Musica Jazz Daily - Speciale Umbria jazz winter

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MUSICA

D A I LY

MUSICA

29 DIC 02 GEN

•SPECIALE UMBRIA JAZZ WINTER• Cortesia Umbria Jazz

STEFANO BOLLANI & CHICK COREA Il duo torna a Umbria Jazz per uno degli eventi più attesi di questa edizione Uno fa scenette divertenti che tanto piacciono al pubblico; l’altro, da sempre noto come persona assai seria, lo guarda come fosse un bambino e asseconda i giochi. Non è mica un brutto indizio; al contrario: lascia intuire che l’intesa tra i due è perfetta. Quando suonano incantano e gli spettatori vengono catapultati in un limbo dove si rintracciano echi di musiche accademiche, l’improvvisazione più marcata e i linguaggi che si sovrappongono senza mai pestarsi i piedi. Ritornano anche quest’anno, nella formula del duo, e le tre serate si attendono come fossero eventi eccezionali. Anche o solo per il fatto che un produttore scrupoloso come Manfred Eicher dell’Ecm abbia deciso di registrare le tre serate per trarne un disco: proprio lui che non ama per niente incidere dal vivo. Potrebbero essere padre e figlio e invece sono complici: sapienti ma sfacciati. Il labirinto della prova con due pianoforti è per loro come un cubo magico: una volta capito il trucco, il segreto, è facile riprodurlo all’infinito. È anche, per l’organizzazione di Umbria Jazz, il coronamento di un sogno: far interagire due pianoforti. Ci avevano provato in passato con Danilo Rea e l’(allora) emaciato Brad Mehldau. E poi, ma non solo loro, con lo stesso Bollani e Martial Solal. Ma il sogno si è avverato con i due: uno scherza e l’altro lo guarda perplesso e gli va dietro dopo poco. Ma, quando suonano, tutto passa.

ORE 21

29-30 DICEMBRE 1 GENNAIO TEATRO MANCINELLI

Federico Scoppio

Ray Anderson’s pocket brass band 29-30 dicembre e 1 gennaio ore 22 Palazzo del Popolo - Sala dei 400 1 gennaio ore 1, 2 gennaio ore 15:30 Teatro Mancinelli

IL QUARTETTO TASCABILE DEL TROMBONISTA AMERICANO SBARCA IN UMBRIA

E Cortesia Umbria Jazz

Andrea Boccalini

SPECIAL NIGHT

ntusiasmante al limite del contagio, coinvolgente come poche bande d’ottoni in giro per il globo sanno essere. La Pocket Brass Band di Ray Anderson è la sintesi perfetta di estro, creatività e linguaggi. Il quartetto che surriscalderà il clima di Orvieto. La Pocket Brass Band sembra una perfetta fotografia di tutta la tua esperienza professionale: quando hai deciso di metterla insieme? Ricordo di aver cercato di inserire un basso tuba in un mio trio nel lontano 1988. Da quel momento, l’idea continuava a tornarmi in mente ma vi rimase parcheggiata per anni. Però quella formazione funzionava alla grande; decisi quindi che era necessaria una tromba per renderla una vera e propria brass band… Così nacque la Pocket Brass Band. Con compagni di viaggio così, il risultato è garantito. Ricordo Lew Soloff al tuo fianco in quello splendido gruppo che erano gli Alligator. Come hai coinvolto gli altri? Ho sempre conosciuto musicisti tremite altri musicisti, ai concerti o attraverso suggerimenti. Johnny Vidacovich (che suonava la batteria su un mio disco pubblicato dalla Enja, «Blues Bred In The Bone») mi consigliò caldamente Matt Perrine. Conobbi Lew anni fa a un concerto di Gil Evans. E conosco Bobby Previte da tantissimo tempo. Perrine è un virtuoso, un vero e proprio groove master; anche Soloff è un virtuoso pazzesco e in più possiede un gran senso dell’umorismo. Previte è estremamente melodico; un ottimo compositore oltre che un grandissimo batterista. La tua ultima esibizione in Italia con la Pbb ha avuto un enorme successo. Com’è il tuo rapporto con il nostro pubblico? Il pubblico italiano è assolutamente meraviglioso per l’entusiasmo e la profonda conoscenza della musica. È sempre un enorme piacere suonare qui!

TOP JAZZ 2010 Un evento nell’evento vedrà, nell’ultimo giorno del festival, sul palco del Teatro Morlacchi i vincitori del Top Jazz 2010. Il più importante referendum musicale italiano, che la nostra rivista promuove dal 1982, sarà ospitato per la prima volta nella cornice orvietana, a coronamento di una collaborazione sempre più prolifica tra Musica Jazz e il festival. Una serie di formazioni, per lo più inedite, si avvicenderà sul palco per presentare i vincitori delle rispettive categorie. Aprirà la serata il duo formato dalla contrabbassista Silvia Bolognesi (nuovo talento) con il violinista Stefano Pastor (miscellanea). A seguire, il Tinissima Quartet (disco dell’anno e miglior formazione). Subito dopo sarà la volta di un altro gruppo inedito, formato da Fabrizio Bosso (ottoni), Rosario Giuliani (ance), Danilo Rea (tastiere), Paolo Damiani (compositore-arrangiatore) e Roberto Gatto (batteria). E poi un gran finale a sorpresa. Stefano Bollani, musicista dell’anno, sarà purtroppo assente. Antonio Blasi

Andrea Scaccia

ore

21

Domenica 2 Gennaio Teatro Mancinelli


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