Muzi
Kult bimestrale
pag. 28 Premio "Musica contro le mafie" Le Fasi Finali pag. 22
pag. 13 Intervista a EDDA per "Alternativa-mente"
Cesko 'Musical-Chef' per "Greatest Eats"
pag. 14 Intervista a "LE STRISCE"
anno 3째 | n째 17
APRES LA CLASSE Riuscire a Volare...
MUZI KULT anno 03 n° 17
Fondatore : Gennaro de Rosa Produzione: MUZI KULT Editore: Edizioni Emmekappa Responsabile grafico: Salvatore Greco Capo-Redattore: Monica Reale Redazione: Luisa Marini, Paolo Fulciniti, Marianna Chiarelli, Gennaro de Rosa, Monica Reale Hanno Collaborato a questo numero: Monica Reale, Salvatore Greco, Fabrizio Cariati, Federico Cimini, Marco Ambrosi, Loredana Ciliberto, Simone Arminio, Gennaro de Rosa, Mirko Onofrio, Grazia Celico, Lo Staff di ‘Musica contro le mafie’ (Mary Chiarello) Concessionaria Esclusiva per la Pubblicità: OnMagPromotion onmagpromotion@gmail.com Pubblicato su www.issuu.com
OSPITI: APRES LA CLASSE Uno Speciale dedicato alla band di Cesko, Combass, Puccia & Friends. La Storia della band Salentina con immagini, intervista e un focus sui Side Projet dei 3 storici “Apres”
EDDA Intervista al Cantautore, storica voce dei Ritmo Tribale che va avanti nella sua carriera solista come uno dei musicisti più “veri” di questo panorama musicale. Lo intervista Marco Ambrosi nella sua rubrica: Alternativa-Mente.
LE STRISCE Le Strisce, giovane Band partenopea passata da una major a un’etichetta indipendente e il cui cantante, Davide Petrella, è l’autore con Cesare Cremonini dell’album Logico. Su “Alternativa-Mente” chiediamo loro perchè una Band decide di passare da una Major a una Etichetta Indie e tantissimo altro.
NUJU La Redazione di Muzi Kult intervista e incontra la band a pochissimi giorni dall’uscita del loro 4° disco: Urban Box. Una intervista a 3 Voci, piena di spunti, interessanti rivelazioni, spirito di gruppo, condivisione e contraddizioni di una delle band più interessanti dell’underground italiano.
Distribuito gratuitamente © 2012 - Tutti i diritti riservati
CESKO Il Cantante della band Salentina è il “musical-chef” di questo numero. Ai Fornelli di “Greatest Eats” con la sua Playlist e una ricetta “per tutti”.
Muzi Kult 03
"Non Seguire il sentiero già segnato… và, invece, dove non vi è alcun sentiero e lascia una traccia…!"
MKrecords 4 sounds 1 label
mkrecords.it mkrecordslabel Mk__Records
LE RUBRICHE DI
Promo Highlights Artists Artists 8-21
26-41
44-57
58-83
Live 86-93
EDITORIALE ....................................................... 7 LE RUBRICHE DI MUZI KULT
MusiZodiaco di Fabrizio Cariati ................................ 8 CIMINEIDE di Federico Cimini ................................ 10 Suoni Pindarici di Loredena Ciliberto ..................... 11 Alternativa-mente “Edda” e “Le Strisce” di Marco Ambrosi .................................................... 12 Camere a Sud [Cosmetic - Panda Bear - Edda] di Simone Arminio .. 16 Sveltine di Mirko Onofrio ....................................... 18 La Musica è Lavoro: “Il Crowdfunding” ........... 20 Greatest Eats di Cesko - Apres la Classe ................. 22
SPECIALE “Musica contro le mafie”
Premio “Musica contro le mafie” 2014 ........... 28 I Finalisti della V^ Edizione ............................. 28 Finale Centro/Nord ......................................... 30 Finale Centro/Sud ........................................... 32 Musica contro le mafie e ‘Radio Kiss Kiss’ ..... 34 Il Documentario - “L’Alternativa” .................... 38 Io Sostengo (i nuovi artisti sostenitori) ............ 40
“EDDA”
“Alternativa-mente” intervista Edda pag. 15
MUZI KULT “PHONE CHARTS” ..................... 42 PROMO ARTISTS
Adolfo Durante ................................................. 44 Laederbraun .................................................... 45 L’Artista del Mese: ElectroSonic ..................... 48 Meet’n’Radio ..................................................... 50 Meet’n’TV .......................................................... 54
HIGHLIGHTS ARTISTS
Speciale: “Apres La Classe” ............................ 60 4 Chiacchiere con gli “Apres” ......... 66 Combass .......................................... 68 Cesko & the BananaSwing ............. 70 Io, te e Puccia .................................. 71 Nuju .................................................................. 72 Mezzania ............................................................ 82
LIVE
Live a Thousand lives by Pictures .................... 88 On Tour ............................................................. 92
“GREATEST EATS” In Cucina con… CESKO - Apres la Classe pag. 22
Muzi Kult 05
La Rinascita !
06 Muzi Kult
L’EDITORIALE
di Gennaro de Rosa
La Rinascita Eccoci di nuovo con un altro appuntamento di “MUZI KULT”, la rivista indipendente di musica indipendente. In questo numero abbiamo voluto dedicare la copertina ed un lunghissimo speciale ad una delle band più interessanti e sempre attuali del panorama Musicale Italiano: gli Apres La Classe. Nutro una stima profonda nei loro confronti, come artisti e musicisti ma soprattutto come persone; ritengo da sempre che si debba essere prima delle belle persone per riuscire ad essere dei “VERI” artisti o artigiani (che è un termine che amo di più). Con i ragazzi della redazione abbiamo fatto un bellissimo lavoro, e siamo contenti di volta in volta di poter essere presenti, all’incirca ogni due mesi, sui vostri dispositivi mobile, computer o tablet. Per tutti noi è sempre una scommessa, e ci piace vincerla ogni volta e scoprire che di numero in numero i lettori crescono sempre più. Approfitto, non l’ho mai fatto finora, per ringraziarvi e dirvi che abbiamo bisogno, oltre che del vostro dito che scorre sui monitor per sfogliare idealmente le pagine di Muzi Kult, anche del vostro contributo reale. Vi invito a scriverci alla nostre email e sulla nostra pagina Facebook, tenerci aggiornati sui vostri progetti musicali, e inviarci le vostre proposte; a breve contiamo di mettere in moto una sezione dedicata alle recensioni delle vostre opere. In questo numero, parte una nuova avventura con Federico Cimini che nella sua rubrica “Cimineide” ci consiglierà delle letture e ci darà il suo parere. Fabrizio dei Nuju con il suo “stralunato” Musizodiaco traccia le stelle per questo 2015 appena iniziato. Proseguono le “Sveltine” di Mirko Onofrio, le segnalazioni di “Suoni Pindarici”, le Recensioni e il parere sempre attento e competente delle “Camere a Sud” di Simone Arminio. Marco Ambrosi ci regala, anche in questo numero due interessantissime interviste a “Edda” e “Le Strisce”.
Per la rubrica “Greatest Eats” abbiamo messo ai fornelli e alla selezione musicale “Cesko” voce e leader della band salentina degli Apres la Classe, coinvoltissimi in questo numero. Non vi dico altro e vi lascio scoprire da soli questo numero 17 … un numero che qui in Italia è, a torto, bistrattato !! Ehehehehe !!! UN SERENO e PRODUTTIVO 2015 a TUTTI VOI !!
Per tutti noi è sempre una scommessa, e ci piace vincerla ogni volta e scoprire che di numero in numero i lettori crescono sempre più.
Muzi Kult 07
MUSIZODIACO
di Fabrizio Cariati
Carissimi lettori di Muzi Kult ben trovati e soprattutto buon 2015. Sicuramente siamo sopravvissuti al 2014 e, bello o brutto che sia stato, ci auguriamo sempre, che l’Anno in arrivo sia meglio di quello appena trascorso. Il rientro a lavoro spesso traumatico richiede buone capacità di adattamento per accusare il colpo, soprattutto per chi è riuscito a riposarsi un pò durante le festività, ma tanto è risaputo che “ci vorrebbe una vacanza dopo una vacanza solo per riprendersi”. Un mio collega a lavoro, poco prima delle vacanze di Natale mi ha detto “ci vediamo tra 15 chili”, effettivamente non ricordo di essermi alzato da Tavola(se non per andare in bagno) dal giorno della Cena della Vigilia fino al giorno del Pranzo di Santo Stefano, ma in Calabria se non mangi, tua Mamma pensa che tu stia male, e quindi mangi. Che dire…forse siamo stati tutti un pochino più “buoni”, o per lo meno ci siamo sforzati di esserlo (momenti trascorsi in Famiglia e scartamento di Regali vari), ma la “guerra”, fuori, è già iniziata, e la routine ci ha già risucchiati. E quindi siamo ripartiti col “botto” , già immersi e sommersi dal lavoro, dallo studio, dalle scadenze e dalle preoccupazioni. “ C’è un Mondo in saldo anche se io non ho un soldo “ recita un brano di qualcuno o forse di nessuno, sarà vero? Tranquilli, che volete che siano due o tre mesi di “produttività”, tanto poi arriva Carnevale, poi Pasqua, e di colpo è già Estate…(so che sembra poco convincente, ma me lo ripeto ogni giorno finché non arriva l’Estate).In genere, i primi mesi dell’anno, sono quelli più impegnativi, richiedono un notevole dispendio energetico, capace di sostenere la ripartenza, in questo periodo dell’anno è più probabile che ci si possa sentire più stanchi e rallentare la nostra “frenetica corsa”. Quindi vi consiglio di correre al riparo e, soprattutto, prendervi cura di voi stessi, attrezzatevi per l’Inverno, trovate qualcuno che vi abbracci mentre dormite, fate colazione con una spremuta d’arance, indossate la maglia della salute e portate le catene da neve a bordo della vostra autovettura. Fate attenzione alle “ricadute ormonali”, sembrerebbe che in questa stagione siano più frequenti del solito. Cominicio a pensare di essermi calato troppo nel personaggio dell’ ‘Astrologo’ spirito con cui andrebbe affrontata la seguente lettura non dovrebbe essere troppo serio (per una migliore comprensione rimando al seguente numero di Muzi Kult e rimango a disposizione per eventuali chiarimenti) http://issuu.com/
08 Muzi Kult
onmagpromotion/docs/muzikult13“.. il mio Oroscopo per voi, è solo un modo divertente per regalarvi qualche riflessione, magari sdrammatizzando il tutto...” Nelle precedenti Rubriche ,” il mio punto di vista guardava al passato tanto quanto al futuro, in un processo di cambiamento auspicato. Proponendo un modo simpatico di “ prenderci per il culo, ridendo dei nostri difetti e sorridendo ai nostri pregi “ , infatti , per ogni Segno zodiacale ho parlato di aspetti “ ben saldi al passato “ , fino a IERI, seguito dall’invito al cambiamento inteso come processo evolutivo del DOMANI. Per questo numero, invece, ho pensato di chiedere ad ogni segno Zodiacale, che cosa si aspettasse dal 2015, e vi garantisco che ogni segno ha la sua risposta cucita addosso. Buona lettura e alla prossima.
Sicuramente siamo sopravvissuti al 2014 e, bello o brutto che sia stato, ci auguriamo sempre, che l’Anno in arrivo sia meglio di quello appena trascorso.
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ARIETE
21-03 / 20-04
b
TORO
21-04 / 20-05
c
GEMELLI
21-05 / 21-06
che cosa ti aspetti dal 2015? Il 2015 è andato benissimo, io sto già al 2016.
che cosa ti aspetti dal 2015? Perché? Siamo già al 2015? Allora mi sa che è il 2015 che deve aspettare me.
che cosa vi aspettate dal 2015? Fare tantissime cose, contemporaneamente, il bene, il male, ma nulla sarà alla nostra altezza.
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CANCRO
22-06 / 22-07
LEONE
23-07 / 23-08
che cosa ti aspetti dal 2015? A me piaceva il 2014, il 2013, il 2012… e se nel 2015 si dovesse mettere male, mi proietto nel 2016.
che cosa ti aspetti dal 2015? Con rispetto parlando, non ci sono caxxi per nessuno, il 2015 è solo mio.
g
h
BILANCIA
23-09 / 22-10
SCORPIONE 23-10 / 22-11
VERGINE
24-08 / 22-09
che cosa ti aspetti dal 2015? Tutto quello che mi sono già appuntato, giorno per giorno, nell’agenda 2015.
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SAGITTARIO
23-11 / 21-12
che cosa ti aspetti dal 2015? Alti e bassi, ma tendenzialmente l’equilibrio.
che cosa ti aspetti dal 2015? Farò grandi cose per poi distruggerle, non mi sorprenderei se fosse un anno peggiore di quello appena trascorso.
che cosa ti aspetti dal 2015? Mi dedicherò ai 39 sport che non ho ancora praticato o, comunque, conquisterò i mondo.
j
k
l
CAPRICORNO 22-12 / 20-01
che cosa ti aspetti dal 2015? Raggiungerò vette incontaminate; non me ne vanterò, godrò solo dei miei risultati.
ACQUARIO 21-01 / 19-02
che cosa ti aspetti dal 2015? E chi l’ha detto che siamo nel 2015? Chi l’ha detto che bisogna aspettarsi qualcosa?
PESCI
20-02 / 20-03
che cosa vi aspettate dal 2015? Prendiamo tutto come viene, ci adattiamo all’imprevisto, i problemi saranno opportunità.
MUSIZODIACALMENTE Poco prima di Natale, ho ricevuto un regalo meraviglioso; ho avuto la fortuna di cantare la mia canzone preferita, del mio gruppo preferito della mia adolescenza, direttamente sul palco con loro. E’ stata un’emozione fortissima, quasi mi mancavano le parole, e ho realizzato un sogno. A tale proposito volevo invitarvi a rispolverare la vostra canzone preferita dell’adolescenza, cantatela, come ai vecchi tempi, e dopo esservi allenati per bene, passate un sabato sera in un locale che abbia il Karaoke (musica dal vivo sarebbe meglio), bevete un po’ di vino, e quando è il vostro turno, cantate la vostra canzone preferita a tutta forza. Sarà un toccasana per il nuovo anno.
“…se non ti aspetti nulla non resterai deluso, se ti aspetti di tutto ne resterai sorpreso…” Muzi Kult 09
CIMINEIDE
di Federico Cimini
LIBRI, CITAZIONI, COPERTINE.
Il libro del mese, il primo di questa nuova rubrica, è “Altri Libertini”, di Pier Vittorio Tondelli. Si tratta di un romanzo a puntate, sporco, aperto, libero, anticonformista, scostumato e senza regole. Sono sei storie di gruppi di ragazzi slegati dalla società, certamente disadattati, e delle loro avventure legate alla sopravvivenza, ai viaggi come fuga, al rifugio nella droga, all’omosessualità, alla prostituzione. Non c’è un “io” che parla, ma un “Noi” che determina l’appartenenza ad una condizione sociale, a qualche cambiamento necessario rispetto al perbenismo generale della “brava gente”, ad un movimento generazionale. Altri Libertini è l’opera prima di Pier Vittorio Tondelli, scrittore Emiliano di Correggio, autore “aggressivo” che con questo romanzo ha suscitato sconcerto e indignazione proprio da quel mondo che lui ha criticato attraverso le storie di questi “selvaggi” postmoderni.
Il libro, uscito nel 1980, ha avuto un grande e inatteso successo di pubblico. Subito dopo, però, sono arrivate le denunce a causa delle oscenità raccontate, delle bestemmie scritte apertamente, dei temi come la droga e l’omosessualità. Le stampe vennero ritirate dal mercato, Tondelli divenne oggetto di critica, denunciato per oscenità e poi assolto. Tanto basta per rendere questo libro un simbolo punk di una stagione che non ho vissuto. Mi è capitato di leggerlo una prima volta da adolescente, e devo ammettere che non mi era piaciuto. Ma poi sono cresciuto un po’, mi sono incarognito molto, e ho iniziato ad amarlo. Consigliato ai ragazzi che non ci stanno. Costa poco.
LA CITAZIONE “Però subito il giorno dopo a mezzogiorno si ritrovano e stanno a far l’amore chiusi in casa e mangiano e bevono e fumano e scopano ed è questo star bene Dio santo, questa è bella vita, avere una gratificazione dietro l’altra e non pensare a niente se non ad abbracciarsi e succhiarsi da ogni parte.”
10 Muzi Kult
vuoi consigliare un libro per la prossima CIMINEIDE? scrivi a info@federicocimini.it”
SUONI PINDARICI
“An Ideal for Living”
Voli pindarici tra dark e pop targati Other Voices
Gli Other Voices provengono dalla provincia di Reggio Calabria, ma hanno il cuore e la testa rivolti verso l’Inghilterra, tant’è che il loro successo è superiore all’estero che non in terra natia. Li abbiamo ascoltati in due live che sono stati banco di prova per i loro nuovi brani: a Reggio Calabria all’interno del festival ‘Tabula Rasa’ e in apertura della stagione 2014-15 della residenza “More”, al teatro Morelli di Cosenza. La band ha infatti appena concluso le registrazioni del nuovo album, che si intitolerà “A Way Back” e sarà, ufficialmente, il loro secondo LP. L’avventura discografica degli Other Voices inizia nel
2005, quando esce “Anatomy of a Pain”. Il disco ottiene grossi consensi dalla stampa del settore, viene recensito da numerose riviste estere e permette al gruppo di farsi conoscere anche e soprattutto a livello internazionale. Richiama l’attenzione di Mike Mercer, tra i massimi esperti di dark-gothic-wave, redattore del Melody Maker e autore di volumi e foto che hanno fatto la storia della musica inglese. Mercer scrive: «Some records fit your latent moods perfectly and this is certainly one of those, for when you dont want to assaulted by noise, but you also dont want ethereal gaseous clouds filling the room either. Other Voices have a slender sound which gives you just enough to hang onto, Italian Indie-Goth, sung in English, offering svelte dark variables which are nicely downplayed but always full of promise and smartly buoyant». Negli anni seguenti la band fa da spalla ad artisti di grande fama: El Guapo, Buzzcocks e Wayne Hussey (Mission, Dead or Alive, Sisters of Mercy); suona spesso all’estero (Inghilterra, Francia, Germa-
foto: Debora De Bartolo
Nelle nostre ultime peregrinazioni, tra produzione e semplice fruizione di concerti, ci siamo imbattuti in un doppio appuntamento con unarealtà che non stentiamo a definire “atipica” nel panorama italiano. Si chiamano ‘Other Voices’, un nome che è una dichiarazione di intenti: gli anni ’80 e la dark-wave, i Cure. “Other Voices” è, infatti, uno dei brani più noti di “Faith”, album che sancì il passaggio definitivo della band di Robert Smith dal postpunk al dark.
di Loredana Ciliberto
nia) e a Berlino si esibisce all’interno del “Blüthenrausch Summer Fest”. La rivista “Ritual” li annovera tra le band più interessanti del 2006. Nel 2010 registrano a Liverpool l’EP “Beloved Child”, affiancati da Francesco Mellina (manager dei Dead or Alive), dal produttore David “Yorkie” Palmer (bassista degli Space) e dagli ingegneri del suono Pat O’Shaughnessy, Simon Denny e John Withnall. Insieme a Mark Jordan realizzano il video della title-track. L’EP riceve molti consensi e passa su importanti radio inglesi e americane. Negli ultimi due anni ritornano più volte in studio a Liverpool per il nuovo disco: il mastering è affidato a Kevin Paul, famoso per i lavori con i Depeche Mode, Yorkie produce nuovamente la band e Pat ritorna come tecnico del suono. In “A Way Back” saranno inseriti alcuni pezzi presenti in “Too dirty to reflect”, un album in realtà mai pubblicato, ma che (a testimonianza del loro successo nel sottobosco della musica internazionale) viene venduto su e-bay a cifre anche piuttosto alte. In particolare brani come “Journey” e “Without any Sound” trovano una nuova e sbalorditiva forza, grazie anche ad una sezione ritmica che è tra le migliori che ci è capitato di ascoltate ultimamente. Negli ultimi mesi negli Other è rientrato Giuseppe Dromì, chitarrista, autore e fondatore della band insieme al cantante Vincenzo Amato. Al loro fianco ci sono gli altri due componenti storici della band, Francesco Misiti alla batteria e Giuseppe Piccolo alla chitarra. Ultimi arrivati per i nuovi live saranno Rosario Siciliano alle tastiere e Giuseppe Bonelli al basso, che prenderà il posto di Alessio Calivi, che è stato al fianco degli Other negli ultimi due anni di attività. La loro evoluzione è stata coraggiosa. Hanno incamerato la virata pop che gli ha dato il contatto con l’Inghilterra e che loro hanno saputo cogliere, svecchiando un genere e uno stile, unendo il meglio della dark-wave e del pop inglese. Ne sentiremo ancora parlare.
