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Gabriella Bechi
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Il presidente di Assofertilizzanti, Giovanni Toffoli, lancia un appello a istituzioni e imprese del settore: “Costi in aumento e offerta in calo: subito una programmazione delle attività di approvvigionamento”
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di Gabriella Bechi Aumento della domanda, difficoltà di approvvigionamento, riduzione delle vendite, perdita di produttività da parte delle aziende agricole. Il mercato dei fertilizzanti è al centro di nuove e importanti problematiche, che richiedono interventi urgenti da parte delle istituzioni e investimenti in prodotti innovativi e sostenibili. Ne abbiamo parlato con il presidente di Assofertilizzanti - Federchimica, Giovanni Toffoli. Presidente, qual è stato l’andamento dei fertilizzanti in questo anno così particolare? Il 2022 è stato un anno particolarmente complesso per il settore dei fertilizzanti, che ha subito rilevanti difficoltà di approvvigionamento a causa di molteplici fattori. Il conflitto in Ucraina ha sicuramente complicato la situazione, già di per sé complessa a causa dell’aumento della domanda di fertilizzanti a livello mondiale. Il blocco russo alle esportazioni ha, infatti, reso più difficile il reperimento delle materie prime, direttamente o indirettamente, a causa della crescente domanda di tutti i Paesi europei. Inoltre, il vertiginoso aumento dei costi energetici ha costretto le imprese ad affrontare una serie di problematiche nuo-
Giovanni Toffoli presidente di Assofertilizzanti - Federchimica
ve, con conseguenze anche sulla loro capacità produttiva. Tali fattori hanno provocato una forte contrazione delle vendite al consumo dei fertilizzanti. Secondo le statistiche di Assofertilizzanti - Federchimica si sono registrate riduzioni di vendita pari a -27,6% per il primo semestre 2022. In particolare, le quantità vendute di concimi minerali semplici sono diminuite del -32,6%; quelle di concimi minerali composti del -42,6%, mentre i concimi minerali a base di microelementi o mesoelementi del -4,2%. Il calo della produzione agricola nazionale che si registra nello stesso periodo dimostra l’importanza della fertilizzazione per il mantenimento della produttività dei terreni, come riconosciuto dalla stessa Commissione europea. Poiché le fluttuazioni del mercato energetico e l’evoluzione dello scenario geopolitico sono al di fuori del controllo delle nostre imprese, crediamo sia importante che la filiera si adoperi per una programmazione delle attività volte all’approvvigionamento dei fertilizzanti, auspicando anche un intervento delle istituzioni a supporto del settore. Quanto incide l’innovazione nel settore dei fertilizzanti e su quali prodotti in particolare? Le nostre imprese sono da sempre impegnate in attività di ricerca e sviluppo per l’individuazione di prodotti innovativi e sempre più sostenibili. Un primo ambito di ricerca riguarda sicuramente le nuove materie prime, quali, ad esempio la green ammonia, la struvite e altri prodotti azotati provenienti dalle attività di recupero dei reflui zootecnici. Tali prodotti, tra l’altro, si inseriscono nell’ambito delle strategie di circular economy, promosse e pienamente sostenute da tutto il comparto industriale dei fertilizzanti. Altra area di studio delle nostre imprese copre la messa a punto di prodotti ancora più sostenibili (ad esempio, gli inibitori che aiutano a ridurre le perdite di nutrienti o i biostimolanti che aiutano la pianta a resistere agli stress abiotici e quindi sono una valida risposta contro gli effetti del cambiamento climatico) e di tecnologie per un utilizzo mirato dei fertilizzanti (tecnologie di sensoristica all’avanguardia). Il nostro obiettivo è quello di garantire la presenza di un’ampia gamma di prodotti in grado di soddisfare a pieno i bisogni degli agricoltori in un’ottica di complementarità. È, però, fondamentale che tutti i prodotti siano assoggettati alle normative di settore, evitando scorciatoie che possano esporre le imprese produttrici ad uno svantaggio competitivo ingiustificato ed esporre gli agricoltori e l’ambiente ad elevati rischi. Come si può valorizzare tale impegno nei confronti della sostenibilità? Esistono specifiche attività associative in merito? Nel 2011 è stato stipulato un accordo tra Assofertilizzanti - Federchimica e l’ICQRF con lo scopo di favorire e garantire l’impegno delle aziende nel miglioramento dei processi e della qualità dei prodotti al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei produttori, degli agricoltori e dell’ambiente. Attraverso questo protocollo le imprese hanno voluto, da un lato certificare la qualità dei propri prodotti, sottoponendosi a controlli aggiuntivi da parte di ICQRF, dall’altro attestare l’impegno del comparto sui temi della sostenibilità ambientale, della qualità del processo produttivo e della salute dei lavoratori. L’associazione crede molto in questo progetto ed è impegnata in un processo di miglioramento continuo, teso ad elevare sempre di più gli standard qualitativi delle aziende che vorranno mantenere il marchio di qualità. Ritengo sia un progetto di eccellenza, sul quale ho puntato molto nell’arco della mia presidenza e sul quale continuerò a lavorare. nnn
Nel primo semestre di quest’anno le vendite sono calate del 27,6%. Parallelamente è diminuita anche la produzione agricola a dimostrazione dell’importanza della fertilizzazione