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Momenti Alessandra Capone

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spagine - magazzino di poesia 20

Spagine è un periodico di informazione culturale dell’Associazione Culturale Fondo Verri di Lecce


Alessandra Capone

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M


pagina 5

NOTTE

Nella notte, ove il travagliar di questa nostra umana esistenza tace, in questo momento senza tempo, dolci melodie intona il silenzio. Canta la beatitudine di ciò che è ove il passato e il futuro non trovano posa. Qui, il mio cuore batte, il mio respiro entra ed esce, il sangue circola, semplicemente. Tutto è vivo e pulsante nel silenzio... tutto è energia che fluisce, ovunque, senza meta. L'essenza è qui, nel movimento, in ogni singola pulsazione dell'essere... dell'essere VIVA.

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pagina 6

LA FINE E' SOLO L'INIZIO

Ho dimorato ove il giorno e la notte si elevano in un'unica danza, in cui la vita gioca a scacchi con la morte, in cui la sofferenza è soppiantata dalla gioia del nascere, dai vagiti di nuove creature angeli che rallegrano i cuori di chi tribola in attesa di nuova luce. Ho toccato la sofferenza, l'ho sfiorata, mi ha permeato il cuore aprendolo a nuova gioia. La fine è solo l'inizio, in un continuo circolo che ci attraversa in rispettoso silenzio".

Alessandra Capone

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pagina 7

GIOIA

"Melodia del cuore è la gioia, come brezza accarezza ogni mia cellula. Dolcezza, un senso di dolcezza mi assale, mi avvolge come sottile manto di seta. E' pace, quiete, immobilità ... il naufragar in un mare di beatitudine"

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pagina 8

LASCIA ANDARE

Sii in pace, lascia andare… distaccati da ciò che non è: fallace illusione. osserva, osserva le impetuose onde placarsi… come un marinaio sii fermo al tuo timone. osserva e lasciati andare, lascia che la mente segua il suo corso, trascendila, lasciatela volare guidata dalla forte benevolenza che trasforma, sopisce il conscio innalzandoti a nuova luce.

Alessandra Capone

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pagina 9

IN ATTESA DI INCONTRARTI

Peregrina lungo il sentiero della vita, ora cosciente del mio viaggiare alla ricerca di Itaca. a piedi nudi ho solcato terre arse dal sole cocente, nutrite dal matido sudore dagli invisibili rigoli che, taglienti, hanno segnato il mio cuore. ho solcato terre fertili, di lussureggianti paesaggi ho goduto. Ho goduto di infinite distese di vita di cui ero parte, parte del Tutto, di quell’universo che è in me ed io in Lui. Peregrina io sono, in cerca di quel Sé: scintilla primordiale del nostro essere, della mia anima… del mio spirito. E vado in attesa di incontrarti…

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pagina 10

LE STAGIONI DELLA VITA

Una porta si apre… effluvi di profumo mi avvolgono in un dolce sentire vita, nuova vita io sento… ascolto il divenire, mi penetra e di esso mi nutro nel momento dell’essere. Colori, nuvole di colori dipingono le preziose isole di pace sparse nella caotica modernità… paesaggi che incantano il cuore che, ora odo intonare il suo bel canto. giunge la notte per chi sa solo sentire. E’ già mattina… pelle arsa dal sole cocente, mani nodose come ulivi secolari accarezzano la terra matida del loro sudore Tutto è in divenire… il sole accompagna le lunghe giornate di quanti, stanchi, cercano vani rifugi, cercano fuori, altrove, ignari che il vero rifugio,la vera pace è in Sé. giunge la notte per chi sa solo sentire. E’ già mattina… La natura si prepara al suo lieto dormire, si spoglia di ciò che è stato in attesa di quel che sarà Il sole lascia il posto alle tenebre, si riposa e, tiepido, si nasconde dietro nuvole che vanno disfacendosi, diverse eppur sempre se stesse. giunge la notte per chi sa solo sentire. Alessandra Capone

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pagina 11

E’ già mattina… il gelo tagliente si posa sulla pelle nuda, la pioggia copre la terra rendendo il tutto un’indistinguibile palude. I colori richiamano il calore sopraffatti dal grigiore che nulla distingue giunge la notte per chi sa solo sentire. E’ già mattina… Una porta si apre… effluvi di profumo mi avvolgono in un dolce sentire… è ancora primavera.

