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Il tempo dell’Avvento è sempre un’occasione per recuperare il giusto ritmo di preghiera e lavoro. La fretta della vita quotidiana ci costringe infatti a riservare uno spazio sempre più ristretto alla nostra interiorità. L’ansia e l’insoddisfazione che ci circondano, sono anche il risultato di giornate vissute correndo e di una preghiera sempre più trascurata se non abbandonata. Quest’anno, per motivi di calendario, l’Avvento sarà particolarmente breve dato che la quarta domenica d’Avvento cadrà il 24 dicembre. Nella sua semplicità, questo libretto ti propone un cammino di cinque settimane, giungendo fino all’Epifania. Quando, anche nella nostra terra, essere cristiani era un reato spesso punito con la morte, i discepoli comunicavano “in codice” per non esporsi a inutili rischi. Anzichè la croce, usavano disegnare un semplice pesce. In greco infatti “pesce” si dice e, per ogni lettera, i cristiani avevano trovato una parola: come Iesùs come Theoù (di Dio), (Gesù), come Cristòs (Cristo), come Uiòs (Figlio), come Sotèr (Salvatore). Ogni settimana sarà segnata da una di queste parole. Saremo così aiutati a recuperare il senso profondo e l’identità di Colui di cui festeggiamo l’incarnazione e di cui attendiamo il ritorno definitivo alla fine dei tempi.

LE TAPPE DEL CAMMINO PRIMA SETTIMANA GESÙ L'UOMO e ogni lunedì

l’umanita’

NATALE

l’attenzione

l’azione

la salvezza

l’attesa

QUARTA SETTIMANA FIGLIO UNIGENITO e ogni giovedì

TERZA SETTIMANA DA DIO GENERATO e ogni mercoledì

QUINTA SETTIMANA SALVATORE DEL MONDO e ogni venerdì

SECONDA SETTIMANA CRISTO L'ATTESO e ogni martedì

EPIFANIA

BATTESIMO DEL SIGNORE e ogni sabato

la certezza

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l’umanita’

Gen 1, 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra”. Mt 9 Gesù andava attorno per tutte le città e i villagi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sinite, come pecore senza pastore. Viviamo questa prima settimana d’Avvento guardando all’umanità intera. Dio si è fatto uomo perché ama l’umanità. Il male e la cattiveria non fermano Gesù, uomo tra gli uomini. 4

da “Evangelii Gaudium” di papa Francesco

“Primerear – prendere l’iniziativa”: vogliate scusarmi per questo neologismo. La comunità evangelizzatrice sperimenta che il Signore ha preso l’iniziativa, l’ha preceduta nell’amore e per questo essa sa fare il primo passo, sa prendere l’iniziativa senza paura, andare incontro, cercare i lontani e arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Vive un desiderio inesauribile di ofrire misericordia, frutto dell’aver sperimentato l’infinita misericordia del Padre e la sua forza difusiva. Osiamo un po’ di più di prendere l’iniziativa! Come conseguenza, la Chiesa sa “coinvolgersi”. La comunità evangelizzatrice si mette mediante opere e gesti nella vita quotidiana degli altri, accorcia le distanze, si abbassa fino all’umiliazione se è necessario, e assume la vita umana, toccando la carne soferente di Cristo nel popolo. Gli evangelizzatori hanno così “odore di pecore” e queste ascoltano la loro voce. Quindi, la comunità evangelizzatrice si dispone ad “accompagnare”. Accompagna l’umanità in tutti i suoi processi, per quanto duri e prolungati possano essere. Conosce le lunghe attese e la sopportazione apostolica. L’evangelizzazione usa molta pazienza, ed evita di non tenere conto dei limiti.

GESÙ L’UOMO

GESÙ L’UOMO

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GESÙ L’UOMO prima settimana

DOMENICA 3 DICEMBRE DIO SCENDE A CAMMINARE TRA GLI UOMINI, BUSSA ALLA PORTA DELLA NOSTRA VITA. CHI RIUSCIRÀ A SENTIRLO? UN’UMANITÀ STANCA E ADDORMENTATA NON SI ACCORGE DELLA LUCE DI DIO. Mc 13

Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!

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O Gesù uomo tra gli uomini, Dio che cammina tra noi. Aiutaci a non nascondere le nostre fatiche in distrazioni che addormentano l’animo. Siamo desiderosi di cogliere ogni segno della tua presenza nelle nostre giornate, tu che vivi nei secoli eterni!

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03-09 dicembre

prima settimana

GESÙ L’UOMO martedì 5 dicembre

lunedì 4 dicembre

L’UMANITÀ

L’ATTESA Lc 10

Mt 8

Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: «In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! Ora io vi dico che molti verranno dall'oriente e dall'occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli». L’umanità stupisce sempre! Noi ci scandalizziamo delle cattive notizie e del male di cui è capace l’uomo. Gesù è capace di stupirsi anche del bene e della fede inaspettata che trova persino in un soldato pagano. MI STUPISCO E MI RALLEGRO DEL BENE CHE VEDO COMPIERE?

In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza». E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono». Un uomo capace di gioire e vedere il bene, ecco Gesù! Apre gli occhi ai suoi discepoli, chiede loro di guardare ciò che vedono con gli occhi di chi ha atteso una vita intera. GUARDO IL BELLO DELLA MIA GIORNATA. MOLTI LO VORREBBERO VEDERE!

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03-09 dicembre

prima settimana

GESÙ L’UOMO giovedi 7 dicembre

mercoledì 6 dicembre

L’AZIONE

L’ATTENZIONE

Mt 15

Mt 7

Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: «Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino».

Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo sagio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la piogia, strariparono i iumi, soiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.

Gesù non si rassegna alla miseria e alla povertà. Non si gira dall’altra parte e si domanda cosa può fare per la gente bisognosa. Un uomo che agisce in prima persona. QUAND’È L’ULTIMA VOLTA CHE HO AGITO E NON SOLO PARLATO DEI PROBLEMI CONCRETI DELLA GENTE?

Saremo uomini e donne stabili se saremo fondati profondamente in Dio. Allora come case sicure potremo ospitare nel nostro cuore chi è più debole di noi. Se invece non abbiamo profondità, anche la nostra religiosità non è che un gazebo provvisorio. QUANTI MINUTI DEDICO ALLA PREGHIERA PERSONALE E SILENZIOSA IN UNA GIORNATA?

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03-09 dicembre

prima settimana

GESÙ L’UOMO

sabato 9 dicembre

venerdì 8 dicembre Immacolata

LA CERTEZZA

LA SALVEZZA Mt 9 Lc 1

L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio». Maria si sente salvata perché si sente amata. Quando l’umanità si sente capita, le paure svaniscono e le turbolenze si placano. COME ANGELI ANDIAMO E FACCIAMO SENTIRE TUTTI CAPITI E AMATI IMMENSAMENTE.

Gesù andava attorno per tutte le città e i villagi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sinite, come pecore senza pastore. La gente è stanca e sfinita, a volte pare che nulla vada mai bene. Malattie e blocchi interiori di ogni genere appesantiscono la vita anche di chi ha una bella casa. Le raccomandazioni e le belle parole non servono, così come non bastano i rimproveri a salvarci la vita. Compassione, ecco la medicina di Gesù. Chi lo incontrava si sentiva amato e perdonato e ciò dava sicurezza e stabilità. CREDO DAVVERO CHE LA COMPASSIONE SIA LA FONTE DELLA PACE STABILE?

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