Mensile: Austria € 8,20 / Belgio, Francia, Lussemburgo, Portogallo (cont.), Spagna € 7,00 / MC, Côte d’Azur € 7,10 / Canada CAD 12,00 / Germania € 10,00 / Svizzera Chf 8,90 – C.T. Chf 8,40 / USA $ 12,00. Poste Italiane / Spedizione in A.P. D.L. 353-03 art. 1, Comma 1 / Verona CMP
SCOPRIRE E CAPIRE IL MONDO
HOTEL A CINQUE... STELLE COME SARANNO I VIAGGI PER TURISTI SPAZIALI LONTANO DALLA TERRA
DESIDERIO E ISTINTO LE REGOLE DEL SESSO A CUI OBBEDIAMO SENZA ACCORGERCENE
ENERGIA PULITA ADDOMESTICARE L’IDROGENO PER INQUINARE DI MENO
336
22 SETTEMBRE 2020 OTTOBRE 2020 € 3,90 IN ITALIA
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336 OTTOBRE 2020
www.focus.it
Scoprire e capire il mondo PRISMA
10 Energia dai mattoni 13 I meme in numeri 14 La scienza dei rasoi 16 Facciamo spazio 18 Come natura insegna 24 Prisma sonoro 27 Quattro sport
17
Alla ricerca del cielo più bello del mondo
I topini “guariti” dall’artrosi
15
dossier Inganni visivi 28 L’ILLUSIONE DELLA REALTÀ
Forme, colori, dimensioni: ciò che vediamo non corrisponde per forza al vero, ma a quello che la nostra mente considera utile. E ingannarla è facile.
38 CAMERA VISTA TERRA
44 SE NON AVESSIMO I CAPELLI
51 E PER CHI LI PERDE...
54 BENVENUTI ALL’INFERNO
60 I NUMERI DELLE AUTOSTRADE
spazio
Lo spazio sarà accessibile a tutti. È davvero così? Ecco le prospettive per gli aspiranti astro-turisti.
scienza
Ci proteggono dagli Uv e sono simbolo di identità culturale. Tanto che nessuno vorrebbe farne a meno.
scienza
Farmaci, iniezioni, laser, tatuaggi... I rimedi moderni anticalvizie per risolvere un problema antico.
la macchina del tempo
Affollati di carnivori giganteschi, inondati dalla lava... Guida ai posti peggiori della storia della Terra.
cifrario economico
Hanno unito l’Italia e ci permettono di attraversarla. Ma solo in Francia i prezzi sono così alti.
In copertina: Shutterstock
51
In testa abbiamo in media 100mila capelli. E ciascuno vive diversi anni Focus | 3
62 IL SESSO È UNA GARA
72 COME FUNZIONA LA DROGA
80 C’È DA FARE UN ESPERIMENTO
Un volo in assenza di peso. Per tutti
comportamento
Aggiudicarsi il partner con i geni migliori per i figli: è così che si è evoluta l’attrazione sessuale. Ma che cosa è rimasto di quell’istinto primordiale? Molto...
38
medicina
I veri effetti delle sostanze psicoattive sono quelli che colpiscono tutto il corpo, ignorati dagli adolescenti.
scienza
Gli psicologi sono talvolta costretti a ingannare i partecipanti alle loro ricerche. Ecco i casi più curiosi.
86
animali
CONVIVENZE
Il cockpit di un Airbus, il volante di Hamilton e molto altro
96 CUORE: L’ORGANO SOVRANO medicina
Simbolo di vita, amore e coraggio, è il muscolo più forte del corpo. Ma resta il nostro punto debole.
112 CI VEDIAMO A CASA VOSTRA
132
Pulizie, passaggi, vita in condominio: così in mare si formano strane coppie e gruppi curiosi.
focus live
Dal 19 al 22 novembre torna il nostro festival della scienza. In streaming, su smartphone e pc.
