Muzi Kult n°19 - Maggio/Giugno 2015

Page 1

Muzi

Kult bimestrale

pag. 72 Federico Cimini "Pereira" e il "pilcoediV" pag. 78

pag. 13 Emidio Clementi "Notturno Americano"

La "Love Addiction" di Mad Simon

pag. 84 Isiah Mentor & Rub a Dub Band

anno 4째 | n째 19

PIOTTA Nemici



MUZI KULT anno 04 n° 19

Fondatore : Gennaro de Rosa Produzione: MUZI KULT Editore: Edizioni Emmekappa Responsabile grafico: Salvatore Greco Capo-Redattore: Monica Reale Redazione: Paolo Fulciniti, Marianna Chiarelli, Gennaro de Rosa, Monica Reale Hanno Collaborato a questo numero: Monica Reale, Alessandra Margiotta, Vladimir Costabile, Roberto Paola, Salvatore Greco, Fabrizio Cariati, Federico Cimini, Marco Ambrosi, Loredana Ciliberto, Simone Arminio, Gennaro de Rosa, Mirko Onofrio, Grazia Celico, Lo Staff di ‘Musica contro le mafie’ (Mary Chiarello) Concessionaria Esclusiva per la Pubblicità: OnMagPromotion onmagpromotion@gmail.com Pubblicato su www.issuu.com Distribuito gratuitamente © 2012 - Tutti i diritti riservati

OSPITI: PIOTTA Il Rapper Romano, in una lunga intervista tra futuro della musica, passato, incontri. Abbiamo fatto una chiacchierata su tante cose interessanti andando, anche, oltre la musica. Lo abbiamo conivolto e messo “ai fornelli” in Greatest Eats e ha preparato per noi una ricetta davvero speciale.

EMIDIO CLEMENTI Il 28 gennaio 2002 i Massimo Volume si sciolgono. Riprenderanno le attività insieme nel 2008 e pubblicheranno un album, dal titolo Cattive abitudini due anni più tardi. L’ultimo album del 2013 si chiama “Aspettando i Barbari”. Emidio ha da poco pubblicato “Notturno Americano” con Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò. Si parla di questo e di tanto altro nella rubrica di MArco Ambrosi “Alternativa-mente”

FEDERICO CIMINI Parliamo il giovane cantautore dell’uscita del suo nuovo singolo e del particolarissimo videoclip realizzato da Giacomo Triglia, dopo un lungo scambio di battute e di opinioni su cosa ci aspetta dal 28 maggio (da di uscita del suo nuovo disco)

RUB A DUB BAND La Rub a Dub Band è un gruppo di validissimi musicisti della reggae music. L’amore per i ritmi in levare ha portato questi artisti a conoscere un grande singer giamaicano, Isiah Mentor. Si sono incontrati in Etiopa e la nostra Alessandra Margiotta li ha intervistati per voi.

MAD SIMON “Love Addiction” è il nuovo Ep del rapper (uno degli mc dei Kalafro) insieme al chitarrista Fortunato Trefiletti; poesia di strada che diventa sublime e dà la possibilità ad ognuno di rispecchiarsi in un pensiero, una frase o più semplicemente in un simbolo. Li ha incontrati Monica Reale in una intervista doppia tutta da leggere e che mette in evidenza condivisioni, differenze e diversità.

MANDRAKE Dopo l’esordio convincente di “Zarastro”, uscito nel 2012, apprezzato da critica e pubblico, che ha permesso ai livornesi Mandrake di girare gran parte dell’Italia e pure l’Europa, nel gennaio 2015 esce “Dancing with Viga”; ne parliamo con lui, Giorgio Mannucci...

Muzi Kult 03


"Non Seguire il sentiero già segnato… và, invece, dove non vi è alcun sentiero e lascia una traccia…!"

MKrecords 4 sounds 1 label

mkrecords.it mkrecordslabel Mk__Records


LE RUBRICHE DI

Promo Highlights Artists Artists 8-27

28-43

46-63

Live

64-97

98-104

EDITORIALE ....................................................... 6 LE RUBRICHE DI MUZI KULT

MusiZodiaco di Fabrizio Cariati ................................ 8 CIMINEIDE di Federico Cimini ................................ 10 Suoni Pindarici di Roberto Paola ........................... 11 Alternativa-mente “Emidio Clementi” e “Mandrake” di Marco Ambrosi .................................................... 12 Camere a Sud [Federico Cimini - Negrita - Mirko Menna] di Simone Arminio ...................................... 16 Sveltine di Mirko Onofrio ....................................... 18 La Musica è Lavoro: “Il Ruolo della Siae” ....... 20 Rosso Fisso [Criticare, Apprezzare, Recensire] di Vladimir Costabile ............................................... 22 Greatest Eats di Piotta ........................................ 24

SPECIALE “Musica contro le mafie”

La Premiazione della 5^ Edizione .................. 30 Antecipazioni della 6^ Edizione ...................... 32 Musica contro le Mafie On The Road ............. 34 La Premiazione ............................................... 35 Il Documentario - “L’Alternativa” ................... 36 In Tour .............................................................. 38 Io Sostengo (i nuovi artisti sostenitori) ........... 40

“EMIDIO CLEMENTI”

“Alternativa-mente” intervista Emidio Clementi pag. 13

MUZI KULT “PHONE CHARTS” ..................... 42 PROMO ARTISTS

Renato Ciminelli .............................................. 44 Sinuosa ............................................................ 45 Daniele Sanfilippo ........................................... 46 Rossa Tiziano .................................................. 47 L’Artista del Mese: Vittorio Merlo .................. 50 Meet’n’Radio .................................................... 52 Meet’n’TV .......................................................... 56

HIGHLIGHTS ARTISTS

Piotta ................................................................ 62 Federico Cimini ................................................ 72 Mad Simon ......................................................... 78 Rub a Dub Band ............................................... 84

LIVE

On Tour ........................................................... 90

“FEDERICO CIMINI” “Pereira” e il “pilcoediV” pag. 72

Muzi Kult 05


CHI VOLETE LIBERO? Sono anni che mi interrogo su cosa sia “la verità”: un concetto impegnativo e complesso. “Con il termine “verità” si indica il senso di accordo o di coerenza con un dato o una realtà oggettiva, o la proprietà di ciò che esiste in senso assoluto e non può essere falso” Questa volta anche il caro dizionario non mi viene in aiuto nella risolvere del dilemma, anzi, paradossalmente me lo complica inserendo concetti come quello de “l’oggettività”; e anche lì son cazzi (Scusate il francesismo!). Per anni l’ho rinnegata, la “verità”, affermando con convinzione : “…non esiste affatto!” Ho alle spalle, neanche tanto indietro, una vita da ‘musicista attivo’ vissuta per la quasi totalità del tempo immerso in realtà, dove il significato di “verità” veniva ogni secondo messo in discussione. Non pensate però che io dica questo perchè si mettevan sù simposi nei quali si discuteva di concetti alti… No, no… intendo proprio che non vedevo intorno a me aderenza tra quello che si predicava (in alcuni casi mai termine poteva essere più adatto) e quello che poi si metteva in pratica nella realtà. La realtà è quella quando si calpesta la terra e non le assi di legno, per capirci meglio. Ho passato una decina d’anni a sguazzare in mari di “verità elastica” convincendomi che probabilmente avevan ragione loro: “La verità non esiste”. Il punto è che, molti di questi “loro”, si ergevano a portatori di “verità”, censori, fustigatori, arrevotapopoli…ecc. Io ero (e magari sono ancora) “giovane e ingenuo” e mi faceva strano vedere i paladini del “sudismo” alle feste della Lega, i difensori dei diritti dei lavoratori

06 Muzi Kult


L’EDITORIALE

di Gennaro de Rosa

che licenziavano senza preavviso e senza giusta causa, i proletari senza prole, i cosiddetti ‘comunisti’ con una idea molto precisa della “propria proprietà privata” (e difficile da leggere questo ehehe), i difensori dei diritti della qualunque poi dire cose irripetibili nel chiuso della lamiera del furgone… e tanto, tanto altro. Io volevo bene a queste persone e credevo anche che pensarla come loro potesse essere il modo più giusto di crescere; il modo più veloce per non essere più “giovane e ingenuo” ma un vecchio che “ha capito tutto”. Perchè questa premessa ? Qualche minuto fa ho letto un post, in un blog, sulla nuova scena cantautorale del nostro paese. (cerco di semplificare all’eccesso). Si metteva a confronto la scena “degli anni 0” (i vari Brunori, Dente, Appino ecc) a quella degli anni ‘70 (DeAndrè, Lolli, Guccini ecc) su contenuti, spessore ecc. La questione cruciale era: perchè la politica, intesa come attenzione alla vita pubblica, è uscita dal raggio d’azione dei cantautori tradizionali? Perchè sono i personaggi come Fedez e J-Ax deputati a “parlare dell’oggi” ? Perchè quelli della scena cantautorale “degli anni 0” non escono dal guscio e parlano ? Per rispondere a queste domande bisognerebbe conoscerli tutti in effetti. Io non ne conosco molti, ma qualcuno l’ho conosciuto, certo non siamo mai usciti insieme (sia nel senso americano [ho altri gusti] che in quello italiano) ma ci siamo incontrati più volte. Mi sono fatto anche io queste domande per un bel po di tempo. Venivo “dall’olimpo” di chi si espone, di quelli che parlano…e mi chiedevo: “minchia ma questi non dicono niente?” “Non avranno nulla dire probabilmente…!” mi dicevo … ma non li ascoltavo. Mi rifiutavo di ascoltare questa fantomatica scena degli anni zero… “Già partono male con il numero, figuriamoci…” - pensavo. Poi, sono fatto così, quando scopro le persone e mi confronto con il loro modo di essere, con la loro vita (quella vera, quella con i piedi sulla terra e non sulle assi di legno) allora lì mi metto in discussione in un processo totalmente inverso rispetto a quello iniziale. Leggo un testo, lo ascolto e scopro che in quel testo ci sono scritte le cose che comunemente questa persona fa nelle sua vita, ma davvero però ! A quel punto mi dico…dai, vedi… non fa proclami politici nella sua vita pubblica e in quella privata, è uno che ha una aderenza maggiore al concetto di verità rispetto a quelli di cui parlavo prima. Poi se indaghi un altro pò, scopri che nei testi non parla di cas-

sintegrati, di lotte per il sud italia, di licenziati, di articolo 1819-20-21 o di lotte contro qualunque cosa…e ti accorgi però che questi principi li fa suoi e li applica realmente nella vita di tutti i giorni, con le persone che lavorano per lui, con lui. [Non ho più molto spazio e ce ne sarebbe bisogno stavolta… ma non si può vanno rispettate le regole delle battute] Ultimamente non mi interrogo più sulla verità, ma mi faccio tante domande sulla “retorica” (mi occupo per gran parte dell’anno di un progetto molto particolare che viaggia sempre sul filo del rasoio)…e di tanto in tanto mi ritrovo a canticchiare questa canzone: “Alla fine ti sei sposato, alla fine lo hai fatto in chiesa, alla fine hai rinunciato anche all’ultima pretesa. E alla fine ti sei piegato alle logiche del mercato, Il televisore al plasma e il divano cammellato / E’ il tempo delle molotov, Tutti pazzi per Maria, Ufficiali e gentiluomini della polizia non ti rincorrono più / Ahi, ahi, ahi / E’ un mambo proletario / Come farà chi non ha un soldo ad apparire milionario? / Alla fine ti sei scordato anche la felce e il mirtillo, e quel pugno chiuso in tasca sembra quasi un armadillo / E hasta la victoria, hasta siempre sopra Ebay, adesso tutto fila liscio, sembri quasi Casadei… Non ti preoccupi più. E la rivoluzione, Che Guevara e Pinochet, adesso ballano felici sulle basi di Beyoncé… Non si rincorrono più / Ahi, ahi, ahi, E’ un mambo bandolero / Come farà a cambiare il mondo? Questo è davvero un gran mistero…”. Mentre la canticchio penso che un brano che più efficace di questo non lo sentivo da un pò… forse dai tempi di “Destra/Sinistra” di Gaber…sì però lui era Gaber e quello il suo unico brano qualunquista. Io invece credo sempre più che sia cambiato il linguaggio… per fortuna. La verità (e scusatemi per l’uso improprio di questa parola!) è che ne abbiamo le palle piene di chi ci dice cosa dobbiamo fare e poi fa il contrario di ciò che dice. Io, ora che sono un pò meno giovane e un pelino meno ingenuo (un pelino minuscolo), preferisco chi, sorridendo e facendomi sorridere, mi regala un spunto di riflessione su quanto si stia un pò tutti diventando dei pirla. E per chiudere, visto che sono stati messi sul banco degli imputanti, la domanda nasce spontanea: Chi volete libero Brunori o J-Ax ?? Io me ne lavo le mani !!

Muzi Kult 07


MUSIZODIACO

di Fabrizio Cariati

Carissimi lettori di Muzi Kult, bentrovati nella rubrica del Musizodiaco. Oramai lo sapete che mi diverto a leggervi gli astri e a scrivere la parodia dei tratti caratteriali dei segni zodiacali, fino ad esasperarli in una caricatura surreale. Sono anche un po di parte, per esempio sono abbastanza cattivo con il mio segno zodiacale (prima o poi ve lo svelo) e con i segni delle donne che mi hanno spezzato il cuore (due e mezza in tutto), mentre sono più buono con i segni zodiacali delle persone che invece stimo. In ogni caso, mi prendo la libertà di citare gli aspetti caratteriali più rappresentativi e invitarvi a lavorare sul loro contrario. Quindi, cari lettori, non prendetemi troppo sul serio, ma provate a riflettere sulla vostra personalità e mettetevi in gioco per dimostrare a voi stessi che gli aspetti più saldi del vostro carattere possono mutare, non definitivamente, ma quando è necessario, per il vostro quieto vivere. Un saluto affettuoso e buona musica sempre.

...sono abbastanza cattivo con il mio segno zodiacale (prima o poi ve lo svelo) e con i segni delle donne che mi hanno spezzato il cuore (due e mezza in tutto), mentre sono più buono con i segni zodiacali delle persone che invece stimo

08 Muzi Kult


a

ARIETE

21-03 / 20-04

b

TORO

21-04 / 20-05

c

GEMELLI

21-05 / 21-06

Impulsivo e onesto, coraggioso e sincero, però ti incazzi facilmente. Il tuo problema è la fretta ed il mio consiglio è quello di leggere un libro, ma solo una pagina al giorno. Alla fine della lettura non ricorderai nulla, ma avrai imparato una lezione.

Affidabile, realista e con i piedi saldamente per terra, forse troppo. Il mio consiglio per te è sfidare la forza di gravità, potresti provare col gioco della fiducia, che consiste nel lasciarti cadere all’indietro, dove ovviamente, dovrà esserci qualcuno ad afferrarti prima di toccare terra. Prova

Intelligente, vivace, curioso, ma ti stanchi facilmente. Il mio consiglio è quello di prenderti un impegno da portare a termine, per esempio potresti iscriverti in palestra e pagare 3 mensilità in anticipo, così, forse, non molli.

d

e

f

CANCRO

22-06 / 22-07

LEONE

23-07 / 23-08

Molto intuitivo e sensibile, legato alla famiglia, all’infanzia e al passato. Il tuo problema è la tua permalosita’. Ti consiglio una serata tra amici a base di alcool, e lasciati prendere in giro senza prendertela a male, sarà istruttivo.

Stabile e concreto, ambizioso e orgoglioso, nobile e fiero ma altrettanto generoso. Il mio consiglio? Prova a sciopera, lascia che per le prossime 24 ore non sia tu il re della giungla e osserva attentamente quello che accade intorno. Anarchia?

g

h

BILANCIA

23-09 / 22-10

SCORPIONE 23-10 / 22-11

VERGINE

24-08 / 22-09

Attento ai dettagli, dotato di realismo e puntiglioso. Sei il segno dei lavoratori. L’insicurezza fa parte del tuo carattere. Il mio consiglio è quello di andare in vacanza senza comunicarlo ai tuoi superiori e senza prenotare nulla. Vai in aeroporto e prendi il primo volo che parte. Ti farà bene.

i

SAGITTARIO

23-11 / 21-12

Adori la compagnia di amici e partner e non ti piace stare solo. Sei l’equilibrio in persona e hai Buon gusto. Hai un piccolo problema nel prendere le decisioni. Il mio consiglio per te è quello di restare solo per qualche giorno e decidere come impegnare il tuo tempo libero. Anche l’ozio va bene.

Sei combattivo e le difficoltà non ti spaventano mai. Introverso e profondo, troppo. Hai un ottimo intuito, spirito critico e indagatore. Il mio auspicio per te è che tu possa trovare un partner capace di soddisfare le tue seghe mentali, che è un tantino più complicato di un banale orgasmo.

Cuore ottimista e generoso, carattere aperto e simpatico. Sei di larghe vedute e lungimirante. Il tuo problema è legato alla tua ingenuità ed il mio consiglio è quello di parcheggiare la tua bicicletta senza legarla. Vedrai che dopo pochi minuti ne troverai 2 di biciclette.

j

k

l

CAPRICORNO 22-12 / 20-01

Determinato e affidabili, ambizioso e tenace. Sei per le costruzioni lente e solide. Il mio consiglio per te è quello di costruire un aeroplano di carta nel minor tempo possibile, capace di spiccare il volo. Ritengo che possa esserti utile.

ACQUARIO 21-01 / 19-02

Disponibile e sincero, grande amico e comunicatore. Una persona schietta. Il tuo problema è il poco realismo. Il mio consiglio è quello di passare un po di tempo in una stazione dei treni o delle corriere, giusto per assaporare un po di reale umanità, una dura realtà, una terapia d’urto.

PESCI

20-02 / 20-03

L’infinito ti rappresenta, siete sognatori, teneri e dal cuore grande. Siete molto influenzabili da chi vi circonda, quindi occhio a chi frequentate. Il mio consiglio è quello di fare attenzione a non essere schiavi della vostra libertà.

MUSIZODIACALMENTE Una vecchia pubblicità, di una nota marca di telefoni cellulari, mostrava come, la melodia della suoneria del telefono che squilla ad una persona, rimane impressa alle persone vicine, che poi si dileguano canticchiando quella melodia, trasmettendola ad altre persone ancora. Di recente mi è successo una cosa simile, facevo colazione in un bar, e nel locale passava un brano che poi ho canticchiando per tutto il giorno. Il mio invito per voi è quello di individuare una musichetta che vi rispecchi, e di fischiettarla quando uscite di casa. Le persone che incrocerete ne rimarranno ispirate.

“Smettere di leggere l’oroscopo della tua/o ex non te la farà dimenticare prima” Muzi Kult 09


CIMINEIDE

di Federico Cimini

LIBRI, CITAZIONI, COPERTINE.

Il libro del mese, il terzo di questa rubrica, è “Sostiene Pereira”, di Antonio Tabucchi. È un romanzo in cui la storia (quella scritta dai vinti più che dai vincitori) si accompagna al sentimento, all’amore universale, alla presa di coscienza e, soprattutto, all’idea principale, a mio parere, di tutto il libro: il cambiamento. Sostiene Pereira ci dice che cambiare è possibile, è naturale, è normale, quasi senza nemmeno accorgersene. Il corso degli eventi si impone nella vita di tutti i giorni e sta a noi riuscire a coglierlo in maniera positiva, accogliendolo o restandone fuori. Pereira, giornalista del quotidiano “Lisboa”,voleva restarne fuori, volendosi occupare solo di cultura, di classici, di traduzioni e recensioni. Poi la svolta, che non posso stare qui a raccontarvi. Lo spoiler è roba da gente cattiva.

