Progetto Continuità "In viaggio verso la scuola primaria"

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Scuola dell’Infanzia “Andersen” – Istituto Comprensivo Carpi 2

SEZIONE 5 ANNI Progetto di Continuità

INSEGNANTI: MONICA BATTINI e ANGELA LOSCHI 1


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Istituto Comprensivo Carpi 2 Il passaggio scuola dell’infanzia – scuola primaria rappresenta per il bambino un momento estremamente delicato, attorno al quale si concentrano, fantasie, interrogativi, timori. Entrare in un nuovo ordine di scuola significa per l’alunno cambiare ambiente, insegnanti, gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite nella vecchia scuola, incontrare nuove regole e responsabilità. Compito dell’adulto è aiutare i bambini ad affrontare ansie e preoccupazioni che potrebbero manifestarsi nel momento del passaggio, rassicurandoli circa i cambiamenti che li aspettano, affinché possano giungere all’elaborazione di stati d’animo positivi rispetto alla realtà scolastica che li accoglierà. A questo scopo è indirizzato il Progetto Continuità del nostro Istituto Comprensivo, che è rivolto ai bambini delle sezioni 5 anni e realizzato in collaborazione con una scuola primaria di riferimento (nel nostro caso la scuola “Rodari”, scelta sia per la vicinanza al nostro plesso che per il bacino di utenza che la caratterizza) . 3


Coordinamento Pedagogico delle Terre D’Argine Il “Progetto Ponte”, ormai in vigore da diversi anni nel nostro territorio, vuole garantire una continuità educativa efficace tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria offrendo a tutte le scuole dell’ “Unione Terre d’Argine” un percorso prestabilito. La specificità di tale progetto consiste proprio nella diffusione ed omogeneità a livello territoriale, che permette a tutti i bambini di usufruire, indipendentemente dalla scuola dell’infanzia di provenienza e della scuola primaria di nuova frequenza, di un momento di raccordo didattico tra i due ordini di scuola. Nell’ambito di tale Progetto viene solitamente adottato un testo di riferimento, utile come elemento di continuità, poiché suggerisce la possibilità di iniziare alla scuola dell’infanzia esperienze ed attività che proseguono e si concludono nel primo periodo della scuola primaria, creando appunto un “ponte” tra le due scuole. Da alcuni anni il testo di riferimento adottato è Alfabeto delle fiabe” (testi di Bruno Tognolini, illustrazioni di Antonella Abbatiello – ed. Topipittori) 4


Il libro ”Alfabeto delle fiabe” è una sorta di alfabetiere con testo in rima, con continui rimandi tra parole, lettere e colori, costruito con personaggi, luoghi e simboli magici delle fiabe tradizionali raccolte da Calvino. Il testo si caratterizza per: • la ricchezza di spunti operativi, che permette di lavorare a più livelli e di approfondire in base ad interessi personali e/o caratteristiche del gruppo di bambini; • la possibilità di spaziare in molteplici ambiti curricolari, in particolare di sviluppare contenuti ed esperienze particolarmente significativi per il raccordo tra i due ordini di scuola. Per queste ragioni, il testo “Alfabeto delle fiabe”, oltre a diventare uno strumento di lavoro del Progetto Continuità, è stato ripreso e rielaborato nei vari percorsi didattici di sezione, in particolare nell’ambito del Progetto “Libri … che passione!” Per visionare il lavoro svolto su questo tema si rimanda a: “Attività su Alfabeto delle fiabe” 5


1. “IL PROSSIMO ANNO ANDIAMO A SCUOLA: PARLIAMONE …” - attività di brainstoming - intervista Individuale

2. “ANDIAMO a SCOPRIRE la SCUOLA PRIMARIA: PRIMO APPROCCIO …” - Il gioco dell’esploratore - il gioco dell’osservatore - rielaborazione dell’esperienza 3 . “APPROFONDIAMO LA CONOSCENZA: CHIEDIAMO AI PIU’ GRANDI …” - intervista / racconto dei genitori - corrispondenza con la classe 5°A: domande / risposte e un “libro speciale”

4. “RICEVIAMO UNA VISITA SPECIALE …. “ - conoscenza degli amici di 5°A - drammatizzazione della storia “Alfabeto delle fiabe”

5. “ALLA SCUOLA PRIMARIA: ATTIVITA’ CON LE QUINTE …” - con la classe 5°A: rappresentazione grafica della storia “Alfabeto delle fiabe” - con la classe 5°B: giochi con i temi di “Alfabeto delle fiabe”

6. “MI E’ PIACIUTO di PIU’ …” - verifica del percorso da parte dei bambini. 6


1a fase

Per sondare e fare emergere le idee, i pensieri, le conoscenze dei bambini sulla scuola, realizziamo due attivitĂ :

1. BRAINSTORMING 2. INTERVISTA INDIVIDUALE

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Gioco di gruppo: “SE DICO SCUOLA MI VIENE IN MENTE …”

Per iniziare il percorso proponiamo un’attività di “brainnstorming”: invitiamo i bambini a dire, a turno, quello che viene loro in mente quando pensano alla “scuola”. Le regole sono: - dire una sola parola”, non elaborare un pensiero o un discorso; - non commentate o criticare quello che dicono i compagni; - non ripetere quello che dicono gli altri. Al termine dell’attività tutte le parole, annotate su un foglio, vengono riproposte per favorire la discussione e il confronto all’interno del gruppo.

IMPARARE (Luca) BAMBINI (Federica) COMPITI (Valeria) ASILO (Sofia O.) SCUOLA MATERNA (Chiara) SCRIVERE (Sofia R.) STUDIARE (Anas) INSEGNARE (Elena) DISEGNINI (Angelica) PASTELLI (Eya) MAESTRA (Zaira) BANCO (Marta) COLORI (Martina) LAVORETTO (Elena)

LAVORARE (Filippo) LEGGERE (Francesco) ASCOLTARE LA MAESTRA (Yassin) SEZIONE (Federica) SUORE (Valeria) FARE I BRAVI (Sofia R.) ASTUCCIO (Leo) NOME (Elena) RIFLETTERE (Filippo) PENNARELLO (Giorgia) AMICI (Rayan) APPELLO (Zaira) MATITE (Giorgia) LIBRI (Anas)

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DIPINGERE (Elena) AMICIZIA (Valeria) PENNA (Giorgia) APRIRE LE ORECCHIE (Francesco) VEDERE COSA FA LA MAESTRA (Giorgia) ZAINETTO (Elena) SCRIVERE QUELLO CHE HA DETTO LA MAESTRA (Valeria) LETTURA (Marta) POESIA (Angelica) CANZONE (Anas) IMPARARE LE LETTERE (Angelica) IMPARARE L’ALFABETO (Valeria) IMPARARE L’INGLESE (Sofia R.) IMPARARE I NUMERI (Rayan) IMPARARE IL TEDESCO (Sofia O.) IMPARARE I NUMERI IN INGLESE (Valeria) IMPARARE IL RUSSO (Martina) IMPARARE LO SPAGNOLO (Luca) IMPARARE LA MATEMATICA (Anas) IMPARARE L’ITALIANO (Angelica) IMPARARE IL CINESE (Valeria)

LEGGERE UNA FAVOLA (Giorgia) RELIGIONE (Elena) TIMBRO (Giorgia) FOGLIO (Federica) CANCELLARE (Elena) COLLA (Federica)

FORBICI (Elena) RITAGLIARE (Martina) STORIA (Anas) GEOGRAFIA (Sofia O.) QUADERNO (Zaira) SIMBOLO (Elena)

NON ROMPERE LE COSE ((Valeria) NON RUBARE (Rayan) NON COPIARE (Giorgia) METTERE A POSTO (Elena) NON PICCHIARE (Rayan) NON PICCHIARE GLI AMICI (Giada) NON ROMPERE LE COSE DEGLI ALTRI (Eya) GIOCARE IN ALLEGRIA (Elena) GIOCARE CON FELICITA’ (Angelica) 9


Intervista Individuale: “IL PROSSIMO ANNO …”.

