Stupefacente è solo la nostra creatività

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Il Mosai Ko i

Città di Tortona

d

s

stupefacente è solo

nostra creatività

la i lavori premiati al Concorso Nazionale


A

Costantino Girardengo direttore SOC-SERT ASL 20 di Alessandria e Luigi Bartoletti Responsabile SERT Tortona, persone che credono nel loro lavoro e non se lo lasciano alle spalle dopo le 8 ore di turno.


CittĂ di Tortona

ProprietĂ artistica letteraria Casa

Editrice

Favolarevia

Via C. Alberto, 13 15053 Castelnuovo Scrivia (AL) FAVOLA03@favolarevia.191.it


è solo la nostra

stupefacente

creativitĂ ... I lavori premiati al Concorso Nazionale

2006


Copertina: disegni di Roberto Raselli e Amedeo Luviè. Retro di copertina: disegno di Alice Marzella, testo di Silvia Pareti. Progetto grafico: Favolarevia Proprietà letteraria riservata Š Edizioni Favolarevia, via Carlo Alberto 13 - Castelnuovo Scrivia (AL)


Perché questo concorso...

I

l Comune di Tortona, nella piena consapevolezza che qualunque sforzo rivolto all’educazione dei giovani si traduce in un concreto miglioramento della società futura, ha deciso di finanziare l’avvio di un progetto di lotta alle dipendenze patologiche. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Consulta Comunale Giovani di Tortona e l’ASL 20, Dipartimento interaziendale delle dipendenze, ed ha la particolarità di essere stato ideato da un gruppo di giovani facente capo alla redazione del mensile per ragazzi “Il Mosaiko Kids”. Ecco in breve caratteristiche ed obiettivi del progetto:

P R E M E S S E

• l’attenzione dei giovani è maggiore se le informazioni giungono da personaggi televisivi che eleggono a loro modelli, da idoli il cui esempio è sempre da imitare; • i luoghi dove i giovani entrano più facilmente in contatto con la droga sono quelli dove si affollano per divertirsi: concerti, discoteche, stadi. P R O G E T T O • far pronunciare slogan e brevi messaggi ai calciatori prima della partita, a cantanti ai concerti o a personaggi di spettacolo ospiti delle discoteche; • organizzare brevi ma incisivi discorsi informativi durante le serate in discoteca o prima delle partite e dei concerti; • realizzare magliette, bandane, borse, griffati con un logo e degli slogan; • allegare le stesse a dei giornaletti o regalarle ai concerti; • contattare dei vip perché le indossino; • proporre ai giovani valori alternativi, incanalandone il malessere verso l’impegno sociale e il volontariato. R I S U LTAT I • raggiungere e informare un gran numero di giovani; • lanciare la moda degli indumenti della campagna antidroga; • sensibilizzare al problema persone dello spettacolo, i giovani impegnati nel progetto, i medici attivi nel sostenere l’iniziativa e anche i gestori di locali. Primo passo per la realizzazione del progetto è stata la ricerca di un logo e di uno slogan d’effetto, capaci di colpire l’immaginazione dei giovani e sensibilizzarli al drammatico problema delle dipendenze. Q U E S TO

V O L U M E

raccoglie i lavori giunti alla redazione de “Il Mosaiko Kids” e attentamente selezionati dalla Commissione Giudicatrice. Disegni e slogan realizzati dai vincitori del primo premio assoluto per ogni sezione saranno utilizzati per contrassegnare tutto il materiale prodotto per le finalità del progetto.

5


Grazie per aver dimostrato di amare i giovani

I

n tempi in cui le istituzioni sembrano piuttosto lontane dai problemi concreti che gli adolescenti si trovano ad affrontare ogni giorno, il Comune di Tortona si è assunto l’impegno di sostenere un progetto realizzato dai giovani e ai giovani rivolto. Ha così preso corpo il Concorso Nazionale “Stupefacente è solo la nostra creatività”, i cui primi frutti sono i disegni e gli slogan che trovate pubblicati in questo volume. Il fatto che un ente pubblico raccolga e valorizzi le ansie, le aspettative e gli sforzi creativi di un gruppo di giovani che agiscono in piena autonomia - e che lo faccia su un tema delicato, pericoloso e lacerante come quello delle dipendenze patologiche - è un segnale particolarmente positivo e confortante di come in realtà, a dispetto delle apparenze, il dialogo tra le istituzioni e le comunità giovanili non si sia mai interrotto e continui ad alimentare un reciproco scambio vantaggioso per tutta la società civile. Il “Mosaiko Kids”, mensile rivolto ai giovani e laboratorio culturale al cui interno sono stati coltivati i primi fermenti del progetto sulle tossicodipendenze, ha sempre immaginato il dialogo e lo scambio d’opinioni come cardine irrinunciabile attorno a cui ruota ogni processo di crescita. E l’impronta del dialogo e dello scambio è stata data a tutto il progetto, nella convinzione che la terra dell’incontro sia sempre fertile, che trovarsi e discutere anche dei temi più delicati sia sempre utile, perché è nella solitudine e nell’ignoranza che matu-

