Scuola dell’Infanzia “Andersen” Istituto Comprensivo Carpi 2
Itinerario di lavoro:
STORIE di LINEE E SEGNI Sezione 5 ANNI Anno scolastico 2020 2021 1
Scuola dell’Infanzia “Andersen” Istituto Comprensivo Carpi 2 Sezione 5 ANNI Anno scolastico 2020 2021
Itinerario di lavoro: STORIE DI LINEE E SEGNI Documentazione a cura di Monica Battini
PRESENTAZIONE L’intento di questo itinerario è lo sviluppo delle capacità funzionali di natura percettiva e motoria, implicati nell’apprendimento della lettura scrittura. Il percorso si snoda in riferimento a 2 storie, appositamente inventate a tale scopo, presentate ai bambini in formato digitale e cartaceo: “Storia di Punto e Linea” e “Scarabocchio Zen”. Partendo dagli stimoli presenti in esse, vengono proposte svariate attività su elementi grafici e rappresentazioni pittoriche non convenzionali, che permettono ai bambini di scoprire e lavorare su: concetti spaziali, quali: forme geometriche; punti, linee, segni grafici; spazi aperti/chiusi, confinanti, sovrapposti; successioni ritmiche; orientamento e direzioni; motricità fine e coordinazione oculo-manuale, esercitate dalla riproduzione grafica di forme, linee e segni e dall’uso di strumenti e tecniche varie (es. ritaglio, ricalco, contorno, ecc.). Il percorso si caratterizza dunque come una sorta di laboratorio per l’esercizio di quelli che comunemente vengono chiamati i “prerequisiti” della letto-scrittura, tuttavia si crede che il contesto narrativo che contraddistingue l’itinerario lo renda più stimolante delle “schede di pregrafismo o pre-scrittura” che tradizionalmente vengono utilizzate a tale scopo.
OBIETTIVI • sviluppare la motricità fine e la coordinazione oculo – manuale mediante l’esercizio grafico • sapersi orientare nello spazio foglio, su indicazioni verbali o seguendo il riferimento di punti e frecce • acquisire concetti topologici: spazi aperti, chiusi, sovrapposti, confinanti • Saper riprodurre segni i forme, rispettando vincoli spaziali e successioni ritmiche
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Il libro della storia di “PUNTO E LINEA” Presentiamo ai bambini il filmato della Storia di Punto e Linea”, ideato dalle insegnanti e presentato “in movimento” mediante un’animazione in powerpoint. La proiezione è stata ripetuta più volte nel corso dello svolgimento delle attività.
Ai bambini viene proposto di realizzare un libro individuale, attraverso il disegno di punti, linee e segni, che illustrano le fasi della storia.
La rappresentazione grafica, realizzata con i pastelli ad olio, ha favorito un primo approccio esplorativo ad elementi e concetti presentati nel filmato, quali: punti, linee diritte, ondulate, a zig zag, “ad arco”; croci, incroci, asterischi, frecce, spirali; linee orizzontali, verticali, diagonali, linee aperte/chiuse; direzione delle frecce (verso l’alto/il basso, a destra/sinistra, in diagonale). La storia ha costituito il momento iniziale di un percorso più ampio di approfondimento ed esercizio di competenze di diversa natura, interessate nella gesto grafico della scrittura. Al termine dell’attività, che si è protratta per diversi giorni, chiediamo ai bambini di esprimere il loro parere sulla storia attraverso una intervista individuale (Ti è piaciuta? Perché?).
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C’era una volta un mondo popolato di tanti punti. Il punto è come una pallina, solo che è molto molto piccola, a volte si fa persino fatica a vederlo. I punti erano tristi perché, oltre ad essere molto piccoli, erano isolati
Per questo si muovano nello spazio alla ricerca di compagnia Un bel giorno i punti decisero di darsi la mano e….. formarono una linea! Ora erano felici perché erano un gruppo e tutti li ammiravano mentre si muovevano nello spazio. 5
Le linee si muovevano verso destra, verso sinistra, verso l’alto, verso il basso, anche obliquamente, in diagonale
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Quando le linee si fermavano formavano delle strane combinazioni …. .
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Così pure quando andavano a dare la mano ai punti che erano rimasti soli …
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Normalmente le linee se ne andavano in giro belle rigide, sembravano dei bastoni.
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Ma a volte si ammorbidivano …. diventavano ondulate
Oppure si mettevano a saltellare … a testa in giù o a testa in su. .
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Altre volte, quando erano arrabbiate, diventavano tutte spigolose, appuntite.
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Capitava anche che i punti in prima fila si riunissero con gli ultimi, dandosi la mano. Nascevano così le linee chiuse.
