A NNIV E R S A RI • C l a ra i ns eg na nte
I miei due anni di studio con Clara schumann
di Mary Wurm
È
passato tanto tempo, eppure… lascio che il pensiero corra a ritroso, agli anni in cui gli ideali, le illusioni, la gioventù erano per me ancora intatti. I ricordi rivivono nelle lettere e nelle immagini di allora e torno a essere la fanciulla viziata, piena di vita e talentuosa di quel tempo, chiamata sempre e solo “Würmchen”36 dai conoscenti e “Glühwürmchen”37 da Rubinstein38, certa che il mondo intero e la fortuna fossero lì per lei, a portata di mano. Un salto all’indietro nel tempo mi riporta al 1880, anno in cui a Londra ascoltai Natalie Janotha, la più importante allieva di Clara Schumann. Avevo appena concluso un lungo periodo di studio al Conservatorio di Stoccarda, dove ero stata ammessa a soli nove anni, bambina prodigio, nella classe del professor Lebert39 e mi ero brillantemente diplomata a diciassette. Avevo fatto ritorno in Inghilterra, mia terra d’origine (sono nata a Southampton da genitori tedeschi), e subito cominciato a suonare in pubblico, ma non dimenticherò l’impressione che il concerto di Natalie Janotha fece su di me, soprattutto con lo Scherzo in si minore di Chopin: avvertii allora, solo allora, che alle mie esecuzioni mancava qualcosa, malgrado la preparazione tecnica - cui a Letteralmente ‘vermetto’. Gioco di parole con il cognome dell’autrice, Wurm, ‘verme’ in italiano. 37 ‘Lucciola’ in italiano. 38 Anton Rubinstein (1829 - 1894), pianista e compositore russo. Fondatore a Pietroburgo del primo conservatorio di Russia, fu acclamato virtuoso e didatta del pianoforte. 39 Sigmund Lebert (Samuel Levi, 1821 - 1884), pianista e didatta tedesco. Fondatore del Conservatorio di Stoccarda, fu convinto sostenitore della tecnica pianistica basata esclusivamente sull’azione delle dita, che illustrò in un Metodo firmato con Ludwig Stark. 36
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Il centenario della nascita di Clara Schumann fu onorato in Germania anche dalla rivista «Neue Musik-Zeitung», pubblicata a Stoccarda, che nel numero 23 del 1919 dedica alla musicista l’intero apparato iconografico a corredo dei testi, una poesia composta per l’occasione da Walter Kaehler, una breve nota di Florence Bassermann1 e una lunga memoria della ex-allieva Mary Wurm, già autrice per «The Magazine of Music» di alcuni ritratti musicali, fra i quali quello di Johannes Brahms. Fitta di presenze e di avvenimenti, la testimonianza della Wurm, quasi una cronistoria ricostruita criticamente tanto nel ricordo personale quanto attraverso i documenti, si rivela particolarmente preziosa non solo per la nitida e vivace rievocazione di un percorso di formazione e insieme di un mondo nel quale il connubio romantico di arte e vita era esperienza realmente quotidiana ma anche per il significativo intreccio con il fondamentale lavoro di raccolta documentale sulla figura di Clara curato dallo storico Berthold Litzmann2 non molti anni prima. Fatta salva l’omissione dei tre frammenti poetici riportati nel testo, suggerita da ragioni di economia editoriale e opportunamente segnalata in ognuna delle occorrenze, il testo di Mary Wurm viene qui riportato integralmente, conservando immutati i riferimenti bibliografici all’edizione citata dell’opera di Litzmann3, oggi facilmente consultabile in rete in forma digitalizzata. 1 Florence Bassermann, Clara Schumann als Lehrerin, «Neue Musik-Zeitung», vol. 40, n. 23, ottobre 1919, p. 280. Florence Rothschild (1863 - 1942), pianista e didatta anglo-tedesca, fu allieva di Clara Schumann allo Hoch’s Konservatorium di Francoforte, dove fu poi insegnante per molti anni, animatrice della vita musicale dell’istituzione insieme al marito, il violinista Fritz Bassermann. Di origine ebraica, morì suicida il 6 febbraio 1942 nell’imminenza di una deportazione ormai inevitabile. 2 Berthold Litzmann, Clara Schumann: Ein Künstlerleben nach Tagebüchern und Briefen, cit.. Autorevole storico della cultura tedesca, Berthold Litzmann (1857 1926) fu anche curatore dell’epistolario Clara Schumann-Johannes Brahms, pubblicato in due volumi a Lipsia nel 1927. 3 Si tratta in particolare del Volume III della prima edizione, pubblicata nel 1908.