Sbaglia chi pensa che sia un romanzo “socialmente impegnato”. Certo, la storia accompagna e aiuta lanarrazione (è ambientato nella Lisbona del 1938), però qui, ciò che conta davvero sono le “ragioni del cuore”, che è un “impegno” di gran lunga più grande. Sostiene Pereira mi ha dato tanto, mi ha accompagnato in un periodo di cambiamento personale che, proprio come nel libro di Tabucchi, non sapevo nemmeno che stesse avvenendo. Ciò che lascia, però, alla fine, è una sensazione di pace e tranquillità, è un respiro profondo, è una quiete dopo la tempesta. E una vita più colorata. E’ un romanzo di formazione tra i migliori del genere. Costa intorno alle 10 Euro. Consigliato a chi non lo sa.

LA CITAZIONE “Le ragioni del cuore sono le più importanti, bisogna sempre seguire le ragioni del cuore, questo i dieci comandamenti non lo dicono, ma glielo dico io.”

10 Muzi Kult

vuoi consigliare un libro per la prossima CIMINEIDE? scrivi a info@federicocimini.it”


SUONI PINDARICI

Da Correggio la Liberazione in chiave musicale di dimostrare che resisto”, ha dichiarato, dedicando il concerto “ai martiri degli atroci naufragi del canale di Sicilia, perché la memoria del valore dei nostri partigiani ci aiuti a fronteggiare le mostruosità del mondo contemporaneo”. È arrivato poi il momento di Fabrizio Tavernelli, cantante, produttore, musicista e scrittore, deus ex machina dell’evento fin dalla sua prima edizione. Accompagnato da Marco Santarello (chitarra, cori), Alessandro De Nito (tastiere), Marco Tirelli (basso), Lorenzo Lusvardi (batteria), che ha presentato il suo ultimo album solista “Volare Basso” con incursioni nel repertorio degli AFA (Acid Folk Alleanza). Il suono attuale si muove tra songwriting, elettricità e avantgarde, con una costante attenzione per il testo. Giorgio Canali & Rossofuoco, hanno incendiato il palco “resistente” con il loro suono unico, intenso e deflagrante, prima di cedere il posto ai Giardini di Mirò con Max Collini, che hanno suonato per la prima volta alcuni brani composti appositamente per questo concerto, omaggiando “Gli occhi di”, le biografie narrate figlie dei

foto: Ivano Di Maria

Nel 70esimo anniversario della Liberazione e a 20 anni dal primo, storico, “Materiale Resistente”, si è rinnovato a Correggio il momento di condivisione dei valori di libertà che a partire dalla Resistenza hanno fondato la nostra Costituzione. Il 25 aprile si è svolta la manifestazione materialeResistente20.15. Sul palco parte del cast originario dell’evento del ‘95 con molte “novità” e la partecipazione delle principali associazioni di volontariato nazionali. Un evento atteso e particolarmente sentito in questi luoghi al quale ha dato il via il concerto di Cisco (ex Modena City Ramblers) presente per la prima volta dopo vent’anni con una formazione speciale in acustico, con la partecipazione di Giovanni Rubbiani e Francesco Magnelli, e il toccante intervento del “Comandante Diavolo” Germano Nicolini. Subito dopo è stata la volta di Mara Redeghieri (storica voce degli Ustmamò) con il suo nuovo progetto “Dio Valzer/Attanadarà”, da lei definito “un sacchetto di canti anarchici”, accompagnata da chitarra, contrabbasso, coro e voce narrante. “È la mia maniera

“Viaggi della Memoria Istoreco”, scritte da Arturo Bertoldi. Anche Lo Stato Sociale hanno proposto i pezzi del loro nuovo album (“L’Italia peggiore”), oltre alle canzoni del funambolico e acclamato primo disco “Turisti della democrazia”. A chiudere il concerto un nome e uno slogan: Post-CSI, “Resistere è: insistere di esistere”. Massimo Zamboni, Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Angela Baraldi hanno presentato una nuova opera, “Breviario Partigiano”, cofanetto contenente documentario, disco e un libro con frasi, pensieri e aforismi scritti da musicisti, artisti e giornalisti, la cui produzione è stata curata dal comune di Correggio e da una campagna di crowdfunding su Musicraiser. Con gli stessi valori e la consapevolezza di una viva memoria, ci si lascia con l’appuntamento per il giorno successivo, a Carpi, per “Schegge di Tempesta Resistenti”, con in piazza i Tre Allegri Ragazzi Morti, Uochi Toki, Il Pan del Diavolo, Pierpaolo Capovilla. All’interno del concerto, il reading di Schegge di Liberazione, un ebook sulla Resistenza collaborativo e gratuito, pubblicato online dalla casa editrice e blog Barabba, presentato in forma di reading con accompagnamento musicale.

foto: Ivano Di Maria

Suoni resistenti.

di Roberto Paola

Muzi Kult 11


ALTERNATIVAMENTE di Marco Ambrosi

Cari Lettori, eccoci ad un’altra puntata di Alternativa-Mente, interviste da musicista a musicista. Questi sono giorni di manifestazioni musicali, dalla festa della Liberazione fino alla festa del Lavoro, concerti legati a momenti importanti per il nostro paese e la musica è colonna sonora delle giornate più significative della nostra società. Riflettendo su questo ho pensato che gli anni migliori della musica italiana alternativa, per la nascita di un vero movimento musicale, sono stati quelli legati a un periodo politico ben definito, che era legato soprattutto ai centri sociali e alle posse. Oggi non ci sono più dei luoghi di aggregazione giovanile così importanti come lo sono stati i centri sociali, luoghi in cui si è costruita una cultura davvero alternativa e che ha prodotto quella musica che dopo vent’anni è diventata anche mainstream. Mi chiedo perché oggi non si riesca più a creare dei luoghi di

aggregazione culturale così significativi e importanti e perché la diffusione della musica alternativa sia diventata possibile solo grazie ai locali e ai promoter che continuano a investire il loro tempo e il loro denaro in ciò che gli piace. Sono cambiate le persone? Non abbiamo più voglia di “stare insieme”? Boh… Io continuo a farmi le mie domande e a cercare risposte e nel frattempo vado avanti con la mia rubrica. Questa volta ho intervistato due artisti molto importanti del panorama italiano, si tratta di Emidio Clementi, leader dei Massimo Volume appena uscito con il suo Notturno Americano, che credo sia stato uno degli artisti che ha influenzato di più il panorama musicale alternativo, e Giorgio Mannucci, leader dei Mandrake e, secondo me, tra le migliori “penne” in circolazione. Buona Musica!!!

IN QUESTO NUMERO:

Emidio Clementi

Mandrake 12 Muzi Kult


ALTERNATIVA-MENTE

Emidio Clementi, nato ad Ascoli Piceno e cresciuto a San Benedetto del Tronto, si trasf erisce in seguito a Bologna. Nel capoluogo emiliano, sul finire degli anni ottanta, fonda i Massimo Volume, originale gruppo rock nel quale scrive i testi delle canzoni, suona il basso e canta. Oltre a Clementi fanno inizialmente parte del gruppo Umberto Palazzo alla chitarra e voce (sostituito in seguito da Egle Sommacal), Vittoria Burattini alla batteria e Gabriele Ceci alla chitarra (sostituito in seguito, per un breve periodo, da Metello Orsini). Con i Massimo Volume incide cinque album: Stanze (Underground Records, 1993), Lungo i bordi (WEA, 1995), Da qui (Mescal, 1997), Club Privé (1999), Cattive abitudini (La Tempesta, 2010), Aspettando i barbari (La tempesta, 2013) e una colonna sonora: quella del film Almost Blue di Alex Infascelli. Il 28 gennaio 2002 i Massimo Volume si sciolgono. Riprenderanno le attività insieme nel 2008 e pubblicheranno un album, dal titolo Cattive abitudini due anni più tardi. L’ultimo album del 2013 si chiama “Aspettando i Barbari”. Ha da poco pubblicato “Notturno Americano” con Corrado Nuccini dei Giardini di Mirò.

Emidio Clementi

Emidio, hai iniziato la carriera discografica all’inizio degli anni ‘90. Quali pensi siano le principali differenze nel mondo musicale di allora e quello di oggi? Credo che oggi ci sia una maggiore professionalità tra le maestranze. Non so tra i musicisti. Ne ricordo di molto validi anche vent’anni fa. Rispetto ad allora però, col tempo si è creata una tradizione musicale piuttosto solida. I gruppi emergenti, oggi più di ieri, prendono come modelli non solo i gruppi inglesi o americani, ma anche quelli della scena nostrana. Con i Massimo Volume siete stati e siete ancora una delle band che ha influenzato di più il rock italiano e tu, in particolare, con la tua scrittura, hai sempre rappresentato un esempio di qualità indiscussa a cui, soprattutto oggi, guardano molti giovani artisti. Quanto paga tutto questo a livello discografico? Ha pagato in termini di credibilità. Abbiamo un pubblico fedele, che ci accompagna da anni, pronto a perdonarci anche qualche passo falso. Ma nello stesso tempo, questa stessa credibilità ha fatto avvicinare alla nostra musica le nuove generazioni. Facendoci sentire meno vecchi di quanto siamo.

vedere il futuro con una certa inquietudine. Se la tua carriera iniziasse oggi, nell’epoca dei social network e dello streaming gratuito, cosa faresti? Credi che il tuo percorso sarebbe lo stesso? C’è più offerta e forse sarebbe più difficile farsi largo, non so. La rete può aiutarti promozionalmente, far girare il tuo nome, puoi inventarti dei buoni colpi pubblicitari e raggiungere facilmente un Secondo te, esiste, potrebbe esistere o è esistito nel mondo musicale alter- mucchio di persone, ma se si fa un discorso di tenuta, la cosa più importante è scrivere canzoni che suscitino emozioni in chi le nativo un movimento collettivo che vada nella stessa direzione? Ci sono state e ci sono ancora le scene: quella garage, quella hip ascolta. Come mezzo di diffusione rimane il migliore. hop, il punk, il reggae. Nei rapporti coi media è più efficace presentarsi come scena. L’impatto è maggiore. L’importante è non Cosa c’è nel futuro musicale di Emidio Clementi? Quali progetti ci sarimanere intrappolati nei clichés o in qualche ideologia, estetica ranno dopo Notturno Americano? Ho un disco in uscita insieme a Marco Caldera in cui io suono il o politica. piano e ho scritto i testi, mentre lui si occupa dell’elettronica. Poi Viviamo in un’epoca in cui è difficile trovare e mantenere un’occupazio- sto scrivendo un nuovo romanzo e spero presto di cominciare a preparare insieme agli altri un nuovo disco dei Massimo Volume. ne, secondo te la musica, oggi, può essere un lavoro? Se guadagni abbastanza da poterti mantenere solo con la musica, suonare diventa un lavoro, non ci piove. Ma è vero che accanto al privilegio di vivere creando, sei facilmente destinato a

Muzi Kult 13


ALTERNATIVA-MENTE

Mandrake. Dopo l’esordio convincente di “Zarastro”, uscito nel 2012, apprezzato da critica e pubblico, che ha permesso ai Mandrake band livornese di girare gran parte dell’Italia e pure l’Europa, nel gennaio 2015 esce “Dancing with Viga”, per l’etichetta di Bolzano RiffRecords (distribuzione Audioglobe) in collaborazione con InnerAnimalRecordings e RockContestRecords. Il disco vede due importanti collaborazioni: la prima con la cantante Lisa Papineau, artista losangelina che vanta collaborazioni con gli AIR (nel disco “Talkie Walkie”) con gli M83 e Jun Miyake. Lisa è anche membro dei BIG SIR, duo che porta avanti insieme a Juan Alderete (ex bassista dei Mars Volta); la seconda con l’unica orchestra italiana di ukulele, il Sinfonico Honolulu vincitori del premio Tenco 2013 per l’album “Maledetto Colui Che E’ Solo” realizzato con Mauro Ermanno Giovanardi.

Mandrake

Giorgio, prima con i Walrus e ora con i Mandrake ti esprimi attraverso una band, anche se tu sei il principale autore. Che differenza c’è oggi in Italia ad esprimersi attraverso una band o come solista? Come solista, ufficialmente non ho mai fatto uscire niente, quindi non ti saprei dire con esattezza. Ho avuto delle esperienze di concerti, in cui ero completamente da solo, nella mia città e anche all’estero (una volta in Svizzera) e lì mi sono reso conto quanto diverso sia l’approccio e l’attitudine che devi mantenere di fronte al pubblico. Non puoi fermarti mai. Devi sempre mantenere alta l’attenzione e talvolta, se le venue sono intime, devi cercare di coivolgere il pubblico che ti sta davanti interagendoci il più possibile. La prossima domanda sembra banale e stupida, o anche provocatoria, ma visto lo stato di crisi in cui si trova il mondo musicale oggi, che ormai investe anche la musica dal vivo, ti voglio chiedere, che lavoro fai? Sto facendo di tutto per vivere esclusivamente di musica ma mi resta spesso molto complicato. Insegno la chitarra ai bambini piccoli per un’associazione che si occupa di far avvicinare il mondo dell’infanzia alla musica, e l’estate faccio il driver-guide per i turisti stranieri che arrivano nel porto di Livorno in Crociera. Porto piccoli gruppi a spasso per la Toscana a godersi le nostre meraviglie.

della prima decade dei 2000 e c’era solo myspace. Usava molto ma non aveva la forza estrema dei social network di ora. Negli anni 90 avrei dovuto spedire tonnellate di dischi a etichette o persone che magari non avrebbero mai ascoltato niente...e io non lo sarei mai venuto a sapere. Giorgio secondo te oggi esiste un movimento comune all’interno della Oggi tutto questo è molto più facile e immediato. La comunicazione è diretta, immediata. cosiddetta musica Alternativa Italiana? Non te lo saprei dire. C’è uno strato di artisti che hanno fatto tanta gavetta che oggi si godono un’ottima fama e riescono a vivere Cosa dobbiamo aspettarci dal futuro musicale dei Mandrake? Stiamo lavorando ancora sul tour e la promozione del nostro sedi musica. Subito sotto c’è un substrato di artisti e musicisti (si parla di cifre condo disco “Dancing With Viga”, che è uscito a Gennaio 2015. Crediamo molto in questo lavoro e ne siamo estremamente sodgrossissime) che è completamente sulla stessa barca. disfatti. Per ora sta dando i suoi frutti e delle belle soddisfazioQuanto ti ha aiutato la tua città, Livorno, nel tuo percorso musicale e ni: partecipazioni a radio importanti (RadioRai1 su tutte, ospiti di John Vignola), ottime date nei live club e grandi riconoscimenti discografico? Vivo qua da ormai 31 anni. Ci suono da ormai 15. Ho sviluppato dalla carta stampata e dal web. amicizie e fratellanze con persone che lavorano o vivono di mu- Adesso abbiamo le ultime date della prima parte del tour, dopo sica. Per fortuna Livorno è una città molto produttiva da questo di che, avremo qualche data in estate e poi rinizieremo il tour nei punto di vista e quindi direi che sì, mi ha sicuramente influenzato club con l’arrivo dell’autunno. Verso Novembre stiamo organizzando pure un tour europeo a cui teniamo molto. e stimolato. Insomma restate in contatto con noi e venite a trovarci sul nostro Prova a immaginare di aver esordito nei primi anni ’90, sarebbe stato sito www.wearemandrake.com o sul facebook www.facebook. meglio o peggio? Come credi sarebbe stato il tuo percorso senza i social com/wearemandrake network e lo streaming gratuito? In parte l’ho fatto. Il mio primo disco con gli Walrus usciva a metà

14 Muzi Kult



CAMEREASUD di Simone Arminio

Una finestra aperta, magari sul mare. Le tende che volano, attirate dal vento. Il luogo, comprensibilmente, è a Sud, e ciò influisce non poco sulla musica. Da quando l’ho capito faccio sempre lo stesso esperimento: giudico un disco solo dopo almeno due ascolti. La prima volta mi direziono a nord. Fermo e concentrato, a finestre chiuse. La seconda volta guardo a Sud. L’attenzione tutta rivolta agli errori, la finestra aperta, a volte reale, altre immaginaria, ma quasi sempre orientata a Sud.

16 Muzi Kult

CHE FINE HANNO FATTO I FESTIVAL ? Che fine hanno fatto i festival? S’era detto: saranno la nuova linfa per la musica italiana, visto che i dischi non si vendono più. E infatti tra la seconda metà dei Novanta e la prima metà dei Duemila, era tutto un fiorire. C’erano i mostri sacri come l’Arezzo Wave e le rassegne di provincia, e c’erano i Festival dai nomi più strani e buffi: di tutto, perché tutto faceva brodo, moltiplicando le possibilità per i musicisti e gli spettatori. Così capitavi un pomeriggio in un paese di mare, in Abruzzo, e vedevi i manifesti di un concerto di Patty Smith, oppure facevi un giro nell’entroterra e ti ritrovavi in un campetto di campagna insieme a tutti gli artisti italiani indipendenti del momento. Fantastico. Poi è successo che il mercato dei dischi non è ripartito (è rinato quello dei vinili, ma questa è tutta un’altra storia), e pure il giro dei festival si è spento. Se l’è mangiato anche lui la crisi economica, denotando in tutta la sua crudezza un altro problema italiano: la musica live, nel Belpaese, dev’essere gratis. Quindi, delle due l’una: o gli artisti suonano per l’anima del piffero, oppure c’è un’amministrazione comunale illuminata, un assessore in predicato elettorale, un parlamentare lungimirante, che finanzia il festival con soldi pubblici. Così è, se vi pare, e infatti quando i soldi sono finiti, sono finiti i festival. Sparito tutto, esclusi gli ultimi higlander come Ferrara sotto le stelle, il Concertone del Primo maggio e poco altro. E poiché anche la provvidenza in questo mondo è a termine, a un certo punto sono finiti anche i soldi della festa religiosa del santo patrono. Un segno dei tempi l’avevo visto dalle mie parti, nel Crotonese, molti anni fa, quando d’un botto a un certo punto eravamo passati da un Michele Zarrillo sulla cresta dell’onda a Lupo Dalla, imitatore del più ben noto cantautore. Ecco, non era un caso: da lì è stato un dilagare. Oggi di festival e mnmsanti patroni in grado di non farsi ridere dietro ne sono rimasti due o tre. E allora che si fa? Da qualche parte la musica dovremmo pure sentirla. Negli stadi, certo, pagando. Ma da queste parti si paga solo per Liga, Vasco e pochi altri. Ma questa rubrica è finita, e dopo la pars destruens di questo discorso, ora mi toccherebbe costruire. Ecco, allora, proporrei due cose: 1) Convincete chi vi amministra che, finite le elezioni, forse i concerti e la musica dal vivo potrebbero tornare a essere pensati come un momento di crescita culturale per una comunità. Qualcosa, anche senza strafare. Ma sempre. 2) Convincete i vostri amici che una nuova custodia colorata per il cellulare, costo dieci euro, se ben ci pensano, vale quanto il biglietto di quel concerto che vi piacerebbe. E in quanto a colori, lasciate fare, non c’è paragone.


Voto

7+

Da ascoltare potendo, su un biplano che sorvola le cartiere del basso lazio o i litorali abruzzesi

FEDERICO CIMINI Pereira (2015, Mk Records/Self) Eccolo qui, l’ultimo cantautore. Cimini arriva lungo sulla scia degli anni Zero, che a loro volta avevano ripreso in mano un discorso di creatività e disimpegno lasciato al palo negli anni ‘80. Il disimpegno, però, vuol dire anche questo: prendersi il lusso di non seguire le mode, di essere fuori tempo. Tanto bastano i contenuti. Quelli musicali, che nel suo secondo album, Pereira, sono in grado di aprire nuovi mondi e orizzonti di chitarre pulite. Quelli vocali, che sanno guardare oltre la pur valida voce rauca, e quelli letterari, così carichi di sensazioni del passato, ironie del presente e il giusto disincanto sul futuro. Cosa c’è di diverso? Praticamente tutto. Perché se in dischi del genere è troppo facile scadere nell’errore del già sentito, è pur vero che una ricetta e una lista d’ingredienti non fanno il dolce già finito. Tutto dipende dal dosaggio, dalla mano che mescola, dalla voglia e dalle saensazioni capaci di tradurre in musica e parole. Ecco: è qui che Cimini si distingue da un Colapesce. Più vicino alla lussuria di un Brunori, suo conterraneo, o alla follia di uno Stato Sociale, anche se molto meno impegnato. C’è Rino Gaetano, nelle sue canzoni, ovvio, ma a quello ormai siamo abituati. Si protesti o meno, non è ancora finito il momento in cui le sue radici dimenticate continuano a fiorire e buttare fuori fiori e colori. Che quell’imponente figura non disturbi, in questo disco, per fortuna è un dato: Cimini non è un clone, non ancora, e per fortuna.

