Spagine della domenica 01

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Un omaggio alla scrittura infinita di F.S. Dòdaro e A.Verri

Lecce, ottobre 2013 - spagine n° 0 - della domenica 02

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Periodico culturale dell’Associazione Fondo Verri

Una foto da Antonio Chiarello per ricordare Antonio L. Verri


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Lecce, ottobre 2013 - spagine n° 0 - della domenica 02

Diario Pare che tutto quello che è stato fatto fin’ora non ha alcun valore e il rischio fallimento è alle porte

Un ottobre in scivolata

di Gianni Ferraris

Germania, Brasile, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Giappone, Russia, Cina. E’ la nuova composizione del G8. Cosa manca? Manca l’Italia!

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1 ottobre 2013: Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) dice chiaro e tondo che l’Italia è sotto sorveglianza. Occorre controllare l’evasione dell’IVA dopo il rincaro, allargarne la base di imposizione, soprattutto, dice, è indispensabile l’IMU sulla prima casa che è “attraente” (sic). Al di là della constatazione ci stanno dicendo che l’Italia è alla canna del gas, tutto quello che è stato fatto fin’ora non ha alcun valore e il rischio fallimento è alle porte. Le conseguenze immediate di un eventuale fallimento saranno il non pagamento degli stipendi per i dipendenti pubblici e il blocco di ogni servizio sociale. La Grecia è vicinissima.

In Italia invece ci pensa Giovanardi a mandare in galera i piccoli spacciatori, anziché le multinazionali della mafia ovviamente.

14 Ottobre 2013: legge di stabilità – E alla fine il signor Letta l’ha fatta. La legge di stabilità (un tempo si chiamava finanziaria) è bella o pronta. In estrema sintesi possiamo dire che all'abolizione dell’IMU per tutte le prime case, dal monolocale senza riscaldamento e con bagno in cortile alla villa di Arcore con piscina e mausoleo privato, alla faccia della progressività fiscale, è seguita la TRISE che è una tassa che somma l’IMU alla tassa per i rifiuti e quella per i servizi. Un tempo c’erano quei signori con il tavolino e tre carte: “carta rossa vince, nera perde. Dov'è la rossa? Rosso vince nero perde, la rossa non è qui.... Carta rossa vince, nera perde...Oplà, signore lei ha perso”. Oggi c’è il gioco delle tre tasse “IMU vince, IMU perde, dov’è l’IMU? Non c’è più, però c’è TRISE”.

E veniamo a cose più vicine a noi. Nel 1174 il Barbarossa assediò Alessandria per lunghi mesi. La città era stremata, non c’era più nulla da mangiare. Fu il colpo di genio di Gagliaudo Aulari, umile contadino, a sbloccare la situazione, prese tutto il frumento ancora a disposizione e lo diede da mangiare alla sua vacca magra ed emaciata. Presto l’animale ingrassò e tornò in forma smagliante, allora la liberò fuori le mura, il Barbarossa e i suoi, costernati dal fatto che gli alessandrini avessero ancora grano per nutrire le vacche, lasciarono perdere l’assedio e se ne andarono. A Lecce qualcuno deve aver letto questa leggenda e deve averne fatto tesoro, quel cartello in bella vista sulla porta dell’ex convento barocco dei Teatini, in pieno centro storico, dice “bagni pubblici”. Un messaggio chiaro per chi dovrà decidere sulla scelta della capitale mondiale della cultura: “Noi questa catapecchia la usiamo come cesso pubblico, immaginate cosa abbiamo a disposizione...”.

23 ottobre 2013: Rosi Bindi è stata eletta presidente della commissione antimafia. La scelta ha fatto inalberare il PDL che minaccia di non frequentare la commissione stessa.

Germania, Brasile, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Giappone, Russia, Cina. Cosa manca? Manca l’Italia! E’ la nuova composizione del G8 dopo l’espulsione dell’Italia che è nona, in attesa delle economie emergenti India e Canada che la manderanno all'undicesimo posto. Vent'anni di governo illuminato e di politica dotta e colta hanno prodotto questi risultati. Altri cinque anni l'uscita dell’Italia dal mondo evoluto sarà completata. Darwin la chiamerebbe controevoluzione.

Enrico Letta

Vuoi vedere che il partito di Berlusconi ha accettato i suggerimenti di Dell’Utri che si è consultato con la figlia di Mangano? Comunque la Bindi non piace perchè “è esageratamente polemica e non è super partes” così ha detto la candida Gelmini in TV. L’alternativa suggerita dalla candida stessa è la Santanchè. Che sarebbe come proporre lo strangolatore di Boston ad aiutare le signore a indossare collier.

