Olympic @ domus N° 01/2023

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2023 euro 15.00 Italy only periodico mensile Data di uscita 06/01/2023 EUROPE € 25,00 / CH CHF 25,00 UK £ 24,95 / USA $ 24,95

Articolo 1, Comma 1, DCB-Milano

D.L.353/2003 (conv. in Legge 27/02/2004 n.46), 1075 genn a io / j a nu a ry

oceanic Stephen Zacks, Sanford Kwinter, Tomás Saraceno, Emma Enderby, Richard Buckminster Fuller, Diana Carta, Isamu Noguchi, Brett Littman, Dakin Hart, Atelier 5, Pezo von Ellrichshausen, Coy Howard, Olson Kundig, Dean/Wolf Architects, Lebbeus Woods, Vija Celmins, Walter De Maria, Arthur Sze

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Il
sentimento oceanico / The

Ospitalità / Hospitality

Progettare le emozioni di un luogo

“Sottolineare le emozioni che il luogo ti può dare è il filo conduttore dei nostri lavori”. Lo afferma senza esitazione Stefan Rier che, nel 2011 con Lukas Rungger, ha fondato studio noa* (acronimo di network of architecture) con sedi a Bolzano e Berlino, a seguito di una serie di esperienze progettuali nel mondo del turismo. La loro idea iniziale era specializzarsi nel settore alberghiero. Nell’arco di pochi anni, si sono aggiunti altri due partner e lo studio è cresciuto fino alle 30 persone attuali. “Andiamo sempre sul luogo per capire quali sono le sue peculiarità ed evidenziare il potenziale”, prosegue Rier. È quello che è successo anche in uno dei progetti più recenti, le dieci nuove Natural Suite dell’Olympic SPA Hotel inaugurate lo scorso giugno a Vigo di Fassa. “L’albergo ha due affacci: il primo su strada, il secondo – spettacolare – verso la montagna, la valle e il fiume. Abbiamo cercato di invertire le viste, portandole tutte verso la natura che è onnipresente, per dare l’impressione di essere in mezzo al nulla, immersi nel verde. Sulla strada è rimasto solo l’ingresso all’edificio”. Nel tentativo di sottolinearlo, il paesaggio è stato portato all’interno grazie alle grandi vetrate e al patio di alcune suite, con un grande albero che sembra sbucare dall’architettura. Il rivestimento esterno della struttura è di cemento mescolato con dolomia, una texture granulosa che richiama le vicine Dolomiti. Per gli interni, invece, si è fatto ricorso ai legni locali, come abete e larice lasciati quanto più possibile al naturale. In altre suite una piccola fonte eroga acqua di montagna. La sostenibilità è stata affrontata da punti di vista diversi. “Con il cliente, la famiglia Pellegrin, abbiamo esplorato le strategie migliori: riscaldamento, coibentazione, infrastrutture (ci siamo chiesti come arrivano gli ospiti), impiego di materiali e maestranze locali”, spiega Rier. Inaugurata a gennaio, una nuova sauna tra gli alberi sospesa a 5 m di altezza completa il progetto.

Designing the emotions of a place

“Emphasising the emotions a place can convey is the leitmotif of our practice.” These are the resolute words of Stefan Rier, who, in 2011 together with Lukas Rungger, founded the studio noa* (an acronym for “network of architecture”), based in Bolzano and Berlin, following a series of design experiences in the tourism industry. Their initial idea was to specialise in the hotel and hospitality sector. But over a few years, two additional partners came on board and the practice expanded to its current team of 30.

“We always go on-site to appreciate the location’s peculiarities and highlight

its potential,” continues Rier. This is precisely what happened with one of their recent designs, the ten new Natural Suites of the Olympic SPA Hotel inaugurated last June in Vigo di Fassa. “The hotel overlooks the street and – with a more spectacular view –the mountains, the valley and the river. We tried to invert the views, leading them all towards the omnipresent nature to give the impression of being in the middle of nowhere, surrounded by greenery. Only the building’s entrance faces the street.”

To accentuate the landscape, the studio sought to bring it inside thanks to large windows and the patios of several suites, with a large tree that seems to emerge from the

architecture. The exterior concrete cladding is mixed with dolomite rock, presenting a grainy texture reminiscent of the nearby Dolomite Alps.

Local wood was used for the interiors, with spruce and larch left as natural as possible. In other suites, a small spring provides fresh mountain water. Sustainability was treated from different perspectives.

“With the client, the Pellegrin family, we searched for the best strategies: heating, insulation, infrastructure (we thought about how guests would arrive), and the use of local materials and labour,” explains Rier.

Opened in January, a new sauna suspended five metres off the ground among the trees completes the design.

Sopra: la superficie esterna delle suite è di cemento misto a dolomia.

A sinistra: per gli interni sono stati impiegati legni locali come abete e larice; nel Natural SPA Chalet un divano in rete è sospeso tra un piano e l’altro

• Above: the exterior surface of the suites is in concrete and dolomite rock.

Left: local wood such as spruce and larch was used for the interiors; in the Natural SPA Chalet, a net sofa hangs between the two levels

DIARIO domus 1075 Gennaio January 2023 XII
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Elena Sommariva

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