Natù Giugno 2011

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copia omaggio

ANNO 03 NUMERO 05 MAGGIO 2011 WWW.NATUWEB.IT

Atmosfere da vivere

TERRAZZI E GIARDINI BELLI NEL CLIMA CHE CAMBIA RISPARMIARE ACQUA TUTELARE LA NATURA Le erbe anche in vaso

AROMATICHE BUONE E UTILI

Ricette per freschi piatti estivi Stop al fastidio

ZANZARE? CI AIUTANO LE PIANTE LE IDEE NATURALI Bambini e natura

CON LE MANI NELLA TERRA GIARDINAGGIO INSIEME AI PICCOLI

SAPORI RITROVATI

alla riscoperta di ortaggi e frutti da coltivare con divertimento


ANNO

03

NUMERO

05 MAGGIO 2011

05

Il bello del momento

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Curiosità e notizie

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Il piacere dell’orto e del frutteto

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ESTATE A COLORI

IL BELLO & IL NUOVO

SAPORI RITROVATI Sapori & benessere

LE ERBE BUONE E UTILI

www.natuweb.it Promogiardinaggio, associazione senza fini di lucro, ha scelto di proporre Natù per sostenere e divulgare i valori della tutela della natura e per contribuire a creare una cultura del verde, incoraggiando atteggiamenti di salvaguardia dell’ambiente. Attraverso la rivista Natù, Promogiardinaggio intende divulgare il concetto che l’amore per il verde può esprimersi ovunque, in casa, nell’orto, in giardino, nei piccoli spazi, coinvolgendo anche gli amici e facendo partecipare i bambini: perché il verde è indispensabile per socializzare, combattere lo stress e vivere meglio. Natù arriva nelle vostre mani per suggerire, aiutare, divertire. Con semplicità e passione, perché fiori e giardini, natura, animali e vita all’aria aperta sono parte della nostra vita, ci danno benessere e serenità e ci aiutano a guardare al futuro. Luca Pelliciari, Presidente di Promogiardinaggio

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Atmosfere da vivere

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Natura amica

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Progettazione

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Bambini e natura

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Decorazione

L’ARTE DI VIVERE

Hanno collaborato: Tiziana Flori, Elena Tibiletti, Tretigri Comunicazione visiva

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La scelta naturale

Foto: Enzo Valenti - Garden Pictures, archivi Shutterstock, archivi IStock

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Turismo e giardini

GIARDINI E TERRAZZI BELLI NEL CLIMA CHE CAMBIA ZANZARE? CI AIUTANO LE PIANTE

www.promogiardinaggio.org

L’ISOLA DI VERDE NEL CORTILE

CON LE MANI NELLA TERRA

BENESSERE & VITALITà

VERDEUROPA

Natù è un magazine gratuito: vi aspetta nei punti vendita associati a Promogiardinaggio. L’elenco completo è disponibile su www.natuweb.it e www.promogiardinaggio.org 2

Responsabile Progetto Magazine Romina Tribi Redazione Progetto editoriale, testi, impaginazione: Garden Servizi Editoriali Lorena Lombroso e Simona Pareschi info@gardenpictures.it

Progetto grafico A.D.Trend srl - www.ad-trend.it Stampa Elcograf, Beverate di Brivio (LC)

Questo numero di Natù è stampato su carta FSC, marchio che identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici: è una scelta legata alla volontà di contribuire a un uso responsabile delle riserve naturali.



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overnano la nostra vita e ci parlano vibrando su frequenze in sintonia con l’organismo umano: i colori possono aiutare il corpo e la mente a ritrovare l’equilibrio perduto, e ce ne accorgiamo con facilità. Basta osservare la vitalità di un vaso fiorito o di una bordura del giardino, o soffermarsi a guardare la vitalità dei colori nell’orto e nel frutteto, e subito si percepisce un’ondata di piacere semplice e diretto, che non richiede filtri culturali.

Il verde, un colore per la serenità

IL BELLO DEL MOMENTO

Con l’arrivo dell’estate, gli spazi interni ed esterni in cui viviamo possono colmarsi di colori, a partire dal verde. Ogni chioma di albero e di arbusto ha un

tono di verde diverso, e quel patrimonio di foglie ci porta aria da respirare: incamerando l’aria per il loro ciclo metabolico e rilasciando poi grandi quantità di ossigeno, gli alberi risucchiano anche sostanze inquinanti come anidride solforosa, biossido di azoto, formaldeide, diversi tipi di solventi, persino le famigerate polveri sottili (pm10). E con il colore verde portano rasserenanti isole di benessere. Avete poco spazio? Potete comunque trovare un piccolo albero da far crescere in giardino o in una profonda vasca sul terrazzo. Qualche idea: gli aceri giapponesi con foglie verdi marezzate in rosa, rosso o striate di giallo; il mediterraneo mirto per il pieno sole; i sempreverdi indistruttibili come bosso, tasso e alloro, il pittosforo dalla fragrante fioritura bianca...

L’ESTATE

A COLORI Il grigio del cemento, la noia delle città e dell’asfalto? Cancelliamo queste immagini negative riempiendo casa, balcone e giardino con i colori della natura, che ci aiutano a vivere meglio.

Una stagione multicolore in vaso è soprattutto con le fioriture in vaso e nelle aiuole che si porta colore intorno a noi. Le piante in vaso, scelta obbligata in terrazzo, balcone e sui davanzali delle finestre, hanno comunque un ruolo importante anche in giardino, per completare e arricchire. Hanno il pregio di essere mobili e spostabili facilmente, per portare in vista i contenitori nei loro migliori momenti di fioritura, oppure per creare motivi prospettici e attirare lo sguardo distraendolo da altri elementi meno interessanti. L’ortensia diventa rifiorente. Le nuove ortensie varietà ‘Everbloom’® hanno un pregio importante e innovativo: dopo la prima fioritura in tarda primavera, rifioriscono in estate e inizio autunno.

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fiori fino all’autunno • Le bulbose estive sono una grande risorsa per assicurare a giardini e balconi una fioritura instancabile. Dalle gigantesche dalie alte anche due metri (a sinistra l’enorme ‘Explosion’ con petali fiammati) ai gladioli, e poi la nerine dai fiori rosa ancora aperti a metà settembre. Senza dimenticare iris, lilium, aglio da fiore, crocosmia... I bulbi e tuberi a fioritura estiva si piantano in primavera, ma in questo periodo è facile trovare le piante già sviluppate e pronte al trapianto, soprattutto le dalie e i lilium dai grandi fiori colorati, talvolta anche profumati.

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estate a colori

Qualcosa di nuovo. Ogni anno gli ibridatori propongono nuove piante da fiore. Eccone alcune innovative e interessanti. Dall’alto: Torenia ‘Punky Violet’®, dai fitti fiorellini blu, rosa o viola; le petunie giallo oro ‘Calhoa’®, per il pieno sole; ‘Surdaisy Strawberry Pink’®, margheritina (il nome botanico è Brachycome) dagli innumerevoli fiori violetti; il generosissimo ibisco ‘Pista’®; i piselli da fiore, perfetti per lo spazio curato dai bambini perché rapidi: soddisfazione in tempi brevi!

Usare bene i colori nel sole e nell’ombra I colori principali sono rosso, blu e giallo, a cui si aggiungono il bianco (assenza di colore) e il nero (somma di tutti i colori). Mescolandoli si ottengono le varietà intermedie (rosa, arancio, viola...). I colori tono su tono, ad esempio la gamma dal bianco all’azzuro al blu, o i rosa e i porpora accostati, creano effetti di armonia; i contrasti forti (giallo e viola, arancio e blu) comunicano energia e vivacità. In pieno sole conviene puntare su colori pieni e forti, come il giallo e il rosso, che brillano sotto i raggi solari. I toni della gamma calda, dal giallo all’arancio fino al rosso, creano una sensazione di luminosità mediterranea; piantate fiori che sbocciano in giallo o arancio verso l’autunno, per allungare l’effetto e il piacere della stagione estiva. In mezz’ombra e ombra le tonalità luminose del bianco e del rosa appagano lo sguardo.

Cromatismi stimolanti o calmanti? Il senso di freschezza è generato dai colori freddi. Una bordura di fiori giocata su queste tonalità darà in piena estate l’impressione di un prezioso sollievo dal caldo, creando una macchia luminosa e pacata. I cromatismi freddi comprendono le tonalità dell’azzurro e del blu, il viola, il lilla, il bianco ma anche il giallo pallido e il grigio argento. Effetti cromatici spettacolari si ottengono anche grazie al fogliame. Alcuni arbusti e piante da bordura o da vaso hanno foglie dorate o bronzee, grigio-argento o porpora. I toni variegati che mescolano giallo, bianco e verde creano una luce particolare, utile per dare vivacità a zone in mezz’ombra. Le piante con foglie argentate, come lavanda e santolina, sono perfette in pieno sole per smorzare l’effetto di riverbero. Inventate la vostra estate con colori in funzione di ciò che fate all’aperto: se studiate o lavorate pensate a foglie e fiori gialli e rossi, dal potere stimolante. Se invece avete bisogno di combattere lo stress pensate a coltivare fiori bianchi e azzurri: scoprirete che sono più efficaci di un antidepressivo.

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colori da portare in tavola: l’importanza dei fattori fitonutritivi • Quello che mettiamo nel piatto è fondamentale per stimolare l’appetito. Basta osservare il sugo rosso che sobbolle nel tegame per evocarci il ricordo del suo profumo e sapore. In tavola i colori sono un piacere e un fattore culturale (pensiamo per esempio alla ricerca di colori tipica della cucina mediterranea).

pesche e limoni protegge dai danni dei radicali liberi, come anche i flavonoidi che offrono positivi effetti sul funzionamento intestinale. Gli alimenti verdi sono ricchi di clorofilla (lattughe, basilico, prezzemolo, broccoli, kiwi, spinaci) e ci aiutano a combattere le patologie coronariche.

• I colori che la natura ci offre nei frutti e negli ortaggi hanno proprietà benefiche e curative dovute a pigmenti presenti nelle piante. Queste sostanze naturali sono chiamate fitonutrienti; insieme alle vitamine, ai sali minerali e alla fibra, trasformano i frutti e gli ortaggi in prezioni alleati della nostra salute.

• Frutti e ortaggi blu e viola (uva nera, melanzane, ribes, radicchio rosso, prugne...) contengono le antocianine, che curano anche la fragilità capillare e aiutano a prevenire le infezioni del tratto urinario.

• Gli alimenti rossi (pomodori, anguria, fragole, arance rosse) sono ricchi di licopene e di antocianine, antiossidanti capaci di proteggerci da alcuni tipi di tumore, dall’arterosclerosi e dall’invecchiamento della pelle. Il betacarotene che rende gialle carote, peperoni, arance, albicocche,

• E il bianco? I fitonutrienti tipici degli alimenti di colore bianco hanno nomi complicati: quercetina, isotiocianati, flavonoidi, ma è facile capire che fanno bene: rinforzano il tessuto osseo e i polmoni, prevengono tumori e malattie cardiovascolari. L’allisolfuro, tipico delle cipolle bianche, dell’aglio e dei porri, rende più fluido il sangue e ci aiuta a invecchiare bene.

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nel sole d’estate estate a colori

CROMOTERAPIA CON LE PIANTE: I COLORI PER SENTIRSI MEGLIO La cromoterapia è una scienza oggi utilizzata persino in grandi strutture ospedaliere. Dal Politecnico di Torino, dall’Università di Vicenza e da molte altre autorevoli istituzioni giungono segnali circa l’importanza dei colori che ci circondano, per sentirci meglio.

01 Bianco: è il colore dell’uguaglianza e quindi

della solidarietà fra le persone e i popoli. Parla di luce, di ordine e di purezza; associato al verde esprime la freschezza di cui sentiamo il bisogno nelle calde giornate estive. Provate il bianco di Solanum jasminoides dal cuore giallo brillante: facilissima pianta ricadente o da far salire su un grigliato.

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Rosa: pacato e sereno, il rosa aiuta a recuperare energia. Provate il rosa in una versione insolita: quella delle foglie di Phormium, sottili ed eleganti, in vaso o in aiuola al sole o mezz’ombra. Pianta semplice da curare, il Phormium richiede poche attenzioni.

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Giallo: cromatismo rigenerante, stimola la concentrazione e il flusso delle idee, e infatti è spesso usato nelle scuole e nei luoghi di apprendimento. Il giallo brillante del nasturzio vi accompagna per tutta l’estate e a ottobre ancora regala qualche fiore se la pianta è stata correttamente irrigata e concimata ogni 10-12 giorni.

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Rosso: parla di passione, desiderio e amore. Il rosso è fonte di forza, stimola la muscolatura e migliora la circolazione, induce sicurezza combattendo apatia e depressione. In vasi e cassette all’ombra o mezzo sole fate crescere lo spettacolare Coleus, pianta da fogliame in mille sfumature e variegature fra cui alcune rosso fuoco. Non ha bisogno di nulla, non si ammala e non piace alle lumache: cosa chiedere di più?

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Viola: colore della meditazione, nutre e rasserena lo spirito e aiuta a ritrovare autostima e fiducia in se stessi e negli altri. La verbena è uno dei fiori con splendide gamme di viola; per vasi e cassette o bordure in giardino in mezzo sole. Fiorisce a lungo.

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Verde: è il colore della natura e dell’equilibrio; ci porta un senso di armonia e di calma. Mangiando molti ortaggi verdi si rimane più giovani: contengono infatti molta vitamina K, dai forti poteri antiossidanti.

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Irri-gò. La riserva d’acqua che disseta le tue piante.

Irri-gò è rivoluzionario: con un semplice gesto garantirai alle tue piante la scorta d’acqua necessaria per una crescita sana e rigogliosa, anche quando non è possibile annaffiare. La sua speciale formulazione in gel, contenente acqua complessata, assicura infatti un’idratazione graduale e costante fino a 30 giorni. www.fito.info


Sua maestà LA CILIEGIA

Fiori che parlano ALL’ANIMA • Un vero caso editoriale, che ha fatto parlare di sé ancora prima dell’uscita in libreria. Intanto, perché Il linguaggio segreto dei fiori di Vanessa Diffenbaugh (Garzanti, 359 pp., 18,90 euro) è uscito in contemporanea internazionale. Poi perché è stato affiancato da un bellissimo portale interattivo anche in italiano (www.illinguaggiosegretodeifiori.com) che svela, tra l’altro, i significati dei fiori. E poi perché il libro è “personalizzabile”: la copertina offre quattro diverse versioni, per poter scegliere il fiore preferito tra rosa (grazia), camomilla (forza), gerbera (allegria), buganvillea (passione). • “Non mi fido, come la lavanda. Mi difendo, come il rododendro. Sono sola, come la rosa bianca, e ho paura. E quando ho paura, lascio che la mia voce siano i fiori”: sono le parole di Victoria, la protagonista del libro, una ragazza dal passato difficile che non riesce ad amare e non tollera il contatto umano e ama solo il tocco dei petali. L’unico luogo in cui Victoria si sta bene è il parco di Portero Hill a San Francisco, dove ha creato un giardino segreto ricco di fiori attraverso i quali riesce a esprimere le sue emozioni. Da qui prende il via una storia dura che è anche una favola; parla di forza, amore, sofferenza, sete di vita. Dove i fiori leniscono i mali dell’anima e accendono scintille di felicità...