* * * E che stiamo scivolando verso il quarto mondo lo dicono le scelte etiche dei nostri governanti. Leggiamo che il Presidente dell’Uruguay, Pepe Mujica, è riuscito a far passare alla Camera una legge che rende legale la produzione e vendita (1 dollaro a grammo) della marijuana. Questo per togliere il monopolio alla criminalità organizzata, controllare la produzione e prendere atto della realtà.


Diritti La Legge n° 97 / 2013 entrata in vigore il 4 settembre 2013 garantisce ai cittadini extracomunitari privi di cittadinanza di partecipare ai concorsi pubblici

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Una nuova sensibilità sociale che apre la strada anche ai tanti disabili dei Paesi terzi, legalmente soggiornanti in Italia da tempo apprezzabile e non episodico

Verso l’Europa sociale di Luigi Mangia*

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inalmente il trionfo di un principio della civiltà del diritto con il “si” ai cittadini extracomunitari, privi della cittadinanza di partecipare ai concorsi pubblici. Questo diritto lo ha stabilito la Legge n° 97 / 2013 entrata in vigore il 4 settembre 2013. É una decisione attesa e rispondente ai tempi della nuova sensibilità sociale che apre la strada anche ai tanti disabili dei Paesi terzi, legalmente soggiornanti in Italia da tempo apprezzabile e non episodico, (Corte Costituzionale sentenza n° 40 del 15-03-2013) e intendono partecipare ai concorsi per l’accesso agli impieghi delle dipendenze della Pubblica Amministrazione alle stesse condizioni dei cittadini europei nel rispetto del godimento di tutte le agevolazioni che la legislazione riserva ai soggetti portatori di handicap. La nostra legislazione è abbastanza ricca di agevolazioni . Si sottolineano di seguito le Leggi e i relativi articoli: art.7, comma 3 della Legge 113 / 1985; art.20 delle legge-quadro 104 / 1992; art.16 della Legge 68 / 1999 che autorizzano a richiedere i tempi aggiuntivi, ausili informatici, ed infine assistenza fisica durante le prove concorsuali. Così un cittadino extracomunitario disabile come un qualsiasi cittadino disabile europeo avendo tutti i requisiti previsti dal bando ha il diritto di partecipare al concorso

pubblico. Poi, se, una volta vinto, diventare dipendente a tutti gli effetti. Prima della Legge 97 / 2013 questo non era possibile. Le domande infatti che venivano presentate ai bandi pubblici da disabili extracomunitari, privi di cittadinanza, venivano puntualmente respinte sul presupposto principio che solo i cittadini italiani ed europei avevano diritto a partecipare ai concorsi con le tutele della legislazione speciale. Ora in Italia si fa come all’estero e questo finalmente cancella l’insopportabile ritardo che era una vergogna per noi italiani educati ai grandi valori della socialità e del rispetto delle persone. È un cambio di passo: finalmente cittadini disabili italiani e stranieri vengono coinvolti pariteticamente in una serie di valori di grande risalto come la salvaguardia della salute di solidarietà e soprattutto di attenzione per i grandi bisogni. Assicurare assistenza alle famiglie con gravi difficoltà, con disabili fra le mura domestiche, spesso a carico delle donne che si curano dell’assistenza dei familiari in gravi condizioni di disabilità sono i principi e i valori su cui dobbiamo costruire la nuova Europa sociale del XXI° secolo. * Vice segretario provinciale

S.f.i.d.a. (Sindacato famiglie italiane diversamente abili)


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Editoria Libri accessibili e nuove tecnologie

Una sfida che riguarda tutti Le modalità della lettura e della scrittura del nostro tempo sono radicalmente cambiate, interessano sia i disabili che i normodotati. Ecco la scuola della didattica inclusiva.