Ma a volte quando c’erano dei bisticci in giro, i primi della fila si rifiutavano di dare la mano agli ultimi Nascevano così le linee aperte
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Quando i bisticci erano davvero grandi, e così pure i capricci, le linee si spezzavano, alcune di arricciavano, altre scappavano e … ritornavano anche i puntini In quei momenti c’’era una confusione che non si capiva più nulla!
Ma poi tutto si ricomponeva come in un quadro e sembrava che le linee e i punti facessero insieme una bella festa!
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Ti è piaciuta la Storia di PUNTO E LINEA? Mi è piaciuta un sacco , mi è piaciuto che poi erano così arrabbiate, le linee, che diventano appuntite. Poi si litigavano e poi hanno fatto pace insieme e hanno fatto una bella festa. Mi è piaciuto disegnare la festa perché erano tutti così allegri e contenti! Greta
Si mi è piaciuto la storia, quando facevano la festa … mi è piaciuto tutto! Mi è piaciuto anche quando bisticciavano che le linee si rompevano e diventavano uno scarabocchio. Mi è piaciuto quando diventava un quadrato perché c’erano le punte … Ho imparato a disegnare tutte le cose che prima non sapevo fare. Riccardo
Mi è piaciuta però è stata un pochino complicata perché le spiegazioni che ci hai dato per disegnare erano un po’ difficili … le spiegazioni difficili era quando disegnavamo … però ho imparato a disegnare quelle che fanno così: un saltello e una linea diritta, un saltello e linea diritta …. Mi sono piaciute le forme aperte perché mi sembravano belle e anche quelle chiuse … Mi è piaciuto che le linee si sono prese per mano e hanno iniziato a girare … anche quelle forme come l’asterisco che ho imparato a fare … e poi mi è piaciuto quando sono andate in diagonale. Guido 15
Si mi è piaciuta tantissimo perché c’erano i puntini che si muovevano nello spazio … e poi mi è piaciuta pure la festa che dopo avere fatto la lotta hanno fatto pace. Poi mi è piaciuto quando facevano le forme asterischi, le croci e poi i triangoli … Mi è piaciuto molto anche quando si sono uniti e hanno fatto le linee. Mirco
Mi è piaciuta tanto .. un miliardo! Perché c’erano i punti che si univano, facevano strane forme … e poi quando non si univano e andavano in giro e sembravano dei bastoni. Mi è piaciuto disegnare dove c’era la festa, perché loro festeggiavano e facevano delle strane forme che tu ci hai detto come si chiamavano e si imparavano tante cose Ettore
A me mi è piaciuta molto la storia di Punto e Linea , perché c’erano questi puntini che volavano nello spazio e dopo che succedeva che i puntini si univano in linee. Mi è piaciuta perché le linee si incrociavano e facevano delle strane cose … tipo si incrociavano l’una all’altra e facevano dei triangoli con i puntini e dei quadrati … e quando facevano un casino, un casino ..un casino bestiale che non si capiva più niente! Ho imparato a fare le forme strane: gli asterischi, le frecce, cancelletto, la spirale. La cosa che mi è piaciuta di più è quando hanno fatto la festa perché tutte le linee facevano delle cose strane tipo una spirale come nuvola, lo zig zag come l’erba, i fiori con tanti asterischi. Giulia 16
La storia di “SCARABOCCHIO ZEN” “Scarabocchio Zen” è un racconto, appositamente creato dalle insegnanti di sezione, per presentare ai bambini la tecnica dello ZANTAGLE o SCARABOCCHIO ZEN. La storia - ambientata in una scuola dell’infanzia a cui fanno da sfondo alcune problematiche, comportamentali e relazionali, tipiche della fascia di età considerata – sollecita indirettamente i bambini ad immedesimarsi con i protagonisti del racconto e li invita a scoprire e sperimentare la tecnica dello “scarabocchio zen” proprio come accade nella storia. Il racconto è stato illustrato, con una grafica essenziale, sempre dalle insegnanti ed è stato mostrato ai bambini tramite una presentazione in powerpoint, a cui ne è seguita la versione cartacea, realizzata per rendere disponibile la “lettura” della storia in qualsiasi momento della giornata (vedi pagina successiva “Libro Scarabocchio Zen”).
