negazioni
maledetta fanzine senza paraocchi e paraculi
n. 6
giugno 2013
avanti un altro presentazione
Eccoci di nuovo credenti in un messia di cartapesta che gioca con mazze infuocate nel culo. Ci hanno consigliato di allietare le serate con del buon vino comprato in succursali di morte dove vi è in atto una pantagruelica orgia di plastica tra le confezioni di pelati, l’origano in barattolo, le siringhe ipodermiche e lo stucco in polvere. Cristo è ora un paffuto venditore all’ingrosso che accatasta montagne di prodotti in fosforescenti e piramidali ipermercati dove fumiga incenso e gli autoparlanti urlano slogan ipnotici alla conquista della merda confezionata. Cristo ora se la ride con la bava alla bocca sul suo trono nell’alto di dirigibili al polivincloruro mentre mangia noccioline e punta il dito – questo è giusto, quest’altro non va bene, intanto noi moriamo, ma senza soffrire. Questa fottuta morte continua senza senso con il cervello masticato da input vorticosi di notizie soporifere. Questa morte - che è una morte più assassina della morte del corpo, perché ti fuma le idee e le immette in computer siderali completi d’ogni tipo di scelta, desiderio, predilezione che tu possa avere . In verità siamo target, e pure dall’aspetto malaticcio. Oggi va di moda fumarsi il vapore, domani saremo vapore che cerca di svanire. Ma nulla ti è concesso, neanche una morte desiderata, neanche un alcova dove sagomarti un tuo supplizio personale. Ora le agonie, i dolori, le pene e i tormenti sono in vendita alla cassa numero 8. Fare la fila e mostrare il contante. Alessandro Pedretta Kresta
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indice
pag. 2 - avanti un altro - presentazione pag. 4 - la regressione dei pensieri pag. 7 - sotto stretta osservazione pag. 8 - irrécouvrable pag. 11 - agglomerati sintetici pag. 12 - i falliti pag. 14 - voi pag. 16 - quello pag. 17 - reclusi pag. 19 - terminali pag. 20 - il circo è finito pag. 22 - vivo nell’area pag. 23 - guardo il mondo dalla prospettiva di un posacenere pieno di mozziconi pag. 25 - la “fumata” bianca pag. 26 - “La vita oscena” di Aldo Nove – recensione pag. 29 - letalLetame – recensione pag. 34 - valentina: padrona o schiava pag. 38 - books dependence pag. 39 - manifesto del cattivo gusto pag. 41 - siamo previsti pag. 42 - herrgotsacrament! pag. 45 - tonsille infiammate pag. 50 - cosa è la poesia pag. 51 - poeti 2016 pag. 52 - un vento assurdo pag. 53 - sono un nuovo tipo di terrorista, un terrorista musicale pag. 55 - racconto di uno scompenso pag. 58 - cazzi e cazzotti pag. 60 - cazzo fate? pag. 61 - concorso Lardichella Road Poetry pag. 64 - vestiva di nero e aveva i capelli rossi pag. 67 - punkismo vs suorismo pag. 71 - dici che andremo a schiantare? può essere pag. 73 - piccola riflessione sulla poesia all’una di notte pag. 74 - le negazioni - trentasei pezzi - recensione
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la regressione dei pensieri disteso sul pavimento trovo specchi e occhi vedo macchie e scie formiche con la pelle mi guardano come specchi; non c’è più nessuna riflessione non sento più carezze questo silenzio mi stupra sono preso contronatura il mio culo è intriso di sangue rivoli che come un fiume muto cambia l’architettura delle mio retto
un’aura e miriade di angoli una brezza cava mi intrappola circola da un boccone all’altro la dispersione opulenta la cavità del culo e dei ricordi scopo col culo questa volta provo sono in grado di camminare dentro di me contando le cupole dei miei misteri come sangue anale e perle di un rosario sono Dio sono un uomo o un gay precario faccio passi sulle lastre d’ombra ho i pensieri invisibili ma misurati il mio sperma sporca come terra nera ordino i miei battiti concentro i respiri non è naturale questo mio uccello ora; scollegate tutti i modem abbracciate il silenzio bagnatevi la clito dipendenti tossici tossici dipendenti spegnete i computel questo reality è morto
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lenta agonia eroina nelle vene vita quotidiana; volete una realtà poetica? le guide intelligenti passeggiano nel basso le strade sono afone di accordi armoniosi spreco inutili energie porto il mio pene da un lato il giorno è finito nel quartiere siamo intorno a mezzanotte senza conseguenze e tentativi per ordinare i miei respiri in accordi in la minore trascritti note di memoria arpe angeliche sul glande del mio uccello sono preghiere vuote; acide processioni di membri scopano e toccano volti scolpiscono le strade di orgasmi regalati la chiamerei pioggia, ma è solo una goccia che scivola attraverso i contorni del battito cardiaco improvvisamente divento ramo legato ad un raggio di sole posso sbirciarti dentro interno al tuo sesso testimonio una costellazione vengo e rabbrividisco dopo ogni erezione come fame attraverso grovigli di lingue straniere nei fiati di illusione distendo i sentimenti
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sono pianeta ora; eroso dal piacere, duro di memoria. solo una suoneria tintinnio estraneo un organo un pensiero inquieto logoro con la disperazione rido del campo filosofico nonsenso della parola regressione dei pensieri sotto un cerchio pallido nel cielo in cui ho gridato: ‘Di più, di più!’ materno paterno senza senso né parola un momentaneo vuoto volo e sparo al nulla dolorante toccare il rudimentale cerchio della creazione nel reale senso della parola urlo nel cratere della mia memoria; “sono nato vibratore per curare l’isteria - di Enrico Marra -
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sotto stretta osservazione
P e rc h é g r a n d e s p i r i t o ? tu che maneggi l’universo t u c h e c i re s t i t u i s c i i l s o l e ogni giorno, ogni singola mattina tu che ci doni la luna nella notte tu che espiri il vento nelle praterie p e rc h é t a n t o d i s a s t ro ? t a n t a a v i d i t à c h e p u ò a n c h e a r r i v a re a d u c c i d e re a v o l t e i o p re n d e re i t u t t o e m e n e a n d re i s u l l ’ H i m a l a y a l ’ i d e a c h e è d i v e n t a t a o r m a i ro u t i n e m i s t a f a c e n d o i m p a z z i re p e rc h é b a s a re l ’ i n t e r a e s i s t e n z a s u l p o s s e s s o ? q u a n d o è u n i n c u b o a v e re a v e re u n a c a s a , u n g i a rd i n o due cagnolini, un gatto, doppio garage cancello automatico con telecomando m a c c h i n a , l a v o ro f i s s o , u n p a i o d i f i g l i la puttana del sabato sera, soldi, moneta c o n t o c o r re n t e , re l a z i o n e c o n g l i a l t r i stivali nuovi, blu jeans, camicia grigia d e n t i d a c u r a re , f a m e a m e z z o g i o r n o , v o g l i a d i f o t t e re camino grande, tappeto asiatico in salotto paranoia per strada, sangue nei tessuti l a r i s p o s t a s e m p re p ro n t a a v e re l a v o g l i a d i a n d a re a v a n t i quando il tempo stringe e l ’ a l i t o s i f a s e m p re p i ù p e s a n t e p e rc h é t a n t o v u o t o ? p o p o l a z i o n i i n t e re r a s s e g n a t e h a n n o l a s c i a t o c h e g l i t r a s f o r m a s s e ro in tanti piccoli zombi, in tanti piccoli mostri di Frankenstein che nascono, vivono e poi muoiono t u t t o s o t t o s t re t t a o s s e r v a z i o n e . - d i A l e s s a n d ro D e C e s a re -
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irrécouvrable
Abbatto gli sfianchi i portici malati questo silenzio plumbeo mentre fumo a p p o ggiato alla lav atrice, un tubo opaco opaco n i e n t e di diverso dai meccanismi autogestiti, le ore d i lavoro dei merli, le spese ai bar dei demoni fumano accentuando un piccolo zainetto d i c a rne radiocoman data, sulle strade attraverso l e s c a l e i piani degli ospizi. fermo come un dipinto di es c h e r. Un giorno come Dio ritornerà mi nasconderò dentro uno zoo di zirulin d i 4 0 n otti di rullini usati. Userò il potere della sart a userò il potere della sarta, ripeterò. Bossu sont, piegarsi le maniche come binari, ferrovie, ricordi i l grembiule di pece posato in cerca di fame l ’ i n i z i a t i v a compressa com e un rimpianto, non è la giov i n e zza è l’addio. il mago di oz. Posso parlare? Benedico i meta lmeccanici, ho impresso u n r i c ordo albanese, ridisegnato forme sovrumane s u ogni muro su ogni albero. Mi da fastidio reprim ere gli stronzi. Determinazioni | ossa di traduzioni. Buddha mi perdoni la cena. Buddha mi perdoni la cena. Buddha mi perdoni la cena. Buddha impersonifica la scena. Responsive speech full immersion horse. T he women talk about a fork. Crash for appearance.