Muzi Kult 11
ALTERNATIVAMENTE di Marco Ambrosi
Cari Lettori, eccoci ad un’altra puntata di Alternativa-Mente, interviste da musicista a musicista. Le domande non saranno mai uguali per tutti ma simili e l’argomento sarà sempre lo stesso, capire cosa si muove dietro la musica alternativa italiana insieme ai suoi protagonisti. I giorni in cui scrivo l’introduzione alle interviste sono quelli in cui è stato reso noto il cast di Sanremo 2015. Guardando la lista dei Big mi chiedo quale sia il rapporto tra la musica e la manifestazione canora più importante in Italia. Forse è veramente più alternativo Sanremo con Platinette e i Soliti Idioti che non la musica di cui mi occupo io in questa rubrica, perché è certo che gli artisti che ho intervistato sono dei musicisti, mentre personaggi come i citati non c’entrano nulla con questo mondo, quindi sono letteralmente “alternativi” alla musica. Più il tempo passa e più sembra che non esistano gli alternativi o gli indipendenti. In questo mondo mordi e fuggi è difficile mantenere delle coordinate, tutto è sempre più veloce e non si riesce
più a stare al passo con i tempi. Qualche giorno fa ci ha lasciato Pino Daniele e guardando gli innumerevoli servizi sulla sua dipartita mi chiedevo tra venti o trent’anni chi saranno gli artisti che nel momento della loro scomparsa susciteranno un tale clamore. Non so darmi una risposta. Ma del resto forse nella musica si cercano troppe risposte a delle domande che nascono soprattutto dalla crisi in cui versa l‘industria discografica. Ma sì! …basta col cercare delle risposte, meglio affrontare tutto con un po’ di incoscienza senza farsi domande, tanto la verità non esiste, anzi l’unica verità è quella che gli artisti devono esprimere con la loro musica. Ecco così le interviste di questo numero. Edda, la storica voce dei Ritmo Tribale che va avanti nella sua carriera solista come uno dei musicisti più “veri” di questo panorama musicale, e Le Strisce, giovane Band partenopea passata da una major a un’etichetta indipendente e il cui cantante, Davide Petrella, è l’autore con Cesare Cremonini dell’album Logico.
IN QUESTO NUMERO:
Stefano Edda Rampoldi
Le Strisce 12 Muzi Kult
Stefano Edda Rampoldi, voce dei Ritmo Tribale negli anni ’80 e ’90, torna sulle scene come solista nel 2009 con il folgorante debutto “Semper Biot”. Accasato alla Niegazowana da allora, non si è più fermato: dopo l’EP “Edda In Orbita” del 2010 ed il secondo full-length “Odio i Vivi” del 2012 esce il 28 ottobre il terzo sorprendente capitolo. Per il nuovo lavoro “Stavolta Come Mi Ammazzerai?”, in uscita per Niegazowana con distribuzione Audioglobe, è stata presa una strada produttiva diversa rispetto ai due dischi precedenti (che erano stati concepiti assieme al co-autore Walter Somà e poi prodotti da Taketo Gohara). Edda ha deciso di mollare il lavoro sui ponteggi ed isolarsi in una sala prove in provincia di Arezzo. Con un bagaglio di venti brani almeno, alcuni composti in precedenza con Somà, altri che si sviluppano man mano, sperimenta con l’iPad che all’inizio non sa neanche come si accende. Ma soprattutto lavora sulla sua voce, sempre più potente e lacerante, accompagnandosi con la chitarra. Da solo con la Musica a tempo pieno, raggiunge lo stato di grazia che gli permette di scrivere alcune delle canzoni più belle di tutta la sua carriera. L’ispirazione scorre generosa, i testi unici e paragonabili a niente e nessuno si susseguono come un dono dal cielo. Perché è da lì che arriva certa roba. Almeno la scintilla iniziale: “Il primo verso te lo regalano gli Dei; gli altri devi trovarli da te, e adeguarli al primo”, disse Valéry. Il disco è stato prodotto artisticamente da Fabio Capalbo (regista di videoclip memorabili per Edda, Capossela, Verdena, Dilaila, Toni Bruna…, batterista con IlVocifero e co-titolare dell’etichetta Niegazowana assieme a Massimo Necchi che di questo disco è produttore esecutivo) che ha raggruppato e coordinato una nuova squadra di lavoro attorno ad Edda. Una strada nuova che porta ad un album più immediato e d’impatto, meno ostico. Questo è il disco rock di Edda, suonato nel suo nucleo essenziale da una band tradizionale (basso, chitarra, batteria). Il disco che i fans dei tempi dei Ritmo Tribale aspettavano. Il disco che chi ama la vasta gamma di voci e la dirompente energia sprigionata nei live si aspettava. Il disco che Edda stesso voleva realizzare e gli esplodeva dentro. 100% Edda. Senza filtri, senza compromessi. Sempre nudo.
Edda, sei nel mondo musicale dagli anni ’90, quando è esplosa la cosiddetta Musica Indipendente o Alternativa. Cosa pensi sia cambiato oggi da allora? La mia percezione della realtà a volte lascia un pò a desiderare. Pertanto non mi posso ritenere un testimone attento al divenire degli eventi. Quello che ricordo è che fin da piccino mi piaceva farmi i seghini e ancora adesso mi piace. Poi se qualcosa è cambiato nel mondo della musica io non lo so, ma adesso non porto più le braghette e sono un uomo fatto e finito. Molto fatto e sicuramente la dipartita è vicina. Lascio ai posteri l’ ardua sentenza: “Era costui sano di mente o no?”
ALTERNATIVA-MENTE
Stefano Edda Rampoldi
fa Venditti. Nella tua biografia si legge che per questo disco hai abbandonato il lavoro sui ponteggi per dedicarti solo alle registrazioni, ma secondo te la musica, oggi, può essere un lavoro? Work buy consume and die. SI parla TANTO di dignità del lavoro, ma a me lavorare ha sempre e soltanto alienato. Con I soldi andavo a trans o a puttane, visto che con l’eroina avevo già dato. Non mi sembra un grande achievement. Come le puttane METTIAMO in Mostra I nostril diplomi le Nostre lauree e speriamo che qualcuno ci prenda e CHE ci dia dei soldi. Anche il musicista si mette sul mercato, ma io non credo che farò DEI soldi quindi mi serve un piano B per evitare di morire di fame o di farmi sfruttare. Se qualcuno ha delle idee in merito me le segnali, se no ho già in mente qualcosa. Cosa consiglieresti a dei giovani, carichi di sogni e aspettative, che si affacciano per la prima volta al mondo musicale. Ai gioffani (con due effe) io ci scatarro sopra! Ahahah... Ma se PROPIO devo dirla tutta, vorrei che si ricordassero di quando sono stati vecchi e ai vecchi voglio ricordare che presto saranno gioffani. Detto questo ognuno sa benissimo cosa fare visto che saranno 2 millioni di ANNI CHE SIAMO in giro a rompere I COGLIONI a NOI e Agli ALTRI. IO Benedict tutti e consiglio di diventare vegetariani onde prevenire l’ira funesta dell’avatara kalki CHE metterà fine a QUESTA era Di Kali Yuga . Poi non DITE CHE non ve l’avevo detto. Meditate gente, meditate.
Secondo te esiste o potrebbe esistere nel mondo musicale alternativo un movimento collettivo che vada nella stessa direzione? Non ho capito la domanda... nella stessa direzione di chi? Qui di alternativo ci sono solo quelli che pensano che questo sia un sogno (brutto) fatto ad occhi aperti. Una volta pensavo: “ chissà se i brigatisti (che dio li perdoni) prima di andare ad ammazzare qualcuno, la mattina facevano colazione? Forse loro pensavano di essere alternativi ma secondo me La colazione la fanno tutti. Cosa prepari e cosa dobbiamo aspettarci per il futuro? Dunque per la fine dell’anno mi faccio una bella tisana depuratiSenti nostalgia del periodo con la band adesso che sei diventato un can- va che spero mi dissolva le budella. Poi vorrei licenziare Fabio e tautore? Luca perché con loro una birra non l’andrei mai a bere. Poi spero Ma secondo te i furore uterino cosa sono??? dei pescatori?! È di ereditare un ingente patrimonio Immobiliare dai miei e di imvero che hanno le facce un po’ così, di quelli un po’ così, ma a parare a suonare come Jimi Hendrix. Auguro a tutti UN malaccio me sembrano una band. Io faccio canzoni, loro le rendono suo- Inguaribile (me compreso) e RITORNEREMO!!!! Come disse il nabili e belle. Quindi band era e band è rimasta. Il cantautore lo Vanni MENTRE LO portavano via in vestaglia.
Muzi Kult 13
ALTERNATIVA-MENTE
Le Strisce sono Davide Petrella (voce,chitarra), Enrico Pizzuti (chitarre), Andrea Pasqualini (chitarre), Francesco “Zoid” Caruso (basso), Dario Longobardi (batteria). Nati e cresciuti in provincia di Napoli, i cinque musicisti hanno fatto i loro primi passi attraverso la rete, imponendosi all’attenzione del pubblico soprattutto grazie a numerose esibizioni live. Nel 2008 L’esordio discografico con l’EP “FARE IL CANTANTE” prodotto da Capitol/EMI. Il 18 Aprile 2008 aprono il concerto dei The Kooks ai Magazzini Generali di Milano. Nel 2009 sempre per EMI Music Italy, producono il singolo “Last Minute” cover Ivano Fossati e nello stesso anno il brano “Fare il cantante” viene inserito nello Spot Yamamay, per i mondiali di nuoto Roma 2009. Nel 2010 arriva il primo Album, sempre con EMI Music Italy, dopo mesi trascorsi in sala prove e sui palchi di tutta Italia, Le Strisce hanno pronto il loro omonimo debutto, “TORNA RICCO E FAMOSO”, nelle 12 tracce che lo compongono, il gruppo si conferma nell’amore per il rock britannico. L’album è arricchito da un fan d’eccezione: si tratta di Cesare Cremonini che ha registrato con loro “Are you ok ?”,una delle ballate più potenti e romantiche del disco, in cui suona il piano. Il 19 Giugno 2010 aprono il concerto dei “Babyshambles” a Ferrara . A settembre 2011 arriva il secondo Album, prodotto ancora da EMI Music Italy, “PAZZI E POETI”, undici tracce inedite anticipate dai singoli “Londra” e “Lasciare tutto andare” scritte interamente dalla voce del gruppo Davide Petrella. Sempre nel 2011 Le Strisce sono tra i 9 finalisti di Sanremo giovani 2011 con il brano “Vieni a vivere a Napoli”, brano inserito anche nella compilation di Sanremo. Inoltre la band è stata in lizza all’edizione 2011 del Premio Mogol per il testo del brano “Vieni a vivere a Napoli” tenutosi al Teatro Romano di Aosta. Ad Agosto 2012 si scioglie consensualmente il loro contratto con EMI Music Italy, mentre nel mese di settembre viene sostituito il batterista, a Raffele Papa subentra Dario Longobardi. Nello stesso anno la band realizza la sigla radiofonica per il programma Deejay Sport Village in onda su Radio DEEJAY. Tra ottobre e novembre 2012 la band è stata l’opening act di tutto il Tour 2012 di Cesare Cremonini esibendosi in 14 date nei palazzetti dello sport di tutta Italia. Ad Ottobre 2013 inizia la collaborazione con l’etichetta indipendente Suonivisioni Records con la quale parte il lavoro di produzione del 3° album. Ad anticipare questo nuovo percorso il 19 Maggio 2014 è stato pubblicato il singolo “Comete” con il video realizzato dal regista Tiziano Russo. Nel 2014 Davide Petrella collabora in veste di co-autore a diverse canzoni dell’ultimo disco di inediti di Cesare Cremonini, tra cui Logico #1. Il 26 settembre 2014 uscirà il nuovo album della band “HANNO PAURA DI GUARDARCI DENTRO” prodotto da Suonivisioni Records e distribuito da Audioglobe. Risponde Davide Petrella.
Le Strisce
Le Strisce sono una band che ha fatto un percorso inverso rispetto a molte altre realtà, prima due dischi con una major e adesso il terzo album con un’etichetta indipendente. Che differenze avete trovato nei due percorsi? Da indipendenti siamo riusciti a fare per la prima volta un disco che ci rappresenta e in cui crediamo a 360 gradi. I testi e gli arrangiamenti non hanno subito mediazioni come accadeva con una major. Oggi non credo ci sia molta differenza tra major e etichette indipendenti, l’importante è riuscire a fare buoni dischi, di sostanza e promuoverli al meglio delle proprie risorse. Per un certo tipo di musica non cambia tanto al momento, ci sono pro e contro in entrambe le soluzioni. La prossima domanda sembra banale e stupida, o anche provocatoria, ma visto lo stato in cui si trova il mondo musicale oggi, e non solo quello musicale, vi voglio chiedere, che lavoro fate? Io scrivo. Andrea è biologo, lavora in laboratorio… ha uno di quei contratti di “tre anni e poi vediamo” mi pare. Enrico è architetto e lavora per uno Studio al Vomero. Francesco è un naturalista, lavora per lo zoo di Napoli, per l’università di scienze della natura ecc… Dario si è appena diplomato al conservatorio, e in più comincia a fare lezioni di batteria. Ci diamo tutti da fare per riuscire a portare avanti la musica e il lavoro. Ogni cosa oggi è in equilibrio su un filo e noi si prova a diventare bravi equilibristi. Secondo voi oggi esiste un movimento comune all’interno della cosiddetta musica Alternativa Italiana? Un movimento comune forse no, però ci sono tanti bravi artisti e tanti artisti sulla scia di qualcosa che ha funzionato un poco poco. Facendo passare il termine “musica alternativa”, si può tranquillamente dire che gli addetti ai lavori del settore (riviste, webzine, promoter, discografici ecc) si comportano allo stesso modo dei circuiti più mainstream i paraocchi sono gli stessi, potremmo e dovremmo avere una scena più florida e variegata. Mainstream, Alternative, Musicisti e promoter, uffici stampa e giornalisti, ecc... ecc... forse ci accontentiamo tutti di un “mare calmo” vicinissimo, per non rischiare nulla, i rischi non piacciono a nessuno di questi tempi.
A Napoli c’è un detto: “Quann’o mar è calm ogni strunz è marenar”. Quanto è stata importante per voi la collaborazione di Davide con Cesare Cremonini? Molto importante. Tanti addetti ai lavori si sono accorti di me… è stata una bella iniezione di fiducia dimostrare di saper scrivere Hit. Leggevo che “Logico#1” è stata la canzone più trasmessa dalle radio italiane nel 2014. Il Medimex ha incoronato “Logico” disco dell’anno. Tante belle cose insomma. Sono molto felice per Cesare. Questa collaborazione in più ci permette di stare sempre in tensione… ed è una cosa meravigliosa. Scrivere insieme canzoni è dura ed è una sfida far accendere la lampadina di uno stacanovista come Cesare.
Cosa preparate e cosa vi aspettate per il futuro? Ci sono già canzoni per nuovi dischi, ma per ora ci godiamo il tour, siamo partiti a dicembre e stiamo girando l’Italia. Nel futuro prossimo ci sono progetti di dischi alternativi, il mio primo libro da pubblicare nel 2015, tantissimi concerti, un nuovo singolo “Ci pensi mai” per questo nuovo disco “Hanno paura di guardarci dentro”, scrivere tanto… ecc… Ci sono tanti progetti insomma e poi vediamo quanto sono resistenti le porte della musica, se questo disco ci permetterà di suonare tanto, sarà meraviglioso, altrimenti dopo l’estate si rientra subito in studio e si riparte con un nuovo disco e con nuovi concerti… finché quelle dannate porte non si apriranno. Perché avevi ragione tu.
Provate a immaginare di esservi formati nei primi anni ’90, sarebbe stato meglio o peggio? Come credete sarebbe stato il vostro percorso? Forse sarebbe stato molto più semplice o forse no… chi può dirlo. Ad ogni modo è esattamente qui che voglio essere, in questo tempo. Sono un maniaco della scrittura e riuscire a scrivere cose interessanti e “per tutti” in questi anni è una grande grande sfida e le sfide mi piacciono. Racconterò questi anni e farò di tutto per scrivere almeno una canzone che possa restare per sempre.
Muzi Kult 15
CAMEREASUD di Simone Arminio
Una finestra aperta, magari sul mare. Le tende che volano, attirate dal vento. Il luogo, comprensibilmente, è a Sud, e ciò influisce non poco sulla musica. Da quando l’ho capito faccio sempre lo stesso esperimento: giudico un disco solo dopo almeno due ascolti. La prima volta mi direziono a nord. Fermo e concentrato, a finestre chiuse. La seconda volta guardo a Sud. L’attenzione tutta rivolta agli errori, la finestra aperta, a volte reale, altre immaginaria, ma quasi sempre orientata a Sud.
16 Muzi Kult
Per i tanti che ne sentivano il bisogno il Cabo sta tornando sulle scene con un nuovo album e un progetto solista, pronto a scatenare l’inferno. Ma come, non lo ricordate? Cantante niente male, ebbe i suoi sette anni di gloria nei Litfiba per sostituire Piero Pelù. Plasmato per questo a immagine e somiglianza del transfugo, alla causa del rock dovette impegnare anche il suo vero cognome, che da Gianluigi Cavallo divenne Cabo per esigenze di scena, e di brevitas: dopo ‘Piero e Ghigo’ non esserci ‘Ghigo e Gianluigi’. Così Cabo lasciò il lavoro da informatico, si calò nella parte in tutto e per tutto, alla fine, tanti saluti. C’è dell’ironia, certo, ma non artistica, visto che i Litfiba del Cabo sfornarono buoni dischi, soprattutto migliori di certi esiti discografici di Piero (never forget U.d.s, l’uomo della strada, e il duetto con Anggun). Il punto, però, è che Cabo non fu cacciato al ritorno di Piero, no: a un certo punto se ne andò lui. ‘Lungo periodo di riflessione’, un prodromo da cui sfocia, in genere, la jattura di una carriera solista. È il problema del millennio, la solistite dei frontman. Una piaga sociale che non risparmia le star ma, ed è cosa ben più grave, fa letteralmente strage tra le seconde file. Con esiti sempre a metà tra il bucolico e il bolliwoodiano, va detto. E tanto per dire: tra pochi mesi, se non lo sapete, ci ritroveremo sul groppone il platinato cantante dei Cugini di Campagna. Incomprensioni con la ditta, ‘ma non smetterò di cantare – ha minacciato -, ho miei progetti’. E giù sudori freddi. Ora, caro Cugino, persino Mccartney, fuori dai Beatles, ha avuto i suoi vulnus. E soprattutto i Cugini stessi, anche con te, non è che scalassero le classifiche. Suonavano sì, ma per tre quarti si trattava di (onoratissime) feste della Madonna dell’Assunta. Non credi sia il caso di tornare sui tuoi passi? Non è un pensiero unico, il mio. Perché anche nelle seconde file ci sono rotture che hanno generato successi. E senza scomodare Sting dopo i Police, si potrebbe guardare in casa nostra ai dischi solisti di Alessandro Fiori, ex cantante dei Mariposa. Ma il punto, cari transfughi, è che già non si campa. Che un brano di successo con una band non vi assicura la carriera a vita. Che Don Bachy fuori dal Clan di Celentano ha avuto i suoi problemi e anche Billy Corgan, sciolti gli Smashin Pumpkins è finito a suonare alla madonna dell’Assunta (giuro, l’ho beccato io, in Sicilia). E le Vibrazioni avranno fatto pure un buon disco e un brano da annali, ma tutto è perduto se ora ci ritroviamo Francesco Sàrcina ad Amici di Maria. A fare l’ex in voglia di esperienze nuove, qualunque cosa voglia dire, con l’obbligo di indicare l’accento sulla ò, e la condanna di dover sempre aggiungere, tra parentesi, ex cantante de le Vibrazioni. Perché il nostro è un mondo bastardo.