Poniamo ai bambini le seguenti domande: “Il prossimo anno …” 1. In quale scuola pensi di andare? Rimarrai qui o cambierai scuola? 2. Cosa pensi di trovare (o fare)? 3. Secondo te, quali saranno le “cose belle”? 1.E quelle “brutte”?” Al termine delle interviste, quanto emerso a livello individuale viene condiviso con il gruppo sezione, allo scopo di fare emergere paure, fantasie, attese ecc. cioè l’immaginario collegato al futuro passaggio.

SOFIA O. 1. Penso di andare in andare in un'altra scuola che la mamma sceglie, una scuola quasi come questa. Ci sarà più una classe da bimbi grandi, senza giochi, senza giochi da piccoli! 2. Di fare i compiti e studiare 3. Degli amici nuovi e forse troverò anche le mie amiche che ci sono qua. 4. Dei bulli … delle persone che fanno paura. Penso di trovarli perché quasi in tutte le scuole ci sono dei bulli. Lo sai che un’amica di mia sorella ha dei bulli nella scuola e a me mi piace il bullo? Non quando fa paura, ma quando ci sono delle foto con quello lì, mi piace … ANGELICA 1. Vado nella scuola dei 6 …. 2. Studiare! Studiare gli animali, le lettere, i numeri. E poi imparare a scrivere! 3. Si, i fogli! Fare i disegni … poi forse ci sono le principesse! 4. No, nessuna cosa brutta, perché nella scuola ci sono solo cose belle … ci divertiamo! 10


MARTA 1. Alle elementari 2. Imparare a scrivere, fare la matematica e imparare quanto fa e quanto non fa 3. Si, anche se si deve stare seduti tutti il giorno e quello mi stanca anche un po’ . Si imparare a scrivere è una cosa bella così si può imparare tutte le cose 4. Mi sembra che i bambini si arrabbiano, danno i pugni e le tate poi mettono in punizione e poi non si può più giocare …. solo quello che ha messo in punizione, però EMMA 1. Vado alla scuola elementare: è una scuola dove si fanno i compiti 2. Penso di andare a fare i compiti, matematica, mi piacerebbe anche fare l’intervallo certe volte. Poi vorrei imparare l’inglese 3. Si, mi farò dei nuovi amici, poi giocherò a rincorrersi quando è l’ora dell’intervallo, poi mi piacerebbe avere tanti amici con cui giocare 4. Si, se la maestra dice qualcosa di difficile e un bambino non lo sai, lui ha un po’ di paura ANAS 1. In quella di Manier … la scuola primaria 2. Studiare … solo studiare e si possono portare anche dei giocattoli perché non ce li abbiamo lì 3. Si, i computer … tanti computer e anche i libri 4. No, perché ci sono delle bellissime cose

GIORGIA 1. Alla scuola elementare … devo ancora decidere quale scuola 2. Beh, credo dei banchi e dove insegna la maestra. Penso di studiare e anche andare fuori in giardino 3. Si, la maestra, il banco e da studiare … Sono cose belle perché si impara a fare l’alfabeto 4. Si, la lavagna … perché quando ci scrive la maestra usa una cosa bianca e a me il bianco non mi piace RAYAN 1. Alla scuola elementare dove c’è mia sorella 2. Di leggere e anche di fare i compiti 3. Si, uscire fuori nel cortile a giocare 4. No, mi piace tutto perché non ci sono mai andato FILIPPO 1. Vado … non me l’ha detto la mamma … vado nella scuola dei grandi 2. Andare a disegnare e poi lavorare (vuol dire che una persona si siede e poi fa dei lavoretti) 3. Si, disegnare e lavorare e poi colorare 4. No, perché mi piace molto stare nelle scuole ELENA 1. Alla scuola primaria vado 2. Penso di trovare delle tate e di scrivere. Poi di imparare delle cose, delle cose importanti 3. Si, delle amiche. Poi mi piacere a scrivere perché così posso imparare come si scrivono le parole 4. Si, andare a scuola di pomeriggio dopo il riposino 11


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2a fase

Per favorire una prima conoscenza della scuola primaria, andiamo in visita alle “Rodari”. Proponiamo due giochi / attività, a cui partecipano i bambini divisi in gruppi:

1. “L’ESPLORATORE”

2. “L’OSSERVATORE”

All’arrivo alle Rodari ci accolgono le classi prime insieme alle loro maestre, Amelia e Miriam 13


GIOCO dell’ESPLORATORE: VISITA ALLA SCUOLA

Un gruppo di bambini, muniti di macchina fotografica, vanno alla “scoperta” della scuola insieme ad una loro insegnante, avendo il compito di ricercare e fotografare le “cose nuove”. I bambini visitano la scuola, entrano nei vari locali e provano ad “indovinare” di che ambiente si tratta, facendo supposizioni in base all’osservazione del luogo. Si fermano poi in una classe (la quinta) che si è resa disponibile a far vedere ai bambini “cosa c’è dentro allo zaino” e a spiegare gli strumenti e i materiali che si usano alla scuola primaria..

Esploriamo e fotografiamo gli spazi della scuola …

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‌ visitiamo aule, corridoi, biblioteca e angolo lettura, palestra, laboratorio di informatica, atelier di pittura, aula di scienze, mensa, sala insegnanti, bagni ‌

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“… nella scuola c’erano anche i bagni (RICCARDO) … si chiamano turche! Erano con il nome maschio e femmina! C’erano i bagni dei maschi e quelli delle femmine. Perché se no si riempivano troppo … perché in ogni bagno c’è solo una turca. Non c’è il water, c’è i piedi della turca. (FILIPPO) … anche nel bagno delle femmine non c’è il waterino c’è la turca. (MARTINA)”

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I ragazzi di quinta e la maestra Carlotta ci mostrano il contenuto dello zaino: tutte le “coseâ€? che si usano alla scuola primaria ‌. 18


GIOCO dell’OSSERVATORE: STAGE IN CLASSE PRIMA

I bambini, a piccolo gruppo, assistono ad una “lezione” della classe prima (una sorta di “stage”) con il compito di prestare attenzione (e ricordare successivamente) a tutto quello che succede in classe. La scelta della prima è determinata dal fatto che qui si svolgono attività più semplici, quindi più comprensibili ai bambini della scuola dell’infanzia. Tuttavia è stato esplicitamente chiesto alle insegnanti coinvolte di strutturare la lezione in modo tale che i bambini possano rendersi conto della specificità della scuola primaria e dunque di non proporre attività quali disegno, motoria, musica (più simili a quelle della scuola dell’infanzia).

Entriamo in classe, ci presentiamo, la maestra ci invita a sederci ai banchi vicino ai bambini di prima per osservare meglio le attività … 19


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Durante l’intervallo facciamo anche noi uno spuntino ‌..