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Prassi di violenza, sognando oncie ragazze infilate negli occhi tutt’uno con una credenza d e ntro alla rivista, l’apparenza del martire. Ok ti dirò, h o finito le conclusioni però mi sbaglio a finire il pasto, magari non ho più case rosse da pilotare, sdraiato c ome quando mi dicevo “ non sono verticale ma impantanato in un pomeriggio d i mercato, u no stronzo col co ltello senza tempo, risorto nella russia transcutanea, Exilles dogana dell’amore. Accendiamola, sfiorando s p e c c h i piegati sulle d roghe, accartocciati con onore . Ti s c r i v erei una lettera bellissima, ma sarebbe un top o che sfila solo vecchi fumetti, e h , v edi, il pranzo sa le gli ascensori e li narcotizza v e rso il comune ve rso il porto sale e riscende p e r negozi di scarpe, per distributori di cracker s e n o i fossimo un lontanissimo paesaggio solitario un’oasi di viadotti riposati, boots are made for walkin’ ” c a n i che guardano sempre film in bianco e nero io mi chie do se ancora ci sia i l c o r aggio di alzare venti albanesi cucine distorte calze sfasate piani distesi m uro a piangere il sonno si disperge il rumore delle folle alle fiere i l m o v imento trascorso delle tende nel sole compress o i n l u c e f o t ografica, una r adiografia che t’avvolge sconv o l g e capovolge i m m agini dei cuori d’incenso. Un re scalzo muore t u tte le volte che dici “lasciamo perdere”. Dopo tanto tempo tanto ( p a s s eranno via col vento sedici volte tutte le volte ) p o l v ere di te come atomi vivi (occhi a piramide) una città dell’orrore q uivi un mostro fo rma spettro visconti fellini
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tirò fuori i coltelli u c c i s e tutti gli esseri che indossassero delle scarpe solo che io che io non posso morire tenendo le piogge su delle mani perfette c o m e un pianista senza antitetanica, che io possiedo tutto quello che non si vede. che io u ccido nietzsche dentro scatole di plastica senza nessuna fatica a l c u n a prova di essere uomo, la verità è stata trascura t a d a t a i n pasto ai cani, non posso rubare le ossa cadend o s u l l a n e v e , come una bicic letta senza pedali un infinites i m a l e goccia sulla tavola. N o n c’è domenica senza gli acquisti della notte senza un ortopedico che ti aiuti a scalare un rumore. Così tanto semplice non sembra accedere in fontane d’oro a n e lare (quando io riappaio ed ecco sono muto u n a farfalla posata un incidente metano nirvana ca volo amaro incretinito senza contegno). 17.45 santificato sia l’oscurarsi dei cappotti i cerotti che non si slanciano. Dio bene dica i tuoi capelli. (del sole mi illudo e mi rinfaccio a mio agio con qualcosa che non so) in accessible. - di Frankie Fanc e l l o -
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agglomerati sintetici q u e s to è il fu tu ro a g g l o m e r a ti d i a s o c ia li u n i f o rma t i s u i s o cia l n etw o r k n e i l i n g u a g g i a b b rev ia ti su g l i I p h o n e re g a la ti e c co il fu tu ro t ra d ro g h e s in te tic h e d i l a b o rato r io u n iv e r s ita r io e t o rm en to n i m u s ic a li d i e st e tis m o o m o lo g a to e l i v e d o g ià a r r a n c a re c o n i v o lti im p a vid i n u t ri t a d a ll’ig n o r a n z a n e l me n tre n e s s u n lib ro n i e n te p o es ia sc o p a te ve lo ci a l sa p o re d i n ie n te c o mu n ità d i ta m ta m tv b e tvtb ma a n d a te a fa n cu lo e t ro v a tev i u n m o tiv o p e r res ta re viv i c h e s o lo res p ir a re n o n b a s ta
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- d i F r a n ce s c o B a r n abe i -
i falliti I fa lliti
chi sono? B e v o u n s o r s o e ve lo d ic o i fa l l i t i so n o q u e lli ch e n o n ci h a n n o cred u to q u e l l i c h e h a n n o s m e s s o d i c red ere in s e quelli ch e f a c e v a n o i p u n k e p o i h a n n o a cc e tta to u n post o d i la vo ro s ic u ro i f a l l i t i so n o q u e lli ch e fa c e v a n o i d u r i e o g g i l a v o r a n o a lle p o s te o ma g a ri c o me r a g io n ier i o q u a n t’a ltro q u e l l i c h e fa c e v a n o i g r a d a s s i so l o p e rc h é a v e v a n o v e n t’a n n i e o ra a 4 0 so n o c o m e d e lle lu m a c h e d ’e s ta te e pens a n o c h e u n f a l lito s ia q u e llo s ile n z io s o a l bar. Un f a l l i t o è q u ello c h e h a s m es s o q u e l l o c h e p o i h a cred u to d i e s s e re fu r b o quello c h e c e rc a d i f o tte r ti e s i fo tte g io r n a lm e n t e st re ssa t o fin o a l c u lm in e e a n c h e p res u n tu o s o . I l f a l l i t o è qu e llo c h e er a u n p o eta ma h a a c c e tta to t a n t o p er ca m p a re d i f a re lo s cia cq u in o . Il fallit o n o n è c h i se n e s ta a p p o g g ia to a d u n p a lo
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m a c h i h a l a sc i a t o q u e l p a lo e l’h a s p erg iu r a to c h i h a d e t to s i p e r tre m o n e te c h i h a d e t t o s i a n c h e s o lo p er p a u r a c h i ma g a ri n o n h a d e tto n ien te solame n t e p e rc h é n o n a v e v a c a r a tte re in s o s ta n z a. Un fall i t o n o n è q u ello s p a p a r a n z a to s u u n a p a n c a c h e p e n sa a fu tu r i ec la ta n ti q u e l l o n o n h a a n c o r a in iz ia to il fa l l i t o è q u e l l o c h e h a s m es s o d i im m a g in a re il fallito è quello che ha smesso di credere di essere fallito. - d i G io va n n i F a vaz z a -
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voi
Voi che avete questa saggezza di gesso il cuore nero il posto fisso il conto in banca accumulato voi che vivete di progresso di cacciagione umana di sorrisi di plastica io dico a voi che sapete sputare con precisione con il desiderio in prescrizione con stupendi appalti di ego e sapete farvi desiderare a voi io parlo con la televisione buona l’arrangiamento acustico degli organi il divano in ecopelle traspirante voi con la vostra fottutissima perfezione con il vostro saper fare saper dire con le giostre colorate nella testa voi che mangiate con ingordigia e sfilate con stuzzicadenti un pezzo di aberrazione incastrato nel marcio di un dente cariato da devitalizzare voi che conoscete parole e musica per sopravvivere in questo posto dove gli scontrini sono appesi sotto il mento dove il cartellino del prezzo di vendita è infilato nel buco del culo
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a voi grandi profeti moderni che vi date delle regole e siete talmente belli da pisciare sulle scarpe del prossimo a voi voglio dire io me lo auguro di essere il primo e mai l’ultimo perché mi piacerebbe vedervi agonizzare mentre faccio ciao ciao con la manina e sparisco risucchiato in una cassaforte di mogano per risparmiare a voi vorrei proprio vedervi con la bava alla bocca col magone in groppa a voi mi riferisco quando mi gratto la barba e osservo il vuoto credendolo l’unica e pazzesca stucchevole verità vi farò a pezzi in questa vita o nell’altra in questa morte o nell’altra - di Fabio Carroccia -
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quello
N o n v o lev o n ien t’a ltro che b e i t re n i sc a s s a ti e ce n tr a li ele ttr ic h e, f or se il b a g l i o re d e l c ie lo c h e s ta v a n ei m u s ei n o ttu r ni d ella m en te, e si a c c e n d e v a n s u lle ro ta ie , ma n g i o sc o i a t t o li m o r ti e d a lb e r i ca d u ti, che io n o n v o l e v o a l tro , m i b a s ta v a to r n a re a ca s a , portare a spasso il cane, farmi una sega, fumare mozziconi, n o n v o l e v o n ien t’a ltro ch e q u ello perch é e ro q u e l l ’ u o m o d ip in to s u s to r ie d a p o c o , e n o n v o l e v o a ltro c h e s fo g lia r le , sed e rmi a p a rl a re co l q u a d ro in s o g g io r n o , c a l i c e , si g a ro e d ’is te r ia il m io p r u r ito , il pens i e ro d i t e d o n n a fia m m in g a a lec c a r m i d ie tro l’o re c c h io d e s tro non v o l e v o n i e n t ’ a ltro c h e q u ello , e ca lm a r m i, volevo l ’ a sse n za d i d ia lo g h i c o n g e n te ch e fa s ch i fo volevo andar via dalla strada, il mio rifugio è appeso davanti al fuoco, volevo amar le poesie scritte sui muri, nient’altro che quello su flashback e romanzi post moderni americani, horror città, p e rc h é l a c a rt a h a b r u c ia to tu tti i te m p i e non re st a n c h e l e str u ttu re, n ien t’a ltro ch e q u ello q u e l l ’ o rro r d e l K u r tz co lo n n e llo , a h im è , no n st a n e l l a g i u n g la c h e è s o lo fa n ta s ia , non sta lì a d a r d a b e re a i ve g eta li r im p ia n ti, a h im è no, è intr a p p o l a t o i n h o r ro r c ittà , s o lo q u e ll’u o m o , (scrit t o re t e mp o l i b e ro p itto re n e lla s u a s ta n z a ) ed è t ro p p o t a rd i , m i h a s co n fitto in u n p ia n to , un capolavoro assoluto, mai richiesto per me modesto uomo c h e sì so n f a t t o , a g g o b b a to e d is p er a to a sc ri v e r n ien te p e r n u lla qu a n d o mi b a st a va n ien t’a ltro ch e q u ello .
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- d i R u b en s L a n z illotti -
reclusi
Gi u n g o n o a ltr i re c lu s i, p u n i t i p e r a ve r tr a s g re d ito . . . . . . rec lu s i is o la ti. R e c l u si c h e i m p re c a n o , p ro tes ta n o , p i c c h i a n o i p u g n i, m a n a te s u i m u r i, su lla p o r ta . S i u r la !!S i g r id a !! Gu a rd ia !! G u a rd ia !! C h ’ i n v o c a la m o g lie e fig li, si se n t o n o u r la re n o m i, se n t o a n c h e u n te r r ib ile u r lo c h e s p e s s o r ic o r re : Vo g l i o mo ri re , n o n c e la fa c c io p iù ! C o me u n ri t u a le in q u es to In fer n o . A se ra l ’ a n g o sc ia es p lo d e, p a s s i d is p e r a ti, si se n to n o s tr is c ia re , t ra u rl a , b es te m m ie e p ia n ti, si se n t e t r a s cin a re q u a lc u n o : E ’ la s q u a d re tta , i n f ra mez z a ta a i r u m o r i, l ’ u rl o d i u n u o m o c h e im p lo r a : B a st a ! ! ! ! ! ! ! ! No n fa te m i d el m a le. Uom i n i c o me b a mb in i, c h e im p re c a n o la m a d re , a v o l te p iù s m o r z a ti,
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l e u rl a d i d o l o re, m i s ta n n o a s s illa n d o , si se n te la lo ro ec o . Un ’ u l t i ma d is p er a ta co llu tta z io n e, p o rt e c h e ve n g o n o s b a ttu te, t i n t i n n ii d i c h ia v i. S c e n d e il s ile n z io , l’ango sc i a d e l l a so l id a r ie tà , p e r v a d e l’a m b ie n te, u n a l o n t a n a . . . fie v o le p ro te s ta : “ In fa m i” P o i i l n u l l a , s o lo d is p er a z io n e, f i n o a d o m a n i, a l l a p ro ss im a “ s q u a d retta ” , a l l a p ro s s im a p u n iz io n e . A v o l t e p re mo i p a lm i s u lle o rec c h ie, p e r i mp e d ir m i d i s e n tire . - d i D a r io P ro vic ini -
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terminali
a g g ra p p a n d o ci l’u n l’a ltro c o n u n g h ie e n e r v i c a mmi n i a mo s ta n ch i v e r s o il b a r a tro n o n sa p p i a m o c h e s ia m o tu tti ma l a ti te r m in a li n a t i c o r ro tti e co r ro s i d a u n m o r b o cro n ico l a p e lle r in s e c c h is ce i se n s i s i a tte n u a n o le ossa cedono c h i n o n c e la fa a ssu me q u a l c u n o p er fa r s i p u lire il c u lo e f a rsi t ra sp o rt a re s u u n a s ed ia a ro telle i p iÚ fo r tu n a ti se n e va n n o c a d e n d o d a u n a s c a la m en t re c e rc a n o d i s o s titu ire u n a la m p a d in a men t re si i l l u d o no d i e s s e re a n co r a g io va n i me n t re sp e ra n o d i e s s e re im m u n i a lla vita a l la ve c c h ia ia e a lla m o r te - d i Ma u ro B ellic ini -
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il circo è finito
Ogni alba o sse rv a i l mo m en to in cu i m i a d d o r m en to , ogni a lba m i c h i u d e g l i o c c h i, m i a b b a n d o n a a l s o n n o , o gni a l b a è u n p u n to .
F ras tuoni d i l a t t i n e p i e g a te , le n z u o la m a cc h ia te , m a ttine assonnate, a v a n za n o i n d irez io n e d i a c c a m p a m en ti d i pe nsi e ri che ru b a n o d e se rt i a l ca o s crea to d a b a n co n o te c he di ventano mo n e t e d i me ta llo in u tili ch e b a lla n o in ta s c he d i jeans e sb a t t o n o su i c o g lio n i re n d e n d o li im p o tenti.
So t t a n e b i a n c h e co p ro n o il n ero m is te ro . So t t a n e b i a n c h e s v e s to n o im m a g in a z io n i.
Libero v e n t o c h e so l le v a s v a n is c e la s c ia n d o q u iete .
Era lug l i o , f o rse a g o s to , er a m a g n ific o , er a a m o re .
Piedi nu d i so n o zi n g a r i ch e r a c c o lg o n o c h icc h i d ’u v a s ca l zi f i n i t i n e i n o s tr i ca lici d i m e n ti r a p ite .
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M enti com e p o l a ro i d sc a tta n o r ic o rd i is ta n ta n e i d i imm ag i n i c o n b o rd i d i v ita b ia n ch i.
Un a t t i mo è v is s u to , s i è co n s u m a to . Un a t t i mo c o n t i n u a a e s s e re p res e n te in m e . U n attimo d i b i rra , si g a rette , p io g g ia , p r im a v e r a d i pie tre di s guardi p ro n t i a f ra n tu m a r s i tr a lo s p a z io c h e s epar a i n o st r i o c c h i s u n o i.
Se giochi c o n l a mi a v i ta p erd i o vin ci u n c a lcio in c ulo.
E clissi osse rv a n o c l e ssi d re , il tem p o d i s a b b ia ch e s epar a l ’ i n c o n t ro d i co r p i in via g g io . Pen si e ro d i c l o w n s tr u c c a to , il circo è fin ito .