COSMETIC Nomoretato (2014, La Tempesta Dischi) Un tappeto continuo di suoni apre la porta del quarto disco dei Cosmetic. L’interno è carico e pulito, sulle pareti dischi dei Nirvana e dei Verdena, storia passata e ben più recente. Di quel mondo la band romagnola mantiene un certo nonsense nei testi, delle sonorità ovattate e un certo gusto per i suoni saturi. Oltre, sia detto, a un’immediatezza espressiva: non ci sono spifferi nella casa dei Cosmetic. Ogni brano segue il precedente e lascia spazio al successivo senza lasciar tempo a retrogusti e cali di tensione. Non è certo la novità dell’anno, il loro disco, ma che la discografia non sia fatta solo di capitoli originali ormai è storia nota. Ogni tanto, allora, non è meglio accontentarsi di giri di basso ben torniti, voci melodiche e chitarre che sanno il fatto loro? Voto
6+
Voto
7-
Voto
8+
Da ascoltare in macchina a Milano Marittima o in Riviera romagnola, d’inverno
Da ascoltare in una stanza piena di giochi, nel primo pomeriggio di una domenica oziosa
Da ascoltare in cuffia, di notte, nel centro città desolato
PANDA BEAR Panda Bear Meets the Grim Reaper (2015, Domino/Self) Squillino le trombe, si affilino le penne, è pronto ad essere idolatrato il nuovo album di Panda Bear. Artista paciocco, incensato e forse un pelino sopravvalutato. Ma tant’è, è un classico nel mondo indie: quando si sparge la voce dell’uscita del nuovo album dell’indipendente americano freak di turno, che ha scelto di vivere in Europa e che già col primo disco ci fece gridare al miracolo, è tutto uno sbavar di ghiandole, si innescano una serie di riflessi pavloviani nel recensore per cui è impossibile – quando poi arriva il disco – riuscire a mantenerela barra dritta. È un peccato, perché il disco in questione, Panda Bear Meets the Grim Reaper, si sarebbe potuto ascoltare e giudicare meglio senza battersi il petto con così tanto anticipo. Non è il White album, chiariamoci. Il panda, sì, gioca con la psichedelia e l’elettronica, ma da quel punto di vista arriva giusto un pelino in ritardo. Svestiamoci allora delle carte patinate dei mensili, e ascoltiamo questo nuovo album con il distacco che gli fa più onore. Panda Bear Meets the Grim Reaper è giochino gustoso: un tappeto di sonorità ripetitive che ricordano certe marcette robotiche dei primi anni ‘90, quando la cibernetica viveva il suo massimo momento. Qui, leggero, aereo e mai noioso, il disco sorvola nuvole di suoni che si scontrano in loop, frasi ironiche e ripetitive pur senza essere ossessive, suoni filtrati che sanno far trasparire un altrove al di là della rete. Un ottimo disco da passeggio, un accompagnamento sonoro da tutto pasto, con cui riempire le stanze mentre incontriamo gente, perdiamo tempo, facciamo altro. Un bel divertissement, non certo un capolavoro. E adesso mandatemi al rogo.
EDDA Stavolta come mi ammazzerai? (2014, Niegazowana/Audioglobe) Il Ritmo Tribale degli anni ‘90 gli sarà rimasto un bel po’ nelle vene. E infatti Edda, dopo il dovuto silenzio, da qualche anno ha ricominciato a fornircene una summa. L’ex cantante della band milanese era tornato ripulito, dopo dodici lunghi anni di silenzio, nel 2009 e ritornato nel 2012 con ‘Odio i vivi’. ‘Stavolta come mi ammazzerai?’ è il suo terzo capitolo, quello della forma raggiunta. Un album che trasuda violenza, ma - va detto -che non ha nessuna pretesa di sembrare splatter. Doloroso, piuttosto, come sa essere certo rock che abbiamo dimenticato, dopo averlo drogato per troppi anni con i suoni campionati di quel dannato pc. Ecco allora che dischi del genere sono ottimi toccasana per tornare a pensare che un’ispirazione può anche arrivare in sala prove, come ai cari vecchi tempi. Senza ricorrere a code oniriche o suoni alieni, Edda sa ancora stupire così: voce urlata, testi di lucida follia, strumenti a tiro, sporchi ma pur sempre nitidi, e una carica da far invidia a una dozzina di nuove proposte. Un disco, il suo, che grida vendetta e suona live e che al live rimanda, nella speranza che qualcosa di buono, in un club di provincia come nelle sale prove di periferia, potrà sempre arrivare.
Muzi Kult 17
SVELTINE di Mirko Onofrio
Il tempo passa e si giunge alla terza edizione di Sveltine per le quali invece la voglia non sembra passare mai e che con le loro promesse fatte di adrenalina e suspense non fanno che tentarci in un quotidiano sempre più prevedibile e dalle forme piatte e trasandate. Ancora una volta ad ospitare i primi due dei sei eventi di questo neonato 2015 è stato il Bistrot del Teatro dell’Acquario di Cosenza che, con la calorosa accoglienza di chi continua a portarlo avanti con dedizione e amore, ha rappresentato il luogo ideale per appuntamenti fortuiti e promiscui al riparo da occhi indiscreti. Se tanto ci da tanto allora vuol dire che abbiamo cominciato bene dato che per entrambe le serate del 6 e 7 gennaio il pubblico pervenuto (gli scellerati voyeuristi per dirla tutta) è stato eccezionalmente attento e partecipe quasi come a soddisfare una lunga attesa portata avanti con una pazienza alla fine premiata. La prima sveltina ha visto come protagonisti me che vi scrivo (d’altronde se non ci penso io a me stesso ed alle mie attività artistiche....sto fresco) e un amico con cui di fatto ho condiviso non una ma mille e passa sveltine nei tanti anni che ci conosciamo. Partiti sul finire dei ‘90 con esperienze legate alla sonorizzazione in senso lato e stretto e che andavano in una direzione alternetivo-sperimentale, io con i miei fiati e lui con le sue tastiere ci siamo trovati poi a condividere il fortunato cammino in taxi con la Brunori Sas che negli ultimi sei anni ci vede, come si suol dire in antico provenzale, “culo e camicia”. Lui è Dario della Rossa, per maggiori informazioni vi abbiamo allegato la sua carta d’identità. Per l’occasione abbiamo ripristinato una delle nostre vecchie passioni ossia il cinema muto di primo 900 e su suggerimento della
Il tempo passa e si giunge alla terza edizione di Sveltine per le quali invece la voglia non sembra passare mai... 18 Muzi Kult
sempre attenta e raffinata Loredana Ciliberto (che qualche anno fa ci commissionò questo lavoro) abbiamo sonorizzato “Lady Winderemere’s fan” di Ernst Lubitsch del 1925. Ritornare a lavorarci ci ha praticamente rovinato le feste natalizie ma stranamente nessuno dei due se n’è veramente lamentato e neanche il pubblico che in silente concentrazione, neanche stessimo eseguendo Fratres di Arvo Part, ha seguito i 75 minuti del film senza fiatare e mandando giù senza batter ciglio la quantità spropositata di dissonanze e controtempi presenti in una musica pretenziosamente in stile neoclassico che, per amor di cronaca, è stata da me medesimo composta con un occhio bianco ed un nero e in silenzio naturalmente. La seconda sveltina ha una storia un po’ diversa e come vera protagonista lei la Giusta Coincidenza. In un primo momento l’evento vedeva coinvolti i Deinos Project, un formidabile quartetto di sassofoni in cui militano alcuni tra i musicisti più in vista della scena jazz calabrese come Alberto La Neve e Nando Farina per non parlare dei promettenti Alessandro La neve e Francesco Caligiuri, e un sveltinista anonimo che per forza di causa maggiore si è dovuto tirare indietro. Orfani di quell’elemento in più con cui i ragazzi si sarebbero messi in gioco, come piace a noi di sveltine, la scelta è immediatamente e senza indugio caduta su una delle personalità teatrali a mio avviso più significative e potenti del panorama nostrano e non solo: Alessandro Castriota Scandeberg ha preso le redini in mano e insieme ai quattro cavalieri della papillite linguale c’ha regalato tra le sveltine più esilaranti e riuscite in questi tre ultimi anni. La formula è abbastanza standard: brani letterari che vanno da Dante Alighieri ad Elio delle Storie Tese passando per Fabrizio De André e Cecco Angiolieri ma tutt’altro che scontato il modo e l’attitudine con cui l’hanno propinati. Un vulcano di energia, una passione incontenibile, un godimento sincero e palpabile tra loro e soprattutto livelli esecutivi da parte di loro tutti che non hanno assolutamente niente da temere o invidiare. Bis ed applausi a scena aperta vi dicono il resto... Anche per il nostro prezioso Scandberg una carta d’identità per chi volesse saperne di più. Felice e contento di questo primo vero ambo dell’anno vi saluto tornando alla vecchia consuetudine di riportare alla memoria una delle tante sveltine che la storia c’ha consegnato e senza indugio e nè retorica lo faccio riferendomi a quella unica ed irripetibile che ha visto trasudare Bellezza dalle fronti di Pat Metheney e Pino Daniele che noi di Sveltine salutiamo accoratamente.
Se non avessi fatto il lavoro che fai?: Mi sarebbe piaciuto lavorare con le parole: speaker radiofonico, avvocato, polemista professionista. Un pregio: Non provo alcun senso di vergogna. (non sono sicuro che sia un pregio) Un difetto: Parlo troppo, lo so per certo. Chi te la fa fare: Sono convinto che la vita possa essere molto più appassionante di così. O perlomeno un pò meno patetica. Nome e cognome: Dario Della Rossa Luogo e data di nascita: Cosenza, 16 Febbraio 1981. Come passa il tempo. Professione: Musicista Segni particolari: Sotto il pizzetto non ho il mento (per questo non lo taglio dalle scuole medie) e ho le mani tozze, ideali per lo studio del pianoforte.
La tipologia di collega che non tolleri: I presuntuosi. Chi non è disposto a mettersi in gioco e chi si vanta delle cose che fa. (magari cose per cui io mi vergognerei, se solo riuscissi a provare vergogna) Ultima e prossima fatica: Ieri sera, una “sveltina” col mio compagno di merende Mirko Onofrio. Abbiamo sonorizzato un film muto degli anni ‘20, ed io davo le spalle allo schermo! Per fortuna le sue partiture erano dettagliatissime, cosa che comunque non mi ha impedito di sbagliare :) La prossima fatica sarà convincere mio figlio Lorenzo ad andare all’asilo. La vedo dura.
Segni particolari: Ombelico alla cartoni animati giaponesi Se non avessi fatto il lavoro che fai?: L’agente segreto Un pregio: L’umiltà Un difetto: Il disordine biblico Nome e cognome: Alessandro Castriota Scanderbeg
Chi te la fa fare: La follia
Luogo e data di nascita: Napoli, 27 gennaio 1970
La tipologia di collega che non tolleri: Il sopravvalutato
Professione: Artista
Ultima e prossima fatica: Vediamo che succede
La Rubrica di Muzi Kult che si occupa, grazie ad esperti e operatori del mondo della musica e della cultura, dei risvolti tecnici, burocratici e del lavoro nel campo della musica.
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IL CROWDFUNDING Che cos’è, come utilizzarlo e a chi può interessare In questo numero di “La Musica è Lavoro” vi proponiamo un interessante articolo apparso su “Innovami.it”: Il crowdfunding è un fenomeno che si è diffuso negli ultimi anni ma che affonda le sue radici un pò più indietro nel tempo. Il termine utilizzato, che racchiude in sé i concetti di folla (crowd) e finanziamento (funding), ha in realtà un significato ben più profondo che per certi versi può essere sintetizzato come una reinterpretazione della raccolta fondi nell’era digitale. I motivi principali della sua rapida diffusione sono da ricercare nella situazione geopolitica globale e nella crescente diffusione dei social media. Infatti, generalmente parlando, il crowdfunding consiste nell’utilizzare Internet per la raccolta di capitale da gruppi di persone con interessi comuni al fine di finanziare un progetto o un iniziativa. In questo contesto, gli elementi che compongono il fenomeno del crowdfunding, possono essere visti come uno scambio di informazioni (idee e progetti) e di capitale (fondi) tra persone o gruppi di persone (crowd), attraverso strumenti informatici (social media, social network), in un ambiente virtuale (Internet). Se come concetto, la raccolta fondi online, non rappresenta una grossa novità, la principale innovazione portata dal crowdfunding è rappresentata dal modo con il quale vengono utilizzati gli strumenti informatici disponibili oggi. La capacità dei social media di raggiungere, coinvolgere ed emozionare un vasto numero di persone, costituisce l’elemento essenziale per ottenere un finanziamento attraverso una campagna di crowdfunding. I portali online specializzati, meglio noti come piattaforme di crowdfunding, nelle sue più recenti evoluzioni, hanno dimostrato di avere l’abilità di raggiungere svariate comunità a supporto di: imprenditori, artisti, musicisti, designers, progetti locali, etc... Il modello di business delle piattaforme di crowdfunding, nella maggioranza dei casi, si basa su una percentuale che viene trattenuta dalla somma di denaro raccolta per il progetto finanziato. Il supporto fornito sotto forma di donazione o finanziamento, si è sviluppato sotto varie forme che si differenziano in base alla natura dello scambio tra l’investitore/donatore ed il progetto. Gli imprenditori o le persone alla ricerca di un finanziamento tramite crowdfunding possono offrire delle ricompense alle persone che hanno effettuato un investimento nella loro idea secondo diverse modalità. Il modello di crowdfunding più diffuso, in Italia e nel mondo, è rappresentato dal donation/rewards crowdfunding. Secondo tale modello, a seguito di una donazione, è prevista un tipo di
ricompensa di carattere non finanziario (un gadget, un prodotto, un meeting con il creatore dell’idea, un ringraziamento sotto varie forme, etc...). La crescente difficoltà di accesso al credito da parte delle PMI, ha contribuito allo sviluppo di un nuovo modello, l’equity crowdfunding. Il modello equity prevede un finanziamento sotto forma di capitale di rischio al fine di ottenere delle quote di partecipazione nella società. In Italia, il crowdfunding è diventato un fenomeno di grande interesse, soprattutto a partire dallo scorso anno quando fu’ introdotto nel report “Restart, Italia!” commissionato dal Ministero dello Sviluppo Economico. Nel 2013, la Consob, dopo varie ricerche e consultazioni con esperti del settore, è arrivata alla pubblicazione della normativa su l’equity crowdfunding che permetterà alle start-up innovative di raccogliere fondi attraverso le piattaforme di crowdfunding registrate presso un registro Consob; tutelando l’investitore e l’imprenditore. Nonostante qualche critica riguardante l’eccessiva regolamentazione, l’Italia è stato il primo stato Europeo ad adottare una normativa per questo settore e questo può far ben sperare soprattutto in ottica futura.
Fonte: “Innovami.it
http://www.innovami.it/it/p/il-crowdfunding-cos-e-come-funziona-e-a-chi-si-rivolge/
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CESKO
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Greatest Eats
di Cesko “Apres La Classe”
Prosegue con “grande appetito”, risultando tra le rubriche più seguite dai lettori di Muzi Kult, la nostra “Greatest Eats”; lo spazio nel quale invitiamo a mettersi dietro i fornelli artisti e operatori del mondo musicale italiano. In Questo numero “timoniere, comandante e mozzo” della cucina di Greatest Eats è il Leader degli “Apres La Classe”: Cesko. Lo Chef Francesco Arcuti, nella cucina del suo locale di Aradeo (Le) lo “Skatafashow”, prepara per tutti noi un’appetitosa e veloce ricetta. Buon Appetito
“TAGLIATA di POLLO alla CESKO – Apres La Classe” Ingredienti Ingredienti per una persona (tempo di preparazione 10 minuti) • 250 gr di sovracoscia di pollo disossata • 7\8 pomodorini di Pachino • 50 gr di Grana Padano (stagionato tra i 9 e 16 mesi) • Una noce di burro (20 gr al massimo)
Motivazione della scelta Amo Cucinare, lo faccio spesso anche nel mio locale ad Aradeo (LE) in Salento, lo “Skafashow”. E’ tra le ricette che consiglio anche ai miei clienti. E’ un piatto facile e velocissimo da preparare, gustoso e che contiene anche un contorno. C’è anche un altro motivo, ma è più una sorta di dedica al gentil sesso a sostegno delle campagne ‘contro la violenza sulle donne’…ed un piccolo passo potrebbe essere questo: cucinare noi uomini di tanto in tanto. Questa ricetta è anche per quelli che hanno sempre la scusa di non saper mettere mano ai fornelli; con questa non avete scuse.
• 100 gr di Rucola (rigorosamente Rucùla Salentina) • Aceto o Glassa balsamica
in cuffia Formidable – Stromae http://www.youtube.com/watch?v=S_xH7noaqTA
Ms Dynamite- A Little Deeper http://www.youtube.com/watch?v=X0dpe_aXV4w
Nôze – Marabout https://www.youtube.com/watch?v=5IvvLoIUGNU
Preparazione Disossate con cura la sovracoscia di pollo, non è una operazione facile, ma se fate un giro su google o su youtube, trovate tantissimi tutorial che vi insegnano a farlo. Se, invece siete un pò più svogliati fate fare l’operazione al vostro macellaio di fiducia. • Cucinate il pollo (appena disossato) ai ferri o (meglio ancora) sulla brace. • Dopo qualche minuto, a metà cottura togliete il pollo dalla cottura e, su un tagliere, tagliatelo a listelli non più larghi di un dito. • Prendete un padella antiaderente e fate sciogliere la noce di burro unite la “tagliata” e fate saltare fino a fine cottura, salate e servite su un piatto piano molto ampio. • Ricoprite il pollo con la “Rùcula Salentina” e i pomodorini di pachino. Abbondate con il Grana Padano a scaglie ed infine guarnite il piatto con Aceto o Glassa Balsamica …et voilà il gioco è fatto.
in cuffia Le Petit Jardin – Manu Chao
Sargento García – Tonight
http://www.youtube.com/watch?v=KroksIFRB-4
https://www.youtube.com/watch?v=4LHPjDK_SFY
...Ora possiamo mangiare È un piatto che si può degustare o davanti ad un camino soli o anche durante una cena con più persone perché rimane un piatto gustosissimo e con una coloratissima decorazione mediterranea.
in cuffia Massive Attack - Teardrop http://www.youtube.com/watch?v=u7K72X4eo_s
Lily Allen - Smile http://www.youtube.com/watch?v=0WxDrVUrSvI
Vini consigliati In genere lo accompagno con un Rosato di uve Negramaro : il Metiusco (Cantine Palamà) Rosato pluripremiato in questi ultimi anni a Bruxelles come Miglior Rosato d’Italia
SPECIALE 16
LE MAFIE
l e d R E N T R A P IA D E M T L MUZI KU
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LA NUOVA PAGINA UFFICIALE FACEBOOK MUSICA CONTRO LE MAFIE Muzi Kult 27
I FINALISTI della V^ Edizione
ph. Marco Lorenzo Mele
4 SOLDI PROJECT (Palermo)
28 Muzi Kult
LA ROCHA (Melendugno – LE)
NILO (Bari)
PAOLO ANTONIO (Catania)
RENANERA (Lagonegro – PZ)
ALBERTO ORIOLO
UNADEROSA
ZERO PLASTICA (Genova)
CRISTIAN PADUANO
VALENTINA AMANDOLESE (Genova)
ERMINIO TRUNCELLITO
ONDANOMALA [Mimmo Crudo & Lady U] (Bologna)
DARIO TRUNCELLITO
SUONI FUORI LE MURA (Fondi – LT)
ANTONIO DEODATI
LAME a FOGLIA D’OLTREMARE (Oristano)
Il Premio “Musica contro le mafie” 2014, partito il 29 Agosto 2014, ha i suoi 10 Finalisti! I voti sono stati espressi dalla “Giuria Facebookiana” (valore 20%), “Giuria Studentesca” (valore 35%) e “Giuria Responsabile” (valore 45%); la somma e il rapporto tra questi voti hanno dato il risultato finale ed anche quest’anno “Musica contro le mafie ha i suoi 10 Finalisti che passano alle “Fasi Live”. I 10 Artisti passano alle “Fasi Finali”: 5 per il Centro-Nord che si sono esibiti a Modena il 13 Dicembre 2014 al Vibra Club 5 per il Centro-Sud che si esibiranno a Rende (CS) il 27 Gennaio 2015 al PTU – Piccolo Teatro dell’Università della Calabria I 10 Finalisti, in ordine di Classifica, sono: “4 Soldi Project” – Palermo, “Paolo Antonio” - Catania, “La Rocha” - Melendugno (LE), “Valentina Amandolese” – Genova, “OndAnomala” (Mimmo Crudo & Lady U) – Bologna, “Renanera” - Lagonegro (PZ), “Zero Plastica” - Genova, “Nilo” - Bari, “Lame a foglia d’Oltremare” - Oristano, “Suoni Fuori le Mura” - Fondi (LT).