6

rano e trovano spazio le dipendenze e le sofferenze peggiori. Percorrendo il lungo itinerario che ci ha portato alla realizzazione materiale di questo concorso, abbiamo imparato molte cose sulle tossicodipendenze e sul disagio giovanile: nessuno ha demonizzato né esaltato le droghe, ci hanno spiegato che sono una parte importante di ogni società, che sono legate a doppio filo ad alcuni secolari modelli culturali, che il rapporto tra potere e droghe è spesso schizofrenico e che i governi lucrano su alcune droghe e bruciano sul rogo le altre. Abbiamo capito che il problema non è la sostanza: l’abisso è nel bisogno che spinge verso l’autodistruzione e nelle cause che lo scatenano, l’inferno è nella dipendenza e nella calcolata e desiderata distruzione della propria libertà. Ecco, la libertà e la responsabilità di trovarsi addosso un così enorme dono sono, forse, il cuore del problema. Ed è proprio per offrire ai giovani il modo di assaporare e gustare fino in fondo l’ebbrezza della libertà, per permettere loro di centellinarne ogni sorso, che abbiamo deciso di aprire e dedicare loro alcuni spazi creativi, che della libertà stessa rappresentano, in fondo, una sorta di argilla madre, la materia prima con cui si dà forma ad ogni gesto veramente libero. Siamo felici di vedere che i ragazzi hanno saputo cogliere la portata dell’esperimento.

Mimma Franco


I giovani sono una risorsa fondamentale

N

ei giorni scorsi si è concluso il concorso “Stupefacente è solo la nostra creatività” o r g a n i z z a t o d a l l a Re d a z i o n e d e l l a Rivista “Mosaiko Ki d s ” di Castelnuovo Scrivia, da anni impegnata nelle tematiche divulgative e di comunicazione nei confronti dei giovani. Il concorso era aperto a tutti i ragazzi e giovani delle scuole d’Italia ed aveva l’obiettivo di creare un logo e uno slogan per una campagna di informazione per la prevenzione e la lotta all’uso delle sostanze stupefacenti. L’ A m m i n i s t r a z i o n e c o m u n a l e d i To r t o n a h a s u p p o r t a t o f a t t i v a m e n te il progetto, convinta che il coinvolgimento e la partecipazione attiva dei giovani in tematiche “giovani” sia fondamentale per la crescita e lo sviluppo dalla fase adolescenziale all’età adulta. I giovani sono una risorsa fondamentale per tutti noi, la loro creatività e la carica innovativa delle loro idee deve essere sempre al centro della nostra attenzione; per questo è necessario lavorare affinché gli stessi giovani prendano coscienza di ciò che è potenzialmente dannoso. I l p r o g e t t o d e l l a Re d a z i o n e d e l M o s a i k o Ki d s è s t a t o s u p p o r t a t o anche dalla Consulta Comunale dei Giovani ad ulteriore conferma che l’Amministrazione Comunale di To r t o n a p o n e a l c e n t r o d e l l a p r o pria attività le tematiche della prevenzione e della partecipazione attiva dei giovani alla vita e, quindi, anche ai problemi sociali.

È’ importante ribadire, infine, che i l C o m u n e d i To r t o n a h a a v v i a t o importanti collaborazioni nell’ambito della progettazione e programmazione delle attività di prevenzione con altri istituzioni locali, in particolare, l’ASL 20 e il S E RT, e c o n i l v o l o n t a r i a t o s o c i a l e , in particolare l’Associazione Alcolisti Anonimi.

L’Assessore alle Politiche Giovanili Gianluca Silvestri

7


Il dovere di ascoltare

ome si può far comprendere

C

sembra la più semplice e che condu-

a un ragazzo che rischia di

ce inesorabilmente nell’inferno della

morire con quella siringa in

dipendenza? Forse nessuno troverà

un braccio, o con quella pasticca che

una risposta a queste domande o

lo fa sentire sicuro e invincibile?

forse sono troppe le risposte e c’è da

Semplice, ci vuole un altro ragazzo.

perdersi nel cercare quella più vera

Il linguaggio di chi ti è simile, di chi

per ognuno dei ragazzi vittime della

vive la tua stessa angoscia della cre-

tossicodipendenza.

scita e dell’affacciarsi al mondo degli

Ma quelle domande e quelle risposte

adulti, è quello che comprendi di

andrebbero almeno ascoltate, come

più. Sono state mille le idee dei

adulti abbiamo molte responsabilità,

ragazzi, i nostri ragazzi, contro la

sia come genitori sia come semplici

droga e siamo certi che altre mille

cittadini, quella più importante è

sono rimaste chiuse in un cassetto

ascoltare i giovani che crescono, le

solo per timore di non essere all’al-

loro richieste di aiuto. Abbiamo il

tezza o forse perché è mancata una

dovere di aiutarli nel cammino verso

spinta in più, quella di un adulto

la vita e verso le scelte, anche quel-

troppo distratto per spronare ad

le più difficili. Invece a volte siamo

aprire quel cassetto.

sordi a ogni richiamo. I ragazzi di

In questi anni abbiamo imparato che

Mosaiko e quelli che hanno parteci-

sono sempre i ragazzi che ci sorpren-

pato al concorso, soli o con l’aiuto

dono, ci stupiscono con la ricerca

dei docenti, hanno lanciato una

della comunicazione con

le loro

sfida. Noi per quel poco che possia-

idee così semplici e così efficaci e

mo fare abbiamo raccolto quel gesto

spesso – troppo spesso – inascoltate.

e li stiamo ad ascoltare.