- d i G er v a s o Cur tis -
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vivo nell’area
Vivo n e l l ’ a re a se t t e c e n to tren tu n o . D ivis io n e u n o . Vi v o ? Vi v o c o me viv e u n p ez z o d i le g n o . M a g a ri u n t e mp o v iv e v o , m a n o n r ic o rd o . Mia m o g l i e è u n p o rta fo g lio s d r a ia to s u u n lettin o . M i o fig lio d e n a ro . M i stanno p o rt a n d o d a q u a lc h e p a r te, n o n m e n e fre ga un c a z z o d o ve m i p o rtano. N e l mi g l i o re d e i ca s i m u o io . For se n o n st o p e n sa n d o , o fo r s e p e n s o a l d e n a ro . S i c u ra me n te n o n s o n o q u i. M i f a n n o e n t ra re n e lla d im o r a d e l vu o to . Tè ? S p e r ia m o a lla c ic u ta . C a g o la m ia a n im a . S p e ro d i a v e rc e la a n c o r a u n ’a n im a . S e n n ò mi s o n c a g a to a d d o s s o . E r a ca m e r a . La mi a tes ta im p lo d e . Mi f o n d o a l v u o t o , a l n u lla , to r n o n ell’u n o . Vi v o n e ll’a r ia . R e sp i ra t e mi , b a s ta rd i, e s ta r n u tite m i. - d i D ie g o Yale -
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guardo il mondo dalla prospettiva di un posacenere pieno di mozziconi A l a b a ma g u a rd a la p a tin a
d i mo sc e ri n i m o r ti c h e r ico p re i v e tr i e p e n sa c h e l o sp e tta co lo o ltre la fin e s tr a n o n sa re b b e p o i ta n to d ive r s o Og g i si ri n c h iu d e n e l s u o s to m a co e si l e n zi o sa me n te s i a vv e le n a a n co r a A d A l a b a ma n o n p ia ce la g e n te No n p ia c i tu c h e l e c o n s e r v i s em p re u n p o s to p u r sa p e n d o c h e n o n s i p re s e n ter Ă N on le p ia ci tu c h e t i sf o rzi d i c a va r le d e l b u o n o p a rl a n d o d i u n fu tu ro v a n a g lo r io s o N o n le p ia ci tu c h e l a me tti co n tin u a m e n te su l t a v o lo o p er a to r io e t i n u t r i d ei s u o i tu m o r i N o n le p ia ci tu c h e l a r icu ci p e r b e n e N o n l e p ia ci n e m m e n o tu
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c h e l a ri n g r a z i c o n tin u a m e n te, n o n si c a p is c e d i co s a p o i N o n le p ia ci tu c h e u si i l t u o c a m p io n a r io d i c a z z a te p e r ri f i l a rl e i tu o i c o n s ig li s p icc io li Non le p i a c i t u c h e sp a c c i la tu a Ver s io n e d i ve r itĂ p e r la Ve r itĂ . A l a b a ma d o rm e in p o s iz io n e feta le a b b ra c c i a ta d a u n d ia v o lo e c o n u n c o l te llo s o tto a l cu s cin o . A d A l a b a m a p ia ce es s e re u s a ta e p o i d im en tica ta . - d i A lex a N icas tro -
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la “fumata� bianca
di Giuseppe La Micela su fb: GLMart - Comics, Arti Blasfeme, Astratte e politicamente scorrette Spa.
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“la vita oscena” di Aldo Nove recensione
“Le storie vengono da un luogo lontano dove siamo già stati. F o r s e n o n n o i. F o rse n on e s a tta m en te n o i. R a c c o n ta n o d i p ro v e . D i m a d r i. D i p a d r i. I niz i e m o r te. E p o i d i n u o v o l’in iz io . C o me s i es c e d a l fu o c o . C o me si a t t r a ve r s a n o le fia m m e . Co me o l t re a l f u o c o c i s ia u n ’a ltr a lu ce . Come d i e t ro o g n i p erd ita c i s ia u n a r in a s cita . Come il mo n d o c o n t i n u i a d a p p a r irci b e llo e co m ple tam en te in c o m p re n sibile . M e n t re sc r iv o q u e s te p a ro le. M e n t re q u a lc u n o le leg g e . ” P ar tendo d a l l a f i n e . Così iniz ia “La v i t a o sc e n a ” d i A ld o N o v e . U n a fin e a n nunci ata e una mo rt e f u l mi n ea : “ M io p a d re m o r ì a ll’im p rov v iso, di ictus. Gl i so p ra v v is s e m ia m a d re , m a la ta d a a n ni di cancro. […] S a re b b e d o vu ta m o r ire p r im a lei. In ve c e m or ì l ui . Mia ma d re l a p re se c o m e u n ’o ffe s a in im m a g in a b ile .” P ar tire dall a mo rt e p e r ra g g iu n g ere le n ta m en te la v ita. Inizi are con il b u i o , u n b u i o to ta le , p o p o la to d i o m b re ed e ntit à che pren d e n d o t i p e r ma n o , ti fa n n o s tr a d a v e r s o il n ulla. U n nulla a l sa p o re d i a l c o o l, p s ic o fa r m a c i, d ro g h e e s e s s o est rem o. U n a c o n t i n u a r ice rca d e lla m o r te, in tu tte le s ue sf umature.
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“ Una volta a rri v a t o l ì , e b b i d e lle in ce r te z z e ” s c r iv e . “ S tr insi com unqu e u n ’ e st re mi t à d el g ro v ig lio d i cr a va tte a una t rav e e pro v a i a sa l i re s u u n s a s s o . No n ero m o lto abile nel lo s trin g e re i l c a p p i o e m i ve n iva n o in m e n te d e lle im m ag ini che n o n mi sa re i a s p etta to . U n a s u tu tte m i o s s e s si on ava. Qu e l l a d i mi a zi a c h e m i p rep a r a va d a m a n giare i sof ficini. Pro v a i d o l o re p en s a n d o a m ia z ia ch e m i a v re bbe cucinato da ma n g i a re p er n u lla , p e rch é io m i s a rei u cc is o. D ecisi di la sc i a r p e rd e re e ca m m in a i v e r s o la s ta z io n e de ll a funivia a b b a n d o n a t a . ” L a dannata ri c e rc a d e l l a m o r te ch e p o r ta lo s cr ittore ad arc hitettare u n a mo rt e a n a lo g a a q u e lla d i G eo rg e Tr ak l, suo poeta p re f e ri t o d i a l lo r a , ch e s i s u ic id ò c o n u n ’o v e rdose d i cocai n a . “ C ’er a s cri t t o su i l i b ri q u e l q u a n tita tivo . D ec is i c h e m i s arei s uicida t o c o me l u i . ” E p o i a n co r a “ L a co ca in a e s plos e , dentro di me i mme n sa . Ma n o n la m o r te . No n fu la m o r te ad aprirmi le su e b ra c c i a . ” E poi la d i sc e sa n e g l i in fer i, in b a s s o , s e m p re p iù giù. U n sus segu i rsi d i e v e n t i in tr is i d i d iv in a o s c e n ità , il s e s s o est rem o co me u n i c o me zz o d i a u to a n n ie n ta m en to , la r ic e rca della m o rt e a t t ra v e rso d i e s s o , u n tu n n el fa tto d i e c c itazi on e, di uo mi n i , d i d o n n e, d i tr a n s , d i v ite ch e s i in cas tr ano tr a loro , sa l t a n d o d i v o lta in v o lta l’u n e n elle e s is te nz e del le altre. “ La vita osc e n a ” è u n l i b ro v e ro , c r u d o e vis c e r a le, s c r itt o c on la c o n sa p e v o l e zza d i ch i h a a ttr a ve r s a to le fia m m e , e con qualc h e c i c a t ri c e , n e è u s c ito fu o r i. D e s c r iv e i l filo sot tile che d i v i d e “g i u sto ” d a “ s b a g lia to ” , filo c h e le nt am ente, p a ro l a d o p o p a ro la , s i s c io g lie , s ca cc ia n d o v ia i m oralis mi e l a sc i a n d o f l u ire lib e r a la v e r ità d i q u e llo c he
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è stato, tr a l e p a g i n e . “ P a ssarono g l i a n n i . M i is cr is s i a F ilo s o fia . F e c i d i tutto per dimenti c a re i l mi o i n fer n o . P u re , c ’e r a . E r a d e n t ro di m e. Er a la mi a g u a ri g i o n e . [ … ] Ma una s to ri a l a d o v e v o r a c c o n ta re . Q ue sta. Q ue lla che a v re i d o v u t o , vo lu to d im e n tica re . L’ avrei do v u t a ri c o rd a re c o n la m a s s im a c h ia rez z a . Nei dettag l i . P erché era st a t a . P erché era u n a st o ri a . ” - d i G ia d a D i L e llo -
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letalLetame recensione
L etalLetam e c o n i l su o n u o vo a lb u m ‘Il L e ta m e e la cam e r a oscur a’, Il t aglio de l l a l i n e a . U n Mc s am u ra i c h e v i v e n ell’o cc id en te c o m e lo co n os c e t e ma or ma i t o t a l me n t e e s tr a n eo a d es s o . C o m b a tte la s ua bat taglia co n t ro l ’ i n f o rm a z io n e d e lla T v ch e ci ip n o tiz z a sca r icando n e l l e n o st re te s te q u in ta li d i n e w s d i m e rda, news all’a p p a re n za p e rc h é s o n o n o vità co s tr u ite n elle re t rovie deg l i st u d i t e l e v i s iv i, s a reb b e m eg lio d ire s tudi di m an ipolaz i o n e me n t a l e . Ma d a b u o n s a m u r a i (u n s a mur ai occidentale è i n d i sc i p l i n a to , s a p p ia te lo !) L eta lL eta m e e la sua cricca sp u t a n o su i c o m p o n en ti d e lle c o r p o r a tio n s . (C i pi ace! Ci p i a c e ! ) L a via del sa mu ra i è c o m u n q u e co m p les s a m a a u to c o sc ie nt e, una vo l t a c h e si è p res a c o n s a p e v o lez z a d el p ropr io ruo lo di d i ssi d e n za e sc o n n e tte n d o s i d a l flu s s o (c h e tutt a la gente se g u e ) si re st a s c o n n es s i. L’m c in fa tti s i s e nte come un p i a n e t a d i sp e rso n ell’u n iv e r s o a lla r ice rca di un si stema or b i t a n t e c h e d i a e q u ilib r io a q u es ta m e s s in sc e na uni ver sale , i l p i a n e t a si d a in p a s to a lla m a ter ia o s cu ra c ol f i ne di r itro v a rsi . P er un gio rn o b u o n o . Meno male c h e c ’ è q u a l c u n o c h e ci r ico rd a ch e il d o m ani sarà un gio rn o b u o n o . E m e n o m a le ! S e s e i u n p re te ins ide
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non ascolta re q u e st o p e zz o , ti p re n d e r à d i s ic u ro la c r itic arel la (non c a g a re l l a ) e c o n d a n n e r a i q u e s to b u o n m c a ll’inf ern o! E all o ra c h i sa re b b e il c a ttivo d a q u es te p a r ti? Ma il nostro mc , o v v i o ! C’è un vei c o l o sp a zi a l e d a ll’a ltr a p a r te d ella tr a c c ia c he em ette stil o su st i l o e n u tre l’a s co lta to re d i fa ls a s p e r anza (falsa!) , c o n sa p e v o l e d i tro v a r s i in u n p o s to to ta lme nte sba gliato p e r t u t t e l e c ad u te a c c u s a te s i a p p ella a lla m usi ca come a n c o ra d i sa l ve z z a p e r e v ita re il v u o to vis iv o a cui ci educ a l ’ a p p a re n za e v i p o r ta s u l p a lc o d e lla co mpre sen za provo c a n d o i n f a rt i fu lm in e i e tr a g h e tta n d o v i con lui al l ’altro mo n d o ! C a zzo ! Ma affinch é c i si a u n g i o r n o b u o n o re s ta c a lm o s a lvandos i e sa lva col u i c h e l o a sc o lta . F or se è il ‘ c a so ’ d i d i re c h e i p re ti ce l’h a n n o d a vv e ro m andat o all’in f e rn o ! E t u prete n o n a sc o l t a re , re s ta d o v e s ei. Tut to qua. D ov e erava mo ri ma st i ? Ah s i, a l tr a g h etta to re d i a s c oltat ori. Col s uo flo w l i q u i d o se m b r a d i n a vig a re n ell’A d e, lo s tile è criptico e n o n si c a p is c e b e n is s im o d o v e s ia m o s e non f osse che la d e st i n a zi o n e ce la s u g g e r is c e p ro p r io l ’m c D estinaz io n e 6 6 6 . S e mb r a p ro p r io c h e s tia m o p e r e ntr are al l ’infer no , i l v i a g g i o v i e n e res o p o s s ib ile a ttr a v e r s o l’am pl i ficazion e d e i l i mi t i t e r re n i p er m e z z o d el T H C . Ci s i las ci a a l l e sp a l l e u n a te r r a ch e p ro m u o v e s o lo SU CKER (s uc c h i a t o ri d i a n im e ? ), p e rch é s o lo c h i h a contatti con i conta n t i p u ò so p ra v v iv e re. L’m c s a d i n o n es s e re un
