FUGA DALLA CASA DI MARZAPANE C’erano una volta tre bambini, i loro nomi erano Pollicino, Hansel e Gretel. Hansel e Gretel erano gemelli, mentre Pollicino ere figlio unico. Tutti e tre i poveri bambini erano stati abbandonati nel bosco dai genitori, in preda al loro destino. Una notte, per loro fortuna, i tre si incontrarono nel bosco mentre vagavano in cerca di un posto dove dormire. Dopo aver camminato per ore, intravidero qualcosa nell’oscurità. Avvicinandosi molto lentamente e con molta cautela scoprirono che era una casa bella e ‘buona’: infatti i bambini toccandola si resero conto che era di marzapane. “Wow, abbiamo trovato una casa! Oltretutto è di marzapane” esclamò Pollicino mettendosi un pezzetto di muro in bocca. “Qua dentro ci ripareremo per la notte” rispose Hansel tutto felice. Non aspettarono un secondo in più ed entrarono dentro facendo il minor rumore possibile. La casa non era affatto abbandonata perché all’improvviso si accese la luce e vennero scoperti da una strega e da un orco. I tre amici allora cercarono di scappare, ma furono rincorsi per tutta la casa dall’orco che alla fine li catturò. Era un essere peloso, bavoso con unghie affilatissime e sporche di terra; aveva occhi sporgenti e a mandorla e come ultima cosa una pancia molto rotonda con bugni da tutte le parti. Il mostro si infuriò a tal punto per la fatica fatta che si caricò tutti e tre i bambini sulle sue grosse spalle e li chiuse a chiave in un piccolo sgabuzzino sporco e puzzolente. Poi sbatté così forte la porta che tutta la casa iniziò a tremare. Hansel e Gretel, molto spaventati, si misero a piangere. Pollicino invece, guardandosi attorno, vide che lo sgabuzzino era pieno di bauli e mobili antichi. C’erano anche pozioni magiche di diverso colore, libri con incantesimi e forzieri pieni di monete d’oro. In mezzo a quella confusione Pollicino notò allora per terra uno strano ombrello luccicante. Lo prese e lo aprì; fu in quel momento che tutti e tre gli amici vennero sollevati in aria fino al soffitto. “Ehi guardate là!” disse Gretel agli altri due, “Quella sembra una scala per salire sul tetto”. Dopo un primo spavento, lasciarono l’ombrello e iniziarono a salire la scala che portava ad un’uscita sul tetto della casa. Appena arrivati in cima, decisero insieme di sconfiggere l’orco e la strega colpendoli di sorpresa. Pollicino allora, il più astuto di tutti, decise di aprire un buco nel tetto verso la cucina. Visto che la casa era fatta tutta di marzapane, Hansel e Gretel mangiarono una parte del tetto. Appena il buco fu aperto, i tre bambini ci saltarono dentro e colpirono l’orco in testa, che immediatamente svenne. La strega provò a fermarli, ma non ci riuscì anche per la sua goffaggine. Dopo essere riusciti a scappare dalla quella malefica e spaventosa, ma anche ‘deliziosa’ casa, i ragazzi si ritirarono nel bosco. Dopo lunghe e vane ricerche gli amici non riuscirono a trovare nemmeno una grotta per rifugiarsi e dormire. Erano ormai disperati, allo stremo delle forze, quando da un cespuglio spuntò uno strano essere grande come uno gnomo. Si trattava invece di un elfo dei boschi “Cosa ci fate qui voi?” chiese l’elfo. I tre bambini gli raccontarono la loro sgradevole storia. “Poveri bambini, ma adesso cosa state facendo?” chiese, “Stiamo cercando di costruire un rifugio sicuro dove trascorrere la notte” dissero loro tutti assieme. L’elfo, sentendo quelle parole, con la sua magia decise di aiutarli, e così nel giro di cinque minuti fu pronta dal nulla una piccola, ma pur sicura capannina fatta di rami secchi in cui i tre bambini poterono passare la notte. “Grazie per il tuo aiuto elfo. Per ricompensarti ti regaliamo una fetta di marzapane” disse Pollicino; “Oh, non ce n’era bisogno, ma comunque accetto” li ringraziò il piccolo elfo. Al loro risveglio Pollicino, Hansel e Gretel trovarono fuori dalla capanna una mappa che gli era stata lasciata lì dall’elfo. La cartina indicava la via del ritorno verso il loro villaggio. Dopo un viaggio lungo un giorno interno, quando arrivarono finalmente a casa, i genitori chiesero subito scusa ai propri figli su quanto accaduto e festeggiarono con un gran banchetto. Da quel momento vissero tutti felici e contenti! Scrittori: Matteo Mengozzi, Martina Masciulli, Filippo Pensato, Lolli Mariasole. Revisore: Matteo Mengozzi.