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RIELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA vissuta alla SCUOLA PRIMARIA

Nei giorni successivi all’incontro con la scuola primaria, riviviamo insieme quei momenti ripercorrendo l’esperienza che ha molto entusiasmato i bambini. Approfondiamo l’argomento ricordando i “giochi” realizzati e discutendo insieme di quanto “esplorato” ed “osservato” alla scuola primaria. Le modalità di lavoro sono: - conversazioni a grande gruppo; - rappresentazioni grafiche individuali accompagnate da racconti/ verbalizzazioni

IL GIOCO dell’ESPLORATORE: Conversazione di gruppo e rappresentazione grafica

INSEGNANTE: vi ricordate dove siamo andati ieri? LEONARDO: siamo andati alla scuola elementare. FEDERICA: alle Rodari. INSEGNANTE: qualcuno mi vuole raccontare … ANGELICA: abbiamo fatto il gioco dell’esploratore. LUCA: io mi ricordo che abbiamo fatto anche il gioco dell’osservatore e quello dell’esploratore, abbiamo visto com’è fatta la scuola… è bella! INSEGNANTE: cominciamo dal gioco dell’esploratore, chi vuole raccontare che cos’è? GIORGIA: che si va a vedere cosa c’è alle scuole primarie! VALERIA: il gioco dell’esploratore è che siamo andati a esplorare le stanze e a fare le foto. CHIARA: le aule … le classi dei bimbi grandi si chiamano aule. ELENA: dovevamo esplorare … scoprire … e fare le foto a quello che ci piaceva, io le ho fatte! 23


GIORGIA: mi ricordo che c’era anche una palestra, c’era l’hula hop e anche delle palle. Era una stanza tanto grande e … l’ha faceva anche tanto freddo! C’erano tante finestre così non c’era bisogno di accendere. INSEGNANTE: secondo voi cosa si va a fare nella palestra? GIORGIA: si va a fare un po’ di ginnastica e ci si allena un po’. INSEGNANTE: e perché c’era un po’ freddo? VALERIA: perché in palestra si va a fare ginnastica e quindi si suda … ANGELICA: perché l’hanno costruita quando la nostra scuola si era rotta. Ci siamo andati quando la nostra era rotta siamo andati l’ha intanto che l’aggiustavano. SOFIA O.: abbiamo anche esplorato le aule, anche l’aula dove c’era mia sorella! INSEGNANTE: mi racconti com’era fatta? SOFIA O.: c’era la maestra Carlotta e anche la maestra Emma. C’erano tanti ragazzi, c’era anche Thomas e mia sorella Lucia.

Ho disegnato la scuola Rodari, con i banchi e le sedie, la palestra con la cesta con delle palle e io che faccio le foto. Ho disegnato l’Emma che mi guarda mentre faccio la foto. LUCA

Ho disegnato la palestra della scuola Rodari e una delle classi. Nella classe c’è la maestra che sta spiegando cosa devono fare e i bambini che fanno i compiti con il libro. Nella palestra stiamo guardando le palle e il cestino, c’è la maestra e io che guardo. ZAIRA

INSEGNANTE: i ragazzi erano seduti sui tappeti in cerchio, come noi adesso? SOFIA O.: no era tanto grande… c’erano tanti banchi e tante sedie erano seduti li sulle sedie! INSEGNANTE: vi ricordate cosa c’era sui banchi? SOFIA O.: sui banchi c’erano i compiti, gli astucci, la colla, la matita, il temperino, la biro … LUCA: sotto al banco c’era lo zaino, una bimba me l’ha fatto vedere.. C’erano dentro tanti libri … ma tantissimi! Poi c’era l’astuccio ZAIRA: c’era dentro anche la merenda. ELENA: c’erano dentro anche i quaderni e il diario. INSEGNANTE: vi hanno detto a cosa serve il diario? EMMA: serve per scriverci sopra i compiti. VALERIA: anche per scriverci se hanno degli impegni il sabato e la domenica a scuola! 24


INSEGNANTE: vi ricordate qualche altra cosa delle classi? Ad esempio sui muri …? ELENA: sui muri c’erano le carte … GIORGIA: c’erano le lettere dell’alfabeto. LUCA: c’era la lavagna e il gessetto per scriverci sopra! ELENA: nella classe dove abbiamo fatto “osservazione” c’erano dei quadratini di carta con i numeri. ANGELICA: intorno ai muri c’erano anche le lettere che si scrivevano. VALERIA: attorno ai muri c’erano anche tutti i lavoretti che facevano. ELENA: c’erano dei quadri grandi cui muri. All’ingresso sul muro c’era un castello. ELENA: nella scuola c’erano anche dei tavolini per i bimbi con sopra dei quaderni. EMMA: nelle aule di solito ci sono anche i tavoli con intorno delle sedie per sedersi a studiare VALERIA: ci sono tante aule con dentro tanti banchi e tanti ragazzi. INSEGNANTE: secondo voi quante sezioni ci sono nella nostra scuola dell’infanzia? EMMA: due, no… tre sezioni da noi… la sezione dei tre dei quattro e dei cinque anni. INSEGNANTE: … e quante aule ci sono nella scuola primaria? FILIPPO: quattro - FEDERICA: no … cinque! VALERIA: sei … sette.. tantissime! FILIPPO: dopo c’era anche l’aula con i computer e c’era anche quello da scrivere … INSEGNANTE: chi si ricorda come si chiama? FEDERICA: si chiama aula d’informatica.

INSEGNANTE: com’era fatta? EMMA: c’erano dei tavoli con sopra dei computer, con intorno delle sedie. Dei bimbi con la loro insegnante che stavano studiando e un bambino che stava lavorando con il computer! GIORGIA: forse stava giocando … ZAIRA: nell’aula d’informatica c’era anche la TV. ANGELICA: nella scuola c’era anche la cucina da cucinare! E i banchi per mangiare! INSEGNANTE: come si chiama? VALERIA: mensa! GIORGIA: dove si mangia c’era odore di cibo … un po’ di puzza. KARMAN: c’erano tanti tavoli. FILIPPO: si chiamava mensa e c’erano dei tavoli e delle sedie, i bambini li mangiano! Però io pensavo che i bambini si portassero dei vassoi dove ci mettono sopra il mangiare e mangiavano sui banchi in classe! Invece mangiano in mensa!

Ho disegnato la palestra con i palloni, io che faccio una foto e Riccardo che sta guardando. Poi ho disegnato la libreria con i libri e una classe con i banchi. FRANCESCO 25


RICCARDO: nella scuola c’erano anche i bagni. FILIPPO: si chiamano turche! Erano con il nome maschio e femmina! C’erano i bagni dei maschi e quelli delle femmine. Perché se no si riempivano troppo … perché in ogni bagno c’è solo una turca. Non c’è il water, c’è i piedi della turca. MARTINA: anche nel bagno delle femmine non c’è il waterino c’è la turca . LENA: poi c’era anche la biblioteca.- FILIPPO: c’erano i libri. ELENA: c’erano i mobili con i libri e i bambini li vanno a guardare. MARTINA: C’erano tantissimi libri. VALERIA: nella biblioteca c’era anche un cartello con scritto “buona lettura” e ci andavano a leggere i libri di scuola … a studiare! LEONARDO: c’erano delle fotografie … Ho disegnato tutta la scuola primaria Rodari. C’è una bimba che fa i compiti, il corridoio che si vede fuori l’erba del giardino. C’è una bimba che fa i compiti e la maestra che la guarda. Ho fatto il bagno delle femmine e quello dei maschi. Ho disegnato le aule, gli attaccapanni con le giacche, la mensa dove mangiano e la cucina. Poi ho fatto la biblioteca, al muro c’è un quadro con il mare e una lavagna con i tavoli in una classe vuota. ELENA

Ho disegnato la scuola Rodari con il bagno, la classe con i bambini che sono in classe ad imparare delle cose di matematica. Poi ho disegnato la palestra e il corridoio con noi che guardiamo la scuola. RICCARDO

ELENA: attorno ai muri della biblioteca c’erano dei lavoretti … e delle figure grandi. Poi in un corridoio c’era un tavolo grande con sopra un presepe fatto tutto di carta. Io l’ho fotografato! MARTA: c’erano anche gli attaccapanni nei corridoi! Sono delle cose dove si attaccano tutte le cose che c’hai addosso … che non ti servono, sono davanti alla porta delle aule. VALERIA: c’erano tanti attaccapanni e tanti portaombrelli, ci abbiamo messo dentro i nostri ombrelli! GIADA: c’erano tanti bambini … anche grandi, grandi! LUCA: c’era anche quello chiuso a chiave … FILIPPO: il laboratorio degli esperimenti! Era chiuso a chiave … ELENA: scienze … FILIPPO: era chiuso perché dentro c’erano delle cose pericolose che non si possono toccare se non ci sono dei grandi … LEONARDO: abbiamo fatto anche la merenda. VALERIA: è suonata la campanella e c’era l’intervallo. MARTINA: abbiamo mangiato i cracker GIORGIA: buoni!!! 26