La Classifica Finale (Analitica)
MUSICACONTROLEMAFIE.IT/PREMIO2014/CLASSIFICA-FINALE-ANALITICA/ Muzi Kult 29
LA FINALE CENTRO NORD
Serata di musica e spettacolo ma anche di riflessione su memoria, denuncia, giustizia sociale, resistenza e libertà. Sono stati questi gli ingredienti principali che hanno animato la serata del 13 Dicembre 2014. Finale Nazionale per il centro/nord del Premio “Musica contro le mafie” tenutasi in un accogliente e caldo ‘Vibra Club’ di Modena. Il violino di Francesco “Fry” Moneti ha dato il La alla 1^ fase live di “Musica contro le mafie”. I due conduttori d’eccezione di questa serata: Dudu e Fry dei Modena City Ramblers. I “Ramblers” si sono dimostrati fin da subito a proprio agio in questa nuovissima veste diventando veri e propri mattatori della serata con puntualità, partecipazione, competenza e condivisione delle tematiche. Dudu e Fry hanno condotto la serata annunciando e guidando il pubblico in un piacevole e leggero viaggio di quasi due ore tra impegno antimafia e legalità attraverso la musica.
I cinque finalisti, candidati al “Premio 2015“, a parte la defezione degli “Zero Plastica” avvenuta per seri motivi, si sono avvicendati sul palco con performance sentite e partecipate. I primi a calcare lo storico palco del “Vibra” sono stati i “Suoni Fuori le Mura”, numerosissimo collettivo di Fondi (LT), con il brano “Ostaggi”; L’ “Ondanomala” di Mimmo Crudo e Lady U ha continuato a scaldare il pubblico con “Salta Anita”; “Valentina Amandolese”, da Genova, con un particolarissimo live-set ha ha proposto: “Fango” e infine la band sarda dei “Lame a Foglia d’Oltremare” nel loro dialetto con venature partenopee con “Pulcinella”. Le esibizioni dei Finalisti sono state accompagnate, oltre che dai due presentatori d’eccezione e dalle loro domande dalle performance dei due ospiti della serata: Mattia Barro de “L’Orso” e il rapper “Kiave”. La voce della band “L’Orso”, propone una selezione di brani del proprio repertorio, con una esecuzione fatta di rock 2.0 tirato e graffiante.
Modena City Ramblers I Cento Passi
Kiave
La chiusura della speciale serata è affidata alla sensibilità combattiva, poetica e profonda e di Mirko Kiave. Il Rapper di origini calabresi, tra i sostenitori più entusiasti del progetto ‘Musica contro e mafie’, ha dato uno scossone alla platea in perfetto stile Hip-Hop. I giurati in sala hanno espresso le loro preferenze che si andranno a sommare a quelle della finale Centro/Sud del 27 Gennaio 2015 al PTU Teatro dell’ Università della Calabria a Rende (CS). I risultati e i nomi dei 2 nuovi artisti vincitori del “Premio Musica contro le mafie 2014” saranno resi pubblici subito dopo la 2^ finale insieme alle menzioni e ai premi speciali dei partner. “…Quando abbiamo incontrato Don Ciotti, mentre giravamo il documentario ‘L’Alternativa’, ci ha detto che aveva apprezzato molto questo mettere insiememusicisti per costruire legalità, per costruire più partecipazione, per favorire forme di protagonismo come attenzione agli altri, per dare una mano a far capire a tante persone che è importante spendere ‘Non la Vita per L’io ma L’io per la Vita’…” dice il coord. di “Musica contro le mafie” Gennaro de Rosa “…il premio, già dalle prime battute e ora con la prima finale, ci da conferma di essere un contesto nel quale i partecipanti vivono questa esperienza per creare unione e aggregazione e non per gareggiare o fronteggiarsi..” Il prossimo appuntamento è, quindi, alla 2^ finale, quella del centro/sud proseguendo questo percorso che porta al 21 Marzo 2015 a Bologna alla 20^ giornata della memoria e dell’impegno di Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) Il Premio “Musica contro le mafie 2014” gode del supporto di Club Tenco, Radio KissKiss, SMart-it, MKrecords, Banca Etica, Medimex-Puglia Sounds, Riparte il Futuro, Muzi Kult e Spadafora (maestri orafi realizzatori del premio).
L’Orso
Lame A Foglia d’Oltremare
Suoni Fuori Le Mura
Ondanomala - Mimmo Crudo & LAdyU
Valentina Amandolese
Il Vibra Club per Mvsm
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I PREMI CHE SARANNO CONSEGNATI IL 21 MARZO 2015 Gli artisti saranno premiati all’interno della XX Giornata Nazionale della memoria e dell’impegno di LIBERA (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie). Quest’anno, per i 20 anni di questo importante incontro ideato e organizzato dall’Associazione di Don Luigi Ciotti, la città ospitante sarà BOLOGNA.
Ospitata su Radio “Kiss Kiss” con Intervista e passaggio radiofonico del brano vincitore. (ad uno dei 10 Finalisti a scelta di “Kiss Kiss”)
Contratto Discografico ad un’artista scelto dall’etichetta tra tutti i partecipanti al Premio
on MAG
Inserimento di 2 singoli e videoclip scelti tra i 10 Semifinalisti in “Meet’n’Radio” e “Meet’n’TV” (compilation e video-compilation di Promo-Radio e Video)
PROMOTION
Per informazioni:
MUSICACONTROLEMAFIE.IT/PREMIO2014 Muzi Kult 33
E’ partita da un paio di mesi, grazie alla Media Partnership di Radio Kiss Kiss con il Premio Musica contro le mafie 2014, una “maratona” che vede avvicendarsi ai microfoni dell’unico Network Radiofonico italiano del Sud Italia alcuni tra gli artisti più vicini al progetto che coniuga impegno sociale alla musica. “Abbiamo ritenuto Radio Kiss Kiss” - ci dice il coordinatore del progetto Gennaro de Rosa - “...il network più giusto ed adatto e vicino ai nostri principi. La radio, che ha la sua sede principale in campania, è tra le più ascoltate dal pubblico giovanile e dai teenagers. Insieme alla dirigenza di Kiss Kiss, abbiamo pensato che gli ascoltatori più giovani all’interno di un palinsesto ricchissimo di musica internazionale, quale è quello della radio, avrebbero avuto l’opportunità di sentire dalla voce dei propri artisti preferiti messaggi profondi, facendo sì che la musica da semplice strumento di intrattenimento potesse diventare una possibilità concreta di scuoterli, come dice Don Ciotti nel libro/cd di ‘Musica contro le mafie’, “dall’indifferenza, dall’apatia e dalla rassegnazione con l’ascolto di parole e musiche che cantano e suonano desideri di giustizia”
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http://www.kisskiss.it http://www.kisskiss.it/esclusivekisskiss/musica-vs-le-mafie.html
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Il DVD del DOCUMENTARIO “L’Alternativa” Distribuito da RUMORE (Novembre 2014) Il Dvd contiene : - Il Documentario “L’Alternativa” - Videoclip dei Vincitori del Premio “Musica contro le mafie 2013” (Lomé - Sara Velardo - Original Siclian Style - Pupi di Surfaro) - Foto Gallery “Il Documentario in Tour” - I 2 Trailer del Documentario - Contenuti Extra
IL DOCUMENTARIO, prodotto da sarà, inoltre, distribuito da AUDIOGLOBE nei migliori negozi di dischi
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MUSICA CONTRO LE MAFIE L’ALTERNATIVA (Documentario – ITA 2014 – 50min) L’ASSOCIAZIONE MUSICA CONTRO LE MAFIE PRESENTA SOTTO L’EGIDA DI LIBERA (Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie) UNA PRODUZIONE di MKRECORDS IL DOCUMENTARIO “MUSICA CONTRO LE MAFIE - L’ALTERNATIVA” DA UNA IDEA DI GENNARO DE ROSA REGIA e MONTAGGIO DI CLAUDIO METALLO A CURA DI GENNARO DE ROSA IN COLLABORAZIONE CON MARCO VERTERAMO e MARCO AMBROSI VISUAL ART MILVIO MICHELONI LOCANDINA DI LUIGI NACCARATO CONTENUTI SCHERMATE INFORMATIVE FRANCESCA RISPOLI BACKGROUND MUSIC AA.VV (EDIZIONI EMMEKAPPA PUBLISHING) CON DON LUIGI CIOTTI, FIORELLA MANNOIA, SIMONE CRISTICCHI, PAOLO ROSSI, SAMUEL (SUBSONICA), ROY PACI, CRISTIANO GODANO (MARLENE KUNTZ), ORLA E ERRIQUEZ (BANDABARDÒ), BEPPE CARLETTI (I NOMADI), PIOTTA, DARIO BRUNORI (BRUNORI SAS), MARIO VENUTI, MAURIZIO CAPONE (BUNGT&BANGT), CISCO, MASSIMO GHIACCI E FRANCESCO MONETI (MODENA CITY RAMBLERS), NANDU POPU (SUD SOUND SYSTEM), HYST (TAIYO YAMANOUCHI), KIAVE, ERICA MOU, APRES LA CLASSE, GIOVANNI GULINO (MARTA SUI TUBI), PIERPAOLO CAPOVILLA (IL TEATRO DEGLI ORRORI), MADASKI (AFRICA UNITE), ANDREA SATTA (TETES DE BOIS), ENRICO CAPUANO, PEPPE FONTANELLA (24 GRANA), PAOLO ARCHETTI MAESTRI (YO YO MUNDI), FEDERICO CIMINI, FABI ZALLES, CAPATOSTA MARCO NOTARI, KUBLA (BOOM BOOM VIBRATION), FABRIZIO CARIATI (NUJU), LO STATO SOCIALE, CATALDO PERRI, ALFONSO DE PIETRO, ALMAMEDITERRANEA, MAX COLLINI (OFFLAGA DISCO PAX), MARIO CRISPI (AGRICANTUS), DARIO DE LUCA & O.M.O, ‘U PAPUN, FRANCESCA PRESTIA, GENNARO DE ROSA, GIOVANNI TIZIAN, GIOVANNI IMPASTATO, SALVO VITALE, FLORINDO RUBBETTINO, MARCO AMBROSI, GIORDANO SANGIORGI, ANTONIO PRINCIGALLI, ROCCO MANGIARDI, I RAGAZZI del PROGETTO “FUORI CLASSE” WWW.MUSICACONTROLEMAFIE.IT
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WWW.MKRECORDS.IT
1° TRAILER
www.youtube.com/watch?v=LWXRtJ2igWU
2° TRAILER
www.youtube.com/watch?v=anUr8vlDGrY
IL PROMO
www.youtube.com/watch?v=E_muPWrl86Y
Rossano
Cosenza
Prima Nazionale
Latina
Biella
Lamezia
Modena
Lecco
Foggia
Bologna
Reggio Calabria
Crotone
Chieti
Mesagne
Torino
ORGANIZZARE UNA PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO
Organizzare una proiezione del documentario “Musica contro le mafie L’Alternativa” è possibile in più modalità : - Proiezione con Presentazione - Proiezione/Showcase - Proiezione/Concerto Per ogni altro tipo di dettaglio scrivere a: musicacontrolemafie@mkrecords.it oppure rivolgersi ad MKlive info@mklive.it (cell.328 6231692)
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IO SOSTENGO
MUSICA CONTRO LE MAFIE Continuano le Adesioni di Nuovi Artisti al Progetto “Musica contro le mafie” Qui alcuni degli artisti che fino ad oggi abbiamo incontrato sul nostro cammino, amici che fanno già parte del gruppo di artisti di “Musica contro le mafie” e altri nuovi amici. Se vuoi conoscere tutti gli artisti di “Musica contro le mafie” clicca su : www.musicacontrolemafie.it
Dudu
Mattia Barro (L’Orso)
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(Modena City Ramblers)
Lame A Foglia d’Oltremare
Ondanomala
(Mimmo Crudo & LadyU)
Valentina Amandolese
SuoniFuoriLeMura
Après La Classe
Paolo Rossi
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MuziKult Phone Chart
muzikultphonechart.altervista.org
Le Classifiche dalla Cabina !! ...dall’indice 42 Muzi Kult
1
FABI, SILVESTRI, GAZZÈ L’amore non esiste
1
(U.M. Italia)
2
(Zedef Rec.) - regia: Jacopo Rondinelli
GEMITAIZ & MADMAN (FEAT COEZ) Instagrammo
2
(Tanta Roba)
3
DOLCENERA Niente dal mondo
3
SUBSONICA Di Domenica
4
5
ELISA Pagina Bianca APRES LA CLASSE (FEAT GIULIANO SANGIORGI) Riuscire a Volare (Color Sound)
8
MARIO VENUTI Ventre della città (Musica e Suoni)
9
GHEMON Quando imparerò (Macro Beats)
10
EDDA Pater
(Niegazowana Records)
TOP TEN VIDEO CHART
TOP TEN SINGLES CHART
PAOLO BENVEGNÙ Un nuova innocenza
(Sugar)
7
SUBSONICA Di Domenica
(U.M. Italia) - regia: Donny Milkyeyes
(Woodworm)
6
JOVANOTTI Sabato
(U.M. Italia) - regia: Antonio Usbergo
(U.M. Italia)
5
CAPAREZZA China Town
(U.M. Italia) - regia: Jacopo Rondinelli
(B.M. Production)
4
FEDEZ Generazione Boh !
PAOLO BENVEGNÙ Una nuova innocenza
(Woodworm) - regia: Mauro Talamonti
6
CARMEN CONSOLI L’Abitudine di tornare
(U.M. Italia) - regia: Fernando Luceri
7
KIAVE Pezzo Positivo
(Macro Beats) - regia: Fid Mella
8
DENTE Chiuso dall’interno
(Pastiglie) - regia: Virgilio Villoresi
9
EDDA Pater
(Niegazowana Records) - regia: Fabio Capalbo
10
APRES LA CLASSE Riuscire a Volare
(Color Sound) - regia: Davide Minnella
CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA PARAMETRI per le Classifiche : La presenza in classifica viene definita dalle segnalazioni dei “Muzi Kult Friends” che si dividono in : ‘TV Friends’ (direttori artistici, conduttori di Tv e web tv italiane) che segnalano una Playlist di 5 videoclip ognuno. ‘Radio Friends’ (speaker, dj, conduttori di Radio e Web Radio Italiane) che segnalano una playlist di 10 singoli ognuno. ‘Muzi Kult Friends’ (giornalisti, critici musicali, operatori del settore) che segnalano 2 playlist: una di 5 videoclip e una di 10 singoli. (Tutt i ‘Friends’ cambiano ogni 2 mesi e segnalano le loro preferenze ogni 15 giorni) In base a queste segnalazioni vengono stilati due elenchi di artisti per i videoclip e per i singoli. La presenza in più playlist dei Friends è il parametro di maggior influenza. (50% dell’influenza) La presenza in una playlist assegna un valore che va da 10 (dieci) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 10° (decimo posto) per i singoli e a 5 (cinque) del 1° (primo posto) a 1 (uno) del 5° (quinto posto) per i videoclip. Parametro importante inoltre per la classifica video e singoli sono le visualizzazioni ‘Youtube’ (35% dell’influenza) e la presenza in altre classifiche (Mtv, Deejay ecc) (15% dell’influenza)
MuziKult Friends - likes PASQUALE RINALDIS Giornalista, Critico Musicale Il Fatto Quotidiano
in salita
in discesa
Radio Friends - likes
new entry
stabile
rientrato
I Singoli preferiti dai nostri amici delle Radio
ENZO SPRECACENERE
CLAUDIO SODANO Conduttore “Zion@t” – RadioPhonica
Condutttore e Fondatore Studio 1 Abruzzo
GUIDO DE BEDEN
GIGI MARTORANA
Fondatore e Autore Radio Tweet Italia
Fondatore e Conduttore Bad Habits Radio
Giornalista, Critico Musicale (Audio Review, Rockerilla, Jam)
GIUSEPPE PANELLA
GIANLUCA VELTRI
Giornalista, Critico Musicale
Giornalista, Critico Musicale, Scrittore
REDAZIONE MUZIKULT
LEGENDA:
DONATO ZOPPO
Conduttore radiofonico (Radio Città BN)
Già con MusicalNews, La Gazzetta del Sud
CLICCA E GUARDA LA CLASSIFICA COMPLETA
TV Friends - likes
I Videoclip preferiti dai nostri amici delle TV
VINCENZO BELVEDERE
LA WEB TV.Com
Regista e Autore Esperia Tv
(Redazione)
SUPER TELE
TELEBO’
Già con Mucchio, Il Quotidiano
(Redazione)
(Redazione)
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ADOLFO DURANTE
Promo Artists Adolfo Durante, nato a Salerno, vive da molti anni a Mantova. Grazie alla particolarità del suo timbro vocale, unico e inconfondibile, nella sua carriera artistica ha potuto approcciare repertori diversissimi dal jazz al rock puro. Negli ultimi anni ha approfondito lo studio della sua voce e del suo stile personale, approdando nel 2012 a “Stanza 219 e altre storie”, un album di cover di grandi autori italiani, rivisitate in chiave personale. E’ della fine del 2014 il suo ultimo album di inediti, “Libertà”, scritto e prodotto da Enrico Andreini, con i testi di Sandra von Borries.
GUARDA il Videoclip “Pioggia Leggera”: http://www.youtube.com/watch?v=mt0ZNGkR-HE
GUARDA il Videoclip “Libertà”:
https://www.youtube.com/watch?v=Md5KyjEflhc
GUARDA il Videoclip “Il Funambolo”: https://m.youtube.com/watch?v=6v4p-Ppso3U
Acquista La musica di Adolfo Durante su I-Tunes:
http://itunes.apple.com/it/artist/adolfo-durante/id575588094
Adolfo Durante officiale Site : http://adolfodurante.it
LIBERTA’ L’album ‘Libertà’ è una sintesi efficace di un concept artistico preciso, fatto di suoni moderni e internazionali, di testi mai banali e scontati e dalla voce particolare di Adolfo. All’album hanno collaborato importanti musicisti e professionisti come Andrea Zuppini, Oscar Avogadro, Gabriele Evangelista, Bernardo Guerra, Francesco Bruni, Ferdinando Olivieri, Lorenzo Forti, Natty Fred, Pasquale Rimolo. Il brano “Libertà” è il terzo estratto dell’omonimo album, dopo “Il Funambolo” e “Pioggia leggera”.
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LAEDERBRAUN
DIES IRAE Recensiti positivamente da magazine, fanzine, web magazine e riviste importanti come Il Mucchio e Rockerilla (consultabili sul web) Prendendo spunto da una delle recensioni (di Italian Underground) la band presenta la sua opera: DIES IRAE è un Album autoprodotto, perfettamente bilanciato tra un funambolico rock moderno, riff robusti ma non scontati, frequenze sonore ’70-style, architetture musicali accattivanti e testi profondi. La Band suggerisce di partire dallo stesso punto di vista che si ha osservando, alla distanza ottimale, un tela metafisica di De Chirico o una scultura surrealista di Dalì contemporaneamente dai quattro punti cardinali diversi, quattro visioni differenti che si sovrappongono in un gioco di trasparenze sonore tra hard-rock, psichedelia e progressive seventy’s style. Laederbraun: nome, scritto e pronunciato in stile puramente arcaico, si ispira ad una tecnica medievale alchemica in grado di poter trasformare il comune piombo in nobile oro: esattamente come i nove brani dell’album che, attingendo a piene mani da un’idea poco frequentata, distillano le loro liriche hard-rock in italiano! E’ un’idea interessante, questa, strutturata ed organizzata in modo tale da mettere d’accordo la rigorosità geometrica dei riffs hard-rock e le ripide scalate prog con l’opportunità espressiva della nostra lingua, anche ai fini della maggiore comprensibilità.
