone non era stata obbligata a fare niente, anzi, ella tessa voleva fare parte di quel mondo di cui Ade era il Signore incontrastato. Vi dico solo che questa frase verrà detta da Persefone in una ben precisa occasione, ma di più non vi posso rivelare.
La Copertina… Per quanto riguarda la cover, ha scelto quasi tutto Yvan. Abbiamo immediatamente chiesto aiuto a Elisabetta Baldan che con le sue mani d'oro ha realizzato questa splendida copertina! Le modifiche sono state tante e sinceramente non so come abbia fatto Elisabetta a sopportarci. Nella copertina volevamo assolutamente i due protagonisti principali, Ade e Persefone, tuttavia la ricerca è stata lunga perché dovevamo trovare le "facce giuste": Ade infatti non poteva di certo avere l'aspetto di un ragazzo giovane, doveva essere adulto, o meglio "maturo", e avere quell'aria misteriosa. Persefone invece doveva essere l'esatto opposto, giovane e candida, ma che nascondeva dentro di se un lato oscuro. Quando poi l'immagine è stata trovata e modificata, abbiamo pensato al paesaggio attorno ai personaggi: Ade doveva essere circondato dalle fiamme degli Inferi mentre Persefone doveva in qualche modo essere associata alla Luce, all'Olimpo. Altro particolare della cover, che personalmente è la parte che preferisco: i petali di rosa. Nella parte "dedicata" a Persefone sono rossi, simbolo di vita, di fertilità, non per niente Persefone è figlia di Demetra, Dea della Natura. Appena i petali passano dalla parte di Ade, si inceneriscono, diventano neri, muoiono. Volevamo infatti che nella cover fosse presente questo dualismo di Vita e Morte, di Luce e Tenebra, Olimpo e Inferi incarnati proprio in Persefone e Ade.
Il commento di Silvia… Devo ammettere che, nonostante i dubbi sorti durante la lettura, il finale mi ha convinto. In questo romanzo l’amore eterno tra Ade e Persefone affronta mille sventure e ostacoli. Nella prima parte del libro la storia “classica” che tutti conosciamo, ovvero il bruto Dio dell’Oltretomba Ade che rapisce l’amata Persefone e la fa sua prigioniera, sia pur con qualche libertà presa dagli autori. Mentre nel resto del romanzo i due protagonisti vivono una storia completamente nuova. Una visione di cosa potrebbe succedere se gli dei prendessero alcune decisioni. Una cosa che ho apprezzato è stato il miscuglio di generi. In parte mitologico, in parte erotico e in parte horror. In alcune parti stonavano nel racconto, ma in altre davano quel tocco in più che ti faceva entrare in più mondi alla volta, cosa necessaria in una storia di questa portata. Gli uomini sono stati creati a immagine e somiglianza degli dei, questi ultimi infatti presentano tutti i tratti e i comportamenti tipici umani. Non l’avevo mai vista sotto questo aspetto, e, prima di intraprendere questa lettura, mi immaginavo gli dei distanti e “diversi”. Invece poi mi ritrovo a leggere un battibecco tra Ade e Zeus degno di uno tra me e mia sorella. Oppure quando sempre Zeus, per la prima volta alle prese con un cellulare lo getta a terra e lo arrostisce con la folgore. In quel preciso momento mi sono immaginata la mia prof di letteratura tedesca che di tecnologia ne capisce quanto io di cinese (in poche parole: niente…). In effetti mi ero sempre chiesta: gli dei userebbero ancora gli abiti stile impero tipici dell’Antica Grecia? Yvan e Diletta mi hanno risposto nel romanzo. No, gli dei moderni vestono Prada ;) Particolare importantissimo: la copertina. È davvero fantastica, complimenti alla grafica. Una delle cose che non mi è tanto piaciuta invece è stata come è strutturato il romanzo. Non c’è una trama “definita” (un inizio e una fine, ma una storia che solca millenni e millenni senza sosta). Mi è sembrata un po’ una forzatura. Ma a dispetto dei suoi piccoli difetti il romanzo è molto buono e curioso dal punto di vista della scelta dei personaggi e quindi di una storia già conosciuta. È stato divertente scoprire il lato geloso, irritabile e scontroso di coloro che, a detta loro, hanno creato il mondo.
Il commento di Miriam… Non credevo i romanzi dedicati agli dei greci potessero affascinarmi in questo modo; li avevo sempre considerati noiosi. Per fortuna mi sono tolta i paraocchi e ho iniziato a leggerli, finendo poi per innamorarmene! Classico! Visto che parliamo d’amore, posso dirvi subito che con la copertina di questo romanzo c’è stato il colpo di fulmine, leggendo poi la spiegazione della rubrica, ho colto un’infinità di dettagli che prima mi erano sfuggiti. La storia mi è piaciuta parecchio! La storia d’amore di Ade e Persefone è davvero meravigliosa. Lui che, a dispetto di tutto ama, lei che rinuncia a tutto per lui, vivendo in un luogo che è praticamente l’opposto del suo essere. La storia alterna momenti di simpatia (quando ho letto di Zeus che fulmina il cellulare ho iniziato a ridere come una pazza. Non ce lo vedo proprio Zeus con un cellulare) a momenti intensi, di rabbia e dolore. Insomma si può dire che non manca proprio nulla… i vari personaggi sono descritti molto bene, ognuno con le proprie caratteristiche, non tutte positive! Anche i vari raccontini dentro al romanzo mi sono piaciuti molto. Questo romanzo mi ha emozionata. Un complimento va agli autori che sono riusciti a non far “stonare” il filone narrativo. Capita, a volte, che se un romanzo viene scritto da due persone, si noti la differenza di stili, perché ognuno di noi ha un modo diverso di vivere le cose, e non è per nulla facile farli coincidere. In questo caso la differenza non di nota per niente, siete riusciti a diventare un solo autore!
Intervista agli autori… 1-Tra tutti i personaggi della mitologia greca, qual è il tuo preferito e perché? Yvan Subisco molta attrattiva da parte di tre entità che, per via del loro potere, erano temute e rispettate persino dagli Dei: le Furie. Pur non comparendo nel romanzo, onde evitare di dilungarci troppo, sono per me una vera chimera da cui rimango affascinato ogni volta che leggo di loro in qualche enciclopedia mitologica. Diletta Non ve ne posso dire solo uno purtroppo. Oltre a Persefone e Ade, ci sono altri due personaggi che di sicuro rientrano tra i miei preferiti: Eros e Psiche. Mi aveva particolarmente colpito la loro storia d'amore e lo svilupparsi della vicenda intorno a essa. Le prove che Psiche deve compiere sono per mettere alla prova la tenacia della futura Dea, deve dimostrare quanto ama Eros, cosa è disposta a fare per amore. D'altro canto Eros, figlio di Afrodite, poteva avere tutte le donne del mondo ma ha scelto di trascorrere la vita con Psiche, nonostante ella non fosse, almeno inizialmente, una divinità. 2-Ci sono stati romanzi da cui avete preso ispirazione? Yvan La mitologia è stata la nostra ispirazione. Che bisogno c'è di ispirarsi a qualche altro romanzo solo per scrivere un libro fotocopia, quando il nostro stesso passato ci tramanda storie così affascinanti? Take me into your Hell è mitologia, dal principio alla fine ( seppur con una modifica temporale ad un certo punto della storia ), ciò che abbiamo cercato di proporre sono le medesime vicende narrate dai miti dell'antica Grecia in chiave romanzesca, piuttosto che sviluppare una storia inedita prendendo la mitologia come semplice trampolino di lancio. Di romanzi simili c'è ne sono anche troppi per i miei gusti. 3-Perchè Ade e Persefone? Yvan Perché Ade è l'antieroe dei miti greci, e Persefone rappresenta il suo unico punto debole. Piuttosto che scrivere una storia di cliché con i buoni contro i cattivi, abbiamo preferito sviluppare le vicende attorno ad un personaggio che di fatto può essere visto come un cattivo, sviscerandone le motivazioni in modo tale che il lettore non possa fare a meno che ritrovarsi dalla sua parte. Idem per gli altri personaggi, chi più e chi meno, fondamentalmente si tratta di menti contorte e calcolatrici, spietate in certi punti della storia, e Persefone, con la sua natura repressa, con fa eccezione. Insomma Take me into your Hell è una storia senza buoni, ma solo con personaggi dotati ognuno delle proprie motivazioni, a voi decidere se vi rispecchiate in alcune di esse o meno. Diletta A ciò che ha detto Yvan aggiungo solamente che volevamo in qualche modo cambiare ciò che tutti sapevano su Ade e Persefone. Il mito racconta che Ade rapisce Persefone obbligandola a rimanere negli Inferi contro la sua volontà. Ma se non fosse stato
davvero così? Se Persefone in realtà avesse scelto di sua volontà di schierarsi dalla parte di Ade? Ecco da cosa è nato Take me into your Hell. 4-Ci sarà un sequel? Avete altri progetti in cantiere? Se sì, cosa potete dirci a riguardo? Yvan no, nessun sequel, renderebbe la storia forzata e si finirebbe, come già detto sopra, col proporre eventi inventati da noi invece della mitologia, usando quest'ultima e un eventuale successo del primo libro come pretesto. Personalmente so quando è il momento di fermarmi o, più semplicemente, di cambiare registro. Volendo riproporre i chiave di romanzo la mitologia così come ci è stata narrata dai nostri antenati, tempo fa avevo iniziato a lavorare alla stesura di uno spin off dedicato ad uno dei personaggi più contorti, infimi, malati e spietati di Take me into your Hell che non menziono, anche se leggendo le caratteristiche che gli ho attribuito potete facilmente capire di chi si tratta. Desideravo narrare eventi talmente ancestrali da non venire nemmeno menzionati in nessun romanzo odierno a base di mitologia, ma non meno affascinanti degli eventi Olimpici che conosciamo ormai molto bene anche grazie al cinema. Purtroppo i crescenti impegni lavorativi mi portano via molto tempo e quelle poche ore di calma che ho preferisco trascorrerle in riposo o svagandomi, ragion per cui il progetto è momentaneamente accantonato. Ma chissà, mai dire mai. Diletta come ha detto Yvan, nessun sequel, solo alcune idee per uno o meglio due spin-off. Per quanto riguarda gli altri progetti in cantiere invece attualmente mi sto dedicando a un'antologia incentrata sui Sette Principi Infernali. Il primo racconto, L'Eredità del Serpente, è già disponibile su Amazon e spero di far uscire il secondo entro marzo. 5-Come mai avete scelto di collaborare nella stesura del romanzo? Yvan come si suol dire, l'unione fa la forza e dove mancavo io potevo contare sull'intervento di Diletta e viceversa. Se mi fossi impegnato in solitaria alla stesura del romanzo probabilmente avrebbe visto la pubblicazione nel 2020 e ora starei ancora cercando di sviluppare il capitolo quattro in maniera decente. Diletta concordo su quello che ha detto Yvan e in più aggiungo che per quanto mi riguarda volevo condividere con lui qualcosa in più. La scrittura in un certo senso ci ha reso più forti e allo stesso tempo più uniti. Abbiamo messo l'anima in tutto ciò che scrivevamo e in un certo senso le emozioni dei protagonisti, Ade e Persefone, sono le nostre stesse emozioni. 6-Non abbiamo notato dei grandi sbalzi di stile. Come siete riusciti a conciliare i vostri due stili narrativi? Yvan semplicemente io ho imparato da lei, ciò rende la mia "penna" dotata dello stesso inchiostro della sua.
