IL CAFFÉ
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Autore: ENRICO ENRICO GATTA GATTA Autore:
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18 Febbraio 2016 2016 18
lVlistico. eretico. eterno mistero Bosch genio dell'immateriale Partono cia/l'Olanda le celebrazioniper i 500anni dalla morte delpittore di ENRICO GATTA DICONO che Hieronymus Bosch, lo straordinario e visionario maestro dell'ultimo medioevo, non abbia mai lasciato la sua città natale. Certo dovette amarla molto se arrivò al punto di prenderne il nome, che allora era Den Bosch. Come per un processo di identificazione. In rea1t Hieronymus si chiamava Jeroen Anthoniszoon van Aken e apparteneva a una famiglia di pittori: così come il bisnonno,il nonno,il padre, tre zii, due fratelli... NON si sfugge al proprio destino, alle leggi della genetica e neppure alla propria terra. Certi legami sfidano i secoli. E perciò più che giusto che la città olandese di Den Bosch nel frattempo divenuta 'sHertogenbosch, bosco del duca, perché là il Duca di Brabante amava andare a caccia ricambi tanto amore inaugurando la più importante retrospettiva che mai sia stata dedicata all'autore della "Nave dei folli" e del "Giardino delle delizie". E la mostra-evento dell'anno, aperta ail'Het Noordbrabants Museum fino all'S maggio (tickets(Imbrmn1; tel. +31(0)736-877/844). L'omaggio porta il titolo "Visioni di un genio": diciassette dipinti sui 24 noti e 19 mirabili disegni, oltre 7 tavole dalla bottega o di allievi, mentre 70 opere raccontano l'an1biente fra'400 e'500;resteranno in patria qualche mese,salutati da molti eventi che cadono sotto il nome di"Bosch 500", poi approderanno -
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al Prado, dal 31 maggio all'li settembre LA MOSTRA è stata preparata con estrema cura, con prestiti che vengono dal Prado, dal Louvre, da Londra e da Lisbona, dai musei della Germania e degli Stati Uniti. Già da sei anni il"Bosch Research and Conservation Project" era all'opera per studiare, analizzare e restaurare i maggiori capolavori di Hieronymus. A cominciare da quelli conservati a Venezia: il "Trittico di Santa Liberata", il "Trittico degli Eremiti" e "Le quattro visioni dell'Aldilà", con quel cono di luce verso l'Empireo
che è ormai patrimonio dell'imma- molto pio che ebbe il suo elemento di spicco in Tommaso da Kemginario collettivo. pis, l'autore dell"Iniitazione di Del resto, se c'è un posto dove Bo- Cristo". E sicuramente Bosch fece sch è stato fuori del Brabante, for- parte, anche con incarichi direttise è proprio Venezia. Lo tànno ipo- vi, della Confraternita di Nosira tizzare certi particolari della sua Diletta Signora,associazione dedipittura che rinviano a Giorgione. tafin dai primi del Trecento al culMa non esistono documenti che to della Vergine. Proprio i registri provino un qualche viaggio; per della Confraternita attestano la questo prevale la tesi che il pittore morte del pittore nell'agosto de] non si sia mai mosso da casa. La 1516. Cinquecento anni fa. Era or presenza delle "Quattro visioni" che l'antica ciu di Den Bosch ceitella Serenissima è invece attesta- lebrasse il grande figlio che volle ta fin dal 1521 ad opera del patri- chiamarsi come lei. zio veneziano Marcantonio Michiel che le vide in casa del cardi- CAPOLAVORI DAL MONDO nal Grimani: «La tela dell'Inferno con la gran diversità de mostri fu Prestiti dal Prado,dal Louvre, da Londra, da Li5bona: per de mano de leronimo Bosch scrisse La tela delli Sogni fu de l'occasione importanti restauri man de l'istesso». Le analisi sull'opera collocano la sua datazio- LA CHIAVE DI LETTURA netrail l500eil 1503. Mostri e sogni da moLti APPARE dunque significativo che Ilieronymus è considerato a distanza di neppure una ventina Surrealismo d'anni si parlasse, a proposito di antesignano deL Bosch, non solo di mostri, ma anUn anno che di sogni.Per secoli la chiave di di eventi lettura più seguita è stata proprio quella del sogno,fino a vedere nel OLtre alla grande mostra pittore brabantino una sorta di an- neLLa sua città natale tesignano del Surrealismo, un anti- in programma esposizioni cipatore di Max Ernst, di Mirò, di Dali. Ma i significati della pittura in Lutto il Brabante sembrano essere molto più com- A maggio -
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plessi di quanto la pur ricca letieratura sul sogno e sugli incubi possa assicurare. Le visioni di Bosch, per molti versi ancora indecifrabili, portano ai misteri dell'esoterismo medievale, nel mondo dei segreti simboli della magia e dell'alchimia. C'è chi, cercando di interpretare "Il giardino delle delizie" ha ipotizzato un collegamento del pittore con il gruppo eretico dei Fratelli del Libero Spirito,i cosiddetti Adamiti che esaltavano il piacere dei sensi come una via spirituale che potesse riportare allo stato di grazia di Adamo prima del peccato originale. MOLTE altre altre opere portano
Ritratto di Hieronymus Bosch; sopra, 'Trittico deL Giardino deLLe deLizie" t1480-1490 circa, Museo deL Prado), a sinistra Trittico ai Santa Liberata'(1497 circa, PaLazzo Ducale, Veneziai
a Madrid Dopo queLLo oLandese, L'omaggio a Hieronymus Bosch per i 500 anni dalLa morte avrà una seconda tranche al Prado, daL 31 maggio alLil settembre 2016, con EL Bosco. La exposiciòn deL centenario": in mostra 65 opere di Bosch provenienti dalLa coLLezione deLla pinacoteca madriLena insieme ad aLtre di importanti musei di tutto iL mondo.
tuttavia a ben diverse concezioni. come alle esperienze di ascesi mistica e di rifiuto di ogni schematizzazione dottrinale che furono proprie dei Fratelli e delle Sorelle della Vita Comune, il movimente
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