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Comporre oggi. Dieci edizioni per un convegno internazionale (M. Cardi)

COMPORRE COMPORRE OGGI OGGI

CONTEMPORANEA

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A contemporary music festival

‣Mauro Cardi’s article briefly traces the history of the ten editions of “Comporre Oggi”, a contemporary music festival that the Department of Contemporary Music of the Conservatory “A. Casella” of L’Aquila has organised from 2012 to the present. The names of all Italian and foreign guest composers are listed with hints to the topics discussed in the various editions. Every year the event includes conferences held by the composers, during which is possible to listen to their music through recordings or live performances, round tables on issues related to composition etc.

The deep meaning of musical writing examined from different perspectives: the connection between cultivated music and all other music, the profile of an increasingly diversified student of composition, the idea of a sophisticated widespread creativity, and the relationship with one’s own musical and cultural roots, as well as with “the fathers”. These are just a few of the many topics which stimulated an event whose formula, almost unchanged, has achieved a definitely flattering feedback.

The article is accompanied by a short anthology of excerpts, edited by Marco Della Sciucca, which have been taken, over the years, from the interviews given to “Musica+” by hosted composers. Dieci edizioni, dal 2012 al 2021, per un convegno a respiro internazionale che affronta i temi della creatività. Il senso profondo della scrittura musicale esplorato da diversi punti di vista: il rapporto tra musica colta e le altre musiche, l’identikit dello studente di Composizione sempre più diversificato, il concetto di una creatività complessa e distribuita, il rapporto con le proprie radici, musicali e culturali e con i ‘padri’. Questi solo alcuni dei tanti argomenti che hanno animato una manifestazione la cui formula, rimasta pressochè invariata, ha ottenuto un riscontro decisamente lusinghiero.

di Mauro Cardi

Il 12 e 13 Ottobre 2012 si teneva, presso l’Aula magna del Conservatorio “Casella”, la prima edizione del Convegno “Comporre Oggi”, nato dall’idea di aprire ulteriormente le porte del Conservatorio dell’Aquila alla creatività contemporanea, attraverso il confronto diretto con alcuni compositori italiani e stranieri. Nell’ottobre 2021 si è tenuta la decima edizione: un piccolo successo considerando la volatilità di tante manifestazioni analoghe. Sin dalla seconda edizione del 2013 è stata avviata un’intensa collaborazione con gli uffici internazionali di diverse istituzioni europee, consentendoci di por-

Il compositore Hanuš Barton durante la sua relazione, edizione 2015.

tare all’Aquila compositori e docenti provenienti dai Conservatori e Accademie musicali di tutta Europa (vedi box). Questi elenchi, doverosi, stanno a testimoniare, la presenza di una grande sfaccettatura di posizioni e poetiche, rappresentative di quella scena estremamente variegata e complessa che costituisce oggi la creatività musicale. Impossibile dar conto dei tanti temi emersi negli anni, a partire dall’interrogativo che ci riporta al titolo del nostro convegno: si può insegnare a comporre oggi? Facendo riferimento alle esercitazioni scolastiche, ma anche alla composizione originale, su quali basi possiamo stabilire quanto è “lecito” e quanto non lo è? La stessa natura delle “regole” è assai controversa e in definitiva senza una definizione che possa aspirare a essere condivisa, riferendosi a un’arte che, da sempre, vive un rapporto particolare, a volte conflittuale, tra i principi sintattico linguistici che nel tempo la musica occidentale si è data, e che i teorici hanno sistematizzato, e la creatività che è, almeno apparentemente, libera. E da qui a parlare del senso profondo della “scrittura” musicale, nelle sue diverse declinazioni, il passo è breve. Partendo dall’affermazione di Flaubert, «non si può scrivere se non si è seduti», e la conseguente chiosa di Derrida, «la scrittura è, dall’inizio e per sempre, quella cosa su cui ci si china», Mirigliano afferma che «prima ancora di essere “traccia” di qualcosa, trascrizione di un’idea, di un pensiero, la scrittura è uno strumento del pensiero nel suo stesso costituirsi. In una parola, la scrittura è la condizione, se non della stessa possibilità del pensiero, della sua aspirazione a diventare forma». Anche il rapporto tra musica colta e le altre musiche è un tema emerso in diverse occasioni, sia per i possibili interscambi, influenze e contaminazioni che caratterizzano lo scenario del presente, sia per un confronto sul terreno del mercato, nel quale la musica classica, e ancor più la musica contemporanea, risultano generalmente perdenti. Sarebbe infatti miope da parte nostra ignorare che nel tempo è profondamente cambiato l’identikit dello studente di Composizione, che sempre più spesso si avvicina agli studi accademici dopo i più disparati percorsi all’interno della musica d’oggi e che d’altro canto, una volta finiti gli studi, non troverà facilmente accessibili le tradizionali opportunità lavorative, come l’insegnamento o l’inserimento nelle istituzioni musicali, teatri, orchestre, cori, rispetto alle opportunità offerte dalla popular music, dal jazz, dalle applicazioni musicali nei diversi media, televisione, cinema, videogiochi, fino alla rete. L’apertura di tanti nuovi corsi nei Conservatori testimonia questo interesse. In definitiva la figura del compositore

