Mr.magazine | Febbraio 2018 by Mr. Magazine

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PaduanoEditore

febbraio

02 anno VIII

2018

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EDITORIALE Questo mese desidero raccontarvi una storiella, che mai come in quest’ultimo periodo, IMU compreso, rispecchia fedelmente la realtà di molti italiani e non, ragion per cui, la nostra storia potrebbe cominciare in diversi modi e in diversi luoghi del nostro Bel Paese. ….mi piace immaginare che, in un tranquillo condominio italiano, è notte fonda: “Giuseppe si rigira nel letto, si agita, geme e non riesce a prendere sonno. Sua moglie Maria si sveglia e gli chiede: “che c’è Giuseppe, marito mio?” Giuseppe: “c’è che ho un problema, un grosso problema. Domani mi scade la rata del prestito di 1.000 euro che mi ha fatto Giovanni ed io non ho i soldi per pagare” Maria, resta per un po' pensierosa nel letto ad ascoltare Giuseppe che borbotta “che problema, che problema” poi d’un tratto si alza, va alla finestra, la spalanca e comincia ad urlare”Giovanni, Giovanni, Giovanni,…” Dopo un po' una finestra sull’altro lato della strada si apre e appare un Giovanni assonnato ed arruffato “che c’è, chi disturba alle quattro di notte?. “Sono io, Giovanni,…sono Maria la moglie di Giuseppe”

Giovanni:“Beh che c’è, cosa vuoi a quest’ora?” Maria: “sai quei soldi che Giuseppe ti deve restituire domani?” Giovanni: “si certo, mi ricordo benissimo….dimmi…” Maria:”Beh, scordateli pure, Giuseppe non li ha e non può restituirteli”. Detto ciò, Maria richiude la finestra, si infila nuovamente nel letto e, rivolgendosi a Giuseppe basito, gli dice: “Dormi pure tranquillo marito mio, il problema adesso non è più tuo, è suo”. Con la speranza che gradirete le nostre scelte non ci resta che augurarvi buona lettura.

Dott. Francesco Paduano Direttore Editoriale info@mistermagazine.it

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Mr.magazine ANNO VIII - n. 2 | febbraio 2018

EDITORE Paduano S.r.l. Via Pio X, 72 84043 Agropoli (SA) Tel. 0974 827010 pbx info@mistermagazine.it DIRETTORE EDITORIALE Francesco Paduano REDAZIONE Ivan Maiorano Annalisa Botti Giorgio Imparato Luigi Romano Ciro Bello Elisa Brangi Roberto Siani Vincenzo Bottone Luciano Dente Nadia Romano Gabriele Paduano

SOMMARIO Il rinnovo delle concessioni................................................. 06 demaniali marittime Impresa & Lavoro.....................................................................08 il futuro è giovane Fidelizzazione a corto di idee.............................................. 11 aggancia il cliente e tienilo stretto Il ruolo del consulente........................................................... 12 assicurativo Prodotto TFR-TFS..................................................................... 14 Le decisioni relative alla comunicazione......................... 16 e alla promozione commerciale Cuore e vita................................................................................ 20 La pressoterapia....................................................................... 22 ripristinare la circolazione Agevolazioni fiscali................................................................. 24 su acquisto di strumenti compensativi Green Line...................................................................................28 cultura sostenibile L'e-commerce continua la sua corsa.................................32 e le aziende riprendono vita

PUBBLICITÀ & MARKETING Ivan Maiorano

Viaggi in moto...........................................................................36 se non lo facciamo ora, quando?

WEB & GRAFICA Danilo Perillo Olimpia Leccese

Assemblea Soci.........................................................................40 UniPoste S.p.A.

STAMPA Tipografia CGM srl www.tipografiacgm.com

Fashion E-Commerce..............................................................46 basta un click

Testata Mr. Magazine Free Press Iscritta al registro della stampa periodica n. 21/2011 - 885/011 R c/o Tribunale di Salerno

La progettazione orgnizzativa.............................................42

Cilento in cucina.......................................................................54 tagliatelle con carciofi e salsiccia Coco..............................................................................................56 Pixar studios

www.mistermagazine.it È vietata la riproduzione, anche parziale, dei contenuti. Questo periodico è aperto a quanti desiderano collaborarvi ai sensi dell’art.21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti, articoli e note sono subordinata all’insidacabile giudizio della Redazione; in ogni caso, non costituisce alcun rapporto di collaborazione commerciale/professionale con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo esclusivamente gratuito. Ai sensi della legge 196/2003 e successive modi-fiche l’Editore garantisce la massima riservatezza nell’utilizzo della propria banca dati con finalità redazionali e/o di invio del presente periodico e/o di comunicazioni promozionali anche via web. Ai sensi degli artt. 7 e10 ai suddetti destinatari è data facoltà di esercitare il diritto di cancellazione o rettifica dei dati, mediante comunicazione all’Editore info@mistermagazine. it. Per eventuali rapporti di collaborazione convenuti si conviene il foro competente esclusivo è quello di Vallo della Lucania (SA).

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economia & finanza attualità

IL RINNOVO DELLE CONCESSIONI DEMANIALI MARITTIME

ino a qualche anno fa le concessioni demaniali potevano essere rinnovate per periodi di tempo anche trentennali. Inoltre, il precedente concessionario era titolare di un vero e proprio diritto di essere preferito ad altri suoi potenziali concorrenti. Si trattava del diritto di insistenza. Oggi, invece, sempre più chiaramente si delinea l’esigenza di mettere a gara le concessioni in scadenza e di prevedere termini di durata meno lunghi. In Italia, il tema acquisisce una grande importanza in relazione alle concessioni demaniali marittime. Le coste rappresentano nel nostro Paese un volano economico, non solo favorendo il turismo, ma costituendo anche luogo di produzione di una filiera ittico-alimentare caratterizzata dall’altissima qualità. Porti, acquacoltura, stabilimenti balneari, hotel. È chiaro che gli imprenditori che hanno attualmente in gestione concessioni demaniali marittime hanno contribuito allo sviluppo del bene pubblico con investimenti anche

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molto cospicui. Colpevole dell’eliminazione del regime del rinnovo automatico è il diritto europeo, che impone l’introduzione dei principi della concorrenza al settore delle concessioni. Le esigenze sottese alla direttiva 2014/23/UE sulle concessioni e alla direttiva 2006/123/CE (la famigerata Bolkestein – e non, come scrivono alcuni, Bolkenstein o Bolckestein) sono ampiamente condivisibili. Il bene demaniale è un bene pubblico e la sua gestione non può divenire monopolio di pochi; anzi, esso deve essere gestito da quell’impresa che abbia presentato il progetto migliore sotto i profili del prezzo e della qualità del servizio. Tuttavia, sono altrettanto comprensibili le resistenze di chi vedrebbe pregiudicato dall’applicazione delle regole europee il proprio futuro imprenditoriale. I legislatori regionali e quello centrale hanno cercato – e continuano a cercare – di rendere più dolce la transizione al nuovo regime. La verità è che però la Corte di giustizia (ma anche la stessa

Corte costituzionale, facendo riferimento al caso toscano) si è espressa in maniera tranchant in relazione alle questioni di interpretazione della norma italiana sollevate dai TAR Lombardia e Sardegna (sentenza del 14 luglio 2016, caso Promoimpresa srl e a. contro Consorzio dei comuni della Sponda Bresciana del Lago di Garda e del Lago di Idro e a., cause riunite C-458/14 e C-67/15). Ai sensi del diritto europeo, una concessione venuta a scadenza non può essere rinnovata per diritto di insistenza, ma deve essere messa a gara. Occorre però far chiarezza perché la disciplina europea prevede regole diverse a seconda della natura della concessione. La direttiva 2014/23/UE, confluita nel Codice appalti, si applica ai contratti con i quali la pubblica amministrazione acquisisce lavori o servizi. Solo per l’affidamento di queste tipologie di concessioni si applicheranno quindi le regole della direttiva concessioni. A propria volta, la direttiva 2006/123/CE vede la sua applicazione solo ai servizi

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prestati dietro un corrispettivo economico. Solo tali attività saranno quindi sottoposte alla disciplina della direttiva Bolkestein. Vi sono casi invece, come le concessioni di produzione, in cui né una pubblica amministrazione acquisisce lavori o servizi, né il concessionario offre servizi al pubblico dietro compenso economico. In tali occasioni, chiarisce la Corte di giustizia, comunque non si potrà rinnovare automaticamente la concessione. Tuttavia, la scelta del contraente dovrà avvenire nel rispetto dei criteri generali dell’evidenza pubblica, senz’altro meno puntuali e restrittivi di quanto lo siano quelli della direttiva concessioni. È chiaro dunque che, negli anni a venire, sarà la corretta interpretazione del diritto europeo a dover guidare la transizione delle concessioni demaniali marittime dal vecchio regime del rinnovo automatico al nuovo. L’interpretazione degli istituti sulla base delle categorie del diritto italiano potrà risultare fuorviante. Lo stesso deve dirsi circa l’interpretazione del principio del legittimo affidamento e della certezza del diritto, la cui tutela – alla luce della giurisprudenza della Corte di giustizia – può servire a giustificare proroghe all’attuale regime concessorio al fine di consentire ai vecchi concessionari di ammortizzare i

loro investimenti. Tale principio, infatti, non deve essere interpretato (solamente) alla luce del diritto interno, ma anche e soprattutto alla luce dell’applicazione che ne dà la Corte di giustizia.