NEGRITA Nove (2015, BlackOut/Universal)

Voto

8

Da ascoltare in macchina sull’A 14, possibilimente al tramonto

Sembravano morti da tempo, i Negrita. E invece stavano solo evitandoci il peggio. Si sono riposati: meglio non emulare se stessi. Starsene zitti zitti e ritornare al momento giusto. Nove dischi, d’altronde, non sono certo pochi. Questo Nove è nato in Irlanda, e già qui uno potrebbe prendersela con i soliti gruppi che non hanno idee e perciò decidono che un luogo nuovo li possa ispirare. Beh, in questo caso pare non valga, non in quel senso almeno. Pau e soci sono andati, sì, in Irlanda, ma in un’anonima città, in una sala di incisioni isolata, e lì più che nuovi stimoli hanno ritrovato loro stessi in brani già epici come ‘Se sei l’amore’, ‘Il nostro tempo è adesso’ o ‘L’eutanasia del fine settimana’. Un plauso a chi ha saputo tenere la rotta, ma anche ai turnisti. Che poi sono musicisti. E se turnista sta semplicemente per ‘musicista bravo anche se non ha fondato la band’, allora ben venga anche quel termine. È il caso, in questo disco, del polistrumentista Guglielmo Ridolfo Gagliano e del bassista Giacomo Rossetti, che non finiscono in copertine e nelle foto ufficiali ma hanno dato sostanza e idee musicali a Nove. Rendendolo un ottimo disco.

MIRCOMENNA ‘Io Domenico e tu’ (2015)

Voto

9

Da ascoltare tra i ciuffi di grano maturo e gramigna che spuntano ai bordi della Statale 106 Jonica

Un disco live che ripercorre la storia della musica italiana attraverso i brani cardine di Domenico Modugno. L’hanno già fatto tanti altri, certo, ma chi conosce il bolognese Mircomenna sa che, da sempre, è in grado di dare alle cose – sue o altrui – una naturale aura di capolavoro. Io, Domenico e tu ne è un esempio: ripercorre brani molto noti ‘Malarazza’, Vecchio frack’ o ‘Io mammeta e tu’ sapendogli fornire una chiave del tutto differente. E poi riscopre vecchie perle per appassionati come ‘ ‘O ccafè’, ‘Un calcio alla città’ o ‘Lazzarella’ ridandogli splendore. E ricondando a noi e a se stesso come tutto ciò che conta, nella musica italiana, Domenico Modugno in fondo l’aveva già fatto. Ma poiché non basta mai appropriarsi di una vecchia gloria e ricantarla, anzi, molto spesso si fanno più danni che bene, il plauso più grande va fatto al cantautore Mircomenna. Capace di spaziare tra gli stili musicali e i dialetti italiani con una tranquilla sicumera capace di far sbiadire almeno tre annate di “docenti” e “studenti” di quegli orribili programmitelevisivi dove il talento sembra così a portata di mano. Ecco, cari discenti, prendete questo disco, pensate di conoscere questi brani, e poi stupitevi di fronte a un arrangiamento, al miracolo di un guizzo, un’idea, un arzigogolo al momento giusto e uno sconvolgente stravolgimento del tema dato. Rimarrete a bocca aperta, sperando che uno dei vostri docenti sia poi pronto, nei paraggi, a chiudervela con maestria.

Muzi Kult 17


SVELTINE di Mirko Onofrio

Anche questa terza edizione 2015 delle Sveltine sta volgendo al termine non senza bilanci e riflessioni. Da una parte la scelta, non dettata sia chiaro da una particolare strategia organizzativa ma da ragioni di logistica personale che non è utile star qui a spiegare poiché legate alla sprovvedutezza di un organizzatore ancora in erba quale io sono, di accorpare a due a due le Sveltine nell’arco di cinque mesi con una scadenza discontinua non ha certo giovato alla rassegna in termini promozionali o di affluenza diversamente da come è accaduto per le prime due edizioni dove invece le Sveltine andavano in scena una volta al mese consentendo così un respiro più ampio ma regolare tra un evento e l’altro e soprattutto una maggiore continuità nel parlarne. Amen, si prende e si porta a casa per la prossima. Dall’altra parte invece si riconferma l’efficacia della formula che sta alla base di Sveltine e la qualità o comunque il valore dei primi quattro eventi, a cui a giorni si aggiungono gli ultimi due, sembra in ogni caso essere riconosciuto dagli artisti coinvolti tanto quanto dal pubblico. Ma per un resoconto finale e definitivo vi rimando al prossimo numero della rubrica quando vi parlerò delle ultime due Sveltine di maggio mentre per ora dedichiamoci a quelle avvenute rispettivamente il 16 ed il 17 aprile nella sempre accogliente cornice del Bistrot dell’Acquario in collaborazione con uno staff impeccabile. I protagonisti della Sveltina del 16 aprile, indimenticabile per quanto mi riguarda, sono stati i Soviet Love da Torino. Esponenti molto attivi di quella che mi piace definire “improvvisazione meta radicale di matrice anarco-sado-punk” (la parola jazz è assolutamente bandita) dai contorni apertamente politicizzati e con uno spiccato senso del fatto antropologico che sottende alla musica senza rinunciare agli aspetti più evanescenti o addirittura mistici che le sono propri. Catartica e liberatoria, la perfomance, durata soltanto 28 minuti poiché non si asseconda che il proprio travolgente istinto e non le aspettative o le regole standard del fare show, ha visto mettere letteralmente sotto sopra il Bistrot per opera della sarda Annalisa Pascai Saiu, voce ed oggetti, e del contrabbassista torinese Michele Anelli. Perfettamente allineati tra di loro, mostrando una piena padronanza del potenziale esplosivo di cui possono essere capaci, contrappuntandosi con spietata lucidità i due musicisti ci hanno piegato alla loro idea di performance e di luogo dove essa avviene trasformando per 28 interminabili minuti l’atmosfera domestica e discreta del Bistrot in una specie di discarica tossica, buia e frastornante di quelli che non chiameremo certamente suoni e neanche rumori ma gesti sonori e visivi forti ed aperti, lontani

18 Muzi Kult

da ogni ecumenismo, affatto repressi, apocalitticamente chiari, dallo scontro facile e dall’assenza di sconti. Concludo la parte su di loro riportandovi un fatto accaduto proprio durante la performance. Durante il concerto io ho per un attimo distolto lo sguardo da loro per pubblicare su Instagram una foto scattata proprio in quel momento. Ad un certo punto sento sfrecciare verso la mia faccia qualcosa da cui riesco a scansarmi un po’ per caso e un po’ per prontezza . Era una specie di enorme imbuto di metallo che Annalisa aveva fatto rimbalzare sbattendolo per terra per cui in tutta velocità quel ferro infernale mi è venuto contro sfiorando praticamente il lato destro del cranio. Ora magari è esagerato dirlo ma l’avrei preso come un dono e non come uno spiacevole incidente ad opera di scalmanati. A chiudere la doppia Sveltina il giorno seguente sono stati invece Massimo Palermo e Mario Cosentini con una chicca di arte esistenziale fatta di grazia e calore e di un enorme tavolo completamente invaso da cavi di tutti i colori e di tutte le lunghezze per collegare tablets a dispositivi elettronici posizionati alle estremità del tavolo stesso dove, uno da una parte e l’altro dall’altra, ci hanno reso partecipi di un piano di fuga che avevano in mente da tempo, una fuga loro sì ma a ben vedere anche di molti di noi in questo particolare momento di turbinii migratori. La formula scelta è senza fronzoli installativi o sovrastrutture performative ma anzi diretta, schietta e onesta. Su di un video proiettato sopra le loro teste scorre con pacata discrezione una musica senza o con poche alterazioni, interruzioni o cambi d’atmosfera a favore di un andamento dinamico costante e ipnotico però senza alienare. Allo stesso modo il video, che è sostanzialmente la videocronaca di un viaggio in macchina dal punto di vista dei due passeggeri in questione, procede senza distogliere la propria attenzione dalla naturale conformazione del manto stradale. Il tragitto realmente percorso è molto breve (da Monache di Carolei a Potame, vere mete del cuore) ma nella nostra percezione il viaggio anzi la fuga si allunga e ci sembra interminabile quasi come se non avesse fine, come se fuggire non significasse necessariamente potersi poi fermare o approdare a porti più sicuri. Una fuga tra il mentale e il virtuale di rara raffinatezza ed umanità. In attesa delle prossime Sveltine del 4 e del 5 maggio in cui avremo molti protagonisti reali o preregistrati, locali o forestieri tra cui piccoli roditori artici in preda a manie suicide e virus beffardi che ci avviano alla vita vi lascio con le consuete carte d’identità per conoscere meglio Annalisa Pascai Saiu e Massimo Palermo:


Segni particolari: A: terrorista M: terrorista Se non avessi fatto il lavoro che fai?: A: Artista visiva M: Cineasta Un pregio: A: Determinazione M: Dedizione Un difetto: A: Testardaggine M: morte per la stessa Nome e cognome: Annalisa Pascai Saiu Michele Anelli alias Soviet Love Luogo e data di nascita: A: Iglesias 26/04/1988 M: Torino 28/06/1975 Professione: A: musicista M: Disoccupato per lo Stato

Chi te la fa fare: A: D(IO) M: ciò che mi sta intorno La tipologia di collega che non tolleri: A: tutte/tutti tranne rarissime eccezioni M: gli invidiosi, gli altezzosi Ultima e prossima fatica: A: Sveltine M: Dead Elephant A & M : Noise Delivery Marathon e tour europeo il giorno dopo!

Segni particolari: Sono peloso ma solo in alcuni punti Se non avessi fatto il lavoro che fai?: Sarei stato un astrofisico Un pregio: Pessimismo Un difetto: Sono lento quando serve velocitĂ Nome e cognome: Pasquale Massimo Palermo Luogo e data di nascita: Carolei (Cosenza), domenica 30 luglio 1978 Professione: Musicista

Chi te la fa fare: A fare cosa? La tipologia di collega che non tolleri: Chi vuole tutto e ora Ultima e prossima fatica: Ultima la Sveltina; la prossima cambiare il pannolino a mia figl


20

20 Muzi Kult

ALESSANDRO ANGRISANO Musicista e Produttore indipendente, è membro del Consiglio di Sorveglianza SIAE in rappresentanza dei piccoli autori e Presidente dell’ACEP (Associazione Autori Compositori Editori e Produttori); ACEP è un’Associazione di creativi e produttori musicali che da oltre 20 anni rappresenta e tutela i propri associati nella loro vita professionale, incentivando regole eque e trasparenti nella gestione del diritto d’autore e promuovendo la diffusione della cultura e della creatività musicale italiana. ACEP è oggi un importante punto di riferimento per tutti “gli artigiani della musica italiana”.

La Rubrica di Muzi Kult che si occupa, grazie ad esperti e operatori del mondo della musica e della cultura, dei risvolti tecnici, burocratici e del lavoro nel campo della musica.


IL RUOLO DELLA SIAE All’interno del comparto musicale la SIAE, Società Italiana degli Autori ed Editori, svolge un ruolo molto importante. La sua funzione è quella di concedere le autorizzazioni per ogni tipo di utilizzazione delle opere tutelate, riscuotere i compensi per diritto d’autore e ripartirli fra autori ed editori aderenti. Senza una simile gestione collettiva sarebbe molto difficile per un autore riuscire a farsi riconoscere “in proprio” un compenso per ogni sfruttamento delle proprie opere. La SIAE infatti esercita questo ruolo con una complessa struttura centrale, con accordi di reciprocità esteri ma soprattutto con una capillare rete territoriale, la più grande in Europa, che svolge funzioni ispettive anche per conto dello Stato o di altri Enti in base ad apposite convenzioni, come quella con l’Agenzia delle Entrate, con l’INPS, con l’ENAPLS, con i Monopoli di Stato, ecc. Forse proprio per questo suo vasto ruolo di “controllo” del territorio la SIAE si è guadagnata la fama dell’esattore, del gabelliere e, conseguentemente, il diritto d’autore viene spesso concepito come una tassa e non invece come il giusto compenso al lavoro dei creativi. Il vero problema invece è rappresentato, purtroppo, dall’immagine non sempre positiva che la SIAE si è guadagnata, specialmente negli ultimi anni, anche all’interno della sua stessa base associativa. Questo malcontento è dovuto principalmente al sistema di ripartizione che negli ultimi anni è divenuto sempre meno analitico e sempre più basato sul “campionamento”, ovvero le (poche) registrazioni segrete che gli ispettori SIAE eseguono in determinati eventi musicali sparsi sul territorio italiano. Anche se questa scelta è scaturita dal condivisibile intento di combattere fenomeni di distorsione dei programmi musicali, questo sistema statistico per sua natura finisce con il premiare oltremisura i brani più usati a discapito di quelli meno conosciuti che vengono così penalizzati.

e per incasso. Questa scelta, pur dettata da obblighi normativi, ha pesato molto sulla vita di tutti quegli autori ex-soci che oggi non guadagnano più come prima e che in quell’assegno, faticosamente conquistato, riponevano una speranza di tranquillità. La SIAE, prima guidata da Gino Paoli e oggi dal giovane editore Filippo Sugar, si sta rendendo conto del malcontento della sua base associativa e sta cercando di recuperare fiducia mettendo in atto una serie di iniziative, anche su impulso delle varie Associazioni di categoria, che vanno dall’iscrizione gratuita per i giovani autori ed editori, all’abolizione di alcune tariffe obsolete per la musica live, fino all’annuncio della tanto attesa introduzione del programma musicale on-line che segnerà una svolta digitale nella raccolta dei dati dal territorio a tutto beneficio della ripartizione analitica. Allo studio c’è anche una Cassa di previdenza per gli Autori che risolverebbe il problema degli ex percettori dell’assegno di professionalità offrendo l’opportunità di una previdenza futura per i tanti giovani autori. Personalmente sono convinto che la SIAE possa migliorare molto il suo rapporto con gli associati e gli utilizzatori ma serve una grande voglia di rinnovamento ed un vero e concreto processo di sburocratizzazione e digitalizzazione. Le parole del neo-presidente Sugar fanno ben sperare e prossimamente gli sottoporremo una serie di proposte che vanno incontro alle esigenze della categoria dei professionisti di minor peso economico che con il loro duro lavoro e la loro grande passione tengono in vita un comparto musicale indipendente in continuo fermento e che io amo definire “gli artigiani della musica italiana”.

Altra nota dolente, è il caso di dirlo, è il nuovo sistema di voto per l’elezione degli organi sociali della SIAE che basandosi sul peso economico di ogni associato ha ovviamente avvantaggiato i detentori dei grandi incassi, riducendo al minimo la rappresentanza dei piccoli e giovani autori ed editori anche se sono il 90% circa della base associativa ed escludendoli completamente dalle decisioni in merito alle ripartizioni. Nello stesso periodo le quote sociali annuali sono state aumentate del 60-70% ed è stata improvvisamente interrotta l’erogazione della polizza sanitaria e dell’assegno mensile di professionalità che percepivano più di mille ex-soci, che sarebbero quegli autori che nella loro carriera si sono distinti per meriti artistici

Muzi Kult 21


di Vladimir Costabile

ROSSOFISSO CRITICARE – APPREZZARE – RECENSIRE

“Parliamo di musica e balliamo d’architettura”

Anime Migranti, lo siamo tutti, anche se non per necessità, scappiamo sempre per poi tornare, impauriti da quel mondo che spesso non capiamo. In questo periodo parlare di migranti diventa o doveroso o scomodo o semplicemente moda. Siamo tutti Anime Migranti, migriamo per cercare quello che in realtà abbiamo sotto gli occhi ma non abbiamo il coraggio di vederlo. Corriamo, dicendoci stronzate davanti allo specchio, cercando un perché, analizzando e trovando nella fuga spesso una soluzione troppo facile. Penso a un vecchio del mio paese che un giorno mi disse “U vì, ni stannu tagliannu l’arberi, ni stannu cacciannu l’aria!” Si riferiva al disboscamento senza regole della montagna vicino casa dei miei. L’analogia romantica tra l’albero tagliato e la mancanza d’aria l’ho sempre pensata e vissuta come mancanza di libertà. La libertà si conquista, “l’aria” è un sentimento di ricerca e non può essere privato. L’anima Migrante spesso ci spinge a ricercare l’aria dove vera aria non c’è. Mentre scrivo, su questa corriera ripulita e modernizzata, salgono persone dai volti mangiati dal tempo, giovani pieni di speranze e con le valigie piene di sogni. Ci fermiamo, solito autogrill, solito caffè, solita sigaretta. Il bus non è mai a rosso fisso, corre e non si ferma, non è mai in emergenza, i suoi ospiti lo sono. La fuga è importante per cercare rifugio… Continuo il mio viaggio, provo a dormire, ma nel pullman non si riesce mai a dormire, il mio vicino mi offre del pane e salame e mi racconta di quella volta che da giovane partì per la Germania.

APPINO Grande raccordo animale ANTEPRIMA

Appino non ha bisogno di presentazioni, in tutte le sue versioni è bravo e riesce bene. Questa volta si fa affascinare dal mondo dei ritmi in levare e si fa accompagnare per mano da Paolo Baldini, che insieme a Madaski, sicuramente è il nostro cavallo di punta nel panorama del dub internazionale. Questa volta l’esperimento riesce, liriche oniriche e di spessore si fondono con suoni al limite tra il dub e il rock. La scrittura è matura e ancor più la realizzazione che stupisce e convince. Un disco che non stanca e che sicuramente si farà apprezzare anche in ambienti atipici per il frontman degli 22 Muzi KultZen Circus. VOTO:

A3 APULIA PROJECT Murex

La musica etnica ha ancora da dire qualcosa? Dopo anni di soVOTO: vraesposizione è difficile trovare progetti che ancora riescano a farlo. Murex è un disco suonato bene, che arriva dopo lo splendido Odysseia, un disco fatto di immagini e suoni del sud che però poco aggiunge a quello che già è stato fatto. Un lavoro che riconferma le doti Di Fabio Bagnato e soci, ma che forse risulta essere arrivato fuori tempo massimo. Gli innesti e i tentativi di contaminazione convincono poco, troppo lunghe le stesure e le incursioni in territori lontani dall’etno risultano troppo semplicistici rispetto alla complessità esecutiva delle parti più roots.

ALESSIO CALIVI Sirene, Vetri, Urla e Paperelle Cantautorato, noise, postgrunge, minimalismi VOTO: e rumori vivono e convivono senza stridere (o a giudicare dal livello di distorsioni Stridono parecchio). Canzoni ben articolate con atmosfere claustrofobiche. Ritmiche potenti, ricami chitarristici eleganti, melodie sinuose e liriche oniriche. Il disco è benfatto, confezionato con suoni marcatamente ’90. I terreni su cui si muove sono consolidati da una scuola italiana fatta da giganti, ma Alessio si difende bene. Unica remora: un brano come “Berlino” a mio parere rovina la bellezza di un disco che poteva far luccicare gli occhi agli amanti del post-grunge made in Italy come me.