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D orian Gra y q u a l u n q u e e ve d e le m a s c h ere d i p la s tica de ll a gente e le v e d e p e rc h é s a d i e s s e re s ta to p a r te d ella m as sa : ‘Ero u n f i n t o p re so a b en e, s e m b r a vo u n p a g lia cc io’. Casca la ma sc h e ra e d è tu tto q u a , s e m b r a d i e s s e re in un l i mbo e no n si sa c o sa su c c e d er à . Co m e ci s u g g e r is c e l’m c asp ettiamo c h e t u t t o si m o s tr i e p o i tr a r re m o le n o s tre c oncl us ioni. F uori o de n t ro . Si amo sulla t e rra , c ’ è ma lin co n ia . L’ mc r acco n t a i g i o rn i p a s s a ti, re n d e n d o s i c o n to d i e s s e re sem pre st a t o u n v i si o n a r io e d i n o n es s e re m a i s tato asc oltato, e a n c h e a d e sso ch e s ta la n cia n d o l’S O S n e s s uno sembra as c o l t a rl o . L’ mc è to ta lm en te a lien a to d a l co n te s to F U ORI e si ri n t a n a DE NT R O le s u e em o z io n i, q u e s to lo porta a sco n t ra rsi c o n u n d u b b io a tro ce : F u o r i o d entro? Non s a cosa f a re , l ’ u n i c a s o lu z io n e s e m b r a d ir s i è q u e lla di t rov are un h a b i t a t d i v e rs o . Scappato d a l ma n i c o mi o in cu i l’a v e v a n o r in c h iu s o a forza puntand o g l i i l p i o mb o a d d o s s o a d es s o s i re n d e c onto di e ssere u n a v o l p e , p i ù fu r b o d e g li a ltr i e fo r s e è p ropr io questa furb i zi a a d e sse re il fa rd ello p es a n te ch e lo f a arran care s u l l a t ra c c i a . S i c red e m ig lio re d i a ltr i? A l l ’appare n za se mb ra d i s ì, a m m e tte in fa tti d i es s e re indi f ferente n e i c o n f ro n t i d i c h i n o n s i d ifferen z ia . M a è una vol pe e sta i n g a n n a n d o l ’a s c o lta to re . Ci sta com u n i c a n d o d a l s u o ch io s c o , p rep a r a n d o co ck tail di i nchiost ro p e r f a r u b ria ca re i p re s e n ti, m a n o n è il s olito chi osco fest o so . I l c h i o sco è tr is te. L a gente n o n l o c a p i sc e , e d è la s tes s a g en te a d a cc us ar-
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l o di presu n zi o n e , q u e l l a s tes s a g e n te a cu i g r a tu ita me nte st a dando d a ri n f o c i l l a rs i n o n o s ta n te lu i s tes s o s ia ne lla m erda tota l e c o n p o c h i ssim i s o ld i. L a le a d e r s h ip lu i n on la vuole, se v o l e rl a si g n i f i c a fa r s i in c o ro n a re d a tu tti que s ti t i pi sciatti c h e p ri ma l o s m e rd a n o , p o i g li freg a n o i tr ic k . Si , s i s ente c h e si a mo su l p ia n eta te r r a , c’è fa ls ità . L a camera o sc u ra . Non dorme . I l n o st ro mc è u n a n im a le n o ttu r n o , u n gufo appollaiato su u n a l b e ro s e c o la re. E g u a rd a d a ll’a lto de lla sua r agion e t u t t i g l i a sc o lta to r i. L a tr a cc ia è u n a r a ffic a di pugni in fa c c i a c h e t i f a n n o ve d ere le s telle . E ch e s telle ! Tut ta la ge n t e c h e p a rl a e p a r la e p a r la s en z a d ire n ie nte adesso lo o sse rv a , v e d o n o u n b o x e r s u l r in g p ien o d i liv idi f orte come n o n ma i c h e in v ita a s a lire i p re s e n ti p e r dargl i ene di s a n t a ra g i o n e . S tu fo d i tu tta q u es ta m es s in sc e na t eatr ale ch e è l a v i t a i n iz ia a fa re s u l s er io . Me tte il proget to per i sc ri t t o e l o f a d a n d o in iz io a l s u o n u o vo a lbum “ I l letam e e l a c a me ra os cu r a ” . S em b r a r ie s c a a le g g e re i pensieri ne l l a t e st a d e l l a g en te en tr a n d o n e lla n o s tr a c am era oscur a b u t t a n d o v i a la m e rd a c o n cu i la fa ls a i nform azione ci h a ri e mp i t i , s p a z z a tu tta la s p a z z a tu r a . F i uta com e u n c a n e d a ca cc ia tu tti i ‘r a p p u s i’ co n fus i e non ha pau ra d i n e ssu n o , è to ta lm en te c o n s a p e v o le d el s uo f l ow. L’anima i n o n d a c o m e u n fiu m e in p ie n a s u lla tr ac c ia. Q ue sto alb u m è u n ’ u n i v e r s ità e l’m c p ro fes s o re d à a tutt i u na bella l e zi o n e d i K n o wle d g e (c o n o s ce n z a ) s p a r ando sul la mas sa i n o mi d e i m ig lio r i d e lla o ld s ch o o l, in vitando ad una bel l a ri p a ssa t a g e n er a le p erch é d en tro le te s te c ’è sol o confu si o n e .
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E caz zo! I c o l p i a rri v a n o e u c c id o n o , u n o d o p o l’a ltro, st en dendoc i p e r t e rra . ( Q u a n te s telle !) S e m b r a d irc i c he l ’i nferno è g i à i n t e rra : Me rce n a r i, c o m a n d a n ti in tenti a pri v atiz zare t u t t o , l a d ri d i m en ta lità . Co n i s u o i co lp i invi t a a sveg l i a rc i . E c a v o lo s e ci r ies c e . S u q u es ta tr ac c ia vol a di tut t o , se mb ra u n a ro ya l r u m b le . L i fa fu o r i tutti, uno dopo l’ a l t ro . Il boxer re st a i n p i e d i s u l p a lco in a ttes a d e ll’u ltimo av versar io: Un si mi l Lu p i n a cu i h a d a to tu tto il s u o a ve re e adesso non si t ro v a , se mb r a ch e q u e s t’u ltim o la d ro g li abbi a rubato t u t t o e si si a d a to a lla fu g a . M a è p ro p r io q ue s to si mil Lupin d i c u i n o n ri e s c e a fa re a m e n o il m o tiv o de lla sua lotta. E a d e sso l o a sp e tta , p er a cc a p a r r a r s i il titolo di cam pione i n c a ri c a . C h i s a r à m a i q u e s to s im il L u p in ? - d i N u e n n i Ne lla Z u en a B u e na -
per ascoltarli: soundcloud.com/letalletame
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valentina: padrona o schiava? recensione
Valentina: p a d ro n a o sc h ia v a ? P i ccole rif l e ssi o n i n e l c o n fro n to tr a d is e g n o e p a ro le. Chi non co n o sc e l a b e l lis s im a fo to g r a fa , p ro ta g o n ista di G uido Crep a x ( M i l a n o , 1 5 lu g lio 1 9 3 3 – Mila n o , 3 1 luglio 2003: fum e t t i st a ) , Va l e n tin a R o s s e lli? U n’icona d i se n su a l i t à e fe m m in ilità , lib e r a d a o g n i s c he m a, com pre so q u e l l o se ss u a le ; co m p lica ta , e m a n cip a ta, indi pendente, i n t e l l e t t u a l e, r ie s c e a n co r a o g g i a fa r impaz zi re gli uo mi n i e d e sse re p res a a m o d ello d a q u ella par te del l’universo f e mmi n i l e ch e la ve d e co m e s im b o lo pe r le pro prie r iv o l u zi o n i . Mi piacere b b e p o rre l ’ a c ce n to s u l fa tto ch e q u a n d o u n pe rson aggio, d i se g n a t o o ra c c o n ta to , en tr a a fa r p a r te de lla vi t a di ogn u n o se mb ra p o te r p ren d e re p a r ve n z a d i cor po, dal la car ta o d a l l e p a ro l e e co s ì res p ir a re d e l p ro p r i o re spi ro. L a bravura d i C re p a x è s ta ta q u e lla , fo r s e . G ià il s e m plic e f at to di ren d e rl a l ’ u n i c o e s e m p io , n e lla s to r ia d e l F u m e tto, di figura c h e i n v e c c h i a p a r i p a s s o a ll’a u to re m i p a re indicat ivo. E ’ q ues to c h e o g n i a rt i s ta v o r re b b e ? Ved er s i s u rc las s are dal person a g g i o c h e i n v en ta ? E ’ questo c h e i l p o e t a d es id er a ? E s s ere m e s s o in om br a dal le s ue st e sse p a ro l e ?
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Cre do che i l b u o n Gu i d o n e p p u re s o s p etta s s e il s u cc e s s o che la sua i c o n a a v re b b e p ro d o tto , il cla m o re ch e a v re bbe suscitato n e g l i a n n i a ve n ire , q u a n d o , n el 1 9 6 5 , d e buttò sul le pagin e d e l l a ri v i st a ‘L in u s ’, in c u i la b ella d o n na dal cas chetto c o rv i n o – si mi le a q u e llo d ella d iv a d e l c ine m a m uto Louise B ro o k s - è p e r s o n a g g io s e c o n d a r io a l fia n c o di uno dei futu ri p ro t a g o n i s ti d ella r ivis ta ‘Co r to Ma ltes e ’, il cri tico d’a rt e P h i l i p R e m b r a n d t, a lia s N eu tro n (s u p e re roe dot ato del p o t e re d i i mmo b iliz z a re p e r s o n e e o g g e tti a ttr averso lo sg u a rd o ) e a l t ro ca p o la v o ro d el m a es tro . No, non cre d o so sp e t t a ss e! Cre do che q u a n d o u n a r tis ta c rea s e g u e s e s tes s o , i l s uo sen tire più p ro f o n d o , se n z a c a lco lo , r a g io n a m e n to , inte ress e. Il fa t t o c h e i l F u m e tto s ia , tr a le m o lte a r ti, que llo che im med i a t a me n t e ri sp ec c h ia la s o c ie tà (e in q u es to c as o l ’ambienta zi o n e è q u e l l a d i u n a M ila n o m a i e s p o s ta, m a pre sente e v i t a l e ) a b b i a co m u n q u e in q u a lc h e m o d o c ontr ibui to a ren d e re u n a d o n na d i c a r ta , g e n er a lm e n te in b ianc o e nero, un mi t o . L a dom and a su c c e ssi v a c h e n a s c e s p o n ta n ea è q u e lla c he chi ede com e ma i u n a st o r ia a d is eg n i, s e p p u r s tu d ia ta , part i colareggi a t a , p o sse d u t a in tu tto d a ll’a r tis ta e res a con la sap ienza d e l g e st o , p o ss a m a n te n er s i a ttu a le e v iv is s im a at t r aver so i l t e mp o . L’ u n ica s p ie g a z io n e c h e m i s o v v ie ne è quella che l a v e d e i mme r s a co m p leta m e n te n e lla q u o t idiani t à, una q u o t i d i a n i t à c h e p u ò a p p a r ten ere a tu tti. Vale nt i na vive, la v o ra , a ma , so g n a co m e u n a d o n n a c o m u n e . H a
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un figlio d a l c o mp a g n o p u r n o n es s e n d o s p o s a ta , s ubis c e i l f as cino d e l p ro i b i t o , s i a r r a b a tta tr a la v o ro e fa m iglia, t ra des ider i o e re a l t à . C o m e o g n i d o n n a , o g n i u o m o , o gnuno di noi. E n o n è q u e st o c h e d o vreb b e fa re a n ch e la poe si a? Entr a re so t t o l a p e l l e d el le tto re c e rca n d o d i s p ie garne le inqui e t u d i n i , i d e l i r i, i b is o g n i? E s s e re lo s p ec c hio di una rea l t à re sp i ra b i l e ? Tr a s fe r ire d a l p o e ta a l le ttore , con s incer i t à e u mi l t à , q u e lle ch e p o s s o n o es s e re le s te s se p roblema t i c h e o d a r v o c e a g li s te s s i s o g n i e id e a li ? D a qui il passo è b re v e , t u tta v ia n o n è d a d im e n tica re che il m ae stro co n f e rì a l l a su a e ro in a p a r ti d i s é, d e l s u o m o ndo, t anto da fa rsi ri c o n o sc e re n e lla le ttu r a d e l p e r s o n a g gio e cos ì, com e d o v re b b e f a re il p o e ta , a g g iu n s e va lo re a ll’ide a m ettendo tu t t o se st e sso n ella s u a crea z io n e. S en z a s conti, pentimenti, c o mp ro me ssi . Valentina a ma i l j a zz c o m e l’a m a G u id o , Va len tin a v a a v e dere film d i F e l l i n i , K u b r ick , le g g e B ec k e tt, p o r ta il cognom e dei fr ate l l i R o sse l l i – a ttivis ti d e ll’a n tifa s cis m o ita liano – e le tavo l e d o v e v i e n e r a p p re s e n ta ta m o s tr a n o u n a te c nica is pir ata a l l ’ a rc h i t e t t u r a e a l cin em a , c a m p i c h e Cre pax conos ceva b e n e e c h e g l i p e r m is ero d i re n d e re il F u m e tto di quegli ann i l i b e ro d a l l a s ta ticità c h e g li er a a b itu a le . E ’ uno s ca mb i o , q u i n d i ? L’a u to re c rea u n p e r s o n a g g i o e il per sonagg i o t i e n i v i v i i r ifletto r i s u lla vita d ella m a no c he l ’hanno cre a t o ? Il p oeta dà a l l a l u c e p a ro le c h e a llo s te s s o m o d o r a c c ontano di lui? E si st e re b b e l ’ u n o s e n z a l’a ltro ?