Diletta ci siamo confrontati e adeguati l'uno all'altra in modo da rendere più omogeneo il romanzo. 7-Quali sono i generi che di solito leggete? Yvan storici, in particolare autori di età classica che oggi giorno giudichereste soporiferi. Mi affascina molto leggere come scrivevano, mi sembra, con il loro modo di parlare e narrare, di venire teletrasportato in un epoca così lontana eppur così vicina a me, nel bene e nel male. Diletta urban fantasy e romance. Come vedete sono totalmente opposta al genere di letture di Yvan. Quando leggo voglio estraniarmi dalla realtà e cosa c'è di meglio di vivere avventure in mondi fantastici oppure immergermi in un'appassionata storia d'amore, anche ambientata in epoche passate!? Insomma io sono per gli "happy endings", un'inguaribile romantica. 8-Essere emergenti non è facile, che consigli potete dare agli aspiranti autori? Yvan osare! mai fermarsi alle apparenze, spremere le meningi e sviluppare storie originali piuttosto che scrivere libri con lo stampino dove l'unica cosa che cambia da un romanzo all'altro sono i nomi e i titoli solo perché fanno tendenza. Scrivete qualcosa di nuovo, sviluppate gli eventi in maniera diversa dai cliché del ventunesimo secolo o, se preferite prendere spunto da noi, inventatevi qualcosa che, ritrovandovi davanti allo scaffale di una libreria, non c'è. Noi abbiamo scelto di prendere la mitologia e romanzarla, riproponendo gli eventi così come li narravano quegli autori classici di cui accennavo prima, per far riscoprire ai lettori la passione per il mito piuttosto che per il fantastico. Voi cosa sapete fare? Diletta oltre a osare nella scrittura, a credere in ciò che scrivete e soprattutto a non arrendervi mai nonostante le varie porte chiuse in faccia, un altro punto focale è il passaparola o comunque essere affiancati da un'associazione che riesca a promuovere in maniera soddisfacente il vostro romanzo. Consiglierei ai nuovi e aspiranti autori di rivolgersi a Selected SelfPublishing (http://www.selectedselfpublishing.it/) un'associazione culturale che promuove proprio gli autori auto-pubblicati come noi. 9-Com'è nata la voglia di diventare autori? Yvan personalmente questa voglia è nata dal desiderio di scrivere qualcosa di diverso sfruttando tematiche già viste, sviluppando però gli eventi in modo del tutto imprevedibile se rapportato alle storie simili presenti nelle librerie oggigiorno. Diletta penso che sia sempre stata dentro di me fin da quando ero piccola e sviluppavo storie intorno alle favole. Volevo entrare in quel mondo fantastico e cambiare sempre qualcosa innescando così nuovi e inaspettati eventi. A oggi voglio ancora entrare nel mondo dell'immaginazione e scrivere ciò che mi passa per la testa, le mie emozioni, le mie gioie e i miei dolori. Voglio condividere i miei sogni e le mie speranze coi lettori.
10-Tre libri che consigliereste... Yvan proporrò tre libri di altrettanti generi letterari: Due candele per il Diavolo di Laura Gallego Garcia, Il Lupo di Sparta di Antonis Antoniadis, Favole degli Dei di Paolo Barbieri. Il primo è probabilmente l'unico urban fantasy che apprezzo per l'incredibile capacità della scrittrice di trasmettere emozioni e per la profonda conoscenza che ha dimostrato in materia di demonologia. Il secondo è un romanzo storico che narra le vicende dell'unico sopravvissuto della Battaglia delle Termopili avvenuti successivamente ad essa, mentre il terzo, pur essendo un libro che fa delle illustrazioni il suo punto di forza, è scritto con una tale maestria che ad ogni riga non si può non venire ammaliati da quel mondo divino e leggendario descritto dall'autore. Questi sono i miei consigli, per questa volta vi risparmio Euripide, Erodoto e Arriano, non voglio farvi addormentare, ma sappiate che sul mio scaffale questi tre autori classici sono l'equivalente letterario di Zeus, Poseidone e Ade. Diletta ecco che arriva il tasto dolente...ci sono tantissimi libri che consiglierei tuttavia scelgo tre categorie ben precise: un classico, un fantasy e un auto-pubblicato. Per quanto riguarda il classico consiglio a tutti di leggere Jane Eyre, perché cambia non solo il concetto di eroina, ma anche quello di eroe che ora diventa stilisticamente Byroniano (passatemi il termine): l'eroe è impetuoso e sensuale allo stesso tempo e si innamora dell'eroina non per il suo aspetto ma per la sua semplicità. Parlando del fantasy ovviamente non posso fare altro che scegliere Harry Potter, con il quale sono praticamente cresciuta, libro dopo libro e tratta di argomenti attualissimi nonostante la loro chiave "fantastica". Per quanto riguarda l'autopubblicato vi consiglio di leggere non uno ma tutti i libri scritti da Lorena Laurenti, partendo dalla trilogia TRI che vi porterà in una terra misteriosa per finire con Nero Assoluto, dove mistero e sensualità tingeranno di nero le vie di Treviso.
Art Time Time art, non è altro che l’angolo dei disegnatori, degli illustratori, di coloro che amano graficare e creare, o semplicemente modificare immagini. Anche in questa rubrica ci sarà uno spazio dedicato interamente a loro, dove cercheremo di conoscerli meglio e chissà, magari se cercate qualcuno per realizzarvi la copertina del vostro romanzo o la grafica del vostro blog o sito, qui potreste trovare qualcuno che fa al caso vostro! A inaugurare questa rubrica è Consuelo Baviera!
Biografia… Consuelo nasce il 4 agosto del 1986 in un piccolo paese della Calabria. Da sempre ha uno spiccato talento per le belle arti, per questo si iscrive al liceo artistico di Catanzaro. Nel 2006 consegue la maturità e nel 2007 svolge l’anno integrativo. Nel 2008 si iscrive all’accademia delle belle arti di Catanzaro, sezione grafica e nel marzo 2013 si laurea con ottimi risultati portando come tesina la storia della nascita dei primissimi manga fino ad arrivare a Hayao Miyazaki, animatore giapponese contemporaneo, creatore del cartone di Heidi. Il titolo della tesina è “Il mondo di Hayao Miyazaki”, animatore che Consuelo adora tantissimo. Nel maggio 2013 inizia la sua carriera realizzando la copertina per la raccolta di poesie “Pensieri” di Ilaria Militello. La sua bravura e la sua passione la portano a essere la migliore perché ricerca sempre la perfezione. Grazie al suo talento ad ottobre la casa editrice David and Matthaus le propone un contratto con loro per realizzare le copertine dei loro autori. Oltre fare la grafica Consuelo adora la musica, nella quale si cimenta di tanto in tanto come Dj, passione che le è stata tramandata da suo padre, come la passione per il pc. Le altre passioni di Consuelo sono la lettura che la fanno distrarre e le permette di perdersi in mondi fantastici, come solo una sognatrice sa fare, ma le sue letture non si fermano solo ai libri, Consuelo adora leggere anche manga, sua altra grande passione. Quando Consuelo non lavora a creare immagini che strabiliano, quando non legge o non fa divertire la gente con la sua musica adora rilassarsi portando a spasso nei boschi il suo delizioso chow chow di sei anni, Arex. Consuelo è una ragazza semplice e umile, che svolge il suo lavoro con amore, come ormai pochi fanno. Le sue creazioni strabiliano e sono di grande effetto, ogni sua immagine è frutto di lavoro e passione che danno risultati unici e in copiabili.