124
114 H2: LA FORMULA DELL’ENERGIA PULITA
frontiere
L’idrogeno è il gas che può liberarci dalla schiavitù del petrolio. Regalandoci un futuro sostenibile.
120 QUEL NEMICO DELLE DONNE
medicina
Il tumore al seno è il più diffuso, ma controlli costanti e nuove terapie lo stanno arginando.
124 FRUGANDO NELLA SPAZZATURA
archeologia
Ciò che buttiamo via racconta chi siamo. Ecco perché gli archeologi sono interessati all’immondizia.
132 AI POSTI DI COMANDO
RUBRICHE
6 L’oblò 106 Domande & Risposte 141 MyFocus 146 Cartellone 151 Giochi
tecnologia
Vi facciamo entrare nelle cabine di pilotaggio dei veicoli più avveniristici.
106
Ci sono medicine per il mal d’amore?
4 | Focus
Ci trovi anche su:
dossier
l’illusione della
REALTÀ
28 | Focus
inganni visivi
Forme, colori, dimensioni: ciò che vediamo non corrisponde per forza al vero, ma piuttosto a quello che la nostra mente considera più utile. Ecco perché ingannarla è facilissimo... di Gianni A. Sarcone
GALLERY
I
mmagini che sembrano ruotare, anche se indubbiamente immobili sulla carta. Linee dispettose che cambiano di direzione non appena si distrae lo sguardo, per tornare diritte non appena lo si concentra, o viceversa. Colori che non sono tali. Ma cosa sono, in definitiva, le illusioni ottiche? Quello che i nostri occhi e il nostro cervello percepiscono non è necessariamente la realtà, ma piuttosto quello che ci serve sapere per sopravvivere. Gli animali vedono il mondo in maniera diversa da noi (e ancora diversa tra le varie specie). La vista è, insomma, un processo di interpretazione della realtà e, come tale, soggettivo e frutto di continui aggiustamenti. Tuttavia, a differenza di ciò che siamo portati a pensare, noi interpretiamo molto poco di ciò che ci sta intorno, in pratica solo le cose su cui ci concentriamo, che troviamo utili o importanti. Quando osserviamo una scena, siamo convinti di vedere un’immagine completa, invece ci soffermiamo soltanto su alcuni aspetti o dettagli. Il resto, l’immagine globale, viene creato dalla nostra memoria, dall’esperienza e dall’immaginazione. Quindi, l’impressione di vedere tutto è già pura illusione. Un’illusione ottica può però essere riassunta in due modi: è una cosa che percepiamo, ma che in realtà non esiste, o è molto diversa da ciò che percepiamo. Oppure, è una cosa che non percepiamo, mentre è reale. Anche la più semplice delle illusioni ottiche può produrre potenti effetti visivi. Ne è un esempio la prima illusione geometrica a forma di T, descritta dal matematico italiano Luca Pacioli nel 1510 in De Viribus Quantitatis (FIG. 1.A). Ogni barra della lettera possiede esattamente la stessa lunghezza, eppure l’asta verticale appare più lunga. Alcuni ricercatori pensano che questa sovrastima dell’estensione verticale degli oggetti accada perché siamo più abituati a valutare il mondo circostante in maniera orizzontale che verticale, ma la FIG. 1.B ci dimostra che una linea idealmente divisa per metà da un’altra linea, che sia verticale oppure orizzontale, appare meno estesa della linea adiacente. Infatti, la linea A sembra più corta della linea B, che a sua volta sembra più corta della linea C. Un’illusione ne nasconde sempre un’altra, e ci sono ancora tante altre semplici
ALTRE ILLUSIONI IN MOVIMENTO E FOTO... COL TRUCCO INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5
FIGURA 1.A
A
C
B
illusioni geometriche che non hanno ancora trovato convincenti spiegazioni scientifiche. Ma non si tratta solo di linee geometriche: il colore, la forma degli oggetti, la prospettiva, il movimento: tutto può essere materia di “inganno”. Prima di arrivare alla corteccia visiva del cervello (cioè alla corteccia occipitale, che si trova a livello della nuca), il panorama che noi osserviamo passa ovviamente dall’occhio e viene proiettato sulla retina, che processa gli stimoli visivi tramite i fotorecettori (i coni e i bastoncelli) e la loro relativa fitta rete di cellule bipolari e gangliari che tappezzano il fondo dell’occhio. Ed è qui che nascono i colori e le forme. Con le prime illusioni.