KAMERA KUBICA Kamera Kubica La post-adolescenza scorre a fiumi nell’album d’esordio dei KaVOTO: mera Kubica, ma non coinvolgono l’ascoltatore. Suoni, melodie e testi che navigano in territori già abbondantemente esplorati. La band ha ascoltato tutte le produzioni indipendenti italiane dai fottuti 90, fino alla nuova ondata di cantautori degli anni zero, ma senza riuscire a farne propria la lezione. Manca un vero e proprio singolo al disco che non decolla mai e rimane sempre fermo in posizione di preparazione al volo. Sicuramente gli spunti ci sono e anche le premesse, speriamo in un prossimo lavoro più maturo e personale.


::: IL DISCO CONSIGLIATO :::

Il disco che vi consiglio è del 1993, Animamigrante degli Almamegretta. Esordio del gruppo napoletano che influenzò la scena Dub italiana talmente tanto da essere considerato la pietra miliare del genere. La band mescola magistralmente melodie Arabo/Napoletane ad un suono marcatamente d’oltre Manica. I brani che compongono l’album diventano subito cavalli di battaglia, O bbuono e ‘o malamente, Suddd, Figli di Annibale, Fattallà, Anima migrante, Sanghe e anema, O cielo pe’ cuscino, Sole, Madre Terra. Tracce che raccontano un mondo, quello di Napoli, dall’interno, denunciando e amando la loro terra. Un piccolo ricordo per Stefano D.Rad scomparso nel 2004, che a mio parere rimane il personaggio chiave dell’elettronica italiana degli ultimi 30 anni. E’ riuscito a creare negli anni, un “SoundAlma” un vero e proprio sound mediterraneo ma di respiro internazionale. Stefano era un’Anima Migrante che aveva capito come indirizzare le sue migrazioni, cosa che in questa corriera sto cercando di capire anch’io… Buon Ascolto

FUCINA 28 La Pace Dei Sensi - Il Nulla Pisa suona in un certo modo, il rock o quelVOTO: lo che ne deriva è bello. I testi maturi sostenuti da un solido muro melodico funzionano. Niente di innovativo, Zen Circus e Marlene Kuntz ci hanno abituato già da tempo a queste atmosfere. Incursioni punk, echi di indie e i cantautori nell’ipod rendono il suono fresco e gradevole. Si può fare meglio, si possono prendere le distanze e migliorare. “Intelligente, ma non si impegna” spero di ritrovarvi al prossimo LP, maturati ancora e soprattutto con una personalità finalmente sbocciata.

TRUE JAMMA SQUAD True jamma squad Proto HipHop, Punk, Post-wave, un suono VOTO: viscerale a cavallo tra i primissimi DEVO e i mai tramontati CCCP. Lo-Fi, tutto è a bassa fedeltà ma genera carica e scompiglio. Non vogliono piacere assolutamente i True jamma squad, ma alla fine ci riescono, la loro musica è seminale e fatta male, ma è quel male che dipinge scenari urbani e apocalittici che alla fine non lascia indifferenti. Consigliati ad un pubblico musicalmente adulto, capace di capirne e apprezzare l’estetica marcia e a tratti funerea.

VUOI INVIARE IL TUO DISCO DA RECENSIRE a “ROSSO FISSO” ? Invia il tuo disco in streaming o in altro modo da concordare via email a: rossofisso.muzikult@gmail.com

DI MARTINO Un paese ci vuole

La capacità di disegnare paesaggi con le note è la grande dote di Antonio VOTO: Di Martino. Una conferma del suo talento questo malinconico album. “Un paese ci vuole” sembra scritto e suonato in un tempo sospeso, non ha età, è un disco che ti prende e ti culla dolcemente. Molte le letture che si possono dare: “Un paese, ci vuole” ci vuole vicino, ci vuole vivi e presenti. “Un paese ci vuole” nella nostra vita, per riprenderci i sogni e riscoprire da dove veniamo. Dopo le fatiche elettroniche di “Non vengo più mamma” Il cantautore siciliano ritorna sui suoni a lui cari e ci regala una perla rara con canzoni scritte con maestria e cura. Consigliassimo.

AUTOMA Demo Ottima prova d’esordio per il power trio pugliese, che ci VOTO: regala del math rock viscerale, citazionista e dall’attitudine Punk - Core. I brani eseguiti in chiaro stile “90 da cassetta” sono una fotografia di quello che speriamo la band potrà diventare. Un Demo alla vecchia maniera che ci regala tutta l’energia che la band riesce a trasmettere live. Scelte stilistiche interessanti, sviluppi non banali con ancora qualche lacuna di originalità. Stefano, Paolo e Silvio dimostrano di aver studiato la lezione non da primi della classe, ma di aver assimilato gli argomenti. Aspettiamo un album d’esordio dove, credo, che ci stupiranno.

Muzi Kult 23


ph. Grazia Celico

24 Muzi Kult


IN CUCINA CON…

PIOTTA

Greatest Eats Muzi Kult 25


di Piotta

Greatest Eats

Prosegue, risultando ancora tra le rubriche più seguite dai lettori di Muzi Kult, “Greatest Eats”; lo spazio nel quale invitiamo artisti e operatori del mondo musicale italiano a mettersi dietro i fornelli. In Questo numero uno Chef d’eccezione con ricetta “tematica” da non perdere per nulla al mondo. Nella cucina di Greatest Eats in questo numero c’è Tommaso Zanello… alias “Piotta” ! Buon Appetito

“Pennette alla Piotta #SlegalaLega”

Ingredienti • 1 Limone • 1 radicchio trevigiano • 1 scatola di tonno grande • 320 grammi di Penne con farina di Kamut

Motivazione della scelta La ricetta unisce il nord-est con il sud-ovest, dal Veneto alla Sicilia. E questo mi piace. Dal nordico Soave, fruttato alla mela, al bouquet del Catarratto, che invece rimanda alle mandorle e agli agrumi della Trinacria, questa è una ricetta tanto semplice quanto antica, alla quale ho voluto dare un nome più attuale e sarcastico.

• Sale • Olio • Cipolla

in cuffia O Scarrafone – Pino Daniele http://www.youtube.com/watch?v=LCJKneAbHc8


Preparazione Prendete il radicchio già lavato e tagliatelo in striscette lunghe e sottili. Nel frattempo fate rosolare la cipolla nell’olio extra vergine d’oliva (io ho quello “handmade” di mia fiducia). Mettete il radicchio in padella e aspettate si asciughi, lo noterete logicamente dal cambio di colore e di consistenza. Sull’altro fornello l’acqua è già in pentola, in attesa di giungere ad ebollizione. Aggiungete il tonno e fate mantecare per bene a fuoco lento. Buttate la pasta (la ricetta originale prevede pasta lunga ma io amo la corta) e soprattutto scolatela al dente. Lavato il limone lo svuotate da un pò di polpa e lo tagliate anche questo a striscette. E’ la buccia quella che ci interessa maggiormente. La troppa polpa, viceversa, renderebbe il sapore dell’insieme troppo aspro. La ricetta invece è un mix perfetto tra dolce e amaro, nord e sud, colori scuri e colori chiari.

in cuffia O Scarrafone – Pino Daniele http://www.youtube.com/watch?v=LCJKneAbHc8

...Ora possiamo mangiare Servite a tavola con il vino bianco ghiacciato e la serata è fatta, che sia tra amici o che sia con la vostra dolce metà, ovunque voi vogliate !

in cuffia O Scarrafone – Pino Daniele http://www.youtube.com/watch?v=LCJKneAbHc8

Vini consigliati Vino Bianco Soave o Catarratto


SPECIALE 16

LE MAFIE 28 Muzi Kult


DACCI UN “LIKE”

...e seguici da vicino!!!

www.facebook.com/pages/Musica-contro-le-mafie/212319238934490?ref=h

SEGUICI SUL SITO UFFICIALE www.musicacontrolemafie.it

SEGUICI SU TWITTER

www.twitter.com/M_vs_m

LA NUOVA PAGINA UFFICIALE FACEBOOK MUSICA CONTRO LE MAFIE Muzi Kult 29


5^ EDIZIONE

LA PREMIAZIONE della 5^ Edizione

Si è conclusa la 5^ edizione del Premio ‘Musica contro le mafie’ nel contesto di aggregazione e condivisione della XX Giornata della Memoria e dell’Impegno di Libera. Bologna, in occasione dei 20 anni dell’associazione presieduta da Don Luigi Ciotti, è stato il luogo che ha ospitato la Premiazione di “Musica contro le mafie” Sono 200mila le persone che hanno marciato nel centro di Bologna con Libera per l’iniziativa di solidarietà alle vittime della mafia. La seconda parte della giornata è stata dedicata ai seminari e agli incontri che hanno riempito la città di “cittadini attivi” provenienti da tutt’Italia. Un gremito Millennium Club è stato ‘teatro’ della premiazione, preceduta dalla proiezione del documentario “L’Alternativa”, dei partecipanti alla quinta edizione del Premio nazionale “Musica contro le mafie”. Gennaro de Rosa dell’associazione “Musica contro le mafie” della rete di Libera e il referente-tutor Sabrina Garofalo del coordinamento di Libera Cosenza, diventati per l’occasione anche “conduttori”, hanno dato il via al momento delle premiazioni. Il Premio “Musica contro le mafie” 5^ edizione, una bellissima opera donata dal Maestro orafo G.B.Spadafora, è stato assegna-

to alla genovese Valentina Amandolese e ai lucani Renanera. Valentina, autrice del brano vincitore “Fango”, è stata insignita anche dell’importante riconoscimento assegnato dalla campagna contro la corruzione “Riparte il Futuro”: Il fango che trasforma inesorabilmente ogni paesaggio, rendendolo desolato e senza vita come metafora di quella commistione di interessi mafiosi ed economici che uccide qualsiasi speranza. Una Speranza che rinasce trasformando la denuncia in impegno per costruire giustizia. Intensa e partecipata l’esibizione dei due vincitori che ha visto, la Musica, il più popolare ed universale dei linguaggi, diventare strumento per veicolare messaggi profondi, cantare e suonare desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione. I premi sono stati consegnati dai ragazzi delle scuole che hanno seguito da vicino, facendo anche da speciale giuria, tutte le fasi del premio di quest’anno; importante l’intervento di Giulia della scuola di Maccarese che ha sottolineato in maniera forte e decisa la differenza fondamentale tra un impegno di facciata e una legalità malleabile e la presa di coscienza e di responsabilità dell’impegno quotidiano di tutti. Sono state assegnate anche 2 Menzioni speciali (su segnalazione


del Club Tenco, importante partner del premio) ai sardi “Lame a Foglia d’Oltremare” con il brano ‘Pulcinella” e gli abruzzesi “Malamadre” con “Il Tango del Portiere”. Assegnati anche i premi dei partner: Radio Kiss Kiss che ha assegnato il suo riconoscimento a “Nilo” intervistato in diretta dal network nazionale per cogliere le sensazioni a caldo dell’autore del brano “Basta” e l’etichetta discografica MkRecords che produrrà un disco a “Ondanomala – Mimmo Crudo & Lady U”. Di fondamentale importanza e sostegno sono state anche le partnership che hanno accompagnato questa edizione del premio nazionale Smart-it, Medimex-Puglia Sounds, Banca Etica e i media partner Radio Kiss Kiss e Muzi Kult Magazine. “La Giornata della Memoria e dell’Impegno, che ormai viviamo da un po di anni, si conferma un fondamentale momento di condivisione. Quest’anno, ancor più coinvolti, abbiamo voluto creare, in questo contesto speciale uno step importante del cammino artistico e soprattutto umano dei partecipanti” dice il coord. di Musica contro le mafie – “proseguire su questa strada è un nostro dovere e un nostro diritto di cittadini attivi. La “ricarica” dei 200.000 “Noi” di Bologna ha rinnovato la nostra energia e la voglia di proseguire su questo bellissimo percorso di corresponsabilità. Il premio che, sotto l’egida di Libera consegnamo, non è un semplice oggetto o addirittura un ‘trofeo’ ma solo un ‘testimone” simbolico che ci ricordi del nostro impegno quotidiano.” Conclude ricordando che: “Impariamo ogni giorno grazie alle occasioni che stiamo avendo la possibilità di vivere, che ‘Conoscere’ è fondamentale per ‘Distinguere’ ed è sempre un dovere “Distinguere per non Confondere” e, come ci ricorda Don Luigi, “Il Noi non è un trampolino per L’io” ed è questo il pensiero che ci accompagnerà nella 6^ Edizione che partirà nella prima settimana di Settembre 2015”.



LA NUOVA EDIZIONE

PREMIO “MUSICA CONTRO LE MAFIE” 6^ EDIZIONE Anticipazioni...

EMO R N A S a A I M E R IE” TI P F A M E L O R T N “MUSICA CO ud) S / o r t n e C e d r o/No r t n e C ( I L A N I F r LE 2 e p N O I T A C O L dito) E o n NUOVE a r b o r t s o he il v c n a e r e v i r c s i trete o P ( I T I D E N I O L FINALE IN I T A IV R R A NON PIU’ SO I A ONO M S N O N E H C I N A TI I BR T U T E R E IV R C IS RIORA! C N A O R POSSIBILITA’ DI T L A O T …e TAN

Sono sempre tante le novità che lo staff dell’Ass. Musica contro le mafie riserva ogni anno al Premio Nazionale omonimo. Una 6^ edizione completamente rinnovata già dalle prime notizie pubblicate sulla pagina ufficiale facebook di “Musica contro le mafie”. La premiazione che negli anni precedenti ha visto come location, l’importante fiera musicale del mediterraneo, il Medimex e lo scorso anno la 20° Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno di Libera, quest’anno si trasferisce a Sanremo, in un contesto importante e nello stesso periodo del “Festival della canzone Italiana”, non svelano altro dal coordinamento.

“Abbiamo deciso di dare l’opportunità ad un maggiore numero di artisti di partecipare alla 6^ edizione del premio“ – dice il coord. de Rosa – “gli artisti da quest’anno potranno partecipare anche con brani editi e tutti coloro che si sono iscritti negli anni scorsi, avranno la possibilità di riproporre nuovamente i loro brani, eccezion fatta per quelli arrivati nelle finali. La scelta della città di Sanremo, in un periodo importante come quello del Festival omonimo, per la premiazione di quest’anno si porta dietro tante altre sorprese e novità importanti. Cambieranno le location delle 2 finali e ci saranno tanti nuovi e importanti partner insieme a molte riconferme. Riteniamo importante portare il messaggio degli artisti provenienti da ogni parte d’italia in contesti completamente nuovi e importanti, con il fine unico di diffondere messaggi profondi, per cantare e suonare desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza dall’apatia e dalla rassegnazione; ricordando le parole di Don Ciotti: ‘il Noi non è un trampolino per l’io’…” Sono tante le novità annunciate e ancor più quelle che saranno svelate pian piano, come nell’ormai consolidato stile di ‘Musica contro le mafie”. In questi giorni, inoltre, l’Associazione in collaborazione con l’etichetta discografica “MkRecords” è al lavoro ad un importante progetto che sarà annunciato nei prossimi giorni. Per tenersi informati ricordiamo il sito ufficiale, il profilo Twitter e la pagina ufficiale Facebook : http://www.facebook.com/pages/Musica-contro-le-mafie/212319238934490


“MUSICA CONTRO LE MAFIE” ... ON THE ROAD !

Più di 100.000 Km percorsi Più di 35.000 partecipanti ai nostri eventi Più di 20.000 voti nell’ultima edizione del Premio Più di 12.500 sostenitori Social Più di 450 artisti e band partecipanti al Premio “Musica contro le mafie” Più di 150 artisti ‘testimoni’ a Sostegno in continua crescita Più di 100 ‘eventi musicali’ dall’uscita del Libro/Cd omonimo Più di 50 proiezioni, ad oggi, in tutt’Italia del documentario “L’Alternativa” Più e più ancora …per allargare il “NOI” che è la “CHIAVE” del Cambiamento ! …è vero, sono solo numeri !! Ma questi numeri sono pieni di identità, di entusiasmo, di forme di protagonismo come attenzione agli altri, di messaggi profondi, di condivisione, di consapevolezza, di responsabilità, di ragazzi desiderosi di verità e giustizia, di leggerezza e non di superficialità e di tanta Musica.

“La Musica è Armonia e armonia significa accordo. Armonia è quando da una relazione di parti scaturisce qualcosa di diverso e di comune, qualcosa in cui ogni parte si possa riconoscere senza perdere per questo la sua identità” Organizza all’interno del tuo Festival della tua Kermesse un’


incontro, un evento, una proiezione, una presentazione, un reading o un’intera giornata di “Musica contro le mafie” “Musica contro le mafie” è un’associazione della rete di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) che da anni, ormai, attraverso la musica, il più universale e potente dei linguaggi, quello che i ragazzi sentono istintivamente proprio, diffonde messaggi profondi per cantare e suonare desideri di giustizia, per scuotere dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione. Fino ad oggi hanno partecipato ai nostri eventi centinaia di artisti: Brunori Sas, Marlene Kuntz, Roy Paci, Piotta, Francesco Di Bella, 24 Grana, Tetes de Bois, Enrico Capuano, Kiave, Hyst, Apres La Classe, Modena City Ramblers, Cisco, A’67, Capone & BungtBangt, The Niro, Yo Yo Mundi, NoBraino…e tantissimi altri. Sono protagonisti del Documentario “L’Alternativa” : Fiorella Mannoia, Simone Cristicchi, Paolo Rossi, Samuel Romano (Subsonica), Roy Paci, Cristiano Godano (Marlene Kuntz), Bandabardò, Beppe Carletti dei Nomadi, Piotta, Brunori Sas, Mario Venuti, Maurizio Capone & BungtBangt, Cisco, Modena City Ramblers, Sud Sound System, Hyst, Kiave, Erica Mou, Apres La Classe, Pierpaolo Capovilla (Teatro degli Orrori), Lo Stato Sociale, Madaski (Africa Unite), Andrea Satta (Tetes de Bois), Enrico Capuano, Peppe Fontanella (24 Grana), Paolo Archetti Maestri

(yo Yo Mundi), Federico Cimini, Spasulati, Nuju, Marco notari, Kubla e tanti altri insieme a Don Luigi Ciotti, Giovanni Tizian, Giovanni Impastato, Salvo Vitale e Ragazzi del Progetto “Fuori Classe”. Hanno collaborato al Libro/CD “Musica contro le mafie” insieme a Don Luigi Ciotti anche Carlo Lucarelli, Vito Teti, Tetes de Bois, Brunori sas, Cisco, Apres La Classe, Daniele Sanzone (A’67), Eugenio Finardi, Frankie Hi Nrg, The Gang, Giulio Casale, I Giganti, Lo Stato Sociale, Kiave, Lucariello, Marco Cocci, Marta sui tubi, Moden City Ramblers, Nobraino, Paolo Belli, Perturbazione, Piotta, Raiz, Roberto Angelini, Roy Paci, Sergio Cammariere, Simone Cristicchi, Sud Sound System, Teresa De Sio, Tinturia, Marco Notari, Yo Yo mundi, 24 Grana e altri ancora. L’Associazione “Musica contro le mafie” devolve i suoi fondi a diversi progetti contro la dispersione scolastica di Libera (Associazioni,nomi e numeri contro le mafie) Contatta i nostri referenti per una data con “Musica contro le mafie”; insieme a loro troverete il modo migliore per organizzare e ospitare la Musica all’insegna della condivisione, corresponsabilità e continuità… eventi@musicacontrolemafie.it


36 Muzi Kult


Il DVD del DOCUMENTARIO “L’Alternativa” Il Dvd contiene : - Il Documentario “L’Alternativa” - Videoclip dei Vincitori del Premio “Musica contro le mafie 2013” (Lomé - Sara Velardo - Original Siclian Style - Pupi di Surfaro) - Foto Gallery “Il Documentario in Tour” - I 2 Trailer del Documentario - Contenuti Extra

IL DOCUMENTARIO, prodotto da sarà, inoltre, distribuito da AUDIOGLOBE nei migliori negozi di dischi

per info acquisti: info@musicacontrolemafie.it Muzi Kult 37


IL DOCUMENTARIO

IN TOUR

Prosegue il Tour che sta portando il documentario “Musica contro le mafie - L’Alternativa” in giro per tutt’Italia. I protagonisti del progetto sono: artisti, operatori, responsabili, associazioni, volontari ecc. Il “Documentario in Tour” coniuga in un unico incontro: musica, impegno, cinema, inchiesta, memoria, giustizia sociale e soprattuto condivisione, corresponsabilità e continuità.

