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Emozioni e sentimenti Ciascun essere umano nasce con caratteristiche uniche legate non solo al corpo, ma anche al carattere. Noi siamo i primi a dover conoscere noi stessi, imparando a riconoscere le nostre emozioni e i nostri sentimenti
Emozioni e sentimenti Sin da neonati proviamo emozioni: ci spaventiamo, siamo contenti, ci arrabbiamo. Ma è con il tempo che impariamo a provare dei sentimenti. La differenza tra emozioni e sentimenti è che le emozioni sono fisiche e istintive e rispondono a uno stimolo preciso (per esempio, davanti a una verifica e ci viene l’ansia). I sentimenti invece crescono nella nostra mente e anche se dipendono dalle emozioni, sono più generali e si
Le diverse emozioni che proviamo modificano i nostri comportamenti, le nostre relazioni e fanno reagire anche il nostro corpo. Tutte le emozioni fanno parte di noi e sono naturali, non sono né buone né cattive, né giuste né sbagliate: sono i comportamenti che seguono a quelle emozioni che qualche volta possono essere sbagliati. Per questo è importante imparare a riconoscere le emozioni, accettarle e a gestirle, ricordandoci sempre che sono necessarie per sopravvivere ma che, allo stesso tempo, bisogna imparare a reagire nel modo giusto per non rischiare di finire nei pasticci!
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costruiscono sulla base delle esperienze che facciamo e del carattere che abbiamo. Riconoscere le emozioni per gestirle Per vivere in serenità con sé stessi e con gli altri è necessario imparare a riconoscere, gestire ed esprimere correttamente le proprie emozioni e i propri sentimenti, prendendo decisioni responsabili e costruendo relazioni sane. È necessario cioè avere consapevolezza emotiva. Il primo passo è etichettare le proprie emozioni ed esprimerle, riconoscendone le cause e trovando il modo per reagire con comportamenti adeguati. Riconoscere le nostre emozioni ci aiuta a gestire quelle negative, come l’ansia, ad avere più fiducia in noi stessi, a ridurre la timidezza e la frustrazione, a prendere decisioni in autonomia, a resistere alle pressioni del gruppo, a risolvere i conflitti e a comprendere che a una stessa emozione possono corrispondere reazioni differenti. Ricordiamoci anche che le emozioni sono universali e che gli altri provano le stesse emozioni che proviamo noi.
Le emozioni sono tante e ciascuna di esse ha un nome. Più ‘etichette’ conosciamo, più saremo in grado di comprendere noi stessi e di comprendere anche il comportamento degli altri
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Rabbia e ansia Alcune emozioni sono difficili da gestire perché scatenano in noi delle reazioni molto forti, che a volte possono anche mettere in pericolo noi stessi o gli altri: imparare a riconoscerle ci aiuterà a reagire in modo costruttivo
Rabbia: un sentimento violento La rabbia è un sentimento naturale: dato che non sempre le cose vanno come vogliamo noi, può succedere di provare frustrazione, irritazione, nervosismo o anche di prendersi una bella arrabbiatura! Qualche volta ci arrabbiamo perché qualcuno ci fa un torto; altre volte invece accade per altre ragioni. La rabbia genera delle reazioni fisiche: per esempio, il battito del cuore aumenta o ci viene da piangere. Non tutti però reagiscono a questa emozione nello stesso modo: qualcuno perde il controllo tanto da compiere dei gesti violenti, qualcun altro si sfoga urlando parole sgradevoli, altri ancora reprimono questo sentimento e cercano la solitudine. In ogni caso, questa emozione può compromettere le nostre relazioni con gli altri, 4
quindi è importante che impariamo a governare le nostre reazioni ma senza negare l’emozione che proviamo. L’ansia: un’emozione da cui imparare Anche l’ansia genera sensazioni spiacevoli, e si prova di fronte a eventi per cui si è preoccupati (per esempio, si ha l’ansia di non riuscire a fare bene qualcosa). L’ansia spesso è legata al bisogno di essere approvati o alla paura di non essere in grado di fare delle cose: è un malessere che può ostacolarci nella nostra autorealizzazione, quindi è importante comprenderla e imparare con calma ad affrontarla.