RIELABORAZIONE DELL’ESPERIENZA vissuta alla SCUOLA PRIMARIA IL GIOCO dell’OSSERVATORE Rappresentazione grafica e racconto individuale “Dovevamo guardare quello che faceva la maestra. Ha scritto delle lettere sulla lavagna e ha fatto pensare a una cosa che iniziava con quelle due lettere. Poi abbiamo disegnato dietro e poi l’abbiamo fatto vedere alla maestra e poi siamo tornati al banco. Eravamo nell’aula dove si lavorava. C’erano le finestre la lavagna, i cartelloni, i banchi. I bambini usavano la matita, la biro e i colori. Mi è piaciuto perché c’erano tante cose divertenti e tante cose belle.” (VALERIA)

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“Io dovevo osservare i bimbi che cosa facevano dentro alla loro sezione. Mi sono seduta su una sedia vicino a una bimba. La maestra ha scritto due letterine sulla lavagna e i bambini dovevano scrivere delle cose che iniziavano con quelle lettere. Nella stanza c’erano i banchi, le sedie e i bambini usavano le matite. Mi è piaciuto vedere, perché era un gioco che si scriveva.” (ELENA)

Dovevamo osservare cosa c’era sui banchi e tutto quello che vedevamo. C’era un aula con i banchi e sopra i banchi c’erano degli astucci, degli zaini e delle matite. Io mi sono seduta in un banco. La maestra con il gessetto ha fatto due lettere sulla lavagna e ha detto di scrivere delle parole, delle parole che iniziavano con la “G”. Mi è piaciuto questo gioco perché ho visto tantissime cose. (FEDERICA) 28


“Dovevo osservare che cosa succedeva a scuola. Ero in classe, seduto vicino a un compagno della scuola dei grandi. C’era la maestra che ci ha spiegato che cosa dovevamo fare. Ha scritto delle cose nella lavagna e i bambini dovevano copiare quello che aveva scritto la maestra sulla lavagna. Mi è piaciuto vedere che cosa faceva la maestra alla lavagna”. (FRANCESCO)

“Dovevamo osservare con il cervello tutto quello che abbiamo fatto. Nella stanza c’erano i banchi, la lavagna e i gessetti. La maestra ha scritto due letterine sulla lavagna e poi bisognava disegnare un animale che iniziava con la “C” e con la “CI”. Io ero seduto a un banco con un bimbo che era alla scuola materna (lo scorso anno). Mi è piaciuto fare il gioco di indovinare le figure”. (LEONARDO)

“Dovevamo guardare tutto quello in quella stanza. La classe era grande, c’erano tanti banchi e anche le sedie. La maestra ha scritto le lettere dalla lavagna e i bambini hanno ricopiato le lettere che ha fatto la maestra. E poi siamo andate a guardare tutte le stanze. Mi è piaciuto perché abbiamo osservato tutto”. (ANAS) 29


Dovevamo osservare che cosa facevano i bimbi nella classe. Ho osservato tutti dei disegni su dei fogli. C’erano i banchi, gli astucci e la maestra che spiegava. La maestra ha fatto delle letterine sulla lavagna e poi ha detto di disegnare delle parole che iniziavano così. Mi è piaciuto osservare tutte queste cose qui (CHIARA)

Io ho osservato i bambini che facevano la lezione. I bambini erano seduti sulle sedie dei banchi. Poi la maestra ha disegnato delle lettere sulla lavagna e poi ha spiegato che dovevamo fare un gioco con le lettere la “B” e la “C”. Poi abbiamo disegnato le cose che iniziavano con quella lettera lì. Mi è piaciuto osservare così ho imparato tantissime cose. (MARTINA)

Bisognava osservare quello che facevano i bimbi grandi. Ho osservato un bambino che faceva i compiti. Prima la maestra aveva disegnato delle lettere con il gessetto nella lavagna e i bambini dovevano fare quello che gli diceva la maestra. Nella stanza c’era i banchi, il banco della maestra, il computer della maestra. I bambini usavano le matite, avevano gli astucci, gli zaini, i libri. Mi è piaciuto il gioco dell’osservatore perché andavamo nella scuola.(FILIPPO) 30


3a fase

Per cercare di dare risposta a curiosità e interrogativi emersi a seguito della visita alla scuola primaria vengono chiamati in causa dei “testimoni”, cioè dei “grandi” che, grazie alla loro esperienza, aiutano i bambini a prefigurarsi la situazione che li aspetterà alla scuola primaria. Questi sono:

1. I GENITORI 2. I “GRANDI” della PRIMARIA foto di gruppo della classe della mamma di Angelica 31


INTERVISTA / RACCONTO dei GENITORI Avviso ai genitori Ai bambini viene affidato il “compito” di intervistare i famigliari sulla loro esperienza scolastica e di farsi raccontare come hanno vissuto il loro primo giorno di scuola. Per concretizzare questa richiesta, diamo una comunicazione scritta ai genitori. Lo scopo dell’iniziativa è promuovere la partecipazione e il coinvolgimento emotivo dei genitori, per far sì che il loro ricordo possa sostenere i bambini nell’affrontare il passaggio, grazie ad un processo di rispecchiamento reciproco. Le testimonianze raccolte vengono poi condivise e discusse con il gruppo sezione,

“ANCHE I MIEI GENITORI SONO ANDATI ALLA SCUOLA PRIMARIA …” Cari genitori, per la realizzazione del percorso di continuità’ con la scuola primaria avremmo bisogno della vostra collaborazione: abbiamo assegnato ai bambini il compito di “intervistarvi” sulla vostra esperienza scolastica. Vi chiediamo quindi di rispondere alle loro domande … Vi invitiamo inoltre a ricordare e raccontare il vostro primo giorno di scuola (o il vissuto o un’esperienza dei primi giorni di scuola) e a scriverlo in modo semplice, in modo che possa essere letta a tutti i bambini della sezione. Se potete, sarebbe anche gradita una fotografia di voi da piccoli, alla scuola elementare. (n.b. per le suddette attività è sufficiente la partecipazione di un solo genitore, ma se preferite potete partecipare entrambi, e coinvolgere anche fratelli/sorelle maggiori).

Grazie per la collaborazione!

Angela e Monica 32


Alcuni racconti e foto dei famigliari … Si Luca io ricordo ancora il primo giorno di scuola. Abitavo in un piccolo paese di campagna e quell’anno in prima elementare eravamo in otto: quattro maschi e quattro femmine. Io portavo un grembiule bianco con il fiocco rosa. Ricordo che ero molto emozionata ed eccitata perché non avevo mai frequentato una scuola, nemmeno la scuola materna. Il primo giorno andammo a piedi fino alla chiesa del paese e dopo la messa tornammo a scuola e la maestra ci fece giocare un po’ in cortile. Poi ci chiese di disegnare qualcosa che avevamo visto durante il tragitto. Io disegnai una casa e oltre al mio nome riuscii anche a scrivere qualche parolina che con orgoglio andai a mostrare alla mia maestra Quel giorno per me fu bellissimo perché finalmente avevo degli amici e una maestra dolcissima che ci avrebbe insegnato tante cose..CARLA, mamma di Luca

Sofia mostra ai compagni le foto dei genitori alla scuola elementare

Il mio primo giorno di scuola avevo un po’ paura. E’ stata anche la mia prima volta in moto (mi ha accompagnato il mio papà) e avevo una grossa cartella sopra.. Ma c’è stato anche da ridere: quando eravamo tutti in classe, seduti, la maestra ci ha detto che ci avrebbe fatto vedere la scuola. Eravamo in fila … e Manuel, il terzo della fila, stava chiaccherando con un amichetto e non guardava dove stava andando. Così ha sbattuto contro la maniglia di una porta ed è caduto. Poi gli è venuto un bell’occhi nero. LUCIA, sorella di Sofia O.