Avv. Simone Ventura

Partner – Studio legale Prof. Cannizzaro & Partners simone.ventura@studio-cannizzaro.eu

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IMPRESA E LAVORO il futuro è giovane

econdo le più recenti analisi di Bankitalia e di Unioncamere si registrano forti segnali di ripresa, sostenuti dall’export, in particolare nel comparto agricolo, così come prosegue l’incremento dei livelli occupazionali. Le imprese giovanili sono quelle che crescono maggiormente, seguite da quelle femminili e straniere. Inoltre è in forte crescita in Campania il numero delle start-up innovative. Giovani e innovazione dunque sono il binomio per un nuovo sviluppo, che sicuramente andrà sostenuto con adeguate politiche di supporto. La quarta rivoluzione industriale sta favorendo la crescita di imprese estremamente tecnologiche ed evolute. In Campania alla fine del 2016 risultano 431 start-up innovative attive, anche grazie allo specifico regime giuridico e fiscale. Per alimentare start-up innovative la regione Campania ha varato un bando da 15 milioni di euro per la creazione di imprese ad alto contenuto innovativo, anche in considerazione dell’età media della popolazione Campania pari a 41,5 anni che la proietta come la popolazione più giovane d’Italia. Allo sportello Invitalia per i Contratti di sviluppo, relativi ad investimenti e agevolazioni per l’industria, il turismo e l’ambiente, oltre il 30% dei progetti arriva dalla Campana, prima per numero di proposte e di contratti finanziati (più di 40% a luglio 2017). I settori più attivi sono quelli della trasformazione agricola e della meccanica che secondo le aspettative del governatore della Campania Vincenzo De Luca, dovrebbero creare almeno 20 mila nuovi posti di lavoro.

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La Campania, quindi, risulta la regione del Mezzogiorno più attiva, ma molto bisogna ancora fare specialmente nel sostenere la progressiva crescita dimensionale delle nuove aziende. Infatti a fronte di molte iniziative e notevole dinamismo sussiste comunque un alto tasso di mortalità delle nuove imprese. Sicuramente talento e idee non mancano al nostro paese, ma tante iniziative andrebbero sostenute e agli incentivi andrebbero aggiunti incubatori d'impresa (anche proveniente dal mondo universitario) in grado di creare un terreno fertile per il sostegno e lo sviluppo delle startup.

Giorgio Imparato

Consulente Aziendale giorgio.imparato2@virgilio.it

Master in Economics Finance & Risk Management

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economia & finanza

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CR onomEyY DIT in Master di I livello EDIT mef INS INS irm Economics Finance & UR Risk Management AN VI EDIZIONE C A.A.2017/2018 Il MEFiRM, indirizzato a coloro che siano in possesso di laurea triennale, magistrale o del vecchio ordinamento nelle discipline economiche, giuridiche e scientifiche, è progettato per formare profili professionali esperti nelle aree Finanza, Controllo e Risk Management, in grado di ricoprire posizioni di responsabilità in imprese, intermediari finanziari e società di consulenza.

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economia & finanza

fidelizzazione a corto di idee aggancia il cliente e tienilo stretto

a vecchia regola del marketing ha creato fortune e costruito imperi di uomini d'affari. Sotto la parola magica di fidelizzazione è entrata nel codice genetico delle aziende, con la convinzione, finora mai sfatata, che aggiudicarsi un cliente leale fosse un buon investimento. Ma la crisi dei consumi rischia di incrinare queste certezze. Un'indagine realizzata insinua un dubbio sull'effettiva redditività degli investimenti: assicurarsi a tutti i costi la lealtà dei consumatori, spiega lo studio, non sempre fa guadagnare le imprese. In Italia le iniziative promozionali di fidelizzazione sono un fiume in piena che riaffiora sugli scaffali dei supermercati, nei negozi, tra gli schermi dei telefonini e alle stazioni di servizio sotto forma di buoni acquisto, raccolte a punti, sconti e premi. Gli esperti parlano di un giro d'affari di milioni di euro, una buona parte ad appannaggio della grande distribuzione organizzata, una fetta più o meno analoga investita dalle società di telecomunicazioni, il resto suddiviso tra gli altri settori: compagnie aeree, carburanti, banche e aziende di distribuzione di energia. La fidelizzazione porta benefici solo a patto che le aziende siano in grado di generare efficienza nell'erogazione del servizio. Non dobbiamo dimenticarci che i programmi di loyalty rappresentano un costo e non

è detto che i ricavi siano superiori agli investimenti effettuati. In altre parole, per fare in modo che i clienti fedeli siano anche redditizi occorre che i processi aziendali siano strutturati in modo tale da eliminare le inefficienze esistenti». Semplice a dirsi, ma non sempre questo avviene; anzi nella maggior parte delle imprese si tende a considerare il numero dei clienti fedeli come una variabile indipendente, al di là dei ritorni economici. La stragrande maggioranza delle società utilizza la fidelizzazione per scopi puramente manageriali, per gestire una base di clienti stabile o per costruire una barriera d'entrata contro i concorrenti. La conseguenza è che nella gran parte delle imprese, la fidelizzazione è sganciata dal conto economico, non è pensata per vendere, ma per altri motivi. Le catene della grande distribuzione, soprattutto quelle alimentari si sono subito lanciate sulla strada della fidelizzazione. Certamente chi è arrivato prima è stato più bravo perché ha sfruttato i vantaggi della tempestività, ma oggi queste iniziative da sole non bastano. Con le tessere fedeltà le catene si limitano a registrare l'ultimo atto d'acquisto del consumatore. Sanno quante volte il cliente è tornato in quel punto vendita e quali prodotti ha comprato, ma non conoscono nulla degli

acquisti effettuati altrove. Sotto accusa sono le banche dati della grande distribuzione organizzata, che non sono capaci di monitorare adeguatamente il comportamento del consumatore. Il risultato è un generale appiattimento delle iniziative: tutti fanno la stessa cosa e dispongono degli stessi dati, nessuno è più in grado di emergere dal mucchio per conquistare un vantaggio competitivo. Occorre invece recuperare il ruolo storico dell'uomo ( l'"animal spirits" di Keynes) nel riuscire ad interpretare i comportamenti dei consumatori per cogliere le trasversalità negli acquisti. Tutto questo per evitare che il popolo italiano, in particolare, venga tacciato come un popolo di collezionisti di Fidelity Card !!!

Luigi Romano

Risk Manager UniPoste S.p.A. l.romano@uniposte.it

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“L’umanità ha sempre barattato un po’ di felicità con un po’ di sicurezza” (S. Freud)

il ruolo del consulente assicurativo

l bisogno di sicurezza rappresenta per l’uomo un’esigenza primaria per poter vivere un’esistenza tranquilla. Per la propria sicurezza , l’essere umano è disposto a pagare sia in termini materiali che psico-relazionali. La figura del consulente assicurativo è la risposta al bisogno di sicurezza che ha il cliente quando vuole trasferire il rischio di un eventuale danno economico. Tra il consulente assicurativo e il cliente si instaura una relazione di aiuto che parte da un’attenta analisi dei problemi del cliente e si propone di costruire una nuova visione di tali problemi e studiare insieme una soluzione. Il consulente deve avere oltre che un’adeguata formazione teorica una buona esperienza relazionale basata sull’empatia, sulla predisposizione all’ascolto e sulla capacità di canalizzare tali energie verso una soluzione al bisogno assicurativo del cliente. Idealmente si potrebbe realizzare una tavola con le 10 regole da seguire per essere un

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buon consulente:

cliente stabilendo un rapporto di reciproca stima e fiducia che dura nel tempo.