FIGURA 1.B
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CAMERA VISTA TERRA
spazio
FOTO A 360°
GUARDA L’INTERNO DELLA CAPSULA STARLINER INQUADRA LA PAGINA CON LA APP
MOLTO FUTURIBILE La Gateway Foundation vuole costruire una stazione orbitale rotante, per ricreare la forza di gravità (rendendo possibili situazioni come quella dell’immagine nella pag. a destra). Ospiterebbe fino a 1000 turisti.
Gateway Foundation
INFO A PAGINA 5
Gateway Foundation
Agenzie spaziali e aziende private promettono, a breve, di rendere lo Spazio accessibile a tutti. Ma è davvero così? Ecco le prospettive per gli aspiranti astro-turisti.
D
di Gianluca Ranzini
ieci giorni in orbita, ospiti di una struttura spartana ma con una vista mozzafiato della Terra. Il tutto per 10 milioni di dollari. È quanto promette Orion Span, una startup con sede in California. Sta progettando l’Aurora Space Station, che potrà accogliere due coppie di turisti paganti e due persone di equipaggio, a partire dal 2022. Ma di fatto il modulo non è pronto, e Orion Span non ha ancora siglato contratti con qualcuno che possa portarlo in orbita. Il mondo del turismo spaziale è un po’ così: grandi annunci di imprese mirabolanti ma poi, al momento di concretizzare, si capisce quanto sia difficile inviare uomini e donne nello spazio in sicurezza. PARABOLE NEL CIELO Alcuni progetti concreti però ci sono, e qualcosa, per gli amanti del brivido spaziale, si può già fare. Per esempio, con 6.000 euro si può partecipare a un volo parabolico. Sono voli effettuati con aerei normali, opportunamente allestiti, in grado di far provare l’emozione dell’assenza di peso, anche se per un tempo limitato; gli astronauti li utilizzano per allenarsi. Per ottenere
lo “zero-g”, l’aereo effettua una manovra (la “parabola”) che consiste nel cabrare a 45°, togliere potenza ai motori e lasciarsi andare in caduta libera. Per ogni parabola (un volo standard ne prevede 30) ci si trova in assenza di peso per circa 25 secondi. È un’esperienza incredibile (il sottoscritto c’è stato), che consente davvero di provare la sensazione degli astronauti in orbita. Voli parabolici per turisti si svolgono, da 3 a 6 volte l’anno, con l’Airbus A310 dell’Agenzia Spaziale Europea di base a Bor deaux, in Francia (le informazioni si trovano su www.airzerog. com). Voli simili si effettuano anche in Russia e negli Usa. LO SPAZIOPORTO IN PUGLIA Il passo successivo nell’approccio allo “spazio per tutti” sono i voli suborbitali. Per certi versi, una versione estrema di quelli parabolici. Non si entra in orbita ma si raggiunge una quota di circa 100 km, e si prova l’assenza di peso per diversi minuti consecutivi (v. riquadro nelle prossime pagine). Non sono ancora disponibili a pagamento ma potrebbero diventarlo presto, perché Virgin Galactic, la compagnia aerospaziale del magnate inglese Richard Branson, fondatore del
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comportamento
IL SESSO È
Ipa