Ricordo che sia mio padre che mia madre mi accompagnarono a scuola, il primo giorno. Ero piccola con una coccarda blu in testa e un grembiulino pure blu, e mi ricorderò sempre il senso di angoscia quando mi lasciarono sola in classe. C’erano le altre compagne, feci amicizia, ma stavo sulle mie. La maestra era giovanissima, era bravissima, dolcissima e soprattutto intelligente … ricordo che ci ha dato da colorare una pagina intera di quadratini . E’ stato un anno molto bello che ricordo ancora con gioia e nostalgia. MAHIRA, mamma di Yassin

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Il mio primo giorno di scuola ero molto emozionata e un po’ timorosa ma la mamma mi ha tranquillizzata dicendomi che tutti i bambini si sentono così. Sono andata a scuola pronta a cominciare una nuova avventura. La mia scuola era un edificio molto grande, le aule erano spaziose e fuori, in corridoio, c’erano tutti gli attaccapanni per lasciare le nostre giacche. Avevo una sola insegnante per tutte le materie. Si chiamava Irma: a volte era molto severa, altre proprio scherzosa e sapeva farci capire bene i vari argomenti. Facevamo anche dei laboratori, ad esempio mettevamo i semini nella terra e poi ci prendevamo cura per tutto l’anno delle piantine che nascevano. C’era un cortile molto ampio con degli alberi altissimi e quando non pioveva uscivamo a giocare durante la ricreazione. Non c’erano giochini come scivoli o altalene ma noi ci divertivamo molto giocando a nascondino o con l’elastico , e anche a “campana”. I maschi giocavano tra loro e nle bimbe per loro conto, facevamo anche lo scambio delle figurine degli album. Non c’era la mensa e quindi tutti i bimbi andavano a casa a pranzare. Si andava scuola solo al mattino, dal lunedì al sabato. In poco tempo la nuova scuola è diventata molto familiare ed era bello andarci per imparare ogni giorno cose nuove e anche divertirmi con i nuovi amici. FRANCESCA, mamma di Emma

Il papà di Leonardo

La mamma di Federica

Il primo giorno di scuola avevo un grembiule nero col colletto bianco e una cartella marrone Nella stessa scuola avevo tanti amici della materna e tanti altri li ho conosciuti nei giorni successivi. Quando sono tornato a casa la mia mamma mi ha salutato dicendomi: “Bentornato ometto” e io ero felice perché capivo di essere diventato più grande, GIORGIO, papà di Chiara

Il primo giorno di scuola la mamma mi ha accompagnato. Siamo andati a piedi, perché la scuola era vicina a casa. Era una bella mattina di sole. Avevo un grembiulino nero, con il colletto bianco, il fiocco azzurro e la cartella marrone. A scuola ho conosciuto la maestra Elisabetta che ci ha accolto con un grande sorriso.C‘erano tanti bambini che non conoscevo e che poi sono diventati miei grandi amici, i più cari. La maestra ha scritto alla lavagna delle stanghette e ci ha chiesto di copiarle sul nostro quaderno righe: era la prima volta che scrivevo su un quaderno a righe! Ci ha dato il compito a casa di copiare un’altra paginetta. Quando a casa , nel pomeriggio, ha fatto il mio primo compito ero molto fiero e felice di aver iniziato la scuola elementare! ALESSANDRO, papà di Chiara 34


CORRISPONDENZA CON LA CLASSE QUINTA “A”

Proponiamo ai bambini di scrivere una lettera ai “grandi” delle Rodari (classe quinta) in quanto “esperti” di scuola, per poter rivolgere a loro domande e curiosità. Ideiamo insieme un testo di accompagnamento alle lettere “scritte” dai bambini. Ciascun bambino realizza la propria lettera che si compone di un breve messaggio copiato, accompagnato da un disegno, e di un testo che viene dettato all’insegnante e completato con firma e “foto – ritratto”. Per la composizione del testo, i bambini vengono sollecitati a presentarsi, a raccontare qualcosa di sé e a porre le domande che desiderano fare.

CARI BIMBI GRANDI DELLE RODARI, Noi siamo i bimbi della sezione dei cinque anni dell’Andersen. Siamo venuti nella vostra scuola, le Rodari, ed e’ stato molto bello, perché abbiamo fatto due giochi: il gioco dell’esploratore e il gioco dell’osservatore. Nel gioco dell’esploratore si doveva guardare in tutte le stanze così si scoprivano le cose che ci sono nella vostra scuola Nel gioco dell’osservatore bisognava “fotografare con il cervello”, cioè’ ricordarsi cosa abbiamo fatto nella classe prima. Ci sono però’ ancora delle cose che noi non sappiamo della vostra scuola e allora abbiamo pensato di scrivere una lettera e di chiedervelo. Noi vi mandiamo una lettera per uno, per favore rispondeteci. Vi vogliamo molto bene. Cari bambini vi salutiamo dalle Andersen. Buon lavoro a scuola! 35


Prepariamo la lettera: copiamo sulla busta i destinatari …

scriviamo un messaggio usando i “cartellini”

… realizziamo un disegno da “regalare” ai grandi

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Dettiamo la lettera, che viene scritta al computer, a cui aggiungiamo il nostro “foto-ritratto” e la firma … Ciao bambini grandi Io sono Sofia Olivari e sono una bambina della scuola Andersen. Ho cinque anni. Sono emozionata di andare alla “scuola prima” (primaria) perché dopo se non incontro gli amici che ho qua me ne faccio dei nuovi. Mi piace giocare con gli amici. Sto imparando a fare la ruota. Mi piacerebbe imparare a scrivere. Mi è piaciuto venire alle Rodari perché ho incontrato anche mia sorella, perché ha dieci anni, e poi perché ho guardato com’era tutta la scuola. Vorrei sapere che cosa si può fare alla scuola primaria: si può giocare? Si può andare fuori in giardino? Finite presto la scuola? Come state a scuola? Vi piace andarci? Ci sono delle che non vi piace? Ciao e spero di ritrovarvi! SOFIA O.

Io sono Anas Briki, sono un bambino e vado alla scuola dei cinque anni dell’Andersen.Ho cinque anni. Sono un po’ emozionato di andare alla scuola primaria perché devo studiare. Mi piace colorare e giocare. So colorare bene. Vorrei imparare a scrivere, a fare matematica e a fare storia. Mi è piaciuto venire alle Rodari perché mi è piaciuto il gioco dell’osservatore e dell’esploratore. Mi è piaciuto tanto conoscere i bambini della scuola Rodari. Vorrei sapere cosa sapete di più, se fate i compiti … Fate storia? Fate matematica? Come si chiamano le maestre e come vi chiamate voi? Ciao a tutti. ANAS 37


Io sono Federica, una bimba grande dell’asilo. Mi piace colorare, mi piace avere qualche amico.Sono brava a colorare, non so fare bene certe cose, tipo costruire dei castelli con la carta, non ci riesco … Vorrei imparare come si scrive e come si legge. Vi scrivo perché vorrei sapere delle cose. Vorrei sapere se le vostre maestre sono buone. E poi se portate il grembiule. Che cosa sono le votazioni (i voti)?Imparate l’inglese? Come si sta a scuola? Bene o male? Mangiate a scuola? Mi è piaciuto venire alle Rodari perché ho visto tantissime cose. Mi è piaciuto di più la palestra e l’aula di informatica. Mi è piaciuto anche quando ho guardato che facevano la lezione. Ciao bimbi grandi delle Rodari! FEDERICA

