Missioni OMI 11 2013 parziale

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attualità

dossier

fatti

missioni

Appuntamenti importanti per i giovani Oblati

Si può evangelizzare con la fiction televisiva?

La chiesa in Ciad. Intervista a mons. Michele Russo

Aprirsi agli altri e ritrovarsi più ricchi

MISSIONI

RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MISSIONARIA

OMI

Prezzo di copertina € 2,20 - novembre 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

n. 11 NOVEMBRE 2013

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Don Matteo, un prete amico a breve la nona stagione

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SOMMARIO MISSIONI OMI Rivista mensile di attualità Anno 20 n.11 novembre 2013

attualità

Irlanda, i missionari dell’isola verde

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di Fabio Ciardi OMI

La testata fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

Una festa di popolo

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Capaci di donare la vita

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Notizie in diretta dal mondo oblato

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di Pasquale Castrilli OMI

EDITORE

Provincia d’Italia dei Missionari Oblati di Maria Immacolata Via Egiziaca a Pizzofalcone, 30 80132 Napoli

delegazione missionaria di Senegal-Guinea Bissau

news

REDAZIONE

Via dei Prefetti, 34 00186 Roma tel. 06 6880 3436 fax 06 6880 5031 pasquale.castrilli@poste.it

a cura di Elio Filardo OMI

DIRETTORE RESPONSABILE

Pasquale Castrilli

Mgc news

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Come un consacrato secolare comunica Cristo oggi?

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REDAZIONE

Salvo D’Orto, Elio Filardo, Gianluca Rizzaro, Adriano Titone

fatti

COLLABORATORI

Nino Bucca, Claudio Carleo, Fabio Ciardi, Gennaro Cicchese, Angelica Ciccone, Luigi Mariano Guzzo, Thomas Harris, Sergio Natoli, Luca Polello, Claudia Sarubbo, Giovanni Varuni

di Ileana Chinnici COMI

La chiesa in Ciad tra sofferenza e speranza

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di Luca Marcolivio

PROGETTO GRAFICO E REALIZZAZIONE

missioni

Elisabetta Delfini STAMPA

Tipolitografia Abilgraph Roma FOTOGRAFIE

Si ringrazia Olycom www.olycom.it

Lettere al direttore

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Storia di storie

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Lettere dai missionari

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Qui Uruguay, Qui Senegal

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UFFICIO ABBONAMENTI

Via dei Prefetti, 34 - 00186 Roma tel 06 9408777 - Valentina Valenzi rivista.missioni.omi@omi.it Italia (annuale) Estero (via aerea) Di amicizia Sostenitore

dossier

Si può raccontare Dio attraverso un poliziesco? Don Matteo di RAI 1, un successo decennale

Da versare su cc p n. 777003 Home Banking: IBAN IT49D0760103200000000777003 intestato a: Missioni OMI - Rivista dei Missionari OMI via Tuscolana, 73 - 00044 Frascati (Roma) Finito di stampare ottobre 2013 Reg. trib. Roma n° 564/93 Associata USPI e FESMI www.missioniomi.it www.facebook.com/missioniomi

DOSSIER

Evangelizzare con la

fiction

17 euro 37 euro 35 euro 65 euro

testi di Angelica Ciccone angelica.ciccone@gmail.com foto Lux Vide

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“S

e S. Paolo vivesse oggi parlerebbe in televisione”. È incredibilmente efficace questa espressione del beato Giacomo Alberione, fondatore della famiglia paolina. La televisione in Italia è stata utilizzata per l’evangelizzazione già dai primi anni, quando il volto sorridente di padre Mariano da Torino rassicurava i telespettatori dalla prima e unica rete della Rai, dando il via al genere delle rubriche religiose. Con il passare degli anni, tuttavia, si è compreso che la comunicazione della fede attraverso la televisione non può essere relegata alle sole rubriche: evangelizzare è anche permeare la cultura di valori evangelici. Le rubriche religiose, per quanto interessanti e preparate con cura, hanno infatti dei limiti evidenti: orari proibitivi, pubblico ristretto, formati poco spettacolari. Sono inoltre un genere che “seleziona” il proprio pubblico. È difficile che il target di riferimento possa essere composto anche da non credenti: scelgono di guardare le rubriche religiose coloro che cercano un approfondimento, una riflessione o un aggiornamento su una fede che già hanno. Appare quindi necessario dotarsi di strumenti adeguati se si vuole che il messaggio cristiano trovi spazio in televisione. La fiction, per la sua capacità di “affascinare” il pubblico attraverso la narrazione di una storia, appare come uno dei formati privilegiati in questa operazione. Essa ha la capacità di parlare a un pubblico che

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una foto per pensare

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UNA FOTO PER PENSARE

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Getta il suo seme nell'abbraccio della natura ; e rinnovando il dono generoso della terra, nel battito nascos to della vita prepara il cuore ad una stagion e nuova.

foto Alessandro Milella, alessandro.milella@alice.it testo Claudia Sarubbo, claudia.sarubbo@yahoo.it

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editoriale pasquale.castrilli@poste.it

MISSIONI

OMI

Una tivù per l’uomo L

attualità

dossier

fatti

missioni

Appuntamenti importanti per i giovani Oblati

Si può evangelizzare con la fiction televisiva?

