Voli e volti nella chiesa dello Spirito Santo a Lecce

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Una rubrica a cura di Fabio A. Grasso

La chiesa dello Spirito Santo a Lecce: note pittoriche di due sacri vol(t)i

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La chiesa dello Spirito Santo a Lecce: note pittoriche di due sacri vol(t)i di Fabio A. Grasso

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ra le architetture più significative ­perché le­ gate alla vita religiosa, politica, economica ed infine artistica­ della città di Lecce è quel­ l’articolato complesso edilizio noto ancora oggi come Ospedale dello Spirito Santo. Privato ora­ mai della sua funzione originaria e ridotto, già dagli inizi dello scorso secolo a sede d’uffici pub­ blici (prima del Ministero delle Finanze ora di quello della Cultura) continua ad attendere una destinazione che recuperi il legame con la città e, più in generale, con il territorio al servizio dei quali nacque. A dispetto di una realtà contempo­ ranea che spesso, sempre più spesso, dimostra poca reale sensibilità nei confronti del passato, quest’ultimo continua a parlarci ostinatamente. E lo fa, proprio all’interno della chiesa dello Spi­ rito Santo, attraverso l’apparizione di opere ina­ spettate perché nascoste fino a pochissimo tempo fa da muri, strati di intonaco o semplici scialbature. È il caso della parete di fondo della chiesa di quest’ospedale dove recentemente sono apparsi lacerti ampi e ben leggibili (almeno in un caso) di dipinti. Nella parte più bassa, al cen­ tro di quel muro a fondale dello spazio interno, là dove era collocato l’altare maggiore, è quanto ri­ mane di un’opera pittorica parietale dedicata alla discesa dello Spirito Santo (è il titolo della chiesa). Al centro si vede, relativamente poco a dire il vero a causa di un pessimo stato conservativo della materia pittorica, il volto della Vergine, monu­ mentale come fosse una matrona romana, che appare inginocchiata e circondata dagli apostoli nell’istante in cui, lo supponiamo, sta per discen­ dere su tutti loro proprio quel sommo Spirito. È la Pentecoste, la Pasqua delle Rose, evento cen­ trale nella storia, anche quella quotidiana, del­

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l’edificio, giorno in cui si estraevano a sorte i no­ minativi delle orfane cui offrire una dote pari a trenta ducati (così nei documenti). Il volto della Vergine lascia supporre una, come si diceva, mo­ numentalità singolare, quella della celebre Pietà michelangiolesca in San Pietro, e in particolare i lineamenti della bocca, del naso, degli occhi ri­ cordano un’altra rappresentazione della Vergine quella cioè raffigurata col Bambino in un dipinto, datato 17 febbraio 1564, assieme a santa Cate­ rina d’Alessandria e san Michele, nella leccese chiesa di Santa Maria degli Angeli, opera asse­ gnata a ragione al pittore copertinese Gianserio Strafella. Non è da escludere, sulla base di una prima analisi stilistica, che anche quella Vergine dipinta assieme agli apostoli sul muro di fondo della chiesa dello Spirito Santo a Lecce sia quanto rimane di un’opera proprio del medesimo Stra­ fella attivo anche a Lecce soprattutto nella se­ conda metà del Cinquecento, periodo in cui quell’istituzione ospedaliera leccese era oggetto di significativi interventi edilizi. Per completezza (e ciò ritorna utile soprattutto per meglio com­ prendere anche il dipinto sulla parete di fondo della chiesa ospedaliera avente lo stesso sog­ getto) si ricorda che nella detta chiesa, oggi, in quello che fu proprio forse l’altare voluto in ori­ gine da Sancia dell’Antoglia (così lo stemma sei­ centesco), è stata collocata (senza però un dimostrato rapporto storico con l’altare detto) una tavola, raffigurante pure la Pentecoste, attri­ buita sempre allo stesso Strafella. Al momento non si hanno notizie documentarie che attestino con certezza il rapporto fra Strafella e questa da poco svelata Pentecoste parietale né, a dire il vero, quest’opera pittorica è compresa nel­


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1. Pentecoste, Gianserio Strafella (attr.), particolare: volto della Vergine, chiesa dello Spirito Santo, tavola; Lecce.