1. Conoscere il cliente 2. Saper individuare i bisogni del cliente 3. Analizzare e interpretare ciò che il cliente comunica 4. Individuare la soluzione assicurativa da proporre 5. Consigliare ed orientare il cliente verso la scelta giusta 6. Assicurarsi che il cliente sia soddisfatto 7. Essere disponibile e rispondere ad eventuali domande in modo esauriente 8. 8. Trasmettere la funzione di punto di riferimento al cliente 9. Meritare cliente

fiducia

del

10. Trasferire al cliente che entrambi devono rispettare le leggi vigenti. La mission del consulente assicurativo consiste quindi nell’essere al fianco del proprio

Affidarsi ad un intermediario assicurativo vuol dire avere a disposizione un professionista per il controllo, la valutazione e la gestione dei rischi a 360°. L’attività del consulente assicurativo deve anche curare gli interessi assicurativi del cliente nel rapporto con la compagnia, definendo e chiarendo gli aspetti contrattuali , la profilazione, fino alla stipula della polizza e alla consulenza postfirma. Consolidare nel tempo il ruolo di punto di riferimento per il cliente significa non solo formarsi e aggiornarsi professionalmente, ma garantire anche dopo la conclusione del contratto attenzione e possibilità di adeguare le soluzioni assicurative rispetto alle esigenze eventualmente modificate nel corso della vita del cliente stesso o del suo nucleo familiare. Ho iniziato a svolgere questa professione ventuno anni fa, e da subito ho creduto al ruolo sociale del consulente assicurativo. Forte in me è sempre stata la motivazione

economia & finanza

che potevo dare una soluzione ai problemi dei clienti, potevo aiutarli a sopportare più facilmente un danno economico importante. In nome di questo valore come quello di sincerità, trasparenza e lealtà ho formato e affiancato le risorse che insieme a me si sono affacciate al mondo del mercato assicurativo e continuerò a trasmettere tali valori che sono la motivazione principale per diventare un consulente assicurativo professionista. In questo lavoro importanti sono le soddisfazioni economiche e professionali, ma il valore che hanno le emozioni non sono da meno… Ho avuto la fortuna di vivere la sensazione che ti regalano gli occhi lucidi o la stretta di mano di quel cliente che ha potuto verificare che la soluzione scelta per lui era quella giusta … perché ha evitato, a causa di un importante danno economico, di dover chiudere la propria attività, o di un abbraccio sincero di quella mamma che rimasta sola ha potuto contare su un capitale per poter continuare a crescere i propri figli … Allora mi chiedo, forse è necessario, in questa professione come in altre, investire energia e risorse nella relazione con il cliente piuttosto che in fredde statistiche.

Dott.ssa Antonella Capo

Operation Manager, Uniposte Assicurazioni S.r.l. a.capo@uniposte.it

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economia & finanza

prodotto tfr-tfs

ttraverso l'analisi del contesto normativo esistente Uniposte SpA in partnership con Mediocredito Europeo SpA ed Igea Banca offre un innovativo prodotto che, partendo dalle norme di recente introduzione che prevedono il pagamento delle liquidazioni ai pensionati pubblici e statali in forma rateizzata, permette di anticipare fino al 95% del valore del TFS maturato con l’ente pensionistico. Il prodotto TFS/TFR (trattamento di fine servizio o rapporto) è stato formulato per rispondere ad un’ esigenza nata a seguito del DL 138/2011 convertito in legge dalla L.148/2011 che recita: il pagamento delle liquidazioni ai pensionati pubblici e statali avviene in forma rateizzata pluriennale. La legge 148/2011 ha modificato la legge 180/1950 nei seguenti articoli: art. 1: fino alla data di cessazione del rapporto di lavoro e del relativo rapporto previdenziale, i trattamenti di fine servizio non possono essere ceduti; art. 52: alla cessione del trattamento di fine rapporto, posto in essere dai soggetti di cui al precedente e al presente comma, non si applica il limite del quinto. Prendiamo in esame le principali caratteristiche di questo prodotto. Finalità del prodotto: il prodotto permette di ottenere, in forma attualizzata, fino al 95% del trattamento di fine servizio

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maturato che l’ ente pensionistico riconoscerà in forma rateale secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento. Forma tecnica: prestito personale garantito dalla cessione delle rate del trattamento di fine servizio/rapporto. Beneficiari: pensionati (pubblici e statali) che hanno maturato un trattamento di FS/FR. Certificazione richiesta: è la certificazione rilasciata dall’ente pensionistico contenente il “prospetto di liquidazione del TFS/TFR” dal quale è possibile determinare l’importo massimo e la durata del finanziamento. Garanzie richieste: è prevista la cessione alla banca del credito di TFS/TFR già maturato nei confronti dell’ente pensionistico. La restituzione del prestito avviene mediante il pagamento delle rate da parte dell’Ente direttamente alla Banca. Modalità di erogazione: l’erogazione avviene in unica soluzione su un c/c intestato al cliente. Durata ammortamento: minimo 6 mesi, massimo in funzione della durata del piano di rimborso del TFS/TFR. Possibilità di anticipazione parziale: il cliente può chiedere di attualizzare anche solo la prima rata indicata dall’ente pensionistico salvo avere la possibilità di un up grade successivo. Con questo prodotto il pensionando può beneficiare in un’unica soluzione della prestazio-

ne maturata durante gli anni di lavoro assicurandosi sicurezza e trasparenza. I vantaggi immediatamente percepibili sono: nessun obbligo di copertura assicurativa, nessuna rata mensile di rimborso, nessuna trattenuta sulla pensione, per cui il cliente potrebbe contemporaneamente usufruire anche del prodotto cessione del quinto; nessun obbligo di apertura di un conto corrente. Il prodotto TFS è ad oggi la risposta più efficace alla problematica sociale della rateizzazione del TFS, è importante quindi comunicare tale opportunità a tutta la clientela prossima all’età pensionabile ed informare altresì adeguatamente quanti hanno appena maturato tale diritto. Per le condizioni contrattuali dell' anticipo del TFS, dei prodotti e dei servizi illustrati e per quanto non espressamente indicato è necessario fare riferimento al relativo foglio Informativo a disposizione dei clienti presso tutte le Agenzie della Banca e sul sito: www.uniposte.it e www.igeabanca.it .

Dott. Roberto Siani

Sales Manager Uniposte Finance r.siani@uniposte.it

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costume & società

Le decisioni relative alla comunicazione e alla promozione commerciale

“

La gente non compra più le scarpe per tenere i piedi caldi e all’asciutto. Le compra per sentirsi, secondo i casi, virile, femminile, rude, diversa, raffinata, giovane, affascinante, in. L’acquisto di un paio di scarpe è diventato un’esperienza emotiva. Oggi il nostro settore vende, più che scarpe, emozioni.” Francis C. Rooney Il Marketing moderno richiede molto di più che sviluppare un buon prodotto, dargli un prezzo corretto e interessante e metterlo a disposizione della propria clientela. Le imprese, infatti, devono anche comunicare con i propri consumatori e sono inevitabilmente investite dei ruoli di comunicatore e promotore.

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Ciò che si vuole comunicare, comunque, non va lasciato al caso. Le imprese, pertanto, si avvalgono di agenzie di pubblicità per mettere a punto annunci efficaci, di specialisti della promozione vendite per definire programmi di incentivazione delle vendite e di studi di pubbliche relazioni per curare l’immagine aziendale. Vengono inoltre realizzati programmi di formazione del personale di vendita, finalizzati a migliorarne le capacità professionali e di relazione. Per la maggior parte delle imprese il problema non è se comunicare o no, ma quanto e come investire nella comunicazione. Un’impresa moderna si trova a gestire un sistema complesso di comunicazioni di marketing: le comunicazioni, infatti, sono rivolte agli intermediari,

ai consumatori e ai diversi tipi di pubblico. Gli intermediari, a loro volta, comunicano con i consumatori e con i diversi tipi di pubblico. I consumatori sviluppano una fitta rete di comunicazioni orali e informali fra loro e con altri gruppi, e nello stesso tempo ogni gruppo fornisce comunicazioni a tutti gli altri. Il mix della comunicazione di marketing (anche chiamato mix promozionale) è formato da quattro componenti fondamentali: • Pubblicità. Qualsiasi forma di presentazione e promozione impersonale di idee, beni o servizi da parte di un promotore ben identificato, effettuata dietro compenso.