Perché si drogano? Perché si uccidono? Perché scelgono una strada che

8

Antonella Mariotti


Prefazione egli ultimi anni vi sono state

N

Casa Editrice Favolarevia e Dipartimento

molte iniziative di prevenzione

Interaziendale delle Dipendenze) trovan-

(HIV, alimentazione, malattie ses-

do nella scuola, prima agenzia educativa,

sualmente trasmissibili, tabacco e sicu-

la sua esplicitazione.

rezza stradale) rivolte alla popolazione

basata sul concetto di rete in cui gli

giovanile in diversi ambiti.

interventi, non esclusivamente

Quelle che sono risultate essere più effi-

venzione, sono frutto di un cambiamento

caci sono state attuate con il coinvolgi-

di concezione riguardante: i contenuti

mento diretto dei ragazzi che hanno

(informazione, formazione professionale

dimostrato entusiasmo, come in questa

ed educazione continua, conoscenza

occasione, nel diventare attori di strate-

delle risorse che offre il territorio) e il

gie di prevenzione.

processo (basato essenzialmente sulle

In una società in cui i giovani sono espo-

interazioni, sulla attivazione e la gestio-

sti a una serie di stimoli comunicativi e di

ne delle risorse).

incentivazione alla performance miglio-

La collaborazione tra vari soggetti del

re, l’utilizzo di sostanze può diventare

pubblico e del privato determina un cam-

uno strumento di un alterato contatto

biamento di cultura, con una ottimizza-

con la realtà che permette loro di rispon-

zione nel raggiungimento degli intenti tra

dere a tali richieste.

interlocutori

In questa fase di cambiamento culturale

l’obiettivo è quello di lavorare in comu-

caratterizzata dalla complessità e da una

ne verso un unico fine.

incessante innovazione tecnologica che

Infine ringraziamo la Sig.ra Mimma

annulla di fatto i riti di passaggio tra le

Franco la quale con questa iniziativa ha

generazioni, possiamo notare diffuse

reso possibile affrontare il tema delle

situazioni di malessere: l’abuso di alcol,

dipendenze,

con una riduzione sempre più evidente

alla creatività dei ragazzi e il Comune di

dell’età d’inizio, e l’utilizzo delle droghe

Tortona per aver sostenuto e reso attua-

ricreazionali diventano espressione di un

bile il progetto.

sanitari

Tale filosofia

e

è

di pre-

istituzioni;

dando direttamente voce

disagio giovanile sempre più marcato. In questo caso specifico il concorso rappresenta un’esperienza innovativa che ha reso possibile il protagonismo giovanile, attraverso una concertazione di enti del pubblico e del privato (Comune di

Dott. Costantino Girardengo

Tortona, Consulta Comunale Giovani,

Dott. Luigi Bartoletti 9


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SEZIONE LOGO 11


1° premio

12

Roberto Raselli Classe 4ª B Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)


1° premio ex aequo

Amedeo Luviè Classe 3ª B Liceo Scientifico Statale “G. Galilei” Voghera (PV)

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1° premio logo flash

14

Alice Marzella Classe 4ª G Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)


2° classificato

Alessio Cioccolo Classe 4ª B Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)

Alex Lanati Classe 4ª B Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)

3° classificato

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4° classificato

Roberto Pilati Classe 4ª B Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)

Alessandro Mazzù Classe 4ª B Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)

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5° classificato


SEZIONE SLOGAN 17


1° premio

Numerose sono le simbologie. Lo sfondo, costituito da pietre, sta a significare che il cammino della nostra vita non è mai un percorso facile: sulle pietre si può inciampare; sulle pietre grezze i piedi possono dolere. Il foglio è il supporto sul quale ognuno di noi scrive la propria vita che, agli antipodi, può essere una tragedia oppure una poesia. La prima parte della frase è scritta in nero, un colore cupo, senza riflesso, e termina con una macchia; gradualmente il nero, nella seconda parte della frase, si colora di verde, colore brillante, luminoso, simbolo di speranza che diventa poi un cuore disegnato da una siringa, nella quale il liquido diventa una matita. Quale allora il messaggio? Alla droga si può sostituire la creatività, presente in ognuno di noi. A. M.

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Alice Marzella Classe 4ª G Istituto Statale d’Arte “B. Cellini” Valenza (AL)


1° premio ex aequo

Chiara Fossati Classe 1ª B Istituto Comprensivo “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

Droga è: biglietto di sola andata Con la droga non si vince mai!!!

Federica Oliva Classe 2ª A Istituto Comprensivo “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

1° premio ex aequo

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2° classificato

Luca De Marco Classe 2ª B Istituto Comprensivo “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

La droga ti spegne. Scegli la vita Una vita...spezzata!

Costanza Sottotetti Classe 3ª C Istituto Comprensivo “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

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2° classificato ex aequo


3° classificato

Martina Corbo Classe 3ª A Istituto Comprensivo “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

Scegli: o la droga o la vita. Io preferisco la vita!!