Alcune opere di Consuelo‌
Intervista all’illustratrice... 01-Quando è nata la tua passione per la grafica? E quando questa passione si è trasformata in un lavoro? Diciamo che fin da piccolina amavo disegnare, infatti a scuola nelle materie artistiche prendevo sempre ottimi voti, poi crescendo mi sono iscritta al liceo artistico e da qui la mia passione ha iniziato ha crescere, poi con la scoperta di internet mi sono casualmente imbattuta in alcuni lavori di un grande grafico giapponese Yutaka Kagaya e da li ho voluto approfondire e cosi mi sono iscritta all'accademia di belle arti sezione grafica. Questa mia passione si è trasformata in un lavoro quando a settembre scorso il direttore della casa editrice David Matthaus mi chiamò chiedendomi se volessi collaborare con la loro casa editrice. 02-Cosa provi quando crei cover o immagini? E cosa ti aspetti che le tue creazioni suscitino negli altri? Prima di tutto mi aspetto che suscitino curiosità nelle persone che le guardano e in quelli che me la commissionano, poi ovviamente spero che piacciano. Be quando mi metto a realizzarle mi sento abbastanza agitata ed euforica. 03-Per ogni tipo di arte (scrittura, pittura, musica ecc.) ha diversi “generi” e ogni artista si districa in modo diverso tra queste scelte. Per quanto ti riguarda tu cosa fai? Ti limiti a creare cover per generi specifici o ti piace variare? A me piace molto il fantasy infatti mi piace creare immagini che raffigurino mondi sconosciuti, fate, folletti e tutto ciò che riguarda questo genere, dando cosi vita ai personaggi dei romanzi che mi piacciono e libero sfogo alla mia fantasia, ma nonostante tutto non mi limito solo ad un genere, anche se il fantasy mi piace tantissimo mi piace anche variare creando copertine per tutt'altro genere di libri 04-Intanto permettimi di dire che sono davvero stupende, tutte quante. Ma immagino che ognuna abbia un significato diverso per te. Se dovessi chiederti ti guardare le tue immagini cosa risponderesti a questa domanda: a quale sei legata di più? C’è un perché oppure è solo una sensazione “allo stomaco”? Premetto che sono legata a tutte le mie copertine perché in ognuna di esse c'é un qualcosa che mi rappresenti pero c'è una copertina alla quale sono particolarmente legata ed è quella che ha dato inizio a tutto questo sto parlando della raccolta di poesie Pensieri di Ilaria Militello e grazie a lei se ho iniziato a collaborare con la casa editrice David and Matthaus. 05-Ti va di raccontarci come da una semplice immagine, tu riesci a fare dei capolavori? Mi credi se ti dico che non lo so nemmeno io XD so solo che una volta aperto Photoshop e messa li davanti a lavorare, senza nemmeno accorgermene mi ritrovo
con la copertina finita. 06-C'è qualche grafico/disegnatore/illustratore a cui ti ispiri? Ho molti idoli in campo grafico, ad esempio il grande illustratore delle opere libresche di Licia Troisi, Paolo Barbieri, oppure il grande Yutaka Kagaya famosissimo grafico illustratore giapponese il quale mi ha dato l'imput per intraprendere questa professione oppure Ilaria Trombi in arte Necro Doll e tantissimi altri e devo dire che da ognuno di loro ho imparato un qualcosa e mi hanno dato anche l'ispirazione per qualche mia copertina. 07-Quante tempo passi mediamente davanti a un’immagine prima di dire: “ok, è pronta!”? Tanto a volte capita che oggi la finisco e domani la riprendo perché c'è qualcosa che non mi convince, oppure dopo averla finita mi rendo conto di una piccola imperfezione e la riprendo! Beh, devo dire che ce ne vuole prima che dica bene e finita! 08 -Sempre per questo numero abbiamo intervistato anche Lauren Olive (autrice di “Finalmente di dirò addio”, la saga di “Delirium” e prossimamente “Panic”). Questa domanda non c’è sull’intervista, ma su uno dei suoi video #asklauren, che lei pubblica ogni mercoledì dove risponde alle domande dei fan. Comunque lei dice che da quando ha cominciato a scrivere ha fatto più pasti davanti al pc che seduta a tavola. Quanto tempo trascorri mediamente davanti al pc a “creare”? Anche per te il computer è diventato una specie di “monolocale”? Hahahah questa domanda è bellissima sì il computer è diventato una seconda casa per me mi rispecchio in quello che ha detto l'Olive passo molto più tempo al pc che a stare a tavola XD una cosa pazzesca ma vera a momenti dormo anche con il pc acceso tipo come si vede nei film, sei seduta davanti al pc e ad un tratto senza nemmeno accorgertene ti addormenti e poi ti ritrovi con la testa appoggiata sulla tastiera e sullo schermo un una fila di lettere messe tutte casuali. 09-Personalmente devo dire che le idee migliori mi vengono mentre dormo, infatti dormo con un block notes e una penna sul comodino (lo so, sono strana) oppure sotto la doccia (nuovamente: lo so, sono strana). E tu? Quando ti vengono le idee? Lo ammetto anche a me le idee migliori vengono di notte anche se a volte mi è capitato più di una volta di parlare con l'autore del libro il quale devo realizzare la cover e li proprio mente stiamo discutendo sul da farsi, iniziano a balzarmi imminente un casino di idee l' espongo e poi quella che piace di più la realizzo. 10-C’è qualcuno che vorresti ringraziare? Innanzi tutto ringrazio voi per avermi riservato un piccolo angolino in questa rivista e per avermi permesso di farmi conoscere con questa piccola intervista, poi ringrazio l'autrice Ilaria Militello per avermi dato la possibilità di realizzare il mio sogno
creando in esclusiva la copertina della sua raccolta di poesie Pensieri e poi ringrazio il Dottor Fabiano per avermi dato la possibilitĂ di collaborare con la loro casa editrice come grafica realizzando le copertine dei loro autori, la mia famiglia che ha creduto in me e a tutti voi che mi seguite e che ogni giorno mi spronata a dare sempre il meglio di me stessa nelle mie creazioni grafiche.
Per contattare Consuelo e vedere tutti i suoi lavori‌ Facebook: https://www.facebook.com/ConsueloBavieraDigitalArt?fref=ts Sito Web: http://graphicanet.altervista.org/ Blog: http://graphiceternal.blogspot.it/
Stelle tra le righe Stelle tra le righe è lo spazio dedicato agli autori affermati! Andremo a scovare autori e autrici che ci hanno fatto sognare con i loro romanzi e li intervisteremo, con l’obiettivo di conoscerli meglio e sentirli ancora più vicini. L’autrice di oggi, come avete sicuramente intuito dalla copertina è la splendida Lauren Oliver, colei che mi ha fatto appassionare al genere distopico, colei che, per la prima volta, mi ha fatta piangere ed emozionare immensamente! *S’inchina*. È ovviamente un onore per me e Silvia essere riuscite a intervistarla, e la ringraziamo della sua infinita disponibilità!
Biografia… Lauren Oliver è lo pseudonimo di un’autrice americana. Le sue opere più famose sono “E finalmente ti dirò addio” e la saga di “Delirium” (Delirium, Chaos e Requiem). Questi ultimi sono stati tradotti in più di trenta lingue. Ha inoltre scritto due racconti nel 2011. Lauren nasce nel Queens e cresce a Westchester (New York), una piccola cittadina molto simile a quella rappresentata in “E finalmente di dirò addio”. I suoi genitori sono entrambi professori di letteratura, infatti, sin da bambine, lei e sua sorella sono state incoraggiate a inventare storie, disegnare, dipingere, ballare. Insomma a sviluppare il loro lato artistico (non c’è da meravigliarsi che sia diventata un’autrice di successo!). Ha cominciato a scrivere per ampliare il suo amore per la lettura: “Quando leggevo un libro che amavo, volevo scrivere un seguito (inavvertitamente ero una scrittrice di fan fiction, prima ancora che il termine “fan fiction” esistesse!)” Più tardi ha cominciato a scrivere le sue storie. Ha studiato letteratura e filosofia all’università di Chicago e poi è ritornata nella Grande Mela.
Il primo libro, “E finalmente ti dirò addio” (titolo originale “Before I fall”), è stato pubblicato il due marzo 2010, mentre in Italia arriverà qualche mese più tardi con la casa editrice Piemme. Questo libro è stato selezionato per diventare un film dalla Fox 2000, ma dopo la notizia risalente a marzo 2012 che il film aveva trovato il direttore non si è più saputo nulla. Il suo secondo libro è “Delirium”, il primo della trilogia distopica che in Italia si concluderà tra pochi giorni (il 28 gennaio, infatti, uscirà Requiem). Legata a questa saga la Oliver ha scritto diversi racconti, la maggior parte ancora inediti qui da noi. Hana, Annabel, Raven e Alex. Anche questa saga era stata selezionata per una trasposizione cinematografica. Poi era stata optata la serie tv per dare più spazio ai personaggi. È stato prodotto il pilot ma non è mai andato in onda. Per la Fox, il risultato era “troppo giovane” per il suo pubblico abituale. Il suo ultimo progetto è Panic, che uscirà in America a marzo. Di genere realistico, come l’autrice ha più volte specificato, e non distopico. Quando ha cominciato a scrivere “E finalmente ti dirò addio”, si è ritirata dal lavoro per dedicarsi alla scrittura a tempo pieno. E adesso lavora felicemente in pigiama tutti i giorni. Ha molti interessi oltre alla scrittura: leggere, cucinare, viaggiare, ballare, correre e inventarsi canzoni strane. Alcune delle sue cose preferite sono: stare comoda, autunno, tacchi molto alti, pantofole pelose, buon vino, cioccolato fondente (Gnam), ketchup e pasta (grande Lauren ;) Alcune cose che odia: scarpe comode, bugiardi e banane. Passa il suo tempo tra Brooklyn New York e vari hotel. Curiosità Ha dieci tatuaggi: uno appena sotto il gomito, con il nome del suo fidanzato, uno sul polso, di un suo caro amico che non c’è più e uno sulla caviglia con le iniziali di sua sorella.
Le piacciono le serie tv, tra quelle che segue ci sono: Nashville, Game Of Thrones e Revenge. “E finalmente ti dirò addio” l’ha scritto quasi tutto con il suo fidato blackberry nella metropolitana. Si mandava di volta in volta i capitoli per email. (un lavoraccio, ma quando la creatività chiama, chiama!). Trae ispirazione per le sue storie dal mondo reale. Un giorno le hanno detto che un buon libro parla di morte o di amore. Lei aveva appena finito “E finalmente ti dirò addio” e quindi voleva cominciare una storia sull’amore. In quel periodo c’erano molti allarmi riguardo malattie, tra cui l’aviaria. Nella sua testa ha associato la parola amore con la parola malattia ed è scoccata la scintilla per Delirium. E se l’amore fosse considerato una malattia? *Queste informazioni sono ricavate dal suo sito personale (laurenoliverbooks.com) da wikipedia inglese (eh sì, purtroppo non c’è la pagina in italiano), dal suo social network e dai suoi video #asklauren che pubblica tutti i mercoledì.
Calendario per beneficenza al quale Lauren Oliver e molti altri autori fantasy hanno partecipato. http://laurenzurchinstudios.com/2013/09/588/
E finalmente ti dirò addio Mamma mia che emozioni... Non pensavo che questo libro mi avrebbe colpito così tanto, ma così è stato. Di solito non è il mio genere, ma questo libro è assolutamente pazzesco. Non credo di esagerare troppo nei complimenti. Merita un posto d'onore nella mia libreria! Sam è una ragazza normale. Frequenta il liceo, è popolare, ha tre migliori amiche e un ragazzo. Praticamente una vita che ogni adolescente vuole. Una sera però dopo essere tornata da una festa fa un incidente in auto e muore. È costretta a rivivere la sua ultima giornata ancora e ancora. All'inizio pensa di essere pazza, chi non lo sarebbe. Ma poi, più si rende conto della situazione, più cerca di combatterla. Cerca di cambiare il suo destino, finché non capisce esattamente quello che deve fare. È un ottimo libro, perché ci colpisce nel profondo. Riguarda tutti noi possibili lettori, in un lato o nell’altro i personaggi ci ricordano delle nostre esperienze alle superiori. Chi per essere la “stronza” della situazione chi per essere la “vittima”. Ma per fortuna Sam, anche se dovuto a un avvenimento tragico, cambia, matura. Non se ne accorge nemmeno. Succede e basta. Finché non si accorge che nonostante tutto lei vuole essere una persona diversa. Soprattutto, valorizzando come prima non era in grado di fare, le persone che ama. Una parte di me ha sempre sperato in un finale diverso, ma già sapevo che sarebbe andata così. In ogni capitolo rivive la sua ultima giornata e ogni volta ha una sfumatura di versa. La Oliver è riuscita a catturare la mia attenzione dalla prima riga del romanzo fino all'ultima. Non è stata affatto ripetitiva e noiosa come ci si potrebbe aspettare.