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Q ue sto è il p u n t o . Valentina n o n è p a d ro n a e n o n è s c h ia v a . Va le n tin a è lav oro, sudore, ri c e rc a , ma a n ch e c u o re, d e s id er io , im m a ginazi on e, sinc e ri t à . Va l e n t i n a r a p p re s e n ta l’o p er a d ’a r te c he non s arebb e p o t u t a n a sc ere s en z a la cu r a , il s en tire , le c onoscenz e d e l l ’ a u t o re e l a s u a fo r te p er s o n a lità . Va lentina pot rebbe e sse re u n d i p i n to d i S ch iele , u n film d i Tr u ffaut, un r acconto d i K a f k a . Un a p o es ia . A n ch e la vo s tr a . - d i S a b r in a L o n gar i p h _ G u id o C re pax Fonti: - S i to u fficia le a rch ivio G u id o Cre pax - ar ticolo d i F ra n c e sc a C a p u to (g u id o crep a x e la milano d i v a len tin a a lla g a ller ia n u age s )
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books dependence
illustrazione di Fabiano Leone
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manifesto del cattivo gusto
Gra zi e p e r l a b i r r a e p e r la d is a tten z io n e, gr az i e p e r i l g ra d o d i e s tr a n e ita ’ ch e ci u n is ce . C h e d i re , n o n h o n ie n te d a d ire . M i d i si n t e re sso C O N C U R A d el m o n d o , d e l l e vo s tre o p in io n i , d e i m iei fa llim en ti. M e n t re p a ss o i g io r n i in le ta rg o , n e l l a l e g g i a d r ia d ella m a lin co n ia . Q u alcuno mi h a d e t t o c h e l’im p o r ta n te n o n e’ s a p e r s c r ive re b e n si ’ d a re em o z io n i. Tro v o t u t t o q u es to u n a p u tta n a ta . Cre do inve c e u n ’ a l t ra c o s a , o vv e ro ch e l’in tim is m o a n noi. ( s o tte r a n e i tim o r i fuori di moda) B isogna a v e re l a g i u st a a ttitu d in e, n o n il g iu s to ta le nto. C u ra t e l ’ i mma g in e d e i vo s tr i a va ta r d e c o l l a te co n r ya n a ir, v i e d e o c h ia m a te co n s ky p e, a u t o c o n e ser v a tev i s u g ro u p o n e si cazzo, cos a sareb b e q u i n d i LA p o e s ia , s e n o n tr in c e r a r s i a l di la’ DI un a z o n a ro s s a i mm a g in ifica ? I n es is te n te? Il poeta e’ u n a f i g u ra o r m a i s o r p a s s a ta , a d o g g i e ’ m eglio e ss e re cro n is ti.
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E ’ me g l i o d e scr iv e re u n h ic et n u n c , u n q u i e d o ra s p o rco , c r u d o , d ire tto . E d u n q u e cro n a c a s ia : N i e n t e d o m a n d e re to r ich e, n i en te p e n s ier i. So l o u n ’ o v e rd o s e d i va cu ita ‘ m ed ia tic a , d i f a st fo o d s e n tim e n ta li. Do w n l o a d a n f e ta m in ic i in fo r m a to m p 3 , c a t a r s i e p ilettic h e, su a sc i u g a ma n i s p o rch i d i v o m ito . F a r m a ci, a llo p a tia , me g a lo m a n ia p o lig a m ia . I l f e n o me n o b a tte il n o u m e n o . Ed ancora.... Wa l t e r B e n j a m in a ve v a v a ticin a to la ri p ro d u c i b i l ita ’ te c n ica d ell’ a r te. Qu e st a e ’ la p o ies is d e l 2 0 1 2 : u n a c ro n a ca s in tetic a , scarna, v e rb a l m e n te a n o res s ic a . U na crona c a d i n o t t i e st r a d e s em p ite r n e e s em p re u guali, d i so r r is i ip o c r iti e d i s g u a rd i, c h e se mb ra n o ca m p es tr i a d d e s tr a m e n ti. C ro n a c h e d i An a lg e s ic h e b r u ttu re e F i a b e s ch e s o s ta n z e - d i L ib e th Mis s lib eth L ibe t -
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siamo previsti
Si ate impre v e d i b i l i , u n b er s a g lio m o b ile è p iÚ d ifficile da col pire di u n b e rsa g l i o f is s o . Vi sondano , v i a n a l i zza n o , v i p re v e d o n o r iu s ce n d o a guidarvi dove v o g l i o n o l o ro. Vi influenz a n o q u a n d o c o n s u m a te , vo ta te , leg g e te , a s c oltat e, viaggia t e , p a rl a t e , sc r ive te . B i sogna esse re i mp re v e d i b ili a n ch e p e r s e s tes s i, n o n av e re punti fissi. Invece ved o so l o g e n t e p rev e d ib ile a n ch e q u a n d o v u o le e s sere alter n a t i v a a l si st e m a d o m in a n te. P oeti male d e t t i , b e a t g e n e r a tio n , a lc o l, d ro g h e . Tat uaggi, p i e rc i n g , l o o k a lter n a tiv o . Moto cus to m, b i rra , ro c k cla s s ico . Veg etarian i , a l i me n t i b i o lo g ic i, v ia g g i e s o tici. O gn i strad a è g i à c a t a l o g a ta , r ien tr a in u n a ca teg o r ia a cui vendere p ro d o t t i : l i b r i, m u s ica , a lco l, d ro g h e, cib o biol ogico, via g g i , mo t o c i c l ette , e c c , e c c . Si ete solo n i c c h i e d i me rc a to s e s ie te p re v e d ib ili, s a p ranno t ut to di voi , sa p ra n n o c os a fa rete p r im a a n co r a ch e lo fac ci ate, vi co n o sc e ra n n o m e g lio d i vo i s te s s i. Corriam o n u d i f u o ri d a g l i s c h em i e p is cia m o s u g li s che r m i. O a nche no , c o me c a zzo vo g lia m o , n o i. A utenticam e n t e n o i
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- d i A n d re a s F in o ttis -
herrgotsacrament!
P ro pr io pe rc h é u n a st ru ttu r a s im ile s ia es is tita n o i c om e genere uma n o f a c c i a mo s c h ifo . E f o rse il Do k t o r I n g e n i e u r P a n n w itz ci g u a rd a a n c o r a c om e ani mali in u n a t e c a , c o m e p e s c i n e ll’a cq u a r io . P overo Pr i mo , c h e h a p re fe r ito g etta r s i d a lle s ca le e m or ire, dopo av e r sv o l t o i l su o s er v iz io a ll’in fe r n o . Magari Pe t ra rc a e ra u n p o ’ u n fe m m in ello , co n il fiore sul l’orecch i o me n t re p a s s e g g ia va p e r le c a m p a g n e e s c opava con l e g i o v a n i c o n ta d in ette p ien e d i p e li a ll’epoc a. U n vero Da n d i , u n v e ro r a d ica l c h ic. Il c am pion e se n za d u b b i o e r a B o cc a cc io , c h e v e n d e v a la f rutta al ba n c o d e l p a d re n el m erca to r io n a le. Co n u n s orri so m esch i n o e l a b a t t u ta fa cile , tip ic o d e l c o m m erciante af f abulatore , c o n mo l t e m a s s a ie il s e r v iz ie tto s e l’e r a s e m pre m erita t o . H emingwa y e Wa l l a c e h a n n o p refe r ito a m m a z z a r s i, n on c e l a f acevano p ro p ri o p i ù a s ta re in m e z z o a q u e s to s ch if o, e d è un peccat o , sp e c i e q u a n d o h a i d im o s tr a to d i s a p erci s tare i n questo sc h i f o . E ’ stato de t t o p e r a n n i c h e S v e v o n o n s a p e v a s c r iv e re , lo di cevano s o p ra t t u t t o i cr itic i d e lla s u a ep o c a , p e r ò Italo sap eva scri v e re , p i ù d i q u e ll’o p p io m a n e d i D a n te . E poi Svevo era u n f e t i c i st a d e i p ied i fem m in ili, o a lm en o u n o de i pri mi che lo h a f a t t o c a p ire .
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Verga che e ra u n c a p ro n e s ic ilia n o , q u a n d o lo p o r ta v ano nei salotti c u l t u ra l i , d o v e il s u o c a p o la v o ro I M a la voglia veniva den i g ra t o , e ra sem p re in c a z z a to e tu tti lo g uardavano m ale, c o me se n o n s i m e r ita s s e d i s ta re c o n l’e lite cul turale, q u a n d o a l u i p ro p r io n o n g li fre g a v a d i que lla m erda. Men t re F l a u b e rt in F r a n c ia fa ce v a u n p o ’ il c az z o che gli pare v a . B ukows ki è a n d a t o a v a n t i c o n u n o s to m a c o m a la n d a to , dist rutto dall ’ u l c e ra e p o i r im es s o in s e s to , è s ta to s e m pre un buon fig l i o d i p u t t a n a a n c h e s e n o n er a ve r a la s tor ia del l’alcolismo e d e l t ro m b eu r d e fem m e s . H a n k a m a v a la vi t a e ama v a l e d o n n e , p e r ò s p es s o e r a u n p e z z o d i m e rda. Tasso per il t ro p p o g e n i o l’h a n n o d o vu to r in c h iu d ere. Mi ller s i p a g a v a l e p u t t a n e co n i s o ld i d e lla m o g lie. D ’ Annunzi o e ra u n p u t t a n iere in d iv is a m ilita re ch e s cr iv e va poes ie. La c o sa mi g l i o re c h e g li è r iu s cita , e n o n par lo de “il piac e re ” e n o n p a r lo n e m m e n o d i F iu m e, è s tata la sorvolata s u M o n t e c i t o rio c o n il s u o a m ic o e p ilo ta Guido Keller. Sca ri c a ro n o u n p ita le d i m e rd a s u i te tti d i M o nte c it orio per p ro t e st a c o n t ro il g o ve r n o . Cer to fium e è st a t a u n a ro b a s en s a z io n a le, s tip e n d io statal e a chi si d e f i n i v a a rt i s ta , z o cc o le a b u o n m erca to , indipendenza e g e n t e f o t t u t a m e n te u b r ia ca d i “ S a n g u e Mor lac co” uno ch e rry b ra n d y t i p ic o d e lla z o n a co s ì r in o m in a to da d’Annunzio . Keller, che e ra u n p i l o t a p a z z o ed e s p er to , u n g io r n o c on
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l ’aereo col mo d i p ro v v i s te p e r r ifo r n ire F iu m e, p r ima di at t er rare il p e so d i u n ma ia le c h e s i p o r ta va a p p res s o s fondò il fondo d e l l ’ a b i t a c o l o , fu co s ì c o s tre tto a ll’a tte r r aggio usa ndo il ma i a l e c o me ca r re llo . N o n vi d ico q u a n d o ha m ess o pied e a t e rra l a f e s ta . L a s tor ia è p i e n a d i a n e d d o ti, e p is o d i. G l i s critto ri i n b u o n a so s ta n z a s o n o tu tti d ei p e z z i d i m e rda. D ei pezzi d i me rd a si mp a tici p e r ò . Che cazzo d o b b i a mo f a re n o i p er fa rci r ico n o s ce re, inv adere la Co rsi c a ? - d i F a b io Ca r ro cc ia -
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tonsille infiammate