Promo Artists I Laederbraun son una band originaria di Lecco, formata da 4 elementi: Voce: Michele Tombini; Chitarra elettrica: Simone Goretti, Basso elettrico: Mattia Locatelli; Batteria: Antonio Romano Suoniamo brani inediti di genere rock / hard rock con testi in italiano, scritti ed arrangiati da Noi Sono stati vincitori del Contest «La Bottega Dell’Evento» presso il «Rock On The Road» di Desio (MB), nel Febbraio del 2013 - Headliner nella tappa lecchese dello «Tsunami Tour» di B.Grillo; Nel Novembre del 2012 vengon inseriti in «Va pensiero - 30 anni di rock e metal in italiano» di Gianni Della Cioppa, giornalista de «Il Mucchio» e nel Luglio 2011 – il brano «Il Bluff» è incluso nella compilation «Underground Vol.2» di Maia Rec.; e nel Maggio dello stesso anno aprono il concerto a Lecco dei «Quintorigo»
ASCOLTA e SCARICA i “Laederbraun” su Jamendo:
http://www.jamendo.com/it/artist/366391/laederbraun
ASCOLTA i “Laederbraun” su SoundCloud:
http://soundcloud.com/laederbraun
GUARDA il VIDEOCLIP “LOTTA” su Youtube: http://www.youtube.com/watch?v=v1Nn6BTPl1U
LAEDERBRAUN on Facebook: http://www.facebook.com/laederbraun
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MK
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L’ARTISTA DEL MESE ACQUISTA “PAST PRESENT FUTURE” SU I-TUNES: https://itunes.apple.com/it/album/id887041576
ASCOLTA IL SINGOLO “ERASMUS SONG” SU YOUTUBE: http://youtu.be/CVk689JyHFs
ASCOLTA IL SINGOLO “PLEASE” SU YOUTUBE: http://youtu.be/mPB-lNrFtqk
ASCOLTA IL SINGOLO “FREEDOM” SU YOUTUBE: http://youtu.be/RPJVBV6fjBo
ELECTROSONIC ON FACEBOOK: http://www.facebook.com/groups/285721884887036/ https://www.facebook.com/electrosonic2013
ELECTROSONIC ON TWITTER: https://twitter.com/_Electrosonic_
48 Muzi Kult OFFICIAL SITE: ELECTROSONIC www.electrosonic.it
ELECTROSONIC
Ancora spazio in ogni numero per gli artisti Indipendenti…. Un nuovo interessantissimo artista selezionato dalla redazione di «Muzi Kult» tra decine di proposte. Conosceremo la sua musica, l’attività che ha in ‘highlights’ in questo momento, e scambieremo con lei due chiacchiere. Come sempre, vi daremo la possibilità di conoscere da vicino realtà emergenti ed emerse, alternative e interessanti del panorama indipendente italiano e del suo vastissimo ‘undergound’ fatto di musica di qualità.
L’ARTISTA DEL MESE “…Il nostro obiettivo è esprimerci, sperimentare, e creare. Il risultato sono melodie, ritmi e sound... canzoni! “
(Electrosonic)
DUE CHIACCHIERE CON GUIDO TONIZZO (ELECTROSONIC) Ciao Guido, noi siamo soliti fare domande che lasciano interdetto l’intervistato…quindi sparo. Qual’è l’obiettivo che vogliono raggiungere gli Electrosonic ? l nostro obiettivo è esprimerci, sperimentare, e creare. Il risultato sono melodie, ritmi e sound... canzoni! E sono le canzoni, semplicemente quelle, a distinguerci. Il loro sound, le idee che stanno alla base e i riscontri che abbiamo ottenuto e stiamo ottenendo sono, con gran soddisfazione, una bellissima conferma. Da quello che abbiamo avuto modo di ascoltare, la vostra musica ha un legame molto particolare con il concetto di “tempo” e di “viaggio”. Ci avete conoscere il vostro passato, queste pagine digitali rappresentano una parte del vostro presente…ora quali saranno le tappe future del vostro viaggio musicale?
Electrosonic è un progetto musicale che unisce elettronica, ambient e poprock in un mix energico e vario. Il loro CD intitolato “Past Present Future” ha ottenuto notevoli risultati nell’anno appena trascorso: un contratto discografico, la selezione alle compilation Meet’n’Radio, recensioni, interviste e passaggi radio in tutta Italia e non solo. E’ crescente l’ interesse attorno alla band ed è recente la notizia del 21esimo posto nella Phone Chart dei singoli di Muzi Kult, con la canzone ‘At Night’. Gli Electrosonic sono stati recensiti da importanti riviste estere e sono stati inseriti in un dvd rappresentante l’arte locale della loro regione d’appartenenza (7 artisti per 7 comuni): arte, musica, poesia… e tanto altro. L’autore e leader degli Electrosonic (Guido Tonizzo) è stato l’artista scelto per rappresentare, nel dvd, la musica. Alla registrazione del disco hanno collaborato artisti talentuosi come Silvia Smaniotto (Elisa, Silvia on the waves etc), il cantautore Filippo Franceschini (co-autore di “Please”, traccia 9 di Past Present Future) ed il chitarrista Marco Locatelli. Gli Electrosonic sono: Guido Tonizzo: Autore, cantante, arrangiatore/tastierista; Nicoletta Zilli: Voce femminile e cori; Davide Garbin: chitarra; Stefania Della Savia: basso.
Già… un viaggio, sia nei fatti della vita quotidiana, sia nelle emozioni più profonde, e nell’indagare sul senso della vita. Questo è Past Present Future. Il futuro sarà diverso dal passato, o meglio un’evoluzione, e ne godrà dell’esperienza acquisita. Non so ancora dire come, ma siamo in cerca di nuovi mondi musicali. Quando li avremo trovati ve li faremo ascoltare. Intanto salite sul treno con noi, ascoltate Past Present Future, e buon viaggio!
“PAST PRESENT FUTURE” Uscito a fine 2013, e distribuito da Eur Records, l’album ottiene fin da subito numerosi passaggi radiofonici e positivissime recensioni, già con i singoli ‘Freedom’ e ‘Please’. Past Present Future è un album nel quale la band fonde stili musicali in una miscela piena di particolari che si possono aprrezzare, ascolto dopo ascolto: atmosfere che paasano dal pop, all’elettronica, al rock, all’ambient... L’album è facilmente acquistabile su Itunes, Amazon e molti altri famosi web stores. Il leitmotiv del disco è : “liberarsi da ciò che di negativo il passato ha lasciato in ognuno… liberarsi dalle prigioni che ci sono nella mente, in modo da essere veramente liberi e crearsi il proprio futuro”.
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Oltre 350 i singoli diffusi da «MEET’n’RADIO» in un anno. E’ un servizio di Delivery di Singoli alle Radio del Circuito attraverso una eterogenea Compilation. On Mag Promotion realizza ogni mese una compilation digitale selezionando proposte provenienti da tutto il mondo indipendente. La Compilation digitale viene inviata a tutte le Radio e web-Radio legate al Circuito radiofonico «Meet’n’Radio» rinsaldato e rafforzato dal lavoro dell’uff. Stampa, ideatore delle iniziative di promozione «Meet’n’Radio» e «Meet’n’TV» . Oltre 400 le Radio e oltre 500 le Web-Radio che ricevono la Compilation Digitale di «Meet’n’Radio» ogni mese. Tantissime le Radio che continuano a trasmettere le nostre proposte e che hanno portato e continuano a portare gli artisti da noi promossi in tante delle classifiche radiofoniche indipendenti. I brani continuano ad arrivare anche all’estero: Argentina, Germania, Stati Uniti, Perù, Uk, Mexico, Colombia, Uruguay, Paraguay, grazie alla collaborazione delle radio vicine al circuito Meet’n’Radio e di On Mag Promotion. Oltre a tutto ciò, è già di per se esclusivo essere selezionati fra i Brani del Mese.
www.onmagpromotion.com/meet.html 50 Muzi Kult
1. CORTEX – BORIS (E.Cortellino) – Maninalto! 2. NUKLEO (feat. Ras Tewelde) - NO MORE SLAVERY (M. Scaramuzzino/G.Capuani) – Scara Soul Dub 3. A3 APULIA PROJECT – SMETTO (F.Bagnato/W.Bagnato/G.Gagliardi) – CNI Compagnia Nuove Indie – Ed. Cni/Look Studio 4. SANTINO CARDAMONE – LEONARDO (S.Cardamone) – Hot Pepper Label 5. FRANKY HARPER – LA MUSICA CHE PIACE A ME (T.Simeone) - Autoprodotto 6. RIBELLI AL BAR – GIU’ ALL’INFERNO (S.Michelotto) - Autoprodotto 7. VITANOVA – IL GIORNO PRIMA (A.Busi) – G–04 Records – Ed. Le Parc Music 8. FRANCESCO CONTESSA – UN AMORE IN DIVIETO D’ACCESSO (F.Contessa) – Autoprodotto 9. LUCA MERCURIO – IO SONO IL VENTO (A.Testa) - Autoprodotto 10. GIUBBONSKY – MARPIONNE (G.Rolando) - Vrec 11. GIACCINESI – DEDICATO (Giaccinesi) – Autoprodotto 12. LAEDERBRAUN – LOTTA (S.Goretti)- Autoprodotto 13. A RAINY DAY IN BERGEN – BEL CANTO (C.Barra/P.Aliberti/D.M.Manzo) – Autoprodotto 14. SLEEPIN’ GEORGE – FOUR YEARS (R.Russo/G.Sclavo) – Autoprodotto 15. L THE QUEEN – THE WAY SHE MOVES (A.D’Amato) – Bit & Sound Music
MEET’n’RADIO - n° 8 (OTTO) del 2014 (MARSHALL MCLUHAN) http://www.onmagpromotion.com/meet_otto2014.html
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MEET’N’RADIO
gli artisti scelti dalla redazione ...vi segnaliamo inoltre 4 artisti selezionati dalla redazione tra quelli presenti nella Compilation «n° 8 - OTTO del 2014» - MARSHALL MCLUHAN
CORTEX Cortex , al secolo Enrico Cortellino, è un progetto cantautoriale che nasce ufficialmente nel novembre del 2007 quando per il collettivo Arab Sheep stampa il suo omonimo album di debutto dove un’atmosfera psichedelica fa da sfondo alla poetica borderline dell’autore. “Malato d’amore” è il primo fortunato video-singolo estratto dall’album. Nel 2008 Cortex partecipa al concorso internazionale Tourmusicfest, dove viene premiato da Mogol con una borsa di studio per il CET(scuola di musica di Mogol), nel 2009 si diploma al CET come “Interprete di musica leggera Italiana”.Nel 2010 - 2011 fa delle autoproduzioni di canzoni in italiano pubblicandole principalmente sul Web. Semplicità compositiva e una forte attitudine chitarristica blues sono la sua formula unita ad echi di Rino Gaetano, Lucio Battisti, Franco Battiato, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè e Ivan Graziani….
See more at: cortex-music.com
On Facebook: http://www.facebook.com/pages/Cortex/482564491754748
A3 APULIA PROJECT Il progetto degli A3 Apulia Project nasce da un’idea di Fabio Bagnato, autore, compositore e chitarrista specializzato nello studio e diffusione della chitarra battente, classico strumento della tradizione popolare dell’Italia meridionale. Il nome del progetto è preso in prestito da quello della più famosa autostrada del Sud (la Salerno – Reggio Calabria), perché, come l’autostrada A3 è un’arteria importante che collega diversi punti del Sud, allo stesso modo la musica degli A3 Apulia Project si pone come collegamento per un ideale viaggio nel mar Mediterraneo, da sempre portatore di nuove culture che si mescolano alle antiche tradizioni del Sud Italia. La passione per il viaggio e contemporaneamente per la propria terra è da sempre la fonte di ispirazione primaria degli A3 Apulia Project, che riescono ad unire all’interno della propria musica tutto il folklore e il calore di una grande regione, idealmente riconosciuta nelle terre che circondano il Mediterraneo (fatta di diverse suggestioni, culture, usi e costumi), insieme ad una concezione poeticamente lucida e sagacemente critica dell’attualità. On Facebook:
52 Muzi Kult http://www.facebook.com/pages/A3/35942453154?fref=ts
See more at: a3apuliaproject.it
MEET’N’RADIO gli artisti scelti dalla redazione
FRANKY HARPER Franky Harper è Francesco Arpicelli, nato a Prato nel 1979 in una famiglia di artisti (bisnonno e nonno cantanti, zio batterista jazz, mamma cantante ed insegnante di canto). Il nome Franky Harper se lo porta dietro da piccolo, da quando, tornato dall’America (in cui ha vissuto per un paio d’anni) i suoi amici hanno cominciato a chiamarlo così, americanizzando il suo nome. Inizia ad esibirsi giovanissimo in locali più o meno prestigiosi del circuito toscano, sorretto dalla sua inconfondibile timbrica vocale: ovunque si fa notare anche per la sua versatilità. Franky Harper è un ragazzo pieno di energia, di volontà e di passione. La sua forza sta nel fatto che dietro c’è Francesco, una persona comunicativa, solare e semplice, che mette tutto questo nella voce dal timbro caldo, avvolgente e contemporaneamente ruvido e pieno di emozioni. Un approccio alla musica del tutto naturale, senza compromessi.
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On Facebook: https://www.facebook.com/pages/Franky-Harper/239678132873230
RIBELLI AL BAR I Ribelli al Bar nascono nel 2012 dall’unione di Sergio(voce e chitarra) e Seba(basso) dei Permaloso Biz e di Matteo(voce e chitarra solista) e Alberto (batteria e cori) dei Revolver, band padovane che hanno vissuto insieme memorabili avventure musicali negli anni passati, Villaguattera in Rock su tutte. Il sound dei Ribelli al Bar proviene dalle rispettive influenze musicali quali Nofx, Lagwagon , Nufan, Propaghandi e in generale dall’inconfondibile e innovativo punk hardcore melodico della California anni ‘90. Propongono brani originali in italiano con testi leggeri e ironici, ma anche di protesta e movimento cercando negli arrangiamenti di dare un diverso punto di vista dai soliti canoni del genere che hanno contraddistinto il punk italiano. Missione sicuramente non facile, ma e’ proprio questo che ha spinto i quattro a riproporre uno stile che negli ultimi tempi ha perso molto piu’ che un po’ di smalto. Se foste in zona di un loro concerto non perdete l’ocasione di vederli e sentirli , aspettiamo i vostri feedback molto volentieri! On Facebook: https://www.facebook.com/ribellialbar
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TV «Meet’n’TV» nasce, come «Meet’n’Radio (il tuo singolo in tutte le Radio del circuito «Meet’n’Radio») da un’idea dell’Uff. Stampa On Mag Promotion. Meet’n’TV nasce per venire incontro alle esigenze di coloro i quali vogliono veicolare e diffondere le loro opere senza costi onerosi. «Meet» sott’intende l’incontro di una serie di realtà musicali differenti che si ritrovano insieme per approdare «on/in TV». In ogni numero gli artisti di Meet’n’TV avranno un accompagnatore d’eccezione. Per oltre un anno siamo stati in compagnia degli ospiti della storica trasmissione «Il Musichiere» per passare poi ai «pupazzi» più famosi della storia della Tv. Leggendo la parola «Meet’n’TV», noi italiani non possiamo fare a meno di notare l’assonanza con le parole «Miti in TV». Ed è per questo motivo che abbiamo pensato che personaggi, reali e di fantasia, mitici della TV avrebbero fatto da accompagnatori degli artisti. Un Mito della TV che vi farà idealmente da «garante» e vi fa incontrare (Meet) le TV locali Italiane e le web Tv. Tutti gli artisti di «Meet’n’TV» in ogni numero si presenteranno alle TV locali e web Italiane presentati da Mitici personaggi della TV. La Nuova Serie di Meet’n’TV è partita con uno dei «personaggi d’invenzione» o «pupazzi» più rappresentativi della Musica in TV: il «SUPER TELEGATTONE». Proseguita poi con «Musichieretto» e «Provolino».
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1. CORTEX - BORIS regia Damiano Tommasi 2. NUKLEO (feat.Ras Tewelde) - NO MORE SLAVERY regia L.T.Movie 3. SLEEPIN GEORGE - FOUR YEARS regia René Aldo Russo 4. FRANCESCO CONTESSA - UN AMORE IN DIVIETO D’ACCESSO regia Luigi Piepoli 5. GIUBBONSKY - MARPIONNE regia Ralph Ceskowitz 6. ADOLFO DURANTE - PIOGGIA LEGGERA regia Nicola Parolini e Andrea Lanfredi 7. A RAINY DAY IN BERGER - BEL CANTO regia Germana Mucci 8. SANTINO CARDAMONE LEONARDO regia Oscar Serio 9. RICCARDO MARINI - RITORNO DIFFICILE regia Swan 10. AVANTGARDE BOYZ - FLY BUTTERFLY regia Martin Basile 11. GIACCINESI - DEDICATO regia Giaccinesi 12. LAEDERBRAUN - LOTTA regia Simone Goretti
MEET’n’TV - n°3 (Tre) Anno II (PROVOLINO) http://www.onmagpromotion.com/meettv_tre3anno2.html
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In ogni numero di Muzi Kult, nello spazio di Meet’n’Tv - la prima ed unica Video-Compilation di Musica Indipendente Italiana, diamo uno spazio a due artisti scelti dalla redazione tra quelli inseriti nelle ultime due videocompilation.
ADOLFO DURANTE “PIOGGIA LEGGERA”
http://www.youtube.com/watch?v=mt0ZNGkR-HE
“PIOGGIA LEGGERA”
Artista particolare dal timbro vocale unico e riconoscibile, Adolfo Durante nato a Salerno, vive da molti anni a Mantova.Il suo primo lavoro discografico è un ep dal titolo “Pensando a lei”. Negli anni ’90 e primi anni 2000 consolida la sua esperienza nei palchi di tutta Italia con progetti trasversali tra il jazz e il rock puro, vincendo numerosissimi concorsi per voci emergenti. Nella stagione estiva del 2006 realizza “Mimì in ….jazz”, concerti per piano e voce, in omaggio a Mia Martini. Lo spettacolo ripercorre la carriera artistica di questa interprete attraverso molte sue canzoni, ripensate e curate in chiave jazz dal pianista e compositore Stefano Calzolari. Tra l’agosto e il settembre 2012 termina di registrare un album di cover rivisitate in chiave personale. L’album ha la partecipazione al pianoforte di Stefano Calzolari e al sax di Simone Valla, che ne curano anche gli arrangiamenti. L’album, dal titolo ‘Stanza 219 e altre storie’, contiene alcune delle canzoni più significative di Tenco, Modugno, Battiato, Mia Martini, Vanoni, Ferré. Questo album ha riportato importanti riscontri tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico, per l’intensità e la profondità delle interpretazioni. Con l’album ‘Libertà’ Adolfo Durante percorre un viaggio alla ricerca dell’espressione più profonda di se stesso, nudo e disarmato, jazz e folk/rock, senza condizionamenti e luoghi comuni nell’anima e nei testi. Tanti mondi e collaborazioni racchiusi in un pugno di brani e come un pugno la tessitura vocale inusuale, a tratti maschile a tratti femminile, si dipana tra contrabbassi jazz, chitarre nylon, echi del Sud del mondo e ritmiche contemporanee. Funambolo nel canto e nell’immagine Adolfo, forte delle sue contraddizioni, mostra senza incertezze tutti i colori della sua voce e della sua personalità.
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Il nuovo singolo di Adolfo Durante, appena lanciato, si intitola “Pioggia leggera” brano che, lasciate le atmosfere oniriche del precedente singolo, si sposta su atmosfere più delineate nell’ambito pop-rock. “Pioggia leggera” è accompagnato da un video, realizzato in piano sequenza e slow motion, nel quale emerge la forte attenzione che l’artista porta in tutte le attività collaterali legate alla propria immagine e, in generale, nelle arti visive accostate alla propria musica. Il video è disponibile dopo il salto. facebook.com/duranteadolfo adolfodurante.it
MEET’N’TV i due ARTISTI scelti dalla Redazione
GIUBBONSKY “MARPIONNE”
http://youtu.be/hiY2Oc9AQj8
“MARPIONNE”
Nato a Casale Monferrato a 9 anni calcavo già il palcoscenico cantando Ogni Volta di Paul Anka. Per 5 anni ho frequentato il Liceo Musicale Carlo Soliva di Casale dove ho studiato solfeggio e chitarra classica col Maestro Angerlo Gilardino. Inizia a suonare il sax e la chitarra acustica in un gruppo dark dell’alessandrino. Girovago nell’animo dopo il DAMS di Bologna sono entrato a far parte delle Officine Schwartz di Bergamo; e dopo poco anche della Banda degli Ottoni a Scoppio di Milano. Giubbonsky, il suo progetto da cantautore, anzi cantastorie, muove i suoi primi passi nel 2008 come One man band. Nel 2010 esce “Storie di non lavoro”, il primo album: “un lavoro di qualità che restituisce una firma interessante di questa nuova scena cantautorale italiana” (Rockit). Nel 2013 esce il secondo album “Testa di nicchia” (Vrec), un album che svela il sua carattere di atipico esploratore musicale in costante evoluzione; dal punk al teatro canzone sena perdere l’ironia che domina la rabbia e l’impegno dei testi. Con due album all’attivo calca numerosissimi palchi e nel marzo 2014 viene selezionato a rappresentare la nuova canzone d’autore milanese allo Zelig insieme a Concato, Ricky Gianco, Mauro Ermanno Giovanardi, Frankie Hi-nrgy, Folco Orselli, Roberta Carrieri... Scelto come finalista al concorso Musica da bere; semifinalista nazionale al Pistoia Blues Contest; finalista regionale al Wanted Primo Maggio. A settembre del 2014 sul prestigioso palco del Gran Teatro Geox di Padova. A poco a poco la mia pratica di resistenza umana si trasforma sempre più in rock, anzi in Moodrock
«Il brano nasce dall’esigenza di condannare un mondo basato sul potere economico ed il rapporto privilegiato che le banche riservano ai personaggi illustri – afferma l’artista – penalizzando la gente comune, presa tra l’incudine della recessione e il martello degli usurai. In Italia poi ne abbiamo visti troppi di imprenditori che evadono le tasse socializzando le perdite e mantenendo privati i guadagni. “Marpionne”, corredato da un irriverente video, è un vero e proprio atto d’accusa e nasce dall’esigenza impellente dell’artista di dare il proprio contributo al risveglio delle coscienze: «È ora di svegliarsi!! – continua – Smetterla di reagire con furore al ladruncolo di turno (peggio se è straniero) rimanendo sottomessi di fronte alle enormi rapine collettive operate ai danni di noi comuni contribuenti». facebook.com/Giubbonsky giubbonsky.it
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HIGHLIGHTS
ARTISTS
In ogni numero, la redazione di Muzi Kult, dedicherà ad artisti del mondo Indipendente Italiano, monografie, pagine dedicate con notizie sulle loro attività, articoli, interviste, recensioni e tanto altro. La sezione “Highlights Artists” mette”Sotto i Riflettori” le attività degli artisti provenienti dal mondo della musica italiana di ogni tipo.