• Si dice che una tira l’altra. E infatti per la ciliegia gli italiani vanno matti. Secondo le ricerche della Coldiretti, è il frutto più apprezzato per il sapore a pari merito con la pesca e il più piacevole alla vista insieme alla fragola. Inoltre, è uno dei frutti più salutari e più genuini, perché è poco trattato con antiparassitari e, non sopportando lunghi periodi di conservazione, viene venduto subito dopo la raccolta. Se anche voi ne siete estimatori, non perdete gli appuntamenti di giugno, mese di raccolta, con le tante feste e sagre che la celebrano. • Tra le feste che animano il primo weekend di giugno segnaliamo dal 28 maggio al 5 giugno la Sagra delle Ciliegie di Lari (PI), dal 3 al 5 giugno la Sagra delle Ciliegie di Forchia (BV) e il 4 e 5 giungo la storica Mostra della Ciliegia di Marostica IGP, naturalmente a Marostica (VI); dal 2 al 5 giugno la Sagra delle Ciliege a Sant’Angelo (VT), nella Valle del Tevere, prevede anche una marcialonga e uno spettacolo medievale. • Il weekend del 12 giugno si tiene la famosa Festa delle ciliegie di Celleno (VT), con la golosissima “crostatona” fatta da centinaia di crostate alle ciliegie e arricchita da rassegne d’artigianato, concerti e degustazioni. Chiude il cerchio l’appuntamento imperdibile a Vignola (MO), Capitale delle Ciliegie, dal 4 al 12 giugno con la Festa Nazionale della Ciliegia, dove non mancheranno convegni e iniziative speciali.

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I love Orchidea • Sabato 11 e domenica 12 giugno, a Piacenza, saranno due giorni dedicati al “fiore degli dei” con l’evento Ortidea. Si svolgerà in piazzale della Cavallerizza, da poco riportato alla luce e trasformato in un vero e proprio giardino pubblico di design: location ideale per scoprire il mondo delle orchidee dalle più rare alle più note, per imparare a coltivarle e acquistare utensili per prendersi cura di queste rare bellezze. A fare da cornice alla manifestazione, mostre en plein air ed eventi musicali aperti a tutti. Ingresso gratuito. Info: www.ortidea.it • Dal 24 al 26 giugno torna la Grande festa delle Orchidee, classico appuntamento di inizio estate all’Orchideria di Morosolo (Casciago, VA). Tema: le orchidee profumate, che saranno protagoniste nell’ambito del grande assortimento di orchidee esposte. E per far chiarezza sulla loro cura, alle ore 17.00 di tutti e tre i giorni si terrà un minicorso gratuito sulla coltivazione di queste dee del regno vegetale. Info: www.orchideria.it

ORTENSIE in villa • L’11 giugno sarà una giornata dedicata alla fioritura delle ortensie nel giardino di Villa Bardini a Firenze. Sarà allestita una mostra di piante da collezione a cura del vivaio specializzato Paoli Borgioli, e alle 16.30 si terrà una conversazione con le vivaiste per scoprirne i segreti. Su prenotazione. Info: www.bardinipeyron.it • Il 25 e 26 giugno, Ortensie in Villa, a Villa Serra di Sant’Olcese (GE), giunta alla VII edizione, festeggia l’inizio delle fioriture della prima collezione storica pubblica di ortensie in Italia. Lungo il percorso, che si snoda nel parco, si potranno ammirare oltre 250 specie raggruppate per varietà e oltre 1.500 piante. Info: www.villaserra.it

‘Jua Maya’: il girasole in vaso • I girasoli piacciono sempre di più sia come fiore reciso, anche per i matrimoni estivi, sia come pianta da giardino e da balcone. In arrivo anche una nuova varietà che sembra promettere bene per i terrazzi soleggiati: Helianthus annuus ‘Jua Maya’ ha infatti caratteristiche assai interessanti. Non forma assolutamente polloni, ha una crescita veloce, un portamento elegante e uniforme, foglie piccole ed erette ed è facilissimo anche da crescere in piccoli contenitori. I fiori del girasole, per il noto fenomeno del suo eliotropismo, si girano sempre verso la fonte di luce solare grazie a un particolare filamento sensibile situato sullo stelo, appena sotto il bocciolo.

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IL BELLO & il nuovo

Garofani da premio • I garofani sanremesi restano un’eccellenza: sono tre i premi ottenuti dall’azienda Hybrida di Sanremo a Euroflora con quello che è uno dei fiori simbolo della Città dei Fiori, di cui fece la fortuna nell’Ottocento. • I fiori premiati sono Dianthus ‘Spray novità’ che spicca per il numero di fiori presenti su un solo stelo; Dianthus ‘Standard fantasia novità’ per il monofiore ‘Nobbio’, intitolato a Giacomo Nobbio, appassionato pioniere nell’ibridazione dei garofani e fondatore dell’azienda, e Dianthus ‘Standard fantasia’ per i colori particolari.

WWW.NATUWEB.ITw vivere la natura giorno per giorno • Lasciate che le vostre dita, cliccando sulla tastiera del vostro computer, vi portino nel mondo della natura: l’indirizzo giusto è www.natuweb.it, per vivere le atmosfere delle diverse stagioni, capire e coltivare piante, ortaggi e frutti in vaso e in giardino, ricercare il benessere, contrastare stress e noia riportando la natura intorno a sé. • Troverete su www.natuweb.it il calendario dei lavori del mese, spiegazioni dei termini e delle operazioni di giardinaggio, notizie, curiosità, segnalazioni su quanto succede nel mondo del verde, compresi eventi e mostre. • Nel corso dei prossimi mesi www.natuweb.it verrà ulteriormente arricchito di nuove sezioni: filmati alla scoperta di luoghi incantevoli, che offrono importanti spunti naturalistici, schede pratiche su piante e non solo... • Natù magazine che state sfogliando e il sito www.natuweb.it sono espressioni del mondo Natù: essere più vicini alla natura, anche all’interno della propria casa, anche senza possedere un giardino, anche vivendo in città… Non solo è possibile, ma è facile e divertente. www.natuweb.it aiuta a riscoprire il piacere di vivere con naturalezza, cercando il giusto ritmo, il benessere e l’equilibrio nei gesti quotidiani. Info: www.natuweb.it

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NOVITà VERDI IN LIBRERIA • Il libro completo degli alberi (Ed. Gribaudo, 256 pp., 19,90 euro) è un grande manuale per imparare metodi, tecniche e segreti per la scelta e coltivazione degli alberi e per capire il loro ruolo di biocompensazione urbana; accompagnato da una ricca sezione di schede per imparare a riconoscerli e ad amarli nella loro grande biodiversità. • Piccoli giardinieri si divertono in giardino e sul balcone (di Sara Agostini, illustr. Linda Cavallini, Ed. Gribaudo, 64 pp., 12,00 euro) è un libro per bambini creativi, curiosi e con tanta voglia di ‘fare’: impareranno a seminare e coltivare in modo divertente e facile, guidato nelle fasi da belle illustrazioni. Da 3 a 5 anni.


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Energia naturale per le tue piante


IL BELLO & il nuovo

Le nuove MARGHERITE ecologiche • Si chiamano Irma, Martina e Simona: sono le nuove varietà di margherite in vaso ibridate dall’IRF (Istituto Regionale per la Floricoltura) di Sanremo, presentate con successo a Euroflora. • Molto compatta, ottimale per i vasi piccoli (diametro fino a 14 cm), ‘Irma’ ha foglia scura e fiore bianco. ‘Simona’, con foglia grigia e grande fiore bianco, forma una pianta ben accestita che riempie pienamente il vaso. ‘Martina’, meno compatta, ha foglia grigia e fiore grande (come ‘Simona’) e può essere coltivata sia a cespuglio che ad alberello. • Queste nuove margherite sono ecologiche: coltivate senza l’uso di regolatori di crescita (utilizzati per contenere la chioma), limitando l’impatto sull’ambiente.

A lezione alla scuola di Monza • A scuola di giardinaggio con la Scuola Agraria del parco di Monza: dal 25 al 29 luglio un corso hobbistico permette di conoscere le piante dei nostri giardini e terrazzi per coltivarle, mantenerle e potarle al meglio. Docente Laura Bassi, agronomo specializzato nel verde ornamentale, 5 incontri di 3 ore (9.00-12.00), euro 150. • L’11 giugno è prevista una giornata in bici, alla scoperta di storia e architettura delle ville, cascine, mulini e del patrimonio botanico del parco di Monza. Con Tina Ponzellini, esperta di giardinaggio, 6 ore, euro 59. • Per i professionisti: dal 21 al 24 giugno “Verde pensile: progettazione e realizzazione”; 27 e 28 giugno “Alberi da frutto: gestione, difesa e cura”; dall’11 al 15 luglio “Tree climbing (base)”. Info: www.monzaflora.net

NATù IN TIVù • Continua il programma di verde e natura di Promogiardinaggio • Fino a inizio luglio continua il successo del programma di Promogiardinaggio dedicato alla casa, al giardinaggio e alla natura, con un taglio divulgativo di forte impatto emozionale. Natù nasce per rispondere alle curiosità e all’interesse che il tema del verde suscita presso il grande pubblico: un target che conta molti grandi appassionati e anche tanti semplici curiosi che potranno così essere avvicinati e affascinati dalla grande bellezza che possiamo avere nei nostri spazi di vita e di lavoro. • Pur riservando la parte più rilevante alla tecnica, per insegnare le basi della cura delle piante in modo semplice e divertente, il programma offre spunti e curiosità legati al mondo del verde, affrontati da prospettive differenti.

LA PROGRAMMAZIONE 12 episodi settimanali di 13 minuti, fino a luglio, ogni lunedì alle ore 20.00 LA COPERTURA NATù va in onda su: • TV: network nazionale ODEON TV • Satellite: sul canale 827 di SKY • Web: nella pagina Youtube di PromoGiardinaggio verranno inserite tutte le puntate di NATù 2011, con link al sito associativo www.natuweb.it. LE CONDUTTRICI Una conduttrice, Riccarda Riccò, e due inviate. Produttore Esecutivo Luigi Balduini di FirstCom.

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Mettiti nei panni della tua pianta... ... Se potesse scegliere dove mettere radici, cosa sceglierebbe?

Il terriccio è la vera dimora della pianta: acqua, aria e nutrimento si trovano al suo interno e assicurano alla pianta una crescita sana e rigogliosa. è fondamentale che le caratteristiche di un terriccio che condizionano lo sviluppo vegetativo e dell’apparato radicale (pH, salinità, disponibilità di aria e acqua) siano costanti nel tempo. La torba, grazie alle sue caratteristiche fisico-chimiche, è l’elemento naturale dove far crescere le piante in modo sano, robusto ed equilibrato. Terriccio COMPO SANA : tutto comincia da qui. Compo Sana® è costituito integralmente da torba, per dare alle radici delle piante un substrato colturale di elevata qualità. La torba di Compo Sana®, accuratamente selezionata e proveniente dalle torbiere del Nord Europa, è miscelata per offrire a ciascuna pianta la dimora più adatta per le proprie radici. Oltre alla torba, in ogni tipo di substrato della gamma Compo Sana® sono presenti in misura variabile diversi componenti. ®

Informazione pubbliredazionale

Compo Sana® a riserva d’acqua Contiene il rivoluzionario ritentore idrico Aqua Depot®, che permette alle piante di resistere meglio al caldo. Le innaffiature possono essere ridotte sino alla metà. Ideale per le piante in casa e balcone.

L’aggiunta di fiocchi di perlite favorisce drenaggio e aerazione del terreno, mentre Agrosil® favorisce uno sviluppo in profondità delle radici, agevolando la crescita delle piante e aumentandone la resistenza. Il concime contenuto in Compo Sana® è garantito per le prime 4-6 settimane, aiuta le piante a insediarsi nel substrato e ad attivare i processi di sviluppo radicale e fogliare.

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IL PIACERE DELL’ORTO e del frutteto

Le mele antiche sono oggi ritornate all’attenzione grazie al crescere di eventi dedicati a questa riscoperta. Nel frutteto domestico danno soddisfazione soprattutto quelle del territorio locale, selezionate dagli agricoltori del passato proprio in funzione delle caratteristiche del luogo (clima, terreno, principali avversità ...)

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SAPORI

RITROVATI Stanchi dei pomodori olandesi, delle mele cinesi, delle cipolle peruviane? I sapori veri del nostro straordinario territorio italiano possono crescere vicino a noi, e nulla vieta di sperimentare anche le verdure e i frutti di paesi lontani... Ma coltivati nel nostro spazio verde, sani e genuini.


Albicocche. Non adatte a zone con gelate tardive. Alcune varietà locali sono eccezionali, come quelle di Valleggia (Savona).

Kumquat. I mandarini cinesi crescono bene anche in vaso sul terrazzo; fanno tanti piccoli frutti aciduli, gradevoli e decorativi.

Kaki. Albero bellissimo, privo di esigenze; i frutti maturano in novembre dopo che sono cadute le foglie.

Kiwi. Ottima pianta per coprire una pergola o una spalliera, non teme il freddo; i frutti sono pronti da cogliere in autunno.

Nespolo giapponese. Bell’albero sempreverde con grandi foglie, frutti in primavera se l’inverno non è gelido (fiorisce in autunno).

Pera Martin Sec. Molte sono le pere “antiche”, ogni regione ha le sue. Questa antica, eccellente varietà è piemontese.

A

llungare una mano e cogliere un frutto o un ortaggio sano e genuino, di cui conosciamo la storia, che abbiamo visto nascere e crescere giorno per giorno: un diritto da prendersi subito, in balcone, terrazzo, giardino. Realizzare un orto anche in piccoli spazi, per ottenere un prezioso raccolto di verdure saporite, oppure coltivare qualche albero da frutto che al piacere del raccolto abbina la sua bellezza in ogni stagione: scelte che sempre più spesso vengono a prendere il posto del giardino ornamentale tradizionalmente riservato solo ai fiori. Anche in Italia si è accesa maggiore attenzione per le verdure e i frutti colti e mangiati al momento o conservati con metodi casalinghi: alimenti sani e sicuri, evitando l’inquinamento dovuto al trasporto da terre lontane. è un modo per ritrovare sapori perduti e per limitare lo spreco energetico. E poi, c’è una ragione in più: l’orto-frutteto può essere più bello di un giardino fiorito, ricco di fascino e di diversità. La verdura coltivata in modo intensivo e fuori stagione, in serre dai consumi energetici esorbitanti, raccolta ancora quasi acerba, perde

I frutti scomparsi • Al supermercato non ci sono più: i frutti scomparsi in Italia sono ormai tanti. Informatevi sulle varietà “dimenticate” del vostro territorio, reperibili talvolta anche nei garden center, per poterle piantare e coltivare a livello famigliare. • Alcune varietà sono protette da Slow Food, come la strana e antica pera cocomerina dalla polpa rossa, oggi sostenuta da un’associazione di piccoli agricoltori di Verghereto sulle colline di Forlì, www.peracocomerina.it.