Laura Mancuso Classe 3ª B Scuola Media Statale “G. Pascoli” Valenza (AL)

La droga: Ti promette il “Paradiso” Ma ti manda all’ “Inferno”

3° classificato ex aequo

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4° classificato

Non fermare il tuo volo precipitando nel buio: SALI VERSO LA LUCE!

Monica Orsini Classe 1ª B Scuola Media Statale “G. Pascoli” Valenza (AL)

Tutto fumo, niente arrosto

Anisa Ballgjati Classe 2ª C Scuola Media Statale “G. Pascoli” Valenza (AL)

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5° classificato


5° classificato ex aequo

Abdessalam Machmach Classe FOR.AL Corso Operatore Oreficeria Incassatore Valenza (AL)

Salva il tuo cuore

Daniela Alì Santoro Persida Haxhi Irene Soave 4ª A Ginnasio Liceo “Peano” Tortona (AL)

Non arrenderti di fronte alle difficoltà... La droga non è il tuo rimedio!!!

6° classificato

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7° classificato

Deciditi: Rinuncia Ora, Grida Astinenza!

La droga è il

Silenzio

Annalisa Barisonzo Valentina Sanguin Marta Sottotetti 4ª A Ginnasio Liceo “Peano” Tortona (AL)

Chetura Parisi Eleonora Valsecchi Marta Zanella 4ª A Ginnasio Liceo “Peano” Tortona (AL)

della vita

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8° classificato


Premi della

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Stupefacente è la loro creatività e qualcuno temeva che i ragazzi non fossero interessati ai problemi legati alle dipendenze patologiche, che non avessero creatività e, dunque, che non avrebbero partecipato al concorso ideato dal Mosaiko Kids “Stupefacente è solo la nostra creatività...”, può tranquillizzarsi di fronte al buon successo dell’iniziativa: sulle questioni inerenti le negative dipendenze, i ragazzi ci sono, sono presenti e hanno fantasia da vendere (meno male!). Forse il quesito che ci dovremmo porre, e qui ci rivolgiamo a tutti in generale, operatori del settore, enti ed istituzioni pubbliche, insegnanti e, perché no, anche genitori, è come affrontare la relativa discussione in maniera adeguata per suscitare interesse e sensibilizzazione nei ragazzi. Come possiamo rendere partecipi i ragazzi, coinvolgendoli, all’analisi dei vari tipi di dipendenza patologica in funzione della relativa prevenzione? La Consulta Comunale dei Giovani di Tortona, nella propria Commissione Disagio giovanile e Prevenzione dipendenze, si è posta questo interrogativo concentrando la propria specifica attività sulla sensibilizzazione dei giovani alle relative problematiche e sulla prevenzione. Crediamo che la conclusione di questa iniziativa del Mosaiko Kids non debba essere un punto di arrivo di quest’opera di coinvolgimento ai

S

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problemi, di sensibilizzazione e prevenzione inerenti il tema delle dipendenze, bensì un punto di partenza. Le ore trascorse a visionare i lavori, per assegnare i nostri riconoscimenti riportati nelle pagine successive, sono stati momenti di attenzione, grande riflessione e, a tratti, anche di divertimento. Ci ha colpito quella naturale fantasia dei ragazzi che, attraverso immagini a volte positive, (il fiore donato alla propria fidanzata dicendole: “Smetti, di fumare!”), a volte mistiche (la Luce che rappresenta la salvezza dalla dipendenza negativa), a volte persino macabre (la bara che rappresenta l’estrema negatività della dipendenza patologica), a volte simpaticissime (il motto “No droga, si party”), ha colto nel segno il messaggio che si è voluto trasmettere: “Stupefacente è solo la nostra (la loro) creatività...”. Il Presidente della Consulta Comunale dei Giovani di Tortona Sara Mirabelli I componenti della Commissione Disagio giovanile e Prevenzione dipendenze Marzia Damiani Leo Noce Monia Ben Toumia Matteo Torre Valentina Calabrò


Premio Simpatia

Matteo Barcellona Classe 2ÂŞ Istituto FOR. AL. Alessandria

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Premio Simpatia

Ilaria Solarolo Classe 2ª B Scuola Media “Luca Valenziano” Tortona (AL)

Gianluca Neve Classe 3ª C Scuola Media “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

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Premio Simpatia


Premio Simpatia

Simona Sestito Classe 2ª B Scuola Media “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

Marzia Spurio Classe 3ª B Scuola Media “Baxilio” Castelnuovo Scrivia (AL)

Premio Messaggio Positivo

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La Commissione Giudicatrice Gianluca Silvestri, Assessore ai Servizi Sociali della Città di Tortona Annamaria Carniglia, Assessore alla Cultura e Istruzione della Città di Tortona Costantino Girardengo, Direttore SOC-SERT ASL 20 di Alessandria Luigi Bartoletti, Responsabile SERT Tortona Mimma Franco, Presidente casa editrice Favolarevia Antonella Mariotti, giornalista del quotidiano torinese La Stampa e direttore responsabile del mensile per ragazzi “Il Mosaiko Kids” Selma Chiosso, giornalista de La Stampa - Alessandria Alessandra Dellacà, giornalista de La provincia Pavese Giovanna Spantigati, giornalista Michela Fanchini, grafico pubblicitario Claudio Bertoletti, decoratore artistico Giovanna Franzin, insegnante Marta Lamanuzzi Livia Granata Simona Lucarno Silvia Pareti Davide Varni (Redazione de “Il Mosaiko Kids”).