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• Promozione vendite. Comprende gli incentivi di breve periodo volti a incoraggiare gli acquisti o le vendite di prodotti e servizi. • Pubbliche relazioni. Molteplicità di iniziative volte a migliorare, mantenere o proteggere l’immagine di un’azienda o di un prodotto. • Vendita personale. E’ costituita dalla presentazione orale effettuata durante una conversazione con uno o più acquirenti potenziali, allo scopo di realizzare delle vendite. All’interno di queste tipologie è possibile individuare molteplici strumenti specifici di comunicazione, del tipo di quelli riportati nella tavola 1. Se questi possono essere considerati gli strumenti formali tipici della comunicazione, quest’ultima , tuttavia, va al di là degli stessi. L’aspetto del prodotto, il prezzo, le caratteristiche e il colore della confezione, il comportamento e l’abbigliamento del personale di vendita, tutto comunica in qualche modo con l’acquirente. È l’intero marketing -mix- e non solo il mix promozionale propriamente detto – che deve essere concepito in modo da ottenere il massimo impatto possibile in termini di comunicazione.

Promozione vendite: Concorsi a premi, lotterie, gare di vendita; offerte e vendite speciali; campioni gratuiti; fiere, mostre ed esposizioni; dimostrazioni; buoni sconto; buoni premio; liquidazioni; agevolazioni di pagamento; sopravvalutazione dell’usato; raccolta di punti e figurine; spettacoli Pubbliche relazioni: Rassegne stampa; conferenze; seminari e convegni; relazioni di bilancio; contributi per opere assistenziali e di pubblico interesse; sponsorizzazioni; pubblicazioni; relazioni con la comunità Vendita personale: Presentazioni di vendita; riunioni e convegni di vendita; telemarketing; programmi di incentivi; campionari e altro materiale per i venditori; fiere, mostre ed esposizioni In questo numero per il lettore della rivista ho scelto un argomento attuale che introduce alla comunicazione legata al mix promozionale tratto da: Marketing Management, P.Kotler, Isedi.

Dott. Ivan Maiorano

Dottore Commercialista e Revisore Legale Consulting & Development UniPoste S.p.A. i.maiorano@uniposte.it

Pubblicità: annunci stampa e radiotelevisivi; elementi esterni della confezione; elementi interni della confezione; pubblicità postale; cataloghi; film pubblicitari; riviste aziendali; opuscoli e pieghevoli; manifesti e locandine; annuari; affissioni stradali; materiale espositivo; audiovisivi; simboli e immagini

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CUORE E VITA

cuore e vita Già dall’antichità il cuore era visto come un organo particolarmente vulnerabile. Nell'epoca medioevale si pensava che il cuore fosse il generatore di passioni e che gli spiriti potessero impossessarsene. Ancora oggi è il simbolo dell'amore e della bontà. Il cuore è l’organo centrale dell'apparato circolatorio, funziona da pompa. Normalmente ha la grandezza di un pugno, dal peso medio di 280 grammi, con 2/3 del suo volume situato a sinistra nel torace. E' suddiviso dai setti in due parti indipendenti (cuore destro e cuore sinistro). Ogni metà è composta da una cavità superiore (atrio) e una inferiore (ventricolo) comunicanti tra loro. Differentemente gli altri muscoli striati che sono volontari, il cuore, oltre ai collegamenti col sistema nervoso centrale è dotato di una propria struttura di conduzione che viaggia velocemente al suo interno; ordinando e sincronizzando una contrazione meccanica coordinata ed efficiente. Le malattie cardiovascolari sono responsabili di 1/3 di tutti i decessi che si verificano nei paesi sviluppati e sono la prima causa di morte al mondo includendo anche eventi catastrofici, guerre ed incidenti. La maggior parte dei decessi cardiovascolari è dovuta a infarto del miocardio e ad ictus cerebrale che è la prima causa di disabilità permanente. L’ infarto del miocardio si riferisce alla morte del tessuto cardiaco per mancanza d’ossigeno. È un’emergenza sanitaria che generalmente si manifesta con dolore toracico: bisogna agire in modo tempestivo, inquadrarlo e trattarlo salvando così la vita e/o limitandone i danni. Se il flusso di sangue è ripristinato in tempi brevi i danni possono essere impediti e/o comunque limitati. La mancanza di flusso sanguigno può causare aritmie fino all’arresto cardiaco. Le cause di malattie come infarti ed ictus occlusivi spesso sono il risultato finale di aterosclerosi che inizia tempo prima con decorso asintomatico. Il colesterolo alto che si deposita nelle arterie già irrigidite e danneggiate da fumo, da ipertensione arteriosa cronica, da fattori genetici; forma placche dove poi le piastrine si aggregano formando trombi che possono occludere del tutto o parzialmente l’arteria causando l’infarto, a seconda dell’arteria colpita infarto del miocardio se coronarie; infarto cerebrale (ictus occlusivo) se arterie cerebrali; infarto intestinale

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se mesenteriche; infarto renale se arterie renali; infarto polmonare (embolia polmonare) se si stacca un trombo (embolo) solitamente dalle vene degli arti inferiori e migra nelle arterie polmonari. Il colesterolo è un fattore di rischio modificabile il cui valore ottimale è al di sotto di 180 mg/dl. L’ ipertensione arteriosa è una condizione clinica in cui la pressione del sangue nelle arterie risulta elevata comportando un aumento di lavoro per il cuore che a lungo andare aumenta il rischio di un po’ tutte le malattie cardiovascolari. Nel 90 % dei casi è primaria essenziale senza cause evidenti, nel restante 10% è secondaria dovuta ad altre malattie che colpiscono reni, arterie, cuore e sistema endocrino.

Praticare sport costantemente, almeno 3 volte a settimana. Mantenere il diabete, se presente, compensato, insieme a trigliceridi e colesterolo. È necessario, inoltre, gestire lo stress derivante da fattori psicosociali anche attraverso lo yoga, la meditazione ecc. Mantenere il peso ideale e perdere peso se in sovrappeso o obeso. Senza dubbio nella vita ci vuole cu..cuore sia nel senso materiale che astratto del termine e, come diceva Pitagora, non consumarlo con affanni e dolori.

La pressione arteriosa va mantenuta al di sotto di 140 la sistolica e 90 la diastolica. Per quanto concerne i fattori di rischio modificabili possiamo fare molto con la prevenzione primaria per esempio, adottando uno stile di vita sano, prevenendo e riducendone drasticamente l’incidenza.

Francesco Di Lorenzo Infermiere Professionale

francescodl1979@gmail.com

Adottare dieta mediterranea ed iposodica per tutti preferendo grassi vegetali come l’olio d’oliva, di mais e acidi grassi come gli omega 3-6 e 9 nel pesce azzurro e nella frutta secca a grassi di origine animale. Mangiare più volte al giorno cibi ricchi di vitamine, fibre e antiossidanti come la frutta, verdure e legumi perché anch’essi ci aiutano a preservare l’elasticità ed il corretto flusso dei vasi sanguigni. Limitare gli zuccheri semplici a favore di quelli complessi come pasta, pane, pizza e riso meglio se integrali. Limitare il consumo di alcolici ad un bicchiere di vino ai pasti. Non fumare evitando anche il fumo passivo e quello di terza mano che si deposita, giorno dopo giorno, negli ambienti esposti (abiti, superfici e polveri domestiche ed in auto).

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la pressoterapia ripristinare la circolazione

a Presso Terapia è un efficace trattamento di compressione per ripristinare la funzionalità circolatoria venosa elinfatica, aiutandone la circolazione locale, riducendo il gonfiore, la tensione muscolare, lo stress e il dolore.È un trattamento che diventa una risposta ai principali inestetismi del corpo, in particolare di addome, gambe e fianchi. La Presso Terapia consente di tonificare i tessuti riducendo gli inestetismi dovuti all'adipe, aiuta il processo di dimagrimento ed è anche un ottimo metodo per combattere la cellulite. Oltre a risultati visibili ad occhio nudo, la Presso ha la particolarità di rilassare chi vi si sottopone, generando un senso di benessere generale e leggerezza degli arti coinvolti. Le zone trattabili sono normalmente gli arti e la zona addominale, tramite degli applicatori (divisi normalmente in almeno 4 sezioni) che vengono indossati dal paziente (gambali, bracciali o fascia addominale), e gonfiati in maniera sequenziale (dalla sezione più estrema tipo il piede o la mano verso il tronco). È importante che ogni seduta del trattamento con apparecchiature per presso terapia avvenga solo dopo aver sbloccato manualmente i centri di raccolta del sistema linfatico (svuotamento delle stazioni linfonodali, partendo da quelle

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sopraclaveari, passando poi a quelle inguinali e terminando con quelle poplitee). Questo tipo di trattamento estetico viene praticato a chi soffre di ritenzione idrica, sovrappeso (in quanto tutto il sistema linfatico e circolatorio è stressato), o per migliorare gli inestetismi causati dalla cellulite.

indicativo):

APPLICAZIONI

1) trombosi profonda; 2) infezione della gamba; 3) insufficienza cardiaca; 4) trombo flebiti; 5) insufficienza arteriosa periferica grave; 6) dermatite.