La chiesa in Ciad. Intervista a mons. Michele Russo

Aprirsi agli altri e ritrovarsi più ricchi

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RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MISSIONARIA

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Prezzo di copertina € 2,20 - novembre 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

n. 11 NOVEMBRE 2013

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Don Matteo, un prete amico a breve la nona stagione

a televisione italiana compie sessant’anni. Il prossimo 6 gennaio saranno passate, infatti, sei decadi dal lontano 1954 quando cominciava la sua programmazione, in bianco e nero, su canale unico per una decina di ore al giorno. Le persone di una certa età ricordano ancora l’arrivo dell’apparecchio televisivo in alcuni bar, oratori o sale parrocchiali e l’accorrere di gente curiosa, attratta dalla piccola “scatola” che, a differenza della radio, presentava anche immagini in movimento. Ne è passato di tempo da quei primi inizi pioneristici: il moltiplicarsi dei canali della Rai, l’arrivo definitivo del colore nel 1977, la nascita di Mediaset attorno al 1980, la paytv via cavo, fino alle frontiere attuali della televisione ad alta definizione e dell’on demand. Tappe importanti di uno sviluppo del mezzo televisivo che ha offerto grandi possibilità. Tra i massmediologi si discute sempre se la tivù influenzi la coscienza delle persone e di una nazione o se sia lo specchio di quello che la nazione vive. Probabilmente sono vere entrambe le cose… Nella sua programmazione la televisione italiana ha sempre dato spazio alla dimensione religiosa: le dirette per i conclavi e le elezioni dei pontefici, la

programmazione religiosa nel fine settimana e la trasmissione della messa domenicale, per citare alcuni esempi. Non sono mancati reportage sul mondo missionario e, negli ultimi decenni, numerose fiction a tema religioso. Tra queste spicca la produzione di Don Matteo il simpatico sacerdote interpretato da Mario Girotti, 74 anni, in arte Terence Hill. Proprio a Don Matteo, di cui la RAI trasmetterà prossimamente la nona serie, dedichiamo una parte di questo numero. La figura di questo sacerdote, schietto e riservato, è entrata in tante famiglie italiane che lo «ospitano» settimanalmente, come si fa con un amico. Don Matteo appare nei panni di prete di paese, con la fedele bicicletta e uno spiccato interesse per i casi di cronaca dei quali si interessa dando spesso un notevole contributo allo svolgimento delle indagini e alla individuazione dei colpevoli. Indovinata l’ambientazione e le figure che lo circondano: dalla perpetua Natalina (l’attrice francese Nathalie Guetta) al maresciallo dei Carabinieri Cecchini (Nino Frassica) al sagrestano Pippo (Francesco Scali). Un modo di fare televisione leggero e profondo allo stesso tempo, dove vengono posti in rilievo la persona e i valori. Un’evasione che aiuta a riflettere e non allontana dalla realtà. n

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lettere al direttore

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La rivoluzione della tenerezza “Mai più morti in mare”: sono le parole pronunciate da papa Francesco dopo aver gettato nel mare antistante Lampedusa una corona di fiori per ricordare le vittime della traversata dei migranti da una sponda all’altra del Mediterraneo. Il viaggio del papa ha richiamato la tragedia dei rifugiati. Continuano gli sbarchi di questi poveri cristi, stipati come bestie sulle carrette del mare, alla ricerca di speranza e futuro per sé stessi e i propri figli. Per questi uomini, donne, ragazzi e bambini, più di ventimila, la traversata è l’unica speranza. Per tanti, però, è stato un viaggio di morte: bruciati dal sole e annegati tra le onde di un mare che è stato la loro tomba. La pressione migratoria mette in crisi le nazioni opulente. Non si riescono a guardare le cause che spingono milioni di persone a fuggire dalla loro terra. Anche se tutti abbiamo firmato la Convenzione di Ginevra

sui rifugiati, i problemi si sono aggravati. Invece di costruire muri di gomma; invece di promuovere respingimenti impossibili; dovremmo impegnarci a

costruire una vera e propria comunità del Mediterraneo. Riappropriarci di quel mare che lasciamo nelle mani di uomini senza scrupoli, per promuovere un grande

progetto di sviluppo e benessere per tutti. Dopo il momento del silenzio e della preghiera, come cristiani ed organizzazioni che trovano ispirazione nel Vangelo, ribadiamo fortemente la richiesta di attivare corridoi umanitari sicuri per evitare la strage degli innocenti. L’esempio dell’accoglienza e della solidarietà dei lampedusani, che in nome del Vangelo dell’Amore hanno saputo colmare il fallimento della gestione istituzionale dell’emergenza, ha detto al mondo intero che “l’Amore senza limiti”, vince tutto. La compassione è la molla che ha fatto muovere i bagnanti sulla spiaggia di Pachino a fare una catena umana per soccorrere altri migranti. È la “rivoluzione della tenerezza” che si fa dovere di giustizia, che ha spinto il nostro primo ministro a far soccorrere la gente della nave Salamis, con i 102 migranti-rifugiati bloccati in alto mare per due giorni, dopo il rifiuto di Malta. È la tenerezza che fa la differenza in quanto può cambiare la storia di una umanità tradita, ferita, mortificata e martoriata. Mario Affronti, direttore regionale Migrantes Sicilia marioaffronti@libero.it