Silvia Stefani
Delirium Avevo preso questo romanzo perché la copertina continuava a incantarmi. Ogni volta che entravo in libreria mi appariva davanti agli occhi, e quelle volte che invece non riuscivo a vederlo, andavo a cercarlo. Un bel giorno dissi a mia mamma “Vammi a prendere Delirium!”. Non lo lessi subito dopo, non so ancora bene perché; fatto sta che una sera, non sapendo cosa leggere lo presi in mano e, già dal primo tocco, avvertii una strana sensazione. Non avevo letto la trama né nessun tipo di recensione o commento. Avevo preso quel libro solo dalla copertina, e avevo iniziato a leggere da pochissimo, avevo alle spalle solo qualche romanzo fantasy, non avevo idea di cosa aspettarmi! Con Delirium le emozioni sono state un crescendo inarrestabile; Lena e Alex mi sono entrati nel cuore in modo prorompente. Nel mondo distopico e post-apocalittico della Oliver l’amore è una malattia. Così, a diciotto anni, tutte le ragazze e i ragazzi subiscono un’operazione, così da essere “guariti”. Per far sì che fino ad allora non si “ammalino”, ragazze e ragazzi vivono separati. Parlarsi, guardarsi, perfino vedere persone più grandi (considerate ammalate) baciarsi in pubblico è uno scandalo! Per Lena è quasi terminato il tempo in cui può rischiare di ammalarsi. Manca pochissimo all’operazione e lei non vede l’ora di farla, perché trova giusti gli insegnamenti che le sono stati infilati a forza nella testa. Dopo l’operazione però dimenticherà cose, come l’affetto che prova per la sua migliore amica Hana, per la sorella e per tutte le persone che, senza rendersene conto ama. Tutte le sue sicurezze si riveleranno poi un castello fragilissimo, che infrangerà nientemeno che Alex, tutto ciò da cui Lena dovrebbe stare lontana. Un romanzo da non perdere, che vi travolgerà completamente, senza lasciarvi via di scampo! Uno stile narrativo incantevole, come incantevole è ogni cosa che incontrerete pagina dopo pagina!
Miriam Rizzo
Chaos Corri! Queste sono le ultime parole che Lena ha sentito uscire dalle labbra di Alex, prima che tutto accadesse. Così terminava Delirium, sconvolgendoci completamente. Questo secondo capitolo di divide in due parti, che si alternano durante tutta la lettura: i capitoli prima e i capitoli adesso. Lena è sola, uscita dalla recinzione che la teneva prigioniera. Ora il suo obiettivo e cercare altri clandestini (che sarebbero dovuti essere morti ormai da tempo). Durante il periodo “prima” Vediamo la crescita progressiva di Lena, la sua forza di volontà incredibile, nonostante il grande vuoto che ha dentro. Incontreremo molti personaggi che, impareremo a conoscere un po’ alla volta. Nella fase “dopo” Lena è in missione. Ha un compito da svolgere, ma nulla va come previsto (un classico insomma). Questo imprevisto, permetterà a Lena di conoscere meglio il suo “obiettivo”: Julian. Questo è credo la parte che non mi è piaciuta (ma parlo da innamorata di Alex, quindi capirete che sono di parte, ed ero gelosa…parecchio). Un finale inaspettato, una Lena sempre più fantastica e le emozioni come sempre a mille! Lo stile della Lauren è ineguagliabile! Una raffinatezza nella narrazione impeccabile!
Miriam Rizzo
Intervista A proposito di te… 1-C’è un autore o un libro che rileggeresti all’infinito? Ho letto orgoglio e pregiudizio così tante volte! 2-Cosa diresti a quei lettori che confondono la vita reale con la finzione? Che può decisamente essere ingannevole, credo che direi di provare e leggere libri genuini e corretti! 3- Nella nostra rivista trattiamo sia autori emergenti sia autori già affermati. Leggere è uno dei tuoi interessi. Di solito leggi autori emergenti o i classici? Cerco di leggere nel modo più ampio possibile. Io penso che sia importante esporre se stessi a un ampio raggio. 4-Cosa stai leggendo in questo momento? “Little, Big” di John Crowley. 5- Di solito discutiamo di quanto un libro ci sconvolga o ci emozioni, di quanto il libro ci insegni. Ma non abbiamo mai la possibilità di chiedere queste domande all’autore. Quindi ti chiedo: quali emozioni i tuoi libri ti hanno dato? Oh, ricevo così tante emozioni quando scrivo un libro. Sento le cose così intensamente come le provano i miei personaggi. 6-Ti sei divertita a scrivere la trilogia di Delirium? Immaginando un mondo tutto nuovo in cui vivere? È stata proprio una sfida, ma una molto gratificante! 7- Sul tuo sito hai pubblicato in relazione a Panic una lista di problemi del mondo reale e alcune associazioni che aiutano con questi problemi. Poi hai partecipato al calendario fantasy con altri scrittori per beneficenza. Si può dire quindi che sei molto attenta e attiva in questi ambiti? Ti piace? Ona cosa che volevo raggiungere con Panic era di raccontare la storia dei ragazzi le quali storie non vengono in genere raccontate. Ci sono molti giovani che conducono una vita differente da quelle spesso classificate come normali, e io volevo rendere queste storie conosciute. A proposito dello scrittore che c’è in te… 1-Hai detto spesso che prendi ispirazione dalla vita reale, per esempio scrivendo “E finalmente ti dirò addio” hai pensato al tuo periodo nella scuola superiore. Come hai avuto l'ispirazione per la saga di Delirium? Perfino in un mondo pazzesco come quello di Delirium può avere elementi che sono facilmente riconoscibili. È questo che rende i fantasy e i distopici così potenti. Penso che a tutti possa essere capitato di avere paura dell’amore, o di avere qualcuno che ami che improvvisamente si comporta come una persona diversa.
2- La maggior parte dei tuoi libri scritti in una prospettiva femminile. Mentre Panic è in parte scritto nella prospettiva di Dodge, un ragazzo. E’ stato difficile scrivere queste parti? È stato così divertente scrivere dal punto di vista di un ragazzo! È divertente sfidare se stessi ogni tanto. 3- Nel video numero sei #asklauren hai detto che quella di Panic è la tua cover preferita. E per quanto riguarda il libro, ce n’è uno che preferisci? Assolutamente no, sarebbe come scegliere il tuo figlio preferito! Futuro 1-A marzo 2014 uscirà il tuo ultimo libro, Panic. Non ci sarà un seguito, quindi hai già un’idea per la prossima storia che scriverai? Sto sempre scrivendo nuove storie, sempre sempre sempre! Il mio primo libro per adulti uscirà il prossimo autunno. Si chiama Rooms e io sono molto eccitata al pensiero! 2-Vedremo ancora Lena e Alex prima o poi? Li vedremo in una nuova avventura “cartacea” oppure in televisione? Si spera che un giorno Lena e Alex finiranno in uno schermo da qualche parte. ☺ Altro… 1-Se tu fossi costretta ad andare in un’isola deserta e potessi portare con te solo tre oggetti. Quali sarebbero? Un portatile, infinito caffè e un cellulare. ☺ 2-La tua libreria può contenere solo cinque libri. Quali sarebbero? NO! TROPPO DIFFICILE! 3-E adesso, un giochino. Devi scegliere, senza pensarci troppo, una delle due cose che ti proponiamo. - estate o inverno: estate - dolce o salato: salato - cattivo ragazzo o bravo ragazzo: combinazione! - gonna o pantaloni: pantaloni di giorno, gonna di sera. ☺ - lieto fine o finale tragico: agrodolce - seta o velluto: seta! - cartaceo o ebook: in definitiva stampato, ma leggo entrambi.
Brully Consiglia Obsidian – Jennifer L. Armentrout Trama: Kathy è una blogger diciassettenne che si è appena trasferita in un paesino soporifero del West Virginia. Si prospetta una vita noiosa finché non incrocia gli occhi verdissimi e il fisico da urlo del suo giovane vicino di casa Daemon Black. Poi quell'incredibile visione apre bocca: arrogante, insopportabile, testardo e antipatico. Fra i due è odio a prima vista. I due vengono attaccati, e Daemon difende Kathy. Il ragazzo della porta accanto, si scoprirà essere un alieno. Un alieno bellissimo invischiato in una faida galattica, e ora anche Kathy, senza volerlo, c'è dentro fino al collo.
Reflections – Francesca Gonzato Quirolpe Trama: Rachele è una ragazza bellissima ma molto insicura, incapace di vivere con coraggio i propri sentimenti. Non sa di essere una minor e non immagina che in una dimensione parallela vive il suo doppio: una lover orgogliosa e tenace, diversa da lei soltanto per la sua pelle color lilla e le protesi da combattimento generate dal suo corpo. Quando Rachele inizia, tra mille paure, a vivere una travolgente storia d'amore con l'affascinante Tommaso, infrange la legge che governa i mondi dei lover e dei mirror. Ci penserà la magnifica creatura venuta dall'universo alieno a svelarle come funzionano le emozioni umane, attraversando, per farlo, lo spazio immenso che le divide.
Legend – Marie Lu Trama: Los Angeles, Stati Uniti. Il Nord America è spaccato in due parti, la Repubblica e le Colonie, e la guerra sembra destinata a non finire mai. A quindici anni, June è già una promessa della Repubblica. Nata in una famiglia ricca e prestigiosa, oltre a una bella casa, un mucchio di soldi e la possibilità di frequentare le scuole migliori, possiede anche un vero talento nel cacciarsi nei guai e senza l'intervento di Metias, il fratello maggiore, probabilmente qualcuna delle sue bravate all'accademia militare sarebbe già finita male. Dalla morte dei genitori, Metias è l'unico su cui può contare, almeno fino al giorno in cui viene ucciso in circostanze misteriose. Il primo sospettato è Day, un ragazzo della stessa età di June, ma nato e cresciuto nei bassifondi della Repubblica. Ed è anche il criminale più ricercato del paese. Da quel giorno, June ha un unico desiderio: vendicare Metias. Ma per lei e Day il destino ha altri piani.