BORGOPIAVE (LT) Istituto S.Benedetto

16 Aprile 2015

Proiezione documentario “Musica contro le mafie”
e Incontro con: - Daniele Sanzone - A’67 (Artista M.vs.m), - Suonifuorilemura (Finalisti 5^ Edizione) - Gennaro de Rosa (Coord. Musica contro le mafie) Modera: - Giovanna Mulè (Educatrice Convitto S.Benedetto)

38 Muzi Kult


Muzi Kult 39


IO SOSTENGO

MUSICA CONTRO LE MAFIE Continuano le Adesioni di Nuovi Artisti al Progetto “Musica contro le mafie” Qui alcuni degli artisti che fino ad oggi abbiamo incontrato sul nostro cammino, amici che fanno già parte del gruppo di artisti di “Musica contro le mafie” e altri nuovi amici. Se vuoi conoscere tutti gli artisti di “Musica contro le mafie” clicca su : www.musicacontrolemafie.it

Daniele Sanzone

Roy Paci

Fiorella Mannoia

40 Muzi Kult


Après La Classe

Lorenzo Kruger (NoBraino)

Cristiano Godano (Marlene Kuntz)

Brunori Sas

Samuel

(Subsonica - Motel Connection)

Paolo Rossi


MuziKult Phone Chart

muzikultphonechart.altervista.org

Le Classifiche dalla Cabina !! ...dall’indice 42 Muzi Kult


1

CHIARA Straordinario

1

(S.M.Entertainment)

2

(Zedef Rec.) - regia: Jacopo Rondinelli

FRANCESCA MICHIELIN L’amore non esiste

2

(S.M.Entertainment)

3

MALIKA AYANE Adesso e Qui (Nostalgico Presente)

3

NICCOLÒ AGLIARDI & BRACCIALETTI ROSSI Il Bene si Avvera (Ci sono anch’io)

4

5

TOP TEN VIDEO CHART

TOP TEN SINGLES CHART

BIANCA ATZEI Il solo Al Mondo ALEX BRITTI Un attimo importante (It.Pop)

7

ALESSIO CALIVI Storia Stonata (ManitaLab)

8

ALBOROSIE Poser

(Shengen Entertainment)

9

AMARA Credo

(Isola degli Artisti)

10

NINA ZILLI Sola

(U.M. Italia) - regia: Alex Infascelli

(Baraonda)

6

DEAR JACK Il Mondo esplode tranne noi

(Baraonda) - regia: Gaetano Morbioli

(Carosello)

5

JOVANOTTI Sabato

(U.M. Italia) - regia: Antonio Usbergo

(Sugar)

4

FEDEZ Generazione Boh !

SCARDA Io Lo so

(Mk Records)

PIOTTA FT. IL MURO DEL CANTO 7 Vizi Capitale (La Grande Onda) - regia: Tiziano Russo

6

MEG Imperfezione

(Multiformis) - regia: Uolli

7

NEGRITA Il Gioco

(U.M.Italia) - regia: Francesco Fei

8

IRENE GRANDI Un Vento senza Nome

(S.M. Entertainment) - regia: Giacomo Triglia

9

ALEX BRITTI Un Attimo Importante (IT.Pop) - regia: Sara Tirelli

10

JOVANOTTI Gli immortali

(U.M. Italia) - regia: Lorenzo Fonda

CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA PARAMETRI per le Classifiche : La presenza in classifica viene definita dalle segnalazioni dei “Muzi Kult Friends” che si dividono in : ‘TV Friends’ (direttori artistici, conduttori di Tv e web tv italiane) che segnalano una Playlist di 5 videoclip ognuno. ‘Radio Friends’ (speaker, dj, conduttori di Radio e Web Radio Italiane) che segnalano una playlist di 10 singoli ognuno. ‘Muzi Kult Friends’ (giornalisti, critici musicali, operatori del settore) che segnalano 2 playlist: una di 5 videoclip e una di 10 singoli. (Tutt i ‘Friends’ cambiano ogni 2 mesi e segnalano le loro preferenze ogni 15 giorni) In base a queste segnalazioni vengono stilati due elenchi di artisti per i videoclip e per i singoli. La presenza in più playlist dei Friends è il parametro di maggior influenza. (50% dell’influenza) La presenza in una playlist assegna un valore che va da 10 (dieci) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 10° (decimo posto) per i singoli e a 5 (cinque) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 5° (quinto posto) per i videoclip. Parametro importante inoltre per la classifica video e singoli sono le visualizzazioni ‘Youtube’ (35% dell’influenza) e la presenza in altre classifiche (Mtv, Deejay ecc) (15% dell’influenza)

MuziKult Friends - likes AMBROSIA JOLE SILVIA IMBORNONE Critico Musicale critico letterario e insegnante

in salita

in discesa

Radio Friends - likes

new entry

stabile

rientrato

I Singoli preferiti dai nostri amici delle Radio

ANGELA MINGONI

DEBORA BORGESE Autrice e Speaker Radiofonica Radio Zammù (Catania)

Speaker & Blogger Radio Tweet Italia (Trieste)

PATRIZIA CANTELMO

MONICA FUSARO

Conduttore Radiophonica (Perugia)

Speaker Radiofonica Radio AKR (Cosenza)

Capo-redattore sez. Musica ottoetrenta.it

ALESSANDRA MARGIOTTA

LOREDANA CILIBERTO

Critica musicale, Giornalista fondatrice del sito “Music In Black”

Coord.ass “Fata Morgana” Curatore di eventi Musicali (More, Suoni Pindarici…) Eventi cinematografici (Corti di Memoria, Moda Movie…)

REDAZIONE MUZIKULT

LEGENDA:

MIRIAM CARUSO

scrive per (in ordine alfabetico) L’Isola che non c’era, Mescalina, Musicalnews e Rockerilla

Scrive per il periodico “Spagine”

CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA

TV Friends - likes TELE CLIP (Ch52)

I Videoclip preferiti dai nostri amici delle TV

LA WEB TV.Com

(Redazione)

(Redazione)

SUPER TELE

TELEBO’

(Redazione)

(Redazione)

Muzi Kult 43


RENATO CIMINELLI

Promo Artists Renato Ciminelli, lucano classe 74, si definisce un songwriter con radici popolari, tronco metropolitano, rami elettrici e foglie romantiche. Giovanissimo si trasferisce a Roma dove comincia a scrivere canzoni raccontando del travagliato rapporto con le sue origini. Qui fonda diversi gruppi tra i tanti: «Magaria « e «Matina». Successivamente comincia la sua carriera da solista e insieme una nuova fase di scrittura. Attualmente vive sul lago di Garda dove porta avanti la sua produzione artistica.

Guarda il videoclip “La Lasagna” di RENATO CIMINELLI on Youtube: https://m.youtube.com/watch?v=ouKgX-W32kQ

Ascolta “La Lasagna” di RENATO CIMINELLI on Soundcloud:

https://soundcloud.com/renatociminelli/renato-ciminelli-la-lasagna

RENATO CIMINELLI on Facebook:

https://it-it.facebook.com/pages/Renato-Ciminelli-official/100564583221

RENATO CIMINELLI on Controcampus:

http://www.controcampus.it/2013/09/renato-ciminelli-esce-il-nuovo-singolo-renato-ciminelli-la-lasagna-video/

LA LASAGNA Il singolo «La Lasagna» prodotto artisticamente da Davide Maggioni di cui è stato realizzato il videoclip dal regista «premio Solinas» Vincenzo Lauria, è la storia di due innamorati che hanno aspettative diverse l’uno dall’altro. Lei che sogna una classica famiglia felice e lui che, invece, vuol fare l’amore «quando ne ho voglia e come mi pare».

44 Muzi Kult


SINUOSA

Promo Artists «La musica è nettare per le nostre fauci e ossigeno per la nostra mente!». E’ grazie all’incontro tra la chitarra di Giulio Grandi e l’ugola di Helga Corda che nasce una collaborazione musicale che i porterà i due a comporre il loro primo brano «Alibi» dando così sfogo alla loro vena creativa. Le loro influenze musicali toccano diversi stili, dal dark, alla new wave, dal rock psichedelico al grunge, dall’indie rock al punk sfociando ancora nel metal, stoner, pop melodico. Questi gli ingredienti che hanno dato vita al progetto «Sinuosa». L’origine del nome è frutto di una casualità, scelto per la sua semplicitá e immediatezza com’è lo spirito della band. Piú ricercata è la scelta del loro logo, che rappresenta un occhio con le sembianze di un uccello attento al mondo circostante e in continua evoluzione. Nei loro testi è presente e ampliato il concetto di «vita quotidiana». A rafforzare il connubio artistico coinvolta la loro unione sentimentale che cammina di pari passo con la passione di fare musica. Solo con l’ausilio di carta e penna, chitarra e ipad registrano il loro primo lavoro: «Inferno & Paradiso». Fanno parte della band Steve Vawamas al basso ed Enrico Fiorito alla batteria.

Ascolta “Pianeta” dei SINUOSA on Soundcloud: https://soundcloud.com/sinuosa-1/pianeta

SINUOSA on Facebook:

https://www.facebook.com/pages/Sinuosa/1451360401754335?ref=hl

SINUOSA on Youtube:

https://m.youtube.com/channel/UCjlbzxD55hnFi8QcP6l7nvw

PIANETA Il singolo Pianeta, parla di due ragazzi che provengono da luoghi diversi, cercano di mettersi in contatto per potersi incontrare; solo in seguito e superando mille ostacoli riescono a stare finalmente insieme.

Muzi Kult 45


DANIELE SANFILIPPO

Promo Artists Chitarrista e compositore con una forte tendenza all’elettronica e alla manipolazione sonora. Ottiene giovanissimo la qualifica di Fonico da Studio e Live e dal 2004 lavora come Sound Engineer negli studi di Suoneria Mediterranea (www.suoneriamediterranea.it). Dopo varie esperienze che lo portano fino ai palchi del Tim Tour/Roxy Bar di Red Ronnie e la trasmissione Bande Sonore su Italia1. Nel 2010 pubblica «Ci sei Tu», suo primo album solista; il disco ottiene un ottimo air-play radiofonico (Radio Rai 1) ed è selezionato sulle home page di Itunes e Nokia Ovi Music al fianco di nomi internazionali come Rem e Foo Fighters . Nel 2014 arriva «Lem» il suo nuovo allbum da solista, questa volta completamente strumentale.

Ascolta “LEM” su Souncloud:

http://soundcloud.com/danielesanfilippo

Acquista “LEM” su ITunes:

http://itunes.apple.com/it/album/lem/id838636008

Acquista “LEM” su Amazon:

http://www.amazon.com/gp/product/B00IZSFUXQ/

DANIELE SANFILIPPO on Facebook:

http://www.facebook.com/danielesanfilippomusic

DANIELE SANFILIPPO Official Site: www.danielesanfilippo.com

«Lem» è stato in rotazione su moltissime radio ed è stato recensito su riviste specializzate tra cui: Il Mucchio, Internazionale, Mescalina, Rock it, Music Club e tante altre. Attualmente Daniele è impegnato nelle registrazioni del suo nuovo

LEM «Lem» è il nuovo concept album di Daniele Sanfilippo (11 Aprile 2014 - Suoneria Mediterranea). Le note si dischiudono mettendoci di fronte ad un vero e proprio viaggio onirico in cui la mente spazia dai suoi angoli più nascosti ai ricordi più semplici, vagando attraverso costellazioni e aurore boreali. La ricchezza strumentale trova negli arrangiamenti elettronici il suo alter ego e, al tempo stesso, la sua armonia.

“…è un viaggio verso altre dimensioni…una piacevole sorpresa” – Il Mucchio “…una piacevole avventura nel sound engineering” – Internazionale “…un album strumentale intenso e dalla scrittura molto fluida” – Rockit “…Lem è un incredibile laboratorio di creatività musicale che fa perdere ogni punto cardinale che abbiamo in dotazione” - IndieForBunnies

46 Muzi Kult


ROSSA TIZIANO

Promo Artists Rossa Tiziano vive il mondo della cultura e dello spettacolo come percorso iniziatico nella ricerca della felicità, da condividere con la leggerezza di un sorriso. I temi che tocca sono importanti ma sempre affrontati con un`evanescente nota di surreale ironia. Nel suo passato molto teatro con la Compagnia “Il Gruppo” di Edoardo Torricella. Diversi i ruoli interpretati da quelli ‘frizzantissimi’ di Nonsenso, a quelli sul Futurismo italiano e russo, ai classici “Amleto” di

Ascolta “GLUES” di ROSSA TIZIANO su Soundcloud:

https://soundcloud.com/erreffemusica/glues-rossa-tiziano/

Guarda “GLUES” di ROSSA TIZIANO su Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=Xll47xd9Q6Q

Acquista “GLUES” di ROSSA TIZIANO su Itunes: https://itunes.apple.com/it/album/glues-feat.-roberto-fulvi/ id978460535?i=978460537&ign-mpt=uo%3D4

Acquista “GLUES” di ROSSA TIZIANO su Google Play: https://play.google.com/store/music/album?id=B33op6xjm6xbh4szzsvzwcmfwj4&tid=song-Tketmv2dnlxgotofyowtgjp3lmy&hl=it

ROSSA TIZIANO on Facebook:

https://www.facebook.com/RossaTiziano?ref=hl

Shakespeare e “Lisistrata” di Aristofane. Dopo l`incontro con il teatro tradizionale arriva il momento del volo con il “Teatro Aereo” che precede di un soffio I “Viaggi in Mongolfiera”! Di origini partenopee, vive a Roma. Vegetariana o quasi. Dopo l`esordio con “Sono incinta” presenta ora il secondo videoclip “GLUES”.

ROSSA TIZIANO on Twitter: https://twitter.com/RossaTiziano

ROSSA TIZIANO Official Site: https://twitter.com/RossaTiziano

GLUES In questa nuova produzione videodiscografica ci racconta la fantastica storia di una improbabile grottesca protagonista che vive la sua incredibile insaziabilità con totale incoscienza in un mondo d`immaginaria e impalpabile gioiosa golosità. Frittelle, caramelle, aranciate, limonate, amarene.... Gnam, gnam, gnam... glu, glu, glu... slurp... fino a scoppiare! B O O M ! ! ! Di fronte a tanta irresponsabile voracità anche la luna dovrà farsi da parte. Omaggio alla rotondità in occasione di EXPO 2015.

Muzi Kult 47


VUOI PROMUOVERE IL TUO DISCO? CONTINUI a CHIEDERE PREVENTIVI e TI SEMBRANO MOLTO

è L'UFFICIO STAMPA dalla 'SOCIAL ATTITUDE' NATO per gli Indipendenti e soprattutto per TE !! 48 Muzi Kult


PIÙ ALTI DELLE TUE POSSIBILITÀ?

scrivi a: onmagpromotion@gmail.com Muzi Kult 49


L’ARTISTA DEL MESE GUARDA IL VIDEO DI “C’È ANCORA TEMPO” su YouTube: https://youtu.be/j1REjbPzZ0k

ACQUISTA “C’È ANCORA TEMPO” su iTunes: https://itunes.apple.com/us/album/ce-ancora-tempo-ep/id965973145

ACQUISTA “C’È ANCORA TEMPO” su Amazon: http://www.amazon.it/dp/B00TG31KBA

ACQUISTA “C’È ANCORA TEMPO” su GooglePlay: https://play.google.com/store/music/album?id=Btnycvff4pmjum5dtopk3n4ligq

VITTORIO MERLO su Facebook: https://www.facebook.com/vittorio.merlo.cantastorie

VITTORIO MERLO su Deezer: http://www.deezer.com/artist/1563168

Il Canale YouTube di VITTORIO MERLO: http://www.youtube.com/user/merlovit

Sito di VITTORIO MERLO: 50 ufficiale Muzi Kult http://vittorio.merlo.lu/

VITTORIO MERLO Ancora spazio in ogni numero per gli artisti Indipendenti…. Un nuovo interessantissimo artista selezionato dalla redazione di «Muzi Kult» tra decine di proposte. Conosceremo la sua musica, l’attività che ha in ‘highlights’ in questo momento, e scambieremo con lei due chiacchiere. Come sempre, vi daremo la possibilità di conoscere da vicino realtà emergenti ed emerse, alternative e interessanti del panorama indipendente italiano e del suo vastissimo ‘undergound’ fatto di musica di qualità.


L’ARTISTA DEL MESE “Il tempo non si riposa, perché va sempre avanti ma noi possiamo e dobbiamo riscoprirlo senza fretta e, soprattutto, coscienti delle nostre azioni” (Vittorio Merlo)

DUE CHIACCHIERE CON VITTORIO MERLO Quando si parla di canzone d’autore, ovviamente, i testi sono importanti, oseremmo dire fondamentali; nel tuo percorso artistico hai sempre sottolineato l’importanza del “trasmettere un messaggio”…cosa racchiude in questo senso…”C’è Ancora Tempo” ? Le idee di fondo che stanno dietro a questo lavoro sono la volontà e l’ottimismo. Un invito a riscoprire come usiamo il nostro tempo ogni giorno e verificare quanto le cose che facciamo sono scelte e apprezzate da noi stessi. Nel brano che da il titolo al CD elenco molte cose, anche semplici, ma che hanno la loro importanza, come il godersi una chiacchierata, la lettura di un libro, ascoltare la radio. Tuttavia possiamo anche scoprire che alcune cose che facciamo non ci vanno più bene e allora si può anche decidere di staccare una foto, di tornare indietro o magari radicalmente di rifarci una nuova vita. Il tempo non si riposa, perché va sempre avanti ma noi possiamo e dobbiamo riscoprirlo senza fretta e, soprattutto, coscienti delle nostre azioni.

Vittorio Merlo coniuga la sua attività di bibliotecario presso la Corte di giustizia dell’Unione europea con la passione per la canzone d’autore, che lo porta a esibirsi in concerti e rassegne musicali in Italia e in Europa. Dal 1999 al 2003 Vittorio ha ottenuto un clamoroso successo su MP3.Com: le sue sono state le canzoni italiane piùascoltate del sito pioniere della musica online con oltre 250.000 ascolti. Grazie a questo successo in rete ha pubblicato due CD che hanno avuto un buon riscontro di pubblico e critica: “Ho sognato Bruno Vespa” nel 2005 con la produzione di Vince Tempera e “Aicha.it” nel 2007 con Marco Guerzoni. La stampa nazionale che quella internazionale si sono interessate alle attività del cantautore. Nel 2012 la casa editrice austriaca Veritas ha pubblicato la sua canzone “Ferrari”, dedicata alla Rossa di Maranello e pubblicata nel suo primo CD, in un libro di testo di italiano per le scuolesuperiori austriache con un CD audio allegato. Il libro è stato pubblicato in alcune migliaia di copie e ristampato più volte e il ‘Corriere della Sera’ ne ha scritto in un articolo intitolato “Vittorio Merlo, cantautore da studiare”. Nel 2013 ha pubblicato il singolo “Buongiorno Buonasera” accompagnato da un secondo brano intitolato “Girasoli” entrambi realizzati in collaborazione con il chitarrista Riccardo Zappa. A fine 2013 ha realizzato un nuovo videoclip per una delle canzoni del suo primo CD, “Avrei bisogno di parlarti”, raccogliendo un grande consenso su Internet. Nel 2015 è uscito il suo nuovo lavoro musicale intitolato “C’è ancora tempo” per il quale ha realizzato un videoclip per ogni brano.