Io sono la Marta D’Italia sono una femmina e frequento la scuola di Andersen e sono all’ultimo anno. Ho cinque anni. Mi piace disegnare, fare i braccialetti con gli elastici e poi li regalo ai miei amici. Mi piace anche fare il gioco del giocoliere, mi piace giocare con le mie amiche e abbracciare forte, forte il mio micetto!!! Che poi il mio micetto è il mio fratellino piccolino, lo chiamo così perché delle volte graffia! So fare molte cose ma vorrei imparare a disegnare bene, soprattutto a scrivere. Perché io so scrivere tante paroline ma ne vorrei imparare molte di più, vorrei imparare a scrivere benissimo, come sta scrivendo la maestra. Mi è piaciuto molto venire alle scuola primaria Rodari e mi è piaciuta molto la vostra classe. Mi è piaciuto perché così si possono imparare tante cose. Vorrei sapere se le maestre sono buone o cattive? Se all’intervallo si può giocare? Se fanno fare molti compiti? Ciao a tutti! MARTA 38


Io sono Emma Giglioli, sono una bimba dell’Andersen. Ho cinque anni. Sono molto contenta di venire nella vostra scuola. Mi piace giocare con mio fratello, disegnare, costruire le cose. Mi piace giocare con le mie amiche e mi piace tanto leggere i libri. So fare le ruote con il corpo, poi so fare il salto raccolto nel trampolino a ginnastica. So scrivere il mio nome. Vorrei imparare a scrivere tanti nomi, vorrei imparare l’inglese. Mi è piaciuto venire alle Rodari, perché ho incontrato mio fratello Federico che va nella terza A. Mi è piaciuto anche perché abbiamo fatto due gruppi e abbiamo fatto il gioco dell’osservatore e quello dell’esploratore. Vorrei sapere come si chiamano le vostre maestre? Vi piace andare nella vostra scuola? Vi piace la vostra classe? Sono simpatiche o non sono simpatiche le vostre maestre? A cosa giocate nella ricreazione? Indossate i vestiti da soli o con sopra il grembiule? Fate delle gite? Vi divertite? Ciao, tanti saluti EMMA

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Firmiamo la lettera collettiva e la mettiamo in una grande busta insieme alle lettere individuali

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… IL REGALO di UN LIBRO “SPECIALE” Per introdurre nel percorso di continuità il libro “ALFABETO delle FIABE” – testo di riferimento adottato dal Progetto Ponte promosso dal Coordinamento Pedagogico – usiamo l’espediente di una lettera / regalo da parte della maestra dei grandi (vedi riquadro a fianco). Il regalo inviato ai bambini è un “libro speciale”, costruito artigianalmente dalle insegnanti con la collaborazione degli alunni, ispirato al testo originale. Si compone delle riproduzioni delle immagini del libro (che rappresentano i temi/simboli tradizionali delle fiabe) accompagnate da rime, non dell’autore (perché considerate un po’ troppo “difficili” per i bambini di 5 anni) ma inventate dagli alunni di quinta. Ai temi / simboli presenti nel testo sono stati aggiunti altri corrispondenti alle lettere mancanti (J – K – Y – X - W)

CIAO BAMBINI, SONO FRANCESCA, la maestra dei grandi delle Rodari Ho ricevuto le vostre lettere, quante domande, quante curiosità … sono contenta che ci abbiate scritto, vedrete che i miei ragazzi vi risponderanno al più presto! Nel frattempo ho pensato di inviarvi un “LIBRO SPECIALE”, realizzato dai ragazzi di quinta delle Rodari proprio per voi. Vi servirà il prossimo anno quando verrete in questa scuola, o in altre scuole di Carpi. Non vi dico di cosa si tratta, lascio a voi indovinare: guardate bene e scoprirete tutto … lo so che siete dei bambini in gamba, me l’hanno detto le vostre maestre! Ciao, ciao! Spero di vedervi presto! Francesca 41


I bambini ricevano la lettera e il regalo (“libro speciale”)

Dopo la lettura della lettera, i bambini scoprano autonomamente il “libro” …

Successivamente, riesaminiamo pagina per pagina il libro, provando ad indovinare i simboli facendo inferenze a partire dall’immagine e dalla lettera scritta, e leggendo subito dopo le rime che li accompagnano … 42


… LE LETTERE di RISPOSTA della PRIMARIA Le risposte alle lettere che i bambini avevano Per introdurre nel percorso di continuità il inviato agli alunni della classe quinta arrivano “a libro “ALFABETO delle FIABE” – testo di sorpresa”, portate da Francesca, la maestra della riferimento adottato dal Progetto Ponte “La scuola primaria. Valigetta” Coordinamento Pedagogico – Le lettere,– contenute in una grande busta e usiamo l’espediente di una lettera / regalo da accompagnate da un testo collettivo, sono parte della imaestra grandi (vediindividualmente riquadro personali: “grandi”dei hanno scritto aaifianco). “piccoli”, dando risposte mirate in relazione a Ildomande regalo inviato ai poste bambini è un “libro e curiosità dai bambini della scuola speciale”, costruito artigianalmente, ispirato dell’infanzia. al testo originale. ciascun alunno quinta allegadelle alla lettera SiInoltrecompone delle diriproduzioni una storiadel da libro lui inventata, costruita utilizzando immagini (che rappresentano i tutti i temi /simboli presentidelle nel libro “Alfabeto temi/simboli tradizionali fiabe) delle fiabe”, come i bambini. accompagnate da regalo rime,pernon dell’autore (perché considerate un po’ troppo “difficili” Le lettere con le risposte e le storie vengono per i bambini di 5 anni) ma inventate dagli condivise , nei giorni successivi alla consegna, con alunni di quinta. il gruppo sezione, così da diventare “patrimonio” di Ai temi / simboli presenti nel testo sono stati tutti. aggiunti altri corrispondenti alle lettere mancanti (J – K – Y – W)

l’arrivo di Francesca 43


Francesca mostra la grande busta, legge la lettera collettiva e poi consegna ad una ad una le lettere individuali indirizzate ai bambini ‌

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Molto entusiasti delle bellissime lettere ricevute, i bambini le conservano nella loro “casella postale” …. Infine Francesca ci saluta con un dolcetto … 45


Alcune lettere di risposta dei grandi della primaria …

Cara Angelica , io sono Veronica e ho quasi undici anni. Mi piace molto stare con gli amici e giocarci insieme. Adesso risponderò alle tue domande. Mi hai chiesto se si mangia sui banchi, si, si mangia la propria merenda nel momento della ricreazione, ma si può mangiare anche in giro per la classe. Le tate, che qua alle elementari si chiamano maestre, sono molto brave e fanno tante belle cose con i propri alunni . Qui si fanno i compiti, forse subito no, ma ve li daranno anche a casa. Io ti do un consiglio : quando farai i compiti falli sempre bene, con cura e ordinati. E’ un po’ difficile spiegarti come si scrive, quando verrai a scuola i maestri Luca e Francesca ti insegneranno tutto quello che c’è da imparare. Non vedo l’ora di conoscerti di persona. Baci da Vero!!!