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I giudizi dei primi classificati Sezione

Logo

1° premio - Roberto Raselli, pag. 13 La siringa come manico di una lente che offusca e cancella il mondo anziché impreziosirne i dettagli. Efficace sintesi grafica del tragico equivoco che sta alla base di ogni amore per la droga: l’illusione di scoprire l’incanto delle cose e il precipitare inevitabile verso un abisso di buio. Un’unica immagine scarna ma diretta: il mondo intero che transita attraverso la lente deformante della droga e si cancella con pochi tratti lugubri e definitivi. Interessante la duplice lettura possibile: la siringa che è manico della lente ma anche la siringa che si pianta nel planisfero e genera una spessa cortina nera, avvelenando il pianeta. La forza espressiva dell’immagine si appoggia ad un’esecuzione grafica sobria ma incisiva.

1° premio ex aequo - Amedeo Luviè, pag.14 Messaggio molto forte e volutamente provocatorio: la negatività dell’argomento è resa in modo graficamente eccellente. Ottima campagna pubblicitaria.

1° premio logo flash - Alice Marzella, pag.15 Positivo e avvolgente. Con delicatezza, senza evocare l’orrore della dipendenza, riesce a comunicare l’estrema forza vitale di ogni gesto d’apertura, vero antidoto contro ogni sbandamento. Ai paradisi artificiali e mortificanti della droga si possono sostituire i paradisi naturali e inebrianti del sentimento.

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I

g i u d i z i

d e i

p r i m i

c l a s s i f i c a t i

2° premio - Alessio Cioccolo, pag. 16 Il linguaggio autoritario e abituale della segnaletica stradale impone una decisa pausa d’arresto. Chi non rispetta lo stop rischia stupidamente la propria vita. L’intuizione grafica è particolarmente riuscita per il fatto che evidenzia i rischi concreti e tragici che si incontrano sulla via della droga. Il cartello stradale richiama, tra l’altro, l’idea di un incrocio in cui ogni scelta è possibile ma ogni disattenzione può essere fatale. Chi percorre un strada senza ritorno si deve fermare, ci sono molte cose nella vita che meritano la precedenza.

3° premio - Alex Lanati, pag. 16 Un muro spigoloso e compatto esclude il mondo della droga da qualunque forma di realizzazione e pienezza del vivere. Dove girano le siringhe è solo cemento e squallore, la vita vera sta al di là del muro e neppure si riesce a spiarla. Gli aghi pungenti e il grigiore della strada raccontano senza enfasi - ma con estrema forza - il dolore e la miseria di un’esistenza svuotata a tal punto che non rimane neanche più lo spazio per un proprio incubo.

Sezione

Slogan

1° premio - Alice Marzella, pag. 21 Realizzazione grafica innovativa e tecnicamente sicura, abbinata ad una visione chiara e profonda delle problematiche giovanili a più alto rischio. Molto interessante la spiegazione che l’autrice stessa dà del proprio lavoro, una sorta di percorso guidato che ne svela tutta la ricchezza e che, eccezionalmente, è stato considerato parte integrante dell’elaborato. Felicissimo l’elogio della creatività, vero (e forse unico) antidoto ad ogni forma di dipendenza.

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I

g i u d i z i

d e i

p r i m i

c l a s s i f i c a t i

1° premio ex aequo - Chiara Fossati, pag. 22 Fa riflettere che una bambina di 11 anni abbia capito che con la droga non puoi più tornare indietro. Il messaggio è chiaro e inequivocabile e la metafora del treno che allontana senza rimedio rende perfettamente l’idea che con le proprie forze è difficile ricucire lo strappo che la droga apre nel tessuto degli affetti e delle abitudini quotidiane.

1° premio ex aequo - Federica Oliva, pag. 22 Slogan allegro perché contrappone la realtà della morte al massimo divertimento per un bambino: il gioco del calcio. La voglia di giocare diventa volontà di vincere. Ti ricorda che la vita è bella se tu lo vuoi.

2° premio - Luca De Marco, pag. 23 Il contrasto dei colori è molto forte. Il nero della morte, il rosso del sangue ed il giallo per la vita. La goccia di sangue ed il nero prevalgono sulla vita: non è un messaggio positivo, rassicurante, quanto piuttosto il tentativo di suscitare angoscia e di scatenare una reazione. La “scelta della vita”, allora, diventa felicemente obbligata.

3° premio - Costanza Sottotetti, pag. 23 Un monito solennemente chiaro, quasi un “nel mezzo del cammin di nostra vita”: l’uomo aveva davanti una vita, una bella strada alberata da percorrere, ma ha scelto di buttare via tutto. L’espressione dell’uomo è triste e stupita. Sembra voler dire: “Come vorrei poter tornare indietro”... Realizzazione grafica e slogan mettono a nudo l’irrimediabilità di certe scelte.