Per ottenere buoni risultati si consiglia di sottoporsi a trattamenti settimanali regolari di circa 20\30 minuti e, può essere accompagnata da impacchi di alghe o di oli essenziali. Si consiglia sempre di consultare il proprio medico curante prima di intraprendere qualsiasi trattamento per verificare il proprio stato di salute. INDICAZIONI E TROINDICAZIONI

1) fasi iniziali di cattiva circolazione; 2) insufficienza venosa; 3) linfodrenaggio; 4) cellulite; 5) rottura dei capillari; 6) scarso tono della pelle; 7) distorsioni; 8) sciatica; 9) vene varicose. CONTROINDICAZIONI

La PRESSO TERAPIA, inoltre, viene consigliata, dicendo che i medici la suggeriscono poiché apporta un contributo notevole allo sgonfiamento dell‘arto.

CON-

Ecco alcune tra le indicazioni terapeutiche dove la Presso Terapia è consigliata (elenco

Giovanna Russo

russogiovanna61@libero.it

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Agevolazioni fiscali su acquisto di strumenti compensativi per persone con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento).

ello scorso numero di Mr.Magazione ho parlato dei DSA o Disturbi Specifici dell’Apprendimento e dell’importanza di una diagnosi ai fini del benessere del bambino e dei suoi familiari. Esiste una legge a tutela dei bambini con DSA ed è la Legge 170/2010. L’articolo 5 di tale legge stabilisce per gli alunni con diagnosi di DSA il diritto all’utilizzo di mezzi compensativi e dispensativi di flessibilità didattica, l’uso di tecnologie informatiche, tempi più lunghi per lo svolgimento delle prove e la possibilità di esonero dallo studio della lingua straniera. Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici (pc, registratore, calcolatrice, ecc…) che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria Le misure dispensative sono, invece, interventi che consentono allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l’apprendimento. La legge di bilancio 2018 (Legge n. 205/2017), in vigore dall'1 gennaio, ha introdotto una importante novità per le persone con DSA: le spese sostenute per "L'acquisto

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di strumenti compensativi e sussidi tecnici e informatici, necessari all'apprendimento,"diventano fiscalmente detraibili dalle tasse”. La detrazione spetta a condizione che il contribuente presenti: • fattura che attesta l'acquisto dello strumento compensativo/ informatico, che deve essere debitamente conservata. • "un certificato medico che attesti il collegamento funzionale tra i sussidi e gli strumenti acquistati e il tipo di disturbo dell'apprendimento diagnosticato”, quindi la diagnosi di DSA. Per quanto attiene al profilo soggettivo, le spese devono essere “sostenute in favore dei minori o di maggiorenni, con diagnosi di disturbo specifico dell'apprendimento (DSA) fino al completamento della scuola secondaria di secondo grado”. Su tali spese pertanto il beneficiario potrà godere di una detrazione ai fini IRPEF pari al 19% della spesa sostenuta, a partire dalla dichiarazione dei redditi 2019 (sui redditi del 2018). La spesa può essere detratta dal ge-

nitore a condizione che il bambino/ ragazzo con DSA sia fiscalmente a carico. Con decreto attuativo dell'Agenzia delle Entrate saranno stabilite le modalità attuative: verranno quindi forniti maggiori dettagli sul tipo di spese agevolabili, l’obbligo di conservare i documenti di spesa ed altri chiarimenti in merito.

Dott.ssa Rosa Gallo

Logopedista/Spec. in Deglutologia gallorosa.log@gmail.com

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tecnologia & design

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tecnologia & design

greenline cultura sostenibile

LA SOSTENIBILITÀ È LA SCOPERTA RECENTE CHE LA TERRA È FRAGILE E CHE LE CITTÀ SONO VULNERABILI.

rchitettura sostenibile, un concetto che venti anni fa non aveva alcun significato, ma che in breve tempo, a causa del problema del rifornimento energetico legato alla disponibilità dei combustibili fossili e al conseguente aumento dei costi dell’energia, è diventato insostituibile per definire la qualità di ogni nuovo edificio costruito. Ecco che le architetture hanno incominciato a cambiare forma, i progettisti

(RENZO PIANO)

hanno modificato la gerarchia dei valori strumentali della costruzione, lasciandosi andare alla realizzazione di “contenitori” ricchi di impianti energetici e di una tecnologia a volte ostentata, ma trascurando spesso quell’aspetto di estetica emozionale e di comfort abitativo, che da secoli distingue la professione dell’architetto dalla mera esecuzione di un compitino. Da qui la conclusione che non sono i tripli vetri alle finestre o un cappotto termico

a trasformare un’abitazione in un’architettura sostenibile. Basterebbe leggere il termine “sostenibile” alla francese “durabilité”, ponendo l’accento sulla considerazione che il valore aggiunto di un progetto è la sua durabilità, considerata come quell’indispensabile qualità culturale, che giustifica la presenza dell’architettura e la sua conservazione nel tempo, anche come testimonianza della capacità tecnica ed espressiva di una genera-

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tecnologia & design

zione. L’architettura contemporanea dovrebbe progettare i nuovi edifici per limitare l’impatto ambientale, ponendosi come finalità l’efficienza energetica, il miglioramento della salute e del comfort abitativo, qualità raggiungibili mediante l’integrazione nell’edificio di strutture e tecnologie appropriate. «La sostenibilità è la scoperta recente che la terra è fragile e che le città sono vulnerabili». Questa dichiarazione dell’architetto Renzo Piano, rende chiaro il concetto secondo il quale la sostenibilità non va considerata esclusivamente connessa all’ambito scientifico-tecnico, ma soprattutto come un’opportunità per l’architettura di esplorare nuovi linguaggi, al fine di raggiungere le straordinarie evoluzioni che tale disciplina subirà nel prossimo futuro. Secondo Piano, l’arte del costruire deve tornare alle sue origini perché l’architettura nasce sostenibile. Fortunatamente in Italia non mancano esempi di eccellenza. A Trento, Renzo Piano ha progettato il MUSE, il Museo delle Scienze, un esempio di costruzione sensibile alla tematica ambientale e all’efficienza energetica. Seguendo i principi della bioarchitettura, nella costruzione sono stati impiegati materiali di provenienza locale, per limitare l’inquinamento dovuto al trasporto. Mentre il risparmio energetico è stato perseguito con un ampio e diversificato ricorso alle fonti rinnovabili: sono presenti sistemi di ventilazione naturale e di geotermia, pompe di calore e pannelli solari di ultima generazione. L’edificio possiede inoltre un forte elemento di riconoscibilità, soprattutto nella copertura che simula i versanti delle montagne, e nella successione di spazi e di volumi adagiati su un grande specchio d’acqua.

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tecnologia & design

Per quanto riguarda l’architettura residenziale, si può far riferimento ad un altro esempio italiano di costruzione concepita sotto la stella della sostenibilità, ovvero la Casa 100K dell’architetto Mario Cucinella. Si tratta di una coloratissima casa di 100 metri quadri, a basso costo, progettata e realizzata seguendo i dettami dell’eco-sostenibilità. Secondo l’architetto bolognese, questo modello di bioarchitettura, sarebbe perfettamente compatibile con le esigenze di economicità, riduzione di emissioni inquinanti e senso di piacere di un’abitazione. Il principio delle Zero emissioni di CO2 è stato soddisfatto grazie all’impiantistica fotovoltaica integrata architettonicamente, all’utilizzo di superfici captanti energia solare per i mesi invernali, circolazione interna dell’aria per quelli estivi, e a tutte le strategie passive adottabili per rendere l’edificio una macchina bioclimatica. Il contenimento dei costi di realizzazione è invece stato ottenuto grazie all’impiego di prefabbricazione leggera e flessibile: elementi strutturali, apparati tecnici, sistemi di chiusura o tamponamenti monoblocco fatti di componenti sostituibili. In conclusione, la ricerca di un’architettura sostenibile anche culturalmente, lascia presagire per gli architetti un futuro rivolto al reinventare il modo di costruire, attingendo dal passato e applicando la tecnologia più avanzata.