Sei sempre stato un convinto assertore della forza della condivisione, hai sempre avuto collaboratori e ospiti d’eccezione nelle tue opere; anche questa volta “non ti sei fatto mancar nulla” (come si sul dire). Quanto è stato importante il contributo di Riccardo Zappa ? Il lavoro di arrangiamento e in studio di Riccardo è stato fondamentale. Ci conosciamo da anni perché abitavamo nello stesso quartiere a Milano e quando gli ho chiesto se volevaaiutarmi nel “vestire” i miei nuovi pezzi ha aderito con entusiasmo e questo si sente. Le sue chitarre danno alle mie melodie e ai miei testi la giusta dimensione, si fondono con armonia ed equilibrio.

“C’È ANCORA TEMPO” Il nuovo lavoro di Vittorio Merlo è un EP di 4 brani. La title track, come il disco, invita a riprendersi il proprio tempo, a ridiventarne padroni. Una visione ottimista in un mondo che va ormai troppo di fretta. In un periodo di crisi, per molti apparentemente senza prospettive, questo nuovo lavoro di Vittorio Merlo vuole essere un richiamo a fare due passi indietro per dedicarsi a se stessi e trovare la forza per ripartire. C’è ancora tempo per ogni cosa… dipende solo da noi, dal saperlo ritrovare: il tempo. Il CD è distribuito su tutte le principali piattaforme musicali digitali ed è stato realizzato con la collaborazione musicale e gli arrangiamenti di Riccardo Zappa, la partecipazione di Patrick Bessire all’accordéon e di Petra Merlo all’oboe. La Sacem lussemburghese (equivalente della SIAE italiana) ha riconosciuto il valore culturale del progetto con un sostegno economico e il progetto è stato anche in parte finanziato dalla raccolta fondi lanciata con successo da Vittorio Merlo su Eppela.com a fine 2014, che ha trovato diversi sostenitori in tutta Europa.

Muzi Kult 51


MK

Oltre 350 i singoli diffusi da «MEET’n’RADIO» in un anno. E’ un servizio di Delivery di Singoli alle Radio del Circuito attraverso una eterogenea Compilation. On Mag Promotion realizza ogni mese una compilation digitale selezionando proposte provenienti da tutto il mondo indipendente. La Compilation digitale viene inviata a tutte le Radio e web-Radio legate al Circuito radiofonico «Meet’n’Radio» rinsaldato e rafforzato dal lavoro dell’uff. Stampa, ideatore delle iniziative di promozione «Meet’n’Radio» e «Meet’n’TV» . Oltre 400 le Radio e oltre 500 le Web-Radio che ricevono la Compilation Digitale di «Meet’n’Radio» ogni mese. Tantissime le Radio che continuano a trasmettere le nostre proposte e che hanno portato e continuano a portare gli artisti da noi promossi in tante delle classifiche radiofoniche indipendenti. I brani continuano ad arrivare anche all’estero: Argentina, Germania, Stati Uniti, Perù, Uk, Mexico, Colombia, Uruguay, Paraguay, grazie alla collaborazione delle radio vicine al circuito Meet’n’Radio e di On Mag Promotion.
 Oltre a tutto ciò, è già di per se esclusivo essere selezionati fra i Brani del Mese.

www.onmagpromotion.com/meet.html 52 Muzi Kult


1. CORTEX - AMO UN POPOLO PRESENTE (E.Cortellino/P.Cacchio) – Maninalto! 2. MALEDUCAZIONE ALCOLICA - MARZO (G.Segattini/F.Telesca) – Manialto! – Ed. Baldoria 3. LA ROCHA – LUGLIO (S.M.Verri) – Autoprodotto – (da Musica contro le Mafie 5^Ed.) 4. 4 SOLDI PROJECT – ITALIA (C.Nitto/D.Severino) – Autoprodotto - (da Musica contro le mafie 5^Ed.) 5. CAPATOSTA - PUORTAME ‘O SANG’ ASSAIE (G.Tierno) - Autoprodotto 6. IUNEMA – RESPIRA PIANO (E.Cristallo/S.Conte) - MTM Metamorfosi – Ed. MTM Metamorfosi 7. JOE PETROSINO & ROCKAMMORRA – JOE PETROSINO (L.Petrosino/A.Delle Donne) – La Mela Cotogna – Ed.Delle Donne 8. STEFANO LOMBARDO (feat. Lisabel) - WHO KNOWS (S.Lombardo) – aRtLoVeRs pRoMoTiOn – Ed.Blen Studio 9. AYSHA SHAIK – BAD BOY (T.Medici/P.Domeniconi) - 3SoundRecord – Ed. 3SoundRecord 10. MONOTYPE – MIND DISTORTION (Monotype) - La Lumaca Produzioni/KayaStudio/Sound Factory - (da Calabrian City Rockers) 11. WHITE SOCKS – NO RETURN (White Socks) – La Lumaca Produzioni/KayaStudio/Sound Factory - (da Calabrian City Rockers) 12. AL THE COORDINATOR – THE HUNTER’S PRAYER (B.D’Orrico - La Lumaca Produzioni/KayaStudio/Sound Factory - (da Calabrian City Rockers) 13. BLACK FLOWERS CAFE’ - DO WHAT YOU WILL (Black Flowers Cafè) – La Lumaca Produzioni/KayaStudio/Sound Factory - (da Calabrian City Rockers) 14. LENNON KELLY – TRA ORIZZONTI e CANTINE (V.Abbondanza) – Indiebox Music – Ed. Le Parc Music 15. ASHPIPE – TREMA CUBA (C.Moroni) – Indiebox Music – Ed. Le Parc Music 16. MURRA – QUANNU SINNI VA (R.Messina) - Autoprodotto 17. LUCA MERCURIO – A TUTT RE FTIND (L.Mercurio) – ZeroMoneta Records 18. LA BASE – PRIMAVERA, SE SORRIDI MI SCOLORO (M.Lucidoni/A.Campanella/F.Amadio) - Collettivo Artistico La Noia – Ed. La Base 19. MAURIZIO CARLINI (feat. Erika Provinzano) - QUESTO NON E’ AMORE (M.Carlini) – Terre Sommerse - Ed. Terre Sommerse 20. PCP (PIANOCHEPIOVE) - LE ORE CONTATE (R.Marazzi) – Autoprodotto 21. OKRIM – VIA DALLA MIA MENTE (D.Rossini/P.Frosio) – Terre Sommerse – Ed. Terre Sommerse 22. KOBRA – LA VITA E’ (D.Rossini/K.La Croce) - Terre Sommerse – Ed. Terre Sommerse 23. NOEL & THE PANDAS – WONDERING LOVE (M.Amati) – aRtLoVeRs pRoMoTiOn – Ed. Quite Great Music MEET’n’RADIO - n° 2 (DUE) del 2015 (RENATO RASCEL) http://www.onmagpromotion.com/meet_due15.html

Muzi Kult 53


MEET’N’RADIO

gli artisti scelti dalla redazione ...vi segnaliamo inoltre 4 artisti selezionati dalla redazione tra quelli presenti nella Compilation «n° 2 - DUE del 2015» - RENATO RASCEL

LA ROCHA

See more at: facebook.com/LaRocha2014

La Rocha nasce nella primavera del 2011 con l’idea di mettere insieme diverse esperienze musicali, dal rock al punk, dal reggae alla patchanka, alla musica folk, cercando di avere rispetto nella mescolanza dei diversi generi. Dalla ricerca del giusto suono e dei giusti interpreti, si è arrivati a registrare alcuni brani con l’aiuto di chi ha il coraggio di abbracciare la nostra idea di “do it yourself” cioè il fai da te, produzioni a basso costo. I testi raccontano storie, le storie degli ultimi degli emarginati storie di tutti i giorni, comuni a chi vive nelle difficoltà e chi tira a campare, ma anche storie di paesi e popoli lontani. Dopo la registrazione dei brani ci sono stati un po’ di live che hanno aiutato La Rocha a trovare il suo giusto suono anche per le esibizioni dal vivo. Vari sono stati i musicisti che si sono alternati nel progetto, molti quelli che ancora, anche se lontani, ne fanno parte. La Rocha è una comunità musicale e non solo. La Rocha è un meltin pot di esperienze musicali e di vite alla ricerca di una mondo migliore possibile.

MONOTYPE Attivi dal 2009, Drum’n bass e rock convivono con le maschere, le installazioni e le performances di danzatori e giocolieri. Come in un circo infetto il viaggiatore che approda al cospetto di MonoType si ritrova in un trip da cui è difficile uscire! La scena italiana apprezza soddisfatta la scelta di imbastardire un genere oramai stantio e permette alla band di essere presente su importanti palchi italiani, insieme con cattivi maestri come Kraftwerk, aphex Twin, Motel Connection, Almamegretta e LNRipley. 2009, live, EP e la preparazione del disco che vedrà la luce nel 2011 Hologra. Grazie alla co produzione con Aerodinacs recors monotype sbarca a Miami con il singolo «About A Money», dal 2012 in dj set per tutto lo stivale e la partecipazione a diverse compilation prodotte da Aerodinamics. il 2014 vede l’uscita del nuovo lavoro «Duality» con il rafforzamento di storiche collaborazioni e l’inserimento di nuovi Remix ad opera di talentuosi producer. On Facebook: https://www.facebook.com/officialmonotype

54 Muzi Kult

See more at: monotypeofficial.com | calabrianscityrockers.it


MEET’N’RADIO gli artisti scelti dalla redazione

AL THE COORDINATOR

See more at: calabrianscityrockers.it

Al The Coordinator (alias Aldo D’Orrico). Romanticamente innamorato del metal (sua prima passione) e fortemente predisposto alla musica d’autore, all’età di 13 anni imbraccia la sua prima chitarra. Diventa chitarrista dei Miss Fraulein, dalla cui formazione nascono due album autoprodotti (Tob Was My Monkey e Aprofessionaldinnerout) e un terzo per Mk Records e Indipendead Records: The Secret Bond. Il gruppo partecipa ad importanti festival quali l’Heineken Jammin’ Festival, l’Ypsigrock, Arezzo Wave etc. Innamorato di Beatles, Pink Floyd, Beach Boys e Flaming Lips, ma anche di folk, blues e R’n’R, scopre il Bluegrass, fondamento di molta musica made in USA. Nel 2008 fonda insieme a Mario D’Orrico (mandolino) i Muleskinner Boys, con cui porta in giro il verbo del bluegrass; genere, questo, di cui apprende i segreti dal grande chitarrista acustico Russ Barenberg. Fa inoltre parte con la sua chitarra del progetto Kyle di Michele Alessi (Captain Quentin) e dell’ensamble 4+20 con Mirko Onofrio e Stefano Amato (entrambi nella Brunori Sas). Al The Coordinator è l’ultima declinazione della musica di Aldo. Blues, bluegrass, folk, tutto si fonde nella sintesi di chitarra e voce che è alla base del suo orizzonte sonoro. On Facebook: https://www.facebook.com/althecoordinator

LENNON KELLY l progetto Lennon Kelly prende vita nel 2011 a Cesena da un comune interesse per la musica folkloristica, irlandese e romagnola; da qui derivano le sonorità del loro genere, folk, rock, punk, ska, una buona dose di cantautorato all’italiana e di mancata sobrietà. I Lennon Kelly esordiscono in studio nel 2012 con l’omonimo Ep di 7 tracce. Nei primi due anni la band condivide palchi importanti con diverse band (Flatfoot 56, Bandabardò, RedSka, Vallanzaska, Statuto, Nomadi, Cisco). Nel 2014 registrano «Galway Girl», una rivisitazione del brano di Steve Earle, cantautore statunitense; questo brano permetterà alla band di partecipare al Rock In Idro 2014. Nel gennaio del 2015 la band torna in studio, alla IndieBox Music Hall di Brescia con Giovanni «Gio» Bottoglia, per incidere l’album di 10 tracce «Lunga Vita Al Re» pubblicato a Marzo da IndieBox 360° e distribuito da Self e Artist First. Da evidenziare anche «Tra Orizzonti e Cantine». Il disco è accompagnato dall’uscita del videoclip per il singolo «Sangue e Sale», ideato dai Lennon Kelly in collaborazione con Luca Nervegna, Giacomo Benini e Mattia Abbondanza. On Facebook: https://www.facebook.com/pages/Lennon-Kelly/212479802110797

See more at: lennonkelly.com

Muzi Kult 55


TV «Meet’n’TV» nasce, come «Meet’n’Radio (il tuo singolo in tutte le Radio del circuito «Meet’n’Radio») da un’idea dell’Uff. Stampa On Mag Promotion. Meet’n’TV nasce per venire incontro alle esigenze di coloro i quali vogliono veicolare e diffondere le loro opere senza costi onerosi. «Meet» sott’intende l’incontro di una serie di realtà musicali differenti che si ritrovano insieme per approdare «on/in TV». In ogni numero gli artisti di Meet’n’TV avranno un accompagnatore d’eccezione. Per oltre un anno siamo stati in compagnia degli ospiti della storica trasmissione «Il Musichiere» per passare poi ai «pupazzi» più famosi della storia della Tv. Leggendo la parola «Meet’n’TV», noi italiani non possiamo fare a meno di notare l’assonanza con le parole «Miti in TV». Ed è per questo motivo che abbiamo pensato che personaggi, reali e di fantasia, mitici della TV avrebbero fatto da accompagnatori degli artisti. Un Mito della TV che vi farà idealmente da «garante» e vi fa incontrare (Meet) le TV locali Italiane e le web Tv. Tutti gli artisti di «Meet’n’TV» in ogni numero si presenteranno alle TV locali e web Italiane presentati da Mitici personaggi della TV. La Nuova Serie di Meet’n’TV è partita con uno dei «personaggi d’invenzione» o «pupazzi» più rappresentativi della Musica in TV: il «SUPER TELEGATTONE». Proseguita poi con «Musichieretto», «Provolino» e «Four».

56 Muzi Kult


1. ALESSIO CALIVI – STORIA STONATA regia Attilio Marasco 2. NH3 – RIMANGO QUI regia Filippo Poderi 3. CORTEX – AMO UN POPOLO PRESENTE regia Enrico Cortellino 4. MALEDUCAZIONE ALCOLICA – MARZO regia Sanda Movies 5. CAPATOSTA – PUORTAME ‘O SANG’ ASSAIE regia Marco Latour (insania Project) 6. PAOLO ANTONIO – PIACERE SALVATORE regia Bruno e Fabrizio Urso 7. SUONIFUORILEMURA – OSTAGGI regia Cinzia Carnevale 8. AYSHA SHAIK – BAD BOY regia Davide Legni 9. MAURIZIO CARLINI (feat.Erika Provinzano) – QUESTO NON E’ AMORE regia Anna Terra 10. MANUEL ROSSI CABIZZA – INTERNET E’ VELOCE regia Andrea Kondra 11. JOE PETROSINO & ROCKAMMORRA – JOE PETROSINO regia Antonella Manzo 12. NOEL & THE PANDAS – WONDERING LOVE regia Eugenio Giovanardi

MEET’n’TV - n°5 (Cinque) Anno II (FIVE) http://www.onmagpromotion.com/meettv_cinque5anno2.html

Muzi Kult 57


In ogni numero di Muzi Kult, nello spazio di Meet’n’Tv - la prima ed unica Video-Compilation di Musica Indipendente Italiana, diamo uno spazio a due artisti scelti dalla redazione tra quelli inseriti nelle ultime due videocompilation.

NH3

“RIMANGO QUI” http://www.youtube.com/watch?v=0NEwabO6YKY

“RIMANGO QUI”

Gli NH3 nascono nell’agosto del 2002 nel quartiere di Villa San Martino a Pesaro. L’amicizia che lega il nucleo storico del gruppo risale a molti anni prima e la passione per la musica aiuta i ragazzi ad amalgamare quella che sarà poi la formazione definitiva. Gradoni di stadi e palazzetti, l’amore per le radici del quartiere popolare di provenienza, l’ideale dello “united we stand” e del’antirazzismo/antifascismo plasmano il carattere della band fin da subito. Con l’arrivo della sezione fiati il gruppo vira prepotentemente su uno ska/core dapprima acerbo e scanzonato per poi lasciare spazio a ritmiche aggressive e liriche impegnate. Un’evoluzione ed una crescita continua sul palco e on the road suonando in giro per lo stivale fa si che, dopo qualche anno passato a farsi le ossa calcando palchi più o meno grossi della penisola. Nel 2009 esca il primo album della band: “30 AGOSTO 2002” (One Step Records). Il 2011 segna una svolta nel percorso della band di Pesaro che così da “AMMONIAKA” la band si evolve in “NH3”. Con un chiaro riferimento alla formula chimica dell’ammoniaca, la band, con un sound rafforzato e più aggressivo e con delle liriche di impatto, mira all’essenza della musica ska-core, che fa saltare e divertire ed allo stesso tempo riflettere ed agire. Con “Eroi Senza Volto” alla band si spalancano palchi importanti. Il tour prosegue con buoni riscontri e per la prima volta gli NH3 riescono ad uscire dai confini italiani col loro primo tour europeo (Austria, Croazia, Germania, Repubblica Ceca). Nasce così, nel Luglio del 2013, “Rise Up”, un album dalle tinte forti, sonorità combat e militanti, un sound aggressivo e di impatto influenzato dallo ska 2tone, e dal punk hardcore. Il nuovo album porta la band al suo secondo tour europeo.

“RIMANGO QUI” è l’urlo di chi crede nel futuro, di chi ha deciso di resistere e di difendere il proprio stato sociale, la propria libertà, per scelta, per vocazione o per mancanza di possibilità. L’urlo di una classe media e operaia portata a resistere e lottare nella quotidianità di una vita priva di opportunità in cui emergere e rimanere a galla sembra utopia. E’ un video che propone uno spaccato della società odierna, continuamente sul filo del rasoio, continuamente portata a cercare speranza e occasioni all’estero. Chi rimane, chi suda, chi studia e chi lotta lo fa con l’istinto di reazione, con la voglia di credere in un cambiamento. Girato e diretto dal regista Filippo Poderi, tra Pesaro e Bologna, “Rimango Qui” non svela fino all’ultima scena le intenzioni del protagonista, un ragazzo come tanti, in cerca di un futuro che sembra continuare a sfuggire al suo controllo. A ritmo di punk-rock, gli NH3, cantano dell’importanza di resistere, di ideali in cui credere e del rifiuto totale nei confronti di una società spietata che cerca di togliere dignità a chi vive onestamente, a chi studia con sacrificio, a chi protesta e chi desidera un futuro migliore. Non un attacco, quindi, a chi ha scelto di partire ma un vero e proprio abbraccio a chi crede ancora che le cose possano cambiare facebook.com/nh3skacoreband

58 Muzi Kult

nh3.it


MEET’N’TV i due ARTISTI scelti dalla Redazione

SUONIFUORILEMURA “OSTAGGI”

http://www.youtube.com/watch?v=Ce3XsQ7NQAQ

“OSTAGGI”

Duemila. Ha fatto sempre un certo effetto poterlo pensare, figuriamoci per chi l’ha vissuto, abitato, toccato, superato. L’anno del futuro, si credeva. Ma d’altronde ogni anno che trascorre è futuro. Collettivo Musicale di Fondi (LT) Un piccolo paese tra monti e mare, tra storia medievale e coraggio di futuro, tra arance e ulivi, tra Roma e Napoli, tra angeli e fiere, lì proprio nel mezzo. SuonifuorileMura. Si presentaono cos’ : “Non c’è stato mai un solo dubbio, si suonava, si andava in giro per stare dalla parte di chi vive fuori le mura della città, si canta per chi non ha voce, si danza per chi non può più ballare, si cammina per gli zoppi, si vede per chi gli è impedito di vedere chiaro, si sta dalla parte di chi è scartato, dei poveri, della minoranza. Fuori le mura delle città da sempre hanno abitato gli emarginati, i piccoli della terra, hanno ucciso innocenti, scacciato le diversità. Noi suoniamo là.” I primi suoni sono stati fatti con Francesco, Marco, Sandro, Michele, Stefano; poi si sono aggiunti Adele, Luigi, Marco, Antonietta e Antonella. il loro primo album è “Cuore Pensante.