33


Conclusioni... la redazione del Mosaiko

Ha vinto chi ha partecipato

34

n concorso prima di tutto per

U

davanti al quale siamo impotenti.

insegnare, per far fermare a

Non sono stati molti purtroppo, nella

riflettere anche solo per un

scuola che sempre meno vede i

istante. Ma cosa sono le dipendenze?

docenti complici entusiasti nel per-

Perché ne parliamo, perché lasciamo

corso di educazione e crescita.

che ci ammalino e tuttavia ne abbia-

Troppo disillusi per cercare di capi-

mo paura? La droga l’alcol… come si

re, forse ciechi, distratti da chissà

possono raccontare senza retorica e

cosa. Gli stessi che non si accorge-

senza banalità?

ranno mai dei disagi dei loro alunni,

Ci hanno provato in molti, studenti

che li lasceranno soli nelle loro

di medie e superiori chiamati ad

paure, che anzi forse li puniranno,

esprimersi attraverso grafica e paro-

perché è l’unico modo che conosco-

le. Non tutti ci sono riusciti, non

no per insegnare. Ma qualcuno c’è

tutti hanno colto qualcosa un po’ più

ancora col dono speciale di saper

in là dei soliti discorsi, qualcosa che

ascoltare, qualcuno che non crede

possa davvero lasciare il segno che si

che il suo lavoro siano solo le cinque

spinga oltre l’equazione discutibile

ore di mattina, che il resto non lo

droga=morte. Eppure a loro modo

riguardi. Perché insegnare, lo si sa, è

hanno voluto partecipare, anche loro

una missione, e ci vuole vocazione

dire qualcosa, e le parole sono già

per compierla. Insegnare che non è

molto perché le dipendenze vivono

solo riempire le menti di nozioni,

di silenzi, di verità non dette, di soli-

non è la matematica, il latino o la

tudine. Chi ha partecipato ha già

letteratura. Insegnare è aiutare a

vinto. Hanno vinto i ragazzi e con

sviluppare il potenziale in ognuno di

loro quei professori e quelle scuole

noi e preparare ad affrontare i pro-

che hanno capito che il premio non

blemi più grandi, i temi più contro-

era l’unica cosa in gioco e li hanno

versi, o più semplicemente la vita.

spinti a riflettere, a non dimenticare

Perché gli adulti di domani possano

un problema che se lasciato nell’om-

essere un po’ migliori, un po’ meno

bra diventa un nemico più subdolo e

egoisti, un po’ più onesti, non abbia-


l a

r e d a z i o n e

d e l

M o s a i k o C o n c l u s i o n i . . .

no paura di accettare quello che non

costruire invece che distruggere,

possono cambiare e battersi per ciò

vivere

in cui credono. Senza scorciatoie.

L’evoluzione spontanea di questa

Perché i sentieri facili non portano a

nostra società purtroppo, ci porta

traguardi né a soddisfazioni. E ci si

verso un paese con sempre meno

può sempre perdere.

figli, e per questo tanto più preziosi.

Alcuni lo hanno capito. È a tutti loro

Tanto più che i pericoli sembrano

che va il nostro ringraziamento, in

invece aumentare e frapporsi tra

particolare all’Istituto d’Arte “B.

loro e un futuro che non hanno occhi

Cellini” di Valenza e agli insegnanti

abbastanza grandi per immaginare.

Ornella Biscussi, Paolo Mazzucco e

Hanno perso l’entusiasmo. E noi del

Claudio

all’Istituto

Mosaiko ne andiamo a caccia da sem-

“Baxilio” di Castelnuovo Scrivia e al

pre, lo andiamo a cercare e lo racco-

dirigente scolastico Lorenza Daglia,

gliamo, fin dal primo numero e

e a tutti i partecipanti. Sono la

anche prima, sulle nostre pagine,

ricompensa ai nostri sforzi. Perché

così che non vada perduto.

dopo Firenze, non ci volevamo fer-

Se ci dovesse essere una seconda edi-

mare, nonostante tutte le difficoltà

zione del concorso, vorrei che le

e le false promesse. Nonostante

scuole l’accogliessero con più entu-

pochi, dopo i complimenti iniziali,

siasmo, ne approfittassero come

siano rimasti al nostro fianco a spro-

un’occasione di dibattito, magari si

narci e sorreggerci, noi volevamo

sforzassero per accompagnarlo a

continuare. Il concorso era un punto

lezioni di medici e esperti da affian-

del progetto molto più ampio che

care qualche ora in classe ai profes-

aveva ottenuto tanti consensi al

sori. Ma comunque vada io sono fer-

Congresso della FederSerd. Solo un

vente sostenitrice delle gocce nel

punto, ma è comunque un inizio, e la

mare, che fanno poco rumore ma

prova che le nostre idee non voglio-

anche se sembrano non cambiare

no restare sulla carta. Sono vive,

nulla… cambiarne una vuole dire già

coraggiose, si agitano per prendere

molto, perché alla fine il mare in

vita. Il concorso era nato come parte

realtà nemmeno esiste, sono solo

integrante di una campagna di sensi-

gocce una accanto all’altra. È vero

bilizzazione e informazione delle

quindi che nessuno sforzo seppur

nuove leve, per dar loro modelli un

grande lo potrà cambiare, ma una a

po’ meno malati, informazioni non

una le sue gocce sì.

Deangelis,

troppo distorte e le energie per

e

non

lasciarsi

vivere.