Arch. Giusy Pomposelli

g.pomposelli83@gmail.com

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costume & società

L' E-COMMERCE

CONTINUA LA SUA CORSA

E LE AZIENDE RIPRENDONO VITA

’e-commerce B2c continua la sua corsa, ampliando di anno in anno il suo perimetro d’azione, tanto che nel 2017 in Italia supera i 23,6 miliardi di euro, con un incremento rispetto al 2016 del 17%. Per la prima volta nella storia dell’ecommerce italiano, i prodotti (+28%) crescono ben più dei servizi (+7%), con un peso dell’e-commerce, sul totale degli acquisti retail degli italiani, che sale al 5,7% (fonti Netcomm). Sono dati certamente incoraggianti anche se ancora non sufficienti a dichiarare maturo e dinamico il settore nel nostro Paese, dove i modelli di business stanno cambiando

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rapidamente. I settori che hanno sviluppato maggiormente il mercato dell’ecommerce sono l’Informatica e l’Elettronica con un più del 28%, non dà meno l’Abbigliamento (capi di vestiario, scarpe e accessori) anch’esso con un più 28%, ma tra i settori più performanti per ritmo di crescita, troviamo il Food (+43%) l’Arredamento (+31%) e l’Editoria (+22%). Hanno saputo gestire al meglio questo fenomeno digitale anche, i semplici cittadini privati, che in virtù della crisi economica, la diffusione della Sharing Economy e spazi ridotti delle abitazioni moderne, hanno adottato modelli di consumo più soste-

Le aziende hanno sviluppato visione, coraggio e perseveranza, andando fino in fondo ai loro progetti digitali.

costume & società

nibili. Un dato su tutti rivelato da uno dei maggiori siti di compravendita tra privati, EBay: nei mesi tradizionali del cambio armadio, il 35% della popolazione ha venduto online oggetti e abiti che non usa più. Con uno stop allo spreco e un piccolo aumento delle entrate familiari. Il mondo dell’e-commerce ha portato una folata di aria nuova dopo la crisi economica mondiale, dai grandi colossi come AMAZON ai piccoli privati ma soprattutto alle piccole medie imprese (PMI), le quali cavalcando l’onda degli acquisti on-line sono riuscite a rinascere e ampliare la loro clientela. Anche l’Export nel 2017, in Italia ha subito un aumento, inteso come vendite su siti italiani a consumatori stranieri. Ho estratto un dato Istat del 2017, solo 44 aziende su 100 hanno almeno un social network che utilizzano principalmente per diffondere l’immagine dell’azienda e dei suoi prodotti o servizi, ma senza essere incisivo sulla conclusione della vendita effettiva, può sembrare un quadro negativo ma in realtà a mio parere molto positivo se l’aziende in questione, sviluppassero “visione, coraggio e perseveranza, andando fino in fondo ai loro progetti digitali” come afferma il Presidente di Netcomm, Roberto Liscia. Questo fa capire come il mondo stia prendendo sempre di più la strada del digitale ma allo stesso tempo ha anche un grande margine di miglioramento soprattutto per la nostra amata Nazione. Il nostro Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato poco tempo fa il decreto per l’erogazione di voucher a fondo perduto a favore delle micro e piccole imprese che vogliono aprire un sito di e-commerce. Già dal 15 gennaio si potrà accedere al sito del Ministero e compilare la domanda. Dal 30 Gennaio fino al 09 Febbraio 2018 si potrà inviare la domanda di finanziamento. Il voucher è destinato all'acquisto di hardware, software e servizi specialistici per digitalizzare i processi aziendali e favorire l'ammodernamento tecnologico. Ogni impresa può

beneficiare di un unico voucher fino a 10 mila euro, nella misura massima del 50% del totale delle spese ammissibili. La procedura sarà snella e rifletterà quella dei fondi perduti erogati dalle camere di commercio, con un rimborso celere, entro i 30 giorni. Per chi fosse interessato potrà consultare il sito del Ministero dello Sviluppo Economico: http://www.sviluppoeconomico.gov.it Si prospetta un 2018 all’insegna di grandi numeri, con degli incrementi sempre a doppia cifra.

Tatiana Balistreri Store Manager UniPoste Battipaglia t.balistreri@uniposte.it

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VIAGGI IN MOTO "SE NON LO FACCIAMO ORA, QUANDO?"

a cavallo di una moto si possono coprire grandi distanze

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l mototurismo è in grande crescita, soprattutto negli Usa, dove a cavallo di una moto si possono coprire grandi distanze circondati da spazi infiniti, quasi un invito a pensare, una sfida tra l’uomo e la natura. Ma anche l'Italia si rivela una destinazione sempre più interessante con itinerari naturalistici, eno - gastronomici e ambientazioni ricche di storie. "La differenza tra viaggiare in macchina o su una moto è come la differenza tra osservare il mondo come spettatore o far parte del mondo". Con la crescita esponenziale del segmento mototurismo, si moltiplicano blog, pagine facebook di appassionati che descrivono le indimenticabili esperienze dei viaggiatori. Memorabili, sono le parole di Che Guevara ricordando l’esperienza giovanile del suo viaggio in moto negli anni 50 attraverso l’America Latina, con il compagno di viaggio Alberto Granado, raccontato nei suoi appunti di viaggio che sono stati ispirazione del film I diari della motocicletta (Diarios de motocicleta) del 2014: “Quel vagare senza meta per la nostra Maiuscola America mi ha cambiato più di quanto credessi”. Viaggiare in moto è un

travel

modo particolare per scoprire territori, regioni, paesaggi . Anche le associazioni e le riviste specializzate di settore svolgono un ruolo importante nella promozione di programmi di viaggio sempre più estremi. In questo panorama si inseriscono gli itinerari di viaggio creati dai tour operator che mirano a catturare questo target di viaggiatori particolarmente dinamico, amante della libertà e dell'avventura e spesso con un budget di spesa superiore a quello dei viaggiatori tradizionali. Una programmazione "on the Road" questo è Bikers, il nuovo prodotto del tour operator “ Idee Per Viaggiare” che propone viaggi in moto attraverso paesaggi unici e affascinanti, con l’assistenza fornita da EagleRider, la più grande azienda turistica del mondo specializzata nel moto noleggio. Le destinazioni proposte: USA, Canada, Messico, Emirati, Sudafrica a bordo di una splendida Harley Davidson o una leggendaria Indian. L’idea è nata dalla passione per le due ruote del CEO di Idee per Viaggiare Danilo Curzi. “Questo prodotto, nasce dall’osservazione della mancanza nel mondo delle agenzie di viaggio di un’offerta che potesse trasformarsi in un’esperienza unica, da unire ad un pacchetto di viaggio. E’, infatti, sempre più richiesta una tipologia di viaggio che renda contenti sia lui che lei: al viaggio in moto, sempre più spesso, si unisce l’estensione mare in Messico, nei Caraibi o in Polinesia, ed è una realtà che il viaggio in moto si integra oggi senza problemi con altre esperienze di viaggio”. Tra le preferenze del cliente italiano una su tutte: la Route 66. “La mitica Route 66, che va da Chicago a Los Angeles, è sempre nel cuore di tutti i motociclisti, e non solo. L’itinerario più richiesto è la parte Ovest degli States (Los Angeles, Las Vegas, Grand Canyon, Monument Valley, Yosemite, San Francisco). Con questi tours si da la possibilità al viaggiatore di vedere alcuni luoghi come "dovrebbero essere effettivamente visti", ovvero a bordo di una moto Harley Davidson, senza doversi preoccupare di nulla. "Soltanto un motociclista riesce a capire perché i cani amano mettere la testa fuori dal finestrino!" Harley Davidson è semplicemente sinonimo di avventura, libertà ed indipendenza, "HD" non è solo un marchio, è uno stile di vita, è un sogno ed è soprattutto una delle vere icone americane. Noleggiare una Harley Davidson è semplicemente meraviglioso. Il noleggio di una "HD" può essere giornaliero o settimanale. Necessario avere 21 anni, una patente valida per la moto (la patente "B" è accettata) ed una carta di credito per la garanzia.

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attualità

L'obiettivo principale è quello di ottenere l'iscrizione della società in Banca d'Italia come I.P. ibrido. Da sinistra: Luigi Romano, Vincenzo Di Biase, Gabriele Vigilante, Francesco Paduano Presidente C.d.A. UniPoste, il Notaio Teresa Lomonaco e Ivan Maiorano

ASSEMBLEA SOCI UNIPOSTE S.P.A. D

ottor Paduano sappiamo che il 15 gennaio 2018 si è svolta presso lo studio del notaio Lomonaco in Salerno l’assemblea dei soci della società UniPoste S.p.A. ha come è andata l’assemblea?