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La vita di Elena Hoehn L’Associazione Dante Alighieri di Cosenza ha presentato la biografia di Elena Hoehn, un’affascinante protagonista della storia del Novecento italiano. Nella sala Gullo della Casa delle Culture si è svolta la presentazione del volume Elena Hoehn. Protagonista della storia italiana (Ed. San Paolo, 2012). Ispiratore e promotore della serata p. Giovanni Fustaino, missionario Oblato di Maria Immacolata che ha voluto fortemente che la biografia di questa donna straordinaria, che lui considera un vero “inno alla donna”, venisse divulgata anche nella nostra città. Gli interventi della serata sono stati affidati alla prof. Teresina Ciliberti, consulente letteraria della D.A. di Cosenza, e alla prof. Katia Massara, docente di storia contemporanea presso l’Unical, nonché agli intermezzi musicali della chitarra di Davide Piluso. Presente l’autore del libro, Armando Droghetti (nella foto a destra). Dopo il saluto rivolto dalla prof Maria Cristina Parise, presidente del Comitato della D.A. di Cosenza, è seguita l’introduzione della prof. Ciliberti. A

seguire la prof. Massara ha inquadrato dal punto di vista storico il secolo percorso dalla vita di Elena Hoehn (1901-2001) quel Novecento conosciuto come “secolo breve”. Quanto sia importante l’intreccio tra la storia di quel secolo e la storia privata della protagonista lo si evince dal sottotitolo del libro, la cui prima parte è “L’affaire Frignani-Mussolini e la tragedia delle Fosse Ardeatine”, perché svolse un ruolo determinante in queste vicende Elena Hoehn, come spiega l’autore. Nata in Slesia, educata fin da bambina nella tradizione cristiana luterana da una madre che le trasmise con la fede la sua pratica concreta, delicata, sapiente e persino eroica, innamoratasi di un giovane avellinese, Elena si sposò e trasferì in Italia, dove sentì il desiderio di farsi cattolica. Ma, in quanto donna sensibile e coraggiosa, non indietreggiò quando gli eventi della sua vita la portarono a nascondere in casa sua, durante la seconda guerra mondiale, Giovanni Frignani, l’ufficiale dei carabinieri che arrestò Mussolini, prima che fosse scoperto e incluso tra i destinati alle Fosse Ardeatine. Elena fu quindi arrestata per delazione e

Armando Droghetti

Elena Hoehn Protagonista della storia italiana

L’affaire Frignani-Mussolini e la tragedia delle Fosse Ardeatine. L’amicizia con Chiara Lubich

parte del sottotitolo “L’amicizia con Chiara Lubich”. Con Chiara, fondatrice del movimento dei Focolari, Elena instaurò una grande amicizia che si trasformò in un’intensa comunione spirituale. Francesca Vuono Cosenza rinchiusa per qualche mese nel carcere romano delle Mantellate. Fece da spartiacque nella vita di Elena l’anno 1948, in cui avvenne l’incontro “trasformante” di lei con Chiara Lubich, evento richiamato dalla seconda

Martiri OMI di Spagna Il 28 novembre è la memoria liturgica dei martiri spagnoli Francesco Estaban Lacal OMI, Candido Castán San José, laico e padre di famiglia e 22 compagni. I martiri oblati furono beatificati a Madrid il 17 dicembre 2011.

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cartolina missionaria

Irlanda i missionari

dell’isola verde

Dublino

D di Fabio Ciardi OMI ciardif@gmail.com

urante il mio recente viaggio nello Sri Lanka ho mostrato agli Oblati, riuniti per il ritiro annuale, alcune foto con una chiesa piena di indiani vestiti nelle loro fogge tradizionali. “Dove posso aver scattato queste foto?”, domando. Mi rispondono indicandomi varie città dell’India. “No, le ho scattate nella grande chiesa

degli Oblati a Inchicore, in Irlanda!” Il giorno della festa di S. Tommaso, apostolo dell’India, mi sono trovato nella nostra chiesa di Inchicore, quartiere periferico di Dublino, assieme alla comunità indiana: uomini e donne immigrati nell’Irlanda attratti dalla possibilità di lavoro, soprattutto nell’ambito sanitario: medici, infermieri, assistenti nelle case per anziani... Hanno adornato la chiesa con colori forti dal dubbio gusto estetico, dando una visione decisamente festosa a questo antico complesso architettonico. Vengono da tutta la città. La messa è ricca di gesti, canti, fiori, fortemente partecipata, all’opposto della celebrazione dei vecchi irlandesi. Alla

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Irlanda

cattolica CATTOLICI POPOLAZIONE PRIMATE WEB

3,8 MILIONI 4,5 MILIONI SEÁN BAPTIST BRADY, DIARMUID MARTIN DIOCESI 4 ARCIDIOCESI (ARMAGH, CASHEL, DUBLINO E TUAM) E 23 DIOCESI WWW.CATHOLICIRELAND.NET

fine dell’interminabile messa, la festa continua fuori e nei locali della parrocchia. Dopo la messa indiana c’è quella dei filippini. Gli Oblati ospitano anche la comunità coreana e altri gruppi minoritari. È il volto nuovo e giovane della chiesa irlandese. La chiesa di Inchicore continua ad essere il cuore della missione degli Oblati in Irlanda. La sua costruzione è rimasta epica.