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pagina 12

ARMONIA

Nel campo del meraviglioso si svolge la vita, terra nella quale ogni cosa è fibra dello stesso tessuto. Armonia, pura armonia riassunta nel Tutto è la vita, scintilla dell’anima… dimora dello spirito.

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pagina 13

LENTAMENTE VADO

Quando hai vissuto guardando il mondo da una finestra e ora scopri che quel mondo è stato sempre in te perché creatura del tutto che è vita, il cuor si rallegra, l’anima si libra, lo spirito intona un dolce canto di gioia. Le tenebre, un tempo nefaste, si trasformano in luce. il cuore rinasce in una nuova primavera… la mia. Il silenzio è il mio compagno nell’alternarsi delle stagioni. dei paesaggi che costellano il mio cammino. Lentamente vado, ora spossata da improvvisa tempesta o dalla pioggia battente o dal sole cocente, vado, senza affrettarmi, perché solo così raggiungerò l’epifania dell’essere.

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pagina 14

VITA...

Nebbia, nebbia che tutto informe hai reso ora svanisci dagli occhi miei così che la luce lentamente possa rischiarare la mia mente… il mio cuore. Un vagito, ecco un vagito io odo, che racconta di quel dolore che saluta la vita. Un pianto mi assale, estatico e al contempo amaro, così è la vita: un’alternarsi di nubi e sereno di grigi inverni e rigogliose primavere. Vita... epiteto che nulla dice ma tutto accoglie: ambivalenza dell’essere in bilico tra inizio e fine in un continuo andirivieni di cui falsamente siamo coscienti: tutto ha una fine ma tutti ne rifuggono inorriditi da quel distacco che scrive la parola fine a quel capitolo che vorresti trattenere anche solo per sentirti certo della tua esistenza: di ciò che sei davanti al timore dell’ignoto

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pagina 15

FOLLIA

cos'è vera follia mi domando? la presunzione di chi crede di essere sempre nel giusto, di chi si erege a giustiziere delle umane genti, o di chi crede di replicare l'originaria scintilla da cui fu vita... questo mi chiedo. guardando questo mondo con occhi nuovi scopro le rovine del delirio umano di quella egoicità che per generazioni si propaga come indelebile virus. La sete di potere, del sentirsi giusti tra i giusti ha portato a questa civiltà che non conosce limiti alla distruzione della propria esistenza ove l'altro è solo nemico da dominare da distruggere nella cecità di quella semplice legge che il cuore conosce, se lo si ascoltasse: nulla in questa vita ci appartiene perchè tutti siamo parte del tutto. io sono nell'infinitesima creatura come lei è in me. nulla ci appartiene perchè siamo solo viaggiatori su questa terra. Il male che è fatto all'altro è lo squarcio della mia anima perchè io sono in lui QUESTA è follia?...

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pagina 16

SII TE STESSO

Vola alto nel cielo, trasformati nella vetta più elevata tra tutte le montagne della terra, eleva il tuo Essere, sii te stesso. lasciati andare, abbandonati al silenzio e, nella vacuità della notte danzerai con l’essenza dell’Universo perché tu sei l’Universo parte di quella melodia che parla di gioia, parla di vita La paura di un tempo è ormai svanita perché ora hai trovato te stesso.

Alessandra Capone

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pagina 17

Ăˆ CALMA

ti osservo nel tuo infinito intercedere, ascolto la tua voce raccontare di millenarie avventure. Il mio Io si fonde con la meraviglia del creato‌ ora sono il cielo, la terra, le stelle. Ti osservo ascolto mi immergo nel tuo incessante fluttuare il tuo respiro diventa il mio. è calma.