È andata bene, infatti, i soci rappresentanti l’85,47% del capitale sociale hanno deliberato all’unanimità tutti gli argomenti posti all’ordine del giorno e tra i più importanti l’aumento del capitale sociale a 5 milioni di euro e la nomina del seguente Consiglio di Amministrazione. Quindi Lei non sarà più amministratore unico della società? E Chi sono i membri? Esatto! Da organo monocratico ad organo collegiale con potenzialità direzionali maggiori perché vede l’ingresso di

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professionisti esperti di alto profilo qualitativo! Il CDA è così composto: Dott. Francesco Paduano Presidente Avv. Giuseppe Murino Consigliere P.A. Gabriele Paduano Consigliere

Presidente Paduano può in sintesi spiegare il motivo principale di tale cambiamento? L’obiettivo principale è quello di ottenere l’iscrizione della società in Banca d’Italia e quindi questi punti come anche la nomina di una società di revisione legale dei conti sono requisiti essenziali. Evidentemente ciò consolida il piano industriale del gruppo, come quello di diventare un istituto di pagamento ibrido, puntan-

do cioè a posizionarci come collocatore diretto di prodotti bancari di pagamento e servizi multi utility, ovvero admin dei propri prodotti attraverso il progetto franchising 2.0. Quindi ci sarà una società esterna per la revisione dei conti? Si. In presenza del Presidente del collegio sindacale - Prof. Luca Sensini e del Dr. Gabriele Vigilante - Sindaco effettivo che hanno dovuto motivare la proposta e nonché alla presenza di alcuni componenti della Direzione Generale, tra i quali l’Avvocato Lea Di Nardo, il Dr. Ciro Bello e il Dr. Ivan Maiorano, l’assemblea ha deliberato la nomina della società di revisione legale dei conti - Analisi S.p.A. di Reggio Emilia, come punto di consolidamento del piano industriale del Gruppo. Il Collegio Sindacale mantiene

attualità

sempre il suo ruolo principale di organo di vigilanza come da codice civile e dovrà valutare l’adeguatezza e la funzionalità dell’assetto contabile, ivi compresi i relativi sistemi informativi, al fine di assicurare una corretta rappresentazione dei fatti aziendali. Presidente quali saranno gli altri eventi importanti in questo primo semestre?

Abbiamo iniziato l’anno con il taglio del nastro dell’agenzia di Frosinone avvenuto il 9 gennaio e continueremo con l’apertura della nostra prima agenzia diretta a Milano, precisamente a Paderno all’interno del centro commerciale Carrefour ed a seguire, Collegno (TO), Siena, Roma, Brescia, Salerno, Torino Catanzaro, Messina, Aversa, Napoli, Lamezia Terme, Galli-

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poli, Crotone, ed altri in trattativa. Le principali kermesse saranno il salone del Franchising – retails & startup in quel di Napoli il 18 e 19 Maggio e l’assemblea dei soci che sarà convocata prima dell’estate per l’approvazione del bilancio aziendale. Redazione

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LA PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA

“La progettazione organizzativa è soprattutto ricerca di ordine e controllo” (Carlo Turati 1998 -l’organizzazione semplice)

a definizione di Turati evidenzia come la progettazione organizzativa è legata al concetto di ordine e controllo, ovvero un’azienda si definisce organizzata se la qualità delle sue attività risulta “ordinata e controllata,” in modo tale da garantire il corretto funzionamento dell’azienda stessa. Affinché un’azienda funzioni correttamente è necessario, dunque, che sia supportata da una adeguata progettazione organizzativa che tenga conto delle seguenti variabili coinvolte: • uso efficiente delle risorse; • adeguato controllo dei costi; • gestione dei rapporti con

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diversi stakeholder; • visione manageriale; • adeguata gestione delle risorse umane; • comunicazione verso l’interno e verso l’esterno dalla quale devono emergere la mission e la vision aziendale; • qualità nei prodotti/servizi offerti. Un concetto importante e fondamentale è quello di “cultura organizzativa”. Si sviluppa quando un gruppo di lavoro ha una storia comune, stabile ed omogenea, che fa leva su valori condivisi in grado di influenzare il comportamento dei soggetti coinvolti. Una soluzione organizzativa che con-

duce inevitabilmente ad una gestione del comportamento delle risorse umane presenti in azienda sarà tanto più valida nella misura in cui riesce: • a valorizzare le risorse a disposizione (efficienza) per raggiungere i risultati desiderati (efficacia); • ad adattarsi all’ambiente in trasformazione (flessibilità); • a facilitare e supportare la ricerca di soluzioni in grado di migliorare la gestione della variabile tempo (velocità); • a coniugare gli elementi indicati nel perseguimento di condizioni di equilibrio economico (economicità).

Con il termine “efficacia” si intende la capacità di perseguire gli obiettivi dell’organizzazione. L’“efficienza”, invece, fa riferimento alla capacità di ottimizzare i costi e l’impiego delle risorse nel perseguire i fini dell’organizzazione. La “flessibilità” è legata alla capacità di rispondere alle esigenze esterne adeguando la propria organizzazione.

trollati” in linea con la progettazione organizzativa:

La “velocità” riguarda la riduzione dei tempi decisionali, di elaborazione delle informazioni, di risposta al mercato, di realizzazione di un prodotto, di erogazione di un servizio. Per ”economicità” si intende, infine, il perseguimento di un equilibrio economico di lungo periodo, congiuntamente alla realizzazione dei fini istituzionali dell’organizzazione e con una responsabilizzazione economica diffusa all’interno della stessa organizzazione. Secondo Mintzberg, studioso canadese di scienze gestionali, “le organizzazioni sono entità sociali guidate da obiettivi, progettate come sistemi di attività deliberatamente strutturate e coordinate che interagiscono con l’ambiente esterno”. Mintzberg individua cinque componenti di un'organizzazione che devono essere “ordinati e con-

Definisce le strategie e gli obiettivi dell’intera organizzazione, ed è responsabile del coordinamento e della direzione di tutte le parti della stessa;

1. il vertice strategico, formato dalle persone che hanno la responsabilità globale dell’Organizzazione. Deve assicurare che l’azienda assolva alla missione in modo efficace e che risponda ai bisogni degli shareholders e degli stakeholders.

2. la linea intermedia, collega il vertice strategico con il nucleo operativo, ed è responsabile dell’implementazione delle strategie definite dal vertice e del coordinamento delle diverse unità organizzative;

biente dell’Organizzazione, ad esempio l’area ricerca & sviluppo (R&S) o l’area ricerche di marketing; 5. lo staff di supporto, comprende numerose unità, tutte specializzate, che forniscono all’azienda un supporto “esterno” al suo flusso operativo (es: ufficio legale, centro elaborazione dati, laboratori). Da un punto di vista concreto, comprendere la teoria e la progettazione organizzativa aiuta le aziende a fornire elementi conoscitivi utili ad attuare i cambiamenti, offrendo un maggiore bagaglio di conoscenze, idee, concetti e modi di pensare che rappresentano le basi per la continuità delle moderne Organizzazioni.

3. il nucleo operativo, comprende le persone che svolgono la funzione di realizzazione dell’output dell’Organizzazione, in termini di prodotti o servizi; 4. la tecnostruttura, comprende le persone che contribuiscono alla gestione di sviluppi innovativi del cambiamento e adattamento all’am-

Dott.ssa Nadia Romano

Consulente di Organizzazione Aziendale, Qualità e Sicurezza Responsabile Qualità & Formazione UniPoste S.p.A. n.romano@uniposte.it