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SPECIALE MUZI KULT
APRES LA CLASSE “Riuscire a Volare“
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Gli Apres La Classe sono una di quelle realtà che, non solo dal nome, fatichi a inglobare in un insieme di artisti degli pseudo-mondi della musica del nostro paese. Cura dello spettacolo, cura della musica, cura dell’immagine… look giusto, luci, movimenti, interazione con il pubblico, impatto sonoro… piccole gag sul palco per dare al pubblico l’idea di essere “Veri”. Leggendo potreste pensare che i 5 “Apres” siano delle macchine fredde e impeccabili…e invece no, a tutto questo dovete aggiungere: Cuore, Sudore e Sangue… come nonno Rock insegna. Nascono nel 1996 in Salento, da allora pochissimi cambiamenti nella line-up, anzi solo un piccolo cambio di “asset” per il nuovo disco. Quelli di “Riuscire a Volare” sono : CESKO (voce, Synth, chitarre) PUCCIA (voce, fisarmonica, Tastiere) COMBASS (basso, cori) GIAMMY (batteria) ALEX (chitarra) Nel 2002 la band pubblica il primo lavoro discografico“Après La Classe” (Edel) e da qui ha inizio una lunga ed intensa attività live in tutta Italia. Dopo un interminabile tour ricco di folla ed energia, gli Après La Classe si affermano ben presto tra il pubblico italiano. Nel 2004 esce il loro secondo album, “Un numero”. Comincia da qui la ricerca musicale del gruppo, verso mondi musicali e sonori lontani dai soliti canoni discografici italiani. La vera “casa” dei ragazzi salentini è ormai il palco, i loro tour divengono inter-
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minabili e sempre più affollati e ricevono anche il Premio come gruppo rivelazione dell’anno 2005 dall’Associazione “Super Club Live”. Nel 2006 esce il loro terzo album “Luna Park” e, nello stesso anno, la band festeggia i dieci anni di attività in compagnia dei Sud Sound System, Caparezza e i Negramaro in un concerto indimenticabile a Sternatìa (Lecce). Subito dopo, gli Après La Classe ripartono in tour per altri due anni, registrando le tappe più interessanti della tournée e raccogliendole nel cd/dvd live “Luna Park dal vivo”: un cofanetto interamente dedicato ai fans, sempre più numerosi, al seguito della band. Ad aprile 2010 viene pubblicato il nuovo album dal titolo “Mammalitaliani” per la Sunny Cola (etichetta di Caparezza, amico del gruppo salentino da anni, e che ha collaborato con loro nel primo album nel brano “Lu Sule Lu Mare Lu Jentu”) e distribuito dalla Universal Music Italia. Questa volta i ragazzi puntano maggiormente sull’aspetto qualitativo audio, creando un album insolito dove nuove idee e nuove sonorità si mescolano all’esperienza live con diverse sperimentazioni elettroniche, passando anche attraverso la canzone d’autore. Il pezzo “Mammalitaliani” diventa ben presto uno dei protagonisti dell’estate 2010, premiato come miglior brano Folk dell’anno e poi remixato dai Two Fingerz. Il tour, partito nel maggio dello stesso anno, non conosce soste e arriva anche all’estero, facendo tappa, tra gli altri, anche a due edizioni di Hit Week a New York e Los Angeles e al Montreux Jazz Festival. Il resto è storia di oggi, la storia che stanno scrivendo con il nuovo album “Riuscire a Volare”
RIUSCIRE A VOLARE L’album Riuscire a volare è composto da dodici tracce che racchiudono i 18 anni di attività del gruppo salentino, esprimendone la maturità raggiunta in questi anni e dando vita ad una nuova identità sonora. Al disco hanno collaborato anche Giuliano Sangiorgi e l’artista pugliese Cristoforo Micheli. Questi sono i brani di “Riuscire a volare”: Angeli, Questa vita, Riuscire a volare (feat. Giuliano Sangiorgi), Giurami, Di mare in mare, Stringimi, I just wanna fly, Buonanotte, La faida (feat. Cristoforo Micheli), Al chiaro di luna, Via, È la vita che ti cambia. “Riuscire a volare è forse la nostra canzone più immediata” – dicono – “è un brano dal carattere corale, e per questo abbiamo scelto di affidare il videoclip a un regista (ndr Davide Minnella) che ne desse forma attraverso la narrazione di una storia altrettanto semplice. Il risultato è un cortometraggio in cui tutti possono rispecchiarsi”.
CLICCA SULL’IMMAGINE PER GUARDARE IL VIDEO Il videoclip del brano, è stato girato nella magnifica cornice del Parco degli Acquedotti di Roma da Davide Minnella, regista, sceneggiatore e autore televisivo che collabora attivamente con le più importanti produzioni televisive italiane e ha firmato come autore numerosi programmi televisivi di successo per Rai, Mediaset, La7 e Sky. Nel video, il regista racconta una travagliata storia d’amore interpretata dagli attori Alessandro Tiberi, Veronica Gentili e Tommaso Ramenghi. https://www.youtube.com/watch?v=k0IuyXf5Xbs
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L’INTERVISTA Abbiamo incontrato Combass con il quale abbiamo avuto modo di scambiare “4 Chiacchiere” come nel nostro stile, cercando di andare oltre “la facciata”, cercando di entrare il più possibile nei meandri della vita e del passato di una delle band più interessanti, longeve e sempre attuali del panorama nazionale. Valerio (Combass) è uno tosto, sul palco e fuori dal palco; una cura incredibile dello strumento, del modo di suonarlo e dello “stare sul palco”. Non sono di molte parole…gli ‘Apres’, il loro motto sembra essere: “poche pippe e molti fatti”…e poi basta vederli dal vivo…dove riescono a esprimere alla grande tutto quanto, e senza bisogno di parole; perchè lì il rischio di restare senza parole è altissimo soprattutto per il pubblico, anzi è una certezza. MUZI KULT: Ti ritroverai a sgranare gli occhi, aprire la boccuccia…e ti si comin- Quanto aiuta l’espressione musicale e il risultato finale avere ceranno a staccare i piedi da terra nonostante tu non voglia…e lì la consapevolezza di essere forti su tutti e tre i fronti ? anche tu potresti “Riuscire a Volare”… Apres La Classe - Combass: Non diamo per scontato nulla, lavoriamo ogni giorno come se la MUZI KULT: band fosse emergente, ci guadagnamo ogni palco come fosse il “Riuscire a Volare” è la cosa alla quale forse tutti gli uomini primo. ambiscono, ci hanno provato per decenni…e alla fine in qualche modo a levarsi in aria ci sono riusciti. Oggi l’impresa di riuscire MUZI KULT: a volare sembra quasi cosa semplice agli occhi della gente: ci Siete stati tra i primi, appartenenti al circuito detto “indipensono gli aerei, i paramotori, i deltaplani, le tute alate e chi più dente”, qualche anno fa a realizzare un disco live “Luna Park ne ha più ne metta… ma forse, ancora oggi, sono in pochi quelli on Tour”…un disco nel quale siete riusciti a far arrivare a chi che riescono a far volare gli spettatori dei concerti senza mai lo ascolta quella “pacca” incredibile che avete dal vivo, quel staccarsi da terra se non per saltare o ballare. Questa è la magia groove che non ti fa tenere i piedi fermi neanche se qualcuno della musica e della musica fatta bene, come quella che fate voi te li avvita al pavimento. da anni… Quali sono gli ingredienti fondamentali che provocano Spesso la squadra, il collettivo, la band…sono la cosa fondaquesta esplosione alchemica ? mentale per far sì che al pubblico arrivi questo muro di suono. Ultimamente dalla formazione iniziale ci sono state delle defeApres La Classe - Combass: zioni e di solito quando si cominciano a perdere “pezzi” si dice Innanzitutto un saluto a tutti voi! Da anni viviamo la lavorazione che si rischia di perdere questa coesione che crea un tutt’uno di un disco o la preparazione di un live come fosse il primo della di suono. nostra vita, con l’entusiasmo di un bambino unito ad un minimo Con voi questa “regola” sembra non essere applicabile, quel di consapevolezza e responsabilità, nei nostri brani descriviamo muro di suono si è gonfiato ed alzato anche diventando un uniquello che accade attorno a noi nel mondo e riportiamo tutto ciò co e solo “BAAANG”… Cosa è successo e perchè con voi tutto negli spettacoli live aggiungendo una buona dose di adrenalina e ciò non è accaduto. sorrisi sulle labbra. Apres La Classe - Combass: MUZI KULT: Perchè abbiamo ancora tanta “fame” di palchi, dischi e pubbliL’unione di qualità sonora, ricerca musicale e immagine sono i 3 co… (ride ndr) elementi fondamentali per la riuscita di uno Spettacolo degno di questo nome. Non è scontato che una band o un artista si pren- MUZI KULT: dano cura di tutti e tre gli elementi. C’è chi lavora di più sulla ri- Da Mammalitaliani a Riuscire a Volare sono passati 4 anni. Un cerca, chi sulla qualità musicale e del suono, chi sull’immagine… tempo che vi ha visti impegnati in tanti progetti paralleli e il voma tutti e tre gli elementi insieme è molto raro, tranne se non si stro ritorno ha dato poi vita ad un nuovo corso musicale e ad un parla di mega-produzioni a volte neanche italiane. sound per certi aspetti diverso, più maturo, con una maggiore Voi invece riuscite a dare uno standard molto alto a tutti e tre gli attenzione ai testi, alla poesia… Quanto è stato importante e se elementi. lo è stato questo periodo di pausa da “La Classe” ? Chi ci legge è sicuramente curioso di sapere se per riuscire a fare tutto questo c’è bisogno di un dispendio di energie esagera- Apres La Classe - Combass: to, se pesa molto sul budget di una produzione ecc? (Ci pensa un pò - ndr) La cosa più importante è VIVERE! viaggi... bei momenti..momenti brutti...gioia immensa...delusioni...etc.. Apres La Classe - Combass: etc...in questi anni abbiamo vissuto intensamente ed è nato “RILa musica è una forma di comunicazione potentissima, per co- USCIRE A VOLARE” municare al meglio bisogna essere credibili e per essere credibili occorre essere se stessi nel vero senso della parola..una band non MUZI KULT: può comunicare nel migliore dei modi se ha un pessimo sound... Quando pensiamo agli Apres la Classe, pensiamo al cuore del pessima immagine...e personalità, con tanta determinazione e cu- Sud, al Salento e ad un nuovo modo di parlare e di suonare “la riosità si può ottenere tutto. tradizione”(non intesa come folk ma come radice) quasi senza
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MUZI KULT: mai citarla o ostentarla. Quando la usate, dove possiamo intravederla e soprattutto che Quali sono i brani dell’album che preferite ? valore ha la “Tradizione” nella vostra musica….? Apres La Classe - Combass: Abbiamo fatto un disco, non un insieme di singoli... amiamo il Apres La Classe - Combass: Non siamo una band che rispecchia le sonorità della musica sa- disco nella sua totalità. Come i figli, non ci sono preferenze. (ndr lentina...le nostre sonorità si possono trovare sparse nel mondo... – Ride) ma la tradizione musicale salentina ci ha segnato comunque e di tanto in tanto diamo qualche cenno di quest’ultima utilizzando la MUZI KULT: Siete una band che da sempre si occupa di tematiche attuali fisarmonica di puccia. che coniugate con un sound accattivante e potente. Siete impegnati nel sociale in tanti progetti di sostegno a campagne MUZI KULT: Nelle band molto spesso ci sono dei ruoli stabiliti oltre a quel- importanti e nazionali (vedi Musica contro le mafie)…quanto, li individuabili sul palco, che poi a volte sono quelli che nel secondo voi, la musica ha il potere di penetrare le coscienze backstage sono fondamentali. Come è organizzata la macchina e il cuore di chi vi ascolta? E’ utile la musica come mezzo per sensibilizzare su qualsiasi argomento ? Ha davvero un potere “Apres la Classe”? così grande ? Apres La Classe - Combass: Diciamo che combass tiene in mano la situazione public relations Apres La Classe - Combass: e gestione società in generale oltre a produrre basi e suonare il In questo momento e da sempre arriva al cuore della gente che basso, cesko e puccia scrivono tantissimi testi oltre a comporre ha cuore, il resto della gente non ragionerebbe nemmeno se il e produrre basi, giammy e alex suonano ed arrangiano i brani in proprio “dio” in persona scendesse dai cieli.. sala prove. MUZI KULT: Con questa domanda ci salutiamo. Muzi Kult ha all’interno le MUZI KULT: Nelle fasi di composizione qual’è il vostro approccio e l’iter che parole Musica, Culto, Culto della Musica, Musica di Culto, Cult seguite ? Suonate su idee di qualcuno di voi che sviluppate o na- Music, Cultura della Musica, Musica è Cultura…ecc ecc sce tutto con naturalezza in un approccio totalmente collettivo? Oggi gli “Apres La Classe” sono una delle più importanti tra le band di Culto del panorama nazionale…dal 2002 ad oggi non sono passati tantissimi anni ma nel mondo del “musicbiz’ Apres La Classe - Combass: Nessun “metodo” quando un’idea è bella può partire anche da un sembra cambiato tutto: modalità, mezzi, possibilità ecc… beat di batteria ed il resto dei “soci” incomincia a creare musica e Qual’è il vostro parare sul mondo che è dietro le note…tutto ciò che è il “lavoro della musica”…quali sono gli aspetti negativi di testi su questo spunto. questa velocità dei nuovi media, dei social della possibilità per tutti di realizzare un disco con un computer e quali invece le MUZI KULT: Ritornando all’album ci sono due collaborazioni importanti: Giu- positività di tutto questo ? liano Sangiorgi e Cristoforo Micheli. Come sono nate e, sopratApres La Classe - Combass: tutto come sono proseguite… poi ? Quello che conta è l’idea in questo momento...i media possono aiutare...ma abbiamo bisogno di idee potenti che cambino gli Apres La Classe - Combass: Sono nate in maniera naturalissima, sono nostri grandi amici, assetti di questo MEDIOEVO musicale e non, il computer da solo hanno aiutato i brani a decollare e spiccare il volo in maniera spa- non fa nulla...abbiamo bisogno di riacquisire adrenalina....sudoventosa, siamo orgogliosi di loro e con loro continuiamo a colla- re...emozione...guardandoci negli occhi! bora e incrociarci. (ndr - vedi Apres La Classe con Negramaro al mega concerto di Lecce del 26 Luglio)
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I SIDE PROJECTS degli «APRES LA CLASSE»
COMBASS
Valerio Bruno”COMBASS”, nasce a Galatina (Lecce) il 04/03/1984. A dodici anni, folgorato dall’ ascolto dei vinili del più noto James Brown e quindi di bassisti come: Bootsy Collins, James Jamerson e Mark King dei Level 42, decide di avventurarsi nel mondo del basso elettrico! Studia da subito lo strumento presso Fabio Capone, noto bassista del suo paese: Nardò (LE). Arrivano subito le prime esperienze nei gruppetti rock con i compagni di scuola. A quindici anni sposta i suoi studi musicali da Lecce a Roma presso l’UM (Università della musica) e Percentomusica, presso la quale si diploma e specializza in basso elettrico multistilistico, sotto la guida dei maestri Gianfranco Gullotto, Mario Guarini, Massimo Moriconi, Luca Pirozzi e Marco Siniscalco. Nello stesso anno partecipa allo stage del bravissimo bassista italiano: Saturnino, con il quale ha l’onore di suonare insieme. Entra a far parte dei DAKKAMè, gruppo di musica popolare salentina noto nel panorama musicale nazionale, con i quali registra l’album “Nauna” seguito da un lungo tour che approda nelle principali piazze italiane. A diciassette anni diviene il nuovo bassista della band Après la classe iniziando, così, il suo ruolo di musicista “professionista”.
Da quael momento inizia una intensissima attività con la band salentina degli «APRES LA CLASSE»
COMBASS OFFICIAL SITE: http://www.combass.it
COMBASS on FACEBOOK:
http://www.facebook.com/pages/COMBASS-official/191706320874095?fref=ts
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Nel 2009 incide il suo primo cd da solista: ”A SPASSO COL BASSO”, prodotto per Parasaula Groove Studio e distribuito da VENUS. Il disco annovera ospiti illustri quali: Attila; Puccia (Après la classe), Fabio Capone, Mike Minerva,; Andro.i.d. (Negramaro), Raffaele Casarano. Nell’album la caratteristica principale è il folle utilizzo del basso elettrico, che si scosta sia dai canoni standard sia da un semplice progetto solista pregno di virtuosismi, partendo dall’accompagnamento ed appoggio ritmico fino alle emulazioni di chitarre, bassi synth e slide bass, in un utilizzo orchestrale dello strumento. Parte, quindi, “A spasso col basso tour”. COMBASS firma nel febbraio 2012 un contratto con la DAY OFF MUSIC ed esce così l’11 giugno il singolo BALLA LA TRIBù accompagnato da un videoclip esplosivo .Il singolo appoggiato subito da DEEJAY TV e da altri media nazionali, ha raccolto da subito ottimi feedback da parte di critica e pubblico,il 23 giugno è partito così il BALLA LA TRIBù TOUR ESTATE 2012 conclusosi l’11 agosto a CANNOLE (LE) presso il festival GUSTO DOPA AL SOLE in uno show indimenticabile con COMBASS-CAPAREZZA-MAMA MARJAS. Combass partecipa sempre nel giugno 2012 al progetto ANCORA IN PIEDI PER L EMILIA assieme a: PIOTTA,CISKO,FEDE POGGIPOLLINI, ERICA MOU, SUD SOUND SYSTEM, 99 POSSE, MODENA CITY RAMBLERS.e tanti altri..il progetto ha lo scopo di raccogliere fondi ricavati dalla vendita del brano su ITUNES,da devolvere alla popolazione terremotata dell’EMILIA.
Nel 2013, più precisamente il 20 giugno, vede la luce il secondo disco di Combass: “LA STRADA GIUSTA” 11 tracce tutte da ballare e cantare con momenti di riflessione intensa alternati a groove incalzanti in un mix tra elettronica e bassi distorti! All’interno compaiono featuring di tutto rispetto: Mylious johnson (Pink, Jennifer Lopez, Jovanotti), Danilo Tasco (Negramaro), Mario Riso (Rezophonic), Caparezza, Two fingerz, Romeus, Kg man, Miss triniti, Attila, Cesko (Après la classe), Terron Fabio (Sud Sound System)…. Il 13 luglio esce consecutivamente al disco il primo singolo estratto: MEGA PARTY feat. Caparezza con il videoclip ufficiale firmato dal regista Roberto Tafuro,il singolo entra nella top 20 Indie like music,classifica di gradimento delle radio, tv e giornali indipendenti italiani, inoltre ottiene passaggi radio in diverse radio italiane, europee e mondiali, visto anche su RAI UNO nel programma UNO MATTINA CAFè del 19 agosto 2013. Il 15 ottobre 2013 esce il secondo singolo: LA STRADA GIUSTA feat. Attila e nello stesso periodo partecipa al videoclip per la campagna ANTI HIV NAZIONALE assieme a: PIERO PELù, NEGRITA, IL TEATRO DEGLI ORRORI, ERICA MOU e tanti altri artisti, alle compilation “FRESCHI PER DAVVERO” e “LIBERA VERAMENTE” distribuite da XL REPUBBLICA. In occasione della giornata della memoria, esce il 27 gennaio 2014 BIRKENAU feat. Romeus & Danilo Tasco (Negramaro), terzo singolo accompagnato da videoclip estratto dal disco LA STRADA GIUSTA. Esce il 26 maggio 2014 il terzo disco dei Rezophonic, progetto in cui compare anche Combass, all’interno della tracklist del disco: REZOPHONIC 3 , è presente il brano di Combass: MEGA PARTY feat. CAPAREZZA & OLLY (shandon/the fire). Combass è il bassista nel brano: “VALENTINA NAPPI” del progetto musicale salentino : LA MUNICIPAL in uscita il 25 giugno 2014, progetto capitanato da Carmine Tundo già autore di testi per: MALIKA AYANE,FRANCESCO RENGA e tanti altri. Il 1 luglio 2014 pubblica assieme ai suoi soci il sesto album targato Après la classe: “RIUSCIRE A VOLARE” all’interno del quale compare anche come featuring Giuliano Sangiorgi dei NEGRAMARO,il disco è stato prodotto da COLOR SOUND INDIE, distribuito da UNIVERSAL MUSIC ITALIA sotto edizioni WARNER CHAPPELL MUSIC ITALIA. Nel 2014 Combass registra il basso in tracce nel disco “40” del gruppo CANZONIERE GRECANICO SALENTINO, il disco è prodotto da IAN BRENNAN, miglior produttore world music premiato per tre volte ai GRAMMY AWARDS. Attualmente in tour con: “COMBASS - Mega party live”, in tour con gli APRèS LA CLASSE nel: “RIUSCIRE A VOLARE TOUR” e al lavoro sul nuovo disco da solista in uscita per il 2015.