Canzone e video hanno il desiderio di incoraggiare la lotta alle mafie e incominciare la danza di chi spera e crede che la maggioranza è la parte buona di quest’Italia e solo con l’impegno in prima persona possiamo liberarci dalle ingiustizie e dalle disumanizzazioni. Il video, un immersione nella diversità di persone che fanno la loro parte. Un noi, diverso e colorato può vincere la malattia dell’egocentrismo. facebook.com/pages/Suonifuorilemura/47896126460 suonifuorilemura.it

Muzi Kult 59


H

A 60 Muzi Kult


HIGHLIGHTS

ARTISTS

In ogni numero, la redazione di Muzi Kult, dedicherà ad artisti del mondo Indipendente Italiano, monografie, pagine dedicate con notizie sulle loro attività, articoli, interviste, recensioni e tanto altro. La sezione “Highlights Artists” mette”Sotto i Riflettori” le attività degli artisti provenienti dal mondo della musica italiana di ogni tipo.

Muzi Kult 61


62 Muzi Kult


SPECIALE MUZI KULT

PIOTTA

Muzi Kult 63


PIOTTA “NEMICI”

di Monica Reale

“Calcolando lo strapotere economico e mediatico, hanno più bruciato talenti musicali i talent che la droga” Piotta, al secolo Tommaso Zanello, è al suo Ottavo album in studio; 15 tracce (13 nella versione digitale) tra rap, rock, reggae ed una dose massiccia di “Piotta sound”. Il nuovo album ha come titolo “Nemici”; ma di quei nemici che ne vorresti a pacchi, quei nemici che sono le “pecore nere”, quei nemici che “sempre dall’altra parte mi troverai”, quei nemici che “non mi avrete mai come volete voi”…ecco ! I nemici di Piotta sono anche i suoi idoli come i Clash, Frank Zappa o i Public Enemy.

i talent (come non condividerlo), rifiutando un bel po di soldi per la partecipazione all’ “Isola dei Famosi” (come non apprezzarlo); cose che oggi sono tutt’altro che ovvie e scontate. Avevo sempre sentito parlare di lui (dai miei colleghi/capi) come di una persona vera, seria e professionale, un Amico …anzi un “Nemico” vero. Abbiamo fatto una chiacchierata su tante cose interessanti andando, anche, oltre la musica…

OFFICIAL VIDEOCLIP

PIOTTA (FEAT. MURO DEL CANTO) 7 Vizi Capitale

Piotta oggi è un’artista irriverente ma con stile, educato ed ironico. Nel suo album, denuncia, giustizia sociale, ‘no-global’ nel senso più moderno e condivisibile (“Logo”), violenza contro le donne (“Barbara”) e tanto altro. Tutto fatto bene, con un gusto raro e un senso di “responsabilità” molto alto. Il romano Piotta non si lascia sfuggire (…e come potrebbe uno come lui!) una riflessione profonda, amara, ironica e accorata sullo scanalo di ‘Mafia Capitale’ (“7 Vizi Capitale”), con un bellissimo videoclip girato al Maam (Museo dell’altro e dell’altrove di Roma). Piotta prima dell’uscita del nuovo disco è andato giù duro: contro

64 Muzi Kult

http://video.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/piotta-ft-il-murodel-canto-7-vizi-capitale/196012/195026



L’INTERVISTA MUZI KULT: Ciao Tommaso, nonostante tu non sia anagraficamente così grande, hai una storia lunghissima alle spalle; dalle origini con “er Piotta” e il suo provocatorio Super Cafone fino ad oggi con “Piotta” e i suoi “Nemici”. Cosa è accaduto tra questi due momenti e come, e se c’è stato, è avvenuto questo processo di cambiamento. Piotta: Non sono così grande perché ho cominciato a fare musica da giovanissimo e pubblicato i primi lavori già a vent’anni, o poco più. Per il resto della domanda la questione, secondo me, non va posta così. Si rischia di polarizzare troppo su un prima e un dopo. In realtà è tutto molto più fluido, proprio come la musica. E’ tutto compenetrato in un mix continuo, dove a crescere - anziché solo i B.P.M. - sono la qualità dei suoni e dei contenuti. La musica è la colonna sonora di ognuno di noi intesi come insieme e come singoli individui, per questo cambia e cresce con noi. Sarebbe ridicolo e poco credibile fare a quaranta quello che si faceva a venti, e così via. La musica che faccio racconta il periodo che vivo e la persona che sono, oggi.Quindi più che un prima e un dopo è un durante. MUZI KULT: Una Cosa che ci incuriosisce molto è sapere da dove nasce lo pseudonimo di Tommaso Zanello: Piotta. Piotta: Si ricollega un pò al discorso di prima. Nasce ai tempi della scuola, al liceoGiulio Cesare. Me lo ha dato scherzando Masito dei Colle der Fomento, così come io ho involontariamente dato nome ai Cor Veleno. Sono soprannomi che poi sono diventati nomi da cercare su iTunes, Google, nei negozi di dischi. Se ce loavessero detto allora non ci avremmo mai creduto. Abbiamo vissuto tutto congrande passione, senza calcoli e compromessi.

MUZI KULT: Responsabilità e Consapevolezza sono due termini fondamentali nell’impegno sociale; sappiamo che dedichi parte delle tue attività anche a progetti di volontariato, sostegno a cause importanti, destinazione di fondi a chi ne ha bisogno. In che modo si riesce a coniugare tutto questo con la tua attività di Rapper e Produttore musicale. Piotta: E’ semplice. Se quando mi chiamano o mi propongono un progetto lo sento emotivamente mio, aderisco con grande piacere. Per esempio “Musica contro le Mafie” mi è piaciuto nell’attimo stesso in cui me ne hanno cominciato a parlare e ho detto si, incondizionatamente. Cosi com’è successo in altri casi con gestioni e scopi serie ed altrettanto importanti.

MUZI KULT: Quando ascoltiamo degli artisti come te ci ricordiamo di quanto sia importante il potere del “microfono in mano”, e di come questo potere possa essere usato anche in maniera negativa. Quanto ti senti carico di questa responsabilità quando componi e scrivi e quanto invece quello che viene fuori è frutto di una consapevolezza ormai assodata che non ha bisogno mai di “fermarsi un MUZI KULT: attimo a pensare” ? “La Grande Onda” è stato uno dei tuoi brani di maggior successo, abbiamo letto che è anche uno dei tuoi preferiti, quello Piotta: Trovo sia meglio non dare nulla per scontato, mai. La responsabi- che ami particolarmente suonare in chiusura di concerto. “La lità la sento eccome. Più cresco e più la sento. E’ quello che dicevo Grande Onda” è oggi anche la tua etichetta discografica. Oggi all’inizio. Cresco con la musica e la mia musica cresce con me. la musica e la promozione si basano fondamentalmente su un’ Mi fa piacere essere considerato uno di quelli che danno ancora interazione “Social”; in questo momento storico qual’è, seconpeso alle parole, perché la parole sono importanti. Sia scritte che do te, il ruolo di una etichetta indipendente e come è cambiato al microfono. Sia su un post che dal palco. Bisogna assumerse- negli ultimi anni, e quanto cambierà ancora? nesempre la responsabilità, così come ho fatto io accollandomi i rischi di untitolo come Nemici. Le parole possono essere crude o sarcastiche, ironiche o malinconiche, questo dipende dal brano e dall’idea di fondo, ma sono importanti sempre e comunque. Ci sono mille modi per affrontare lo stesso argomento e sono tutti leciti se fatti bene e in maniera originale.

66 Muzi Kult

Piotta: Quanto cambierà sinceramente non lo so e me lo chiedo spesso. Non credo che economicamente possa andare peggio, il mercato è già parecchio incasinato. Piuttosto si dovrebbe abbracciare l’idea di dare sostegno ad un artista e/o ad una label, quando piacciono s’intende, perché è un modo per dire “ci siamo anche


noi”. C’è un altro modo di vedere la musica e la vita in genere. Ci MUZI KULT: “I Talent sono prostituzione emotiva, uomo mangia uomo per sono altri valori e altre voci fuori dal coro de già sentito. audience e sponsor”, è davvero diventata solo questo la tv che si occupa di musica in Italia ? C’è qualcosa da salvare ? MUZI KULT: Nel 2013 sei stato eletto Delegato Imaie, hai sostenuto anche Piotta: una importante campagna “La Siae è Di tutti”. Oggi questi or- Non ho Sky, magari su Sky c’è. Sul digitale sinceramente non ne gani non sono ben visti dai giovani artisti, dalle band e anche dai vedo. Anzi si, uno mi viene in mente. Parlo del bellissimo e assai gestori di locali, promoter, organizzatori di eventi ecc… Noi ri- curato Ghiaccio Bollente, condotto da Carlo Massarini su Rai 5. teniamo invece che non vadano demonizzati ma che sia, invece, Qualcosa su Rai 3, qualche puntata con ospiti interessanti da Liimportante comprenderne il ruolo e la funzione reale… in modo nus. Poi il resto sono 20 tra talent e reality, tutti uguali. Le solite da essere, appunto, consapevoli e provare a cambiarli da dentro. hit delle solite radio. Insomma, mi sfugge qualcosa? Tu che cosa ne pensi? Piotta: Preciso che sono stato eletto delegato del Nuovo Imaie. Tutt’altra cosa rispendo alle vicende del precedente istituto. Non credo non siano ben visti, penso non siano proprio capiti o studiati. Siamo ad un passaggio prima. La SIAE ha vissuto mesi burrascosi e abbiamo lottato inogni modo per fermare il cambiamento plutocratico nella votazione degli organi. Più incassi, più conti. Pensatelo applicato alle elezioni politiche, è aberrante. E’ il passo prima della dittatura. Abbiamo perso, e forse era inevitabile, ma preferisco essere tra gli sconfitti se ad essere sconfitti sono i giusti. Il Nuovo Imaie, che tra l’altro è gratuito, riguarda invecei diritti connessi, tutt’altro argomento, per cui non incide in alcun modo su alcune delle categorie che elencavi ma redistribuisce a chi ne ha fatto una professione, una minima parte di chi sulla sua professione guadagna, non ultimo l’apparentemente democratico web. Sono argomenti complicatissimi, spesso iper tecnici e c’è molta ignoranza. Dovremmo parlarne per ore ma temo annoieremmo tutti i lettori.Vi invito a visitare la pagina facebook di A.I.A. per rimanere in contatto su questi temi.

MUZI KULT: Nel tuo nuovo disco, che ha come titolo “Nemici” hai lanciato una sorta di “anatema” contro lo strapotere dei Talent e soprattutto di quello che ne è l’emblema. Qualche tempo fa Sabina Guzzanti in una intervista ha definito la madrina dei Talent “il male dell’umanità” che ne pensi? Piotta: Dico che il male esiste perché esista il bene per cui tutto serve. Della serie fammi vedere i tuoi amici così ti dico chi sono i nemici. Nemici per indole, percorso, attitudine, credibilità. Detto questo, io non lancio nessun anatema. Ci sono i posti di lavoro delle tante maestranze e vanno tutelate al pari di quella della Whirlpool. Ho detto che c’è stata, c’è e sempre ci dev’essere un’alternativa ai talent. Che la musica non nasce da lì e che nessuna rivoluzione musicale è mai partita dalla tv o dai consigli della zia. Io denuncio l’idea, che si vorrebbe far passare, che per fare successo devi passare solo dai talent, è una menzogna! Finisco con un battuta. Calcolando lo strapotere economico e mediatico, hanno più bruciato talenti musicali i talent che la dro-

Muzi Kult 67




MUZI KULT: Il tuo nuovo disco è pieno di ospiti, di artisti con i quali condividi e hai condiviso pezzi di percorso…e sono tanti !!! …quindi per te non sono tutti “Nemici”?? Piotta: Si. Ognuno a suo modo lo è. Con Brusco in Anvedi lo spieghiamo chiaro, e Giovanni è un compagno di scuola, un “nemico” da vent’anni. Bambaataa ha illuminato la strada del vero hip hop. Ha fatto capire a generazioni intere che la musica è condivisione, solidarietà, positività, non le lacrime e la sofferenza dei talent piegati solo alle esigenze commerciali. Captain Sensible è uno di qui 10 che ha inventato il punk prima che diventasse una moda. Girava vestito come un diverso, come un nemico e ha lasciato un solco profondo. Vogliamo parlare poi de Il Muro del Canto o dei Modena City Ramblers? Lotta e musica popolare nel senso più vero del termine. Si, sono tutti nemici miei. E non sono gli unici, siamo in tanti. MUZI KULT: Prima di salutarci vogliamo chiederti di fare un gioco con noi, una sorta di scheda come quella di chi “butteresti dalla torre?”; vogliamo i nomi di 5 “AMICI” (ma di quelli con la A maiuscola), quindi di 5 esempi da seguire, e di 5 “NEMICI” ai quali la definizione la lasciamo a te! Piotta: Abbondo perchè me ne vengono in mente 6. Gli “amici” da seguire sono: Chuck D, Gogol Bordello, Manu Chao, Sixto Rodriguez, Tonino Carotone, Zak De La Rocha (viventi e in ordine alfabetico). I “nemici” da seguire sono: Chuck D, Gogol Bordello, Manu Chao, Sixto Rodriguez, Tonino Carotone, Zak De La Rocha. Gli amici/nemici a volte combaciano :) MUZI KULT: Ti lasciamo chiedendoti un saluto “in rime” per gli amici di MUZI KULT… e grazie di averci dedicato il tuo tempo. Piotta: Grazie a voi, mi ha fatto molto piacere. Ecco il mio saluto in rima: “Peso parole tipo Nanni, libero persone come Nenni. Raffica di rime dal mio Uzi, pallottole d’amore / quelle per Muzi”

70 Muzi Kult

OFFICIAL VIDEOCLIP

PIOTTA (FEAT. CAPTAIN SENSIBLE) WOT! (Capitano mio capitano!)

http://www.youtube.com/watch?v=LY8Gz8pSMM0



72 Muzi Kult


FEDERICO CIMINI Muzi Kult 73


Pereira

di Monica Reale

Dopo un entusiasmante disco d’esordio uscito nel 2013 - “L’importanza di Chiamarsi Michele” (MkRecords) - che ha visto il giovane cantautore impegnato in lunghissimo tour su e giù per lo stivale, Federico decide di fermarsi per annusare nuove storie perchè, come dice sempre, “io di naso ne ho!”. Pereira (anche title track e singolo dal quale è stato tratto il videoclip realizzato da Giacomo Triglia) è un tuffo nella consapevolezza, nella voglia e nel desiderio di raccontare se stessi, a proprio modo. Quel modo che ognuno di noi ha di raccontarsi, in un equilibrio incerto tra il filosofico e il letterario, tenendo in mente che come ‘sostiene Pereira’ : “La Filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità”. Ironico, scanzonato, provocatorio e tutt’altro che politically correct, è così “Pereira”; Cimini gioca sul contrasto tra la leggerezza impalpabile dei sentimenti e la consistenza rude della realtà. Due camei originali ed imperdibili con gli amici Simone Cristicchi e Kutso. Sonorità ricercate quelle di “Pereira”, non più la musica come contorno alla poesia ma un tutt’uno denso e compatto. Registrato da Andrea Rovacchi (già dietro i cursori di artisti come Marlene Kuntz, Cisco, Vinicio Capossela, Patti Smith e tanti altri) al “Bunker” di Rubiera; montato e arrangiato con la delicata e ‘canterburyana’ sapienza di Mirko Onofrio (Red Basica, Brunori Sas).

74 Muzi Kult

Parliamo con lui dell’uscita del suo nuovo singolo e del particolarissimo videoclip, dopo un lungo scambio di battute e di opinioni sul libro “Sostiene Pereira” di Tabucchi. MUZI KULT: È da pochissimo uscito il tuo nuovo singolo che anticipa l’uscita di “Pereira”; chi è Pereira? Federico Cimini: Per quello che mi riguarda, Pereira è uno stato d’animo. Sai quando ti capita un periodo di “crisi”, di cambiamento, e dopo un po’ di tempo ti rendi conto di aver raggiunto nuovi equilibri? Ecco, è proprio questa sensazione, che per me si traduce in un’idea più aperta e colorata della vita. E visto che il mio “mestiere” è far capire le mie sensazioni alla gente, allora ho cercato di mettere insieme tutto questo “mondo nuovo”, tra canzoni, musiche, copertine, videoclip, e raccontarlo. MUZI KULT: Abbiamo avuto modo di vedere il tuo nuovo Videoclip o meglio…”pilcoediV”, vuoi spiegare a chi ancora non lo ha visto? Federico Cimini: E’ stato il gioco mentale più assurdo fatto fino ad ora. L’idea l’ha avuta quel genio di Giacomo Triglia. Mi chiama una mattina dicendomi: “ho avuto un’illuminazione guardando il mio gatto: tu sei seduto, canti, e mentre canti ti buttiamo di tutto addosso... Solo che forse non è una cosa molto fattibile”. Io rispondo: “e


perché, mi sembra facile?”, e lui: “perché devi imparare il testo della canzone al contrario, così quello che ti buttiamo addosso in realtà è come se tornasse indietro... Cioè, tu parti da “sporco” e ne esci pulito.” Quindi (non so come ho fatto), sono riuscito ad imparare a memoria il testo al contrario - per esempio “ e le canzoni fanno la rivoluzione” diventa “enoizurovir al onnàf inoznac el e” - il video è stato montato per ottenere il risultato desiderato, ci è piaciuto molto, e questo ha fatto si’ che non possiamo chiamarlo “Videoclip”, ma è ufficialmente un “pilcoediV”. Il vero aneddoto è che oltre alle torte, ai secchi d’acqua, alle uova, Giacomo avrebbe voluto lanciarmi anche il suo gatto. Ma ci è sembrato un po’ troppo. MUZI KULT: Il singolo “Pereira” ci sembra confermare e non disattendere le aspettative create dal tuo esordio discografico “L’importanza di chiamarsi Michele”…cosa hai conservato e cosa hai buttato via? Cosa porterai sempre con te e cosa, invece, ritieni di troppo? Federico Cimini: Michele è un ciclo chiuso e la continuità con Pereira non è molta. E’ stata, credo, una maturazione spontanea: ho scritto delle canzoni “diverse” che mi piacevano e che andando avanti mi incuriosivano, quindi sono rimasto su una linea nuova. Di certo ho mantenuto la spontaneità, l’ironia, ma anche la provocazione, un po’ di rabbia. Ho voluto buttare via tutto ciò che ritenevo pesante e che mi rappresentava poco.