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Zentangle SCARABOCCHIO ZEN e “PRESCRITTURA” La Storia di Scarabocchio Zen è stata proposta ai bambini per introdurli alla tecnica dello Zentangle. ZENTANGLE è un disegno astratto creato usando motivi che si ripetono (i pattern). La parola Zentangle deriva dall’inglese zen + tangle (tangle può essere tradotto con “groviglio / intreccio”, a cui il nome italiano “scarabocchio zen”). Lo zentangle è diventato, nel 2003 negli Stati Uniti, un vero e proprio metodo certificato, che prevede l’uso di regole e materiali specifici .Si tratta di una pratica, alla portata di tutti, che coniuga l’aspetto espressivo e creativo - potremmo dire “artistico” - con quello mentale e spirituale, essendo al tempo stesso un’attività che favorisce la meditazione, il rilassamento, la concentrazione. Tuttavia, l’aspetto che ci ha maggiormente interessato nell’idea di proporre lo zentangle ai bambini è l’aspetto propriamente motorio, legato allo sviluppo della motricità fine e della coordinazione oculo manuale Essendo infatti ben consapevoli quanto queste abilità siano fondamentali per imparare a scrivere ci siamo interrogati non tanto sulla necessità, quanto sulla “modalità” di proporre ai bambini attività utili a tale scopo. “Scarabocchio zen” ha rappresentato la soluzione ideale perché, lasciando spazio alla creatività e all’elaborazione personale, ha consentito l’esercizio delle funzionalità motorie specifiche della scrittura, impegnando i bambini in attività stimolanti, con risultati oltretutto esteticamente gradevoli. Per presentare e motivare la tecnica ai bambini, è stato usato l’espediente di una storia (“Scarabocchio Zen”, appunto) che ha subito coinvolto ed interessato i bambini e li ha indotti a sperimentare e ad applicarsi con dedizione a questa nuova tecnica. 18
La storia di “SCARABOCCHIO ZEN” Le sequenze della storia di Scarabocchio Zen …
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Il disegno di “Scarabocchio Zen” I bambini esprimono il “momento preferito” della storia di Scarabocchio Zen e lo rappresentano usando il pennarello nero. Verbalizzano poi quanto disegnato.
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Scarabocchi zen Al termine del racconto, come i protagonisti della storia. i bambini iniziano a cimentarsi con gli “scarabocchi zen”, provando su dei foglietti vari “disegni astratti”: puntini, linee, croci, cerchi, spirali, asterischi, ecc. I foglietti vengono poi disposti uno a fianco all’altro, alternando i colori, così da creare un’”opera collettiva”.
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Altri scarabocchi … I bambini continuano ad esercitarsi nella pratica degli scarabocchi zen , suddividendo loro stessi il foglio utilizzando due diverse modalità: in modo libero e seguendo le indicazioni date da numeri e frecce. L’indicazione che viene data è sempre quella di alternare colori o motivi degli spazi confinanti.
Suddivisione libera dello spazio foglio tracciando delle linee a piacere
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Suddivisione dello spazio foglio tracciando delle linee secondo l’ordine e la direzione data da numeri e frecce.
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Maschere con scarabocchi zen In occasione del Carnevale i bambini utilizzano alcune immagini “campione” di maschere da ricalcare e decorare con la tecnica di scarabocchio zen .
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Le costellazioni di Joan Mirò Mostriamo ai bambini, utilizzando il computer, alcune opere di Mirò tratte dalla serie “Costellazioni”. Osserviamo le immagini e insieme scopriamo linee e segni conosciuti attraverso la Storia di Punto e Linea ed altri ancora caratteristici delle opere di Mirò. Immaginiamo che cosa vogliono rappresentare i quadri … Allestiamo in saletta un piccolo spazio “mostra” per poter ammirare le opere viste a computer.
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Coloro un’opera di Mirò … Per un primo approccio alle caratteristiche dell’arte di Mirò, i bambini colorano a piacere una sua opera, osservando però due indicazioni: colorare solo gli spazi chiusi e alternare i colori degli spazi confinanti.
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Il gioco di Mirò Osserviamo i segni caratteristici delle opere di Mirò e proviamo, per quelli non conosciuti, ad assegnargli un nome di fantasia trovando delle somiglianze con gli oggetti reali (es. per i primi 3 della tabella a fianco: occhio, cappello della strega rovesciato, peso …) Con questi segni realizziamo un gioco da tavolo da utilizzare in due modi: modalità memory e modalità associazione (sovrapposizione di figure uguali sulla tabella).
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Collage con i segni di Mirò … I bambini utilizzano i segni di Mirò per comporre la loro opera d’arte: ritagliano i quadretti con le immagini, li dispongono e li incollano sul foglio decidendone la composizione, aggiungono particolari con il pennarello nero, infine colorano lo sfondo con gli acquerelli.
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Ricalco un’opera di Mirò … Presentiamo ai bambini una riproduzione in bianco e nero di Mirò, e chiediamo di trasformarla ricalcando i segni caratteristici delle sue opere utilizzando un modello di riferimento (“colora i segni uguali dello stesso colore”)
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I bambini realizzando lo sfondo utilizzando polveri di gessetti colorati.