Silvia Pareti

35


l a

r e d a z i o n e

d e l

M o s a i k o C o n c l u s i o n i . . .

Stupefacenti siete voi!

Q

36

uando, dopo mesi di idee,

ipocrisia e di menefreghismo, la

proposte e iniziative più o

voglia di far risuonare la propria voce

meno

brillanti

oltre le pareti insonorizzate di cui

“Stupefacente è solo la nostra crea-

troppo spesso ci si circonda e da cui

tività” ha assunto una forma definita

siamo circondati.

e definitiva, i dubbi e le incertezze

Migliore risultato quindi non poteva-

che ci sono sorti non sono stati

mo aspettarci e pretendere: non ci

pochi.

interessava

Quale risposta avremmo potuto rice-

Leopardi o Da Vinci, non eravamo

vere? Il messaggio era abbastanza

solo alla ricerca di una bella frase o

chiaro e pregnante da essere com-

di un bel logo, ma miravamo soprat-

preso? Ma soprattutto… i giovani, i

tutto alla sensibilizzazione nei con-

veri e gli unici creatori e destinatari

fronti del mondo delle dipendenze,

del concorso, si sarebbero sentiti

volevamo renderci conto di come e

coinvolti? Avrebbero sentito vicino a

quanto le nuove generazioni si senta-

loro una realtà tristemente nota ma

no parte di questo dramma moderno,

molto

sottovalutata?

volevamo continuare a credere e a

Avrebbero avuto il coraggio e la

dimostrare che non è vero che noi

tenacia di lottare per essere testi-

giovani siamo una generazione amor-

moni di un messaggio così forte, così

fa, amorale e apatica, come troppo

profondo ma anche così impegnati-

spesso ci sentiamo rinfacciare.

vo? Avrebbero sentito come loro un

I veri valori non scomparsi, non si

problema che magari non li riguarda

sono atrofizzati e non stanno nean-

personalmente, ma dal quale nessu-

che agonizzando, è cambiato solo il

no può ritenersi escluso?

modo in cui li si dimostra: non tutti

Ora possiamo affermarlo con certez-

ci sentiamo e riteniamo giusto gri-

za: SI’!

darli in piazza e ostentarli con rab-

Ciò che infatti ha più colpito è stata

bia, ma non per questo ne siamo sce-

non la qualità (per altro eccellente)

vri, preferiamo tenerli per noi,

degli elaborati giuntici, ma soprat-

esporli solo a pochi intimi, scribac-

tutto la voglia di partecipare, la

chiarli su una pagina di diario o nel-

voglia di esserci e non di restare in

l’angolo di un libro di scuola, atten-

silenzio, nascosti dietro un muro di

dendo solo la giusta occasione per

spesso

trovare

dei

nuovi


l a

r e d a z i o n e

d e l

M o s a i k o C o n c l u s i o n i . . .

far sì che non si perdano fra l’assor-

bisogna saper riconoscere e cogliere.

dante eco delle voci stonate che

Quindi non mi resta altro che dire

inneggiano a ideali in cui non ci rico-

grazie a coloro che hanno saputo

nosciamo.

vedere in questa nostra iniziativa

Ma, se ce ne viene offerta l’occasio-

non un’occasione per mettersi in

ne, non esitiamo a scendere in

mostra, ma piuttosto un modo per

campo, come “Stupefacente è solo la

rendersi testimoni e portatori di quei

nostra creatività” ha dimostrato:

valori di cui la società moderna ci

occasioni di questo tipo,però, sono

ritiene privi.

purtroppo rare, sono eccezioni che Livia Granata

Un successo imprevisto i ricordate di quel nostro pro-

V

Prima sorpresa: la partecipazione è

getto che era stato premiato

stata entusiastica e consistente.

a Firenze al Congresso del

Seconda sorpresa: chi ha partecipato

FederSert? ...e di quel punto del pro-

al concorso ne sapeva molto più di

getto che abbiamo prontamente

noi. Proprio questo mi ha stupito.

messo in atto? Se non vi ricordate vi

Esaminando gli elaborati ho consta-

rinfresco la memoria: abbiamo ela-

tato innanzitutto la cura e l’impegno

borato e inviato alle scuole medie e

con cui sono stati realizzati, a mano

superiori il bando di un concorso in

o al computer (disegni a colori, rea-

cui chiedevamo ai ragazzi di creare

listici, proporzionati, non scaraboc-

un disegno o inventare una frase per

chi abbozzati in cinque minuti).

una campagna anti-tossicodipenden-

Andando al di là della veste grafica,

ze.

ancora più ammirevoli sono l’argu-

Come accade di consueto quando si

zia, la profondità e l’originalità dei

propone un concorso, non avevamo

messaggi che contengono: immagini

esattamente previsto i suoi esiti,

e soggetti di grande effetto, trovate

soprattutto per quello che mi riguar-

e frasi ironiche e pungenti, che non

da, dato che è la prima volta che mi

hanno nulla da invidiare a manifesti

occupo di un progetto del genere.

e spot pubblicitari. 37


l a

r e d a z i o n e

d e l

M o s a i k o C o n c l u s i o n i . . .

