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Schumann e le suggestioni d’oriente
e le sue spiegazioni, seguita da un ciclo di 20 lezioni approntate dall’inventore del metodo, in cui l’applicazione dello stesso è presentata in forma concreta. A chiudere e completare il tutto concorre l’ultima parte, in cui tavole di appunti e disegni, studi sul gesto musicale e sul respiro, preparate direttamente da Alvaro Company mostrano chiaramente la scientificità e profondità dei suoi studi; questa serie di tavole fornisce un’ulteriore forma di pregio a questo libro che con esse unisce la sua funzione di testo divulgativo didattico ad un approccio estetico. Alvaro Company, allievo tra gli altri di Andrés Segovia e figura di riferimento del panorama chitarristico, nel 1960 nel Conservatorio di Musica di Firenze fonda il primo corso di Chitarra classica d’Italia. Quarant’anni di attività di insegnamento lo portano a modificare l’approccio didattico e a calibrare ogni lezione sulla persona che si trovava davanti, arrivando ad elaborare negli anni Ottanta, una metodologia esecutiva non più incentrata sugli aspetti tecnici strumentali, ma aperta ad una visione d’insieme di tutto l’essere, focalizzando l’attenzione sul rapporto musica-corpo. Questo straordinario lavoro gli vale, tra gli altri riconoscimenti, il Premio Massimo Mila “per l’esemplare impegno didattico di una vita”. La metodologia esecutiva cosi creata prende il nome di “Biodinamica musicale”, ed è rivolta agli strumentisti di qualsiasi genere. Basata sul rapporto psico-fisico esistente tra respiro e gesto, pulsazione e andamento, si incentra sulla consapevolezza del proprio corpo e sulla naturale emotività che esso contiene. Armonizzando il contatto con lo strumento, in un’intimità che si integra spontaneamente con le diverse situazioni in cui uno strumentista può trovarsi ad esibire, come teatri e sale da concerto, chiamati da A. Company “spazi sonori”, si può arrivare a fondere armonicamente questi aspetti apparentemente scissi, per creare quella sintonia con il pubblico, fondamentale per il successo di qualsiasi esibizione. Perfezionare nel musicista la coscienza della postura, la consapevolezza del corpo, il flusso delle energie, l’emotività e la gestualità data dalla tecnica strumentale e armonizzata con il respiro, sono gli obiettivi di questa metodologia. Alvaro Company, non ha mai voluto pubblicare la sua biodinamica musicale, perché come ci racconta l’autrice “Anche i pensieri più profondi e le verità più sottili, una volta espresse su carta, rischiano di diventare banali e incomprensibili”. Domenica Pugliese riesce a superare le difficoltà presentate dal mettere per iscritto un lavoro essenzialmente pratico e fatto di percezione, presentando in modo chiaro una metodologia didattica che altrimenti avrebbero rischiato di essere appannaggio di pochi.
Andi Zeka
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Alvaro Company
ROBERT SCHUMANN E LE SUGGESTIONI D’ORIENTE
Un’indagine dell’esotismo musicale nelle pagine del compositore romantico
FRANCESCO MONTI
L’esotismo in musica. Il caso Schumann Fondazione Mario Luzi Editore, Roma, 2019, pp. 281, € 26,90
Che la rappresentazione dell’altro da sé sia sempre stato un modo attraverso il quale parlare di sé stessi, è un tema riccamente affrontato nella letteratura degli ultimi decenni. In questo saggio, Francesco Monti propone un’interpretazione delle ricorrenze esotiche che si riscontrano nel catalogo musicale di Robert Schumann. Ma non solo: l’analisi musicologica della poetica schumanniana dell’altro viene collocata al centro di una ricca ricostruzione della storia del concetto di esotismo da un lato, e di studio sulle influenze e le ricezioni di questo in musica dall’altro. Prima dell’Ottocento romantico, l’esotico arriva in Occidente tramite l’immagine lontana del mondo ottomano, prima nemico di religione e poi di rotte commerciali: così nascono le moresche e le turcherie, balli, spettacoli e rappresentazioni comiche di un geograficamente diverso e lontano. Nel tardo Settecento l’esotico raccoglie invece la necessità di trovare risposte là dove il secolo dei lumi aveva fallito con