Ciao Filippo io sono Riccardo, ho i capelli rossi e gli occhi scuri; sono molto bravo a disegnare. Ora risponderò alle tue domande. In seconda pianterete dei fagioli in un bicchiere. Tranquillo, ci sarà una maestra che ti aiuterà fino a che non sarai in grado di scrivere. Ci sarà la maestra in Storia che ti farà una mappa per aiutarti a studiare mentre l’altro maestro ti insegnerà a fare lo schema. Non puoi fare lo sciocco durante l’ora di lezione, non puoi correre per i corridoi e non puoi andarci se non durante la festa di Carnevale. Non puoi fare il giro della scuola, non puoi, durante la ricreazione, disegnare alla lavagna. Non puoi giocare a calcio ne’ in classe ne’ in giardino. Non puoi andare in bagno durante l’ora di lezione se non per le emergenze. Però non voglio spaventarti … oltre ai divieti ci sono molte cose che potrai fare e ti piaceranno come: il progetto di teatro, la corrispondenza con un bambino di Mestre, ginnastica con esperti e anche musica. Ciao! Riccardo

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Carissima Giorgia, sono molto felice di aver ricevuto la tua lettera. Mi chiamo Francesca Antonacci e ho 11 anni. Mi piace tanto venire a scuola, studiare e stare in compagnia. Ora risponderò alle tue domande. 1) I compiti non sono molto difficili, ma neanche troppo facili, quindi, mi raccomando, ascolta sempre i maestri quando in classe li spiegano. 2) Se non facciamo i bravi ci sgridano, ma non preoccuparti, se state zitti quando serve e ascoltate i maestri, non succede niente. 3) Si certo, studiamo bene e ci impegnamo molto, ma a volte può capitare che qualcuno non abbia studiato: vale come per i compiti. Tu cerca di studiare sempre. Sono contenta che la scuola ti sia piaciuta e non hai ancora visto tutto. Ti aspetto! Tanti saluti, a presto. Francesca p.s. Mi raccomando impegnati al massimo in quello che fai!

Carissima Emma, sono molto contenta di aver ricevuto la tua lettera e il tuo disegno. Io sono Malak (che si legge Melek), ho i capelli color castano scuro e gli occhi marroni, mi piace molto matematica e leggere. Proverò a rispondere alle tue domande: 1) Io ho un maestro di nome Luca e una maestra di nome Francesca. 2) A me piace molto andare a scuola. 3) Si, mi piace molto la nostra classe, perché è tutta addobbata. 4) I miei maestri sono molto simpatici e fanno ridere un sacco. 5) Durante la ricreazione generalmente ognuno gioca a quello che vuole e se c’è una bella giornata si può uscire in giardino. 6) No indossiamo solo i vestiti, niente grembiuli. 7) Certo che facciamo delle gite e ci divertiamo molto. Ciao! A presto. Malak

Ciao Marta, mi chiamo Elena Corradini; ho dieci anni e frequento la 5^ A della scuola Gianni Rodari. Ho ricevuto la tua lettera e proverò a rispondere alle tue domande. Volevi sapere come erano le maestre, insomma dipende dal tuo comportamento: se sei brava loro sono gentili, se non le ascolti loro si arrabbiano. Quindi ti consiglio di ascoltarle. Durante l’intervallo si può giocare e certe volte, quando c’è una bella giornata , si può uscire nel giardino della scuola. Quando sarai in prima elementare i compiti te li daranno solo per il sabato e la domenica e pian piano che diventerai più grande te ne daranno sempre di più (una settimana per l’altra). Ti saluto e spero di vederti presto. Elisa 47


Dopo la lettura delle lettere e delle storie, col tablet inviamo una mail ai ragazzi di quinta per invitarli nella nostra scuola …

Oggetto: Invito dalle Andersen Noi siamo i bimbi di 5 anni dell'Andersen. Abbiamo ricevuto le vostre lettere, ci sono piaciute molto. Vi mandiamo un messaggio: un giorno potete venire nella nostra scuola perché vorremmo conoscervi? Si o no? Chiedetelo alla maestra Francesca se vi può portare. Vi vogliamo sempre tanto bene e vi mandiamo tanti baci. Firmato: la scuola Andersen, dei 5 anni

Oggetto: Risposta all’ invito Ciao bambini dei 5 anni siamo gli alunni di 5^A delle Rodari. Grazie per averci invitato nella vostra scuola; la maestra Francesca e il maestro Luca ci porteranno da voi mercoledì. Non vediamo l'ora di conoscervi e di passare un po' di tempo con voi. Stiamo anche preparando una sorpresa per il nostro primo incontro. Tanti baci e abbracci I ragazzi della 5^A 48


4a fase

Per favorire la conoscenza, non solo virtuale, con i “grandi� di quinta A, organizziamo la visita nella nostra scuola, che si articola nei seguenti momenti:

1. INCONTRO tra ALUNNI 2. DRAMMATIZZAZIONE della storia

Primo incontro tra alunni nel salone della scuola Andersen 49


INCONTRO CON GLI AMICI DI CORRISPONDENZA …

Dopo aver conosciuto tramite lettera gli alunni della primaria, i bambini hanno modo ci incontrarli direttamente e di entrare in relazione con loro. In questo modo viene rafforzato il rapporto con i “grandi”, anche in vista dell’attività di tutoraggio programmata per l’incontro successivo. Per questa ragione il primo momento della visita viene dedicato alla presentazione e alla formazione delle coppie (un “piccolo” e un “grande”, secondo l’abbinamento stabilito dalla corrispondenza.

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DRAMMATIZZAZIONE DELLA STORIA

Come anticipato nella mail di risposta al nostro invito, gli alunni di 5^ hanno preparato una sorpresa: lo spettacolo della storia inventata “Alfabeto delle fiabe”, il testo scritto da Riccardo, scelto tra i tanti elaborati dalla classe. Al termine della drammatizzazione, i “grandi” hanno coinvolto i “piccoli”, facendo loro provare costumi ed oggetti utilizzati per lo spettacolo, dando così la possibilità a tutti di “interpretare” un personaggio o una situazione della storia e di giocare con i “temi” presenti in Alfabeto delle fiabe, simboli finora conosciuti solo attraverso parole e immagini. Il risultato è una bellissima festa, a cui hanno partecipato tutti con entusiasmo e che si è conclusa con una buona merenda! 52


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RIELABORAZIONE della VISITA dei “GRANDI” della SCUOLA PRIMARIA

Il giorno successivo alla visita dei nostri “amici di corrispondenza” riguardiamo a computer le foto scattate durante l’incontro e le commentiamo insieme. Al termine, ciascun bambino disegna la “cosa” che gli è piaciuta di più, e raccontando quello che ha disegnato, rielabora a livello verbale l’esperienza vissuta.

Ho disegnato quando c’era lo spettacolo. L’hanno fatto i bambini della scuola delle elementari. Era lo spettacolo della storia “Alfabeto delle fiabe”. C’era il drago, un bambino e poi l’albero nel bosco. Mi è piaciuto lo spettacolo perché faceva ridere ed era anche molto bello. Mi è piaciuto, ho conosciuto Dylan, il ragazzo delle elementari, quel bambino che mi ha fatto la lettera, rispondeva a tutte le domande che ho detto RICCARDO 62


Mi è piaciuto quando sono venuti i bambini grandi della scuola elementare. Ci hanno fatto uno spettacolo. Mi è piaciuto di più quando ci hanno fatto provare lo xilofono. Ho disegnato anche quando la maestra parlava con il maestro delle scuole elementari Luca - VANESSA

Ho disegnato quando ho conosciuto Alice, una ragazza delle Rodari. E’ quella che mi ha mandato la lettera con le risposte per com’era la scuola. Mi è piaciuta conoscerla perché così se un giorno vado alla Rodari, quando fanno l’intervallo, fuori posso vederla. FEDERICA

Ho disegnato quando abbiamo fatto le coppie con i ragazzi grandi delle elementari. Erano venuti a farci lo spettacolo dell’ ”Alfabeto delle fiabe”. Mi sono divertita, mi è piaciuto tanto MARTA

Ho disegnato quando suonavo uno xilofono. I bimbi delle elementari ci hanno fatto uno spettacolo dell’”Alfabeto delle lettere” e c’era anche lo xilofono. I bimbi grandi ci hanno fatto provare i loro travestimenti. Mi è piaciuto incontrarli perché ci hanno fatto provare i loro costumi. Mi è piaciuto anche quando abbiamo fatto la “colazione” perché abbiamo mangiato la torta, perché era molto buona! LUCA 63