Bianco e Nero – Il potere dei draghi – P. Marina Pieroni Trama: E se il principe non fosse azzurro? Ma nero come la notte? A questa domanda si troverà a dover rispondere Serenia, giovane principessa delle Terre di Arret. In un mondo che è fuori dal tempo conosciuto... In un mondo che è fuori dallo spazio conosciuto... La principessa Serenia vive una vita abbastanza tranquilla, finché sarà costretta a fare i conti con il ruolo che ricopre. Gilbert il principe nero, bello e tenebroso, sceglierà proprio lei come sua sposa, nonostante lei tenti di evitare il matrimonio a tutti i costi. Ma la loro unione non sarà certo di miele. E’ chiaro alla ragazza che suo marito nasconde un terribile segreto, ma impiegherà diverso tempo per scoprire di cosa si tratta.
La proposta – C. L. Parker Trama: Lanie ha 24 anni e sua madre è molto malata. La sua salute peggiora di giorno in giorno e ha bisogno di cure mediche molto costose. Lanie, disposta a tutto pur di trovare i soldi necessari, decide di vendere l’unica cosa che ha e che può avere un valore: il suo corpo. L’uomo misterioso che paga per possederla è Noah Crawford, uno scapolo ricco, affascinante e cinico perché deluso dalle donne e dall’amore. In cambio di due milioni di dollari, per due anni Lanie sarà la sua schiava: dovrà vivere con lui nella sua lussuosa villa, dormire nel suo stesso letto ed essere sempre a disposizione per soddisfare tutte le sue fantasie. Ma Lanie ancora non sa che gli audaci giochi in cui Noah la coinvolgerà le procureranno sensazioni inaspettate. Lui le farà da maestro, senza mai lasciarsi coinvolgere. Finché quel sesso sfrenato e così appagante non lascerà spazio anche a qualcos’altro, e ciò che era iniziato come un contratto da rispettare si trasformerà in puro, irrefrenabile desiderio…
Alis grave nil – Barbara Schaer Trama: Sara è pronta per un altro giorno della sua solita vita. La scuola, i dispetti della sorella Reb, le malignità delle vecchie amiche e la certezza di non contare granchè. E' sicura che l'amore non faccia per lei e che le favole siano solo invenzioni per sognatrici. Ma proprio quel giorno, in un incontro tutt'altro che casuale, conosce Eric. Bellissimo e misterioso, protettivo e minaccioso, Sara intuisce che Eric è decisamente più che un ragazzo normale, ma quello che proprio non può immaginare è che la loro storia sia cominciata molto prima di incontrarsi e che le parole latine tatuate sul suo braccio nascondano un inquietante segreto... Senza curarsi di quanto il principe si confonda pericolosamente con il cacciatore, Sara dovrà lottare con tutta se stessa per opporsi alle forze oscure che minacciano di separarli per sempre e far vivere l'amore da fiaba che ha sempre desiderato.
Red Carpet In questa sfavillante rubrica ogni mese sceglieremo e valuteremo le mise di un attore e un’attrice nelle varie occasioni mondane tutto in tipico stile V.I.P. (le viola sono le valutazioni di Silvia, le verdi quelle mie…non riuscivamo ad accordarci sui voti). Abbiamo iniziato con gli attori che in assoluto preferisco in questo periodo (qui è Miriam che vi parla).
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Filmografia Questa rubrica si collega alla precedente. Infatti daremo un semplice voto ad alcuni film nei quali hanno recitato gli attori del Red Carpet. Precisiamo che la valutazione non riguarda solo l’interpretazione dell’attore, ma il film in generale; pertanto se una valutazione è negativa non è perché gli attori non ci sono piaciuti. Le locandine saranno messe in ordine cronologico. Per i voti seguiamo quelli del red carpet. Josh Hutcherson Zathura 2005
Josh Hutcherson Un ponte per Terabithia 2007
Voto: 6/10
Voto: 10/10
Voto: /
Voto: 10/10
Josh Hutcherson
Josh Hutcherson
Il cane pompiere
Viaggio al centro della Terra
2007 Voto: / Voto: 7/10
2008 Voto: 7/10 Voto: /
Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence
Un gelido inverno
Like crazy
2010 Voto: / Voto: 7/10
2011 Voto: / Voto: 6/10
Josh Hutcherson Detention 2011 Voto: / Voto: 5/10
Josh & Jennifer
Jennifer Lawrence X-Men L’inizio 2011 Voto: 9/10 Voto: 10/10
Josh Hutcherson
Hunger Games Viaggio nell’isola misteriosa 2012
2012
Voto: 10/10
Voto: 7/10
Voto: 10/10
Voto: /
Jennifer Lawrence
Jennifer Lawrence
Hates
Il lato positivo
2012
2012
Voto: /
Voto: 8/10
Voto: 9/10
Voto: 9/10
Josh Hutcherson Red Dawn 2012
Jennifer & Josh Hunger Games 2 2013
Voto: /
Voto: 10/10
Voto: 10/10
Voto: 10/10
Da inchiostro a Pellicola Shadowhunters_Città di Ossa Per me è difficile parlare solo del primo libro, perché, avendo letto tutta la saga (almeno i libri che ha pubblicato, (purtroppo no, lo so, scioccante, non prevedo il futuro e non ho ancora letto i libri che deve ancora scrivere… che tra parentesi (eh eh, sta frase è peggio di un espressione con tutte ste parentesi) non vedo l’ora di leggere!), ma cercherò di limitarmi il più possibile. Uno degli aspetti positivi del libro è che, anche se ci sono molti “protagonisti”, nessuno viene lanciato nel dimenticatoio. Al contrario del film, invece, che concentra la storia esclusivamente su Clary e Jace. Isabelle (che un colpo è pronunciata Isabélle, alla francese, e un colpo ĺsabel, all’inglese), Simon e Alec (il mio personaggio preferito, impossibile non amarlo) sono praticamente delle comparse. Il rapporto tra Clary e Jace mi piace moltissimo, sia nel libro e sia nel film. Soprattutto Jace e il suo carattere (permettetemi di dire) difficile. Fa finta che niente lo sfiori, usa il sarcasmo e l’ironia per tenere tutti a distanza, quando in realtà soffre molto. Ma, soprattutto nel primo episodio della saga, possiamo dire che ci troviamo di fronte un Jace “allegro e spensierato”. Per tutto il libro non ho fatto altro che ridere… Le continue battute sono davvero eccezionali. Ed ora le cose che non mi sono piaciute molto. Allora innanzitutto Jace non è il tipico belloccio alla “Edward Cullen”, ma è bellissimo anche se ha dei difetti. E fin qui tutto fantastico davvero! Mi ero completamente innamorata di Jace (tra il suo carattere e il resto…), ma poi mi va a dire robe tipo…
…la leggera scheggiatura del dente grazie alla quale i suoi lineamenti non erano così perfetti da risultare noiosi… Scheggiatura del dente? Seriamente? Mi è letteralmente cascato un mondo… P.S. Lo so che questa citazione è del quinto libro, ma non potevo non metterla… Al contrario, nel film, ero scioccata dalla vista dell’attore che avrebbe dovuto interpretare Jace. Rimanendo in tema “Twilight”, l’attore aveva interpretato nella saga il sadico e decisamente poco attraente volturo. Quindi, prima di andare al cinema ero stra-preoccupata che l’attore non fosse all’altezza. Non sono mai stata più felice di sbagliarmi! L’attore è stato assolutamente perfetto! Una delle mie scene preferite nel libro è stata quella del primo bacio nella serra. Davvero magica e non vedevo l’ora di vederla nel film. Purtroppo è stata rovinata dall’improbabile inciampo dell’attrice che ha rovinato la scena. La (e metto il singolare perché si possono collegare tutte!) “love story” è peggio di un albero genealogico. Se si fa molta attenzione infatti, si potranno collocare e collegare tutti i personaggi! Fantastico… oppure no. Questa cosa riguarda più il libro che il film, perché, appunto, i non protagonisti sono ben approfonditi. E ora… la cosa peggiore che io abbia mai visto… Ha spezzato il mio di cuore… eh sì, perché, mentre nel libro non si capisce fino alla fine l’esistenza o no del legame di sangue tra Clary e Jace, nel film la scena si svolge così: Valentine sta per evocare i demoni all’istituto (altra scena che non ha assolutamente senso) e parla con Hodge. V: Ho aspettato tutti questi anni prima di farlo, Clary non mi ha lasciato scelta…*frasi incomprensibili per completare il rituale* H: Tornerà per forza! V: Davvero? E perché sei così sicuro? H: C’è una persona qui che lei vuole quanto sua madre, se menti dicendogli che sono tutti e due figli tuoi, gli spezzerai il cuore. V: Chi è spezzato dentro è il migliore dei seguaci…
Come si può?? Il mistero che ti fa rodere lo stomaco nel libro è torturato, malmenato, tagliato a fettine, spappolato, ucciso, insomma distrutto e chi più ne ha più ne metta, nel film. *sad face* In conclusione il libro l’ho letteralmente divorato, in pochi giorni sotto l’ombrellone. Mentre il film mi è piaciuto per la prima parte, ovvero fino a quando non rovinano tutta la trama. Ottimo in romanticismo e azione. Gli attori erano davvero calati nella parte e davvero perfetti per tutti i personaggi. Consiglio di leggere i libri, anche se è una saga un po’ lunghetta (7 libri, dalle ultime informazioni che ho letto), perché merita davvero. Mentre di guardare il film, solo per guardarsi quel pezzo di gnocco di Kevin Zegers.
Silvia Stefani
Abbiamo deciso (diciamo che ho deciso io…e per io intendo Miriam) di inaugurare la rivista con la mia saga preferita (parlo sia di romanzi che di film). Hunger Games me l’ha fatto conoscere la mia cara collega Silvia, una sera dell’estate scorsa, mentre eravamo in vacanza insieme. È stato amore a prima vista! Non credevo un film potesse stravolgermi in questo modo! Dopo questa rubrica, speriamo di appassionarvi a questa saga (se già non lo siete).
Quando Katniss urla "Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!" sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell'estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell'Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l'audience. Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c'è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss. Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c'è spazio per l'amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo. Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Capitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita... Contro ogni previsione, Katniss Everdeen è sopravvissuta all'Arena degli Hunger Games. Due volte. Ora vive in una bella casa, nel Distretto 12, con sua madre e la sorella Prim. E sta per sposarsi. Sarà una cerimonia bellissima, e Katniss indosserà un abito meraviglioso. Sembra un sogno... Invece è un incubo. Katniss è in pericolo. E con lei tutti coloro a cui vuole bene. Tutti coloro che le sono vicini. Tutti gli abitanti del Distretto. Perché la sua ultima vittoria ha offeso le alte sfere, a Capitol City. E il presidente Snow ha giurato vendetta. Comincia la guerra. Quella vera. Al cui confronto l'Arena sembrerà una passeggiata.