Gli operai e la chiesa P. Robert Cooke, provinciale dell’Inghilterra, nel 1856, era andato in Irlanda alla ricerca di un luogo per dar vita ad una presenza degli Oblati. Gli Agostiniani di Dublino, presso i quali aveva predicato una famosa missione, lo invitarono ad andare a Inchicore, allora era fuori città, dove sorgevano i cantieri della ferrovia. La Compagnia ferroviaria vi aveva costruito un vero villaggio con 138 baracche che ospitavano 850 persone. Vicine vi erano anche le caserme dell’esercito britannico con 1.600 militari. Alla notizia che i missionari sarebbero venuti a Inchicore, scoppiò l’entusiasmo generale. Gli operai decisero di costruire subito una cappella di legno. A sera, al termine dei lavori nei cantieri della ferrovia, in quattrocento si presentarono con i loro strumenti da carpentieri e i materiali da costruzio-

La messa è ricca di gesti, canti, fiori, fortemente partecipata ne. P. Cooke rimase sorpreso nel vedere tutte quelle persone alle sei di sera. Scavarono le fondamenta e misero la prima pietra. Era il 24 giugno, festa di S. Giovanni Battista. La sera seguente stesso numero di persone. P. Cooke fece il suo bel discorsetto e i quattrocento operai ripresero il lavoro con lena. Per la festa dei santi Pietro e Paolo la chiesa era terminata. Era appena passata una settimana. L’anno successivo prima missione predicata a Inchicore. Tutti gli uomini delle ferrovia erano presenti nella chiesa di legno: macchinisti, ingegneri, tecnici, operai… Gli Oblati confessano dalla mattina alla sera. Venne anche l’arcivescovo di Dublino: era la sua prima visita. Da allora gli operai della zona furono le persone di cui gli Oblati più si presero cura. La chiesa di legno funzionò fino al 1896, quando fu costruita la grande basilica dell’Imma-

colata. Non era parrocchia, ma il centro della missione per l’Irlanda e oltre. Oggi gli Oblati a Dublino sono una quarantina, tra inabili e attivi, distinti nel lavoro ma uniti regolarmente nella grande casa che, dal 1856, è il punto di riferimento dei missionari d’Irlanda e d’Inghilterra. Un esempio di come la famiglia rimane unita negli anni. La maggior parte di loro sono a riposo, reduci dai più lontani campi di missione, cominciando dall’Inghilterra, e oltre: Sudafrica, Hong Kong, Filippine, Brasile… Erano partiti giovani, pieni di vita. Ora sono tornati anziani e ammalati. Alcuni si accompagnano con il bastone e raccontano le loro storie. Hanno dato la vita per costruire la chiesa, hanno compiuto la loro missione ed ora sono “ritirati”. Conducono una vita comunitaria esemplare: pregano insieme, si aiutano, siedono a raccontarsi del passato e a commentare le notizie del presente. Si respira aria di pace nella loro casa. Altri sono ancora sulla breccia nelle molte iniziative legate alle quattro parrocchie affidate agli Oblati nella città, al santuario di Maria Immacolata, alla grotta di Lourdes, nelle scuole, senza dimenticare gli altri duecento Oblati che riposano nel cimitero silenzioso nel parco dietro casa. Anche loro continuano a lavorare dal cielo: una volta missionari si è sempre missionari. n

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attualità

Capaci di donare

la vita

Quattro giovani senegalesi si sono consacrati a Dio tra i Missionari OMI. Sentimenti e speranze nel loro racconto

a cura della delegazione missionaria di Senegal-Guinea Bissau

D

omenica 11 agosto 2013, giorno di voti perpetui in Senegal. Quattro giovani oblati hanno offerto la loro vita al Signore e alla chiesa attraverso la congregazione dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Una famiglia che aumenta, una vitalità che si esprime attraverso il dono di questi giovani liberi e coscienti di entrare in un’avventura piena di meraviglie e di sorprese. Essere missionari oggi suona come una sfida che buona parte della società non capisce più, una sfida che invece apre la vita al dono di sé e all’incontro con gli altri. Simon Pierre, Paul Sombel, Pascal e Paul

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Pillole

senegal

La Repubblica del Senegal è uno stato dell’Africa occidentale. Secondo le statistiche ufficiali, la popolazione senegalese è composta da MUSULMANI SUNNITI per il 92%, da CRISTIANI per il 6% e da ANIMISTI per il restante 2%. Molti senegalesi si dichiarano musulmani o cristiani ma sono in realtà legati anche a forme di religione tradizionale.