Aggiudicarsi il partner che garantisca i geni migliori per i figli: è su questa base che si è evoluta l’attrazione sessuale. Ma che cosa è rimasto di quell’istinto CHE COSA CERCA LUI: IL RAPPORTO VITA-FIANCHI È il segnale per eccellenza del fascino femminile. Il valore del rapporto tra la circonferenza della vita e quella dei fianchi permette a un uomo di usare il colpo d’occhio: dalle proporzioni coglie età, salute, possibilità riproduttive di ogni donna. Come se avesse un radar. Secondo molti studi ormai diventati un classico, la proporzione ideale, per il 95% delle culture nel mondo, è 0,7 a prescindere dal peso corporeo (in alcune culture tribali e rurali però si va verso lo 0,8). Grazyna Jasienska, bioantropologa ad Harvard, ha dimostrato che gli
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uomini hanno ragione: le donne con la figura più a clessidra hanno una probabilità di concepire quasi doppia rispetto alle donne con meno forme. Probabilmente a causa della quantità di ormoni femminili nel loro sangue (l’estradiolo, un estrogeno, in chi ha 0,7 di rapporto vita-fianchi è maggiore del 37% durante la fase fertile e del 26% durante le altre fasi del ciclo). Un alto rapporto vita-fianchi in una donna è invece correlato a patologie cardiovascolari e diabete, e ovviamente alla gravidanza.
PRIMA IO Gara podistica in biancheria intima ad Auckland, in Nuova Zelanda. In questo caso si tratta di sport, ma tra gli uomini (e tra le donne) c’è competizione anche per arrivare agli individui dell’altro sesso prescelti.
UNA GARA
primordiale? Molto più di quanto pensiamo. Anche nelle tante differenze di “strategia” tra uomo e donna. di Raffaella Procenzano
TEST SCOPRI QUAL È IL TUO STILE DI SEDUZIONE INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5
CHE COSA CERCA LEI: TESTOSTERONE Gli uomini fisicamente più attraenti sono più alti della media, atletici (ma non troppo muscolosi), con spalle più larghe dei fianchi (il torso deve avere una forma a V). Ma soprattutto devono avere i lineamenti simmetrici. Le ricerche hanno infatti dimostrato che gli uomini un po’ “asimmetrici” manifestano più sintomi di depressione e ansia rispetto alla media e soffrono di più di piccoli disturbi rispetto ai loro coetanei con facce e corpi più simmetrici. La simmetria insomma è la spia di un ottimo sistema immunitario. Anche una buona quantità di testosterone
lo è, perché questo ormone sessuale interferisce proprio con il funzionamento del sistema immunitario, e se un organismo ne ha in abbondanza significa che è abbastanza “forte” da contrastarne l’azione sul metabolismo. Uno studio di Coren Apicella, antropologa della Harvard University, sugli Hazda, una tribù della Tanzania che non fa uso di anticoncezionali, ha dimostrato che gli uomini con la voce più profonda avevano in media due figli in più ciascuno. Il legame tra voce e fertilità sta nel tasso di testosterone: più è alto più il timbro è profondo.
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medicina
CU
L’ORGANO SOVRANO
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ANIMAZIONE PRESTAZIONI E ANATOMIA: I NUMERI DEL NOSTRO CUORE INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5
Simbolo di vita, amore e coraggio, è il muscolo più forte del corpo. La medicina ha imparato a curarlo, ma resta il nostro punto debole.