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il piacere dell’orto e del frutteto

Piccoli frutti

IL SAPORE DEL BOSCO A PORTATA DI MANO • Molti sono i piccoli frutti che vengono accomunati con la definizione “frutti di bosco”. Oltre ai più classici (more, lamponi, mirtilli, ribes, uvaspina...) ce ne sono altri, di origine ibrida, spesso originari degli USA o del Nord Europa. Alcuni hanno nomi curiosi, come tayberry (un tipo particolare di mora), loganberry (Rubus × loganobaccus), un ibrido tra mora e lampone con frutti grossi e dolci, e il boysenberry, un altro ibrido di origine neozelandese dai frutti molto saporiti e morbidi, che crescono in un cespuglio molto spinoso. Interessante anche il cranberry, un mirtillo rosso americano noto fin dall’epoca precolombiana, molto produttivo e di facile coltivazione. • Amano i climi freschi e non danno grandi risultati in Pianura Padana (tranne le more e il ribes, che offrono comunque buona soddisfazione) se non sono collocati in una zona fresca e ombreggiata in estate, in particolare il lampone e i suoi ibridi, che resistono fino a -20 °C ma non

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Le more senza spine (qui sopra) maturano in successione per tutta l’estate e fino all’autunno. Sotto a sinistra: lamponi e cranberry; a destra: il ribes, che cresce bene anche in terrazzo. tollerano caldo e aridità. Molti di questi frutti non gradiscono il calcare, tranne il ribes, più tollerante, e occorre coltivarli in un substrato con pH acido, tipo quello che viene impiegato per le azalee. Varietà da provare: more senza spine, ribes bianchi o rossi (molto facili e decorativi), uvaspina, lamponi come ‘Zeva’ e ‘September’ con doppia produzione a giugno e settembre e i mirtilli, eccellente aiuto per rinforzare i vasi capillari della retina oculare.


Un orto rinascimentale nel nuovo millennio

Le verdure dei Medici e degli Sforza • L’orto-giardino in cui coltivare verdure, erbe curative e fiori per la loro bellezza è un concetto oggi riscoperto ma di origini antichissime. Ma quali erano le verdure comuni all’epoca rinascimentale? Certamente mancavano quelle che sono arrivate e che si sono diffuse lentamente in Europa dopo i viaggi di Colombo: fra queste ci sono pomodori, patate, mais, fagioli... • Secondo le ricerche degli storiografi negli orti italiani del passato non mancavano cipolla, finocchio, cavolo, rapa, ravanello, lattuga, sedano, erbe aromatiche (salvia, ruta, cerfoglio, prezzemolo, aglio...). Intorno all’orto crescevano piante da frutto (pere, ciliegie, mele cotogne, pesche, nespole europee, noci, prugne, frutti di bosco, castagne) e tanti agrumi: la Riviera Ligure era nota e apprezzata per fornire gli agrumi migliori per la tavola dei Medici. • Oggi non conosciamo di preciso il sapore degli ortaggi dell’epoca; gli incroci e ibridazioni del nostro tempo hanno fatto sparire per esempio alcune varietà di piselli farinosi, comuni nei secoli scorsi. Alcuni ortaggi godevano di una cattiva fama: le melanzane, provenienti dalla cucina araba e orientale, molto utilizzate dagli ebrei, erano sconsigliate e considerate un cibo da evitare. Per fortuna, la loro fama oggi è cambiata in meglio!

il sapore di un ortaggio maturato lentamente al sole. E la quantità di sostanze tossiche è scoraggiante: basti pensare ai prodotti transgenici, frutto di manipolazioni del patrimonio genetico naturale. Il diritto a prodotti ortofrutticoli saporiti e non avvelenati è da riconquistare partendo proprio dallo spazio verde di casa. Ma ci sono altri fattori che possono offrire grandi soddisfazioni. Un piacere dai molti aspetti diversi

Il primo elemento da considerare è il piacere di veder crescere qualcosa che è stato seminato, trapiantato e curato con le nostre mani. Il che ci regala una rinnovata fiducia e aiuta a conoscere o ritrovare un legame con la natura e i suoi ritmi. In molte scuole materne ed elementari la Le varietà antiche di ortaggi come questa carota marchigiana sono oggi oggetto di attenzione di gruppi di appassionati che si scambiano semi e notizie. Tra i più attivi c’è il forum di Civilità contadina, www.civiltacontadina.it.

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il piacere dell’orto e del frutteto

Ortaggi per casi speciali

Mare e montagna, ecco le verdure giuste 01 Le bietole hanno un elevato fabbisogno di

acqua e un ciclo di sviluppo piuttosto rapido; sono quindi ideali per gli orti di collina e montagna dove le grandi foglie diventano croccanti e saporite. Da provare le bietole da costa: il fusto si presta a essere consumato fritto in pastella, come si fa con i fiori di zucca. Il vantaggio: la bietola è un ortaggio dall’elevato valore decorativo: buono, ma anche bello e utile per un orto-giardino ornamentale.

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Il porro è un ortaggio ideale in montagna perché ama il clima fresco e in pianura il suo sviluppo avviene nei mesi autunnali. In Italia abbiamo tipologie di porro molto pregiate, soprattutto in Piemonte (porro di Carmagnola e di Cervere) che hanno una parte bianca, tenera e saporita, molto lunga e durevole. Il vantaggio: è un ortaggio facilmente conservabile per settimane in ambiente buio e arieggiato.

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Il melone ama il caldo e cresce bene anche negli orti non lontani dal mare; al Sud è possibile coltivare anche le varietà autunnali e invernali con polpa bianca e soda. Il vantaggio: vi sentite stanchi, esauriti, vittime della calura e dell’afa estiva? Viene in aiuto il melone; il suo elevato contenuto di acqua e di fibre è importante per combattere gli effetti del caldo.

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Il carciofo è un tipico ortaggio amante dei terreni caldi e non teme il vento salmastro che viene dal mare, che anzi dà a questo ortaggio un sapore intenso e particolare. Una delle produzioni più pregiate è quella ospitata nelle isolette della laguna veneta, dove ancora cresce l’antico carciofo ‘Violetto di Sant’Erasmo’, mentre in Sardegna, vicino al mare, cresce un tipi di carciofo spinoso dal sapore squisito e molto intenso. Il vantaggio: è un ortaggio molto bello a vedersi e ha spiccate virtù terapeutiche; tonico e digestivo, contiene cinarina, una sostanza in grado di influire positivamente sul metabolismo del colesterolo e sul processo digestivo.

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Un manuale pratico: Bio a km zero, ed. Gribaudo, 288 pagine illustrate.

coltivazione delle verdure viene proposta come vero e proprio itinerario didattico, per aiutare i ragazzi a conoscere i bisogni delle piante, scoprire verdure diverse dal solito e apprezzarne il sapore, comprendere l’importanza delle tecniche di coltivazione bio e incentivare a consumare frutta e verdura come regola alimentare di base. Nell’orto di casa, il successo delle coltivazioni si traduce nella soddisfazione di veder maturare gli ortaggi grazie alle buone cure: un’ottima terapia antistress. L’orto-frutteto: più bello del giardino

Il secondo aspetto da considerare è legato alla bellezza dell’orto-frutteto. Mescolando fiori e ortaggi in disegni mutevoli nel corso delle stagioni, aggiungendo magari frutti come ribes, more e uva spina, aggiungendo il profumo e l’utilità delle erbe aromatiche, l’orto diventa piacevole da vedere e da annusare, oltre che riserva di prodotti genuini. Inoltre, la vicinanza di certi fiori è d’aiuto per limitare gli attacchi dei parassiti: il tagete piantato

Disegnare l’orto-frutteto

Bordure e sentieri • Lo spazio dedicato all’orto e frutteto diventa bello come e più di un giardino di fiori, se vengono dedicate attenzioni al disegno e ai dettagli. Le pavimentazioni di bordi e sentieri sono un fattore importante dal punto di vista estetico ma anche della praticità: evitano di camminare nel fango e di danneggiare le piante. • Disegnate i percorsi principali sufficientemente larghi per il transito con una carriola o con la motozappa; tra le parcelle lo spazio sarà invece inferiore. Le parcelle coltivate richiedono meno fatica se sono strette, in modo da raggiungere il centro con le braccia, dai due lati. • Bordate le parcelle con assi di legno; nel frutteto potete disporre delle bordure intorno ai tronchi per passare il tosaerba senza rischiare di danneggiarli.

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il piacere dell’orto e del frutteto

DAL RACCOLTO ALLA CUCINA

ORTAGGI E FRUTTI IN BARATTOLO • Surplus di produzione nel vostro orto e frutteto? Prima di annoiare i familiari e di sprecare il raccolto fresco, organizzatevi per trasformare verdure e frutta in salse, passate, conserve e marmellate. Un aiuto viene dalla tecnologia: oggi esistono elettrodomestici che fanno per voi il lavoro un tempo fatto a mano su grandi pentolini fumanti. Molti modelli di macchina per fare il pane in casa, per esempio, possono anche preparare le marmellate mescolando la frutta ed evitando quindi che si attacchi al fondo del contenitore durante la lenta e lunga cottura. • Sapori da conservare e da regalare. La classica passata di pomodoro (o il concentrato) è un rito che un tempo coinvolgeva tutta la famiglia, oggi è semplificato da alcune attrezzature che tritano, passano e cuociono mescolando. La conservazione sott’olio o sott’aceto (previa scottatura in acqua e aceto bollenti) è una preparazione più rapida della passata di pomodoro tradizionale; con aggiunta di erbe e spezie si ottengono specialità ideali da regalare agli amici per Natale. Le salse, preparate frullando gli ortaggi già scottati in acqua e aceto, ritirate sul fuoco e invasettate (con sterilizzazione o congelazione), serviranno per gli antipasti e come contorno.

vicino ai pomodori ha una certa efficacia contro gli afidi, mentre i girasoli attirano le api, indispensabili per l’impollinazione dei fiori di ortaggi e piante da frutto; la fritillaria, bel fiore primaverile, ha il potere di scoraggiare le visite delle talpe grazie all’odore intenso e poco gradevole dei suoi bulbi. Un impegno a tutela dei nostri sapori italiani

Infine il terzo fattore, non meno importante. Coltivare un orto-frutteto ricco di varietà assenti dai banchi del supermercato significa valorizzare la biodiversità e proteggere tradizioni gastronomiche antiche e preziose. Nell’orto e in terrazzo si possono coltivare il cappero siciliano, il cavolfiore di Macerata e le puntarelle di Galatina, la cipolla fiorentina, il fagiolo veneziano e tanti frutti particolari, un giro d’Italia dei sapori dimenticati. Chi si appassiona alla materia troverà anche molti amici con i quali condividere lo scambio di semi e di informazioni utili. Un rito che richiede attenzione. La prudenza è d’obbligo quando si preparano le conserve casalinghe. Attenzione alla chiusura ermetica dei vasetti e a fare la sterilizzazione, quando necessaria. In ogni caso, prima del consumo, accertatevi che non si siano formate bolle di gas o muffe.

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SAPORI & BENESSERE

LE ERBE BUONE E UTILI Le aromatiche accompagnano da secoli l’uomo con le loro virtù: una storia lunga e affascinante da ritrovare anche nel giardino, in terrazzo e ai bordi dell’orto, per poter allungare una mano e raccogliere foglie fresche... Buone, profumate, raccolte in giardino o nell’orto e dai vasi in balcone: le erbe aromatiche sono davvero indispensabili e facilissime, utili per il benessere e per insaporire i piatti estivi.

L’olio profumato: davvero facile È facile aromatizzare l’olio con diverse erbe (timo, salvia, alloro, rosmarino, basilico, prezzemolo...) L’olio all’alloro, oltre che nelle insalate, può essere impiegato come base per stufati, mentre quello al basilico, squisito nella caprese e sulle friselle con il pomodoro crudo, dà ottimi risultati anche nei sughi delicati e dal sapore fresco; l’olio al rosmarino serve sia per marinare sia per cuocere la carne; il fragrante e delicato olio alla cedrina è indicato sulle insalate e anche per pesci e carni bianche.

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Pesto alla siciliana Ingredienti: un mazzetto di basilico, 3 spicchi d’aglio, 60 g di pinoli, una manciatina di prezzemolo, qualche foglia di sedano, pomodoro, olio e.v. di oliva saporito (siciliano), sale, pepe Preparazione: pestate con pazienza tutti gli aromi in un mortaio, insieme ai pinoli e a qualche pezzetto di pomodoro, con poco olio d’oliva; l’uso del frullatore accelera la preparazione ma la rende più cremosa, il che può non essere gradito perché rende la pasta meno ruvida al palato. Se il pesto è troppo asciutto diluite ulteriormente con alcune gocce di olio d’oliva, salate e pepate, amalgamando con cura. Ideale per gli spaghetti. C’è anche chi aggiunge una punta di peperoncino.


Pesto con capperi Ingredienti: una manciata di capperi in salamoia oppure sotto sale, 2 manciate di prezzemolo, 1 manciata di dragoncello, 4 spicchi d’aglio, 6 cipolline, 6 acciughe sott’olio, 2 cucchiai di senape di Digione, 2 cucchiai di aceto di vino, 2 cucchiai di succo di limone Preparazione: dissalate i capperi se avete utilizzato quelli sotto sale; tritate aglio e cipolline, riducete a pezzi le acciughe. Ponete le erbe e le cipolline in un tritatutto, azionate, unite gli altri ingredienti e tritate ancora. Questa salsa è ottima per condire gli gnocchi (passando poi in forno) o altra pasta, ed è utile anche per fare ottime bruschette mettendo il pane casereccio sulla griglia del forno o sulla piastra del barbecue per renderlo caldo e croccante.

Pane profumato alle erbe Ingredienti: 450 g di farina, 1 spicchio d’aglio, 1 cucchiaio di basilico, 1 cucchiaino di origano, 1 cucchiaino di rosmarino e 1 di timo tritati, 125 ml di acqua, 60 ml di latte, 2 cucchiai di olio di oliva, 1,5 cucchiaini di lievito di birra, 1 cucchiaino di zucchero, 1 cucchiaino di sale Preparazione: scaldate l’olio e fatelo insaporire brevemente con l’aglio (che poi eliminerete) e le erbe aromatiche. Unitelo agli altri ingredienti al momento dell’impasto, formate un panetto e fatelo lievitare, coperto con un canovaccio umido, in ambiente tiepido. Quando il volume è raddoppiato, lavorate di nuovo l’impasto, dategli la forma desiderata, collocatelo nella teglia unta o rivestita con carta da forno e fatelo lievitare di nuovo, per circa 45 minuti. Cuocete in forno caldo. Se usate la macchina per pane, scegliete una ricetta base di pane bianco e aggiungete le erbe fresche appena tritate; cuocete come di consueto.

