INTERNO
06 RACCONTO » BARBARA JAHN-RÖSEL TRADUZIONE IT L A N D O O R FOTOGRAFIE » ALEX FILZ
APFELHOTEL TORGGLERHOF
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NUOVE GENERAZIONI, VECCHI SENTIERI
a mela non cade mai lontano dall’albero”, dice il proverbio. Con la nuova giovane generazione, l’Apfelhotel di Saltusio in Alto Adige percorre nuove strade, ma senza abbandonare del tutto i vecchi sentieri. Il progetto di noa* ha trasformato questo luogo storico in uno spazio dedicato ai sensi e alla condivisione di momenti unici. La mela, frutto originario del Kazakistan giunto in Alto Adige grazie ai Romani, ha trovato qui una nuova patria, caratterizzando quasi ovunque il paesaggio culturale. Al centro di questo panorama, all’inizio della Val Passiria, si trova il Torgglerhof, le cui radici si innestano nella classica coltivazione delle mele, ma che nel tempo si è sviluppato fino a diventare un luogo di incontro, ritrovo e divertimento. È nato così l’Apfelhotel, che non è soltanto una meta gradita, ma è sempre più un must per gli ospiti in cerca di qualcosa di particolare: un’architettura da mordere. Nel 2014 noa* ha vinto il concorso per l’ampliamento della struttura esistente, progetto realizzato in più fasi. Nel 2016 il vecchio fienile accanto all’edificio principale e al ristorante è stato sventrato e riconvertito. Dietro la facciata originale troviamo, al piano inferiore, la produzione di golosità e prelibatezze caratteristiche, realizzate anche con le mele coltivate in loco, e al piano superiore le camere per gli ospiti. Parallelamente è stata creata la sauna delle mele, la prima parte di un ampio spazio per il benessere e il relax, che è stato in seguito ulteriormente ampliato. Nel 2020 sono state costruite 18 nuove suite per gli ospiti, che si inseriscono perfettamente nella struttura del maso e mostrano uno stile rurale. È stata prestata particolare attenzione a non distruggere il carattere di insieme della struttura e a mantenerne le proporzioni. In antitesi a questo sviluppo rurale spicca l’architettura verde e moderna del giardino dello spazio wellness al centro dell’intera area, una sorta di “cuore verde” che, analogamente alla sauna delle mele, si integra perfettamente e completamente nel paesaggio. 126
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I L C O N C E T T O D I A M P L I A M E N T O D E L R I S T O R A N T E S I B A S A S U L P R I N C I P I O D I T R E S TA N Z E A S C AT O L A D I D I V E R S E A LT E Z Z E . L’ A R R E D A M E N T O R I C H I A M A L’ A S P E T T O D I U N M O D E R N O GIARDINO D’INVERNO.
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area wellness di recente inaugurazione, che è il nuovo fulcro dell’intera struttura, non presenta alcuna facciata costruita sul lato nord. A questa nuova area benessere si accede tramite una sorta di guscio semicurvo in cemento a vista, il cui portale in legno antico catalizza l’attenzione. Già qui, in questo raccordo tra la superficie e il sottosuolo, la parola “immersione” assume un significato particolare. Mentre da questo lato, un pendio naturale, non è visibile alcun edificio, lo spazio wellness si apre verso sud, dove la facciata in vetro e acciaio si dissolve dietro un filtro verde. Il pergolato in metallo, su cui si arrampicherà un profumato gelsomino, si protende verso l’alto a cielo aperto, ricordando le strutture di supporto utilizzate nella moderna coltivazione delle mele. La “Brunnenhaus” – nome della nuova area wellness – si nasconde quindi sotto una collina e diventa parte integrante del paesaggio. All’interno si apre un ampio lounge con una fontana centrale in pietra naturale e un camino aperto da cui si raggiungono le docce, gli spogliatoi, e gli spazi dedicati ai trattamenti di bellezza e ai massaggi. Da qui si gode anche la vista sulla piscina con ingresso interno che si protende all’aperto attraverso la facciata ricoperta di verde. La piscina all’aperto è parzialmente contornata da pietra di Luserna: là dove la superficie acquatica si espande nello spazio aperto circostante, questa cornice si dissolve e si fonde visivamente con il paesaggio mediante il bordo a sfioro. Il piano superiore ospita la zona riservata ai soli adulti: qui troviamo l’area sauna, la sala relax, la sauna finlandese e il bagno turco. Una terrazza con doccia esterna invita a rinfrescarsi. La sauna finlandese affascina con le sue doghe in legno orizzontali curvate e le generose vetrate che aprono la vista verso l’esterno. Il bagno turco conserva invece il carattere di grotta e il soffitto inclinato verso il centro della stanza fa sì che le gocce d’acqua si raccolgano in un vaso di terracotta. La sala relax gode a sua volta di una meravigliosa vista sull’esterno attraverso il filtro verde della facciata coperta da rampicanti. Tramite una scalinata esterna curva, fiancheggiata a sua volta da gusci in cemento a vista, si raggiunge la vicina sauna delle mele nel giardino.
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d est del complesso si trovano le nuove suite con giardino, tre edifici indipendenti con un totale di 18 camere disposte su tre piani. Con i tetti a sella esprimono il linguaggio architettonico dell’ambiente circostante, e attraverso il design della facciata combinano tradizione e modernità. Il rivestimento esterno dell’edificio è stato appositamente mantenuto scuro per richiamare la tradizione dei caratteristici fienili. Il motivo del rivestimento a rombi in legno – una sorta di trasformazione dei classici montanti in legno – conferisce ai tre edifici un inconfondibile carattere moderno. Le suite al piano terra richiamano al proprio interno la configurazione del luogo.
