Simone Rutigliano, Il tempo infinito

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La Speranza

Simone Rutigliano Il tempo infinito

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Corpi. Volti. Presenze provenienti da un altrove. Proiezioni di sensi ulteriori. Riverberi di lontananze indecifrabili. Figure che si collocano sempre oltre se stesse, in universi appartenenti ad un esilio del senso, forse assediate da memorie profonde, forse assediate da leggerezze di oblio, forse sovraccariche di identità molteplici dalle quali tentano di fuggire, forse alla ricerca di una identità che le renda riconoscibili a se stesse, allo specchio della propria coscienza. Hanno sguardi dall’intensità interrogante le figure di Simone Rutigliano. Hanno enigmi dentro gli occhi. Hanno tutto il vuoto dell’esistenza e tutto quello di cui l’esistenza è ricolma. Hanno impassibilità e turbamenti, emozioni trattenute e desideri inespressi, nostalgie e indifferenze. Inquietudini. Pacate ossessioni. Sono l’esito di metamorfosi provocate dal tempo, viandanti verso orizzonti di altre esperienze, rappresentazioni di destini o di presentimenti, personaggi di un’ estrema avventura di significati. Azzardi di esistenze immaginarie. Ombre vaticinanti, forse, anche. Visionarie. Affabulanti. Metafore di una passione

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Fondo Verri, Lecce 11 giugno 2020


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Antonio Errico

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per l’erranza del sentimento; concretezze e astrazioni, ad un solo tempo, di smarrimenti e ritorni. Le figure di Simone Rutigliano, sono profili d’ esistenza che contemperano gli opposti. Per esempio: l’urgenza di essere nella Storia e la tensione a rendersi estranee, inappartenenti alla Storia. Come se volessero sconfinare nei territori del mito, dell’oltretempo, del meraviglioso. Come se volessero raccontare che ci saranno per sempre perché non ci sono mai state, che vivranno per sempre non essendo mai vissute. Con la prepotenza della loro realtà che egli stesso ha elaborato traendola dai luoghi di un immaginario d’arte, Simone Rutigliano si ritrova a dover fare i conti, in un duello fino all’ultimo respiro, fino all’ultima ruga di volto, fino all’insondabile abisso di ogni loro sguardo.


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Ci sono due attitudini dello sguardo, che si possono mantenere osservando queste opere di Simone Rutigliano, e hanno entrambe secondo me, a che vedere con il tempo e la sua misurazione non «presente», ma «infinitamente distante» nel passato, o nel futuro. "Demiurgo", "Fuga dal Pozzo Abissale", "I Soli", "L'incontro"; se le scene e i personaggi rappresentati con una luce che sembra azzerare la velocità stessa della luce e la sua possibilità di raggiungerci col colore, se questi ambienti appartengono a un passato lontano, è un passato di quiete e immobilità, testimone di una materia che nasconde un sacro di cui siamo orfani. Se il tempo di questi lavori è il futuro si tratta di un futuro molto lontano con cui non potremo fare i conti se non come memorie fossili. In entrambi i casi la solitudine e il grido strozzato in gola, sono interrotti dalla presenza del Simbolo, che sembra unire, nell’umanità, il dialogo di questi tempi sospesi. Che si tratti di una


luce distante, di un bagliore appena percettibile, della riflessione su sé, nulla in questi corpi resta solo materia, ma si tinge di interrogazione, vita, urgenza. Le figure umane sono in equilibrio con quelle della natura, l’uomo è fuso con le radici, con gli alberi, e se questi ultimi non possono comunicarci il loro stato d’animo, ciò diviene compito del soggetto rappresentato, che completa così la sua simbiosi con la natura. Perfino in un tempo così remoto, non ancora raggiunto oppure abbandonato dal racconto, un uomo che grida, una madre unita al figlio, un creatore, resistono come archetipi, al di là del Vuoto e del Tempo.

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Luciano Pagano


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Corteccia


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I Soli


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L’incontro


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La Galleria del Ritorno è un’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “Lab.O - Le persone, i luoghi, le arti, la poesia” dall’Associazione Culturale Fondo Verri. il Fondo Verri è a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8 a (Puglia - Italy) Ufficio Stampa: marinomauro7@gmail.com www.fondoverri.blogspot.com // www.spagine.it https://www.facebook.com/fondoverri https://www.facebook.com/La-Galleria-del-Ritorno

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Simone Rutigliano è nato il 17 Dicembre 2002 a Lecce, nel Salento. Attualmente frequenta il Liceo Artistico Ciardo Pellegrino. Ha esposto le sue opere presso il centro culturale Fondo Verri di Lecce, in occasione della sua prima esposizione personale intitolata "Verso la Luce".


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