LE ERBE AROMATICHE? NEL GELATO! Il gelato artigianale per gli italiani è una passione. Di fronte alla crescente richiesta di prodotti salutistici, i maestri gelatai hanno risposto proponendo gusti alle erbe aromatiche: menta, salvia, rosmarino, calendula, zafferano... Se avete la macchina per fare il gelato utilizzate una ricetta base alla panna e insaporite con le erbe: il risultato è ottimo a fine pasto, come digestivo, o per un insolito aperitivo.

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sapori & benessere

NON SOLO FOGLIE: QUANDO I FIORI FANNO BENE E SONO BUONI tarassaco Questa umile erba dei campi ha notevoli virtù depurative ed è utile anche per problemi legati alla funzionalità del fegato e della cistifellea. I fiori si utilizzano nelle insalate (solo i petali gialli); c’è anche chi pazientemente raccoglie i boccioli per metterli sott’aceto come si fa con i capperi. Da provare il risotto ai fiori di tarassaco dal gusto leggermente amarognolo: ricorda un po’ quello del risotto al radicchio rosso. calendula I petali di calendula hanno molte virtù; questa pianta viene usata in cosmesi e medicina naturale per le sue capacità emollienti dell’epidermide; è un antisettico e un eccellente idratante per il viso. Assaggiate i petali nel risotto alla calendula oppure aggiungeteli alle insalate estive, alle frittate e al gelato di panna.

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borragine

erba cipollina Di questa pianta facile e durevole, capace anche di sopravvivere all’inverno, si utilizzano le foglie dal delicato e spiccato sentore di cipolla; provate anche i fiori, utilizzando i petali per decorare e insaporire un flan di patate o carote, oppure in una frittatina da ritagliare a losanghe per servirla tiepida insieme a un buon bicchiere di vino per l’aperitivo in una bella sera estiva.

Il colore di questi fiorellini, un blu incredibile, è ideale per decorare i piatti e accompagnare le insalate miste con il loro sapore leggermente piccante. Le foglie di borragine si utilizzano in cucina come gli spinaci; insieme ai fiori, aglio e pomodori, sono ottime anche per condire la pasta, secondo un’antica ricetta siciliana. La pianta trova impiego per combattere le affezioni delle vie respiratorie.

lavanda Decongestionante e antimicrobica, la lavanda è molto usata in erboristeria e in medicina naturale. In cucina vale la pena di provare il suo inconfondibile aroma in varie preparazioni, dai biscotti al gelato. Insaporite la crema allo zabaglione con qualche fiore di lavanda e condite così le pesche crude e fresche: sono ottime.

Nasturzio I fiori del nasturzio sono un tocco ideale per una fresca misticanza di insalatine fresche e di aromatiche. Si possono usare anche per una semplice pasta olio e aglio: una bontà. In medicina naturale le foglie fresche di questa pianta sono utilizzate per curare infezioni batteriche alla vescica e alle vie respiratorie.


Torta ai fiori di lavanda Ingredienti: 250 g di riso, 1 l di latte, 200 g di zucchero, 100 g di mandorle tostate e tritate, 1 manciata di fiori di lavanda, 2 uova, 1 noce di burro, 1 bustina di vaniglina, 1 pizzico di sale Preparazione: portate a ebollizione il latte con metà dello zucchero, il sale e la vaniglina e lessatevi il riso molto al dente, aggiungendo, a metà cottura, il burro e i fiori di lavanda pestati. Lasciate intiepidire, poi unite le mandorle, lo zucchero rimanente, i tuorli e gli albumi montati a neve. Cuocete in forno moderato per circa 40 minuti.

Bavarese alla menta Ingredienti: ½ l di latte, 150 g di zucchero, 6 tuorli, 250 ml di panna, alcune foglie di menta, 12 g di colla di pesce Preparazione: scaldate il latte e ponetevi in infusione le foglie di menta pulite. Lavorate i tuorli con lo zucchero fino a ottenere un bel composto gonfio e spumoso. Diluite con il latte, dopo aver tolto la menta, e fate addensare a fuoco lento. Aggiungete la colla di pesce ammollata in acqua fredda e strizzata. Lasciate raffreddare. Incorporate la panna montata e versate in stampini monoporzione; fate raffreddare e servite con salsa al cioccolato.

Liquore digestivo al basilico Ingredienti: 40 g di foglie di basilico, 50 g di alcool a 95°, 20 g di scorza di limone, 1 l di vino bianco secco. Preparazione: fate macerare le foglie con l’alcool rimestando di frequente. Dopo 6 giorni filtrate e aggiungete il vino. Filtrate nuovamente e consumate fresco. Potete servirlo anche gelido, in bicchieri dal bordo zuccherato. Utile in caso di digestioni difficili. IL BURRO AROMATIZZATO ALLE ERBE Una volta ammorbito a temperatura ambiente, il burro può essere aromatizzato con erbe come prezzemolo (alla maître d’hotel), dragoncello, erba cipollina (ideale per pesci e carni alla griglia), finocchiella (per pollame e pesce), pimpinella e cerfoglio nella salsa ravigotta per la pasta fredda, oppure con semi di cumino (per accompagnare piatti a base di formaggio e verdure) o ginepro (per insaporire le carni rosse alla griglia).

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SAPORI & BENESSERE

6 ERBE perfette IN BALCONE

01 Salvia: un classico da rinnovare scegliendo le

varietà con foglie colorate e variegate, che riempiono gradevolmente i vasi e le cassette al pieno sole sostituendo degnamente le piante da fiore. Ci sono anche varietà con profumi particolari, come la salvia ananas (sa proprio di ananas!). Essendo resistente alla siccità, è una delle poche specie che spesso riescono a superare 8-10 giorni senza acqua, ma se la bagnate regolarmente ogni volta che il terriccio è asciutto, la produzione di foglie profumate sarà abbondante e continua fino all’autunno inoltrato, quando potrà essere spostata in una serretta da balcone riparata dal gelo intenso.

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Timo: i rametti da usare in cucina possono avere anche le foglie variegate, oppure presentare fragranze insolite (particolarmente buono il timo al limone). Poche esigenze: pieno sole, vaso profondo, acqua con regolarità, concime bio ogni 15 giorni.

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Prezzemolo: se avete poco spazio preferite il prezzemolo riccio da usare più che altro come decorazione. Non partite da seme: ci mette anche 40 giorni a germogliare. Meglio usare le piantine pronte che si trovano nel garden center e crescono con rapidità.

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Rumex (acetosa): le sue belle foglie larghe hanno un sapore gradevolmente acidulo; si usano in aggiunta alle insalate fresche, agli spinaci e alle verdure cotte in genere. L’acetosa selvatica ha un sapore molto accentuato, quella coltivata è più delicata e piacevole.

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Menta: una delle poche per i balconi all’ombra, da irrigare senza eccessi. Una ricetta semplice? Gelato di crema con miele di castagno caldo e un ciuffetto di foglie di menta. Provare per credere.

06 Rosmarino: in un vaso grande e profondo

cresce generosamente. Le varietà prostrate e ricadenti sono molto decorative e più generose di fiori, che appaiono in primavera. Cimate spesso per ottenere una densa vegetazione con rami fitti.

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Visto in TV!

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ATMOSFERE DA VIVERE

GIARDINI E TERRAZZI

BELLI NEL CLIMA CHE CAMBIA

Ogni spazio verde, piccolo o grande che sia, è un ecosistema che interagisce con l’ambiente nella sua complessità. Ecco perché occorre capire che il clima sta cambiando e che possiamo fare qualcosa per limitare i danni ora e nel futuro, senza rinunciare alla bellezza, al fascino, alla creatività.

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C

e ne siamo accorti tutti con chiarezza: il clima sta cambiando e gli effetti di questo fenomeno sono evidenti nella nostra vita quotidiana, con chiari segnali in giardino, in balcone e nell’orto-frutteto. Sentiamo continuamente parlare dell’effetto serra, un fenomeno naturale dovuto alla presenza di gas come anidride carbonica (CO2), metano e vapore acqueo, la cui funzione è quella di rendere vivibile il nostro pianeta. Ma l’uso dei combustibili fossili, l’agricoltura intensiva e la deforestazione provocano un aumento di alcuni gas serra, soprattutto la CO2 che si sprigiona bruciando benzina, gasolio, carbone o gas naturale. Il riscaldamento del pianeta è in parte dovuto anche a queste emissioni. E se da una parte dobbiamo tutti agire per combattere l’inquinamento a ogni livello, il giardiniere si trova a dover decidere come gestire il problema...

Cambiare la nostra idea della bellezza Ogni epoca e cultura ha un concetto della bellezza che si diffonde nella società, ma che è destinato a cambiare con le mode e le spinte culturali e sociali. E ognuno di noi può trovare un nuovo modello di bellezza in terrazzo e in giardino, imparando ad apprezzare e osservare aspetti e fattori che sanno essere davvero un modello di stile. Tre degli effetti chiaramente visibili dei cambiamenti climatici sono l’aumento medio delle temperature (sia invernali che estive), la minore piovosità (in alcune zone d’Italia i periodi di siccità raggiungono punte preoccupanti) e l’aumento di fenomeni estremi come bufere di vento e forti temporali con elevate quantità di pioggia in un breve periodo. Si tratta di fenomeni che possono talvolta rendere difficile o costoso un modello di verde impostato sul concetto di bellezza dei giardini del Nord Europa. Un caso classico? Il prato. Invece di un manto erboso stentato, invece di spendere molto denaro in acqua per innaffiare, depauperando la falda già in crisi, adottate il pensiero dello xeriscaping, dalla combinazione della parola greca xeros, “asciutto”, e di quella inglese landscaping, “gestione del paesaggio”. Lo xeriscaping è un metodo che consente di risparmiare acqua orientandosi verso l’impiego di piante adatte al clima locale, e adottando tutte le strategie possibili per limitare la perdita di acqua per evaporazione, dilavamento o erosione. Lo xeriscaping è nato ufficialmente negli anni ‘80 negli USA, e più precisamente nelle aride terre del Colorado dopo un periodo di lunga siccità, ma in Italia la pratica dello xeriscaping è in realtà molto

Lavorare con LA NATURA • L’interazione degli ecosistemi comporta la necessità di concepire il proprio spazio verde, di qualunque tipo e dimensione esso sia, come parte di un tutto. Insetti, anfibi, uccelli e mammiferi risentono moltissimo dei problemi legati ai cambiamenti climatici, all’inquinamento e alla cementificazione; un allarme del 2011 riguarda le rondini: calate del 40% nel periodo 1970-1990, oggi non trovano più ambienti idonei per la nidificazione. • Combattere l’effetto serra e l’inquinamento significa perciò anche aiutare la natura. In balcone e in giardino mettete nidi e mangiatoie con semi per gli uccelli selvatici; lasciate qualche zona non troppo “pulita” (le foglie secche, i cespugli di piante selvatiche o un vecchio tronco fatiscente sono un vero paradiso per la fauna selvatica), scegliete fiori ricchi di polline per le api (borragine, escolzia, cardi, monarda, mahonia, ginestre, trifoglio...); optate per arbusti che attirano le farfalle (lillà, buddleia, spirea, lantana, caprifoglio...). Proteggere e aiutare la fauna rende lo spazio verde vivo, allegro, meraviglioso.

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GIARDINI E TERRAZZI NEL CLIMA CHE CAMBIA

FACILI E RESISTENTI • Gli arbusti da bacca. Una pianta come il crespino (Berberis vulgaris), selvatico in Italia, ha pochissime esigenze ed è molto bello anche in autunno e inverno; le bacche erano un tempo usate per marmellate, per insaporire il vino e in campo erboristico. Moltissimi sono gli arbusti con bei frutti in estate e autunno (viburni, olivello spinoso, piracanta e cotoneaster...). • Fiori per le farfalle. La buddleia fiorisce per tutta l’estate, attira le farfalle e richiede poca acqua. Perfetta! • Fiori al mare. Dove c’è poca acqua, pensate a specie idonee: la spettacolare Kniphophia forma fiori stranissimi e tollera bene la salsedine. • Colore senza esigenze. Avete voglia di colore in balcone e in giardino? Pensate alla lantana, che non si ammala e fiorisce fino a ottobre. Provate le varietà ‘Tuttifrutti’, nane e compatte, ideali anche in terrazzo. • Le erbe insolite. Le graminacee (qui sotto la sottile ed elegantissima Stipa insieme alle foglie nastriformi del Phormium) sono parenti dell’erba del prato ma molto meno esigenti. La gamma è vasta, ne trovate di ogni altezza, nane o giganti e in colori diversi.

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più attiva e radicata nel territorio. Orti e giardini del Sud e lungo le coste lo praticavano già nel lontano passato per far fronte alla carenza di acqua, creando comunque ambienti meravigliosi e generosi. Risparmiare acqua e scegliere piante poco esigenti non è dunque una rinuncia ma anzi una sfida meravigliosa, una riscoperta della bellezza con piante adattate al territorio, lungamente in fiore, che ci chiedono meno fatica e ci danno di più. Un’idea diversa della bellezza di giardini e terrazzi, capace di stupire e affascinare.

Piante poco esigenti e belle a lungo Oggi lo xeriscaping diventa di attualità anche nei giardini e balconi dell’Italia settentrionale. Se l’inverno 2010-2011 vi è sembrato lungo, piovoso e nevoso, sappiate che in realtà esso era nella norma, ma che la primavera ha già portato una carenza idrica generalizzata. Ma moltissime sono le specie da fiore, gli arbusti e gli alberi che sanno essere belli a lungo nel caldo estivo. L’elenco potrebbe essere molto lungo, a partire dalle classiche piante mediterranee: oleandri e buganvillee, lagestroemia e abelia dai tantissimi fiorellini bianco-rosati, ibisco di Siria, bignonia, caprifoglio profumatissimo, passiflora dai fiori stravaganti seguiti dai frutti commestibili... Per ottenere un giardino a basso impatto ambientale e a ridotto consumo idrico occorre individuare le specie che richiedono poca manutenzione (il che significa meno acqua, meno antiparassitari, meno concime e poco lavoro). Al posto delle annuali, che per loro natura hanno un ciclo breve e richiedono molta acqua, si può pensare alle piante perenni da fiore, una risposta soddisfacente sotto vari aspetti. Il costo d’acquisto non è elevato e ogni esemplare può vivere dai 3 ai 10 anni, ma talvolta anche di più. L’effetto ornamentale è assicurato: le perenni offrono colori, profumi, fioriture e fogliami spesso decorativi. Le cure sono modeste se si effettua una scelta ragionata in base alle condizioni di coltivazione. Per ottenere un effetto spettacolare occorre tener conto del periodo di fioritura, della dimensione in altezza e larghezza, del colore e della forma del fogliame. Se non si è certi del risultato è meglio evitare di piantare singoli esemplari di specie diverse, mescolati fra loro: meglio preferire la formazione di macchie con 3-5 esemplari.