L a televis io n e se n e st a a c c e s a in fo n d o a lla s ta n z a , c ol v ol um e vago, l o n t a n o , c o me s e ci s tes s im o a llo n ta n a n d o l’uno dal l’altro, p e rsi n e l l o sp a z io u n ive r s a le. L e im m a g in i c olorat e s i fan n o l a rg o c o n l a fo r z a p er e n tr a re n elle m ie ir idi semichius e , i l t e l e c o ma n d o p e n d e d a lla m ia m a n o in e r te , i n b ilico fra me e i l l e t t o d is fa tto e m a c c h ia to d i q u als ias i at t o puro e i mp u ro , c o me fo s s e il d ito d ’u n leb b ro s o in proci nto di s ta c c a rsi l e n t a m e n te e s e n z a v o g lia . N o n c’è null a in quella sc a t o l e t t a , o g g i. No n c’è il s e n s o d e lla v ita e nem meno q u a l c h e c o n si g lio u tile a r im o rc h ia re. S o lo c ondut tor i feli c i e ma mme c o n p a ro le s e m p re lu s in g h ie re v e r s o i l o ro figli c o n c o rre n t i ai q u iz c u ltu r a li. G u a rd a re la te le vi sione è c o me e sse re n e l d o r m ive g lia , o c o m e a ve r fum ato un bong. E’ l ’ a sso rb i me n to d elle tu e vo g lie e d e i tu o i de s isde ri che s i c o n v o g l i a n o co m e in u n a s p ir a le a cid a de ntro uno scher mo . Ti succhia l a l i n f a , t i p ro s c iu g a il s en s o cr itic o , ti addorm en ta. Q ue st a è l a t e l e v i s io n e. Mi alz o e v a d o i n b a g n o s tr a s c ic a n d o i p ied i, a cc e ndo la l uce anche se f u o ri i l S o l e m i o ffre u n a r a g io n e p e r viv e re , e mi guard o a l l o sp e c c h i o . Mi s o n o s ve g lia to c o n le to ns ill e infiamma t e , st a ma t t i n a . L a co s a ch e p iù o d io a l m ondo è an dare a l e t t o c o n l a t e s ta a p o s to e il n a s o v u o to e s v e gl i arsi con l a g o l a ra sp a ta , c a ld a , tu r b o le n ta , q u a n d o ogni deglutiz ion e è u n a ma l e d iz io n e a lla v ita . Sono infiamma t e , l e t o n sille . M e n e fa m a le s o lo u n a , a dirl a tutta, ma n o n è g o n f i a . E ’ c e r to ch e m i d à fa s tid i o, un f astidio ca n e . M i d à f a st id io tu tto in u n ce r to s e n s o . O gni cos a non si a d a me v o l u ta , n o n p u ò ch e s ca d e re n e l m io odi o. L e pe rso n e c h e p a r la n o d i c o s e c h e n o n g li h a i c hie -
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st o, s ono p e g g i o d e l ma l d i g o la , a d e s e m p io . A v o lte odio anche la mi a e si st e n za , p iù d elle to n s ille . S a n to D io , s iam o i m b allati se n za p ro t e zi o n i in u n a vita d a cu i n o n c ’è sc am po, s iam o u n u n g i ro v i z io s o c o s tr ittivo . A ltro ch e dalla m orte non c ’ è f u g a . S i a m o co s tre tti a viv e re. Tu tti i g i or ni: f estivi, lav o ra t i v i , f e ri a l i , fu n e r a li. In ve c e d o v rem m o pote r st ac care la sp i n a o g n i t a n to . L ev a rc i d a i p ied i p e r u n po’, sen za che si a so l o i l c e r ve llo a fa r lo la s cia n d o ti in balia del le s cimmi e e d e l l a mi s a n tro p ia . S a re b b e b ello p o ter s c e gl i ere la v i t a e l a “n o n v ita ” , in u n c e r to s e n s o . D ive ntare i nvulner ab i l i p e r u n p o ’ a lle m e c c a n ic h e s o c ie ta r ie, alle aut o che no n si f e rma n o p er fa r ti a ttr a ve r s a re , a lle to ns ille i nf iammate . Mi allonta n o d a l l o sp e c ch io , h o q u ella s en s a z io n e d i v ago m al di test a , e se p ro v o a s o ffia r m i il n a s o , o ltre a n on c avarci nulla , se n t o u n b ri v id o v ir a le lu n g o tu tto il c or po e m i rinnego . A cas a non c ’ è n e ssu n o , p o tre i d a r m i a ll’a lco l, co m e ie r i sera, com e l ’ a l t ra n o t t e , co m e tre p o m er ig g i fa . O i ngoz zarmi di q u a l c h e d i a v o l e r ia ch im ic a ch e m i d ia la s e ns azi on e illuso ri a d i e sse re g u a r ito . Ta ch ip ir in e, A u lin , Vic k s , Tantum Verd e , mi a ma d re h a u n a c o llez io n e d i tu tto r i s pe tt o, un ar ma d i e t t o st ra c o lm o , d i m e d icin e a ca s o , d a lle più pubblicizza t e a q u e l l e , c o m e d ire , p e r v e r i in ten d ito ri, fasci n os i pro d o t t i d i n i c c h ia c h e r ic h ia m a n o q u a s i a l m agic o o all’esoteri c o . F atto s ta c h e ri g e t t o o g n i tip o d i p a s tig lia , d a s em p re, pot rei preferi re l a mo rt e a lla lo ro a s s u n z io n e, il ch e è molto st up ido, è v e ro , a l l o ra o p to p er u n p o ’ d i B o n a rd a . A l eggio ne l c o rri d o i o se m ib u io e m i ev o co in c u cin a , e s s a i nondata d i l u c e , p re n d o la b o ttig lia s e m ip ie n a (s o n o un ot t im ista i o ) e n e b e v o q u a lc h e s o r s o . No n s o p e rch è, m a
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quando bevo i l v i n o h o se m p re l’im p re s s io n e ch e il c e r v e llo se ne impre g n i , e mi c a u s a u n a s p e c ie d i g ir a vo lta m e ntal e. Sbronza rsi d i v i n o p o i è b r u tto , ti fa s u d a re e ve nire il m al di test a , e l a t a c h i c a rd ia e tu tto il res to . L a b ir r a invece diver t e . I l v i n o t i u b r ia c a m e s c h in a m e n te, co m e i v e r i scrittori m a l e d e t t i . L en tam ente sc i v o l o v e rso la m ia ca m e r a , lu n g o il b u io c orri dio fredd o , mi ra n d o c o m e ip n o tiz z a to la lu ce a z z u ro gnol a fos foresc e n t e d e l t e l e v is o re ch e, s c a p p a ta d a lla fe s s ur a l asc iata da l l a p o rt a se mic h iu s a , s i in fr a n g e co n tro il m uro bi anco del c o rri d o i o , l a m p e g g ia n d o a p ic c o li in te r v a l li irreg olari. Q ue sta ton si l l a n o n mi la s c ia in p a c e , a d u n ce r to p unto sembra qua si c h e i n i zi a p a r la re c o n m e e a d in fier ire fin t rop po s ul c o rp o . La b a st a rd a vu o le tr a s fo r m a r s i in febbre , com e una l a rv a c h e si sc h iu d e d a l b o z z o lo in u n a fa rfalla sf av illante . A l l ’im prov v i so sq u i l l a i l tele fo n o , s u o n a n d o u n a ca n z one del Teatro d e g l i Orro ri , c h e in q u el m o m en to tro v o ir ritant e e fuori lu o g o , ri p o rt a n d o m i s u lla Te r r a . E ’ un am ico , o q u a l c o sa d e l g e n ere. S a reb b e tro p p o g e ne r ico dire “ un a p e rso n a ”, a llo r a la g e n te ten d e a d e fin i re gli i ndividui c o n c u i st ri n g e te m p o r a n ei r a p p o r ti c o n s o l ator i “ amici”. Se c’è una c o sa c h e n o n h o v o g lia d i fa re , è r is p o nde re , t anto lo so g i à c h e v u o l e. Tr a p o c h e o re a vrem m o d ov ut o convogli a rc i i n u n a n o tta ta fa tta d i vid eo g a m e s , b ir r a, f um o e disc o rsi n o i o si p e rc h è g ià fa tti s va r ia te m ig liaia di vol te. Sare mmo st a t i i n t re, c o m e a l s o lito . E c o m e a l solito m i s arei pre se n t a t o g i à m ez z o u b r ia co . Av rem m o g io c ato a Mortal Ko mb a t e a v re i v in to m o lte p a r tite e via d ice ndo. Mi piaccio n o i v i d e o g a me s , p e r ò i m ie i d u e a m ic i n o n s ono
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com e m e, e l o ro n o n sa nn o co m e s o n o io . Io s o n o il s unto del la visio n e p i ra n d e l l i a n a . Te n d o a n o n es p o r m i m ai ne ll a mia esse n za , sp i a t t e l l a re le tu e v e r ità in te r n e, h a s e m pre un br u t t o e f f e t t o . B i s o g n a e s s e re co m p lici d i s e ste s s i, pre servare i p ro p ri se g re ti e a v e re u n a s s o n e lla m a nic a. Senza cont a re c h e n e ssu n o p o treb b e co m p re n d e re n e s s uno. Si va avan t i a p re su n zi o n i, a p e lle , a s u p e r fic ie , a dare per sconta t o . P i o v o n o g iu d iz i m in a to r i, c o n c lu s io n i a m orf e, aggettiv i sc a g l i a t i , a p p e lla tivi s c r ittu r a ti, co n v inz ioni i m p rescind i b i l i . M a i o so n o es tr a n e o p e r s in o a m e s te s s o, f i guriam oc i a v o i a l t ri . S i v a a v a n ti c o s ì, m a s c h er a n dos i, com e dicev a i l v e c c h i o P ir a n d e llo . D op o una q u i n d i c i n a d i se co n d i Il tea tro d e g li o r ro r i s m e tte i l suo conce rt o . I l t i p o d a ll’a ltr a p a r te s i è d a to p e r vinto. Non r ispon d e rò . M a se n e fa r à d i s icu ro u n a r a g io n e . Sono f am os issimo p e r i l mi o e s s e re ir r in tr a cc ia b ile , te c n o logicam ente pa rl a n d o . Torno in cu c i n a e b e v o a n c o r a u n p o ’ d i B o n a rd a , g li oc c hi m i si stann o c h i u d e n d o s e m p re d i p iù , in b a lia d i b atte r i, vi ru s e altre st ro n za t e . Ec c o , s e ci s o n o d e lle ve re falle , nel regolam e n t o d e l g i o c o in s c a to la ch ia m a to vita , que lle son o i viru s. E g l i i n se t ti. G li in s etti q u e lli c o n le z am pe l unghe, però . S o n o t e rri fica n ti. G li a ltr i b en e o m a le s tanno per i fa t t i l o ro o a d d ir ittu r a c o n tr ib u is c o n o a rende re vi vibile il p i a n e t a . A n c h e q u elli co n le z a m p e lu n g h e e aff uso late st a n n o p e r i f a tti lo ro , m a in s ie m e a te. S o n o de i paparaz zi sc h i f o si e i n v a d e n ti. Cree rei d e i la g er h itle r iani t ut ti per lo ro , se v o l t e sa p er lo . S ì, fo ttete v i! Invece i vi ru s n o n h a n n o s en s o . S o n o s ce ttic o a n ch e v e r s o l a loro esist e n za , t a n t o s o n o in u tili e in g es tib ili. Cosa cr isto v o g l i o n o ? E p e n s a te ch e c’è g e n te ch e m uore ! Si estingue p e rc h è u n q u a lco s a d i ir r im e d ia b ilm e n te m inu-
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sco lo anda v a a f a r sc h e rz i a l s u o s to m a c o o a l s u o m i oc ardi o puls an t e . R a g a zzi , l a n o s tr a vita d ip en d e d a i v ir us , c i ren diamo c o n t o ? E ’ a ssu rd o . E s is to n o u o m i o d o n n e i nc orrut tibili o c o rro t t i i n ma cc h in e n e re e lu c id a te , e c o n om is ti sap ienti, p re si d e n t i d i m u ltin a z io n a li, p r in cip i m o r a li invi olabili p e r l a sa l v a g u a rd ia d e lla s p e c ie , g u er re c him iche, gr atta c i e l i l a c u i e st rem ità lo n ta n a s i p e rd e n ella s tr at osfer a, ve st i t i d i p re g i a t e s to ffe p ro fu m a te , e p o i il nos tro cas tello di c a rt e c ro l l a in es o r a b ile a ca u s a d el vir u s, uno qualunque. U na multin a zi o n a l e v i ra le ch e m u o re d ’in flu e n z a . C h e m andri a di illu si , g l i u o mi n i , in q u es to s e n s o . F i ssando l a f i l a d i ma n g a g ia p p o n e s i o rd in a ta m e n te pos ti l ungo una sc a f f a l e ri a a c ca n to a l te le v is o re , e a n ch e’e s s i debolm ente i n v e st i t i d a l l a vir a le lu c e a z z u r ro g n o la , p e ns o che sia ar ri v a t a l ’ o ra d i m a n g ia r s i q u a lc o s a , m a g a r i u n be l gel ato. Chi sse n e f re g a . N o n a tu tto c ’è u n a s o lu z io n e, io m i son o ar reso d a t e mp o a q u es ta v e r ità . L e to n s ille è p robabi l e s iano u n a d i q u e st e . L a m a la ttia d e v e fa re il s u o c or s o, l ’i m portan t e è c h e si sb rig h i. Io in ta n to m a n g er ò il g e lato. Nocciola e me l o n e . S ’ ì , n o cc io la e m e lo n e . E s ta n o tte far ò quello che a b b i a mo p ro g r a m m a to , s ta re m o in p ie d i tu tto il t empo, berre mo e f u me re m o , vin ce r ò ta n te p a r tite a M or tal Kombat e v i a d i sc o rre n d o , e d o m a n i s ta r ò p e g g io . S o no un ot t im ista, io . - d i G iu s ep p e B a ld a s s ar r a -