Un profondo processo di sincretismo ha reso possibile la coesistenza delle religioni tradizionali con quelle rivelate. CAPITALE Dakar LINGUA UFFICIALE francese GOVERNO Repubblica semipresidenziale (Wikipedia)

Marie hanno detto “si”. Dopo un lungo lavoro di formazione di circa dieci anni eccoli finalmente “equipaggiati” per il loro impegno definitivo nella congregazione degli Oblati e nella Delegazione di Senegal e Guinea Bissau. Abbiamo posto qualche domanda ai nostri quattro per sapere cosa hanno vissuto in questa giornata memorabile. Cosa significa questo traguardo della professione perpetua? Pascal: Senza dubbio si tratta della conclusione di un cammino di formazione, ma anche di una nuova tappa che ci prepara ad altri momenti importanti della vita come l’ordinazione diaconale e sacerdotale. Dopo una decina d’anni di cammino abbiamo capito che potevamo fare questo passo in tutta libertà e consapevolezza. Fare i voti perpetui significa, infatti, fare una scommessa col Signore, puntare più sulla sua fedeltà che sulla nostra, perché ci sentiamo scelti per un progetto ben definito e siamo in grado di dire “presente; sono disposto a seguirti per tutta la vita e a metterti al centro della mia esistenza e dei miei progetti personali, dei miei desideri”. Siamo coscienti della nostra fragilità, tipica degli uomini, ma consapevoli del suo amore e della sua bontà per ciascuno di noi. Ma perché missionari? Paul Marie: Ho conosciuto gli Oblati nel mio villaggio nella Casaman-

Dakar

ce profonda, la famosa regione sud del Senegal tristemente nota per una pace che manca da più di trent’anni. Sono stato colpito dal loro lavoro, dal loro modo di incontrare la gente e di rispondere ai bisogni di ciascuno; ho capito che quello poteva essere anche il mio cammino, la mia vocazione. Credo che la vocazione missionaria sia una realtà attuale, importante e valida ancora oggi, essere vicini alla gente, agli uomini e alle donne del nostro tempo, sopratutto ai giovani, per con-

dividere i loro problemi, le attese, per proporre semplicemente il Vangelo ed il suo messaggio di libertà e gioia. Ho avuto modo di sperimentarlo in questo anno pastorale nel quale ho vissuto alla parrocchia Marie Immaculée di Parcelles Assainies, l’immensa periferia di Dakar, la gente ha veramente bisogno di ascolto, di accoglienza o semplicemente di una presenza. È il grande bisogno del nostro tempo, in una società tutta comunicazione la gente é più sola, i problemi sociali più

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dossier

Si può raccontare Dio attraverso un poliziesco? Don Matteo di RAI 1, un successo decennale

Evangelizzare con la

fiction testi di Angelica Ciccone angelica.ciccone@gmail.com foto Lux Vide

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e S. Paolo vivesse oggi parlerebbe in televisione”. È incredibilmente efficace questa espressione del beato Giacomo Alberione, fondatore della famiglia paolina. La televisione in Italia è stata utilizzata per l’evangelizzazione già dai primi anni, quando il volto sorridente di padre Mariano da Torino rassicurava i telespettatori dalla prima e unica rete della Rai, dando il via al genere delle rubriche religiose. Con il passare degli anni, tuttavia, si è compreso che la comunicazione della fede attraverso la televisione non può essere relegata alle sole rubriche: evangelizzare è anche permeare la cultura di valori evangelici. Le rubriche religiose, per quanto interessanti e preparate con cura, hanno infatti dei limiti evidenti: orari proibitivi, pubblico ristretto, formati poco spettacolari. Sono inoltre un genere che “seleziona” il proprio pubblico. È difficile che il target di riferimento possa essere composto anche da non credenti: scelgono di guardare le rubriche religiose coloro che cercano un approfondimento, una riflessione o un aggiornamento su una fede che già hanno. Appare quindi necessario dotarsi di strumenti adeguati se si vuole che il messaggio cristiano trovi spazio in televisione. La fiction, per la sua capacità di “affascinare” il pubblico attraverso la narrazione di una storia, appare come uno dei formati privilegiati in questa operazione. Essa ha la capacità di parlare a un pubblico che

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news

Notizie in diretta dal mondo oblato

messaggi Sudafrica e notizie Centro missionario dalle missioni ella comunità oblata di Kimberley, di recente ci sono stati a cura di Elio Filardo OMI eliofilardo@omimissio.net

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diversi cambiamenti di personale che hanno permesso di essere più sensibili ai bisogni dei poveri e di rafforzare alcuni servizi pastorali. Per esempio la comunità ha risposto favorevolmente ad un appello crescente nell’ambito della pastorale sanitaria, anche se non è proprio uno dei principali ministeri oblati. Si sta anche sviluppando la cappellania del carcere, dove

Francia Incontro di formazione per gli scolastici

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al 9 al 29 luglio presso il Centro Internazionale Eugène de Mazenod (CIEM) di Aix en Provence si è svolta una sessione di formazione per un gruppo di scolastici oblati che si preparano ai voti perpetui. Una vera e propria comunità internazionale composta da giovani oblati che, pur provenendo da quattro scolasticati, sono originari di molti paesi del mondo: Canada,