RISPARMIARE ACQUA è UN PIACERE • Perché c’è poca acqua? Analizzate il problema della scarsità idrica: può essere generalizzato per tutto il giardino (problema tipico delle aree mediterranee) oppure rivelarsi localizzato, per esempio sotto un grande albero, dove è inutile piantare fiori o fogliame ad alto consumo idrico: costringerebbero ad abbondanti innaffiature, quindi più lavoro e più costi. Il mondo vegetale è ampio e potrete trovare belle piante poco esigenti in fatto di acqua. Nel dubbio, parlatene con il personale del vostro punto vendita. • La qualità del terreno. Un suolo fertile, con una componente argillosa, sarà meno soggetto a rapida disidratazione. Non lasciate mai il terreno nudo, dal quale l’evaporazione è enorme e rapida. Create le condizioni per assorbire bene l’acqua: conchette intorno al fusto di alberi e arbusti, canaletti vicino alle radici di fiori e ortaggi, alveoli nelle scarpate, poco al di sopra delle piante in esse collocate. • L’aiuto della tecnologia. Installate un impianto automatico per innaffiare di notte; preferite i sistemi a goccia o con tubo poroso, con sensore di umidità per bloccare l’innaffiatura se il suolo non ne ha bisogno. Il risultato? Consumi di acqua molto ridotti, e quindi meno costi.

In balcone: vasi profondi e fiori generosi Anche in balcone si può combattere lo spreco di acqua e avere una decorazione fiorita che sfida il caldo. Un accorgimento utile riguarda la scelta dei 33


GIARDINI E TERRAZZI NEL CLIMA CHE CAMBIA

vasi: invece di tanti vasi o cassette piccoli, meglio pochi contenitori capienti e profondi; in questo modo le piante non richiederanno acqua ogni giorno ma solo ogni 2-3 giorni o più. Specie da fiore come gazania, bocca di leone, lantana, portulacca, euchera, lavanda e santolina reggono bene il sole bruciante e fioriscono senza interruzione fino a ottobre.

Altri accorgimenti utili

Occhio alla stabilità. Con i cambiamenti climatici sono aumentati sensibilmente gli eventi estremi anche in zone normalmente non soggette a bufere e temporali. D’obbligo un regolare controllo della stabilità delle alberature.

Affrontare il problema dei cambiamenti climatici comporta un impegno contro la deforestazione e in favore della piantagione di alberi, ma anche la tutela di quelli presenti nel nostro territorio, con verifiche sugli esemplari per tutelarne la stabilità tenendo conto della crescente frequenza di fenomeni estremi. Piantare più alberi nel proprio giardino, nelle aree condominiali e lungo le strade delle nostre città è uno dei gesti più importanti non solo per l’ambiente ma anche per noi: mitigano le isole di calore, combattono l’inquinamento, assorbono particelle di sostanze tossiche presenti nell’aria che respiriamo in città. E ci portano un’idea di bellezza che non conosce tempo e che rimarrà nei secoli, per il nostro futuro.

ESTATE SENZ’ACQUA? SCEGLIETE IL DRY GARDEN • Il nostro pianeta è formato al 70% di acqua, ma quella buona e potabile, utilizzata normalmente anche per innaffiare orto e giardino se non esiste un pozzo privato o una cisterna di raccolta dell’acqua piovana, è veramente poca. L’acqua è un diritto di tutti nel presente e nel futuro; è perciò importante evitare di sprecarla e di inquinarla.

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splendide, firmate da grandi paesaggisti e architetti del paesaggio sensibili e creativi.Invece di un praticello stentato, meglio una bella pavimentazione di ghiaia e legno con grossi massi e poche, spettacolari piante poco esigenti (cactus, succulente, arbusti mediterranei, aromatiche).

• Se nella zona ci sono periodi con pioggia abbondante, indirizzate l’acqua piovana in un bidone o in una cisterna interrata; è ottima per irrigare. Nella cisterna si possono versare anche le acque domestiche prive di detersivi, per esempio quelle delle bacinelle in cui è stata lavata la verdura.

• Tra i grandi interpreti del dry garden c’è la britannica Beth Chatto che propose nel suo terreno povero, arido e soleggiato un giardino di ghiaia divenuto leggendario per la bellezza e le fioriture. Anche a Euroflora 2011 si sono visti allestimenti ispirati a un’idea di spazio verde con modestissimo fabbisogno idrico.

• Molte zone mediterranee e costiere del nostro Paese, ma anche alcune aree appenniniche nel Centro e nel Sud, presentano un serio problema di carenza idrica estiva. La soluzione? In zone aride pensate al dry garden o giardino secco, un modello di garden design che ha trovato interpretazioni

• E il prato? Nel dry garden non c’è. In alternativa all’erba utilizzate piante tappezzanti e belle come timo, rosmarino, graminacee. E se proprio volete il prato, preferite le specie del gruppo Festuca, la gramigna (Cynodon dactylon) e la Zoysia, che sopravvivono con poca acqua.


Obiettivo: 131.000.000 alberi in più sul nostro pianeta

BASTA PARLARE: è TEMPO DI PIANTARE • Lo slogan è chiaro: smettiamo di parlare e cominciamo a piantare per ritrovare la “giustizia climatica”. Plant for the planet è un’associazione nata dall’idea di un ragazzino tedesco, Felix Finkbeiner, oggi tredicenne. L’iniziativa, partita inizialmente come progetto scolastico, è cresciuta rapidamente grazie alla partecipazione di coetanei in ogni parte del mondo, e Felix è finito in prima pagina sui quotidiani europei al raggiungimento del milione di alberi piantati, poche settimane fa.

organizzazione dove ragazzi da tutto il mondo piantano alberi in segno di giustizia climatica. Come vedete, non stiamo semplicemente tentando di salvare il mondo: stiamo tentando anche di salvare il nostro futuro”.

• Oggi l’iniziativa è sostenuta da Unep, programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, che ha sponsorizzato una serie di poster di bambini con personaggi celebri, scaricabili sul portale per fare in modo che i ragazzi ( e le loro famiglie) siano stimolati a farsi da portavoce e ad agire, piantando alberi a titolo • “A ognuno di noi piace parlare personale, con la scuola, con il gruppo della crisi climatica. Ma il parlarne sportivo o musicale o parrocchiale solamente non può arrestare lo ecc. E volentieri Natù si associa per far scioglimento dei ghiacciai, o la circolare l’idea. scomparsa della foresta pluviale. E visto che glifacciamoci adulti semplicemente Ragazzi, sentire.Dall’alto: Dall’alto: Felix conFelix con Muhammad Yunus, per la pace; Eugene, ne parlano e nonYunus, agiscono, spetta Muhammad premio Nobel per lapremio pace; Nobel Eugene, 12 anni, con il filosofo Hans Küng; la a noi prendere in mano 12ragazzi anni, con il filosofo Hans la Küng; la quattordicenne quattordicenne Sneha con Rajendra questione. Diciamolo chiaramente”. Sneha con Rajendra Pachauri, responsabile delle Pachauri, responsabile ONU per il Questa la presentazione del portale Nazioni Unite per il gruppo intergovernativo di esperti sul gruppo intergovernativo di esperti sul www.plant-for-the-planet.org/it, che cambiamento climatico, IPCC. prosegue: “Plant-for-the-planet è una

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GIARDINI E TERRAZZI NEL CLIMA CHE CAMBIA

Combattere l’effetto serra

4 semplici scelte per rispettare l’ambiente 01 In Italia le ore di sole effettive in un anno

vanno dalle 1.800 del Nord Italia a oltre 2.600 in Sicilia. In molte zone il vento è una costante. Eppure gli impianti fotovoltaici ed eolici sono ancora davvero pochi. Pensate al fotovoltaico o al solare (il primo fornisce energia elettrica, il secondo produce acqua calda). Il vantaggio: con i pannelli solari si evita di emettere in atmosfera anche 3-4 t di CO2 all’anno.

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Passate al bio. Evitate i pesticidi, preferite i prodotti ammessi in agricoltura biologica e preparate voi stessi i macerati che combattono gli insetti: piante come l’equiseto, comune in campagna e ai bordi delle strade, sono ottimi per preparare un prodotto da usare contro afidi e altri parassiti. Il vantaggio: si evita l’immissione in natura di prodotti inquinanti e si riduce l’impatto ambientale ottenendo comunque un effetto efficace sulle piante infestate dai parassiti.

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Risparmiate acqua utilizzando tutti gli accorgimenti utili tra cui la fornitura a goccia (microirrigazione) per non sprecare le risorse idriche. Il vantaggio: il terreno rimane sempre correttamente umido ma senza eccessi; il sistema a goccia è utile anche nell’orto e nei vasi; il costo dell’acqua impiegata a livello domestico si riduce drasticamente evitando di impoverire le risorse idriche locali,

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Proteggete il terreno dall’evaporazione con uno strato di pacciamatura (lapillo, corteccia sminuzzata, teli da pacciamatura per l’orto e sotto le siepi e altri materiali). Il terreno inaridito perde i suoi fattori nutritivi e volendo rilavorare il suolo ci si trova di fronte a una fatica considerevole e all’esigenza di migliorare la struttura con nuovi apporti di torba e di concime. Il vantaggio: oltre alla minore dispersione idrica si evita il proliferare delle piante infestanti che obbligherebbero al diserbo chimico (da evitare se possibile) e implicano la necessità di maggiore lavoro per la pulizia e manutenzione.

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NATURA AMICA

ZANZARE? CI AIUTANO LE PIANTE

Estate... ed ecco il solito fastidio. Ma si può vivere bene in giardino e in terrazzo scegliendo i metodi giusti per allontatare le zanzare senza danneggiare la natura. Occorre agire su più fronti, prima di tutto evitando di lasciare pozze d’acqua stagnante dove si annidano le larve. Via dunque l’acqua dai sottovasi e dagli innaffiatoi abbandonati; in tombini e caditoie vanno messe le pastiglie che contengono Bacillus thuringiensis, un bacillo parassita delle larve di zanzara, o altri larvicidi. Oggi molti sono i prodotti insetticidi a base di piretro o di piretroidi sintetici efficaci e di basso impatto ambientale; a essi si possono affiancare le innovative “macchine” antizanzara, efficaci negli spazi aperti. 38

Macchine antizanzara e prodotti protettivi... Ma anche piante per allontanarle, e nemici naturali per combatterle: ecco le armi di una guerra che non danneggia la natura.

Piante amiche. La lantana è amata dalle farfalle che la frequentano di giorno, ma di notte ha efficacia per allontanare le zanzare che non gradiscono il suo aroma. Lo stesso accade con i gerani a foglia profumata.

E poi... le piante e i nemici naturali, alleati nella guerra quotidiana. Alcune piante hanno una buona efficacia contro le zanzare; non c’è da aspettarsi che sia sufficiente metterne un paio in balcone per allontanare gli insetti, ma collocandone una certa quantità è probabile che il beneficio si faccia sentire. Tra le specie usate per la lotta alle zanzare c’è la citronella (Cymbopogon citratus, lemongrass), erbacea di origine indiana dalle foglie nastriformi. I fusti


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9 soluzioni per combattere le zanzare in modo naturale 1. Fusti di citronella, Cymbopogon citratus (lemongrass), una graminacea dalla quale si ricava la nota essenza antizanzara dalla fragranza che ricorda il limone. 2. Lavanda: il suo odore, a noi gradito, ha una certa efficacia nell’allontanare le nemiche. 3. Gerani a foglia profumata (Pelargonium graveolens e altre specie e varietà): ottimi per scoraggiare le visite sgradite; la loro fragranza è molto efficace. 4. Salvia: come tutte le aromatiche aiuta a tenere lontano le zanzare con il suo odore intenso. 5. Menta: è d’aiuto anche contro le formiche. Utilizzate le foglie per preparare olio e lozioni. Strofinate una foglia di menta sulle punture: calma subito il prurito sulla pelle. 6. Elicriso: bella pianta mediterranea poco esigente, da usare per preparare un infuso che, spalmato sulla pelle, la protegge dalle punture. 7. - 8. Andiroba: albero tropicale noto per le proprietà insettifughe. Usato per preparare candele e olio per torce. 9. Pongamia: altro albero tropicale noto come faggio indiano, usato come biocombustibile e anche per estrarre un principio attivo contro le zanzare.

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natura amica

Per una lotta efficace ci vogliono gli alleati giusti. In alto da sinistra: le libellule, vere mangia-zanzare; gli uccelli insettivori, tra cui pettirossi e rondini; i pipistrelli, da attirare con i appositi nidi da appendere al muro.

contengono un olio essenziale dal forte potere repellente, utilizzato anche a livello industriale. Anche una collezione di gerani a foglia profumata (Pelargonium graveolens e altre specie) può essere d’aiuto. Le foglie profumano di limone, menta, sandalo o cedro e tengono lontane le zanzare. La lantana è nota per i fiori colorati, meno noto è che sembra avere efficacia repellente, come verificato dagli studi del Centro nazionale di biotecnologie USA, che ne sta testando l’efficacia insieme a un’altra pianta, Pongamia pinnata, albero tropicale che fornisce un olio usato da millenni dalle popolazioni indigene per combattere la piaga degli insetti. Anche l’olio di andiroba (Carapa guianensis), albero della foresta pluviale che cresce in Amazzonia, trova impiego contro le zanzare. E poi l’eucalipto con il suo olio fragrante, aromatiche come lavanda, melissa, menta (molto efficace), timo, la buccia di

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limone e la Melaleuca (nota anche come “tea tree”): specie la cui essenza repellente è efficace e gradevole. Proteggiamo gli alleati: la natura ci è amica

Un ruolo fondamentale è affidato agli animali che si nutrono di zanzare e di larve. Un pipistrello ne mangia oltre 2.000 al giorno! E dunque: nidi per pipistrelli, tutela degli uccelli selvatici e di anfibi e rettili come rospi, rane, lucertole. Rispettare i nemici naturali è uno dei sistemi più efficaci per veder calare drasticamente il numero di insetti che infestano la casa e l’esterno. Si può installare un piccolo laghetto, attrazione irresistibile per gli anfibi e le libellule, grandi divoratrici di larve. Nell’acqua, i pesci del genere Gambusia si alimentano proprio di larve. Importante mantenere l’equilibrio naturale dello spazio verde evitando ogni forma di inquinamento ambientale che possa scoraggiare la presenza di questi efficaci alleati naturali. Protezione e nemici naturali. Sotto, da sinistra: la zanzariera, efficace e romantica; rospi, ranocchie e lucertole, animaletti che si nutrono di larve di zanzara.


Idee da provare

RICETTE ANTI-ZANZARA PER UNA LOTTA NATURALE

01 L’olio alla lavanda: in 150 ml di acqua

aggiungete una ventina di gocce di oli essenziali di lavanda, geranio, limone, melissa, eucalipto o piretro: spalmato sulla pelle, questo liquido tiene lontano le zanzare.

02 Le erbe nel bruciaessenze: per un’ottima

essenza antizanzara da usare nel bruciaessenze si utilizzano olio di geranio, eucalipto o menta, rosmarino, lavanda, limone o melissa e piretro. Il profumo è intenso e piacevole. Nel diffusore con bruciaessenze si può mettere anche una miscela composta da olio essenziale di citronella, di geranio e di Tea Tree (albero del tè, Melaleuca): queste fragranze sono particolarmente efficaci e possono essere utilizzate anche nelle stanze dove dormono bambini in quanto non sono tossiche.