RE Shutterstock
di Margherita Fronte
S
e chiedete a un amico di dire il nome del primo organo che gli viene in mente, ci sono buone probabilità che vi risponda: “il cuore”. Non è sorprendente: il cuore è il re degli organi. Ed è il simbolo stesso della vita, più dei polmoni, del fegato e persino del cervello, che sono necessari quanto lui. Il momento in cui abbiamo iniziato ad attribuirgli un significato speciale si perde nella notte dei tempi. In Europa, rappresentazioni del cuore si trovano nei graffiti rinvenuti in caverne abitate, 10.000 anni fa, dall’uomo di Cro-Magnon. Nell’antico Egitto, durante la mummificazione si toglievano dal corpo gli organi interni, lasciando però al suo posto il cuore che, nel viaggio nell’oltretomba, sarebbe stato pesato per stabilire se l’anima avesse diritto alla vita eterna. Tremila anni dopo, nell’America Centrale, gli Aztechi estraevano il cuore pulsante dal petto delle vittime sacrificali, per offrirlo agli dèi. Anche oggi quest’organo è ritenuto la sede dei nostri sentimenti più nobili, come l’amore e il coraggio (la parola coraggio deriva proprio da cor: cuore in latino). Quando, nel 1982, il dentista americano Barney Clark ricevette per primo un cuore artificiale, la moglie chiese al chirurgo se, dopo l’intervento, suo marito l’avrebbe ancora amata. PER TUTTA LA VITA Dal punto di vista anatomico, il cuore è un muscolo cavo. Suddiviso internamente in quattro camere (due atri in alto, e due ventricoli in basso), ha il compito di pompare il sangue in tutto il corpo, rifornendo ogni singola cellula di ossigeno e sostanze nutritive. Questa funzione è talmente importante che il cuore è l’ultimo organo a spegnersi, quando moriamo, e il primo a svilupparsi nell’utero materno: «Comincia a pulsare quando il feto ha appena tre settimane di vita, prima ancora che ci sia sangue da pompare», scrive il cardiologo statunitense, di origini indiane, Sandeep Jauhar, nel suo recente libro Il cuore (Bollati Boringhieri). Da quel preciso istante, per tutta la nostra esistenza saremo accompagnati dal “tump-tump” del battito, generato dall’apertura e dalla chiusura delle valvole che, collocate fra atri e ventricoli, assicurano che il sangue scorra in una sola direzione, e non torni indietro. Focus | 97
Focus LIVE
FRONTIERE
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Ci vediamo a casa vostra
SHOW IN LIVE STREAMING 19-22 NOVEMBRE 2020
112 | Focus
DIGITAL&TECH
Durante l’emergenza sanitaria l’abbiamo usata come un salvagente, ma la tecnologia vive di chiaroscuri e Focus Live intende osservarla da vicino nell’area Digital&Tech. Con Favij, il creator più popolare d’Italia, entreremo nel cuore dei videogiochi; grazie ad Adrian Fartade (a destra) scopriremo i segreti della comunicazione online; l’architetto Italo Rota ci indicherà come saranno le città nel prossimo futuro, mentre il fisico Riccardo Manenti ci aiuterà a capire come si costruisce un computer quantistico. E poi passeremo dall’informatica alla medicina con Giuseppe Bungaro, che a soli 18 anni ha progettato uno stent coronarico salva-vita che gli è valso la nomination tra le 100 eccellenze italiane.
Getty Images
Lì, dove le frontiere non esistono, potrebbe esserci il futuro dell’umanità. La migrazione verso altri pianeti, la tecnologia, la ricerca di nuovi materiali: tutto ruota intorno all’uomo e al destino della Terra nell’area Space&Earth. Tra gli ospiti, gli astronauti Paolo Nespoli (nella foto a destra) e Umberto Guidoni, pronti a emozionarci con i racconti di una vita vissuta al limite. I fisici Pia Astone e Eugenio Coccia, invece, ci guideranno alla scoperta dei buchi neri. Il premio Nobel Riccardo Valentini ci indicherà la strada per porre rimedio ai cambiamenti climatici, mentre Chiara Montanari, prima donna italiana a guidare una missione in Antartide, ci mostrerà quanti danni il nostro Pianeta abbia già subìto.
Ipa
SPACE&EARTH
Torna il nostro festival della divulgazione scientifica, realizzato in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnologia. In streaming, su computer e smartphone.