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Due artisti come “Scarabocchio zen” …. Presentiamo a computer di alcune opere “a tema” di Romero Britto e di Karl Gerard, inserendole nel contesto narrativo della storia di Scarabocchio Zen …
Gli animali di Romero Britto Le opere di Britto che raffigurano gli animali vengono presentati ai bambini come quadri realizzati da Zen da grande …
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I paesaggi di Karla Gerard Le opere di Gerard che raffigurano paesaggi vengono presentati ai bambini come quadri realizzati da Serena da grande …
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Il gatto di Romero Britto Rielaboriamo un’opera di Britto che raffigura un gatto. I bambini colorano a piacere la riproduzione in bianco e nero e la ampliano utilizzando la tecnica di scarabocchio zen.
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Un animale alla maniera di Romero Britto … Proponiamo ai bambini di realizzare la loro opera d’arte ispirata ai lavori di Britto, raffigurando un animale a piacere con la tecnica di scarabocchio zen.
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La casa di campagna di Karla Gerard Rielaboriamo un’opera di Gerard che raffigura una casa in campagna. I bambini colorano a piacere la riproduzione in bianco e nero utilizzando gli acquerelli.
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Un paesaggio alla maniera di Karla Gerard … Proponiamo ai bambini di realizzare la loro opera d’arte ispirata ai lavori della Gerard, raffigurando un paesaggio a piacere con la tecnica di scarabocchio zen.
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Linee: attività di ricalco … Mettiamo a disposizione dei bambini diversi immagini “campione”, da ricalcare sul piano luminoso o appese ai vetri della sezione. L’attività di ricalco, eseguita liberamente e autonomamente dai bambini è funzionale all’esercizio della coordinazione oculo – manuale e della motricità dine. Le immagini riprodotte vengono poi colorate e utilizzate / rielaborate a piacere.
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Linee: tracciati da percorrere col dito … Allestiamo uno spazio in cui i bambini possono ripercorrere con il dito diverse tipologie di linee tracciate a grandi dimensioni. Il punto di inizio viene segnalato con una freccia che indica la direzione da seguire , da sinistra a destra, come avviene per la nostra scrittura.
I tracciati vengono poi proposti anche come attività grafiche individuali da realizzare sullo “spazio foglio”, dando l’indicazione di usare prima il dito per “esercitarsi” a tracciare la linea nel modo corretto 54
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Linee nello spazio: percorsi … Presentiamo diversi percorsi a livello grafico, che consistono nel percorrere una “strada”, di complessità crescente, facendo attenzione a controllare la mano per non “uscire fuori”. La consegna data è di esercitarsi utilizzando il dito prima di usare il pennarello.
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Linee aperte e chiuse: i labirinti … Proponiamo ai bambini una variante dei percorsi: i labirinti. Qui la difficoltà sta nel riuscire a trovare la strada di uscita muovendosi negli spazi aperti L’indicazione che viene data è quella di cercarla e percorrerla col dito più volte, per memorizzarla, poi di tracciarla con il pennarello.
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Spazi aperti e chiusi: coloriamo … Proponiamo ai bambini alcune attività grafiche che prevedono di “colorare gli spazi” secondo determinate modalità. L’elemento che le caratterizza, oltre alla necessità di riempire lo forma in modo preciso, è saper distinguere le linee aperte da quelle chiuse
Esempio di consegna: “colora con uno stesso colore gli spazi contrassegnati da numero (o lettera) uguale”
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Motivi su fogli a quadretti e a righe … Utilizziamo dei fogli a quadretti e a righe per far riprodurre ai bambini diversi segni grafici (es. linee ondulate /a balzi / a zig zag; frecce orizzontali /verticali / diagonali; ritmi con forme e disegni vari, ecc. ecc), rispettando anche un determinata sequenza (es. cerchio / asterisco …. ; croce / cancelletto/ cancelletto … ecc. ecc.) In questo modo i bambini prendono confidenza con lo «spazio foglio strutturato» (quadretti e righe) rispettando l’orientamento della scrittura (sinistra / destra, alto /basso) .
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Scuola dell’Infanzia “Andersen” Istituto Comprensivo Carpi 2
Sezione 5 ANNI - Anno scolastico 2020 2021
I PROTAGONISTI Precious Adeyemi - Christian Artioli - Lorenzo Bernardi - Leidy Bertacchini Bianca Bonora - Milo Brandoli - Ernesto Caglione - Ettore Chiossi -
Alba Chiara Ciucci - Mirco Cologno - Giulia Corradini - Alessia Dotti Guido Fontana - Greta Fornino - Giada Fragomeli - Edoardo Giovanardi – Edoardo Luppi - Oliver Mezzetti - Sofia Petronella – Eleonora Rossi - Riccardo Rossi - Pietro Tettamanzi - Penelope Zarro
Documentazione a cura di Monica Battini