03 L’incenso alla menta: l’incenso antizanzara al posto dello zampirone è a base di scorza di limone, fiori di lavanda e geranio e qualche foglia di menta. Il tutto va fatto seccare al sole, poi si trita e si mette il composto in un barattolo di vetro con qualche goccia di olio essenziale all’aroma che preferite fra quelli prima citati. La polvere ottenuta si mette nel bruciaessenze.

04 Frutti e ortaggi gialli: gli ortaggi e i frutti di

colore giallo-arancione (peperoni, pomodori gialli, carote, melone, zucca, pesca, albicocca ecc.) e l’aglio sono ricchi di vitamina A che pare sia efficace nello scoraggiare le zanzare ad assaggiare la nostra pelle. Dunque, scorpacciate di peperoni e melone...

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Un dopo-puntura al limone: per un efficace unguento dopo-puntura grattugiate finemente la buccia di un limone biologio non trattato, unite 50 g di glicerina e 2 gocce di olio essenziale di pino. Spalmate l’unguento sulla parte irritata. Potete conservarlo in frigorifero per circa un mese.

Rimedi naturali. Qui sopra: olio di lavanda e peperoni gialli. A destra dall’alto: limoni e olio a base di menta, efficace antizanzara.

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PROGETTAZIONE

UN’ISOLA DI VERDE

IN CORTILE Cortili e terrazzi, spesso utilizzati solo come ripostiglio o abbandonati al cemento, sono spazi trasformabili in giardini godibili e ricchi di natura, adottando alcuni accorgimenti per ottenere un buon risultato durevole.

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Da guardare o da vivere? Cortili, piccoli giardini e terrazzi possono avere un ruolo diverso. A destra, due esempi: lo spazio verde da osservare, ideale anche come verde aziendale, e lo spazio da vivere, vero salotto all’aperto giocato su un tema (qui uno stile etnico ispirato all’India).

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n cortile o un terrazzo vuoto, abbandonato o ancora da inventare: ecco una sfida che offre spunti interessanti. Moltissimi sono i cortili praticamente dimenticati, e altrettanti sono i terrazzi: si parla di circa 7 milioni di balconi e terrazzi, un’enorme superficie di cemento nelle nostre città, da arricchire di verde, fiori e natura. E ancora: le stime parlano di quasi un milione di giardini, circa la metà inutilizzati o abbandonati. Avete uno spazio da creare o migliorare? Mettetevi al lavoro con entusiasmo ma anche con razionalità. Un bel terrazzo o giardino nasce infatti da un’attenta valutazione. è vero che il giardinaggio è creatività, ma lasciarsi guidare dall’istinto nella collocazione di piante, arredi e sistemi ombreggianti può portare a uno spazio poco vivibile e troppo esigente in fatto di manutenzione. La soluzione ideale è quella di preparare un elenco con i dati ambientali del terrazzo (clima, esposizione ecc.) e con le esigenze di base (preferenze in fatto di piante, tempo disponibile per la manutenzione...). Questo elenco sarà una guida preziosa, sia che procediate da soli, sia che decidiate di ricorrere all’aiuto di un professionista, che soprattutto nel caso di un terrazzo medio-grande saprà interpretare le aspettative di chi lo vivrà quotidianamente, organizzando lo spazio e ripartendolo in maniera funzionale. Ma anche se si dispone di un piccolo balcone o di un cortiletto chiuso fra le pareti dei palazzi è possibile ricavare qualcosa di più di una semplice fila di cassette appoggiate sul pavimento. Un cortile o terrazzo offre infinite possibilità di fruizione e può diventare un’estensione degli ambienti domestici, dove cucinare e pranzare, rilassarsi, far giocare i bambini, trascorrere le serate con gli amici, lavorare sul computer o dormire.

TRUCCO UTILE: IL GIOCO DI LIVELLI • Per realizzare uno spazio articolato anche quando l’area è piccola, conviene puntare sulla creazione di livelli diversi: basta qualche gradino per creare la sensazione che vi siano più “stanze” ciascuna destinata a un ruolo diverso. • Nel cortile-giardino qui sopra, la piattaforma rialzata di legno crea questo gioco di livelli; in questa zona che, per la sua struttura e per il tipo di pavimentazione, si presenta come un vero e proprio prolungamento degli spazi interni, è allestita la zona pranzo. Volendo, qui si può collocare un tavolo di lavoro per il computer, ideale per chi desidera lavorare o studiare all’aperto oppure collegarsi a internet per i propri interessi e contatti. • Intima e raccolta, l’area al livello inferiore è invece dedicata al relax: protetti dagli sguardi indiscreti grazie a un grigliato ricoperto con fitti rampicanti preferibilmente sempreverdi (edera, rincospermo), si può prendere il sole, leggere o dormire sulle sdraio collocate nel manto erboso. Il prato è attraversato da un sottile sentiero di pietre orizzontali posate su un letto di ghiaia; tutt’intorno ampie fioriere di legno ospitano cespugli e piante erbacee da fiore scelte fra le più semplici e generose. Progetto: Studio Malagoli e Madama

Che ruolo avrà lo spazio esterno?

è importante chiedersi come si intende utilizzare lo spazio per ripartirlo in modo funzionale. Si può pensare a un gazebo o a una pergola ricoperti di foglie e fiori, un punto d’acqua dal suono rinfrescante, un angolo riparato per prendere il sole in totale privacy, un’illuminazione notturna di atmosfera con impianto hi-fi... Un desiderio può 43


progettazione

Idea semplice ed elegante

UN SALOTTO MODERNO PER UN CORTILE O TERRAZZO • Questo ampio salotto all’aperto che può essere concepito su un terrazzo o in un giardinocortile è un vero invito a spendere più tempo possibile all’aperto. Anche in questo caso è stato creato un livello rialzato, protetto da una copertura in muratura, dove è stata allestita una vera e propria cucina all’aperto, completa di forno, lavello, frigo e isola centrale con i fuochi e il tavolo. • Un’isola con un grande divano ricco di cuscini invita a serate in relax fino all’autunno: per riscaldare e creare atmosfera c’è il camino inserito nel muro. Un’apertura circolare nella parete apre la visuale sui bei vasi allestiti nella parte posteriore, con un gradevole effetto di prospettiva. • L’arredo verde è a bassa manutenzione, con erbe e arbusti sempreverdi resistenti alla siccità: una siepe squadrata di ligustro, una fioriera di Phormium, e poi Pennisetum, Acanthus, Heuchera, Cotinus, Festuca, Gaura, Ophiopogon, Sambucus.

Tutto è pensato per evitare ogni banalità: dal gioco dei materiali del pavimento alla decorazione murale. I divani hanno una struttura fissa in legno sulla quale vengono appoggiati i cuscini, per ritirarli al riparo in caso di maltempo. Progetto di Dean Herald, paesaggista e garden designer australiano che con questo allestimento ha meritato una medaglia al Chelsea Flower Show.

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essere quello di rivestire di vegetazione muri e parapetti o coprire una pergola, ma sarà necessario prevedere un terreno profondo oppure vasche ampie e profonde, altrimenti dopo 2-3 anni si rende indispensabile un faticoso lavoro di espianto e riduzione delle radici. Si può pensare a un laghetto con ninfee e loti nani, ma se è davvero piccolo non è possibile allevare qualche pesciolino perché in estate il calore raggiunto dall’acqua sarà eccessivo. Il solarium va collocato preferibilmente su una pedana in legno, materiale che non risulta mai troppo caldo: se potete, installate nei pressi una doccia, magari con acqua riscaldata da un pannello solare, o una vasca da idromassaggio. Non trascurate di prevedere una zona di servizio, occultata da una siepe in vaso o da un pannello spostabile all’occorrenza: risulterà preziosa per ospitare i bidoni con i resti vegetali, vasi, sacchi di terriccio, sedie pieghevoli, attrezzi... Per un cortile o terrazzo davvero piccolo

Se lo spazio è modesto, dovete chiarirvi le idee sull’uso che volete farne: se volete conservare uno spazio per un tavolino e due sedie, sfruttate la ringhiera del terrazzo o le pareti del cortile per appendere cassette con fiori (se non sussistono vincoli condominiali). Se invece preferite rilassarvi e leggere un libro, rendete protagonista una chaise longue circondata da bei vasi di forma e dimensione diversi. Uno dei problemi è quello di creare uno schermo per ottenere privacy e isolare dalla vista di altre abitazioni: utilizzate sempreverdi di ingombro contenuto, come ligustro e alloro, oppure usate vasi dotati di tralicci per far salire il falso gelsomino o l’edera, entrambi sempreverdi. Questo sistema ripara anche lo spazio dal vento ampliando la gamma di vegetali coltivabili e allungando la stagione di utilizzo. In caso di spazio modesto, meglio evitare le specie dal portamento espanso (i ciuffi rigogliosi di molte graminacee, la chioma larga degli aceri giapponesi) e orientarsi su piante nane o compatte, arbusti a sviluppo eretto, rampicanti. Naturalmente gli arredi saranno leggeri e facili da spostare, possibilmente di tipo pieghevole e impilabile o a anche a scomparsa; meglio investire una certa cifra per prodotti di design o comunque di qualità, se si vuole ottenere uno spazio esterno accogliente e godibile al pari di quello interno. Una situazione comune nei piccoli terrazzi e cortili in città è la forma a corridoio, su cui affacciano la cucina, il salotto e la camera da letto.

COME DIFENDERSI DAL VENTO • Un cortile o terrazzo ventoso limita la vivibilità e la scelta vegetale. Indispensabili dunque le strutture frangivento. Canne di bambù o cannicciati sono la soluzione più comune, naturale e durevole. Il sistema più efficace è quello delle strutture in legno, con travetti paralleli e obliqui verso l’interno in modo da deviare la direzione del vento. Questo sistema ha solo l’inconveniente di essere fisso o scomodo da rimuovere. • Anche le piante possono creare un ottimo schermo scegliendo specie sempreverdi resistenti ai venti e, nei litorali, alla salsedine. La barriera verde non deve essere impenetrabile dal vento, che la scavalcherebbe creando turbini nella zona sottovento, bensì deve filtrarlo per ridurne la velocità: le latifoglie sono migliori delle conifere grazie alla chioma più leggera. La barriera deve essere omogenea e densa dalla base alla sommità: è indispensabile seguire bene le piante nelle prime fasi di sviluppo e garantire un corretto regime di irrigazione nei primi due anni nonché effettuare potature regolari e idonee.

Una soluzione interessante consiste nel suddividere l’area in una serie di ambienti dotati di continuità con quelli interni: un piccolo spazio per pranzare di fronte alla cucina, una zona conversazione, un’area solarium... Per ripartire lo spazio si possono utilizzare paraventi con base stabile, gruppi di vasi, strutture d’arredo, grigliati e archi su cui far salire rampicanti per creare zone raccolte e con un carattere identificativo che le rende invitanti. Un suggerimento importante: prima di fare acquisti di mobili da esterno, tracciate una sommaria pianta in scala dello spazio e controllate che vi sia lo spazio sufficiente: si evitano delusioni, spendendo meglio il denaro e con maggiore soddisfazione. 45


BAMBINI & NATURA

CON LE MANI NELLA TERRA Avvicinare il mondo delle piante comporta la possibilità di stimolare curiosità multidisciplinari, dalla matematica alle scienze naturali: insieme ai bambini si potranno trovare le spiegazioni di fenomeni scientifici affascinanti e aiutarli a capire il piacere della manipolazione di terra, semi, piante... Estate, tempo libero, tempo di dimenticare libri di scuola ma anche videogiochi e vita sedentaria. Tempo di dedicarsi al verde: stimolante, educativo e divertente per bambini e ragazzi di ogni età, da 0 a 99 anni. Perché il verde aiuta a diventare grandi: oggi sono molte le scuole di ogni ordine e grado che introducono giardinaggio e orticoltura fra le attività didattiche di carattere multidisciplinare; ci sono anche esperienze di progettazione partecipata, ossia di lavori svolti dai bambini insieme ai tecnici del proprio Comune in vista della realizzazione di giardini scolastici o pubblici. A livello formativo, questo tipo di esperienze è molto importante in quanto trasmette il valore di cosa

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significa pensare agli altri, lavorare non per sé ma in funzione di un utilizzo da parte della comunità. Manipolare la terra e le piante Riportare i bambini a una sintonia con la natura, che talvolta conoscono pochissimo ma che li attrae in maniera irresistibile, è uno degli obiettivi primari dell’attività di giardinaggio. La curiosità, lo stupore per i fenomeni e il contatto sensoriale con la terra e le piante sono osservazioni che si possono fare praticando con i bambini la cura delle piante, e da qui nascono infinite possibilità di apprendimento: dalle scienze all’educazione all’immagine, dalla produzione linguistica alla geografia e alla storia.


CURARE LE PIANTE PER CAPIRE IL SENSO DELL’ATTESA • Coltivare significa anche aspettare che le piante si sviluppino secondo i loro ritmi naturali. La pratica del giardinaggio contribuisce quindi a consolidare le proprie capacità di attesa e di pazienza, aiutando i bambini a superare in modo spontaneo e naturale quella fretta e superficialità che governa spesso la vita quotidiana e che è la caratteristica principale dei frenetici videogiochi e del gameboy, giocattoli elettronici nei quali tutto deve accadere subito. • Lo sviluppo della pazienza comporta un effetto secondario importante: la capacità di visualizzare il futuro, grazie alla comprensione dei fenomeni naturali che trasformano una gemma in un fiore, un seme in una piantina, un fiore in un frutto o in un ortaggio da cogliere dopo aver atteso i tempi necessari al suo sviluppo. Lo stesso accade agli animali che popolano il giardino, e che vanno osservati con rispetto. • Naturalmente è opportuno procedere per gradi e, soprattutto nel caso delle semine, è bene partire con specie di rapida germogliazione: zucche, girasole, pisello da fiore, nasturzio sono specie che germinano con rapidità e che danno soddisfazione anche ai più impazienti.

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Le piantine da orto e da fiore possono essere seminate dai bimbi anche nei contenitori in cartone della carta igienica, posati verticalmente in una vaschetta. Colmati di terriccio mescolato a sabbia e seminati, questi contenitori di cartone verranno trapiantati direttamente nei vasi o nella terra, facilitando così la manipolazione delle pianticelle.