2. Madonna col Bambino fra i santi Caterina d’Alessandria e Michele; Gianserio Strafella (attr.), 17 febbraio 1564, chiesa di Santa Maria degli Angeli; Lecce.

biente unico della chiesa dello Spirito Santo è l’abbozzo di uno stemma quadripartito e soprat­ tutto il ritratto a mezzo busto di quella che appare una figura femminile. Tutti questi elementi ultimi pittorici ricordano le forme e le modalità esecu­ tive di uno degli artisti seicenteschi più prolifici che la Terra d’Otranto ricordi: Bernardino Greco ulla stessa parete di fondo della medesima di Copertino. Città questa che, fino ad oggi, ha chiesa ospedaliera, in alto, è poi, infine, la dato i natali a figure di singolare valore religioso rappresentazione pittorica di un’Annuncia­ e artistico: dai citati Strafella e Greco, al seicen­ zione con l’Angelo a sinistra, la Vergine a destra; tesco, a tratti inquietante scultore Giovanni Do­ al centro, sul tutto, un nudo Cristo bambino ­ nato Chiarello e poi quell’Ambrogio Martinelli con sgambettante con quella felicità che solo l’infan­ i folli voli dei suoi angeli in cui riecheggiano altri, zia consente ­ ma anche reggicroce, segno del suo seppure di diversa natura, quelli del santo dei voli destino, che discende in volo, sul dorso della Co­ per eccellenza ovvero fra’Giuseppe Desa, più lomba, verso la Madonna. Per completare questa semplicemente, appunto, da Copertino. prima analisi pittorica, ancora in alto ma sul tratto laterale destro della volta di copertura dell’am­ l’elenco fino a oggi noto delle opere realizzate dal copertinese. Sarà necessario, quindi, un appro­ fondimento storico e, meglio ancora, un’analisi più dettagliata che si avrà cura di avviare a breve sempre che la locale soprintendenza non le osta­ coli o addirittura impedisca.

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3, Madonna col Bambino fra i santi Caterina d’Alessandria e Michele; Gianserio Strafella (attr.), 17 febbraio 1564, particolare: volto di santa Caterina d’Alessandria, chiesa di Santa Maria degli Angeli; Lecce.

.4. Madonna col Bambino fra i santi Caterina d’Alessandria e Michele; Gianserio Strafella (attr.), 17 febbraio 1564, particolare: volto della Vergine, chiesa di Santa Maria degli Angeli; Lecce.

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5. Pentecoste, Gianserio Strafella (?), chiesa dello Spirito Santo, parete di fondo della navata; Lecce.

6. Stemma quadripartito e medaglione con figura femminile, chiesa dello Spirito Santo, tratto in basso della volta in fondo a destra; Lecce.


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7. Medaglione con figura femminile, Bernardino Greco (?), chiesa dello Spirito Santo, tratto in basso della volta in fondo a destra; Lecce.

8. Annunciazione, particolare dell’Angelo, Bernardino Greco (?), chiesa dello Spirito Santo, parete di fondo, parte in alto a sinistra; Lecce.

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9. Annunciazione, particolare della Vergine, Bernardino Greco (?), chiesa dello Spirito Santo, parte a destra in alto; Lecce.


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10. Parete di fondo della navata, chiesa dello Spirito Santo; Lecce.

11. A sinistra: volto della Vergine (parete di fondo della navata, chiesa dello Spirito Santo, Lecce), part., Gianserio Strafella (?); a destra: volto della Vergine (chiesa di Santa Maria degli Angeli, Lecce), part., Ginserio Strafella (attr.), datato 17 febbraio 1564.

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