La rabbia è un sentimento che può essere molto forte e quindi deve essere gestito nel modo giusto. La gestione di questa emozione viene ancora insegnata in modo diverso a seconda del sesso a cui si appartiene: ai maschi può essere consentito sfogare la rabbia in modo violento (per esempio, rompendo qualcosa), mentre alle femmine spesso viene insegnato a non essere ‘troppo arrabbiate’ e a negare quella emozione, che poi spesso si trasforma in tristezza e svalutazione di sé. In realtà nessuna delle due reazioni è adeguata: bisogna trovare un giusto equilibrio 5
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Paura, tristezza e vergogna La paura, la tristezza e la vergogna sono emozioni che ci fanno sentire piccoli e indifesi, ma che è importante imparare a conoscere e affrontare
VOCABOLARIO
• primordiale: che ha origini lontanissime; primitivo, originario
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Paura La paura è un’emozione primordiale e, come la rabbia, è utile per tenerci in vita. La rabbia ci serve (dal punto di vista biologico) per quando dobbiamo difenderci o lottare; la paura invece ci serve per evitare i pericoli, comportandoci in modo prudente. Per esempio, se non avessimo paura dell’altezza potremmo cadere dall’alto e farci molto male! Tuttavia qualche volta può capitarci di avere paura o di spaventarci o essere in ansia anche per cose che in realtà non sono davvero pericolose, per cui sarebbe meglio imparare a gestire un’emozione che per noi è sgradevole e che potrebbe ostacolarci in tante attività, se capiamo che possiamo farlo in sicurezza.
Tristezza La tristezza è un’emozione che può essere legata dispiaceri piccoli o a dolori molto grandi. Per esempio, può essere legata al comportamento di qualcuno che ci delude o invece può riguardare un dolore più profondo. Anche la tristezza è un sentimento naturale ed è importante rivolgersi a qualcuno di cui ci fidiamo affinché ci aiuti ad affrontarla. Vergogna e timidezza La timidezza è un tratto del carattere: ci sono persone più estroverse e altre che preferiscono studiare un po’ l’ambiente e le persone prima di esporsi. Tuttavia ci può essere una timidezza più profonda, legata alla vergogna e all’ansia. È importante riconoscere le situazioni in cui sentiamo di non poter esprimere noi stessi in serenità (per esempio: che cosa accade di preciso? Con che persone siamo? Come reagiscono gli altri?) e parlarne per cercare di farsi aiutare.
Dirlo o non dirlo? Le emozioni le proviamo tutti e tutte, e sono tutte legittime (cioè non esistono emozioni ‘sbagliate’). Tuttavia non sempre è il momento o l’occasione per esprimere queste emozioni o per reagire senza riflettere. Allo stesso tempo, trattenere le emozioni tenendoci sempre tutto dentro può portarci un grande malessere interiore. Per esprimere le proprie emozioni ma allo stesso tempo per proteggere sé stessi (e non ‘darsi in pasto’ agli altri senza difese) può essere utile parlare con delle figure di riferimento, cioè degli adulti o delle persone più grandi di cui ci fidiamo 7
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Felicità e allegria La felicità e l’allegria sono emozioni che ci fanno stare bene, quando siamo sereni e ci divertiamo. È importante riconoscere le situazioni in cui ci sentiamo felici o allegri
Felicità e allegria La felicità è un sentimento di pienezza interiore, in cui si vive profondamente il momento in cui ci si trova. Può essere un’emozione temporanea, molto forte e acuta, oppure un sentimento più duraturo e profondo. In genere immaginiamo la felicità come qualcosa che accade a fronte di eventi esterni, ma non è sempre così: anzi, nella maggior parte dei casi dipende da come ci sentiamo noi. Molti infatti credono che la felicità dipenda da fattori esterni, come, per esempio, avere molti giocattoli o un vestito nuovo. Ma se guardiamo con più attenzione dentro noi stessi scopriamo che la felicità, l’allegria e la serenità dipendono più da noi e dalle persone a cui vogliamo bene e che ci vogliono bene. Possiamo avere 8
tutti i giocattoli del mondo ed essere infelici lo stesso, se non abbiamo nessuno con cui giocare. Felici con gli altri, felici con sé stessi Uno degli importanti insegnamenti della filosofia e della psicologia è che la felicità e la calma interiore sono cose che si possono ottenere lavorando su noi stessi, coltivando i sentimenti positivi, la gentilezza, l’affetto, la cura per sé stessi e per gli altri. Si può essere felici anche quando si fa qualcosa che ci piace molto, per esempio disegnare, oppure si può essere allegri quando si scherza con gli amici, o quando si gioca con il proprio animale domestico. Scegliere di godere dei bei momenti, degli affetti, ci aiuterà a essere più felici: perché ci sono sempre mille motivi per essere scontenti, così come ci sono sempre mille motivi per essere contenti. Provare gratitudine per tutto quanto riceviamo ogni giorno ci aiuterà ad affrontare anche i piccoli dispiaceri della vita che capitano a tutti.
La felicità è un sentimento di pienezza interiore, in cui si sente di ‘non aver bisogno di niente’. Ci sono altri sentimenti che invece ci fanno sentire una mancanza: per esempio quando siamo invidiosi di qualcuno, quando ci sentiamo soli, quando ci annoiamo. Per questo è importante coltivare la gratitudine e la capacità di concentrarci su noi stessi e di essere grati per ciò che davvero abbiamo, che spesso è molto più di quanto crediamo
VOCABOLARIO
• gratitudine: sentimento e di affetto verso chi ci ha fatto del bene e desiderio di poterlo ricambiare 9