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Alessandro Iachetti e Sofia De Filippo

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Giulia Callini

Giulia Callini

Oltre alla produttività e all’uso di agrofarmaci e fertilizzanti, il progetto

LIFE Future Farming

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prevede il monitoraggio del livello di risparmio idrico realizzato

di Alessandro Iachetti e Sofia De Filippo (Progetti europei)

Zero sprechi

La carsità d’acqua e la siccità, fenomeni sempre più frequenti e diffusi in tutto il mondo, suscitano un crescente allarme anche nell’Unione Europea, ove sono già causa di effetti destabilizzanti su Paesi e regioni siti principalmente nell’area mediterranea. Nell’Ue, il settore agricolo contribuisce in modo consistente al consumo delle risorse idriche, rappresentando il 31% del consumo totale di quelle destinate all’irrigazione. Inoltre, alla luce degli effetti del cambiamento climatico, si stima che il fabbisogno di risorse idriche aumenterà e renderà necessaria l’adozione di sistemi intelligenti di gestione dell’acqua. Per tale motivo, l’agricoltura di precisione dovrà contribuire in modo significativo a combattere la scarsità idrica, ottimizzando al contempo la produttività agricola. Tuttavia, la maggior parte degli agricoltori non utilizza tecnologie di misurazione per definire il timing, la quantità e le zone ottimali per l’irrigazione delle colture, determinando un utilizzo inefficiente delle risorse, con un conseguente calo di produttività agricola. In tale contesto è stato avviato ad ottobre il progetto europeo LIFE Future Farming, coordinato dalla società olandese Agurotech con la partecipazione di undici partner europei, tra cui Confagricoltura, alcuni centri di ricerca, istituti universitari e associazioni di categoria. Il progetto nasce dalla acquisita consapevolezza della necessità di fornire soluzioni ai fenomeni di siccità e scarsità di risorse idriche, con l’obiettivo di consentire agli agricoltori di adottare un modello di business resiliente rispetto alle sfide del futuro, aumentando la produttività, la redditività e promuovendo allo stesso tempo pratiche agricole sostenibili. Durante il progetto, che si concluderà nel 2028, il parametro più importante che verrà monitorato sarà la quantità di risparmio idrico realizzato, oltre alla produttività e all’uso di pesticidi e fertilizzanti. Verranno distribuiti 450 sensori, forniti da Agurotech, che consentiranno ad un numero totale di 150 agricoltori, attivi in diversi Paesi europei, di utilizzare la tecnologia sensoristica durante la stagione agricola del 2023. I Paesi selezionati per il progetto sono quelli che utilizzano più intensamente l’acqua a fini irrigui, ovvero Spagna, Italia, Portogallo, Francia, Romania e Grecia, che complessivamente sono responsabili di oltre il 90% dell’utilizzo totale di acqua nell’UE per fini agricoli. In Italia, Confagricoltura selezionerà un totale di 50 aziende agricole. La metà di esse riceverà gratuitamente i sensori e un app digitale che incorpora misurazioni tecnologiche provenienti da diversi dispositivi, quali sensori, stazioni meteorologiche e satelliti basati su modelli agricoli e algoritmi. Grazie

Zero sprechi

all’applicazione, gli agricoltori riceveranno raccomandazioni in tempo reale sulla posizione, la quantità e il timing ottimali per l’irrigazione. Parallelamente, saranno selezionate altre aziende partecipanti che, non ricevendo i sensori, avranno il ruolo di fornire dati di riferimento per valutare l’efficienza della tecnologia sensoristica ai fini della gestione intelligente delle risorse idriche. Si tratterà dunque di aziende agricole vicine a quelle che utilizzano i sensori, con la stessa coltura, lo stesso tipo di terreno, le medesime condizioni climatiche. Nel corso del progetto, saranno organizzate alcune giornate dimostrative, tre in ciascun Paese, durante le quali gli agricoltori che utilizzano la tecnologia condivideranno la loro esperienza con agricoltori che non hanno partecipato attivamente al progetto. Al termine, sarà così possibile ottenere dei dati con cui effettuare una valutazione sulla maggiore efficienza dell’utilizzo di strumenti di agricoltura 4.0, favorendo la transizione verso sistemi alimentari più sostenibili in cui è possibile coniugare le esigenze della produzione con la sicurezza alimentare e la tutela delle risorse ambientali, dell’acqua in particolare. nnn

g COPA COGECA, FERRARIS CONFERMATO ALLA GUIDA DEL GRUPPO RISO

Giuseppe Ferraris è stato confermato alla presidenza del gruppo di lavoro Riso del Copa Cogeca. Risicoltore novarese, espressione di Confagricoltura, Ferraris (in foto) sarà nuovamente affiancato, per un mandato di due anni, dallo spagnolo di Miguel Minguet di Asaja. Il presidente ha dichiarato che porterà avanti gli interessi dei risicoltori con alcune priorità: le questioni ambientali, anche in relazione alla Farm to Fork; la battaglia contro le importazioni da Cambogia e Myanmar, aumentate vertiginosamente da gennaio, quando è scaduta la clausola di salvaguardia; e il tema degli agrofarmaci, alcuni indispensabili per la protezione delle risaie. Sul comparto incombe poi la minaccia del clima e della siccità, che già quest’anno, solo in Italia, ha ridotto le superfici coltivate nella Lomellina e in Piemonte per oltre 25mila ettari.

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