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5a fase

Per consolidare il rapporto e la conoscenza con gli alunni di quinta e il loro “ambiente di apprendimento”, realizziamo due incontri, entrambi caratterizzati da attività inerenti al testo “Alfabeto delle fiabe”:

1. Classe 5a A: DISEGNI sulla STORIA 2. Classe 5a B: GIOCHI a TEMA L’arrivo dei bambini alla scuola Rodari

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ATTIVITA’ con la 5a A: DISEGNI sulla STORIA

Alla scuola primaria i bambini ritrovano i loro amici “grandi”: gli alunni della classe 5° A. L’attività programmata prevede un lavoro a coppie, in cui i ragazzi di quinta svolgono il ruolo di “tutor” nei confronti dei piccoli. A questo scopo vengono mantenuti gli abbinamenti formati grazie alla corrispondenza intercorsa tra gli alunni. I “piccoli” si siedono ai banchi, a fianco dei loro “tutor”, i quali spiegano il “compito” da svolgere: disegnare insieme una sequenza della storia inventata “Alfabeto delle fiabe” partendo da un tema / simbolo (“ampliamento di immagine”). I bambini della scuola dell’infanzia vengono coinvolti e partecipano con impegno nell’attività. Durante l’intervallo giocano e fanno merenda con i grandi.

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KARMAN e Mattia

GIORGIA e Francesca

FEDERICA e Alice

ZAIRA e Emanuele

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MARTINA, SOFIA O. e Giorgia

GIADA, VANESSA e Sarah

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CHIARA e Simone S.

MARTA e Elisa

LEONARDO e Federico

ELENA e Sirin

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FILIPPO e Riccardo

ANAS e Karim

FRANCESCO e Christian

SOFIA R. e Alessia R.

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EMMA e Malak

ANGELICA e Veronica

YASSIN e Rami

VALERIA e Samuele

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LUCA e Simone L. P.

RICCARDO e Dylan

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Merenda con i “grandi” della 5° A …

Al momento del saluto Marta sente già nostalgia di Elisa! 73


ATTIVITA’ con la 5a B: GIOCHI A TEMA

CI

Ci rechiamo nuovamente alla scuola primaria, questa volta per incontrare gli alunni della 5° B. I ragazzi ci accolgono nella loro classe e, in modo estemporaneo, vengono formate delle coppie, perché saranno i “grandi” a seguire i “piccoli” nelle attività che hanno preparato per loro. Dopo aver formato dei gruppetti, ci rechiamo in palestra dove ci attende una sorpresa: un grande gioco dell’oca, realizzato a pavimento utilizzando le tavole del libro “Alfabeto delle fiabe”!. A turno, gli alunni di quinta spiegano le regole e seguono i bambini nel gioco dell’oca, mentre altri si dispongono a cerchio per creare uno spazio raccolto in cui giocare a memory (abbinamento immagine e lettera iniziale), sempre con i simboli di “Alfabeto delle fiabe”. L’incontro si conclude con una buona merenda in compagnia dei nostri nuovi amici! 74


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Merenda con i “grandi” della 5° A …

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6a fase

Come conclusione del Progetto realizziamo un momento di verifica in cui chiediamo ai bambini di esprimere il loro parere sull’esperienza vissuta. La verifica viene proposta tramite 2 modalità:

1. Intervista / test di gradimento 2. Disegno dell’attività piaciuta di più

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VERIFICA: INTERVISTE E DISEGNI

Ripercorriamo insieme I momenti salienti del percorso di Continuità e, per ciascuno di essi, chiediamo individualmente ai bambini di dire se sono piaciuti “tanto” – “poco” – “cosi cosi” e di indicare quello che è piaciuto di più e di meno, motivando la scelta (vedi questionario a fianco). Li invitiamo poi a disegnare il momento “preferito” tra tutti. Scopriamo così che tutte le fasi del percorso hanno avuto un alto indice di gradimento (i “tanto” superano largamente le altre opzioni) e che il momento che ha avuto il maggior numero di preferenze è l’attività di tutoraggio (n. 6 –”Disegno della storia con l’amico grande”), mentre minor consenso ha avuto lo stage in classe prima (n.1 “Gioco dell’osservatore”).

INTERVISTA / VERIFICA PERCORSO CONTINUITA’ QUANTO TI E’ PIACIUTO …. ? Tanto, poco o cosi cosi? 1. GIOCO DELL’OSSERVATORE (lezione in classe prima) 2. GIOCO DELL’ ESPLORATORE (scoperta scuola primaria) 3. RACCONTO DEI GENITORI (sulla loro esperienza scolastica) 4.S CAMBIO LETTERE con i“GRANDI” (amico di corrispondenza) 5. VISITA dei “GRANDI” (spettacolo Alfabeto delle Fiabe) 6. DISEGNO della STORIA con l’AMICO GRANDE (tutoraggio) 7. GIOCHI a GRUPPI con i GRANDI (gioco dell’oca e memory) 8. LIBRO ed ATTIVITA’ su “ALFABETO DELLE FIABE” L’ ATTIVITÀ CHE TI È PIACIUTA PIÙ DI TUTTE È … QUELLA MENO DI TUTTE ….

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Mi è piaciuto di più … … fare il disegno della storia con l’amico grande perché l’ho conosciuto e poi abbiamo fatto anche un bel lavoretto! – FILIPPO … fare l’attività con il libro “Alfabeto delle fiabe” perché ho scoperto tante tante nuove lettere che non sapevo ancora … io ne sapevo pochine - CHIARA … fare il disegno con il mio amico

grande perché mi ha fatto fare la “polverina” … perché l’ho aiutato LUCA … il gioco dell’esploratore perché

siamo andati a visitare tutte le stanze – ZAIRA … il racconto di mamma e Papà perché mi è piaciuto sentire mio papà da piccolo – LEO

… quello dell’osservatore perché ho guardato tutte le cose che succedevano in quella scuola …. Specialmente quando ho disegnato tutte le cose che iniziavano con la I e con la C. – FRANCESCO … fare il gioco dell’oca e del memory perché mi è piaciuto e poi ci gioco anche a casa. Mi è piaciuta anche la merenda perché c’erano molti ragazzi e sembrava quasi una festa! – RICCARDO

… quando abbiamo fatto i disegni della storia “Alfabeto delle fiabe” perché sono molto belli! Mi è piaciuto lavorare con i grandi e poi la nostra “insegnante” era molto gentile! – SOFIA O. 81


Mi è piaciuto meno … … il gioco dell’osservatore perché era un po’ noioso – SOFIA O. … quando siamo andati in prima perché noi abbiamo colorato poche figure - GIORGIA … i giochi a gruppo perché erano un po’ difficili – LUCA

… quando hanno fatto lo spettacolo i ragazzi … mi è piaciuto un pochino meno perché c’era tanta confusione – CHIARA … fare le attività del libro, perché bisognava aspettare prima di parlare – ZAIRA … quando siamo andati in classe seduti ad osservare … il gioco dell’osservatore – RICCARDO … non ce n’è una che mi è piaciuta di meno! – MARTINA 82


I protagonisti SCUOLA INFANZIA ANDERSEN SEZIONE 5 ANNI Aliyan – Ayan - Anas - Angelica Chiara – Elena - Emma - Eya Federica - Filippo - Francesco Giada - Giorgia - Karman Leonardo - Luca - Marta - Martina Rayan - Riccardo - Sofia R. - Sofia O. Valeria - Vanessa - Yassin – Zaira In collaborazione con la SCUOLA PRIMARIA RODARI INSEGNANTI e ALUNNI CLASSI 1° A e 1° B CLASSI 5° A e 5° B 83


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