Il Rest Ensemble, da sin. Rebecca Raimondi, Alessandro Viale, Urška Horvat.

“puro” è un ricordo del passato, le storie e le aspirazioni dei nostri studenti sono plurali, come lo è il panorama sonoro in cui siamo immersi e come lo sono i linguaggi, i canali e gli spazi entro i quali la musica si esprime e viene veicolata. Da tutto ciò il compositore può decidere di rimanere estraneo, nel solco rassicurante della tradizione, oppure trarne linfa e suggestioni inedite, senza anacronistici distacchi, ma accettando di rimettersi in gioco. E da qui emerge anche il concetto di una creatività complessa e distribuita, una creatività che coinvolga forze e professionalità diverse, dal compositore, all’interprete che si riappropria di una ritrovata sensibilità creativa, dal sound engineer, all’esecutore elettronico, al videoartista, senza dimenticare le varie tipologie e ruoli che può assumere l’improvvisazione. Una concezione quindi orizzontale della composizione, come l’ha definita Sbordoni, che si affianca a quella decisamente più verticale, che pure, a pieno titolo, rimane sempre valida e percorribile. Tra le altre tematiche ricorrenti vorrei citare quella del rapporto con le proprie radici, musicali e culturali. E accanto a questa si colloca a pieno titolo il rapporto con i padri, modelli di

I compositori ospiti con i docenti di Composizione del “Casella”, edizione 2017. Da sin. Marco Della Sciucca, Dušan Bavdek, Matteo D’Amico, Nadir Vassena, Mauro Cardi, Mariella Di Giovannantonio, Claudio Perugini.

