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Come superare gli ostacoli della vita

I progetti di Fondazione un Raggio di Luce in Nepal

In secondo luogo, l’iniziativa mira a far riconoscere il ruolo delle donne nelle comunità di appartenenza ed eliminare pratiche lesive come la “Chaupadi”. Lo staff di Sarbodaya Jumla organizza e modera riunioni mensili con la popolazione nei villaggi proprio allo scopo di discutere di tali pratiche lesive e sull’opportunità di non perpetuarle in futuro.

Ci sono strade che sono una metafora della vita: una di questa è la Karnali Highway. È la strada che porta da Surkhet, capitale della Regione del Karnali, a Jumla, il distretto rurale dove la Fondazione Un Raggio di Luce realizza da 14 anni progetti di eguaglianza di genere e rafforzamento del ruolo delle donne.

La Karnali Highway è una metafora della vita perché il viaggio - 12 ore! - si snoda tra tornanti continui, fondo stradale dissestato, strapiombi di centinaia di metri ed estenuanti continue interruzioni e ripartenze. Nonostante le difficoltà, la vista viene ripagata da paesaggi mozzafiato levigati dallo scorrere del fiume Karnali e pazientemente addomesticati dagli esseri umani, che nel corso dei secoli hanno mitigato le asprezze himalaiane con risaie terrazzate e villaggi. Simili difficoltà, apparentemente insormontabili, sono affrontate ogni giorno dalle donne di Jumla, che non solo devono dedicarsi al lavoro nei campi e alla cura domestica, ma anche combattere contro discriminazione di genere e pratiche tradizionali lesive della loro dignità. Un esempio è la Chaupadi, l’isolamento rituale durante il ciclo mestruale.

Lo scorso 2 giugno, una squadra di Fondazione un Raggio di Luce ha raggiunto Jumla tramite la Karnali Highway per monitorare i progetti lì realizzati in collaborazione con la ONG nepalese Sarbodaya. Inoltre, Barbara Lastrucci, dello staff della Fondazione, resterà distaccata nel Karnali per sei mesi, per affiancare Sarbodaya nella realizzazione delle attività.

In primo luogo, il Progetto “GESWF –Eguaglianza di Genere e Supporto alle Donne Agricoltrici” punta a fornire alle donne formazione professionale in campo agronomico, distribuire sementi e materiali agricoli e, in generale, favorirne l’indipendenza economica.

Infine, GESWF ha lo scopo di tutelare la salute delle donne tramite incontri periodici durante i quali le donne vengono assistite nell’ottenimento di prestazioni mediche professionali. Asoghi Bista è una delle beneficiarie di GESWF. Grazie all’assistenza fornita, Asoghi ha potuto migliorare la qualità della produzione agricola nel suo appezzamento di terra, avendo accesso a sementi di qualità. Ha anche potuto aumentare la produzione grazie a una serra che ora le permette di coltivare anche fuori stagione. La sua storia è stata d’ispirazione per i suoi concittadini che l’hanno scelta come “Agricoltrice Leader” del suo quartiere. Nella sua famiglia non si pratica più la Chaupadi e adesso gli uomini della sua famiglia ne riconoscono il valore e l’apporto. Come Asoghi così centinaia di altre donne sono attualmente assistite dal Progetto.

Questo è ciò che va riportato a casa da questa storia: non importa quante curve, strapiombi e interruzioni la vita ti metta davanti, con la cooperazione fra persone ci sarà sempre una strada davanti a noi da percorrere e un miglioramento da raggiungere.

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