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pagina 18

OVUNQUE IO VADA...

Non importa più chi sia stata, chi sono o chi sarò... non mi importa, perchè sarò sempre e solo in quel momento ovunque io vada. Quando inizi ad ascoltare la tua voce, il tuo cuore, il tuo respiro, impari ad essere luce per te stessa.

Quell'esile giunco che ero è ora montagna. Maestosa mi ergo, pronta ad accogliere il gelo dell'inverno in attesa del rifiorir della primavera.

Ciò che io sono stata, ciò che io sono, ciò che io sarò... non importa più, perchè sarò sempre e solo in quel momento....ovunque io vada.

Alessandra Capone

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pagina 19

IO ME MIO

un puro nulla sarò, uno specchio nel quale per la prima volta gli occhi miei si apriranno all’unica realtà che è… l’io, il me e il mio si dissolveranno come bolle nell’aria lasciando il posto all’unica cosa che abbiamo in questo istante: il presente, oltre il quale tutto è… sogno, speranza, aspettativa… illusione

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pagina 20

FLUTTUA…

fluttua, senza peso, né corpo, né mente osserva e ne sii libero… rimani testimone di ciò che è… non giudicare i pensieri non giudicare le emozioni… sii loro testimone osserva poi il corpo e sii suo testimone coltiva quest’arte: non fare. il corpo non è la mente l’essenza non sono i pensieri non sono le emozioni. non indugiare nella sofferenza comprendi l’attaccamento e l’avversione, discioglili e lascia andare non inseguire più il passato non coltivare aspettative il passato non c’è più il futuro non è ancora arrivato. discerni il presente vivi il momento…vivi il qui e ora.

Alessandra Capone

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pagina 21

IL SEME DELL'EQUANIMITĂ€.

Offuscato dalla egoitĂ di questa esistenza era il mio essere cieco della sofferenza, impermanenza inconsistenza dell'io. prigioniera della mente ero, fiume in piena che a lungo con i suoi gorghi e mulinelli mi ha trascinata lontano dal presente, avviluppata com'ero al passato, proiettata all'incertezza del futuro. ora sono qui, conscia della metamorfosi di ogni essere... della metamorfosi dell'esistenza, osservo, scevra dal giudizio, il fenomeno del sorgere, osservo il fenomeno del passare, osservo e, benevola accolgo la vita, con compassione saluto la sofferenza, con gioia ascolto il cuore, compartecipe sono nell'ascolto del bene altrui. osservo e con pazienza e amore coltivo il seme dell'equanimitĂ .

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pagina 22

VOCE

Semi sparsi dal vento sono le mie parole Vanno, verso mete sconosciute alla ricerca di feconda terra. Libere nell’aere sono le mie parole Vanno, oltre il silenzio di chi non vuol sentire, di chi non vuol sapere, non vuol sapere. Vanno le mie parole, piegando le catene dell’indifferenza, stracciando i bavagli dell’arroganza. Vanno le mie parole, dando voce a chi non osa dire, a chi è in attesa di osare: di elevare la propria voce in un inno di libertà.

Alessandra Capone

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pagina 23

A MIO PADRE

Ti guardavo ammutolito dal tuo silenzio, chiuso nel tuo dolore rapito da quel male che ti ha fatto ombra, immagine sfocata di ciò che eri… luce della mia vita. Ti guardavo, soffocando lacrime amare io, non ancora donna ma non più bambina io, che sognavo per una volta ancora un tuo amorevole sguardo una tua dolce parola. Ti guardavo, perso nell’oscurità, Prigioniero di quell ‘apatia Che ogni gioia lasciava nell’indifferenza. Pensavo di averti perduto padre mio E invece ora sei qui Risorto dalle ceneri da quell’oblio che ci aveva resi ISOLE.

