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Enapra Agricoltura 4.0
PRESENTATA A MILANO LA RICERCA 2021 DELL’OSSERVATORIO SMART AGRIFOOD
Oltre la metà delle imprese sceglie Agricoltura 4.0
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Lo scorso 15 marzo si è volto a Milano, presso la sede di Bovisa del Politecnico, il convegno conclusivo della Ricerca 2021 realizzata dall’Osservatorio Smat Agrifood (OSAF) dal titolo “Lo scenario dell’innovazione digitale nel settore agrifood nel 2021”. Giunto alla sua quinta edizione, il report dell’Osservatorio, di cui Confagricoltura è partner con Enapra, conferma anche quest’anno l’interesse del settore primario per il tema dell’innovazione digitale, registrando punte elevate di coinvolgimento con oltre 1.300 partecipanti (tra presenze e streaming), appartenenti a tutte le fasi della filiera agroalimentare. I dati della ricerca testimoniano il boom dell’Agricoltura 4.0 in Italia nel 2021 con una spesa di 1,6 miliardi di euro, trainata da macchinari connessi (47%) e sistemi di monitoraggio e controllo di mezzi e attrezzature (35%). Oltre il 60% degli agricoltori utilizza almeno una tecnica di agricoltura di precisione; mentre metà degli italiani cerca informazioni sulla tracciabilità degli alimenti, utilizzando soprattutto siti internet, social e QR Code. Solo il 6% ha sentito parlare di Blockchain nell’agrifood; 750 le startup agrifood a livello mondiale, 15 miliardi di dollari gli investimenti. L’Italia tra i primi 10 Paesi per numero startup, raccoglie meno dell’1% dei finanziamenti Nonostante la crisi del Covid-19, negli ultimi due anni l’Agricoltura 4.0 ha continuato il percorso di crescita ed evoluzione in Italia. In parallelo, è aumentata la superficie coltivata con strumenti di Agricoltura 4.0 da parte delle aziende agricole, che nel 2021 ha toccato il 6% del totale, il doppio dell’anno precedente. La crescita del mercato è trainata dagli incentivi, in particolare dalle agevolazioni dei Programmi di Sviluppo Rurale e dal Piano transizione 4.0. Non mancano però neanche le criticità, in particolare l’eccesso di burocrazia e alcuni incentivi non del tutto mirati alle esigenze delle aziende agricole.
g SECONDA EDIZIONE DEL CORSO PER MEDIATORI DELL’INNOVAZIONE
Risale proprio a questi giorni l’avvio della seconda edizione di un percorso formativo per Innovation Broker, (detti anche “mediatori dell’Innovazione”) che ha l’obiettivo di formare tecnici delle sedi territoriali di Confagricoltura in grado di gestire la transizione digitale delle aziende agricole. Un percorso di formazione inedito, fondato su un approccio teorico e pratico, che prevede l’alternanza tra lezioni concettuali in aula e visite dimostrative in campo presso la Fondazione Navarra di Ferrara, polo di eccellenza per l’agricoltura di precisione. Oltre alla formazione, c’è poi l’impegno di Enapra e Confagricoltura in una serie di attività di ricerca e sperimentazione, che hanno proprio lo scopo di accompagnare le imprese agricole attraverso le opportunità e i benefici che portano l’innovazione digitale e le tecnologie dell’Agricoltura 4.0.
CONVEGNO OSAF, BRONDELLI: GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE SONO DA RIMODULARE
Nel suo intervento al convegno sul nuovo report dell’Osservatorio Smart Agrifood, Luca Brondelli di Brondello, presidente di Enapra e componente di giunta confederale, ha sottolineato l’importanza dell’ecosistema che si è generato intorno all’Osservatorio per tutto il settore. “Lo sviluppo delle tecnologie digitali in agricoltura mostra già tutta la sua rilevanza. In gran parte è stato determinato dalla spinta degli incentivi per investimenti 4.0, tema su cui Confagricoltura negli ultimi anni ha svolto una proficua azione sindacale”, ha spiegato Brondelli. Un’ulteriore crescita si registrerà con lo sviluppo della interoperabilità tra le varie soluzioni digitali e la gestione dei dati raccolti dalle imprese agricole e di proprietà degli agricoltori. A tal fine Confagricoltura ha dato vita alla piattaforma HubFarm, uno strumento di innovazione digitale al servizio delle imprese agricole per vincere non solo la sfida della competitività e della resilienza, ma anche quella della sostenibilità. “Oggi però - ha proseguito Brondelli - abbiamo ancora molto da fare. A partire dagli incentivi, che vanno gestiti e riprogrammati, calandoli sulle effettive esigenze del settore agroalimentare, oltre che resi più facilmente fruibili senza troppi vincoli burocratici. Su questo tema Enapra propone la costituzione di un Tavolo di lavoro istituzionale con la presenza dell’Osservatorio. Inoltre, la crescita dell’innovazione digitale nel settore agroalimentare deve essere parallela a quella della formazione continua, per costruire e consolidare le competenze degli operatori senza le quali le stesse tecnologie rimangono inutilizzate. La precision farming e il carbon farming sono concetti che vanno sostanziati attraverso l’effettivo ricorso alle innovazioni digitali e alla capacità degli operatori di utilizzarle”.