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I SIDE PROJECTS degli «APRES LA CLASSE»
CESKO
Cesko & The Banana Swing Originalità e ricerca artistica, senza perdere di vista la grande tradizione musicale. Un progetto che rivisita in chiave swing alcune tra le canzoni immortali della storia del pop e del rock italiano ed internazionale, dagli Anni Sessanta fino ad oggi. Da Adriano Celentano a Bob Marley, passando per Frankie Hi Nrg, Vasco Rossi e Vinicio Capossela. Su queste solide fondamenta nasce il nuovo progetto di Cesko (al secolo Francesco Arcuti) accompagnato dai Bananaswing Michele “Mike” Minerva (contrabasso), Pasquale “Paco” Carrieri (piano) ed Alessio Borgia (batteria). L’obiettivo è quello di creare il giusto connubio tra musica d’autore e teatro, tra buone vibrazioni ed impatto scenico. Il primo lavoro discografico di Cesko & The Bananaswing è l’evocativo “That’s The Swing” (Get Up Music/ Self), in uscita a gennaio 2014. Il racconto di un viaggio musicale, lungo oltre cinquant’anni, che attraversa le generazioni ed arriva ai giorni nostri più giovane che mai.
CESKO & BANANASWING: Francesco “Cesko” Arcuti – voce Michele “Mike” Minerva – contrabasso Pasquale “Paco” Carrieri – piano Alessio Borgia – batteria
CESKO & THE BANANA SWING OFFICIAL SITE: http://www.bananaswing.it/
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I SIDE PROJECTS degli «APRES LA CLASSE»
PUCCIA
IO, TE e PUCCIA La band nasce nel 2011, suscitando da subito grande curiosità ed interesse nei live club del Salento. Mente e cuore della formazione è Marco Perrone, conosciuto dal grande pubblico come Puccia, cantante e fisarmonicista degli Après La Classe, autore di brani come “Mammalitaliani” e “La luna cadrà”. Puccia mette in scena un nuovo progetto dal taglio decisamente più folk. Io, Te e Puccia nasce dall’idea di riproporre in chiave contemporanea, quasi “punk- folk”, i grandi classici della canzone salentina e non, passando dal grande Bruno Petrachi, al tango di piazzolla, dal poliedrico Renzo Arbore al suo maestro Pino Zimba, fino agli stornelli popolari. Il forte impatto scenico è garantito dalla sua fedelissima “orchestra” composta da 5 musicisti salentini già noti nella scena musicale nazionale: Manu Pagliara e Mike Minerva (già chitarrista e bassista degli Aretuska e dei Bundamove), Gabriele Blandini (trombettista dei Bundamove), Gianmarco Serra (batterista degli Après La Classe) ed Edo Zimba (tamburellista degli Zimbaria, nonché figlio ed erede del grande Pino). Nel febbraio 2013 esce il primo videoclip firmato “Io te e Puccia” - ‘Live in Salento’ (https://www.youtube.com/watch?v=ROxoyLb_t9I) Nell’agosto 2014 la band apre il concerto del leggendario Manu Chao a Gallipoli e, su esplicita richiesta dell’artista, Puccia, Blandini e Zimba chiudono il concerto insieme a lui ed alla sua band, per un “feat” che passerà alla storia della musica salentina.
Recentissimo il nuovo e divertentissimo singolo “MACHINA GIALLA” https://www.youtube.com/watch?v=niSElyoiP9k
IO TE E PUCCIA on FACEBOOK: https://www.facebook.com/ioteepuccia
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INTERVISTA A 3 VOCI MUZI KULT INCONTRA I NUJU ALLA VIGILIA DELL’USCITA DI “URBAN BOX”
MUZI KULT: Siete una band ormai rodata da anni di live e di furgone, una gavetta non lunghissima ma di certo intensa e densa. Oggi in Italia sembra vigere una regola: uscire dal nulla e sfondare subito; essere ‘nessuno’ e diventare qualcuno. Il vostro nome sembra benaugurale (visto che nel vostro dialetto d’orgine “nuju” è nessuno), ma la vostra storia sembra viaggiare in direzione contraria. Che ne pensate di questa sorta di paradosso che pare essere una tra le regole fondanti del “musicbiz” ? Fabrizio: Del musicbiz ci interessa poco, ci interessa più la musikebbasta, anche la scelta del nostro nome (che significa nessuno) non mira a diventare “qualcuno”, ci saremmo chiamati “i prossimamente qualcuno”, in realtà siamo già qualcuno, e siamo orgogliosamente i “nessuno”. Marco: Il nostro nome è stato scelto prima di tutto per l’origine omerica e il legame con il viaggio, inoltre per indicare come in un mondo d’individualismi il collettivo possa essere un’alternativa, un po’ alla “Uno per Tutti e tutti per Uno” di Dumas, ma soprattutto legato alla filosofia pirandelliana di “Uno, Nessuno, Centomila”. Credo poi che sia fondamentale quan do si suoni non cercare di sfondare ma cercare di trasmettere emozioni. Chi cerca la ricetta perfetta per diventare qualcuno spesso rischia di somigliare a mille altre proposte musicali perdendo di vista la verità e rischiando di avere un successo immediato ma non duraturo. In ogni caso mi interessa veramente poco la ricerca dell’affermazione a tutti i costi, io penso principalmente a scrivere canzoni e andare in giro a suonarle per tutti coloro che vogliono ascoltarle. Giuseppe: L’importante non è “diventare qualcuno”. “Essere qualcuno” è giusto nella misura in cui il frutto del tuo lavoro ti porta ad emergere, e nel nostro mondo non si può avere successo senza essere qualcuno. Quello che i Nuju vogliono stigmatizzare, con la scelta del proprio nome, è un’impietosa e dissacrante critica a tutto il sistema dello “showbiz”, che confonde l’essere qualcuno con il voler diventare qualcuno come obiettivo primario del proprio agire. MUZI KULT: Quello dei Nuju è un percorso che parte da lontano, una sorta di “odissea” sulla quale avete, in passato, ampiamente ben giocato. Gli ingredienti di partenza erano un buon combat folk molto roots e una scrittura in bilico tra l’impegno sociale con sprazzi quasi onirici. Sta per uscire ora il vostro nuovo disco che già dal titolo (Urban Box) sembra voler togliere i dubbi su eventuali fili e legami con un passato fatto di “terra, aria, ac-
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qua e fuoco” per passare, forse, ad un nuovo elemento fondante della “non-natura”: il cemento. Siete davvero così lontani, oggi e alle soglie di questa nuova avventura, dalle vostre radici ? Fabrizio: E’ da quando esistono i Nuju che ci autodefiniamo “marinai urbani, e pirati metropolitani”, anche quando abbiamo trattato temi come il “vento, il mare o il fuoco” c’erano inevitabilmente riferimenti “cementistici”, e comunque anche in questo disco si parlerà di “lune e distanze”. Le radici sono pur sempre le radici, e sicuramente ben salde. Con la trilogia si chiude un percorso, mi sento di evidenziare che si tratta di un processo evolutivo, in fondo anche nella trilogia si è parlato di “giungla urbana”. Marco: No, le nostre radici sono sempre presenti. Non si tratta però di combat folk ma piuttosto di cantautorato e ricerca espressiva a 360°, senza tralasciare nessuna possibilità. All’inizio eravamo quasi un gruppo buskers con chitarre acustiche, fisarmonica e percussioni, ciò a inevitabilmente influenzato le sonorità dei primi album. Oggi non abbiamo più la fisarmonica e sempre meno percussioni e chitarre acustiche, alla ricerca di un suono più urbano e più attuale, ma senza forzature, è stato tutto naturale. Giuseppe: Possiamo dire di aver esplorato sufficientemente le nostre radici con la trilogia, mentre adesso abbiamo voglia di parlare del nostro presente, del nostro vivere quotidiano, tant’è che nessuno di noi vive in campagna. Respiriamo malsana aria metropolitana nelle nostre “scatole urbane”.
MUZI KULT: La radice è un argomento che ci interessa molto, alcuni di noi, in redazione, vengono da una terra nella quale le radici (quella della liquirizia soprattutto) hanno esportato ed esportano ancora oggi il “BUONO” che il Sud ha da dare. Tutti voi avete origini e radici calabresi, quindi profondo sud, ma avete scelto di vivere lontani da quello che è il vostro ‘nucleo generatore’… So bene che tutti quelli che sono obbligati ad andar via per motivazioni di studio, lavoro, famiglia, esigenze…e decidono di non tornare indietro (dando una conclusione al viaggio intrapreso) hanno bisogno di fare un percorso interiore che potrebbe portare a sentirsi “senza terra” d’appartenenza, vivere da gitani… Vi sentite davvero dei perenni gitani come i circensi, ai quali tra l’altro avete spesso fatto omaggio, oppure vi sentite appartenere alla schiera degli ‘Emigranti’ perennemente nostalgici ma senza quel coraggio che servirebbe per metter fine alla nostalgia ? Fabrizio: Io mi sento cittadino del Mondo, ed il mio viaggio non è affatto concluso, (sto pensando seriamente di andare a vivere a Berlino). Oltre a fare il “musicante”, ho un lavoro che mi permette di “campare”, lavoro nel sociale con gli adolescenti a Bologna, sono un Educatore professionale e Musicoterapeuta, e vi assicuro che tali professioni non hanno tante possibilità di impiego in Calabria, nonostante ce ne fosse bisogno, come dappertutto. In fondo sono uno “zingarello”, figlio di “zingari felici”, i miei genitori hanno lavorato per 35 anni in Germania, prima di trasferirsi in Calabria, io stesso, come i miei fratelli, sono nato in Germania e vi ho vissuto fino all’età di 11 anni. Poi ci siamo trasferiti in Calabria, ma dopo il diploma di maturità, il copione lo conoscete già. Dunque inizia una ricerca interiore verso una professione che sicuramente vive di vocazione, e l’Emilia Romagna è una regione che investe molto nel Socia-
le, ed io faccio esperienza lavorative e continuo il mio viaggio. Non importa la destinazione ed il traguardo del viaggio, importa il percorso, la strada, il viaggio che si sta vivendo. Marco: Tutti noi abbiamo deciso di partire anni fa, chi per studio e chi per lavoro, poi la vita ci ha portato a rimanere lontani dalla nostra terra natìa, ma non apparteniamo di certo a quegli emigranti che continuano a parlare male del posto in cui vivono dicendo che “a casa loro” è tutto più bello. Io personalmente ho cambiato tante città e tante case ma in ogni posto ho cercato di sentirmi parte del luogo portandomi dietro ogni volta qualcosa di buono. Secondo me l’importante è cercare sempre un legame con il posto, sia se ci sei nato sia se ci sei arrivato alla fine di un viaggio, altrimenti si è ovunque alieni o, ancora peggio, alienati. Giuseppe: Per quanto mi riguarda, io non mi sento né un gitano, né un emigrante nostalgico. Semplicemente si tratta di scelte che si fanno, che si concatenano con altre scelte: è la vita. Si sta dove si vive e dove si sta bene (può andare anche peggio!). Io non sono per nulla affezionato al mito dell’appartenenza. Indubbiamente la mia vita ha origine in Calabria, lì ci sono gran parte dei miei affetti e dei miei ricordi. L’unica cosa che mi fa rabbia, piuttosto, è che molti di noi non hanno la possibilità di scegliere di poterci rimanere nel proprio luogo di origine. Forse anche per questo ho scelto di rimanere a tessere la mia vita in un “luogo di arrivo”, per permettere a mia figlia, quando sarà il suo momento, di poter avere libertà di scegliere se andare o rimanere, senza esserne costretta. MUZI KULT: I Nuju iniziano la loro vita on the Road nel 2009, sono passati 6 anni da quel giorno, quanto vi sentite cambiati guardandovi in una foto di allora e in una di oggi ?
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Facendo un gioco in stile “settimana enigmistica”; trovate le differenze e diteci quali sono. Fabrizio: Personalmente credo che ci sia una maggiore Consapevolezza. I NUJU sono cresciuti artisticamente ed umanamente, si è consolidata una maggiore Identità sonoro-musicale. Ognuno di noi è diventato maggiormente consapevole dei propri limiti e delle proprie capacità, conservando l’autenticità, che fin’ora è stato il nostro unico obiettivo: essere autentici. Marco: Siamo più grandi, o più vecchi che dir si voglia, più maturi, meno incoscienti e con maggiore consapevolezza. Se vuoi anche meno illusi e più disillusi. Non è cambiata però la voglia di suonare, sognare e trasmettere emozioni. Giuseppe: Paradossalmente questi sei anni me li sento in meno dal punto di vista mentale e artistico: mi sento più giovane, ma con la consapevolezza di essere maturato. MUZI KULT: Alcuni di voi collaborano con la nostra rivista (Ndr: Marco e Fabrizio curano due rubriche che trovate nelle prime pagine) quasi dall’inizio dell’avventura Muzi Kult, quindi conosciamo bene il “Nuju pensiero” e il “Nuju Status” (almeno per 2/5). In alcune interviste fatte da Marco a operatori, artisti, produttori ecc… è venuta fuori una domanda che vogliamo rigirarvi, un pò per gioco, un pò per scoprirvi ai nostri occhi ma soprattutto a quelli dei vostri Fan. Quanto è importante la “democrazia partecipativa” all’interno di una band ? …e quanto questa “Democrazia” possa essere positiva per i rapporti e gli equilibri interni e magari negativa per il raggiungimento di obiettivi e traguardi… o viceversa?
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Fabrizio: Nei NUJU la democrazia è tutto!!! Esistono tante realtà Musicali in giro, gruppi che perdono componenti per strada, ne aggiungono degli altri, oppure cantautori che costruiscono una band intorno a sè, NON è il caso dei NUJU. Il concetto di Band, per me, fin dai tempi dei garage calabresi, riguarda un’alchimia artistica-musicale-umana che nasce tra 4 mura di una sala prove, tra un gruppo di amici. I NUJU non sono “ottimi musicisti” ma sono sicuramente “persone squisite”, e vi assicuro che non me ne frega un caxxo di avere dei musicisti virtuosi, ciò che conta è condividere chilometri di Furgone on the road, e camere di alberghi anonimi, con persone che stimo prima da un punto di vista umano e poi artistico. La musica che nasce in sala prove quando imbracciamo i nostri strumenti, è una sorta di magia, in passato l’ho denominata “ Rambadambam “. Quando sono sul palco coi NUJU, mi permetto di fare il “figo” perché alle mie spalle ci sono i Carri armati che mi coprono le spalle, e questa sicurezza, oltre ad una precisione musicale quasi balistica, c’è sicuramente un concetto di fiducia ed amicizia reciproca. I Nuju sono una famiglia, e per garantire un equilibrio di rapporti interni, la Democrazia è indispensabile. Non potrei mai suonare con un musicista “scontento” e non mi passerebbe minimamente per la testa il pensiero di sostituirlo, non m’importa di raggiungere traguardi, m’importa la magia della musica dei NUJU, che nasce da un confluire di pensieri che si fondono democraticamente. Marco: In realtà non era una mia domanda ma un consiglio di un altro artista per chi oggi forma una band. In ogni caso noi crediamo nel collettivo, lo abbiamo
inscritto nel nostro nome. Sicuramente c’è sempre un’ultima parola in una band, ma non è sempre la stessa persona a darla. Noi siamo per la democrazia, ogni proposta è sempre resa nota a tutti e ogni decisione viene presa dopo averne discusso insieme, non c’è mai un dittatore; forse c’è un capitano, ma la fascia ogni tanto cambia braccio a seconda delle difficoltà e perché in ogni squadra non si vince o si perde da soli ma con il collettivo, altrimenti non sarebbe un gioco di squadra ma un gioco individuale. Giuseppe: I Nuju non sono mai stati, non sono e non saranno mai una “one man band”. Le dinamiche democratiche non sono facili: va da sé che un sistema dispotico è quello che garantisce più snellezza decisionale. Ma non è questo ciò che vogliamo. È bello mescolare e mescolarsi, per quanto non sia per niente facile, ma una volta che il processo di scambio giunge a maturazione, i risultati possono essere molto gratificanti. Anche le dinamiche di un gruppo seguono le dinamiche sociali: noi siamo contro il dispotismo. Sempre. MUZI KULT: In questo nuovo disco il tema dell’amore sembra essere ricorrente, l’inseguimento dell’amore come “innamoramento” e l’esaltazione di questo sentimento al solo fine di viverlo a prescindere dalla persona a cui si rivolge. Una sorta di “egoismo” affettivo prorompente che immaginiamo possa essere condiviso da tutti voi… La nostra curiosità però vuole affondare la sonda proprio nei gangli delle dinamiche di band e capire quanto la composizione da un punto di vista sia musicale che poetico sia condivisa. La storia del Rock e non solo, ci insegna che molto spesso le menti creative siano di numero minore rispetto al numero effettivo dei componenti… Una band è come una famiglia allargata, un matrimonio più complicato…! La maggior parte di voi, se non ricordiamo male, vive una vita familiare completa con figli, mogli, compagne, ecc. e conosce bene le dinamiche dei rapporti. Quanto sono simili e quanto è importante che ci sia l’addetto al portare i figli all’asilo, quello che cucina
o quello che lava i piatti dopo mangiato ecc. Quanto è giusto ed utile che questi ruoli siano ben stabiliti oppure a rotazione. Siamo consapevoli che possa risultare una domanda strana ma siamo certi che sarete pieni di risposte. Fabrizio: La nostra Band è una famiglia, spesso dico che è come avere 4 fidanzate, immaginate che casino. La nostra fortuna, la nostra carta vincente, è l’equilibrio malato che siamo riusciti a trovare tra di noi, alcune dinamiche sono al limite della follia, ma ne vale comunque la pena finché riusciamo a produrre la nostra musica, di cui siamo orgogliosi e fieri, e finché sarà così, regaleremo forti emozioni. Di recente ho letto un articolo che parlava di come trovare un buon compromesso tra coppia quando lui vorrebbe fare l’amore e lei, invece vorrebbe andare al cinema. In un buon equilibrio malato la soluzione migliore sarebbe quella di fare l’amore al cinema. Marco: Da sempre i Nuju si sono divisi i ruoli e ogni tanto se li sono scambiati. Come dicevo sopra siamo una squadra e ci aiutiamo a vicenda. È inevitabile, come in ogni squadra, che c’è chi ha ruoli più di responsabilità e chi meno, ma l’importante è che ognuno si metta sempre in gioco prima per gli altri e poi per se stesso. Per esempio le canzoni le scriviamo in tre, ma anche l’apporto di chi non partecipa direttamente alla fase creativa è fondamentale e alcune volte addirittura decisivo. Logicamente ogni tanto ci sono gli scazzi perché non sempre i ruoli vengono rispettati, ma in ogni buona famiglia ogni tanto si litiga. Tutti noi abbiamo fatto la vita da studenti in grandi case-famiglia dove ognuno aveva un compito e quindi siamo abituati alla convivenza con gli altri e sappiamo che per far funzionare i rapporti bisogna limare il proprio carattere e non arrivare sempre allo scontro. Come in amore, appunto, in cui gli egoismi devono essere messi da parte perché dopo la prima fase di innamoramento e di idealizzazione di un rapporto bisogna sempre fare i conti con
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la realtà, sperando che l’amore sia sempre più forte rispetto alle brutture delle vita. Giuseppe: Noi siamo uomini del nostro tempo! “L’amore non esiste, esistiamo io e te” (cit.) Senza ombra di dubbio ci sono molte analogie fra vita di gruppo e vita di coppia. Indubbiamente si creano anche dei legami empatici, più che sentimentali. Nel nostro caso, poi, che viviamo la musica in modo molto istintivo e molto poco “accademico”, è davvero determinante cercare di stabilire una connessione fra di noi. E per fare ciò è giusto e necessario sapere dove ognuno di noi può arrivare, ma senza troppi rigidismi. Per intenderci: ognuno di noi sa chi è quello che lava i piatti, ma quando è necessario può capitare che a lavare i piatti possa essere quello che di solito si occupa di cucinare. Siamo flessibili: siamo uomini del nostro tempo. Appunto.
molto fortunati.