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l libro accessibile lo percepiamo come strumento di lettura destinato ai privi della vista, ipovedenti ed anziani con difficoltà di lettura. Questa percezione non solo è un grave errore, peggio, non consente di vedere la sfida culturale e l’occasione della grande trasformazione didattica e pedagogica della formazione e della trasformazione della scuola. Il professor Gino Miraglia si è occupato del libro elettronico nella scuola, e ne ha illustrato la forza innovativa nello studio e i grandi vantaggi nella ricerca. Le aule scolastiche del terzo millennio, con la lavagna interattiva “LIM” non hanno più nel manuale lo strumento per fare lezione, ma nel nuovo libro elettronico e nel suo verbo: il computer. Le modalità della lettura e scrittura del nostro tempo sono radicalmente cambiate, interessano tutti: disabili e normodotati. La rivoluzione dell’esperienza culturale è tutta della nuova generazione, non è quindi di una categoria sociale come i ciechi gli ipovedenti gli anziani, ci riguarda tutti. La scuola non è stata né sorda né assente, ma attenta e aperta alle novità: disponibile, ma non sempre preparata alla grande trasformazione del computer nella scuola e quindi nella vita del nuovo cittadino utente della città intelligente. Per favorire la scuola dell’inclusione dei diversamente abili nel processo educativo, nel dicembre del 2012 è stata emanata dal Ministero dell’Istruzione la direttiva sui “BES”, bisogni educativi speciali, seguita dalla relativa circolare applicativa del marzo 2013. Questa direttiva è importante perché finalmente fissa, riconosce ed identifica i bisogni educativi speciali che devono essere assecondati dagli strumenti: dai testi delle discipline di studio insegnate nelle scuole. I libri accessibili finalmente evitano agli studenti con disabilità la fatica e le gravissime difficoltà di studio di stare a scuola senza avere testi accessibili. Nella scuola della didattica inclusiva il Pai “Piano annuale di inclusione” il progetto formativo deve avere come obiettivo la formazione personale ed intellettuale di tutti gli allievi interessati a diventare cittadini liberi e responsabili di scegliere e di decidere. Così il Pai non è un documento per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento che la scuola deve darsi come premessa per una progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo. È lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di tutti e di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni e non invece soltanto un luogo separato degli studenti

ter però ha segnato la differenza fra presente e passato ed ha aperto la nuova stagione della pedagogia che non ha rivoluzionato soltanto l’accesso alla cultura, ma ha trasformato le abitudini personali di come vivere il tempo e abitare lo spazio. Il libro, il giornale nel formato elettronico si sono fatti liquidi nei tempi di vita infatti la lettura si può fare ovunque, non più in biblioteca, nello studio, o nel salotto ma in strada, in fila al supermercato, davanti la scuola aspettando l’uscita del figlio. La rivoluzione del nuovo libro interessa la disabilità, ma riguarda ed appartiene alla nuova generazione. La disabilità è interessata solo per l’accessibilità. Le nuove forme di lettura e scrittura, il nuovo modello di organizzazione delle attività culturali del tempo libero in città, la mobilità sicura ed intelligente, la comunicazione e i rapporti in rete sono le vie della pedagogia nell’educazione dell’uomo del XXI° secolo. ***

LIbri

BES. Il Pai fissa e programma le linee guida per creare un contesto educante inclusivo nel quale realizzare il proprio piano dell’offerta formativa in ogni scuola. I centri di aiuto delle nuove tecnologie assistive, relativi alle disabilità, nati nel 2006, oggi esistono per ogni provincia e ad essi la direttiva assegna il compito di supporto e consulenza alle scuole, agli alunni con disabilità, alle famiglie. Dopo l’atlante della vecchia pedagogia delle scuole specializzate, l’Istituto

A. Antonacci trova un ruolo nuovo e una nuova funzione di integrazione: diventa centro di servizi, sportello di consulenza per le famiglie, le scuole gli alunni BES. Io sono testimone diretto di questa trasformazione culturale didattica. La mia esperienza educativa e formativa, in queste mura, è cominciata con la “tavoletta” braille e “punteruolo”; con la macchina da scrivere e l’audiolibro prima in bobina “due e quattro piste” poi con il libro in cassetta C90 per passare all’Mp3 e finire al libro e-book. Il compu-

A Lecce con Artlab siamo partiti nel 2011 con “il Manifesto della Cultura accessibile a tutti” in attuazione dell’articolo 30 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità del 23/12/2006 e siamo finiti con il progettare per Lecce, come nostra città, la Poliseutopia dove il silenzio è luogo di riflessione e la solitudine non è esercizio del nulla ma luogo di scoperta di se stessi. La città che desideriamo vivere è quella in cui si può avere un poeta per amico, un libro accessibile per riflettere, un viale o un cortile per pensare e scoprire i volti e i luoghi della storia del territorio vissuto e sentito nei valori di appartenenza. La poliseutopia è la città dove conciliare la mano con la mente e non vivere più la luce del sole come luce del tempo del conflitto. La cultura il libro accessibile aiutano e facilitano questo percorso cioè di integrazione e di promozione del cittadino di una città senza barriere dove non esiste più il tempo della paura i luoghi dell’emarginazione. Il tema dei libri accessibili è un tema di grande rilevanza e di grande estensione in quanto persino nei paesi industrializzati appena il 5% dei libri pubblicati ogni anno viene reso disponibile in formato accessibile, causando gravi problemi per l’accesso alla cultura e quindi all’educazione. Questo problema diventa ancora più grave nei paesi poco sviluppati, che hanno una percentuale di libri in formato accessibile appena dell’1%. È una sfida che ci riguarda tutti non solo chi ha gli occhi spenti. L.M.


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