L’INTERVISTA
IL NATALE DI UNA VOLTA Dopo aver chiacchierato in classe sul Natale di oggi ci siamo chiesti com’era il Natale ai tempi dei nostri nonni. E per cercare delle risposte in classe abbiamo pensato di intervistare un nonno per avere una testimonianza di come si festeggiava molti anni fa. Com’era festeggiare il Natale quando eri piccolo? Il Natale di quando ero un bambino era molto diverso da quello che vedo oggi: non c’erano tanti regali regali, ma era una festa sentita dove i valori della religione erano al centro. Quali regali si facevano ai tuoi tempi? Dato che ai miei tempi non esisteva la tecnologia non si facevano dei regali costosi, ma cose semplici come ad esempio una stecca di torrone. Si credeva a Babbo Natale? No, purtroppo ai miei tempi non conoscevamo la leggenda di Babbo Natale Il Natale si trascorreva in famiglia? Sì, invece il giorno di Pasqua con i parenti, c’era il detto: “Natale coi tuoi e il giorno di Pasqua con chi vuoi.” Cosa c’era sulla tavola il giorno di Natale? Di solito veniva la mia nonna a farci i cappelletti che erano buonissimi. Le case si addobbavano? No, non era abitudine addobbare le case e infatti rimanevano spoglie. Si faceva l’albero o il presepe? No, l’albero non si faceva perché era troppo costoso e quindi se lo compravano quelli più ricchi, il presepe invece era alla portata di tutti. Come si trascorreva la vigilia e il giorno di Natale? Si andava a messa a mezzanotte. Il giorno di Natale la mattina si assisteva alla benedizione, mentre il pomeriggio ci si andava a confessare. Evidentemente il nostro Natale è fatto di superfluo, nulla ricorda più il suo significato profondo in un’epoca in cui tutti sono attenti all’apparenza, a ciò che vedono, perdendo di vista il significato profondo delle cose. Filippo Giuliani