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pagina 24

INNO ALL’AMORE

Non fermare l’amore. Non lasciare che l’orgoglio ti impedisca di scioglierti in quell’ abbraccio, in quel sorriso che può solo donare gioia. Non lasciare che il silenzio ti allontani, costruisca impenetrabili mura che tutto lasciano nell’indifferenza. Non lasciare che l’odio geli il tuo cuore, crei catene che avvinghieranno la tua esistenza. Ama, gioisci della semplicità della vita, della meravigliosità del divenire spesso noi dimentichi: avvezzi ad inseguir vane promesse, rapiti da quell’individualità che lascia nell’ombra, quando il mondo ti vorrebbe parte del suo esistere.

Alessandra Capone

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pagina 25

TRA LA PAURA E IL NIENTE

Tra la paura e il niente ho scelto la paura. Non il terrore o l’orrore che lacerano i cuori e le anime, ma la paura. Quel brivido che accarezza la tua pelle, Attraversa le tue vene, fa sussultare il tuo cuore. Tra la paura e il niente Ho scelto la paura… HO scelto di essere viva. Il niente è il nulla, l’oblio che ti consuma in un tempo senza tempo ove non c’è emozione… ove tutto è niente…il nulla. SOGNO Nel silenzio della notte tutto tace per chi non sa ascoltare Il flebile pulsare della vita. Insonne, come anima che vaga Nell’oscurità profonda Rapita fui da quel dolce canto. Dolce voce di donna che ammaliatami mi condusse alla sua foce. Era lì, seduta in un angolo di fioca luce. Era lì, con in mano un piccolo fagotto. Da apparir prezioso tesoro e tutto sembrava scomparire Inghiottito in uno spazio senza tempo. Era lì... ERO LI’ nella dolcezza di quell’abbraccio. spagine

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pagina 26

SOLITARIO VIAGGIATORE

A piedi nudi ho percorso sconosciuti sentieri Ricercando la vitale essenza, io, che credevo d’esser solitario viaggiatore. Ma fallace fu il pensamento mio: un dì, quando le forze avean abbandonato le membra mie Io, ormai preda dell’oscurità profonda, nuda,con le mie debolezze , la mia solitudine, al fianco mio sentì una voce amica, consolatrice in quel momento di abbandono. E come il sol che rigenera la terra dopo la tempesta, avvertì il rifiorir dei sensi. A piedi nudi percorro sconosciuti sentieri Conscia dell’imprevedibilità dell’esistere, ma con in cuore la certezza di non essere mai stata… …perché nessuno mai lo è… SOLITARIO VIAGGIATORE NEL CAMMINO DELLA VITA.

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pagina 27

FREMITO D’ALI

Eri in me, un piccolo puntino ancora informe; eppure eri lì, già parte della mia vita… meraviglioso essere, meraviglioso dono. Ad ogni tuo movimento, un sussulto, come un piccolo fremito d’ali, tu, microscopica crisalide, oggi splendida farfalla. Parte di questo mondo, tu sei, di questa mia vita che ci vede partecipi in un continuo incontro, rapite da un’invisibile forza che ci lega, mi inebria, accrescendo in me la consapevolezza di essere madre.

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pagina 28

ME STESSA

La mia vita si schiude come un fiore: ho cessato di essere colei che speravo… ho cessato di essere chi non sono mai stata. Il mondo è ciò che portiamo dentro: tutto ha senso perché noi esistiamo. Nel silenzio della notte, deposte le umane difese, l’anima mia, libera, si eleva ad ascoltare le ragioni del cuore. cuore che pulsa al ritmo di una nuova vita, nutrito da quell’amore a lungo negato, da quell’amore che, ora, mi rende nuova creatura: mai paga di scoprirsi meravigliosamente se stessa.

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pagina 29

NUOVA LUCE

Ho raccolto pietre nel mio cuore, macigni taglienti come lame di spada. Ho raccolto pietre nel mio cuore, una dopo l’altra, lentamente… e lentamente le ho accantonate, lì, nel mio cuore:i io pura ombra. Poi, d’improvviso, una luce, una luce fioca, lentamente, si fa strada tra quei macigni taglienti come spade. Ogni giorno quel barlume si trasforma, Acquista forza, mi attraversa, mi rigenera…mi rigenera donandomi una nuova vita…la MIA.