Se fosse per me dedicherei una pagina per ogni romanzo della saga, perché ci sarebbero mille cose da dire, purtroppo lo spazio è ridotto, e magari qualcuno di voi potrebbe annoiarsi a leggere i pensieri di una matta come me. Come ho già “accennato” sopra (con poca enfasi) Hunger Games è la mia saga preferita. È riuscita a darmi moltissimo, e continua a farlo giorno per giorno. Una cosa che questa trilogia fa è sicuramente farti riflettere. La realtà che ha creato la Collins è incredibilmente realistica, forse è per questo che ci tocca nel profondo. Qui non ci sono personaggi perfetti, anzi tutt’altro: ci sono persone normali che devono lottare giorno dopo giorno, in un mondo che è crudele. Hunger Games…giochi di fame, chi li vince può avere finalmente la vita che ha sempre desiderato (o almeno è quello che promettono). Katniss è fantastica, criticata molto per il suo carattere freddo, distaccato e calcolatore; a me personalmente è piaciuta molto! Diciamocelo: chi al suo posto non avrebbe ragionato come lei? Forse saremo stati peggiori di lei, che poi in fondo tanto fredda non è! Suzanne Collins ha uno stile di scrittura impeccabile, riesce a catapultarti all’interno del romanzo, provi emozioni indescrivibili, ti sembra di essere lì, nel distretto 12, a Capitol City, nell’arena assieme a Katniss. La capacità poi di non riuscire a fermarsi con la lettura ha dell’incredibile; lo si nota soprattutto nel terzo romanzo, dove in ogni capitolo c’è un colpo di scena. Le lacrime poi (per chi si emoziona molto come me) vanno in graduatoria: nel primo c’è la commozione per il sacrificio di Katniss, nel secondo mi sono commossa alla fine, mentre il terzo è stato il culmine, avrò pianto 5-6 volte nel corso della lettura, e per motivi ogni volta differenti. Di critiche al terzo romanzo ne ho lette parecchie. A parte qualche dettaglio (il finale troppo breve e la sparizione di un personaggio in modo inspiegabile) a me è piaciuto moltissimo. La Collins, secondo me, vuole farci capire che la guerra non risparmia nessuno! Sia che tu sei un adulto, un bambino, una persona potente o meno. Quando siamo in guerra siamo allo stesso livello, nessuno ha mai la certezza di uscirne indenne, oggi potremo vedere la morte del nemico, e domani potremo morire noi stessi! La Collins è rimasta realistica fino in fondo…perché la realtà non sempre (anzi diciamo pure quasi mai) è tutta rose e fiori.
“Quindi Hunger Games, eh?” Il mio primo pensiero quando abbiamo deciso che lo speciale di questo mese avrebbe riguardato Hunger Games. Ho sentito parlare di questa saga qualche anno fa, quando su un blog ho letto un commento che diceva più o meno così: “Hunger Games sarà il nuovo Twilight!” Questa cosa mi ha incuriosita parecchio perché all’epoca ero una super-fan dei film (diciamo pure che avevo una seria dipendenza). Ora, non voglio stare qui a comparare i due fenomeni perché sono di due generi completamente diversi. Comunque ho guardato il primo film appena è uscito, più per curiosità che altro. E per fortuna l’ho fatto! È stato pazzesco. Non è stato il mio primo film distopico, o almeno non consciamente, ma da quando ho scoperto l’esistenza di questo nuovo genere, beh, mi ci sono un po’ affezionata. Tornando ai film. Il primo mi è piaciuto davvero un sacco, infatti l’ho riguardato parecchie volte (P.s. Team Peeta sempre, chi dice il contrario non può aver visto il mio stesso film!). Ogni volta che rivedo la scena dove viene estratta Prim per i giochi e Katniss si offre volontaria mi vengono le lacrime agli occhi, oppure quando (avendo ora letto i libri si capisce come e perché) Peeta lancia il pane bruciato a Katniss che sta morendo di fame… Mamma che emozioni. Mi sembra di essere sempre vissuta in quel mondo (anche se ovviamente non lo augurerei mai a nessuno, men che meno a me. Visto che morirei nel giro di pochi giorni. Non tanto per i giochi, quanto anche lo stile di vita in generale nei distretti più poveri.) Ovviamente uno degli aspetti che secondo me l’ha reso un film tanto amato sono tutti i paragoni che si potrebbero fare con la realtà: le differenze sociali prima di tutto, passando da una povertà assoluta a una ricchezza sfrenata, il potere di chi è al comando, la forza di coloro che hanno avuto il coraggio di ribellarsi... “Ma sto ancora parlando del primo film?” Pausa drammatica “Scusate!” *sorriso furbetto* Arrivando al secondo… Mi è piaciuto ancora più del primo, perché c’è molta più azione, più coinvolgimento, e si capisce molto bene l’importanza delle apparenze, del gioco di potere di Snow in cui
Katniss ha un ruolo decisamente attivo. Insomma molto importante anche qui le tematiche che rendono Hunger Games non solo un bel film “d’amore” (perdonate le virgolette, ma nei libri, tutto quest’amore (soprattutto da parte di Katniss), non c’è…), ma anche un film che fa riflettere. Gli attori sono stati fantastici. Penso sia il primo film che non distrugge il libro. Anzi gli è molto fedele, e questo l’ho davvero apprezzato. Ma soprattutto sono azzeccati. Non avrei potuto immaginare niente di diverso leggendo i libri se non gli attori scelti per le parti. Come è stato annunciato in quel blog (vedi sopra), ha avuto parecchio successo. Ed è giusto così. Ora non vedo l’ora che escano gli ultimi due, in particolare l’ultimo, che sarà sicuramente stupendo. P.s. OVVIAMENTE non mi sono dimenticata del mogano (fa molta più scena in inglese, MAHOGANY!) e di Effie! Cento voti solo per quelle scene.
Il suo nome deriva da una pianta commestibile chiamata Katniss, l'erba saetta. Vive assieme alla sorellina più piccola e alla madre nel distretto 12, il quartiere più povero e meno popolato dell'immaginario paese distopico di Panem. Si offre volontaria agli Hunger Games per salvare la sorellina Prim, estratta alla sua prima mietitura. Durante gli Hunger Games si ritroverà di fronte a molte scelte difficili. Dopo essere sopravvissuta a ben due Hunger Games, di ritroverà a capo di una rivolta. Lei è la Ghiandaia Imitatrice.
Anche Peeta vive nel distretto 12 con sua madre, due fratelli più grandi e suo padre. Hanno un panificio e Peeta lavora lì da sempre, grazie a questo riesce ad aiutare Katniss in momento bruttissimo della sua vita dandole del pane. Ha un debole per lei fin da quando erano piccoli, ma lo confesserà solamente durante lo show televisivo a Capitol City. Peeta è un ragazzo timido, affascinante, buono e generoso. Ciò nonostante è anche molto coraggioso, infatti non esita a rischiare la sua vita per salvare quella di Katniss e di scegliere di morire per permetterle di restare in vita.
Gale è il migliore amico di Katniss (anche se già nel secondo libro capiamo che per lui non si tratta solo di amicizia). I 74° Hunger Games sono gli ultimi per lui, ma le probabilità che venga estratto sono alte, visto che ha molti bigliettini col suo nome. Fortunatamente anche questa volta la fortuna è stata a suo favore. Caccia con Katniss da molti anni; questo permette loro di vendere le loro prede al Forno e guadagnarsi da vivere.
Primrose (Prim) è la sorellina di Katniss. Questa è la prima mietitura a cui partecipa, ma la sfortuna vuole che venga estratta. Si salva grazie al sacrificio di Katniss. Di una dolcezza infinita, Prim non può non entrare nel cuore delle persone. Già nel secondo capitolo della trilogia però, vediamo un grande cambiamento in lei: è molto più matura e sa quello che vuole fare: il medico. Vuole aiutare la gente, farla stare meglio.
Coriolanus Snow è il presidente di Capitol City. Continua a essere in carica perché avvelena i suoi avversari. Per non destare sospetti si auto-avvelena, prendendo degli antidoti subito dopo. Per celare l’odore del sangue che esce dalle piaghe nella sua bocca porta sempre addosso delle rose geneticamente modificate. Dopo i 74° Hunger Games il suo obiettivo è eliminare Katniss, perché vede in lei il fuoco che alimenta i malcontenti degli abitanti dei vari distretti.
Cinna è lo stilista personale di Katniss. È grazie a lui che ha assunto il soprannome di “ragazza di fuoco”. È dalla sua parte e, nel suo piccolo, sfida Capitol City per difenderla…perché se dovesse scommettere, scommetterebbe su di lei.
Effie Trinket è la rappresentante del distretto 12 durante la mietitura. Ha uno stile stavagante (degno di Capitol City). Nel secondo capitolo della trilogia si nota una grande sua sensibilità: è affezionata a Peeta e Katniss, e vederli andare nuovamente alla mietitura è davvero dura per lei, perché alla fine ha legato molto a loro.
Haymitch è il mentore del distretto 12. Vincitore ai 25° Hunger Games, Haymitch passa il suo post-vittoria da solo nel villaggio dei vincitori consolandosi con gli alcolici. Vede in Katniss la speranza per avere finalmente la libertà! Non sarà facile farli andare d’accordo, perché entrambi hanno un carattere molto forte.
Cato è uno dei tributi che partecipa ai 74° Hunger Games. Viene dal distretto 2 che, assieme al 1 sono i favoriti. Solitamente sono quelli che vincono. È il nemico principale di Katniss, in quanto dall’inizio dei giochi il suo unico obiettivo è ucciderla!
Johanna Mason viene dal distretto 7. Vincitrice dei giochi, viene estratta alla mietitura dei 75° Hunger Games (edizione della memoria). Ha un carattere molto forte e odia profondamente Capitol City, che le ha tolto ogni persona che amava.
Finnick Odair è anch’esso uno dei tributi riestratti per l’edizione della memoria. Viene dal distretto 4, e affronterà questi giochi con Megs, offertasi volontaria al posto di Annie; la ragazza di cui è innamorato Finnick. In questi Hunger Games avrà una missione importante: assieme ad altri tributi, devono assicurarsi che Katniss rimanga in vita.
