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Le tante vite di Mister Mystery I segreti di una star del pianoforte raccontati dalla figlia di sara Belfiore
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ella giornata di oggi abbiamo avuto modo di ascoltare alcune composizioni inedite di tuo padre, Alexis Weissenberg, pubblicate dalla casa editrice Schott. Quando hai scoperto l’esistenza di questi lavori? Tra la ventina di pezzi che formano l’album di Schott ci sono certe opere, come le cadenze per i concerti di Mozart in do maggiore K467 e in do minore K491, di cui ero a conoscenza anche se non ho mai visto lo spartito prima della loro scoperta. Ho trovato tutte le altre a poco a poco, a casa mia, quando ho cominciato a realizzare un archivio, aprendo le casse di cartone che mi erano state inviate quando lui è venuto a mancare nel 2012. Un foglio qua, un altro là... Dopo un paio di anni, mentre avevo iniziato a digitalizzare tutti i nastri con le registrazioni, (molte delle quali inedite) mi sono trovata davanti tante cose interessanti... Verso la fine del 2014, ho mostrato questi pezzi ai miei amici musicisti. Ce n’erano tanti che volevano suonare questa musica, e tutti hanno pensato che valeva la pena pubblicarli. Tuo padre ti ha mai parlato di queste opere? Sai se avesse l’intenzione di pubblicarle? No, mai. Naturalmente sapevamo della sua incredibile capacità di improvvisare e comporre, c’era il piccolo disco con le trascrizioni delle canzoni di Trenet, le sue
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versioni stupende di pezzi jazz conosciuti. Ma non ha mai parlato concretamente di queste opere, mai. L’unica che ha pubblicato - tranne il pezzo Oh Bach, dear Bach, che fu pubblicato nel 1948 a Buenos Aires- è la Sonate en état de Jazz, pubblicata nel 1982 dalla casa editrice Mario Bois. Non ho alcuna notizia della sua intenzione di pubblicarne altre, poiché lui non parlava neanche della loro esistenza. Raccontaci della pubblicazione: com’è andata? Quando ho visto che avevo probabilmente trovato tutto quello che mio padre aveva conservato senza però che mai me ne avesse parlato - lui non si è mai preso veramente sul serio come compositore, aveva troppa stima per l’arte della composizione - ho pensato che questo lavoro meritava una buona casa editrice, una casa di prestigio. Lev Vinocour, un pianista russo che è stato allievo di mio padre nei corsi ad Engelberg, e che abita in Germania, aveva visto le composizioni e avendo lavorato per certe edizioni critiche (come la Schott), mi ha offerto di parlare con il responsabile delle edizioni. È andato da loro con la copia dei pezzi trovati, che hanno suscitato da subito il loro entusiasmo. A quel punto mi ha messo in contatto con il Cheflektor, Rainer Mohrs, e abbiamo scelto i pezzi che potevano fare
Maria Weissenberg, dedita alla raccolta e alla valorizzazione del lascito musicale del padre, è stata intervistata da Musica+ in occasione della giornata di studio dedicata al padre Alexis. Un evento organizzato dal Conservatorio “Casella” in cui oltre alla presentazione della personalità attraverso filmati e ricordi, sono state
parte di un bell’album. Si è dopo stabilito un sistema di lavoro con un loro copista, Darius Heise-Krzysztone, e Lev Vinocour come correttore finale per i manoscritti. Dopo un altro paio di anni - soprattutto a causa delle Variations sur un Thème de Prokofieff che non si sono potute includere per mancanza di risposta di Boosey and Hawks alla Schott, circa l’autorizzazione necessaria degli eredi - è finalmente stato pubblicato l’anno scorso. Con Schott abbiamo anche pubblicato -all’inizio di quest’anno- l’incantevole Romance for Violin and Piano, composta quando mio padre aveva soltanto tredici anni, e sono ancora in attesa delle Variazioni Prokofiev.