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cosa è la poesia
Cosa è la p o e si a i l c a zzo g u er reg g ia n te d i D a n n u n z io o la m alformaz i o n e f i si c a d i le o p a rd i, c o s a è la p o es ia p ro ge tto e destruttu ra zi o n e mo l e c o la re d el tu tto , co s a è la p oe s ia des crizione o f o rma , a n tic h ità c la s s ica o fa r s i u n a s e ga, cos a è la p o e si a c o g l i e re o ta g lia re a lla r a d ic e , cos a è l a poesia a t l a n t e g e o p o l itico d ell’u o m o o u r lo p r im itiv o e i st intivo, c o sa è l a p o e sia la fa n ta s tica e d is tr u ttiv a be ll ezza del terre mo t o o u n a cu cin a c o m p r a ta d a Ike a , poe s ia non poes ia p o e si a n o n p o e s ia p o es ia n o n p o e s ia p o es ia non poesia poe si a p o e si a n o n p o es ia p o e s ia n o n p o e s ia p o e s ia non poes ia , i p e sc i su rg e la ti s g u a z z a n o s o p r a le m a ni c all ose dei m u ra t o ri e ma n o va li o Me d ea o Me d u s a p ietr ific a di Achille i l t a l l o n e c h e co n tie n e O d is s e o e L’O d is s ea, z ingari del Es t c h i e d o n o l ’ e le m o s in a a i s em a fo r i s p r u z z a ie ne un igloo m e t a l l i c o , ma rm i e fig u re b iz z a r re s g a m b e ttano l ’occhio de l p a g l i a c c i o v ia n d a n te, o c c h io a ll’o c c h io troppi i nf ormatori d e i c a ra b i n i e r i d i m e rd a s i a n n id a n o lu ngo le crep e delle c a se d e l p a e s e co s a è la p o es ia , io o r a m i ac col aziono e d a l l e 6 . 3 0 v a d o a ca m m in a re p io g g ia n o n pioggi a, vento n o n v e n t o , f re d d o n o n fred d o , E n e a o n o n E ne ide ri sorgono p a ssi e sb u f f i il m o n te s q u illa , il m o n te in t rona, vel eggiano a n c e st ra l i b a cc h ici o d o r i, trem u le e v a g he c adono teor i e d i e n o n p o e s ia , co s a è la p o es ia , d a ll’as pre roc cia s ’ele v a d i c a n t o u n g r id o o a n im a ! G ro n d a p o s s e nz a di scintille i n f a v i l l e c o s a è la p o es ia . - d i S im o n e R o b er taz z i -
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poeti 2016
Noi s iam o g l i a ssa ssi n i , s tia m o n e l c e n tro d e l b a c c ano e sup plichiamo si l e n zi o , a tte n z io n e a lle p a ro le, a lle mutazi on i, best e mmi a mo c o n t ro rep u b b lic h e d i ca r n e fic ine , di st up r i di m a ssa a n i ma l e s c h i, g r id ia m o co n l’u r lo d el gufo che s i nasc o n d e n e l b u i o , s ia m o lo s p ir ito c h e b r u cia ne lla not te, il pip i st re l l o i mp a z z ito a tto r n o a l fa n a le, s ia m o m e ndi canti, pezze n t i c h e g i ro va g a n o n ell’o b lio , s ia m o il c r is to m ac ellato su l l a c ro c e . La p o es ia s a lv e r à il m o n d o e lo far à, dobbiam o so l o a b i t u a re le n o s tr i m en ti a l c o m p ia c im e nt o, all’org a smo c o l l e t t i v o p la n eta r io , d o b b ia m o im p ar are ad ascoltare l a v o c e d e l v e n to , il la m en to d el lu p o che ha f am e, la se rp e c h e si se n te s o la tr a i ce s p i, n o i s ia mo gli assas sini, si a mo c i ò c h e n o n a v res ti m a i v o lu to es s e re, s iam o il s acr i f i c i o u l t i ma l e , la p a ro la , la s p a d a , la lingua, l ’i nfinito e si st e g ra zi e a l l’in ch io s tro . - d i A les s a n d ro D e Ce s are -
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un vento assurdo
Mi trovo a p e rc o rre re a p a s s o s ve lto u n lu n g o e d ins olit o c or ridoi o d ’ u n a n a v e a p p a re n tem en te a b b a n d o n a ta . U n budello da l l ’ a sp e t t o i n f i n ito . L e lu c i tre m o la n o e la pav im en taz ione n o n è c h e u n p u z z le d i b lo cc h i d i g h ia cc io non t rop po spe sso , i n t e ra me n te g a lle g g ia n te in a c q u a g e lida. Non fa poi c o sì f re d d o , m a a m o m e n ti m i v e d o s p ro fo n dare l eggermen t e e se n t o c h e n o n p o s s o a s s o lu ta m e n te r a lle ntare il passo , o me g l i o , n o n m i p a re u n a s ce lta r a g io n e v ole . Sento solo i l c i a f c i a f d ei m iei p a s s i e d u n fo r te v e nto in l ontananza . Un v e n t o a ss u rd o . Ma s o n o a l r ip a ro , a vv olto sol o da un d e b o l e l u me v e rd a s tro d is co n tin u o . C o n tin uo a passo s ped i t o se n za g u a rd a r m i tro p p o in to r n o . D elle om bre mi sor p a ssa n o c o n t i n u a m e n te a d e n tr a m b i i fia n c hi. Le vedo venirmi c o n t ro v e l o c e m en te e a llo n ta n a r s i. Ma sono mi e , l e o mb re . E ce rco in q u a lch e m o d o d i trov ar la una cos a ra ssi c u ra n t e ma in ta n to m ’a cc o rg o ch e i b l oc c hi di ghiaccio h a n n o n o t e v o lm en te c a m b ia to s p e s s o re allor a com incio a c o rre re ma n o n d u ro tro p p o e m i ve d o o s c illare per pochi se c o n d i , e c o n a lcu n e d ita s fio ro le p a re ti che m i donano un b ri v i d o d a v e r tig in e c h e m i m o rd e i p a lm i poi sci volo nell ’ u l t i mo b l o c co e s p ro fo n d o g iù , n e ll’a cq u a ge l i da, e anco ra g i ù , ra p i d a m en te, m a n o n m i b a g n o , e s e nto l ’aria, m a n o n re sp i ro , b u co le n u v o le, g iù in p icc h ia ta, e vedo i cam p i , p l a st i l i n a g ia lla , p o i p iù ve rd i, ter r a v iv a, chi udo le b ra c c i a , a e ro d in a m ic o , p a p a ve r i e m a rg h e r ite , chi udo gli o c c h i , p o i mi s v e g lio . S en to le fo r m ich e. M’accosto a l l a f i n e st ra e g u a rd o g li a lb e r i p ie g a r s i. - d i M a ttia In d a vur u -
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sono un nuovo tipo di terrorista, un terrorista musicale In ques to sc a n t i n a t o ma leo d o r a n te d o ve m i s o n o r ifu giato, l ’80 per ce n t o d e l l o sp a z io è o cc u p a to d a d is ch i in v inile , cd e m us ic a sse t t e . C’è anche u n o st e re o , u n c o m p u te r, u n b a g n o p ic c o lo e un l et to. Int ernet è i l mi o c a mp o d i b a tta g lia . Il downloa d e l ’ u p l o a d d i m a te r ia le p ir a ta , s o n o i m ie i c arri ar mati, i mi e i c a c c i a b o m b a rd ier i, le m ie n a vi co r a z z ate . L a m ia pr i ma b a t t a g l i a l’h o v in ta l’a n n o s c o r s o . Avete prese n t e Gh o st ? q u e lla m e rd a d i film in c u i u n a donna cerca di f a r se sso c o n u n fa n ta s m a s en z a r iu s circi? e c c o, pre ndete la sc e n a p i ù f a m o s a , q u e lla co n “ U n c h a in ed M e lody” dei Rig h t e o u s B ro t h e r s in s o tto fo n d o , l’a ve te p re s e nte ? ecco, io ho so st i t u i t o a q u e lla m ela s s a m elo d ic a “ Parc hm an Farm” d e i C a c t u s, p o i h o u p lo d a to il tu tto in u n o de i pri n cipali se rv e r d i d o w n lo a d e n e i p iù c o m u n i To r re nt. St es sa cos a p e r Ti t a n i c ; “ My H ea r t Will G o O n ” d i C e line D i o n s os tit u i t a c o n “3 0 S e c o n d s O v e r To k io ” d e i P e re U bu. “ E ye O f T h e Ti g e r”? ? Di m e n tica tev e la . L a pros sima v o l t a c h e v o le te ve d ere R o c k y co r re re a l tr am on to prep a ra t e v i a d a sc o lta re “ B ike ” d e i P in k F lo y d. Q ue sta è la g u e rra : i v o s tr i s a lo tti e i v o s tr i film d i m e rda appena sca ri c a t i i l l e g a l m en te, s o n o i ca m p i d i b a tta g lia. Non m i inte re ssa n o g l i e s p lo s ivi o le a u to b o m b e tele c om andat e. P referisco d i g ra n l u n g a p en s a r v i in c a z z a ti, d is tu r bati e
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sde gnati, m e n t re su l l e im m a g in i d el S ig n o re d eg li Ane ll i , tr ionfan o g l i E i n st u rz en d e N eu b a u te n , c o n la r a c c olta “ 20 02-201 0 ”, f o rse u n a d elle m ie crea z io n i m ig lio r i. Q ua ndo po c h i a n n i f a , t u tte le g ro s s e co r p o r a z io n i cine m at ografiche h a n n o d e c i so d i a b o lire il fo r m a to E x tr a B lu Ray, f acendo sp a ri re d a g l i sc a ffa li a n ch e i v e c c h i d vd e h anno ri versato tu t t o su i n t e rn et, p e r m e fu u n o s h o c k te r r ibile , pensavo co n t i n u a me n t e o k, q u e s ta è la m ia fin e, io s o n o un col lez ionist a c o mp u l si v o , D E VO p o te r to cc a re g li o gge tti, continuam e n t e . P oi, ho sc o p e rt o i v a n t a g g i d i in te r n et e d e lla p ir a te r ia cyber netic a . A h, a prop o si t o , d a q u a n t’è ch e n o n r ig u a rd a te F o r re s t G ump? - d i A n d rea D oro -
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racconto di uno scompenso
D un que. Pe r o ra so n t ro p p o g io va n e p er s ta r m e n e qui. D ov rei viv e re , f a re , p ro d u r re , s e n tir m i u tile a lla s oc ie t à, m angia re c a rn e d a m a c e llo , re s ta re s a n o , res ta re s ano m en talm en t e , f a re f i g l i , fa re il s a g g io , fa re il p er b enis ta, conceder mi q u a l c h e v a c a n z a , la v o r a re d u r a n te le fes te , farm i venire u n a p e rv e rsi o n e , d o ve r m i fa r s tr in g e re i c o g lioni sen nò non ri e sc o a v e n ire, ca g a r m i a d d o s s o a lm en o una vol ta mentre t o rn o d a l a v o ro , fa re la p a ten te, fa re la spe s a, non leggere , a n d a re a l c in em a a g u a rd a re s o lo e s o ltanto ci nepanetto n i o c a rt o n i a n im a ti co i fig li, litig a re c o n qualcuno per il p a rc h e g g i o , c h ie d erg li s c u s a q u a n d o m i p re nde per il collo , so g n a re d i v i s ita re l’A u s tr a lia , m a n o n a ndarc i perché è un v o l o t ro p p o lu n g o , r iu s cire a m o n d a re a lm e no un m obile I k e a e l e g g e re u n lib ro s u l “ fa i d a te” . Son troppo g i o v a n e p e r l a m e n ta r m i d e lla m ia vita e dov re i st armene in g i ro a sp a ra re ca z z a te d a lla m a ttin a a lla s e r a, sen za l’aiu t o d i d ro g h e a r tificia li o n a tu r a li o b e v e r aggio di liquor i v a ri , n o n d o v rei a v e re l’a n s ia p e n s a n d o a Barbara D’U rso , ma d o v re i a ve r la p en s a n d o a H itler, n on dovrei odiare e sp u t t a n a re p u b b lic a m e n te co n ch iu n q u e Fabio Volo e Warh o l , ma d o v re i fa r lo c o n B u k o ws k i e B o c c ioni e con m e s te sso i n p ri mi s. I miei pens i e ri so n o “c i g n i c h e r ifletto n o e le fa n ti” e h anno bi so gno di u n a t t i mo d i l ib er tà im m o tiv a ta , ce rco d i fare in m od o che m i u c c i d a n o , m a n o n s o n o p o te n ti, n o n s o n o N apal m né “ Li t t l e B o y ” e “F a t M a n ” . M i s o n o s e m p re p iac iuti gl i am erica n i , i l mo d o i n cu i h a n n o c o n q u is ta to il m o ndo, cos ì s porch i e p i e n i d i s eg re ti, co s ì ca lco la to r i, c o sì na-