Gary Ross, dopo aver assistito al provino di Jennifer Lawrence, ha deciso che o la prendevano oppure si sarebbe rifiutato di girare il film. Inizialmente l’attore che interpreta Cato aveva fatto il provino per il personaggio di Peeta Mellark e l’attrice che interpreta Clove aveva fatto il provino per il personaggio di Katniss Everdeen. Jennifer Lawrence ha assunto un personal coach che le insegnasse a correre. Le scene interne di Capitol City sono state girate all'Hotel Marriott Marquis di Atlanta L’attrice che interpreta Effie (trovare nome attrice) ha introdotto di sua spontanea volontà la battuta “trovare battuta”, dicendo al regista che i fan sarebbero impazziti (possiamo confermare: aspettavamo con impazienza qualche citazione moganiana) Il libro di The Hunger Games è nella classifica dei bestseller del The New York Times da più di tre anni. Suzanne Collins ha dichiarato che l’idea per gli Hunger Games è nata dalle sue esperienze di spettatrice televisiva: durante lo zapping la scrittrice ha notato l’alternanza di reality show e di reportage di guerra e distruzione. E’ arrivata così a chiedersi cosa spingesse le persone a guardare, anno dopo anno, quel tipo di spettacolo. L’autrice del libro, Suzanne Collins, ha collaborato anche alla stesura della sceneggiatura.
Gennaio guarda… In questo primo mese vogliamo parlarvi di una serie TV che ci ha stupite moltissimo. Reign crea dipendenza! È un telefilm fantastico che consigliamo veramente a tutti!
Il telefilm… La giovane Mary, regina di Scozia deve proteggere il suo regno, per questo è promessa sposa del principe Francis, futuro re di Francia. Arrivata a corte con le sue dame di compagnia Greer, Kenna, Lola e Aylee cominciano gli intrighi da parte della regina di Francia Caterina, che, in seguito a una drammatica visione di Nostradamus, il suo fidato veggente, cerca di fermare il matrimonio di Mary e Francis. Nella visione, infatti, la loro unione sarà la causa della morte di Francis. I problemi si confondono fra politica, religione e affari di cuore, questi ultimi causati anche dal giovane Bash, figlio primogenito illegittimo del re di Francia. Mary è una ragazza combattiva e si prepara a combattere i suoi nemici con le unghie e con i denti. Il pilot comincia con colui che si capirà successivamente essere l’inquietante veggente Nostradamus. Dopo il breve incipit viene presentata la protagonista Mary, che scappa dal convento, dopo un fallito tentato omicidio nei suoi confronti e si dirige a corte. La scene successive si svolgono appunto a corte, la prima incentrata su Francis e Bash e quella successiva sul re e la regina. Una successione dei protagonisti di questa serie così avvincente, perché anche se si tratta di una serie basata su vicende storiche non si concentra esclusivamente sulla veridicità degli eventi, ma è caratterizzata principalmente dalla ricostruzione dell’ambientazione, dei costumi tipici e dal materiale di scena vario dell’epoca rappresentata.
Dalla storia allo schermo‌ Abbiamo trovato delle immagini di alcuni dei personaggi realmente esistiti che trovate nella serie TV! Voi quali preferite?!?
Mary Stuart
Re di Francia
Francis
Caterina de Medici
Mary e Francis
Cosa ne pensa Silvia… Reign, non una serie rivelazione, ma comunque piacevole da guardare. Sarò scontata e banale, ma anche se la trama non spicca per l’originalità (solito triangolo amoroso), ogni settimana sono curiosa di sapere quale intrigo amoroso/politico sconvolgerà le vite dei protagonisti. Non avevo grandi aspettative per questa serie, perché conoscendo bene la storia inglese, pensavo sarebbe stata l’ennesima trasposizione storica e che quindi mi sarei solo che annoiata a guardarla. Non potevo sbagliarmi di più. Non avevo considerato che era uno show della CW. Infatti, sin dal pilot, è stato chiaro che i fatti realmente accaduti erano solo uno sfondo, privilegiando quindi una trama più “drama” (la rima è completamente casuale). Francis-Mary-Bash: i tre protagonisti. Team Francis o Team Bash? Personalmente preferisco Bash, non solo perché è lo “sfortunato” innamorato (non posso farci niente, ho un debole per chi è in svantaggio), ma anche perché, diciamocelo, gli occhi dell’attore sono astronomici. Molto avvincenti i continui colpi di scena. In un episodio qualcuno cerca di far fuori la scomoda Mary, che sia la regina o un inglese poco importa, Mary sventa ogni attentato. E in quello successivo qualcuno cerca di dividere i due promessi sposi, generalmente infilandosi nel letto di Francis. E gli abiti? Semplicemente fantastici. Non sono per niente pesanti e tristi, anzi, sono moderni e le acconciature li accompagnano perfettamente. Anche se sono chiaramente ispirati alla moda del XVI secolo sono stati tutti tradotti in chiave contemporanea. Un applauso ai costumisti. Come potrebbero mancare elementi magici/horror? Non possono, e infatti, anche se un po’ prevedibili, tra Nostradamus e Clarissa, la misteriosa bambina (…o meglio, creatura) che vaga per il palazzo, attirano la serie nei “classici” CW (vedi The Vampire Diaries, The Tomorrow People, Beauty And The Beast ecc.). Non fraintendetemi, adoro gli show targati CW, per questo consiglio vivamente di guardare Reign (e ovviamente anche le altre serie, visto la portata dei protagonisti maschili;)
Cosa ne pensa Miriam… Fin dall’inizio mi sono totalmente innamorata di questo telefilm. L’ho amato in ogni suo aspetto: dalla trama, agli attori, ai costumi e anche alle musiche; che per il 99% del telefilm sono molto moderne, dando una chiave nuova a questo telefilm storico. Sono molto indecisa fra Bash e Francis. Sono entrambi meravigliosi, ma…Bash mi fa battere il cuore! Le scene fra lui e Mary sono indescrivibili. Francis mi fa diventare pazza! Prima è dolce, poi fa lo s*****o, poi torna dolce (che mal di testa). Mary è meravigliosa! Adoro l’attrice e la sua interpretazione è formidabile decisa, forte, quando non si parla di Francis; lì tutti i muri che si costruisce per rimanere composta e impassibile crollano. Perché con l’amore non si può far nulla. Altri personaggi che mi piacciono molto (in realtà mi piacciono tutti) sono le dame di compagnia di Mary, il re, la regina (che mi affascina con la sua crudeltà spietata), la madre di Bash (che si preannuncia un personaggio che ne combinerà parecchie), Nostradamus e infine Clarissa (di cui bramo scoprire la vera identità). Siamo solo agli inizi…mancano ancora molte puntate, e sono ansiosa di riprendere! Il finale di questa prima metà stagione è stato sconvolgente! Vi consiglio di guardarlo perché Reign ha il potere di travolgervi, incantarvi con questo mondo, misto fra realtà e fantasia. Scusate se sono di poche parole, ma Silvia ha detto molte cose che condivido anche io! Quindi…GUARDATE REIGN e non ve ne pentirete!
Fanfiction Questo spazio sarà interamente dedicato a Eleanor Mair e alla sua fanfiction The Last Heroes. Io e Silvia vogliamo ringraziarla (probabilmente sarà la prima di tante volte) per aver deciso di darci l’esclusiva, e pubblicare solo qui questa magnifica storia!
Chi è Eleanor Mair… Eleanor Mair è una donna solare e folle, la sua passione per la lettura nasce in tenera età, quando sua madre le regalò Il Piccolo Principe. L'amore per la scrittura è nata in seguito, in età adolescenziale; scrisse un racconto scolastico dove mise nero su bianco la storia della sua amicizia con quella che, ancora oggi, lei definisce "la sua persona".
Cos è The Last Heroes? Ha scelto di scrivere una storia sugli dei dell'Olimpo dopo una lunga conversazione col fratello, su un ipotetico futuro post guerra mondiale. Ha sempre avuto una passione viscerale per la mitologia greco/romana e per i popoli celti, il tutto grazie alle sue origini greche e scozzesi.
In un epoca moderna, dove la tecnologia governa le masse, dove gli uomini hanno dimenticato ciò in cui credevano i loro avi, qualcosa si sta risvegliando. Un antico nemico. Gli uomini hanno smesso di credere in loro, ma loro non hanno smesso di esistere.
The Last Heroes
Prologo
L
a Olympos Enterprises, la più grande società tecnologica del mondo. Aveva sedi in tutto il globo, da Tokyo a Londra, da New York a Sidney. La sede centrale sorgeva ad Atene, nel centro della città, il palazzo comprendeva 150 piani, tutti con un compito ben preciso. Era nata subito dopo la fine della Terza Guerra Mondiale nel 2025, dopo la separazione dell'Unione Europea e la formazione dei nuovi governi. La crisi economica del 2013 aveva dato il via a rivoluzioni sparse in tutto il globo e la Russia ne aveva approfittato per espandere il proprio potere. Era stato allora che la Olympos aveva visto la luce. Prima come maggior produttrice di armi tecnologiche e poi, dopo la fine della guerra, aveva creato nuovi posti di lavoro per risollevare il popolo e l'economia. Nuovi Governi avevano visto la luce: la Russia aveva ottenuto il dominio della Germania, Polonia, Cecoslovacchia, Paesi Bassi, Belgio, Danimarca, Svezia, Normandia, Finlandia, Bulgaria, Romania e Turchia, espandendo il suo dominio nell'Europa dell'Est. La Grecia, grazie all'appoggio della Olympos, ora vantava il dominio dell'occidente, comprendendo Italia, Jugoslavia, Albania, Ungheria, Austria, Svizzera, Francia, Spagna, Portogallo e Irlanda. La Monarchia nel Regno Unito era caduta dopo un colpo di stato ed ora era entrata nell'Unione Europea Occidentale, sotto la bandiera della Grecia. Mossi dalla loro fede, i popoli dell'Africa del Nord aveva sparso il proprio dominio al sud e nell'Asia occidentale; mentre il Giappone, sotto il comando dell'Imperatore, aveva conquistato il resto dell'Asia orientale.
