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Storia

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CLARETTA

CLARETTA

Ottant’anni fa il Gran consiglio del fascismo e un insolitamente risoluto Vittorio Emanuele III sancivano l’uscita di scena di Mussolini. Il consenso era finito, l’alleanza con i tedeschi quasi, la guerra invece no, stava anzi per entrare in casa più terribile che mai. L’Italia che, finalmente libera, nel 1945 dovette decidere cosa fare di Mussolini non ci pensò su troppo: ucciderlo, subito. Niente processi, niente interrogatori, niente dilazioni. Fu forse questa fretta, questa rapidissima chiusura del cerchio attorno al duce che alimentò da quel momento a oggi un’infinita serie di verità alternative sulle ultime ore del dittatore. Chi sparò veramente? Cosa disse Mussolini prima di morire? Che cosa c’era scritto nei suoi preziosi diari, spariti nel nulla? L’uccisione di Claretta Petacci fu un incidente di percorso? Davanti al luogo dell’esecuzione la coppia arrivò viva o morta? Nel nostro Primo piano abbiamo cercato di dipanare la matassa, separando teorie, memorie e ricordi da verità storiche accertate. Quando la Storia è troppo vicina e i testimoni sono ancora in vita, raccontarla è complicato, ma può dare agli addetti ai lavori qualche brivido non previsto: come sapere chi diede l’ordine di appuntare la spilla alla gonna di Claretta, appesa a testa in giù insieme al cadavere del suo amante. Un particolare, un niente di fronte all’enormità di quegli eventi, ma un gesto di umanità che solo da poco ha ritrovato i suoi protagonisti. Vi raccontiamo anche questo, fra le altre cose.

Mussolini nell’inverno del 1943-44.

Gli Ultimi Giorni Del Duce

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Chi ha ucciso Mussolini?

Alle 16:10 del 28 aprile 1945 Mussolini e Claretta Petacci vengono uccisi. A sparare fu Walter Audisio. O forse no? Le ipotesi e le ricostruzioni alternative.

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Ore contate

Nell’aprile del 1945 Mussolini fece un disperato tentativo di sfuggire ai partigiani che lo stavano braccando. La cronistoria dell’ultimo viaggio del capo del fascismo.

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L’enigma Petacci

Sull’ultima e più importante amante di Mussolini circolano tante voci e diverse ipotesi. Tutte smentiscono la semplicistica immagine di donna innamorata.

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Sfiducia al duce

25 luglio 1943: il Gran consiglio del fascismo mette ai voti l’uscita di scena di Mussolini. Vincono i sì.

52

Si salvi chi può

Che cosa fece la famiglia Mussolini quando tutto ormai era perduto? Perché non riuscirono a fuggire in Svizzera? E dov’era Edda?

In copertina: Mussolini, Walter Audisio e Claretta.

IN PIÙ...

14 SOCIETÀ

Tutti al mare

La storia del costume da bagno: una battaglia a colpi di centimetri.

20 PROTAGONISTI

Una complicata ragazza inglese

Gwen John ha fatto parlare di sé per la sua relazione con lo scultore Rodin. Ma era una pittrice raffinata.

26 GIALLO STORICO

Una regale follia

Re Giorgio III fu un buon sovrano, fino a quando impazzì.

64 BATTAGLIE

La legione più temuta

La Legio XIV Martia Victrix fu una vera killing machine

70 SCIENZA

E l’uomo creò la bomba

Robert Oppenheimer, fra entusiasmo scientifico ed etica.

76 COSTUME

Il vento in poppa

La storia delle “puzzette” e di quando non erano tabù, anzi...

82 PERSONAGGI

Una Borbone ai Tropici

Teresa Cristina, l’ultima imperatrice del Brasile.

87 ANIMALI

Storia volatile

Quando gli uccelli hanno “messo il becco” nel corso degli eventi.

92 ARTE

I volti della giustizia

Il concetto di giustizia visto dai grandi artisti.

Lostorico e giornalista

Gregory Alegi, docente presso l’Università LUISS

Guido Carli nel Dipartimento di Scienze Politiche di Storia delle Americhe, racconta in un podcast la storia dell’Aeronautica miliare italiana che, il 28 marzo, ha raggiunto il traguardo dei 100 anni di vita. La Regia Aeronautica venne costituita negli anni Venti come Forza Armata autonoma. L’aereo, però, aveva già esordito in ambito bellico nel 1911, durante la guerra di Libia. E solo tre anni più tardi, durante la Grande guerra, ricoprì un ruolo fondamentale per le azioni di osservazione e bombardamento. Le esigenze belliche della Seconda guerra mondiale hanno accelerato lo sviluppo della nuova arma e la produzione di macchine volanti sempre più efficienti. Buon ascolto! Per ascoltare i nostri podcast (dalle sul Telegraph e scrisse: «Erano dispacci freschi, snelli, lucidi, che trasportavano il lettore in una volata attraverso mezzo mondo, dandogli ogni mattina emozioni e paesaggi sempre nuovi». Che tempi! Gli articoli di Barzini sono stati raccolti e raccolti nel libro La metà del mondo visto da una automobile. Da Pechino a Parigi in sessanta giorni, uscito nel 1908 contemporaneamente in 11 lingue. Oggi lo si trova ancora nel catalogo delle edizioni Hoepli, che furono le prime a pubblicarlo.

Mar d’Africa

partì l’inviato speciale del Corriere della Sera Luigi Barzini, oltre al suo chaffeur di fiducia. L’equipaggio italiano viaggiava su un’Itala della Fiat, con pneumatici Pirelli, che poteva raggiungere i 95 km/h. Gli articoli di Barzini venivano pubblicati sul Corriere e sull’inglese Daily Telegraph, ogni volta che il giornalista trovava una stazione telegrafica. Gli equipaggi in gara erano 5, ma quello italiano vinse con largo vantaggio: Borghese e Barzini arrivarono a Parigi 20 giorni prima degli altri, in appena 60 giorni. Non c’erano in palio premi: arrivare era già considerato un’impresa epica. Ma dopo la vittoria, l’inviato del Corriere della Sera entrò nel gotha del giornalismo internazionale. Mario Borsa, a Londra come corrispondente del Secolo, lesse tutte le mattine i dispacci di Barzini

In riferimento al vostro articolo “Mar d’Africa”, pubblicato su Focus Storia n° 200, in cui avete fatto cenno alla nostra conquista della Libia nella guerra italoturca del 1911-1912, vorrei mostrarvi una cartolina storica, che fa parte della mia collezione.

Nell’immagine i bersaglieri, durante la guerra, mostrano una bandiera strappata ai turchi. Purtroppo non posso mostrarvi il retro perché è danneggiato e ne manca un pezzo.

Angelo Sala

biografie di personaggi agli approfondimenti sui grandi eventi storici) basta collegarsi al sito della nostra audioteca storiainpodcast.focus.it Gli episodi – disponibili gratuitamente anche sulle principali piattaforme online di podcast – sono a cura del giornalista Francesco De Leo.

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I Nostri Errori

Focus Storia n° 200 , pag. 87, abbiamo scritto erroneamente che la Marcia su Roma si svolse il 18 ottobre invece che il 28.

Self portrait

Gwendolen Mary (Gwen) John (1876-1939) in un autoritratto conservato alla National Portrait Gallery di Londra (1900 circa). A destra, i due “Augusti” che condizionarono la sua vita: l’amante scultore Auguste Rodin e il fratello pittore Augustus John.

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