MUZI KULT: Ami molto identificarti nei personaggi dei quali canti, quanto sono diversi Michele e Pereira? Federico Cimini: Partirei da quello che hanno in comune: “L’importanza di chiamarsi Michele” nasconde lo spunto di Oscar Wilde e del suo capolavoro “The importance of being Ernest”; in “Pereira” lo spunto è quello di un altro scrittore, Antonio Tabucchi e del suo “Sostiene Pereira”. Per il resto Michele è un personaggio impegnato, che vive una crisi personale e sociale, scappa per necessità, e per necessità torna a casa. L’ho scritto in un periodo storico molto difficile e ho cercato di tracciare un’idea dei tempi che stavamo vivendo. Pereira invece segue un altro impegno: “le ragioni del cuore”, il cambiamento personale. Non giudica, è un personaggio romantico, vive le passioni (forse anche lui per necessità). E alla fine sorride alla vita, come noi sorridiamo quando ci accorgiamo che dopo un po’ di pioggia è uscita una bella giornata. Forse Pereira è un meteoropatico. MUZI KULT: Cosa dobbiamo aspettarci da questo nuovo disco? Riesci a tracciarci un profilo di quello che ascoltaremo dal 26 Maggio? Federico Cimini: Ti faccio un profilo tecnico. Sono 11 canzoni: 3 di queste canzoni sono molto fresche, leggere, aperte, estive; 2 sono provocatrici al massimo; 1 canzone quasi d’amore; 1 canzone d’amore struggente; 1 più concettuale, in cui la musica e le parole se ne vanno a braccetto verso il mare; 2 da ascoltare in macchina con il vento sulla faccia, magari nel weekend, con gli amici; e 1 un po’ “da cantautore”, sognatrice ma disillusa. E poi ci sono 2 ospitoni che hanno fatto cose che non fanno di solito, e poi una squadra di lavoro di 20 persone, bravissima e nuova, fresca e leggera, proprio come il disco! Dentro c’è tutto questo. Sono riuscito ad incuriosirvi!? MUZI KULT: Per salutarci ti propongo un gioco… sappiamo che sei un bravo “rimatore” …ecco dedica 2 rime di saluto ai lettori di “MUZI KULT” Federico Cimini: Non aspettarti una rima con “Muzi Kult” perchè è umanamente impossibile. Muzikult è una rivista non si pente chi l’ha vista chi la legge s’appassiona ci ritorna, s’abbandona, se ne parte, se ne viene, gira pagina sul vetro di uno schermo di un telefono, che pare già un megafono. Quando legge condivide, lo rilegge, lo commenta, torna a casa ed è contenta. MUZI KULT: …dopo questa sei ufficialmente il nostro “rimatore” preferito! Grazie Federico e in bocca alla Musica !

Muzi Kult 75


CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO

76 Muzi Kult



78 Muzi Kult


MAD SIMON & FORTUNATO TREFILETTI Muzi Kult 79


LOVE ADDICTION Mad Simon, una delle voci e mc dei Kalafro, insieme al chitarrista Fortunato Trefiletti mettono in musica la loro “Dipendenza Affettiva”. “Love Addiction” è il loro nuovo, EP carico di tonalità calde, note acustiche, voce e chitarra che si fondono insieme in un’atmosfera avvolgente ed intima. Il cantautore e rapper calabrese trasforma la verve che lo ha sempre contraddistinto, fatta di toni di rivolta, militanza ed attivismo in una nuova espressione che ha come forza trascinante l’Amore, quello globale e trasversale, la bellezza di una quotidianità condivisa sottolineando l’importanza dei sentimenti in ogni ambito della vita. Cantautorato Rap con venature Reggae ed un orecchio teso alle sonorità Soul. “Love Addiction” è un viaggio concreto tra stati d’animo, emozioni, sensazioni palpabili ed impalpabili. Immagini chiare e reali; persino gli odori e ogni singola percezione sembrano prender forma in precisi fotogrammi di paesaggi, scene di vita di tutti i giorni, tra situazioni realmente vissute o immaginate. La poesia di “Love Addiction” è poesia di strada che diventa sublime e dà la possibilità ad ognuno di rispecchiarsi in un pensiero, una frase o più semplicemente in un simbolo. Li ha intervistati la nostra Monica Reale in una intervista doppia tutta da leggere e che mette in evidenza condivisioni, differenze e diversità.

80 Muzi Kult

IL VIDEOCLIP UFFICIALE

CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO

“Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi”. (Antoine de Saint-Exupery)


guarda tutto il mondo e non solo il singolo individuo: ‘non posso stare ne con te ne senza di te’. Ho preso ispirazione dal questo aforisma e ho cercato di creare degli gli arrangiamenti che dessero questa idea di conflitto MUZI KULT: In questo EP, viste le vostre esperienze passate, è netto e innegabile, da parte di entrambi, un cambiamento del vostro mood e delle vostre attitudini musicali fino ad oggi rivelate… un modo per venirsi incontro e dimostrare nei fatti che non siete affetti da “Love Addiction”? MAD SIMON: I brani sono nati come un flusso incontrollabile, li ho scritti davvero in pochissimo e non ho badato al genere, ai tecnicismi o a standard stilistici da dover rispettare. Mi sono fatto divorare dalla musica e dai sentimenti e sono felice del risultato. Con Fortunato abbiamo trovato l’intesa giusta per esprimere ciò che desideravamo, unendo le nostre peculiarità e lasciandoci influenzare da tutto. C’è il rap, ritmo e poesia, c’è il reggae, nelle radici delle sonorità, ma solo voce e chitarra, per creare la giusta atmosfera e poter portare Love Addiction in qualsiasi situazione, dalla libreria all’angolo di strada, dal teatro al club.

Due Chiacchiere con Mad Simon & Fortunato Trefiletti MUZI KULT: “Love Addiction”, titolo del vostro Ep, è la traduzione di Dipendenza Affettiva, ho cercato su un mio testo di psicologia e dice che “e’ una condizione relazionale negativa che è caratterizzata da una assenza cronica di reciprocità nella vita affettiva e nelle sue manifestazioni all’interno della coppia, che tende a stressare e a creare nei “donatori d’amore a senso unico” malessere psicologico o fisico piuttosto che benessere e serenità..”. Per voi invece cos’è questa “Love Addiction”? MAD SIMON: Non avevo mai scritto canzoni d’amore, sia perché non mi sentivo ispirato da un sentimento così forte, sia perché lo ritenevo pienamente banale. Eppure, facendo un’analisi più approfondita, l’ho sempre fatto! Perché scrivere della mia terra, della mia gente, e denunciare tutto ciò che uccide la mia terra, la mia gente, non è un atto di amore? Lo è. E spesso non è ricambiato, ma non ne posso fare a meno! Non posso fare a meno della musica e di amare, e stavolta, per la prima volta, parlo alla mia donna. Così, nasce Love Addiction. FORTUNATO TREFILETTI: Per me è quasi cercare una cura con armonie e melodie sognanti ma, al contempo, riassumere con la massima Ovidiana, che ri-

FORTUNATO TREFILETTI: Sono un Musicista di estrazione rock ma il lavoro e le collaborazioni mi hanno portato a mitigare il mio stile con sfumature e linguaggi non proprio vicini al mio mood. Quando Mad mi ha proposto il progetto e mi ha dato carta bianca sulla parte musicale sono stato felicissimo ed ho pensato vediamo quante cose strambe riesco a mettere insieme (Ndr. Ride) MUZI KULT: Mi è capitato in altre occasioni di fare delle interviste doppie e ad un tratto chiedere ai due intervistati di tracciare ognuno il profilo dell’altro…e sono così “crudele” da continuare a farlo…e di chiederlo anche a voi… MAD SIMON: Fortunato è un chitarrista di innegabile bravura costruita con studio e sacrifici, di lunga esperienza, ha suonato con tanti artisti e partecipato a diversi dischi…ma ha anche dieci anni più di me e la vecchiaia a volte si fa sentire e tocca a me tirare la carretta! FORTUNATO TREFILETTI: Qualunque cosa detta potrebbe essere usata contro di me, quindi mi avvalgo della facoltà di non rispondere, scherzo ! (Ndr. Ride) Mad è una persona paziente con cui si lavora bene. Ha una pecca: quella di stabilire dei calendari che puntualmente la vita ci obbliga a non rispettare; ma devo dire che è sempre colpa degli impegni non sua. MUZI KULT: “Love Addiction” è un progetto unico ed irripetibile oppure è l’inizio di un percorso nuovo? MAD SIMON: Per me è un punto di partenza. E’ il mio primo progetto solista ufficiale e voglio cominciare da qui a maturare musicalmente ed artisticamente. FORTUNATO TREFILETTI: Mai dire mai

Muzi Kult 81


MUZI KULT: “La poesia di “Love Addiction” è poesia di strada che diventa sublime e dà la possibilità ad ognuno di rispecchiarsi in un pensiero, una frase o più semplicemente in un simbolo”. Cosa intendete dire con questa sorta di “manifesto”? MAD SIMON: Le canzoni di Love Addiction sono leggere come l’aria e pesanti come macigni, hanno la fragilità e l’ingenuità di un amore adolescenziale e la forza e la consapevolezza del matrimonio dei miei nonni. Sono parole e note semplici, chiare, è un linguaggio diretto, facilmente comprensibile e che nelle sue sfaccettature riesce a raccontare qualcosa di ognuno di noi. FORTUNATO TREFILETTI: Le sensazioni che trasmette la musica sono volute dal musicista e se si scrive con il cuore quelli che ascoltano non potranno che rispecchiarsi nel nostro malinconico dualismo di chitarra e strofe taglienti. MUZI KULT: Nella vostra cartella stampa avete usato una frase che adoro tratta dal “piccolo principe’: “ecco il mio segreto, è molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’Essenziale è invisibile agli occhi”. Io credo fortemente nel fatto che l’essenziale sia invisibile agli occhi; voi usate un canale differente che è quello dell’ascolto, del sentire…secondo voi le orecchie hanno un potere maggiore o sono anche esse fallibili? MAD SIMON: Il problema è che, oggi, la musica si ascolta più tramite la TV che la radio o andando ai concerti, proprio per riuscire a tradire l’ascolto tramite le immagini, plagiare le orecchie con gli occhi: da “Video killed the radio star” a “Video kills the music”. Ma l’udito resta il senso padrone del verbo “sentire”, forse perché è l’unico che riesce ad avvertire ciò che materialmente non esiste. Come i sentimenti. FORTUNATO TREFILETTI: Se si ascolta con attenzione, le orecchie hanno un margine minore di errore; se invece ascoltiamo la musica come sottofondo, come qualcosa di poco importante, qualcosa che ci dia giusto la sensazione di non esser soli, tanto per sentire il brusio di fondo… beh……allora siamo fritti ! MUZI KULT: Per chiudere volgiamo chiedere una cosa a Mad Simon: un paio di rime di saluto a noi di “MUZI KULT”! MAD SIMON: Scorgo tra le righe la passione viscerale, è musica che scorre tra i fogli del giornale trasforma: parole in note, articoli in canzoni dà vita alle emozioni come luce coi colori. Il saluto è dei migliori, con la speranza di vederci presto, raccontare del successo di questo nuovo disco, o di quando mi esibisco, e ripeterò a loop che buona fortuna l’ha portata Muzi Kult! FORTUNATO TREFILETTI: fate conto che io stia suonando ! (Ndr: Ride !)

MAD SIMON Official Site: https://www.madsimon.it

MAD SIMON on Faceboook:

https://www.facebook.com/madsimonkalafro

MAD SIMON on Twitter:

http://www.twitter.com/MadSimon_

MAD SIMON on Youtube:

https://www.youtube.com/simosqui

82 Muzi Kult

MAD SIMON on Instagram:

http://instagram.com/madsimonofficial/


Muzi Kult 83


84 Muzi Kult


RUB A DUB BAND Muzi Kult 85


La Rub a Dub Band è un gruppo di validissimi musicisti della reggae music. L’amore per i ritmi in levare ha portato questi artisti a conoscere un grande singer giamaicano, Isiah Mentor. Si sono incontrati in Etiopa, durante uno dei tanti viaggi, ne è nato subito un rapporto di fiducia e di lavoro che ha portato alla produzione di due brani accompagnati dai video: ‘Zion Train’ e ‘Smoke The Trees’. Girati tra il White Lion studio e alcune zone del Friuli Venezia Giulia, i due video hanno ‘sancito’ l’inizio di questa collaborazione che rappresenta solo l’inizio. Isiah Mentor infatti sarà a fine maggio in Italia per nuovi progetti con la Rub a Dub band. La nostra Alessandra Margiotta li ha intervistati per voi…

86 Muzi Kult


Due Chiacchiere con RUB A DUB BAND

già da un po’ che li provavamo e con lui sono diventati due belle canzoni quindi abbiamo pensato ad una regia per fare i due video che rappresentassero al meglio la musica con il testo. Con le nostre risorse abbiamo fatto tutto. Sono al 100% autoproduzione quindi siamo contenti. MUZI KULT: Perché la scelta di collaborare con Isiah Mentor? Rub a Dub Band: Perché è il destino, perché appena conosciuti c’è stato subito un buon feeling, abbiamo parlato ci siamo intesi, capiti e quindi è iniziato subito un rapporto di lavoro. Ci piace lavorare insieme. MUZI KULT: Quando avete capito che la musica reggae era la vostra ‘strada’ da seguire? Rub a Dub Band: Da sempre riguardo la musica, il fatto di suonarla è stata una conseguenza, una cosa venuta dopo. Per primo c’è il totale rispetto per la musica, per gli artisti che ci hanno lasciato un messaggio e per tutta una serie di eventi che ci hanno indicato la strada giusta da seguire…. Non per diventare famosi. MUZI KULT: Siete tornati da poco dall’Etiopia, come è stata questa esperienza? Raccontate

MUZI KULT: Come è nata la Rub a Dub Band? Rub a Dub Band: Nel 2008 è nata la Universal Vibe band per accompagnare il cantante giamaicano Sydney Salmon in tour per alcuni concerti. Da lì la cosa è andata avanti fino al 2010 per tre mesi l’anno con il contributo del bassista giamaicano che vive a New York, Ainsworth Clarkie Bassie. Abbiamo aperto il White Lion Studio per produrre musica reggae con vari artisti e di conseguenza serviva una band stabile sul territorio per lavorare sia in studio che live. MUZI KULT: Perché avete scelto questo nome per la vostra band? Rub a Dub Band: Il nome è sempre difficile da spiegare si valutano delle proposte interne poi si sceglie in questo caso Rub a Dub. Andava bene perché il significato della parola, molto conosciuta in Giamaica, è anche uno stile di musica reggae che fa riferimento alle dancehall ma è anche un tipo di danza, quindi a noi piaceva l’idea di essere una band con un proprio stile che si fonde con i diversi stili dei cantanti con cui lavoriamo e lavoreremo. MUZI KULT: I vostri ultimi due video, come sono nati questi lavori discografici? Rub a Dub Band: Sono nati dall’incontro in Etiopia con Isiah Mentor, i riddim erano

Rub a Dub Band: E’ stata un’esperienza molto bella, impegnativa per alcuni aspetti logistici, ma li abbiamo superati alla grande. Grazie ai precedenti viaggi di Fabio e Donatella (batterista e bassista), siamo stati accolti dalla comunità dei Pionieri Rasta con grandecalore e rispetto. Abbiamo condiviso aspetti della musica reggae e della filosofia Rastafariana. Tutto ciò ci stimola per il futuro. MUZI KULT: State lavorando su nuove produzioni? Rub a Dub Band: Si abbiamo diverse cose su cui lavorare, a maggio arriva Isiah Mentor per stare un periodo con noi per deiconcerti ma anche per finire il disco che stiamo ultimando. Faremo un singolo nuovo in formato vinile 7” in collaborazione con un etichetta italiana, stiamo lavorando ad un nuovo singolo che faremo con Isiah in collaborazione con Sydney Salmon & Imperial Majestic band. Questo al momento. MUZI KULT: Dove è possibile ascoltare la vostra musica? Rub a Dub Band: Dove ci chiameranno a suonare, sul nostro sito www.whitelion.it e sul sito www.musicinblack.org che promuove musica reggae.

RUB A DUB BAND Official Site: http://www.whitelion.it

Muzi Kult 87


Live

88 Muzi Kult


“NOTIZIE dal...vivo !!” Muzi Kult 89


GLI ARTISTI in Tour: Alessio Calivi

Mad Simon

Nuju

24/05/15 @ Milano - Spazio Ligera 28/05/15 @ Milano - La Fabbrichetta 04/06/15 @ Bologna 05/06/15 @ Faenza 12/08/15 @ S.Costantino di Briatico (VV) - Mediterranea Sound Festival

14/05/15 @ Reggio Calabria - Malavenda Café 02/06/15 @ Messina - Forte Ogliastri

03/04/15 @ Catanzaro -Zoom 04/04/15 @ Rossano (CS) – Old West 10/04/15 @ Pontremoli (MS) – The Grapes 11/04/15 @ Genova – Teatro Altrove 17/04/15 @ Sant’Egidio alla Vibrata (TE) – DejaVù 18/04/15 @ San Salvo (CH) - Beat 25/04/15 @ Corneliano d’Alba (CN) – Cinema Vekkio 30/04/15 @ Legnano (MI) - Circolone 01/05/15 @ Sabbioneta (MN) - Sabbio fest 09/05/15 @ San Giovanni in Persiceto (BO) - Peppino Festival

Mandrake

Emidio Clementi

Piotta 07/05/15 @ Brescia - Latteria Artigianale Molloy 08/05/15 @ Pescara - Milonga Vintage and Handmade 09/05/15 @ Rimini - Primo Piano 15/05/15 @ Benevento - Morgana Music Club 16/05/15 @ Napoli - Cellar Theory 29/05/15 @ S.Egidio alla V. - Deja Vù

Federico Cimini

26/04/15 @ Varese - Twiggy 28/04/15 @ Trieste - Naima Club 01/05/15 @ Pisa - Cinema Teatro Lux 02/05/15 @ Empoli - Palzzo delle Esposizioni 25/05/15 @ Fiumicino (RM) 15/08/15 @ Livorno - Surfer joe

Musica contro le mafie

(in Tour dal 30 Maggio)

#30MinutiPereira

Scarda

22/05/15 @ Scalea (CS) 28/05/15 @ Bologna - Cortile Café 30/05/15 @ Faenza (RA) - Casa del Disco di Faenza 31/05/15 @ Monteprandone (AP) - Caffè del borgo 1974 01/06/15 @ Lamezia Terme - Libreria Tavella 01/06/15 @ Paola - Circolo Arci Piera Bruno 03/06/15 @ Tropea (VV) - Libreria Il pensiero meridiano 04/06/15 @ Vibo Valentia - GuinnessPub Rubirosa 05/06/15 @ Catanzaro - Radio Night Live/ Hemingway Club 07/06/15 @ Cosenza - Libreria Mondadori Cosenza 18/06/15 @ Siena - Cacio & Pere 20/06/15 @ Roma - Valìa Drink Food Music 21/06/15 @ Milano - Upcycle - Milano Bike Café

Segnalateci i Tour dei vostri artisti a: muzikult@tiscali.it con oggetto: Segnalazione Tour per “Muzi Kult”

24/02/2015 @ Bologna - Barazzo 27/02/2015 @ Perugia - Museum 05/04/2015 @ Lamezia Terme - Retrò 10/04/2015 @ Roma - Pierrot Le fou 11/04/2015 @ Livorno - La Bodegutia 25/04/2015 @ Avellino - Why Not 04/07/2015 @ Ferrara - Emergency Day 07/08/2015 @ Cesinali (AV) - C’era una Volta - Festival 28/08/2015 @ Lamezia Terme - E...State in Musica



ACQUISTA QUESTO SPAZIO! 92 Muzi Kult


LA TUA PUBBLICITA’ su MUZI KULT chiedila a:

ONMAG PROMOTION

Muzi

Kult bimestrale

pag. 28 Premio "Musica contro le mafie" 2014 (Il Bando) pag. 70 Intervista ai 'KuTso' per "Alternativa-mente"

pag. 22 Per "Greatest Eats" In CUCINA con La "Brunori Sas"

anno 3° | n° 15

MUSICA CONTRO LE MAFIE il "NOI" vince SEMPRE Acquista la pubblicità per te, la tua band, il tuo studio di registrazione, la tua sala prove, la tua radio, la tua etichetta, il tuo ufficio stampa su MUZI KULT. Muzi Kult, la rivista indipendente di musica indipendente, offre accessibilissime possibilità di promozione sulle sue pagine. Più di 2500 lettori unici per l’ultimo numero. La Rivista Online sfogliabile più letta dal mondo indipendente. Non riceve alcun finanziamento pubblico nè privato se non dalle pagine e dagli spazi promozionali. Un modo per sostenere “Muzi Kult” è comprare degli spazi pubblicitari o pagine promozionali. Se hai un’azienda, un’attività commerciale o un’iniziativa da far conoscere… CONTATTACI a onmagpromotion@gmail.com. Ti spiegheremo i dettagli delle nostre offerte e invieremo il listino dettagliato ! Muzi Kult 93


94 Muzi Kult


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.