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cAsELLA aL QuADRATO CaseLLa InTeRPReTe deL suo TeMPo II edizione - 8/10 maggio Le tre giornate musicali e musicologiche promosse all’Aquila e Roma dal Conservatorio “Casella” hanno proposto la seconda edizione di un programma interamente dedicato all’illustre compositore, figura centrale del Novecento italiano ed europeo.
a cura della redazione
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all’8 al 10 maggio 2019 si è svolta, tra L’Aquila e Roma, la seconda edizione di “Casella interprete del suo tempo”, un programma monografico dedicato al grande Maestro del Novecento italiano ed europeo cui è intitolato il Conservatorio dell’Aquila, momento qualificante del progetto La memoria, il presente, il futuro: il “Casella” per il decennale, con il quale l’istituto ha partecipato al palinsesto “L’Aquila città della memoria e della conoscenza”, varato dal Comune dell’Aquila per celebrare la ricorrenza dei dieci anni dal sisma che devastò la città e il suo territorio nel 2009, e sostenuto con i fondi del programma Restart della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Due le costole del programma: un convegno di studi, che ha visto la partecipazione di importanti musicologi provenienti da università e conservatori del territorio nazionale, corredato dall’esecuzione di numerose opere del Maestro torinese da parte degli studenti aquilani e di un gruppo proveniente dal Conservatorio di Bari; e un programma sinfonico, eseguito all’Aquila e a Roma, realizzato grazie alla partecipazione dell’Orchestra Nazionale dei Conservatori, sostenuta dal MIUR,
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compagine cui si sono uniti numerosi allievi del “Casella” dell’Aquila, e in cui sono stati eseguiti due lavori di raro ascolto, il Concerto Romano per organo, ottoni, timpani e archi, e la Scarlattiana per pianoforte e 32 strumenti: per una settimana la città dell’Aquila si è animata della presenza di tanti bravissimi giovani musicisti provenienti dai conservatori italiani, che hanno potuto conoscere così la realtà di una ricostruzione che è fatta anche di partecipazione e coinvolgimento attivo delle nuove generazioni. Il lavori del convegno si sono aperti mercoledì 8 maggio, alle 15.30, con i saluti di benvenuto del Direttore e del Presidente del Conservatorio “Casella”, il M° Giandomenico Piermarini e l’Avv. Domenico de Nardis. La prof.ssa Luisa Prayer, curatrice del programma, ha presentato le tre sessioni di studio, mettendo in evidenza l’alto livello delle personalità musicologiche intervenute, l’originalità delle relazioni presentate, tutte inedite, e la formula musicologica e musicale che, come nella I edizione (ottobre 2015), ha alternato relazioni ed esecuzioni musicali: in programma opere di Casella e di Costarella, eseguite dagli studenti del Conservatorio
dell’Aquila, e brani di Rota, che di Casella fu allievo, eseguiti da parte di un gruppo proveniente dal “Piccinni” di Bari. Luisa Prayer ha inoltre sottolineato come la partecipazione degli studenti, rilevante all’interno di tutto il convegno, sia stata sollecitata anche per la parte musicologica, essendo due delle relazioni in programma esito del lavoro di ricerca di due studenti del biennio di secondo livello, perfezionato in un periodo trascorso presso la Fondazione Cini di Venezia. La prima sessione, dal titolo “Alfredo Casella ieri e oggi: presenza e memoria”, moderata dalla prof.ssa Carla Di Lena, si è aperta con l’intervento del prof. Giangiorgio Satragni (Conservatorio di Fermo), “Casella nel contesto della modernità nazionale e internazionale”, una riflessione sul pensiero estetico del compositore torinese, e sulla sua elaborazione del rapporto tra modernità e neoclassicismo, tra linguaggio musicale, tendenze nazionaliste e forme della musica assoluta. A seguire la relazione “Spigolature: nuove fonti sui rapporti Casella-Mortari” della dott.ssa Annalisa Bini, accademico di S. Cecilia, già direttore della Bibliomediateca dell’Accademia. Quest’ultima di recente ha acquisito il Fondo Mortari: dallo studio