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cultura & benessere

ho letto da qualche parte che la prima cosa che impari quando viaggi è che tu non esisti, e io non volevo smettere di non esistere. Fatti le domande e datti le risposte

e risposte di Catherine Lacey è un libro edito dalla Sur e appena uscito in libreria (8 febbraio 2018). Libro scorrevole e fresco, richiama subito alla mente nell’ordine Uno, nessuno e centomila di Pirandello, il film del 2004 di Frank Oz La donna perfetta (The Stepford Wives), e La fabbrica delle mogli di Ira Levin a cui Oz si è rivolto in cerca di modelli. La trama presenta Mary, una trentenne americana in crisi: è affetta da un’infinità di dolori e disturbi psicosomatici che le hanno causato anche la perdita del lavoro. L’unico sollievo sembra venirle da una bizzarra forma di fisioterapia, esotica e molto costosa. Quando un misterioso gruppo di ricercatori le offre l’opportunità di una collaborazione ben retribuita, Mary accetta senza pensarci troppo. Deve prendere parte all’Esperimento Fidanzata (EF): un divo del cinema afflitto da ipervisibilità mediatica vuole provare a vivere una relazione di coppia artificiale. L’esperimento consiste nel monitorare il turno delle diverse fidanzate selezionate ad hoc per lui: la fidanzata materna che cucina, la fidanzata collerica con cui litigare, la fidanzata ordinaria con cui trascorrere i tempi morti in casa. Si tratta di un vero e proprio team che copre tutte le sfaccettature dell’amore, sesso e momenti di romanticismo compresi. Mary viene selezionata per il ruolo di fidanzata romantica. Sulle prime tutto sembra funzionare, ma poi il team di ricercatori degni del Grande Fratello cercano di ottenere un maggiore controllo sulle reazioni psichiche dei partecipanti e… Vale la pena leggerlo perché ci fa riflettere sulla possibilità che “l’amore sia un compromesso per ovviare al fatto che ci è dato di essere una persona sola”. Ma non solo. Vale la pena leggerlo perché è ironico e non sdolcinato. Vale la pena leggerlo perché ci induce a riflettere sulla possibilità di comandare il cuore nell’epoca dei social e dell’intelligenza artificiale. Rosa Chiara Vitolo Linguista rc.vitolo@gmail.com

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FASHION E-COMMERCE

BASTA UN CLICK di Viviana Imparato

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costume & società

egli ultimi anni il mondo della moda sta diventando sempre più digital e mobile, e l’e-commerce ne è l’esempio più lampante. Lo schermo piatto ora parla, racconta, descrive, ispira, conduce all’acquisto tramite leve digitali coinvolgenti ed emozionali. Cosa c’è di più comodo, facile e veloce di poter fare acquisti seduti comodamente sul vostro divano? E se non avete il computer, basta aprire l’applicazione del fashion ecommerce in questione sul vostro smartphone ed effettuare subito l’acquisto, in qualsiasi momento e luogo. Potete avere tutto quello che volete, subito. Basta un click. Nonostante un iniziale scetticismo, oggi il fenomeno dell’e-commerce si è stabilizzato come valida alternativa allo shopping nei punti vendita e, anzi, sempre più spesso viene preferito, soprattutto dalla new generation. I paesi in cui questa modalità di vendita on-line ha riscosso più successo sono stati, fin da subito, gli USA, la Germania, la Francia ed il Regno Unito; anche l’Italia, che inizialmente sembrava restìa a questo tipo di approccio, si sta sempre

di più convertendo, tanto che nel nostro paese gli acquirenti del mondo del fashion on-line sono oggi 4,2 milioni, pari al 16% degli utenti Internet. Consultare un ecommerce diventa oggi, oltre che alternativa (più comoda, efficiente e naturale) allo shopping tradizionale, anche un motivo di svago, un momento di divertimento per chi vuole fuggire dalla routine di tutti i giorni, ma non ne ha l’effettivo tempo materiale. E così, milioni e milioni di persone possono compiere questa esperienza d’acquisto del tutto nuova, emozionante e soddisfacente, che permette di trovarsi davanti ad una grande vetrina virtuale e, con un solo click, di trasformare l’esposizione (di prodotti) in acquisto. L’ e-commerce non è altro che un biglietto da visita del negozio per mostrarsi al mondo digitale. Secondo il Fashion Tech Insights 2017, i nuovi consumatori sono persino disposti a pagare quasi il doppio per abiti di qualità su Internet, in particolare se personalizzati. La personalizzazione, avere prodotti unici e diversificati spingono la nuova generazione a veri e propri investimenti. Sulla

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costume & società

base dei dati raccolti, il fashion è senza dubbio uno dei settori trainanti dell’e-commerce. Il motivo? Facile! Perché ha riconosciuto sin da subito il ruolo chiave di internet e ha saputo adattarsi ai cambiamenti nel modo di acquistare dei consumatori. I dati del 2016 dicono che 18,8 milioni di italiani comprano online, e comprano tanto: più di 19 miliardi di euro spesi in un anno. Secondo le previsioni dell’Osservatorio, l’e-commerce italiano nel 2017 ha chiuso con un fatturato di 31,7 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto al 2016. Perché acquistare online? Perché si può risparmiare. Il prezzo degli articoli disponibili sulle piattaforme on-line, che solitamente è inferiore rispetto a quello degli articoli venduti “off-line”: questo perché il risparmio che l’azienda ottiene nell’allestimento dell’e-commerce si ripercuote direttamente sul prezzo dei prodotti. Perché si può scegliere tra una gamma molto ampia di prodotti. La possibilità di reperire con più facilità articoli che spesso in negozio sono terminati, o ancora il vantaggio di acquistare prodotti introvabili altrove. Perché i siti e-commerce forniscono dei consigli utili e un elenco di prodotti correlati, per facilitare l’acquisto del cliente. La possibilità di poter confrontare le migliori offerte: accade molto spesso, infatti, che un particolare articolo sia presente su diverse piattaforme di shopping on-line e, grazie alla

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comparazione fra i diversi siti, è possibile per l’utente trovare il prezzo più vantaggioso. Alla base di questa scelta c’è anzitutto la possibilità del risparmio grazie a occasioni e promozioni speciali. Attenti però non è tutto oro quello che luccica. Il rischio della truffa è sempre dietro l’angolo e quindi prestare massima attenzione prima di effettuare acquisti. Ecco alcuni Shop online più cliccati: ASOS , Net-a-porter (la moda del lusso ) Zalando, LuisaViaRoma, Amazon…Attenzione, però, a non dimenticare i 21 milioni di italiani non connessi.

Viviana Imparato Collaboratrice Redazione Mr.magazine

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di Federica Scandu

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urra

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TAGLIATELLE CON CARCIOFI E SALSICCIA Dosi per 4 persone: 360g di tagliatelle 4 carciofi di medie dimensioni 1 limone 2 salsicce di maiale Olio extravergine d’oliva Q.b. ½ bicchiere di vino bianco 1 spicchio d’aglio Sale e pepe Q.b. Prezzemolo Pecorino Difficoltà media Preparazione Totale 30 minuti

er la preparazione di questa ricetta verrà utilizzato un ingrediente a dir poco speciale del mio bellissimo Cilento, ovvero, il rinomato “Carciofo di Paestum IGP” coltivato nella piana del Sele. Per prima cosa pulite i carciofi rimuovendo le foglie più dure , partendo dall’esterno fino ad arrivare al cuore più tenero. Eliminate anche la parte finale del gambo e pelate lo strato fibroso . A questo punto eliminate la punta, la parte con le spine. Tagliate il carciofo a metà e privatelo della barba interna con un coltellino e tagliate la parte rimanente a fettine sottili. Trasferite i carciofi in un contenitore con acqua e limone per evitare che anneriscano a contatto con l’aria. Nel frattempo passate alla preparazione della salsiccia. Con l’aiuto di un coltellino privatela del budello e sgretolatela stesso con l’aiuto delle mani o di una spatolina. Ora, versate in una padella l’olio e fate rosolare lo spicchio d’aglio. Scolate i carciofi e aggiungeteli alla padella, insaporite di sale e pepe a piacere. Lasciate rosolare per qualche minuto i carciofi a fuoco medio-alto, girando di tanto in tanto. Dopo di che, versate il vino bianco e lasciatelo evaporare. Continuate la cottura con aggiunta di acqua. Unite la salsiccia ai carciofi e lasciateli cuocere per almeno una decina di minuti. A questo punto avrete già messo sul fuoco una pentola con acqua salata che servirà per cuocere la pasta. Lessate le tagliatelle per 6-7 minuti, a questo punto il condimento sarà pronto, aggiungete una spolverata di prezzemolo e pecorino. Con l’aiuto di un mestolo per spaghetti scolate le tagliatelle direttamente in padella. Mescolate e servite con l’aggiunta del pecorino a scaglie.

Federica Scandurra

federicascan@hotmail.it

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USA 2017 Animazione 105' Adrian Molina Cast/voci: Gael GarcĂa Bernal Benjamin Bratt Renee Victor

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Miguel sogna di diventare un celebre musicista come il suo idolo Ernesto de la Cruz. A seguito di una misteriosa serie di eventi, Miguel si ritrova nella sorprendente e coloratissima Terra dei Morti. Lungo il cammino, si imbatte nellâ&#x20AC;&#x2122;affascinante truffatore Hector e insieme intraprendono uno straordinario viaggio alla scoperta della storia segreta della famiglia di Miguel. Finalmente un film animato dalla trama non scontata ed emozionante, che riesce a travolgere tutti grandi e piccini. Danilo Perillo daniwara.4@gmail.com

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La Regina di Paestum

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