Due semplici regole: fantasia e gradualità Per creare una dimensione ludica è possibile inventare favole e storie con personaggi di fantasia che vivono nel verde: gnomi, elfi, fate, folletti dell’autunno e dell’inverno; questi personaggi che interagiscono con l’immaginario infantile, sempre alla ricerca di atmosfere fiabesche, faranno trovare ai bambini i prodotti della natura e gli animali che in essa si rifugiano. Grazie a questo linguaggio semplice e divertente l’adulto potrà trasmettere le basi del rispetto per la natura, la collaborazione, la generosità, le regole di comportamento, ma anche far nascere curiosità e interessi di ordine scientifico. Per ottenere attenzione e continuità è importante applicare il principio della gradualità: dalle prime semplici esperienze di esplorazione ambientale e da attività facili, destinate a un successo pressoché sicuro, si passerà a un approfondimento del livello di consapevolezza e di conoscenza da parte del bambino, attraverso esperienze più complesse

IL VERDE INSEGNA NUMERI E PAROLE • Nell’avvicinare i bambini alla conoscenza delle piante si possono cogliere numerose occasioni di lavoro multidisciplinare. Le forme delle piante possono infatti stimolare curiosità che insegnano a contare e a conoscere termini insoliti (talea, impollinazione...). • Per stimolare una curiosità di tipo scientifico si può condurre l’attenzione dei bambini sulle radici delle piante: una lente d’ingrandimento apre un mondo meraviglioso da analizzare...

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anche sotto l’aspetto scientifico. In caso contrario, le delusioni e gli insuccessi potrebbero scoraggiare e allontanare dall’interesse per la coltivazione delle piante. Ove necessario occorrerà aiutare i bambini a mettere a fuoco i problemi o le curiosità, cercando le risposte attraverso un processo di ricerca attivo, partecipato, che li porta al piacere dell’indagine e della scoperta e conduce alla conoscenza del significato di parole nuove. Vedere, toccare, odorare, sentire, raccogliere, per poi prendersi momenti per la riflessione insieme all’adulto, sono forme di impiego didattico dell’attività di giardinaggio, per la quale si può fare uso di molteplici linguaggi: non solo quello verbale, ma anche il disegno, la fotografia, la manipolazione dei materiali... Condividendo con i bambini questa avventura, l’estate in giardino o in balcone porterà molte sorprese gradite, tra cui una vita attiva e uno stop al fanatismo per la tv. Non è poco!



Garden party: mai senza...

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• ... una tavola colorata e creativa (1): non c’è bisogno di tavaglie sontuose e decori eleganti. Si può realizzare un allestimento attraente anche con minima spesa e massima sobrietà. Se piatti e stoviglie sono semplici e banali, portate un tocco di estro giocando sui colori: utilizzate tovagliette all’americana vivaci e decorate, scegliete i tovaglioli in tinte diverse accordandole a quelle delle tovagliette, aggiungete il tocco di un nastrino come fermatovagliolo. Al centro della tavola, un bouquet vigoroso e campestre, come una manciata di dalie rosse e gialle ospitate in una bottiglia di vetro. • .... lo charme dei fiori: rendono allegro e piacevole l’ambiente. Coltivati in fioriere, ciotole e panieri appesi, oppure recisi e disposti sul tavolo e in altri punti focali, non devono mai mancare. Come centrotavola possono essere anche composti a ghirlanda su una base di rami intrecciati intorno a una candela profumata. Si prestano bene a questo scopo i fiori dai petali non troppo delicati, come gerbere, rose, ortensie, dalie. • ... la cura dei dettagli: che si scelga l’eleganza più sofisticata o la semplicità più rustica, l’attenzione al dettaglio fa la differenza se si vuole rendere il party indimenticabile. Un esempio? Rivestite di stoffa floreale un bel cesto bianco e usatelo per servire in tavola pane e focacce: effetto assicurato. • ... l’atmosfera della luce: rendete magica e suggestiva l’atmosfera. Disseminate candele lungo i percorsi, appendete lanterne ai rami, illuminate bene il tavolo e piantate torce nei punti strategici, magari alla citronella per evitare le visite delle zanzare.

L’ARTE DI VIVERE 50

www.natuweb.it


Un perfetto BARBECUE • Accendere la carbonella è un’operazione che richiede tempo e pazienza e fa parte della ritualità del BBQ. Ma alcuni accorgimenti aiutano a velocizzare il lavoro. • Cesto accenditore e pastiglie di accensione: il primo permette di accendere in pochissimo tempo la carbonella; le pastiglie rendono semplice la formazione delle braci senza odore né fumo e nel rispetto dell’ambiente. • Bricchetti di carbone: sono concepiti per una buona combustione e una resa migliore. La durata della combustione può arrivare fino a 4 ore. Ciò significa che non sarà necessario ricaricare il carbone: le braci saranno sempre pronte e, grazie alla potenza del calore generato dai bricchetti, gli alimenti saranno cucinati alla perfezione.

Una festa per i PICCOLI • Ecco qualche idea speciale per un baby party in giardino. Con i colori atossici per face painting, i piccoli si divertiranno a cambiare faccia, trasformandosi in gatti e farfalle, fiori e coccinelle... E dopo? Basta lavare la faccia con acqua e sapone. • Non fate mancare i palloncini colorati. Se avete doti manuali, potete utilizzarli per creare spade, fiori, cagnolini...

A scuola di ricette “verdi” • Volete offrire ai vostri ospiti qualcosa di speciale? Dall’aperitivo al dessert cucinando con verdura, frutta e ortaggi: alla Scuola Agraria del Parco di Monza, esperti chef insegneranno a preparare torte salate, piatti unici, primi piatti, insalate, appetizer e dessert. Dal 25 al 29 luglio (4 incontri, ore 9.00-12.00, euro 150,00. Info: www.monzaflora.net

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l’arte di vivere

Floral decoration Grande impatto con appena due fiori: un solare girasole crea con le delicate corolle dei fiordalisi un abbinamento originale e attraente. Usate questi semplici accorgimenti per decorare casa e giardino ogni giorno e in occasione di feste ed eventi.

OPULENZA ESTIVA in vaso • Usate a piene mani i fiori per decorare vasi e ciotole, non solo in terrazzo, ma anche in giardino, dove possono far bella mostra di sé e portare una ventata di vitalità lungo una scalinata, sopra un muretto, ai lati dell’ingresso. In questa ciotola ricca e colorata, alcune tra le fioriture estive più resistenti e amanti del caldo e del sole: Geranium, Calibrachoa (‘Million bells’®), Ipomoea batatas ‘Margarita’.

Un vecchio tronco TORNA NUOVO • Vale sempre la pena trovare un nuovo utilizzo per un vecchio tronco. Con la sua aria vissuta e primitiva aggiunge un tocco di rusticità calda e rilassata al giardino. Qualche idea? Lo si può sezionare per farne sgabelli, panche, basi e piani per tavoli. O anche un’originale lavabo per esterni (sotto), sfruttandone la cavità per ospitarvi il bacino e celare le tubature che lo collegano al rubinetto.

• Nuove varietà di fiori spettacolari e a prova di solleone: ‘Inticancha®’, un’alstroemeria dalla ricchissima fioritura; Bacopa ‘Scopia®’, graziosa pianta per sole o ombra parziale, dalla fioritura molto fitta; la petunia ‘Veranda®’ (sotto), instancabile per tutta l’estate se ben concimata.

Una luce nel verde • Oggi esistono nuove tecnologie che valorizzano il giardino di notte: faretti che proiettano la luce dal basso verso l’alto (suggestivi sotto alberi e cespugli), lampioni luce fredda con automatismo per il cambiamento cromatico, proiettori con lampade speciali che creano effetti particolari proiettando lame di luce su pareti o prati... Importante è orientarsi su lampade a basso consumo. Ma la luce suggestiva di una vecchia lanterna e di tante candele disposte qua e là sarà sempre il tocco indispensabile per una notte davvero magica.

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Fiori e curiosità dal ROYAL WEDDING • è arrivata a Westminster con un bouquet semplice e naturale, profumatissimo, semplicemente perfetto: Kate Middleton è la fonte di ispirazione ideale per chi il giorno del matrimonio vuole sentirsi un po’ principessa. Mughetti, giacinti, garofanini e mirto: ogni fiore è stato scelto da Kate per il suo significato secondo l’interpretazione vittoriana del linguaggio dei fiori. Ed ecco che i giacinti invocano la costanza nell’amore, il mughetto parla di gioia e ritorno all’innocenza, i garofanini sono omaggio a eleganza e galanteria, il mediterraneo mirto simboleggia l’amore eterno. • Per l’allestimento del matrimonio reale a Westminster Abbey e Buckingham Palace il principe William e Kate hanno scelto un approccio ecosostenibile e, anche qui, fortemente simbolico. Ad occuparsene, il floral designer londinese Shane Connolly, avvezzo all’uso creativo di fiori stagionali, autoctoni e biologici. Tutti i fiori provenivano dalle proprietà della Regina Elisabetta nonna di William: il mirto è stato addirittura colto dalla stessa pianta utilizzata per il bouquet della Regina nel 1947! • In Westminster Abbey faceva bella mostra un tocco very British: fiori ancora chiusi, in bocciolo (rappresentano bellezza spirituale), masse di azalee (amore romantico) e rododendri (prudenza, che non deve mancare...), euforbie (costanza), glicine (fiducia reciproca) e lillà (innocenza). Tutto secondo una gamma in verde, bianco e crema. Naturale e raffinatissimo. L’allestimento nella cattedrale includeva otto alberi, di cui sei aceri (umiltà) e due carpini (determinazione), che sono stati poi piantati a Highgrove Gardens, residenza di campagna (visitabile) dei principi del Galles dove, per volere di Carlo, tutto è coltivato con metodi biologici e sostenibili (www.highgrovegardens.com).


Per gli amici A QUATTRO ZAMPE • Vivete in compagnia di un animale e vi chiedete come fare per le vacanze? Niente paura: ci sono tante soluzioni per andare in vacanza con loro. Sono molte le strutture turistiche che si stanno attrezzando per accoglierli, compresi alcuni stabilimenti balneari accessibili ai cani. • Durante il viaggio, non lasciate mai l’animale in auto ferma sotto il sole, nemmeno con i finestrini aperti, perché l’abitacolo si surriscalda rapidamente. Evitate viaggi troppo lunghi e ricordate di portare con voi il suo Libretto sanitario.

Un tuffo nel FIENO

Ecco alcuni siti internet che offrono idee e suggerimenti per organizzare la vacanza.

• Pratica antichissima, introdotta dai contadini di montagna che avevano constatato gli effetti defaticanti di una notte passata a dormire nel profumato fieno appena raccolto, il bagno di fieno è oggi una chiave di benessere e bellezza, riletta anche grazie alle moderne tecnologie per conservare il fieno con tutte le sue virtù terapeutiche.

• www.vacanzebestiali.org: indicazioni utili, i consigli del veterinario e idee di itinerari

• In Alto Adige, tra i 1.000 e i 1.300 metri di altitudine, viene raccolta l’erba per i bagni di fieno; contiene specie come l’arnica, la camomilla di montagna, l’achillea, la veronica e la piantaggine. Il cumarino è la sostanza profumata che, insieme ad alcuni olii eterici, conferisce al fieno speciali effetti curativi. A contatto col calore del corpo, gli oli e i principi attivi penetrano nell’organismo attraverso la pelle e il respiro, donando la sensazione di tuffarsi, mente e corpo, in un manto di erbe e fiori.

• www.dogwelcome.it: sito per viaggiatori con cani al seguito

• www.vacanzeanimali.it: per cercare le strutture turistiche che accolgono gli animali • www.invacanzacolpadrone.it: momtagna e mare, agriturismi e hotel, soluzioni pet-friendly

• www.iopossoentrare.it: vacanze con il cane

• Quali gli effetti? Antistress, disintossicanti e depurativi, rilassanti, stimolanti, riducenti e drenanti, rinforzanti sull’intero sistema immunitario. Info: www.altoadige-suedtirol.it

BENESSERE & VITALITÀ

www.natuweb.it

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Il potere di un momento di relax • Se siete tra quelli che apprezzano il relax e i rituali di benessere, ricreate un’atmosfera da spa a casa vostra. Fate incetta di conchiglie sul bagnasciuga, ma anche di sabbia chiara e di ciottoli levigati. Utilizzate una bella lanterna in stile country, che potete anche ridipingere in tonalità chiare. Una candela accesa, una manciata di conchiglie e il decoro è perfetto per aggiungere poesia ai vostri bagni (magari alla sera dopo una giornata lavorativa). • Per rendere perfetto il rituale del bagno aggiungete qualche goccia di olio essenziale: 10 gocce sono sufficienti, da emulsionare con una manciata di sale integrale marino (che ha proprietà disintossicanti e drenanti) e sciogliere nell’acqua tiepida della vasca. Potete scegliere fragranze di arancio o ylang ylang (rilassanti), gelsomino (mette buonumore), ginepro (antistress), noce moscata (tonificante), rosa (distensiva), timo (rivitalizzante), verbena (calmante), rosmarino (antistanchezza), lavanda (purificante).

IPERICO, il fiore di San Giovanni • Per tradizione lo si raccoglie la notte del 23 giugno, notte di San Giovanni e solstizio d’estate: l’iperico (erba di San Giovanni, Hypericum perforatum) è una pianta dai tanti benefici. Addirittura magica, secondo antiche leggende popolari: l’acqua preparata con foglie e fiori di iperico insieme a lavanda, mentuccia, ruta e rosmarino ha prodigiose virtù e chi si lava il viso con essa sarà protetto dalle malattie. Definito “scacciadiavoli”, questo fiore solare dal bel colore giallo era utilizzato già al tempo dei Greci e nel Medioevo per tenere lontani gli spiriti malefici; posto sotto il cuscino portava, secondo le credenze dell’epoca, sogni premonitori e proteggeva dalle streghe. • Una parte di vero c’è: l’iperico ha azione antidepressiva e sedativa. L’olio, ottenuto per macerazione delle sommità fiorite in olio d’oliva, è ottimo per curare ferite, scottature, disturbi reumatici, contusioni, ematomi, ma anche nevralgie. La tisana (2 cucchiaini di fiori in una tazza di acqua calda per 10 minuti) è rilassante e calmante. E in giardino l’iperico tappezzante, Hypericum calycinum dai larghi fiori, è splendido, generoso e non chiede cure.

Un siciliano che viene dal Messico • Il fico d’India, nonostante il nome, non arriva dall’Oriente bensì dal Centro America, ma si è naturalizzato nel nostro Sud tanto che oggi la Sicilia è il secondo produttore mondiale dopo il Messico. Nell’isola si coltivano la varietà gialla “Sulfarina”, la rossa “Sanguigna”, la bianca “Muscarella” e la dolcissima “Moscateddo”. I fichi d’India sono una vera medicina naturale per la loro azione depurativa; combattono l’osteoporosi grazie al contenuto di ferro, calcio e fosforo e reidratano il corpo nelle calde giornate estive.