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pagina 30

PAZIENZA

Sono paziente…ora. Le esperienze, in fondo, vanno e svaniscono. E così, mi scoprirò a sorriderne…un giorno. Per questo ho scelto la serenità, ho scelto di liberarmi della sofferenza

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pagina 31

SOGNO O REALTÁ? Non piangevo sogno concreto o realtà senza guida?

La perfezione è terribile le sue insoddisfazioni pietrificano la volontà

Non le voglio vedere e così guardo avanti Non mi voglio voltare per non scrutare il passato Sono qui per riposare …rendere l'anima mia leggera cosciente della mia lieta incoscienza

Sono paga e canto

la luce ridesta le mie dolci speranze di rinnovato ardor.

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pagina 32

NUVOLE

In cielo leggere si muovono le nuvole. Ne fisso una, mi ci identifico. Mi lascio andare nell'immensità del cielo senza una direzione, senza emozioni senza peso senza desideri Sono nuvola ora e sono qui già diversa da come ero nuova eppure sempre me stessa. vago, aleggio, mi disfaccio, scompaio. Scompare il mio corpo etereo, io come nuvola e resta la mia coscienza, resta il me puro, scevro da legami, IO parte di questo mondo con cui divento un UNO. La mia sofferenza sarà la mia forza la mia debolezza il cielo su cui scriverò nuove storie non voglio più rifiutare ciò che sono forse solo così la mia mente sarà cheta priva di quell'angoscia che MI ANNEBBIA IL CUORE

Alessandra Capone

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pagina 33

VISIONE

Il mio sguardo si perde nell’immensità dell’Universo, nella meravigliosità della natura ove tutto è parte dell’Uno, parte di quell’Amore che anima la nostra essenza…ci nutre. Il mare, la terra, il cielo, ogni singola presenza è essa stessa universo, perfetto nel suo esistere, misterioso ed etero… come eterea è l’anima mia che libra tra mondi sconfinati alla ricerca di una realtà che travalichi l’umana esistenza. I miei occhi si perdono in mondi sconosciuti, in sogni irrealizzati in speranze non ancora tradite. Sogno per sfuggire a questa realtà a volte sterile, dimentica della magia che si svela all’innocente fanciullezza.

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pagina 34

CIO' CHE IO SONO

ciò che io sono, ciò che io ero o sarò non trovava posto in una dimensione senza spazio e senza tempo. all'unisono il mio io seguiva come onda l'essere del tutto, risacca di un oceano di cui ero parte. ciò che io sono, ciò che io ero o sarò non trovava posto quando il mio cuore, il mio respiro era il respiro del tutto. quando l'universo era in me ed io ero l'universo. io ero in ogni cosa, in ogni essere in ogni parte di quel tempo senza tempo dove la mia anima ha intravisto il mio spirito dove il mio corpo ha avuto riconoscimento dove c'ero io come essere in "cammino" stranito dal sentirsi parte di questo mondo dove la fine è l'inizio di una nuova via.

Alessandra Capone

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pagina 35

OVUNQUE TU SEI

Ovunque tu sei, insulsa, inattaccabile. Nutrita dall’ipocrisia di un mondo incapace di sopportare la sofferenza dei deboli.

Ovunque tu sei Sorda al grido di quei corpi annientati Di quelle anime lacerate. Abominio di questa società Del perbenismo e del “progresso”. Ovunque tu sei Ovunque radichi le tue radici: nei focolari domestici, nelle scuole, nella dimora di Cristo, spesso infangata da chi professa rispetto e amore.