Stati Uniti, Messico, Italia, Pakistan, Filippine, Polonia, Sri Lanka, Ucraina e Zambia. L’incontro di formazione ha permesso ai partecipanti di fare un “ripasso” della teologia dei voti e di prendere coscienza dello spessore dell’oblazione perpetua alla quale si preparano. Il periodo trascorso ad Aix en Provence ha consentito agli scolastici di conoscere la casa dov’è nata la Congregazione e di visitare alcuni luoghi significativi come la basilica di Notre Dame de la Garde a Marsiglia. Il gruppo ha avuto modo di incontrare Cornelius Ngoka OMI, assistente generale per la formazione, e di ascoltare altri Oblati come Frank Santucci, Bernard Dullier e Joe Labelle. Il programma di questo soggiorno è stato preparato e curato dall’Ufficio Europeo della Formazione Oblata. (fonte: centremazenod.org)

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mgc news

Giovani sui passi di S. Eugenio a Aix Aveva “un cuore grande quanto il mondo”, il fondatore dei Missionari OMI, Eugenio de Mazenod

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l suo carisma, dal cortile della comunità di Aix en Provence, si è diffuso nel mondo ed ha attraversato i cuori di tanti giovani che ne sono rimasti coinvolti. Alcuni di questi, provenienti da Italia, Spagna, Irlanda, Polonia e Francia si sono incontrati proprio in quei cortili per dare vita alla seconda edizione del GECO (“Giovani Europei e Carisma Oblato”) svoltosi la scorsa estate. Sono stati giorni di condivisione, comunione e approfondimento del carisma. Dall’Italia hanno partecipato 15 giovani del Movimento giovanile Costruire. Luisa Miletta

Quando sentivo parlare del GECO ho capito che questa esperienza mi interpellava. Era un’occasione unica per approfondire il carisma oblato. Prima di partire pensavo di conoscere S. Eugenio, ma ad Aix mi sono accorta che molte cose mi erano sconosciute. Grazie alla lettura dei testi, ho avuto la possibilità di immedesimarmi nel contesto in cui era nato e si è formato come uomo e come cristiano. È stata la visita nei luoghi in cui lui operava, ogni giorno, come missionario che mi ha fatto toccare con mano che cosa aveva nel cuore e che cosa significava per lui essere Oblato di Maria Immacolata. Questa

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Getta il suo s em e nell 'abbraccio della na tura ; e rinnovando il dono generoso dell a terra , nel ba ttito n ascos to della vita prepara il c uore ad una s tagio ne nuova .

foto Alessandro Milella, alessandro.milella@alice.it testo Claudia Sarubbo, claudia.sarubbo@yahoo.it

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fatti

Come un consacrato

secolare comunica Cristo oggi?

Pubblichiamo una sintesi della conferenza che l’autrice ha tenuto a fine giugno al Convegno “Sostenuti dalla fede... presenza viva nel mondo” promosso dalla Conferenza degli Istituti Secolari (CIIS) della Sicilia di Ileana Chinnici COMI

N

el trattare questo tema, che riguarda la “comunicazione”, mi sembra appropriato utilizzare la metafora del “linguaggio”. Per comunicare in maniera efficace un messaggio, occorrono almeno due requisiti: a) conoscere il destinatario e le sue esigenze (sapere cioè a chi ti stai rivolgendo e cosa gli sta a cuore); b) conoscere il suo linguaggio (altrimenti non sarai capito). Il rischio, infatti, è dire cose che non interessano o parlare un linguaggio incomprensibile.

Conoscere i destinatari Dove vado a cercare l’uomo di oggi? Ci viene in aiuto papa Francesco, che parla di “periferie esistenziali”, come luoghi privilegiati in cui far risuonare l’annuncio del vangelo. È lì che

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a passo di

È il cammino che le COMI (Cooperatrici Oblate Missionarie dell’Immacolata) offrono, già da qualche anno, alle ragazze che si interrogano su ciò che Dio chiede loro di realizzare nella vita. Il cammino, guidato dalla Parola di Dio, attraversa la dimensione umana, cristiana, psicologica della loro esperienza per scoprire, illuminare e valorizzare il “genio femminile” e viverlo in pienezza come dono per l’umanità e per la chiesa. L’esperienza prevede la vita in comune, spazi di riflessione e preghiera personale e comunitaria, momenti di condivisione e confronto. Le tappe del percorso si svolgono durante alcuni fine

donna

troviamo l’uomo di oggi! Chi è infatti quest’uomo? Quali sono le sue caratteristiche? Proviamo a tracciarne un profilo attraverso alcuni aggettivi, che ne colgano i tratti principali (ovviamente senza la pretesa di essere esaustivi). Innanzi tutto direi che è l’uomo di oggi è un uomo “sfiduciato”. Le difficoltà attuali nel campo sociale e lavorativo hanno ridotto la capacità progettuale: il futuro si presenta incerto, sul piano economico, sociale, lavorativo, tanto che la sfiducia spesso sfocia in disperazione, spingendo fino a gesti estremi (vedi recenti fatti di cronaca). L’uomo di oggi è anche “solo”, si sente abbandonato, non sa a chi rivolgersi nelle

