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Educazione alla musica
Flora Lion, Mathilde Verne, 1925. Il dipinto è conservato presso il Royal College of Music a Londra.
Pubblicata pressoché in coincidenza con la scomparsa dell’autrice, l’autobiografia di Mathilde Verne, Chords of Remembrance, è il racconto vivace e minuziosamente dettagliato di una vita brillante e intensa tutta dedicata alla musica. Tra le innumerevoli figure che punteggiano questo viaggio appassionante - il lungo elenco comprende, tra gli altri, Johannes Brahms, Ignacy Paderewski, Theodor Leschetitzky, Myra Hess, Adelina Patti, Clara Butt, Serge Koussevitzky, Lawrence Alma Tadema, John Gielgud, Sacha Guitry, oltre alle sorelle Mary, Alice e Adela, anch’esse valenti e operose musiciste Clara Schumann irradia una luce speciale, che ispira e ravviva scelte e vicende artistiche di un’intera esistenza e permane anche nella ricorrente presenza di molti dei suoi illustri allievi, compagni di studi e di arte dell’autrice. Delle preziose memorie di Mathilde Verne presentiamo qui, tratta dal secondo capitolo, “Musical Education”, quella, tanto deferente e affettuosa quanto ricca di spirito, del primo incontro con Clara e dell’avvio, subito dirompente, degli studi pianistici con lei a Francoforte.
di Mathilde Verne
A
rrivai a Francoforte a tarda sera e non trovai nessuno ad accogliermi, il che rafforzò in me la convinzione che mi aspettava una vera vita da studente e avrei dovuto crescere in fretta. Con questo spirito presi una carrozza e mi diressi verso l’indirizzo che per fortuna mi era stato dato prima di partire dall’Inghilterra. Giunta lì, vidi fuori da una porta aperta una domestica piccola e paffuta con una lampada in mano, visibilmente in attesa; dietro di lei due figure indistinte, poi rivelatesi due signore che mi diedero un caldo benvenuto. Non passò molto tempo prima di comprendere che non avrei vissuto in un alloggio, che quell’edificio era un collegio nel quale avrei trascorso tre anni molto felici e che le signore che mi avevano dato il benvenuto ne erano le direttrici. Il pomeriggio seguente fui condotta all’incontro con Madame Schumann. La sua splendida casa in Myliusstraße era l’ultimo grido in fatto di comfort, e un grande ritratto di Robert Schumann, avvolto in un morbido panno e poggiato su un cavalletto, campeggiava sul pianoforte68 nella stanza in cui ella dava le sue lezioni.
68 Quel pianoforte appartiene ora a Edward R. Speyer, figlio di un grande amico di Madame Schumann, il compianto Edward Speyer, e mio ex-allievo. [n.d.a.] Edward Speyer (1839 - 1934), uomo d’affari e collezionista musicale tedesco. Amico di musicisti e studiosi tra i più illustri del suo tempo quali Clara Schumann, Johannes Brahms, Edward Elgar, George Grove, fu appassionato e colto possessore di autografi bachiani e beethoveniani.
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