Q
di Jacopo Loredan
uando, alla fine della seconda edizione di Focus Live, si trattò di scegliere il tema del festival di quest’anno, che si svolgerà dal 19 al 22 novembre al Museo Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano e che qui cominciamo a presentarvi, non abbiamo avuto dubbi. Abbiamo preso senza incertezze la strada della curiosità e dell’esplorazione, com’era naturale per una testata come la nostra, e abbiamo battezzato Frontiere l’edizione 2020, alla quale, cari lettori, naturalmente siete tutti invitati. i proporremo come di consueto testimonianze indimenticabili, ma anche molte novità. Stavolta infatti c’è una scommessa in più: le limitazioni, imposte da Covid-19. Dopo averci ragionato, abbiamo trasformato l’Auditorium del Museo Leonardo da Vinci di Milano in uno studio televisivo per trasmettervi una diretta web spettacolare e coinvolgente. Oltre al pubblico in sala – molto ridotto, non volevamo rinunciare del tutto alla vostra presenza fisica –, tutti potrete partecipare collegandovi via pc o smartphone durante i quattro giorni del live – e in molti casi interagire con i relatori – sia sul nostro sito, live.focus.it, sia via Zoom sia attraverso i nostri social. E anche quest’anno vi coinvolgeremo in una serie di esperienze interattive, per esempio guidare un robot a distanza, che saranno accessibili dal nostro sito.
I
personaggi di Focus Live ve li presenteremo in dettaglio nel prossimo numero. Qualcosa ve lo anticipiamo nei riquadri qui sotto, dove vi mostriamo le tre aree tematiche in cui abbiamo organizzato lo show. Oltre agli scienziati – ci saranno per esempio medici del calibro di Andrea Crisanti e ricercatori come Ilaria Capua a chiarirci le idee sull’eventualità di una seconda ondata pandemica –, oltre a grandi esperti di tecnologia – come Federico Faggin, padre del microchip –, oltre ad atleti di livello mondiale come la sciatrice Federica Brignone e l’apneista Umberto Pelizzari, oltre a una formidabile pattuglia di astronauti italiani – di cui vi diremo bene nel prossimo numero –, ci aiuteranno a esplorare le frontiere del presente anche personaggi che, nel mondo della comunicazione digitale, hanno aperto nuove strade a cavallo tra scienza, tecnologia, osservazione sociale e intrattenimento. Divulgatori digitali, come Adrian Fartade e Luca Perri, e Youtuber come Favij, Gio Pizzi e Ruggero Rollini saranno con noi. Con i nostri ospiti, durante i quattro giorni del festival, ma anche prima, in una serie di dirette che a ottobre e novembre ci faranno “scaldare i motori”, parleremo di scienza, dalla cosmologia alla medicina, dalla biologia alla genetica, dalla difesa dell’ambiente alla tecnologia. Ma anche delle frontiere fisiche e mentali della nostra specie, come la memoria e l’intelligenza, delle frontiere tra popoli e di quelle ancora inesplorate della Terra.
SI RINGRAZIA. Focus Live non sarebbe possibile senza istituzioni, università e aziende. Ringraziamo Asi, Esa, Enea, Gran Sasso Science Institute, IIT, Inaf, JRC, Mnemonica L’arte di ricordare, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università Cattolica del Sacro Cuore, Università degli Studi di Padova.
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SCIENCE&HUMAN
Dalla biologia alla genetica, dagli studi sociali alla filosofia, le frontiere si dissolvono per lasciare spazio alla pluridisciplinarità: a Focus Live gli esperti nelle diverse discipline ci aiuteranno a comprendere la natura umana. Science&Human è l’area dedicata all’uomo e alla sua esistenza. Ecco, allora, che atleti del calibro di Federica Brignone, campionessa di sci, e Umberto Pelizzari, l’apneista italiano dei record, ci spiegheranno e ci dimostreranno fino a che punto l’uomo può sfidare le leggi della natura; e se Massimo Polidoro ci guiderà oltre i confini della nostra mente, la virologa Ilaria Capua (a destra) ci spiegherà come ricostruire il rapporto con la natura che abbiamo violato.