riferimento durante gli anni di apprendistato, ma anche causa di naturali conflitti generazionali, anche se va registrato che nei giovani questo rapporto costruttivo, ma anche critico con le radici e con i padri storici, sembra essersi sopito, o sostituito da qualcos’altro. Sono state anche affrontate le problematiche della diffusione della nuova musica, dei nuovi spazi in cui si programma (sempre meno in teatri o sale da concerto tradizionali e sempre più in aule universitarie, gallerie d’arte, o in quegli spazi nuovi ricavati da siti di archeologia industriale) e sono state illustrate le diverse organizzazioni degli studi musicali, della formazione dei musicisti, come del loro inserimento nel mondo del lavoro. Ne è uscito un quadro assai interessante, anche se ovviamente non esaustivo, del mondo musicale europeo, rappresentato in una fase critica come la presente, e sono state messe a confronto le soluzioni che si stanno adottando nei diversi paesi per sopperire alla generalizzata diminuzione di attenzione istituzionale verso la musica ed alla scomparsa del tradizionale ruolo sociale del compositore, o alla sua radicale trasformazione. La formula di “Comporre Oggi” si è conservata sostanzialmente immutata nel corso degli anni: durante le conferenze i compositori espongono le loro poetiche, i loro percorsi, la loro teoria e pratica della didattica della composizione e analizzano tecnicamente le loro composizioni. Ciascuna conferenza si arricchisce di contributi audio e video; inoltre, durante o dopo le conferenze, vengono eseguite dal vivo alcune composizioni, con interpreti allievi e docenti del nostro istituto, particolarmente sensibili nei confronti della musica contemporanea. La tavola rotonda conclusiva, con la partecipazione di tutti gli ospiti, rappresenta infine il momento clou della manifestazione: un’ulteriore occasione per stimolare la riflessione e la discussione sul senso della creatività in musica oggi e sul ruolo della musica nuova nella società, mettendo a confronto le esperienze dei compositori invitati con quelle dei docenti e studenti del Conservatorio Casella. In alcune edizioni si sono avuti eventi extra, come la presentazione, curata da Guido Barbieri, del volume Pensare le tecnologie del suono e della musica di Agostino Di Scipio, o il seminario tenuto da Patrizio Esposito e il successivo concerto monografico dedicati ad Aldo Clementi. Nel 2020 abbiamo per necessità sperimentato la formula della modalità online che si è rivelata molto efficace e ha permesso un numero di partecipanti molto elevato; abbiamo quindi realizzato su Zoom anche l’edizione del 2021. Nelle intenzioni degli ideatori e organizzatori di “Comporre Oggi” c’è da sempre una scommessa: parlare di composizione agli addetti ai lavori, ma anche a un pubblico eterogeneo, senza fare sconti sotto il profilo estetico e tecnico, può risultare proponibile in un’epoca in cui prevale la semplificazione, se non la banalizzazione, rispetto a tematiche per loro natura complesse? La risposta è stata incoraggiante, se la misuriamo con la nutrita e partecipata presenza degli studenti del Conservatorio, nel riscontro fornito dai tanti quesiti posti sulla composizione, nei sollecitati confronti tra le metodologie di insegnamento nei diversi paesi e nelle diverse scuole e nel contatto fecondo tra i compositori ospiti e gli studenti, i quali hanno spesso chiesto di poterne studiare le partiture e di poter mostrare loro i propri lavori. Una più completa panoramica delle dieci edizioni di “Comporre Oggi” è presente in rete all’URL:

http://contemporanea.consaq.it/comporre-oggi/

“Comporre oggi” su Musica+ nn. 36, 39, 43, 46, 50, 52.

CONSERVATORIO “ALFREDO CASELLA” L’AQUILA

COMPORRE OGGI

Convegno dedicato alle tematiche legate alla creatività compositiva contemporanea

Dal 2012 al 2021 - 10 edizioni

COMPOSITORI INVITATI

Gabriele Manca, Paolo Rotili, Giampaolo Testoni, Christian Cassinelli, Wojciech Widłak, Emilio Calandín Hernández, Sidney Corbett, Toivo Tulev, Fausto Sebastiani, Hanuš Bartoň, Alessandro Sbordoni, Alessandro Cusatelli, Patrizio Esposito, Alessandro Melchiorre, Rosario Mirigliano, Dušan Bavdek, Nadir Vassena, Matteo D’Amico, Edgar Alandia, Gyula Fekete, Wojciech Ziemowit Zych, Caterina Calderoni, Voro García, Bettina Skrzypczak, Ivan Fedele, Michele Tadini, Errollyn Wallen, Stefano Gervasoni, Francesco Filidei, Carla Magnan.

ACCADEMIE E CONSERVATORI EUROPEI DI PROVENIENZA

Cracovia (Polonia), Castellón (Spagna), Mannheim (Germania), Tallinn (Estonia), Praga (Repubblica Ceca), Lubiana (Slovenia), Lugano e Lucerna (Svizzera), Budapest (Ungheria), Valencia (Spagna), Londra (Regno Unito), Parigi e Lione (Francia), Conservatori di Milano, Latina, Cagliari, Benevento, Roma, Perugia, Genova e Como.

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