MUZI KULT: …sull’onda del parallelo band/famiglia quanto è vero il detto “tra moglie e marito non mettere il dito” trasportato alla dinamica di gruppo ?
Fabrizio: Ribadisco che al concetto del “musicbiz” preferisco quello del “musikebbasta”, e seguendo questa linea di pensiero, i NUJU hanno fatto tre dischi in tre anni, e poi si sono presi un po’ di tempo prima di far uscire il quarto disco. Durante la pausa i NUJU hanno comunque avuto un’attività Live molto intensa e, di fatto, la pausa non si è percepita. Sicuramente i NUJU sono meno “giovani e dinamici” di prima e più “meditativi e saggi”, proprio perché c’è stato un percorso di crescita e consapevolezza, ma mi dissocio da “ambizioni boy band o cult band”. I NUJU sono i NUJU, fanno le cose seguendo l’istinto, e spesso, strategie di marketing, dettati da uffici stampa piuttosto che da “tempi burocratici e tecnici” possono compromettere le aspettative sui tempi. Ma in fondo conta poco, perché intanto che si aspetta l’uscita di questo disco nascono già le canzoni del lavoro futuro.
Fabrizio: La nostra Band è una famiglia, ed ognuno di noi, ha già un’altra famiglia, è già abbastanza difficile far quadrare le cose così, figuriamoci se permettessimo a terzi di ficcare il naso nella nostra arte… Addirittura “vantiamo” un estro creativo che fa paura, tutte le persone che lavorano con noi rimangono shockati, curiamo il nostro progetto a 360°, dalla regia dei nostri video-clip al nostro sito internet, lavoriamo sui social e dunque chi ha a che fare con noi (intendo addetti ai lavori), deve comunque fare i conti con una Band di cinque menti che hanno ben chiaro ciò che vogliono. Marco: Per noi questo è sempre stato un tema molto caldo nelle discussioni, perché abbiamo collaborato con tante persone, dai musicisti, ai fonici, ai grafici, ai booking e alle etichette. Noi cerchiamo sempre di ascoltare le idee di tutti, sperando che portino qualcosa in più alla Band. Alcune volte funziona e altre volte no. È un po’ come quando nella vita di coppia entrano in mezzo i suoceri, che spesso portano nervosismi, ma in realtà non è sempre così, perché se ci si approccia al nucleo famigliare capendo le dinamiche non ci sono mai problemi. In quel caso ben vengano i suoceri… Per esempio in Urban Box abbiamo avuto Andrea Rovacchi come produttore artistico, con il quale si è instaurato un buonissimo rapporto e ha saputo mediare tra le nostre idee non sempre concilianti tra loro, con grande intelligenza. Infatti credo che quando ci si rapporta con una band in cui ci sono varie teste pensanti, appunto un vero collettivo, bisogna saper capire le dinamiche e portare qualcosa in più, altrimenti si creano solo nuovi conflitti. Anche con la nostra etichetta MK Records e con il booking MK Live, malgrado ci siano come spesso accade delle discussioni, ultimamente c’è un buonissimo rapporto e si cerca di lavorare insieme per un obbiettivo comune che faccia del bene a tutti. Giuseppe: Da uno a dieci? Dieci! Ovviamente ciò non è in alcun modo riferibile a coloro che hanno l’intelligenza e il buon senso di rispettare gli equilibri “intimi” della band. Noi su questo aspetto siamo sempre stati
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MUZI KULT: Il nome della nostra rivista gioca sulla valenza di due parole: Musica e Culto, Culto della Musica, Musica di Culto, Musica Cult…ecc ecc su quest’onda… I Nuju hanno avuto una partenza a razzo: 3 dischi in 3 anni, contest vinti, successi, recensioni lusinghiere, produzioni, tour ecc ecc poi uno Stop di qualche tempo prima dell’ultimo nato: “Urban box”. Nel ‘musicbiz’ ci sono due scuole di pensiero: una che sostiene che non ci deve fermare nemmeno per prendere la rincorsa e un altra che sostiene che di tanto in tanto una pausa faccia bene allo spirito e alle “emorroidi”. Solitamente chi segue la prima strada ha un approccio più “giovane e dinamico”, chi segue la seconda più “meditativo e saggio”. Ambizioni da “Boy Band” trasformatesi in quelle da “Cult band”?
Marco: Noi abbiamo fatto tre dischi in tre anni perché ne abbiamo sentito l’esigenza. Col senno di poi forse sarebbe stato più corretto aspettare un po’ tra il secondo e il terzo disco perché stavano accadendo alcune cose importanti (il concerto con Ligabue a Campovolo, Caterpillar che ci programmava spesso e ci ha ospitato) e quindi battere il ferro caldo, ma per noi era giusto terminare la trilogia. Infatti i tre dischi è come se fossero un unico concept, un unico album di trentatré brani. Urban Box ha avuto un tempo di composizione più lungo perché ci ha visto scrivere e provare una ventina di canzoni prima di scegliere la title-track di undici brani e perché in realtà abbiamo continuato a suonare fermandoci solo nei mesi invernali per registrare il disco. Non c’è stata una strategia precisa in tutto ciò, abbiamo seguito il corso naturale degli eventi cercando di tirare fuori il meglio da ogni cosa e dal tempo dedicato alla band. Giuseppe: Chi ha ambizioni da “boy band”? Stiamo parlando di arte e musica o di catene di montaggio in cui si producono fenomeni da baraccone usa e getta? E poi le emorroidi sono molto fastidiose: lo sanno in tanti. MUZI KULT: “Tempi Moderni”: un singolo, un tormentone che ci ha accompagnati per un pò di tempo seguendo la tendenza “social” di tutto…ormai. Quale è il vostro rapporto con i new media, sia nel lavoro di band che in quello di tutti i giorni quando mettete gli strumenti in cantina e vestite quelli di “non musicisti”. Fabrizio: Il mio profilo personale di feisbuk nasce con l’obiettivo di promuovere il progetto musicale dei Nuju che mi vede orgogliosamente front-man. Dun-
que faccio sempre molta attenzione a continuare ad essere autentico e credibile, sia personalmente come individuo, sia come membro dei NUJU. Per esempio non sono d’accordo che “tempi moderni” sia stato un tormentone, anzi, lo dimostrano lo scarso numero di visualizzazioni dello stesso video-clip, malgrado avessimo puntato su una strategia molto social. Ribadisco, il segreto dei NUJU è restare autentici, è questo che rende una band credibile. Marco: Tempi Moderni è un brano scritto tre/quattro anni fa che è diventato attuale solo per questo disco. Abbiamo provato a dare sostegno a un brano a cui teniamo molto mettendo a in atto una promozione social, perché oggi girà tutto intorno al mondo virtuale e sembra che se non sei sui social network non esisti. Come Band abbiamo provato ad avere un’attitudine più social per capire anche come funziona questo mondo e quanto può aiutarci. Esistono pareri molto contrastanti però sull’utilizzo dei social network per pubblicizzare la musica e credo che noi non abbracciamo una sola filosofia, anche se preferiamo avere un rapporto più fisico e meno virtuale con i nostri fan, ben consci però che ciò non è sempre possibile. In particolare poi io vivo un rapporto molto combattuto con questi nuovi media e tutto ciò che è virtuale, perché sono attaccato a ciò che si tocca, non amo gli mp3 e non amo parlare con le persone senza averle vicino a me. Sono sui social network soprattutto perché faccio parte di una band, perché spesso facebook o altri social network mi irritano o mi disgustano. Per me la rete e tutti i new media devono essere un mezzo, non un mondo. Giuseppe: I new media possono essere molto utili dal punto di vista promozionale, ma non sono la sostanza delle cose. Bisogna stare attenti a non farsi risucchiare dal vortice, perché possono ingenerare molte illusioni e indurre a scegliere strategie sbagliate. Se si vuole si può facilmente riuscire a comprare dei “like” per la propria pagina Facebook, ma se poi di colpo la metà di quel bottino si dimezza, hai fatto un bel buco nell’acqua! Bisogna affidarsi a mani esperte e soprattutto non perdere di vista il fatto che la nostra sostanza è la musica. MUZI KULT: Con quest’ultima domanda ci salutiamo, vi facciamo un grandissimo in “bocca al lupo” per il viaggio che state per intraprendere con “Urban Box”. Sappiamo che siete una band molto impegnata nel sociale, con tanti progetti nazionali da M’illumino di Meno a Musica contro le mafie, passando per La musica per il lavoro ecc ecc ecc… Quanto vi sentite URBANI e quanto invece RURALI… ovviamente non tanto da un punto di vista dell’attitudine sociale (siamo certi della vostra ‘urbanità’ ) …ma soprattutto da quello interiore. Fabrizio: Il nostro impegno Sociale è indiscutibile e ne siamo orgogliosi, siamo Urbani perché viviamo in una Città, siamo Rurali perché veniamo da Paesini… Il prossimo singolo in uscita dei Nuju nel ritornello parla proprio di una forte voglia di tornare alla “pace, alla quiete, alla sana tranquillità, fermando la giostra,
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parlando col tempo, spegnendo le luci della città…” Colgo l’occasione per salutare gli amici di MuziKult, complimentandomi per l’ottimo lavoro di informazione e diffusione che stanno svolgendo, un abbraccio forte va a tutti i lettori di MuziKult che lo rendono vivo. Marco: Io non riesco a decidere tra i due mondi e paradossalmente sono più per la vita di campagna, tranquilla e rilassata, durante la settimana e per quella urbana, più frenetica, durante il week end. Per quanto riguarda invece il nostro impegno sociale è anche questo una naturale forma di vivere la musica. Chi ha la possibilità di salire su un palco deve, secondo me, sensibilizzare chi lo ascolta. Fa sempre parte delle emozioni che vuoi trasmette. In particolar modo ci tengo a Musica contro le Mafie, un progetto importante che continua a crescere e per il quale sono particolarmente felice che i Nuju ne abbiano preso parte. Alla fine… Crepi il lupo!
Giuseppe: Io mi definirei un urbano tendente al rurale con molti sensi di colpa.
IDENTIFICATE I VOSTRI COMPAGNI D’AVVENTURA CON UN AGGETTIVO
FABRIZIO
Marco - Guida Giuseppe - Riflessivo Roberto - Rassicurante Stefano - Impeccabile
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MARCO
Fabrizio - Lunatico Giuseppe - Intransigente Roberto - Saggio Stefano - Preciso
GIUSEPPE
Fabrizio - Istintivo Marco - Concreto Roberto - Collante Stefano - Imperscrutabile
ROBERTO
Fabrizio - Immarcabile Marco - Trainante Giuseppe - Riflessivo Stefano - Rilassante
(tranne quando suona la batteria mentre parliamo)
STEFANO
Fabrizio - Checca isterica Marco - Svizzero Giuseppe - Lento Roberto - Amicone
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MENZIONE SPECIALE
VA SUL PALCO 2014
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foto: Emilio Pieraccioni
Mezzania, all’anagrafe Mariantonietta Mazzeo, è una giovane cantautrice della provincia di Foggia. Fortemente legata alle sue origini e alla sua “Terronia”, si è trasferita a Bologna per motivi di studio.
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“Pare uscita da un periodo musicale totalmente diverso da quello in cui fino a questo momento siamo stati immersi [...] Era l’epoca in cui il cantautorato italiano era gonfio di parole che avevano un peso reale sulla cultura popolare. Le sue canzoni sono una valanga organizzata di immagini accompagnate con pulizia e precisione tecnica dalla chitarra incalzante di Francesco Pinto. Elegante e rude allo stesso tempo, Mezzania sgrana gli occhi nell’esposizione di testi interpretati in maniera tanto poetica quantonoir. E’ un canto di protesta mai rassegnato alle controversie sociali e politiche della sua terra ma che, ad oggi, riguardano tutta la nazione. Muove le mani come se stesse pennellando i suoi versi serrando a tratti le mandibole segno della strana rabbia creativa che spesso muove gli artisti del sud Italia figli di una realtà colma di contraddizioni, «finzione è di cosa che non ha realtà». “
Due Chiacchiere con MEZZANIA
che mia madre spesso perdeva la pazienza e mi mandava di corsa a letto. C’è stato in seguito un periodo in cui mi piaceva tanto scrivere delle storie fantastiche, ma in fondo non erano poi tanto fantastiche; spesso inventavo delle grandi avventure riguardo la mia vita di campagna...questo perché a scuola ero considerata quasi un mito...Crescendo ho smesso di scrivere anestetizzata da una scuola sbagliata. Parallelamente canticchiavo sempre in casa e ne inventavo di canzoni! Un giorno finalmente ho avuto il coraggio di registrare tutto ciò che canticchiavo... a quel punto ho cominciato a scrivere canzoni. Il perché è legato all’abilità nel mettere in “canzoncina” tutto ciò che mi colpiva e che incideva sulla mia persona. MUZI KULT: Entro il 2015 pubblicherai il tuo primo EP “casalingo”, cosa ti aspetti da questo lavoro ? Mezzania: A fatica ho accettato l’idea di “cristallizzare” le mie parole mettendole nero su bianco a causa di un’inconscia paura di materializzare ciò che fino a questo momento è stato solo virtuale. L’EP segna una svolta, o meglio un’ evoluzione delle mie esperienze e delle mie conoscenze messe a punto per lasciare ai posteri qualcosa di mio, frutto di una lunga ricerca. Mi piace pensare che con “Fratello caro” si sia aperta una stagione del tutto nuova, in cui sono le parole a fare da padrone alla musica e che le stesse possano dar vita a delle storie vere (un tantino romanzate). MUZI KULT: Noi, qui in redazione non amiamo la parola “artista”, per una serie di motivazioni con annesse elucubrazioni pseudo-filosofiche che ti risparmiamo. Ci dicevi che questa definizione non la ami neanche tu, come mai ? Mezzania: Con la parola “artista” oggi si definisce qualsiasi essere poco umano avvezzo a stranezze o a false opere ! Ahimè, l’artista è colui che perdura nel tempo. Dunque, tra vent’anni potremmo ben capire il mio possibile “genere”. Per il momento credo che l’arte sia una sorta di spirito che in pochi riescono a guardare ed ascoltare mentre in tanti la vedono e la sentono soltanto !
MUZI KULT: Quando hai cominciato a scrivere e qual’ è stata la molla che ti è scattata dentro ?
ASCOLTA “Fratello Caro” di MEZZANIA su Youtube :
Mezzania: Quando ho cominciato a scrivere avevo forse 4 anni e ricordo che passavo le serate a ricopiare le parole che chiedevo a mia madre di scrivere sul mio quadernone... ero talmente ostinata
soundcloud.com/mezzania11/mezzania-terronia-demo
youtu.be/yaWwrL_7XfM
ASCOLTA “Terronia” di MEZZANIA: MEZZANIA on FACEBOOK: facebook.com/mezzaniamusica
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Live
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“NOTIZIE dal...vivo !!” Muzi Kult 87
MUZI KULT ... LIVE PHOTO ALBUM !
“LIVE THOUSAND LIVES BY PICTURE” “Live thousand lives by Picture” è la frase contenuta nella famosa canzone “Desire” della storica Band “Tuxedomoon”. Vivere come in una foto, vivere mille vite da foto, vivere mille vite da immaginare...! In Italiano “Live” è vivere...ed il “Live” (musicalmente inteso) è vita per gli artisti e per i musicisti. “Live thousand lives by Picture”: una nuova rubrica, un nuovo spazio che vedrà gli artisti selezionati dalla redazione di “MUZI KULT” e i loro sostenitori impegnati con “selfie & shoot”. Gli artisti sono già avvisati !! Ora Tocca A Voi...mandateci le vostre foto dai concerti dei vostri preferiti... ...le foto più belle troveranno spazio in queste pagine ! Mandate le foto segnalando - il vostro nome e cognome - il luogo e la data di scatto Contattandoci sulla nostra pagina Facebook Ufficiale : facebook.com/muzikult
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1/1/2015 Spasulati Riceve premio 4sounds1Label - Foto di I.Montenegro
5/12/2014 Cesare Cremonini Assago - foto di F.Castaldo
9/10/2013 Apres La Classe - JAck On Tour - Foto di Demodè
11/10/2014 Cristina D’Avena - Trezzo d’Adda - Foto di Gem Boy “Soldini”
12/08/2014 Nuju - Tour’14 - Foto di A.DeBiase
13/12/2014 Finale Mvsm Vibra Club - Modena - Foto di M.Chiarelli
Muzi Kult 89
16/3/2014 Brunori Sas Genova - Foto di S.Colandrea
20/10/2014 - Morrisey - PEscara - Foto di “Foto Concerti Live” F.Di Peco
21/11/2014 Fabi, Silvestri Gazzè Modena - foto di M.Grimaldi
25/10/2014 Ligabue - San Francisco - Fodo di “Foto Concerti Live” F.L.Mischel
Mandate le foto segnalando - il vostro nome e cognome - il luogo e la data di scatto Contattandoci sulla nostra pagina Facebook Ufficiale: facebook.com/muzikult 90 Muzi Kult
GLI ARTISTI in Tour: Federico Cimini
L’Importanza di Chiamarsi Michele Tour [Booking : MkLive]
30/01/2015 @ Lecco - L’ Officina della Musica 31/01/2015 @ Gorizia - Osteria Alchimista
Musica contro le mafie
Nuju
[Booking : MKLive]
27/02/15 @ Bologna – Freak Out 11/03/15 @ Cinzano (CN) Baladin 14/03/15 @ Cosenza - B Side 20/03/15 @ Lecco – L’officina della musica 21/03/15 @ Parma – Arci Zerbini 27/03/15 @ Scafati (SA) – Ferro 3 28/03/15 @ Montepulciano (SI) – Mattatoio n. 5 03/04/15 @ Catanzaro 04/04/15 @ Rossano (CS) – Old West 10/04/15 @ Pontremoli (MS) – The Grapes 11/04/15 @ Genova – Teatro Altrove 17/04/15 @ Sant’Egidio alla Vibrata (TE) – Deja Vu 25/04/15 @ Corneliano d’Alba (CN) – Cinema Vekkio
Scarda
I Piedi sul Cruscotto Tour [Booking : MKLive]
17/12/14 @ Modena – Vibra Club Finale C/Nord “Premio Mvsm 14” (Ospiti: Modena City Ramblers. Kiave, L’Orso) 27/01/15 @ Rende (CS) - Piccolo Teatro Unical Finale C/Sud “Premio Mvsm 14” (Ospiti: Andy[Bluvertigo], Francesco di Bella, Eman) 21/03/15 @ Bologna - XX Giornata Nazionale Libera Premiazione “Mvsm 14”
92 Muzi Kult
18/12/2014 @ Roma - Circolo degli Artisti open Thegiornalisti 22/12/2014 @ Vibo Valentia - Sistema Bibbliotecario Vibonese 10/01/2015 @ Catanzaro - Zoom Music Club 14/01/2015 @ Crotone - Libreria Cerrelli 15/01/2015 @ Cosenza - Libreria Ubik 16/01/2015 @ Lamezia T. (CZ) - OFFicine Sonore 22/01/2015 @ Giulianello (LT) - Caffè del Cardinale 24/01/2015 @ Benevento (BN) - Magazzino 3 30/01/2015 @ Gorizia - Osteria Alchimista 03/02/2015 @ Roma - Le Mura
Segnalateci i Tour dei vostri artisti a: muzikult@tiscali.it con oggetto: Segnalazione Tour per “Muzi Kult”
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Kult bimestrale
pag. 28 Premio "Musica contro le mafie" 2014 (Il Bando) pag. 70 Intervista ai 'KuTso' per "Alternativa-mente"
pag. 22 Per "Greatest Eats" In CUCINA con La "Brunori Sas"
anno 3° | n° 15
MUSICA CONTRO LE MAFIE il "NOI" vince SEMPRE
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