La Terza Guerra Mondiale aveva aperto nuove possibilità di conquiste, l'Australia aveva cosi cominciato, nel 2015, il suo piano di espansione, portando l'intera Oceania sotto la propria giurisdizione, mentre l'America del Nord comprendeva nel suo dominio il sud e il centro del continente, e il Canada si era aggiudicata la supremazia sull'Alaska, l'Islanda e il Polo Nord. Il mondo era cambiato nel giro di dieci anni di guerra, portando l'intera umanità in una nuova era e la Olympos si trovava a fare affari con tutto il mondo, producendo farmaci, armi e nuovi ritrovati tecnologici. La società prendeva il nome dal monte greco sul quale, anticamente, si pensava abitassero gli antichi dèi. Nessuno aveva mai visto il fondatore, o uno dei membri del consiglio, ma tutti sapevano che, sebbene l'egemonia dell'Unione Europea Occidentale fosse nelle mani di Costa Davalos, Presidente Greco dell'UEO, il vero potere risiedeva nella Olympos. *** I tacchi picchiettavano sul marmo dell'ingresso, riecheggiando nell'atrio vuoto. Camminava con passo spedito, stretta nell'austero tailleur blu notte, avanzando con decisione. I lunghi capelli castani erano stati raccolti in una semplice coda alta e gli occhi nascosti dietro ad un paio di occhiali da sole spessi. Si fermò di fronte all'ascensore e, quando le porte si aprirono, si trovò di fronte ad un'altra donna. «Afrodite» salutò semplicemente, togliendosi gli occhiali e mostrando un paio d'occhi glauchi, così limpidi e brillanti da sembrare specchi d'acqua cristallina. L'altra donna le sorrise, scostando una ciocca di capelli biondi dal volto, sorridendo. «Athena.» «Non pensavo avesse chiamato anche te.» «In verità ha convocato tutti quanti» rispose Afrodite, sollevando gli occhi grigi sul suo riflesso nelle pareti a specchio dell'ascensore. Si sfiorò il volto ovale dall'espressione gentile, sebbene quegli occhi chiari nascondessero insidie pericolose. Stava per aggiungere altro, ma una forte scossa di terremoto fece vibrare l'abitacolo, allarmando le due. *** Nelle viscere della terra, il silenzio regnava sovrano, lugubre e spettrale come il canto degli spettri. Fili dorati penzolavano dalle pareti, sorretti mentre venivano tessuti al telaio, dove il famigerato disegno del destino pareva non finire mai.
L'aria fredda e umida che si respirava non danneggiava l'importante tela, poiché era composta da un tessuto non conosciuto agli uomini e loro, le tre Moire, erano le custodi e le artefici di quell'opera. I loro nomi erano il riflesso del loro compito: Cloto tesseva il filo della vita, Lachesi ne determinava il destino e, infine, Atropo compiva l'inesorabile e inevitabile taglio, interrompendo così la vita degli uomini. “Noi tessiamo il destino inesorabile degli uomini”. Così recitavano le tre anziane, lavorando con dita ossute i fili delle vite, compiendo quel gesto da tempi immemori. Raccolte intorno ad un globo, posto sopra ad un altare di pietra, le tre osservavano la luce provenire da esso, come se mostrasse loro più del pallido chiarore bluastro. Poi il silenzio venne interrotto dall'ululato del vento. Nessun passo, nessun rumore, se non il respiro leggero di una quarta persona e un canto arcaico e ancestrale. «Hai avvisato gli Olimpi?» domandò con voce gracchiante Cloto, percependo la presenza della nuova venuta. Come un fantasma dalla nebbia, una donna comparve alle loro spalle. Lunghi capelli argentati e viso perlaceo. Gli occhi, di un azzurro troppo chiaro, quasi bianchi, brillarono nell'oscurità, mentre girava intorno al globo, osservandolo con interesse. Ecate, dea degli incantesimi e della profezia, Signora della notte e Regina degli spettri. Lei personificava la morte e la nascita, vergine, madre e anziana, colei che dava e toglieva la vita. Come uno spettro dei tempi andati parlò con voce eterea e calma, sembrava che tre donne parlassero all'unisono. «Quanto tempo abbiamo?» «Non molto, Ecate, ma abbastanza per radunare gli ultimi mezzo sangue» aggiunse Atropo, volgendo lo sguardo verso Ecate. Un volto scavato dal tempo, la pelle bianca come quella di un cadavere e orbite vuote, prive di occhi con cui guardare, ma alle Moire non servivano, loro vedevano con la mente. Loro filavano il destino degli uomini, tessendo e intrecciando la tela del fato, era il globo, grande come un pugno, che guardava per loro. Un applauso si alzò nella caverna, rimbombando sulle pareti di pietra. Poi una risata e una voce aspra che fece voltare le donne. «Gli ultimi mezzo sangue, credete che serviranno a qualcosa?»
«Eris» sibilò tra i denti Ecate, osservando la donna avanzare nell'ombra. Gli occhi chiari si posarono in quelli neri dai riflessi ambrati della dea. «Cosa hai fatto?» «Io? Nulla, ho solo versato una goccia del mio sangue sul sepolcro del grande padre» rispose lei con voce aspra, girando intorno all'altare del globo. A quella rivelazione le tre Moire ed Ecate sentirono un gelo trapassarle, come se la paura, non facente parte del loro essere divino, si fosse insinuata nei loro cuori. «Risvegliare il titano del tempo non porterà altro che morte e distruzione.» «É questo ciò che voglio, Ecate.» Eris sorrise beffarda, piegando la testa di lato. Aveva uno sguardo alienato, completamente privo di lucidità. Ecate tentò nuovamente di farla ragionare, mentre Lachesi, la Moira del destino, prendeva il globo tra le mani. «Eris, il mondo piomberà nel caos e tu verrai inghiottita da esso» insistette Ecate. Ma Eris rise beffardamente, scuotendo il capo. «Caos, tutto è inesorabilmente caos» disse, poco prima di alzare la mano destra, nella quale comparve una sfera di luce blu. Fu un attimo e la dea la lanciò contro le Moire, le quali scomparvero in una nube di fumo. Digrignò i denti, concentrandosi su Ecate. «Non puoi vincere, Eris.» «Questo lo dici tu.» urlò Eris, scagliando la sfera contro Ecate, ma la dea scomparve nella nebbia, lasciando la caverna vuota. Poi tre voci sibilline si alzarono dall'oscurità, rimbombando nello spazio buio. «Quando la terra dimenticherà gli dei, gli uomini, sedotti dalla discordia e la brama diverranno ingordi e meschini. Soltanto allora l'antico padre tornerà per distruggere l'umanità. Tre soli potranno fermarlo: Tridente, Lancia e Spada. Figli di antico sangue divino, discendenti di coloro che ebbero padre sacro, in loro risiederà la salvezza.»
Brully’s Choice Awards Romanzi Miglior cover di autori emergenti. Ecco i candidati alla nomination: ℘ La discendente di Tiepole – Alessandra Paoloni ℘ Reflection – Francesca Gonzato Quirolpe
℘ Dryadem – Marie Albes ℘ Obsession – Valentina C. Brin
Miglior cover di autori affermati. Ecco i candidati alla nomination: ℘ Teardrop – Lauren Kate ℘ The Host – Stephenie Meyer ℘ Requiem – Lauren Oliver ℘ Angel – L. A. Weatherly
Telefilm Miglior nuovo telefilm stagione autunnale 2013. Ecco i candidati alla nomination: ℘ Reign ℘ The Millers ℘ The Originals ℘ The Blacklist
Miglior cast. Ecco i candidati alla nomination: ℘ Pretty Little Liars ℘ Supernatural ℘ Revenge ℘ The Vampire Diaries
Film
Miglior film 2013. Ecco i candidati alla nomination: ℘ Frozen – Il regno di ghiaccio ℘ Iron Man 3
℘ Hunger Games 2 – La ragazza di fuoco ℘ Lo Hobbit 2 – La desolazione di Smaug
Miglior film d’inizio anno. Ecco i candidati alla nomination: ℘ Philomena ℘ The Butler ℘ Captain Harlock ℘ American Hustle
Some Readings Miriam’s
Angel
A destiny prescribed
L.A. Weatherly
Alexandra Romano
10/10
8/10
Evernight
Rosaspina
Claudia Gray
Luana Semprini
8/10
9/10
Silvia’s Taken
Teardrop
Erin Bowman
Lauren Kate
9/10
6/10
Il lamento di Euridice
Gabriel’s inferno
Luana Semprini
Sylvain Reynard
8/10
6/10
Ringraziamenti Anzitutto speriamo che questo primo numero di Brully’s Magazine vi sia piaciuto. Siamo soddisfatte del risultato finale. C’è voluto un po’ (eravamo in ritardo, e parecchio anche, con la tabella di marcia) ma alla fine abbiamo ottenuto quello che speravamo: una rivista che esprimesse appieno le nostre passioni! Ringraziamo Elisabetta Baldan per aver creato una copertina fantastica con poco tempo a disposizione (credo si sia pentita di aver avuto a che fare con noi!). Grazie a Eleanor Mair per averci dedicato l’esclusiva della sua fan fiction, per noi è un onore poter collaborare con te! Un grazie enorme a Lauren Oliver, per averci concesso un po’ del suo tempo, Diletta Brizzi e Yvan Argeadi e infine a Consuelo Baviera. La vostra disponibilità è stata incredibile. Siamo impazienti di cominciare a lavorare al secondo numero!
Info & Contatti Ricordiamo agli autori emergenti e ai disegnatori/grafici ecc. che se volessero avere uno spazio nella rivista possono contattarci in qualsiasi momento. Dal prossimo numero ci piacerebbe moltissimo poter avviare due rubriche che non siamo riuscite a fare questo mese: - Sfida grafica - Dear Brully Sfida grafica: ogni mese daremo un tema alla quale chiunque voglia (non è obbligatorio essere grafici o disegnatori per partecipare!) potrà creare un’immagine ispirata ad esso (si può usare qualsiasi tipo di tecnica, da photoshop al disegno a mano libera, al collage ecc.). Durante il mese si voterà la migliore che avrà un posto nella copertina del numero successivo!
La sfida si farà solo al raggiungimento di minimo 5 immagini! Tema sfida grafica per il prossimo numero: TEMPO Le immagini devono esserci inviate entro il 18/02/2014 Dear Brully: questo spazio sarà dedicato interamente a voi lettori! Potete scriverci per chiedere consigli, aiuto, per sfogarvi… noi risponderemo a tutti attraverso la rivista e, se sarete in tanti, creeremo un blog nel quale pubblicheremo tutti i vostri messaggi con relative risposte. Per quanto riguarda i Brully’s Choice Awards troverete le varie nomination nella nostra pagina Facebook. Per votare non dovrete far altro che scrivere nei commenti la vostra preferenza. Se non volete farlo pubblicamente, potrete scriverci tramite chat privata! Se volete, potrete anche proporci nuove nomination da fare nei numeri successivi!
Per qualsiasi chiarimento, domanda, richiesta ecc. potete contattarci qui, saremo felicissime di rispondere a tutti! Mail: brully.magazine@hotmail.it FB: https://www.facebook.com/pages/Brullys-Magazine/506998859412853?ref=hl
Un saluto a tutti, vi aspettiamo a febbraio ;-)