Tania/contrasto
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LIVE SU: FOCUS.IT YOUTUBE FACEBOOK
Focus | 113
Focus LIVE
FRONTIERE
L’idrogeno è il gas che può liberarci dalla schiavitù del petrolio. Regalandoci un futuro sostenibile, già a partire dai prossimi anni. di Andrea Parlangeli
Dietro questa sigla c’è la formula ‘‘magica’’ dell’energia pulita
I Malp/Alamy/Ipa
l futuro dell’energia è in una goccia d’acqua, più un raggio di sole. L’acqua è infatti la materia prima che – con l’energia della luce – si può scindere negli elementi che la compongono, idrogeno e ossigeno. Poi idrogeno e ossigeno, quando serve, si possono ricombinare per tornare acqua, liberando energia che può muovere automobili, camion, navi; che può riscaldarci d’inverno e rinfrescarci d’estate, far funzionare fabbriche e impianti. Senza produrre un solo grammo di anidride carbonica o altre sostanze inquinanti; solo acqua e sole. Questo ciclo è possibile grazie alle tecnologie che permettono di ricavare idrogeno dall’acqua e usarlo per generare energia. Se ne parla da anni; ma oggi c’è un interesse nuovo, e in Germania, a giugno, sono stati stanziati 9 miliardi per lo sviluppo del settore. Siamo, dunque, a una svolta? «Sì», risponde Marialaura Di Somma, ricercatrice dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) ed esperta di reti energetiche. 114 | Focus
«Siamo a una svolta, perché, per raggiungere gli obiettivi energetico-ambientali fissati dall’Unione Europea per il 2030 e il 2050 in termini di efficienza energetica e di emissioni (v. pag. a destra) è necessario sviluppare sistemi innovativi, che includano l’uso dell’idrogeno come vettore energetico». UBIQUO, MA SFUGGENTE Di Somma definisce, dunque, questo gas un “vettore di energia”. Che cosa significa? A tutti gli effetti, l’idrogeno è un combustibile, ma con una differenza rispetto a quelli fossili come il petrolio e il metano: in forma molecolare (H2), appunto, è raro in natura. Essendo molto leggero, non appena si forma fugge verso gli strati più alti dell’atmosfera. In compenso, l’idrogeno è abbondantissimo in forma di atomi (H) legati ad altri elementi: si trova nelle rocce, negli esseri viventi, nel petrolio e, soprattutto, nell’acqua. Solo che, per estrarlo, occorre energia. Arriviamo, così, al primo nodo importante. L’idrogeno costa,
GLI OBIETTIVI
DELL’UNIONE EUROPEA PER L’AMBIENTE
2050
2030
40%
UNA SVOLTA NECESSARIA Nella grafica a destra, i motivi per cui la tecnologia dell’idrogeno è a una svolta. A guidare il processo è l’ambizioso obiettivo dell’Unione Europea: arrivare alla sostanziale assenza di emissioni di gas serra entro il 2050.
80-95% 80-95%
Riduzione delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990
Riduzione delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990
32%
Energia ottenuta da fonti rinnovabili
32,5% Riduzione dei consumi di energia (migliore efficienza energetica)
5 MOTIVI PER CUI L’IDROGENO È INDISPENSABILE A RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI
1 Trasporti Permette di muoverci senza inquinare. Si diffonderà prima (entro il 2030) per i mezzi pesanti e a lunga percorrenza, come camion, bus, treni e (più in là) navi.
2 Riscaldamento Permette di riscaldarci (o rinfrescarci) senza inquinare. Può essere bruciato direttamente, miscelato al metano, o (meglio) usato nelle celle a combustibile.