Ovunque tu sei Forte di questo mondo Ormai saturo di violenza Ma la speranza di sconfiggerla ESISTE. Siamo noi, sono io te Tutti coloro che dicono no Che sono pronti a lottare Perché la vita di chi ne è vittima Possa essere salvata. spagine

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pagina 36

VENTO

“Svegliati, non lasciarti imbrogliare, non abituarti mai al dolore. Apri gli occhi, apriti all’Amore” Avventura della coscienza è la vita, odissea travagliata dal fato e dagli elementi. Ora sono qui… un viaggiatore alla ricerca della casa natia. Navigo con i venti del mutamento, i venti del dolore e della sofferenze, della gioia e dell’amore. Viaggio verso nuovi lidi, verso nuovi porti attraccherò volta a coglierne l’essenza attraverso la poesia o il silenzio della mente e del corpo in pace. E forse un giorno, quando la mia ricerca giungerà alla fine, i miei occhi sveleranno ciò che l’anima mia ha sempre saputo… mai lasciai il porto, mai mi allontanai dal vero sé.

Alessandra Capone

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pagina 37

DENTRO DI ME

Dentro di me due mari, una tempesta. Onde su onde, io naufraga dei miei pensieri. Ho paura. Domande mi tormentano Non appena il corpo mio cerca ristoro. Cerco di uscire da quel vortice di emozioni. Chi sono? Dove mi trovo? Cosa sto facendo? Le risposte, sono vicine a me, ecco, ci sono quasi… e intanto, dentro me la felicità comincia ad accarezzarmi mentre quelle risposte cercano di tornare a galla. Ecco, un’onda… Quell’onda che mi allontana Ancora una volta da me stessa. Mi faccio forza Perché so di non essere sola. Perché so che riuscirò a far tornare a galla me stessa… A ricongiungere i miei “due mari” Quell’onda ritornerà Ma non sono più sola…ora. Sarà più facile affrontarla… Ed un giorno, riuscirò a veder nascere un nuovo arcobaleno.

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pagina 38

CAMMINO

Ad ogni passo un nuovo paesaggio alture colline specchi d'acqua cheta o di mare in burrasca tutto cambia senza posa si evolve, trasforma, scompare, in attesa di rinascere. questa è vita... ma non la mia, non ora. avvolta ora da una coltre di nebbia che annulla gli occhi miei. persa, ecco quel che sento, persa in uno spazio senza tempo qui inizio a vivere intrappolata da una perversa apatia che mi annienta annullando il mio essere respiro per sopravvivere, sorrido per compiacere resisto per non morire.. PENSA Pensa al mare… A quello spettacolo meraviglioso, fiabesco, inspiegabile… che incanta. o alla pioggia, che del terreno arido della vita ne fa un profumato giardino. Pensa a ciò che di meraviglioso ci circonda, Alla semplicità del creato. Pensa a tutto ciò che ci è stato donato Quando tutto frana dentro e attorno a noi Si leva un grido di dolore. Alessandra Capone

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pagina 39

Come onde contro le quali Guscio di noce ondivago è la nostra barca A quale scoglio attraccare? A quale porto? Domani, in altro cielo, splenderanno come stelle di felicità le lacrime di quel dolore… perché in fondo scoprirai che fu bene piangerle.

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pagina 40

NOTA DI COLORE Siamo parte di un gregge umano, senza una nota di colore, gocce del fiume della storia che va, va, incosciamente, senza sapere dove. Siamo solo numeri, rotelline di un ingranaggio. Nonostante il mondo abbagliante, ci morde dentro l’insoddisfazione. Ma la vita è bella Ogni esistenza è un pezzo unico: ciascuno di noi è un’unicità irripetibile la vita è bella e va vissuta la vita è un atto di amore. La più grande pazienza consiste nell’accettarsi… Pregi e difetti. nessuno di noi è un di più.. nessuno di noi è inutile o sbagliato tutti siamo in fondo splendide creature splendide per la nostra fallacità per la nostra imperfezione che ci rende insostituibili nell’immensità del creato.

Alessandra Capone

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BALLO IN MASCHERA

Sarebbe bello tornare bambini Per vedere il mondo con meraviglia Come se fosse la prima volta. Un cammino a ritroso: il cammino della vita. oggi nulla sembra stupirci, incantarci: abbiamo perso la gioia della scoperta abbiamo perso la gioia della meraviglia. Eppure, nell’universo, ci sono più misteri Di quelli che pensiamo. È questione di sguardo: possono dispiegarsi dinnanzi scenari fiabeschi, cieli gremiti di stelle, distese azzurre di mare… e non vederli. La tristezza domina sul volto di molti giovani, il sorriso è raro, la risata solo una maschera come chi assiste ad una comica e applaude travolto dalla platea. Per fortuna, altri, che la vita Sia un ballo in maschera, non osano pensarlo.