settimana e un’esperienza estiva di più giorni. Quest’anno è stata scelta la figura di S. Paolo per vivere il cammino di lettura di sé stesse, della propria storia, di discernimento. La scorsa estate si è svolto un viaggio missionario in Congo. Perché questo viaggio? Perché la missione è un pilastro importante nel carisma oblato, “è la nostra ragion d’essere”, diceva p. Gaetano Liuzzo OMI, ed è un aspetto fondamentale nel cammino di formazione e discernimento vocazionale. Anche quest’anno ci sarà un nuovo cammino di A PASSO DI DONNA. Le adesioni vanno inviate entro il 15 novembre a Mimmina Puglisi COMI, mimmina.puglisi2@hotmail.it

Le difficoltà attuali nel campo sociale e lavorativo hanno ridotto la capacità progettuale difficoltà: vive in una società “senza padre”, per citare Alexander Mitscherlich (Verso una società senza padre, 1963), dove non trova riferimenti, e

dove peraltro né lo stato, né la giustizia, né altre istituzioni sanno proteggerlo e tutelarlo nei suoi diritti, spingendolo così a cercare dei “guru” a cui affidarsi (vedi la politica, l’occultismo, le filosofie orientali, alcuni movimenti religiosi, ecc.). È un uomo “anonimo”, massificato, senza volto, pronto a vendere la sua privacy pur di apparire, pur di avere una vetrina in cui affermare che lui esiste, pur di richiamare l’attenzione su di sé (vedi i social network o certe trasmissioni televisive). Inoltre, è un uomo “disorientato”. L’attuale contesto sociale rende sempre più difficile distinguere il bene dal male; il relativismo morale rende

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fatti

La chiesa in Ciad tra

sofferenza e speranza testo di Luca Marcolivio foto ACCRI e Stefano Bressan

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n continente ricco di risorse che continua a sprofondare nella miseria. È questo il paradosso dell’Africa, le cui potenzialità, tuttavia, non si limitano alle cose materiali. Da oltre cinque secoli il continente rimane terra di evangelizzazione, con una grande sfida rappresentata dalla civile convivenza di tante confessioni: cattolicesimo, protestantesimo, islam e culti animistici, in particolare. Un testimone dell’esperienza apostolica nell’Africa subsahariana è il comboniano mons. Michele Russo, 66 anni, da 35 missionario in Ciad e da 22 vescovo di Doba.

Intervista a monsignor Michele Russo, arcivescovo di Doba. “Dialogare con i protestanti è più difficile che dialogare con i musulmani” Eccellenza, quali sono i numeri dell’evangelizzazione in Ciad? Secondo un censimento del 1996, i musulmani erano intorno al 43%: un risultato clamoroso, in quanto si stimava che i tre quarti della popolazione appartenessero all’islam. I cristiani, tra cattolici e protestanti, sono il 34%. Il resto appartengono a religioni tradizionali. Durante la guerra, molta gente si è avvicinata alla chiesa cattolica, i cui missionari, anche nelle circostan-

ze più drammatiche, sono rimasti nel paese. Purtroppo i nostri fratelli protestanti, allo scoppio della guerra, sono rimpatriati, essendo molti pastori, padri di famiglia, e questo ha portato delusione nella popolazione. Personalmente non mi permetto di giudicarli, ma tra la gente del posto c’è chi disse: “è qui che si distingue un pastore da un mercenario”. Indubbiamente il celibato dei sacerdoti cattolici e delle suore, permette una maggiore libertà.

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VIAGGIO MISSIONARIO IN ROMANIA 2014 Il viaggio missionario in Romania nasce con l’intento di offrire un’esperienza internazionale e missionaria nell’Est Europa. Da molti anni i Missionari OMI in Romania animano, nel mese di luglio, campi per ragazzi e ragazze di diverse fasce di età. Giovani ed Oblati di altri Paesi si inseriscono in questa esperienza educativa per incontrare, animare e condividere la ricchezza delle culture e della fede.

OBIETTIVI L’occasione di incontrare la chiesa e la missione oblata in Romania. Animare un campo-scuola adolescenti. Condividere la missione con persone di varie nazioni d’Europa.

COSTI Circa 500 euro, tutto compreso (viaggio, vitto e alloggio). ISCRIZIONI Entro il 31 gennaio 2014 CONTATTO PER L’ITALIA p. Pasquale Castrilli OMI pasquale.castrilli@poste.it tel. 0865 925436 - Missionari OMI Pozzilli (Is) www.omimissio.net/omitravelromania2014

PER CHI Giovani (ragazzi e ragazze) tra i 18 e i 30 anni provenienti da varie nazioni europee tra cui Francia, Romania e Italia. QUANDO Dal 13 luglio al 1 agosto 2014.