3 Dalle rinnovabili Permette di utilizzare al 100% le energie rinnovabili. Spesso, infatti, il picco di produzione delle rinnovabili (cioè, quando c’è sole o vento) è in momenti in cui non c’è elevata richiesta di energia. In tal caso, il surplus va sprecato. In futuro, lo useremo per produrre idrogeno da utilizzare quando serve.
4 Rete elettrica Normalmente la rete elettrica è sovradimensionata per affrontare i picchi di richiesta. Risultato: sprechi e bollette più care. L’uso di idrogeno come “magazzino” (o, meglio, “vettore”) di energia, elimina questi problemi e rende la rete più efficiente.
5 Geopolitica Si ricava dall’acqua, che è a disposizione di tutti. Il petrolio, invece, si trova solo in alcuni Paesi. Ed è spesso fonte di squilibri, interessi e tensioni, sociali e geopolitiche. Focus | 115
tecnologia
AI POSTI DI 10
5
7
6
1 8
3
9
2 13 11
12
4 14
15 LA STANZA DEI BOTTONI 1 Gli Airbus hanno un joystick (o barra di comando), non una cloche tradizionale. 2 Pedale del timone direzionale, posto in coda. Controlla l’imbardata, cioè la rotazione dell’aereo
rispetto a un asse verticale passante per il suo baricentro. 3 Manette della potenza dei motori. Sono due, una per motore. 4 Manetta dei flap:
nelle fasi di decollo e di atterraggio aumentano la portanza dell’aereo.
dell’aereo, informazioni su aeroporti e aerovie ecc.
direzione di volo rispetto ai punti cardinali (a destra).
5 Su questo monitor (e quello simmetrico per il primo ufficiale) si possono consultare i manuali
6 Il monitor mostra l’orizzonte artificiale, la quota e la sua variazione (a sin.) e la girobussola con la
7 Monitor dei motori ed eventuali avarie. 8 Mostra il piano di volo dettagliato, con i
FOTO A 360° IMMERGETEVI NELLA CABINA DI PILOTAGGIO DI UN AIRBUS A350
COMANDO
INQUADRA LA PAGINA CON LA APP INFO A PAGINA 5
Vi facciamo entrare nelle cabine di pilotaggio dei veicoli più avveniristici.
Andreas Zeitler/Alamy/Ipa
di Marco Consoli, Gianluca Ranzini e Simone Valtieri
Un computer volante
L’
9 Da questo pannello i piloti possono inserire il piano di volo e le informazioni che intendono vedere sui monitor.
10 Comandi per l’autopilota, per impostare la quota di volo, la velocità ecc.
rallentare il velivolo.
11 Sistema di comunicazione radio.
14 Sistema anti collisione.
12 Aerofreno, per
13 Accensione e spegnimento motori.
15 Freno di parcheggio.
Afp/Getty Images
punti di sorvolo, le quote, la velocità.
Airbus A350 è un aereo bimotore per rotte di lungo raggio. Esiste in due varianti: l’A350-900 può portare 300-350 passeggeri e ha un raggio di azione fino a 15.000 km; l’A350-1000, invece, ha 350-410 posti e può percorrere 16.100 km. La sua viene definita glass cockpit, cioè “cabina di pilotaggio di vetro”, nel senso che i dati sono mostrati ai piloti in formato digitale, su schermi Lcd, e non più con strumenti. Airbus, rispetto alla concorrente Boeing, ha puntato prima sulla automatizzazione del volo e sulla tecnologia. A partire dall’A320 gli Airbus sono fly-by-wire (volare tramite cavo), cioè hanno comandi digitali e non meccanici; un po’, per capirsi, come il servosterzo delle auto. Inoltre, negli Airbus, il computer sovraintende al volo in modo sostanziale, per esempio assicurandosi che i piloti non possano effettuare manovre che eccedano i limiti di prestazione del velivolo. Nella foto a sinistra, i comandi più importanti del cockpit. (G.R.)
Focus | 133