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pagina 42

VIVERE

Nella vita a momenti ebbri di felicità Si accompagnano quelli tristi Il segreto è avere il coraggio di accettarsi. non prendersi sul serio. Siamo quel che siamo e basta, con i nostri limiti e difetti, con i nostri sogni, a volte infranti, a volte che rifioriscono in altro. Nulla s’improvvisa, tutto si costruisce momento per momento, atomo per atomo. Niente è inutile, irrilevante, nella vita: tutto ha un peso, un valore. Tutto ritorna tutto è una scoperta Tutto sta nel vivere coerentemente Ciò che ci è stato donato.

Alessandra Capone

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pagina 43

RISCOPRIRSI

I giorni si accumulano, stanchi, scivolando sul piano inclinato del nulla. Alle prese col dramma dell’esistenza, la gente, delusa, ritiene una beffa pensare alla vita come una festa. Eppure, se guardiamo il mondo, le cose con gli occhi di bambini, vi scopriremo tanto gioia. Gioia è meraviglia, lo stupore di contemplare le cose, gioia nel sorriso dell’alba che ritorna dopo aver giocato a rimpiattino con la notte. Gioia nel libro, che leggo, in cui l’autore ha stemperato la sua anima, per alimentarne la mia. Gioia nel sapere, che, al di là Del muro della morte C’è il sorriso di chi Mi attende per introdurmi alla festa. GIOIA È SAPERE CHE NELLA VITA NESSUNO È MAI VERAMENTE SOLO.

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pagina 44

IMMAGINE RIFLESSA

Abbiamo un volto, mostriamolo luminoso e felice a quanti brancolano nel buio dei loro cedimenti. Noi siamo nel mondo, ma non del mondo… al di là dell’apparenza ciò che conta è l’interiorità e lo spirito la sincerità e l’umiltà non forma ma sostanza.. ogni vita ha il suo dramma ogni uomo è un romanzo scritto da ansie, speranze gioie e dolori. Dubbi e interrogativi. Ogni essere è altro Al di là dell’immagine riflessa nello specchio. IL PRESENTE Sono essere che vive Il tormento d’avere un’anima immortale Nello scafandro di un corpo mortale. Il mio cammino è sempre incerto e inquieto in un’avventura, la vita, che è un fiume Che irresistibilmente corre verso la foce… una fine…la sua. Sul quadrante dell’orologio del tempo, si inseguono le ore, i giorni, l’età, e s’appresta la morte. Ogni alba, che sorge, è un passo avanti verso la sera, la sera della vita. nascendo, si parte per un lungo viaggio un vento gagliardo ti spinge Alessandra Capone

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un sole ti illumina e scalda. Il tempo passa e cominci col chiederti Cosa sarà il domani al tramonto? In questo momento che è l’oggi Del mio divenire Vorrei che l’anima mia Fluttuasse fuori da questo mio corpo mortale In uno spazio senza tempo Ove la mente mia non avesse accesso Libera dai suoi tormenti… Non ho mai tanto aspettato un giorno in cui non avverrà nulla..

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Alessandra Capone

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Ottobre 2014

Il Fondo Verri è in via Santa Maria del Paradiso 8.a a Lecce (cap 73100) telefono 0832-304522 fondoverri@tiscali.it Spagine è su issuu.com/mmmotus https://www.facebook.com/perspagine


Alessandra Capone è nata a Lecce il 19 dicembre del 1978, vive a Monteroni di Lecce dove esercita la professione di avvocato e mediatore familiare. Avvicinatasi per caso alla poesia ora la vive come strumento per parlare del vissuto, dell'essere nella sua uniforme eterogeneità .

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