COS’E’ IL SEXTING? Il termine “sexting”, deriva dall’unione delle parole inglesi sex (sesso) e texting (inviare messaggi elettronici); si tratta di un neologismo utilizzato per indicare l'invio di messaggi, testi e/o immagini sessualmente espliciti, principalmente tramite il cellulare o altri mezzi informatici.
Il sexting si divide in tre categorie principali:in primo luogo vi è uno scambio di immagini e di messaggi tra fidanzati, successivamente vi sono scambi di immagini e messaggi che non coinvolgono solo i due compagni, ma vengono condivisi anche con altre persone, mentre la terza tratta di scambi di immagini e testi tra persone che non hanno iniziato ancora una relazione, ma in cui almeno uno dei due lo desidererebbe. Il sexting è diventato di moda e consiste principalmente nello scambio di messaggi sessualmente espliciti e di foto e video a sfondo sessuale, spesso realizzate con il cellulare, o nella pubblicazione sui social network. Queste immagini, anche se inviate in origine a un ristretto gruppo di persone, successivamente si possono diffondere in modo incontrollabile. Le indagini sociologiche e statistiche condotte sull’argomento sono davvero tantissime, soprattutto negli Stati Uniti d’America: uno di questi studi, svolto nel 2012 dal dipartimento di Psicologia dell'Università dello Utah, condotta su 606 adolescenti tra i 14 e i 18 anni, ha rilevato che circa il 20% di loro sosteneva di aver inviato una propria immagine sessualmente esplicita attraverso il proprio cellulare. Più del 25%, di coloro che avevano ricevuto immagini, sosteneva di averle inoltrate ad altri compagni e amici. Secondo le stime europee del 2014, circa il 4% dei ragazzi dichiara di aver ricevuto immagini sessualmente esplicite (soprattutto tramite social networks), ma in alcuni paesi, come Gran Bretagna, Danimarca e Romania, la percentuale sale all’11% e oltre (Livingstone et al., 2014). Nel caso in cui immagini e/o video, anche prodotti autonomamente da persone minorenni, sfuggano al loro controllo e vengano diffuse senza il loro consenso, è opportuno rivolgersi al più vicino Compartimento di Polizia Postale con l’obiettivo di