Tramite la zona d’ingresso, seguita dal bagno, si raggiungono a un livello superiore la zona giorno e la zona notte, che si apre su una terrazza. Anche qui, come nell’area wellness, troviamo un comodo lettoamaca con soffici cuscini. La natura e il paesaggio svolgono un ruolo importante anche all’interno. Rivestimenti in legno, superfici e fibre naturali grezze caratterizzano gran parte dell’arredamento e delle decorazioni. I materiali rappresentano il filo conduttore di tutti gli spazi. Anche le terrazze sono separate le une dalle altre in modo leggero e arioso con tessuto in lino per esterni.
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l piano terra e al primo piano si trovano quattro ampie camere per gli ospiti e due suite esterne con zona notte separata, ideale per il gioco e il sonno dei bambini. Nelle suite in particolare, grazie alle molte finestre, lo sguardo può abbracciare una vista panoramica del paesaggio idilliaco, dando la reale impressione di godersi lo spazio di casa propria. All’ultimo piano, la mansarda soppalcata ospita una zona notte perfettamente attrezzata. I soppalchi sono raggiungibili tramite una scala interna i cui gradini svolgono anche la funzione di mobili e vani contenitori. Lo sguardo è catturato da dettagli raffinati quali la ringhiera in metallo che combina magnificamente estetica e funzionalità. Superando il fienile e il salice piangente che, piantato quarant’anni fa e oggi maestoso, descrive il centro dell’area, si arriva all’edificio principale, dove tutto è iniziato. Nella più recente fase di ampliamento, l’hotel e il ristorante già esistenti, sempre più popolari tra gli ospiti provenienti da tutto il mondo, sono stati arricchiti di nuovi padiglioni che sembrano sconfinare nel giardino. Sono state create due aree, vale a dire le pergole chiuse e riscaldate e, come un passaggio, le pergole aperte con spazi ombreggiati, che si raggruppano intorno a una sorta di piazza. La costruzione in alluminio grigio-marrone verniciato a polvere contrasta con l’intonaco e il legno dell’edificio esistente e si armonizza con il rivestimento del pavimento in gres porcellanato grigio caldo. Il concetto di ampliamento del ristorante si basa sul principio di tre stanze a scatola di diverse altezze. L’arredamento richiama l’aspetto di un moderno giardino d’inverno. Il soffitto rispecchia questa atmosfera e forma la base di un cosiddetto “ripiano orizzontale” sul quale non solo le piante, ma anche l’illuminazione possono essere utilizzate in modo flessibile. Neanche i tavoli e le sedie obbediscono a una monotonia stereotipata: un vibrante mix di curve e angoli si mostra nei nuovi spazi inondati di luce. Il progetto riflette lo spirito e la passione di un’intera famiglia, il cui obiettivo è far sentire le persone davvero come a casa e non solo come “ospiti”. Insieme a noa* è stato possibile creare per questo luogo speciale un’architettura ricca di sensibilità, che non sottrae alla natura il suo spazio, bensì vi attinge per creare un’entità unica, legata alla storia e fedele alla propria identità nonostante il design ad essa applicato. E dove non possono mancare le mele.
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L A “ B R U N N E N H A U S ” - N O M E D E L L A N U O VA A R E A W E L L N E S S - S I N A S C O N D E S O T T O U N A C O L L I N A E D I V E N TA PA RT E I N T E G R A N T E D E L PA E S A G G I O . A L L’ I N T E R N O S I A P R E U N A M P I O L O U N G E C O N U N A F O N TA N A C E N T R A L E I N P I E T R A N AT U R A L E E U N C A M I N O A P E RT O D A C U I S I R A G G I U N G O N O L E D O C C E , G L I S P O G L I AT O I , E G L I S PA Z I D E D I C AT I A I T R AT TA M E N T I D I B E L L E Z Z A E A I M A S S A G G I .
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QUIN QUADERNO DI INTERNI
e libri INTERNO
ABBONAMENTO
05 RACCONTO » MARIA MONTEFUSCO FOTOGRAFIE » O, M I C H E L E N O TA R A N G E L ANDREA RINALDI
ALMA ALBA
I O E VA L E N A D I M O R A TA R D O M E D A CANDIDA ANIMA DI U A C I T TÀ D E L L A P I E V E L NZA UN’ESSENZIALE ELEGA RIVERBERA CALORE IN
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che rammentano perenne i virgiliani versi della fontana reca a monito vita, posta per il bene e. Il fluire gorgogliante e. Un bene che sgorga ata piazza, o viandant tutti, ma a nessuno appartien erma i tuoi passi nell’assol della Pieve, un camnon vostra. L’acqua è di dissetare. Siamo a Città non vobis”. Per voi, ma a un compito secolare: l’etico vivere: “Sic vos, regalano qui e là scorci assolvono senza merito di strade e stradine che a da bocche di leone che si avvicendano in un dedalo i rinnovati spazi comune, offerta spontane case to Le ntali. inaugura ha pennellate rinascime che proprio da un anno nte, to fra colline che paiono stilista di interni torinese, a una realtà scoraggia meo umbro incastona di Patrizia Vercellino, ancora non c’è, dinanzi ameno sorge la dimora l’essenza di qualcosa che oltre. Ha creato un’anima bucolici. In questo contesto sorprendente. Saper cogliere scorgere quell’appassionato lavoro di recupero davvero Eppure Patrizia ha saputo della casa, frutto di un non appartiene a tutti. che o. dote una è sfaccettat progetto, e nasconde un universo quale era la dimora ante o che inconsapevolment d’ingress o portoncin un 125 nuova e fulgida dietro
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L’ A R E A W E L L N E S S D I R E C E N T E I N A U G U R A Z I O N E È I L N U O V O F U L C R O D E L L’ I N T E R A S T R U T T U R A .
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