g PUBBLICATO IL NUOVO AVVISO FOR.AGRI, SCADE IL 3 GIUGNO
Il 4 aprile è stato pubblicato il primo Avviso For.Agri dell’anno 2022 con scadenza il 3 giugno. Si tratta di un’interessante opportunità di formazione gratuita per i dipendenti delle aziende agricole associate e delle sedi territoriali dell’Associazione regolarmente iscritte al Fondo. Il meccanismo è semplice. Enapra costruisce percorsi formativi personalizzati, che le imprese beneficiarie realizzeranno in forma singola o associata per i propri dipendenti. La tipologia di piani finanziati è infatti variegata; si va dai piani aziendali o aziendali a quelli settoriali, oppure territoriali. I piani formativi verranno presentati al Fondo per la loro valutazione e una volta ottenuto il finanziamento si può procedere alla fase di realizzazione delle iniziative formative.
IL BILANCIO DI ENAPA VERONA: “CRESCIUTI NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ”
Due domande a… Anna Chiara Lanza
“Anche durante i due anni di Covid siamo stati sempre in prima linea. Le pratiche sono aumentate molto, a testimonianza della maggiore richiesta di assistenza personalizzata”. La responsabile del patronato Enapa di Confagricoltura Verona, Anna Chiara Lanza, fa un bilancio del lavoro svolto nell’ultimo difficile biennio. “Nonostante le difficoltà oggettive della mancanza di contatto personale, fondamentale nel nostro lavoro, abbiamo più che triplicato le pratiche. Abbiamo chiuso la statistica nel 2019 con un punteggio di circa 700 punti, nel corso del 2020 abbiamo implementato l’attività duplicando il punteggio e nel 2021 siamo cresciuti ancora”. Un trend che Lanza, scommette, continuerà.
Che cosa vi ha portato a questi risultati?
Siamo riusciti comunque, in questi due anni, a mantenere i rapporti umani così importanti per chi si rivolge al patronato, utilizzando mezzi alternativi: oltre al telefono, le mail e i WhatsApp. Abbiamo raggiunto l’obiettivo di essere sempre disponibili all’ascolto e vicini ai problemi di ogni singolo cittadino che si è rivolto a noi per essere aiutato ad ottenere il riconoscimento dei propri diritti sociali e civili. Il passaparola di chi è rimasto soddisfatto ha fatto il resto.
Progetti futuri?
Sono orgogliosa dei risultati raggiunti. Merito della squadra: oltre a me tre colleghi e una rete di collaboratori. Vorrei anche inserire nel nostro gruppo Andrea, che sta svolgendo il servizio civile nel nostro ufficio, un’esperienza sicuramente da valorizzare. Siamo presenti a Verona e in altri sei recapiti. Nell’ultimo periodo la gran parte dell’attività ha riguardato il mondo del lavoro.
RICONOSCIMENTO DEI LAVORI FATICOSI
Entro il 1° maggio 2022 si può fare domanda per il riconoscimento dello svolgimento di lavori faticosi e pesanti. Lo ricorda con il messaggio 1201 l’Inps, chiarendo i destinatari del beneficio. L’opportunità è per i lavoratori dipendenti che per metà della loro vita lavorativa o per almeno 7 anni degli ultimi 10 sono stati impegnati in mansioni usuranti, come gli addetti alla cosiddetta “linea catena”, i conducenti di veicoli adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo, i lavoratori notturni a turni occupati per un numero di giorni lavorativi pari o superiori a 78 l’anno o per un numero di giorni lavorativi da 64 a 71 e quelli notturni che prestano attività per periodi di durata pari all’intero anno.
COME FUNZIONA QUOTA 102
La legge di Bilancio per il 2022, allo scopo di attenuare le conseguenze dello scalone, ha introdotto, per il solo anno in corso, un trattamento di pensione anticipata per chi ha almeno 64 anni di età e 38 anni di contributi in favore di tutti i lavoratori dipendenti e autonomi iscritti all’INPS. La “Quota 102” si rivolge ai nati entro il 1958 che raggiungono, tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2022, i 38 anni di contributi. Una volta ottenuti i requisiti necessari per l’accesso alla pensione anticipata, il riconoscimento varrà anche negli anni successivi. Come si intuisce, i beneficiari saranno poche migliaia di persone. Per saperne di più rivolgersi al proprio patronato Enapa.