CICCONE, A., MGC UN INTRECCIO TRA DESIDERI UMANI E PROGETTO DI DIO EDITRICE MISSIONARI O.M.I. 2013, € 13. Un libro che ripercorre la storia del Movimento giovanile Costruire (MGC) attraverso numerosi testi ‘chiave’ del suo cammino dal 1988 ad oggi. Ampio spazio è riservato alla spiritualità dell’MGC che trae ispirazione dal carisma di S. Eugenio de Mazenod, fondatore dei Missionari Oblati di Maria Immacolata. Allegato al libro un DVD con interventi di giovani, laici e Oblati che raccontano la storia del movimento e le speranze in questo Per richiedere il libro importante anniversario. tel. 06 9408 777 (in ore ufficio) oppure editrice.missionari.omi@omi.it.

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NON RINUNCIARE

P. Louis Lougen OMI incontra OMI e famiglia oblata a Cosenza

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fatti

dossier

attualità

Missione è… Diminuire per far crescere l’altro

P. Dino Tessari OMI visita i seminari del sud Italia

Spazio alle famiglie nella XII edizione di Mondi Riemersi

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Qui Uruguay Qui Senegal e le lettere

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dossier

attualità RIVISTA Intervista a MENSILE P. Giuseppe Calderone OMI DI ATTUALIT neosacerdote À MISSIONARIA

P. Natoli racconta dell’incontro tra p. Puglisi e gli OMI

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fatti Scegliere la vita. La testimonianza di Chiara Corbella

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n. 01/02 GENNAIO -FEBBRAIO 2013

Dal Sinodo sulla Nuova evangelizzazi one

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Rinnovata speranza

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Qui Uruguay Qui Senegal Lettere dei missionari

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attualità

dossier

fatti

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Continua la riflessione a partire dall’Anno delle fede

Intervista a p. D’Amore sul Movimento Giovanile Costruire

Mons. Lorotheli e il 125° dell’evangelizzazione in Lesotho

Missione è… Incontro personale che salva

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n. 04 aprile 2013

n. 03 MARZO 2013

Intervista esclusiva a mons. Bertolone

Padre Pino Puglisi verso la beatificazione

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rivista mensile di attualità missionaria

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attualità

Il volto giovane del carisma oblato

fatti

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La “vita nuova” di Beatrice Fazi. Intervista esclusiva

Qui Senegal Qui Uruguay

RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MISSIONARIA

OMI

n. 08/09 AGOSTO-SETTEMBRE 2013

P. Pino Puglisi testimone e costruttore di giustiz ia

dossier In preghiera con il rosario missionario dal Guatemala

fatti

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50 anni dopo I Missionari OMI

missioni

Campi estivi con i giovani in Romania

A fine luglio omi_cover_sg_sett_01.indd la GMG 2013 in Brasile

al Concilio Vaticano II

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RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MISSIONARIA

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Prezzo di copertina € 2,20 - maggio 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

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n. 05 MAGGIO 2013

Missionari con Ma

Maggio insiemria all’Immacolatae attualità

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Appuntamenti importanti 22/04/13 per i giovani Oblati

dossier La XXVIII Giornata mondiale della gioventù in Brasile

fatti Sulle strade del mondo Ottobre missionario e Giornata missionaria

dossier

fatti

missioni

Si può evangelizzare con la fiction televisiva?

La chiesa in Ciad. Intervista a mons. Michele Russo

Aprirsi agli altri e ritrovarsi più ricchi

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rivista mensile di attualità missionaria

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n. 10 ottobre 2013

Don Matteo, un prete amico a breve la nona stagione

Dai cortili di Aix ai cortili del mondo

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RIVISTA MENSILE DI ATTUALITÀ MISSIONARIA

n. 11 NOVEMBRE 2013

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missioni

I giovani e gli OMI alla GMG brasiliana

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missioni Prezzo di copertina € 2,20 - novembre 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

attualità P. Gaetano Liuzzo OMI a dieci anni dalla morte

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La lunga storia della nostra rivista missionaria è garanzia di apertura missionaria, formazione cristiana, conoscenza del carisma e del mondo oblato.

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dossier Ripercorriamo la presenza oblata al Concilio

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ABBONATI A

attualità

I missionari OMI a Pozzilli (Is). Parla mons. Salvatore Visco

Mondi Riemersi 2013 Messico protagonista a

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25° dell’MGC

Prezzo di copertina € 2,20 - agosto-settembre 2013 Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

Il servizio alla Procura delle Missioni Estere di p. Ventriglia

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Prezzo di copertina € 2,20 - aprile 2013 - Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012

fatti

1, comma 1, C/RM/68/2012 in L. 27/02/2004 n.46) art. postale – D.L. 353/2003 (conv. S.p.A. – Spedizione in abbonamento - marzo 2013 - Poste Italiane Prezzo di copertina € 2,20

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dossier Intervista a Benedetto XVI sul futuro dell’Europa

n.46) art. 1, comma 1, C/RM/68/2012 D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 in abbonamento postale – Italiane S.p.A. – Spedizione - giugno-luglio 2013 - Poste Prezzo di copertina € 2,20

n. 06 GIUGNO-LUGLIO 2013

attualità P. Belingheri in Indonesia: la Chiesa è vicina alla gente

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