Osservando questi piccoli capolavori

vero più incisive ed efficaci se fosse-

non nascondo di essermi sentita

ro ideate con la collaborazione dei

arida di fantasia e creatività, quasi

ragazzi stessi, che affrontano le que-

indegna di aver partecipato alla for-

ste tematiche da un’ottica interna, o

mulazione di un concorso che ha

comunque molto vicina e di sicuro

dato risultati di così alto livello.

familiare a quella dei loro coetanei.

Infine ho pensato che, forse, la propaganda e l’informazione riguardo ai Marta Lamanuzzi

problemi dei ragazzi sarebbero dav-

Uno spunto e una scintilla na notevole partecipazione

U

la scintilla di un fuoco che deve

al concorso è già una vitto-

ancora accendersi con la partecipa-

ria per tutti quelli che sento-

zione di tutti e non un punto d’arri-

no particolarmente vivo il problema

vo, un braciere destinato a spegner-

della tossicodipendenza. E’ quanto

si.

mai importante questa dimostrazio-

Un profondo ringraziamento dunque

ne di sensibilità e consapevolezza

a coloro che hanno creduto in noi,

che parte proprio dai giovani per i

dimostrando di credere anche nelle

giovani. E questo dovrebbe essere

proprie forze e in una causa comune,

per tutti, organizzatori e partecipan-

a coloro che credendoci hanno por-

ti, la più grande soddisfazione. Una

tato la nostra voce oltre i suoi confi-

presa di coscienza sentita a fondo

ni e l’hanno amplificata con la pro-

data l’originalità e la profondità dei

pria.

messaggi che scaturiscono da molti

Speriamo che queste voci non passi-

elaborati, spunti per riflessioni sugli

no sotto silenzio, tocca a tutti noi

aspetti più diversi della tossicodi-

continuare a farle sentire.

pendenza. L’importante è che il concorso sia proprio questo: uno spunto, 38

Simona Lucarno


l a

r e d a z i o n e

d e l

M o s a i k o C o n c l u s i o n i . . .

A tutti i dipendenti... i “drogati” di lavoro, ai “dopati”

A

percezione della realtà. I traumi così

di videogiochi, ai “dipendenti”

provocati sono difficili da superare.

sottomessi agli impegni.

Ma la dipendenza è un azzardo che si

Per tutti coloro che praticano passatem-

nasconde in ogni gesto e in ogni bisogno.

pi ossessivi, che hanno passioni stermi-

Se questo libro è dedicato a patologie

nate, ai collezionisti maniacali.

molto più gravi, in cui pochi si riconosce-

Agli sportivi mai soddisfatti dei loro

ranno, spero però che siano anche gli

record, per chi studia troppo e per chi la

altri, i “sani” a sfogliarlo, ammirando i

scuola non sa cosa sia.

raffinati loghi e le intime frasi.

Per quelli che cercano il limite e per

Nella speranza che le emozioni suscitate

quelli che lo superano.

da ogni pagina restaurino i frammenti

Non sono anche queste dipendenze? Oggi

della vita vera, senza dipendenze.

ci siamo concentrati sulla droga: la sottomissione più dura, più terribile, più spietata. Altera irrimediabilmente la

Davide Varni

39


40


Indice

I lavori premiati

Sezione

Logo

1° premio

Roberto Raselli

pag.12

1° premio ex aequo

Amedeo Luviè

pag.13

1° premio Logo Flash

Alice Marzella

pag.14

2° premio

Alessio Cioccolo

pag.15

3° premio

Alex Lanati

pag.15

4° premio

Roberto Pilati

pag.16

5° premio

Alessandro Mazzù

pag.16

1° premio

Alice Marzella

pag.18

1° premio ex aequo

Chiara Fossati

pag.19

1° premio ex aequo

Federica Oliva

pag.19

2° premio

Luca De Marco

pag.20

3° premio

Costanza Sottotetti

pag.20

3° premio ex aequo

Martina Corbo

pag.21

3° premio ex aequo

Laura Mancuso

pag.21

4° premio

Monica Orsini

pag.22

5° premio

Anisa Ballgjati

pag.22

5° premio ex aequo

Abdessalam Machmach

pag.23

6° premio

Daniela Alì Santoro

pag.23

7° premio

Annalisa Barisonzo

pag.24

8° premio

Chetura Parisi

pag.24

Sezione

Slogan

41


segue indice

I lavori premiati

Sezione

Premi Consulta Comunale Giovani

Premio Simpatia

Matteo Barcellona

pag.27

Premio Simpatia

Ilaria Solarolo

pag.28

Premio Simpatia

Gianluca Neve

pag.28

Premio Simpatia

Simona Sestito

pag.29

Premio Messaggio Positivo

Marzia Spurio

pag.29

Finito di stampare nel mese di Settembre 2006 presso la tipografia Litocoop - Tortona (AL)


«

Una cosa l’ho capita, non sono gli effetti dell’alcool né delle droghe, ma il perché li prendiamo che deve fare paura. Il perché dobbiamo dipendere da qualcosa per sentirci più forti, per sentirci sicuri, per divertirci, quando la vera forza sta nell’indipendenza, e la voglia di ridere la troviamo in noi stessi, perché non ci sono sensazioni più intense di quelle che ci offre il mondo reale senza distorsioni, né viaggi più incredibili di quelli che è la nostra fantasia a donarci.

»


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