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benessere & vitalità

Piante per proteggersi dal SOLE • Tempo di vacanze, tempo di sole: ma fa male o fa bene? Alle ossa il sole fa bene: irrobustisce quelle dei bambini e degli adolescenti, contrasta la perdita di calcio negli anziani. Contribuisce a diminuire i dolori da artrosi e reumatismi. Mette allegria e funziona da antidepressivo naturale: recenti studi confermano che c’è una correlazione fra luce e psiche; il sole regola l’umore agendo sui neurotrasmettitori. • Ma i raggi solari nascondono delle insidie che impognono di esporsi con moderazione, proteggendosi con creme adeguate ed evitando assolutamente le ore centrali della giornata, soprattutto per i bambini. Importante è proteggere la pelle con l’alimentazione a base vegetale: la frutta rossa (pomodori, fragole, lamponi) è ricca di antiossidanti; quella arancione (albicocche, carote, melone) contiene vitamina A, che rinforza la pelle e la mantiene idratata in profondità. Olive, spinaci, verdure da foglia contengono vitamina E, scudo naturale verso i danni da esposizione solare. • Se vi piace il tè, preferite quello verde: aiuta a lenire le infiammazioni e previene le scottature derivanti dall’esposizione solare. • Non dimenticate le virtù delle piante: creme e gel a base di aloe vera sono un eccellente rimedio contro gli eritemi solari, mentre per favorire l’abbronzatura non resta che mangiare moltissime carote. La grande quantità di provitamina A in esse contenuta, in sinergia con gli altri minerali, aiuta la pelle a resistere meglio al sole e a prolungare l’abbronzatura nel tempo.

Orto e salute ROSSO POMODORO • Due bicchieri al giorno contrastano bene l’osteoporosi: uno studio condotto all’Università di Toronto conferma che il succo di pomodoro può combattere quella che è una delle patologie più diffuse tra le donne. Il tutto grazie al licopene, molecola nota per le sue proprietà antiossidanti. • Prezioso per chi vuole dimagrire (100 g portano appena 19 calorie), il pomodoro è una fonte di vitamine (100 g forniscono la metà della dose giornaliera raccomandata di vitamina C) e potassio (quasi quanto la banana) ed è utile per idratare l’organismo (è fatto di acqua al 90%). • Comsumatelo quindi come lo preferite: un pomodoro vale l’altro (datterino o ciliegino, oblungo o insalataro...), e fa bene crudo o cotto, in versione salata o dolce (ottima la marmellata di pomodori verdi). Ma soprattutto, per combattere il caldo estivo, reintegrare i sali minerali e togliere la sete, bevetelo: il succo di pomodoro è l’aperitivo più leggero che ci sia (35 calorie per bicchiere) ed è un eccellente doposole; il licopene protegge dai danni dei raggi Uv, prolungando l’abbronzatura.

LUCCA: bio festa del benessere • Domenica 26 giugno a Barga (LU), tra le verdeggianti colline della Garfagnana, nel giardino del B&B Il Melograno Nano, una giornata di benessere bio-naturale con dimostrazioni di shiatsu, Qi Gong, teatro emozionale, una conferenza sull’alimentazione naturale e pranzo bio. Info: www.oloslab.it.

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Garden therapy per tutti

Quando l’acqua ci da una mano

• Che dall’attività di giardinaggio si ottenga benessere lo sappiamo bene, e ce lo dicono anche i medici. Oggi la garden therapy, una forma di recupero psicofisico basata su giardinaggio e orticoltura, è praticata anche in ospedali, scuole e centri di recupero di persone con problemi di socialità. Di recente la garden therapy è stata sperimentata anche in una casa-famiglia che ospita minori stranieri sbarcati a Lampedusa, poveri ragazzi senza più casa e con le famiglie disperse o disastrate; con le attività di garden therapy si stimola il senso di responsabilità e si introducono concetti educativi. • L’acqua è uno dei cardini della garden therapy, che si rivela una forma di aiuto importante a livello familiare e personale per combattere lo stress e indirizzare i bambini verso una spontanea attenzione per la natura e i suoi fenomeni. Approfittate dell’estate per installare in giardino o in terrazzo una fontanella a circuito chiuso (non richiede di essere collegata alla rete idrica). Il suono dell’acqua in movimento è rilassante e aiuta a calmare l’irritabilità.

Da vedere in giugno e luglio la fioritura dei loti sui laghi di Mantova, magari accompagnati dai barcaioli del Mincio (www.fiumemincio.it).

• Ancora meglio, pensate a un laghetto, in cui far crescere la vita, attirando il fascino di adulti e bambini: pesci (che mangiano le zanzare) e fiori che sbocciano fino a ottobre, come ninfee e fior di loto che nella cultura orientale ha un preciso ruolo nel benessere della persona e degli animali domestici perchè veicolo di divinità pacifiche, attive nella protezione del nucleo familiare e delle sue risorse.

Adulti e bambini con le mani nell’acqua: una vera terapia di benessere, di scoperte, di avvicinamento al mondo naturale.

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benessere & vitalità

LA MONTAGNA come palestra • Chimatelo escursionismo, trekking, camminata o nordic walking: con le dovute differenze, il succo non cambia. Camminare in montagna è un’attività divertente, rilassante e terapeutica. • Andare a piedi ad alta quota è impagabile sia per l’umore che per la salute. Camminare è un’attività naturale benefica per l’apparato muscolo-scheletrico, il sistema cardiovascolare e l’apparato respiratorio; l’altitudine, inoltre, rafforza i benefici dell’attività fisica. Una tranquilla camminata in quota è un esercizio non troppo intenso ma prolungato, ideale per il cuore; aiuta anche a ridurre il colesterolo, perdere peso e prevenire il diabete. L’aria fresca (che fa sentire meno la fatica) e meno inquinata, i magnifici panorami, il contatto con la natura fanno il resto: un’escursione risveglia tutti i sensi, allontana lo stress, migliora la condizione psicofisica generale. • Il livello di impegno deve essere calibrato in base alle possibilità di ognuno. Con le dovute cautele, infatti, è un’attività che può essere praticata già da bambini ed è ideale per tutti, anche per le persone anziane, gli obesi e i cardiopatici. • Fondamentale un abbigliamento adatto: zaino solido e capiente, abbigliamento intimo e calze specifici per trekking, scarponcini robusti e idrorepellenti, giacca impermeabile e anti-vento, cappello da sole con la visiera, occhiali da sole, crema protettiva e stick per le labbra, la classica borraccia d’acqua fresca. • L’uso di due bastoncini (nordic walking), della lunghezza corretta e impugnati adeguatamente, scarica parte del peso, riducendo il carico su ginocchia e caviglie, e mette in movimento anche gli arti superiori, rendendo l’attività più semplice ed efficace nel bruciare calorie.

Dieta da taglialegna o da top model? • Più si mangia, meglio è. Un mito duro a morire, che ci portiamo dietro dai tempi della vita contadina, quando la carne era il piatto della festa e la sottonutrizione un problema serio. Oggi, invece, il cibo è abbondante (almeno nei Paesi industrializzati). In Italia, dagli anni 50 agli anni 80, la disponibilità media pro-capite è passata da 2.200 a 3.200 calorie al giorno e c’è anche chi, come i taglialegna canadesi che consumano oltre 7.000 calorie al giorno, si dedica ad assumere quantità eccessive di cibi calorici. Per contro, si arriva ad esagerare con la mania della dieta, con i pericoli che tutti conosciamo. E dunque? • In estate per combattere il caldo il regime quotidiano sarà leggero e prevalentemente vegetale in condizioni normali; ma se effettuate in giardino lavori più pesanti e impegnativi come segare la legna, spianare il terreno, trasportare ed accatastare i rami ecc., c’è un consumo energetico di poco inferiore all’aerobica, e quindi potrete assumere più cibo senza sentirvi in colpa.

Passeggiate e relax • Relax, divertimento, tanto sole, equilibrio ed energia sono gli ingredienti della vacanza perfetta. Aggiungete prati fioriti, vette sopra i 3.000 metri e paesaggi mozzafiato: è quanto offerto dagli hotel dell’Area Vacanze Valli di Tures e Aurina in Alto Adige (BZ), il comprensorio più a nord d’Italia. • Ogni hotel ha da offrire proposte speciali, che includono escursioni guidate, passeggiate nei boschi, trattamenti benessere, merende e degustazioni, ingressi a castelli e mostre ecc.

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I consigli pratici del Dottor Zapi

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Andar per giardini sul lago di Como Alta Langa: nocciole e non solo • I due borghi medievali dell’antica Cortemilia, a pochi minuti di auto da Asti, sono splendida cornice, in luglio, per la fiera che presenta il meglio dei prodotti offerti dall’Alta Langa. A partire dai trifulau, i cacciatori di tartufi, fino agli artigiani e agricoltori con il loro patrimonio di sapori del territorio, la fiera suggerisce scoperte in tema di formaggio, salumi, miele, vino (dal Dolcetto all’Alta Langa brut, dal Moscato alla Barbera), nocciole, grappe, tartufi e altre golosità, il tutto fra animazioni e concerti.

Info: www.provincia.como.it

Il giardino di Villa San Michele • Affacciato sul mare di Capri, il giardino protegge la dimora che fu voluta, amata, costruita pietra su pietra dal medico svedese Axel Munthe, innamorato di questo sperduto angolo del Mediterraneo ben prima che Capri divenisse una meta turistica internazionale. Maria Pace Ottieri, figlia di Ottiero Ottieri e di Silvana Mauri, nipote di Valentino Bompiani, è scrittrice e giornalista. Collaborando con diverse testate giornalistiche, fra cui l’Unità e La Stampa. Con la prima delle sue opere, Amore Nero, ha vinto il Premio Viareggio Opera prima nel 1984; dal suo Quando sei nato non puoi più nasconderti il regista Marco Tullio Giordana ha tratto un film che racconta il dramma dell’immigrazione, premiato nel 2006 con il Nastro d’Argento.

• Oggi il giardino conserva la bellezza e l’atmosfera intensa e vitale di 100 anni fa. Visitatelo e assaporate questa meraviglia leggendo “Il giardino di Villa San Michele” di Maria Pace Ottieri, il nuovo titolo della collana Garden book di Grandi Giardini Italiani. Un vivo ringraziamento a Peter Cottino, Sovrintendente e Direttoore di Villa San Michele dal 2003, e allo staff della Fondazione San Michele per l’assistenza fornita e le immagini gentilmente messe a disposizione.

I giardini di San Liberato

• In questa zona, la cui campagna è più simile a un giardino che a una zona agricola per la bellezza delle distese di vigneti e noccioleti, con stradine bordate da fiori e boschi freschi e accoglienti, l’estate prosegue nel segno della nocciola: dal 19 al 26 agosto si tiene la Sagra della nocciola e a seguire l’evento “Profumi di nocciola”, apoteosi della celebre Nocciola Piemonte IGP. Per i professionisti del dolce ci sarà l’appuntamento con la seconda edizione del premio “Il miglior dolce alle nocciole d’Italia”, previsto per il 28 agosto.

• Quello di Villa Carcano è un parco così vasto e importante che, una cinquantina d’anni dopo la sua creazione, nel 1863, il paese di Anzano, feudo dei Marchesi Carcano dal 1687, cambiò nome in “Anzano del Parco”. Ma il bacino comasco ha anche altri gioielli, meta ideale per chi è in cerca di fresco, di pace, di arte e di natura. Potete richiedere la guida, che raccoglie informazioni su 40 parchi e giardini, all’Assessorato al Turismo per la Provincia di Como.

[ garden books ]

Maria Pace Ottieri

Villa San Michele

Un personaggio straordinario, una grande storia d’amore, una vicenda personale di passione per l’arte ma anche di dedizione sincera per la povera gente e per gli animali, un legame inscindibile fra l’Italia e la Svezia. Villa San Michele e il suo giardino nel racconto appassionato di Maria Pace Ottieri che svela la segreta storia “dietro le quinte” di uno dei più bei luoghi del nostro Paese.

€ 12,00

Info: www.grandigiardini.it

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Grandi Giardini Italiani

Info: turismo@comune.cortemilia.cn.it

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Verdeuropa

In viaggio con i ragazzi: ponti da urlo, labirinti da Guinness, parchi e castelli del Nord Irlanda • Realizzato nel 2000 per celebrare il processo di pacificazione nel Nord Irlanda, oggi il Peace Maze è nel Guinness dei primati come il più grande labirinto permanente nel mondo. Davvero spettacolare per tutti, adulti e ragazzi con il senso dell’avventura, il Peace Maze é nello splendido Castlewellan Forest Park, a meno di un’ora da Belfast. • Il dolce profilo delle colline che circondano la capitale, raggiungibile con due ore di volo da Milano su Dublino e poi con una rapida autostrada (non esiste più la frontiera fra Nord Irlanda e Repubblica d’irlanda), offre altri motivi di interesse per il turismo familiare e i bambini, dal porto di Belfast dove fu costruito il Titanic all’impressionante Carrick-A-Rede Rope Bridge, un ponte a passerella sostenuto da corde, alto ben 25 metri sull’acqua, fino al Giant Causeway Coast, il tratto di costa con ben 40.000 monoliti esagonali, una formazione naturale incredibile e unica al mondo, oggi classificata fra i siti Unesco - Patrimonio dell’Umanità. • Programmare il viaggio è davvero semplice e non mancano certo spettacolari giardini e parchi, aiutati dal clima fresco e piovoso (ma il tempo cambia ogni 5 minuti!) della bella isola d’Irlanda. Info: www.irlanda-travel.com/irlandadelnord

jungfrau, un giardino sulle cime delle Alpi svizzere • La Jungfrau Region, meravigliosa area montana dell’Oberland Bernese svizzero, è un territorio di grandi eccellenze sotto ogni punto di vista, santuario del grande alpinismo internazionale: quest’anno ricorre il 200° anniversario della prima scalata della Jungfrau, celebrato da una serie di eventi. La Junfrau Region punta su quattro gioielli delle Alpi svizzere: le località di Wengen e Mürren (chiuse al traffico auto), i villaggi Grindelwald e Lauterbrunnen; tutti luoghi di villeggiatura estiva ed invernale circondati da alcune delle vette più alte della Svizzera, vicino al ghiacciao dell’Aletsch, patrimonio dell’Unesco; celebre il trenino che sale alla Jungfrau, su un percorso mozzafiato concepito ben 100 anni fa. • L’area diventa, in estate, una sorta di grande giardino con innumerevoli motivi di attrazione, dalla cucina allo sport, all’alpinismo e al relax; è raggiungibile dall’Italia in poche ore di auto. Info: www.myjungfrau.ch

Il verde di Torino: sorprese da scoprire • Tra ii tanti gioielli torinesi c’è il Giardino delle officinali nel Borgo medioevale. Qui, per tutta l’estate e l’autunno 2011, saranno protagoniste le piante medicinali, cosmetiche e aromatiche. Il Giardino delle officinali prevede tre itinerari tra Giardino delle Delizie, Giardino dei Semplici e Orto alla scoperta delle principali piante utili coltivate tra il 1000 e il 1400. Numerose le attività collaterali che si svolgeranno per tutta la stagione; è una buona motivazione per scoprire Torino e il suo verde, tra cui, fuori città, l’imperdibile Venaria Reale dove è stato allestito il Potager Royal, 10 ettari di orti e frutteti, con un’alternanza di scenografiche composizioni di ortaggi e fioriture, giochi d’acqua e gallerie verdi. Info: www.borgomedievaletorino.it, www.lavenaria.it

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SCELTA NATURALE I SOCI DI PROMOGIARDINAGGIO / produzione

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