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zi on alisti e t e c n i c a me n t e in ter r a n o n lo ro , m i è s e m pre pi aciuta l’i d e a c h e c a n t a n o il lo ro ca z z o d i in n o p r ima di ogni manif e st a zi o n e c u l tu r a le, s p o r tiv a , p o r n o g r a fica, s i convincono c o n p e t t o p i e n o in s u , d ’e s s e r u n g r a n d e popol o. Il presi d e n t e si f a u n a s tr is c ia e v e d e le s te lle . Or a io pi ano pian o me l a p re n d e r ò s u c o n tu tti s e co n tin u o c os ì, di venterò u n v e c c h i e t t o s co r b u tico c h e m a n d er à a ffa nc ulo chi si alza p e r d a rg l i i l p o s to in m e tro , s a r ò u n o d i q ui e re m i ti noios i c h e p o t re b b e ro r a c c o n ta r ti s to r ielle s im p a tic he sul la loro v i t a , p e rc h é gli s a re b b e r im a s to s o lo q u e llo, s e non fos se ch e n o n h a n n o v o g lia e tu il p is o lin o p o m e r idiano non glie l o t o g l i ma n c o c o n u n a p u tta n a fr a n ce s e . Mi s offio il n a so e mi e sc e s a n g u e e ca ta r ro , s o lo s a ngue e poi un po’ d i c a t a rro , l ’ o c c h io d es tro m i la cr im a d a gior ni e ho delle f i t t e a l l o st o m a co , p u n tu a li, d a m e s i, o g g i poc a voce, potre i i mp a st i c c a rm i s e c red es s i a lle b a lle fa r m ac e ut i che e non f o ssi a l l e rg i c o a ll’a s p ir in a , lo s c ia m a n o d el v ill aggio s e n e v a i n g i ro b e n v e s tito c o n u n c a m ic e b ianc o a i nf ilare su p e r i l c u l o st a n g h e tte d i cr is ta llo e ve d ere c om e sal e e scen d e i l me rc u ri o fr a le ch ia p p e r u g o s e d i q ualc he vecchietto i n e st a si . Ho s em p re vo lu to s a p e re ch i s o n o, m a l a cos cienz a b ru t t a e b a s ta rd a va in g iro a d u r la re c h e tant o non lo si p u ò sc o p ri re p erch é s u b ia m o co m u n q u e de lle m i n ime insu l se e c a t a st ro fich e in flu en z e d a lle es p er ie nz e e dalle per so n e , d a i b i g l i etti tro p p o a lti d e lle m o s tre e de i ci nem a, da i p i c c i o n i e d a i g er m a n i re a li, q u e lli c o n la te s ta verde sono i ma sc h i , d a g li s tu d i ch e m i fa cc io p ia c e re, s ono un fannullo n e e d è me g l io co s ì. No n m i vie n e la feb b re da anni. C’ho un ur l o c h e mi b ru cia d e n tro , m ille s c im m ie u r la tr ic i l at r ano all’ o mb ra d e l c u lo en o r m e d i u n e le fa n te in diano
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che por ta q u a l c h e t u ri st a te d es c o s u lla g ro p p a , a fa r foto, a f ar guad a g n a r u n so l d o a ll’u o m o a u to c to n o ch e guida i l tutto, a f a rg l i sp e ra re a lu i ch e c a m m in a a p ie d i nudi nel l’incontro c o n u n l e o n e a lb in o c h e s i s p o rch i il m us o di rosso sang u e t e d e sc o : “Wir lieb en D eu ts ch la n d ” . L a s tor ia m’ i n se g n a c h ’ è u n p e r io d o , la s to r ia m ’in s e gna che par lo tro p p o e d è u n p e r io d o , la s to r ia m ’in s eg n a e io non imparo , a l t ri me n t i m i to cc a d ive n ta re b r a vo e troppo com prens iv o v e rso l ’ u ma n ità , d ec id ete v o i, q u i n es s uno v i sf orza, io lo f a c c i o c o n p ia c e re, n o n m i d o l’u ltim a p arola, m a almeno l a sc i a mi u n p a s tic c in o c h e m i s p o rc o la m a glie tt a b ianca, d a mmi u n p o ’ d i s o lu z io n e , fa m m ela a s s a g g iare , f am mi es se re n o rmo - d o t a to , im p a n ica to , p e rch é s ig n or ina m i a , tesor i n o mi o , i o q u i n o n c i s to b e n e e n o n m i s ta be ne non starci b e n e o ra c h e d i vita n e h o tro p p a , c h e d ’ e s pe ri en ze ne h o g i à , n o n t a n te, m a n e h o , ch e n o n re g a lo fior i al l a m ia ra g a zza p e r p a u r a d i p ia ce r le , ch e s a re i p iù fe lic e ad es sere u n p o rc o sp i n o e fa r m i a cc a re z z a re p e r p o i fotte rvi t utti. Ho b i so g n o d ’ u n c a n c ro o q u a lc o s a d i p e s a n te pe r cui passare , c o sì p e r p o t e r d a re u n n es s o lo g ico a l d i s agio che si anni d a n e l l a b o c c a d ello s to m a co , s ’è fa tto u n a tana e f i gli e fa mi g l i a t u t t a , m a u n g io r n o m a n g er ò s e r p en t i e la t al pa senz ’ o c c h i e o re c c h ie m o r ir à . Vie n d a d ire ch e c az z o c’è da dire , n o n mi è re s ta to n u lla , tu tto g ià fa tto e rie laborato, pa rl e rò d i v a mp i r i c h e s i c ib a n o d i m o s ch e, c om ’è possibile c h e n o n se n e si a n o a cc o r ti c h e er a n o s v e g li, pe nsav ano solt a n t o d i e sse re s ta ti d em o liti. Si amo s olo f i l o so f i sp e n t i e g iu d ic i im m o r ta li d ella ne gazi on e.
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- d i Ja m ie D e Cas tro -
cazzi e cazzotti
A l centocin q u e d i M a rb l e A rch , L o n d r a , a b ita v a R o b by. R obby era u n a ra g a zza I ta lia n a d i q u a s i tre n t’a n n i, laure at a, lavor a v a i n u n ri st o r n a te ch e s i tro v a va a q u a lche m igl i o da cas a su a . R o b b y e r a u n a s ig n o r in a d i s a n i p r in c ipi, per es empio n o n a v e v a m a i fa tto u n a p o m p a s en z a ingoio, no no, le co se v a n n o f a tte b en e, n o n s i fa n n o q u e s te c os e qua, dicev a . A n c h e q u a n d o a v e v a p re s o la la u rea , t utti i pro fes sor i so n o st a t i c o s ì co n te n ti d i R o b b y, c h e er a una rag azza ch e d à t u t t a se s te s s a p e r r a g g iu n g e re i s u o i obbi ettivi. E l o ro , l o sa p e v a n o b en e, i p ro fe s s o r i, c h e Robby è una ra g a zza mo t i v a t a c o m e p o ch e ce n e s o n o in giro, sempre pro n t a a p ro d i g a r s i. R o b b y a ve v a d e lle s tr a n e s opra cciglia mo l t o f o l t e d a lla fo r m a a d a rco b a len o che le partivano q u a si d a l l ’ a t t a c c a tu r a d ei ca p e lli e le d o n av ano un’es pre ssi o n e se mp re a llu c in a ta a n ch e q u a n d o i s uoi m uscoli fac c i a l i e ra n o rila s s a ti. E r a co s ì b r illa n te e s im pat ica, Ro b b y, e mi f a c e v a r id ere p ro p r io s em p re s em pre quando pa rl a v a . R o b b y e r a u n p o ’ u n vu lca n o d i c rea t iv ità, anche con i l mi o ra g a zzo p o i, er a s ta ta crea tiva , d e l re s to quando una c o sa c o sì c e l’h a i n e l s a n g u e è d ifficile n o n inf i l ar ne un p o ’ d a p p e rt u t to in tu tto q u ello ch e fa i. A n c h’io,
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che allora a v e v o v e n t ’ a nn i, s co p r ii in m e u n a ve n a a r tis tica a cui no n a v e v o ma i b a d a to . S u cc e s s e c h e q u a n d o le m ie nocche si in c a st ra ro n o i n m a n ie r a p er fe tta e q u a s i p oe tic a nel la faccia d i R o b b y, q u e lla b u r lo n a c a d d e a ll’in d ie tro sf racelland o si i l c ra n i o s u ll’a n g o lo d e l m u ro d ietro di le i. C’erano pe zze t t i d i c e rve llo o v u n q u e e d io c i r im a s i un sac co male q u a n d o si a cc a s ciò a l s u o lo s en z a v e d ere c he capolavoro a v e v a c re a t o . P ez z e tti d i cr a n io e d i ce r v e llo gel atinoso se n e st a v a n o lì a p p ic c ic a ti crea n d o u n a f or m a f al lica. Nemme n o P i c a ss o , m a ch e d ic o , n e m m e n o P o lloc k avrebbe po t u t o f a re d i m e g lio . S u l m u ro e r a c h ia r a me nte di se gnato u n c a zzo , a st ra tto c e r to , c o lo r a to d i ro s s o e c ost ruito con p e zze t t i d i c e r v e llo , m a e r a p ro p r io u n caz z o. Q ue lla rag a zza e ra u n vu lca n o d i c rea tività . D el res to il pro fes sore d ’ a rt e l o d i c ev a s e m p re ch e R o b b y a v e v a tale nt o, quella ra g a zza h a t a l en to d ic e v a . - d i G ia d a d i L e llo -
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cazzo fate?
Ma che ca zzo st a t e f a c en d o ? No n s o s e vi re n d e te conto. St ate li a s p re me re l e p o c h e g o cc e re s id u e d i s u c c o d a i c ogl i oncini ri n se c c h i t i d e l l’a n im a a e s tr a r re q u a lch e c olle gamento so t t i l e e a rru g i n ito d a m u ffo le a p er te co m e c or pi bul bosi di b ru c h i p a l l i d i . E b b a s ta , d io ca n e . L’a n im a è una m ummia po l v e ro sa . C ri st o , è p iù b ella , p iù e v o ca tiva, più m alinconic a e re mo t a e m is ter io s a u n ’in s e g n a a l n eo n s otto l a p ioggia d i q u e st e a n i m u le ch e co n tin u a n o a m a s tur barsi il caz ze t t o f l o sc i o p e r d e p o s ita re q u a lc h e g o cc ia giall i na s ulla t a st i e ra . B a st a . F in ite la d i in cid er v i g e ro glific i m on ous o s u l l e f e t t e so t t ili d i tu fo ch e r ic o p ro n o i m u r i di poroton da d i e c i d e l l e v o s tre ter re d e lla m en te. L e n uv ole non sono a l f a b e t i c o n d i v i s i. L e s telle h a n n o ro tto il c az z o e i vo stri cun e i f o rmi n o n h a n n o p iù fa s c in o d i u n a r iv is ta di hobbisti di mi n i a t u re d i n a v i d a g u e r r a d el m ille s e ic e nto. Non frega n i e n t e a n e ssu n o d e l tu o v o m ito d el tu o s pe r m a e delle s ca g l i e d i p e l l e m o r ta c h e d efo lii o g n i n o tte fr a le l enz uola d e l l e c a me re t t e c h e a b iti. G li o c c h i g r a n d i de ll a gioventù p o sso n o b e rs i o g n i r ivo lo d i p is c io c h e ar r iv a dal le terra zze d i Ur f i n o a lle p ia n e a ffo lla te , m a s o no gli occhi picc o l i , g l i o c c h i n a s c o s ti s o tto l’o m b r a d i arc ate sop r accigl i a ri p ro mi n e n t i, g li o c c h i c h e ve d o n o il d ise gno e gli anni e i g e st i st i l i z z a ti d i u n b r a c c io id r a u lico s e rvoassistito c h e c o mp e n d i a e r ia s s u m e l’o r ro re e la fu r ia e l ’amore ch e sc a v a n o d e n t ro o g n i vo lta ch e u n g es to r i av v ia questa r uo t a d e l l e p re g h ie re, e a va n ti e in d ie tro e a n c or a e l e tue pre g h i e re so n o u n fiu m e d i feb b re c h e d u r a solo il t empo di la sc i a re u n se g n o s u g li a rg in i, d o ve s i in f r ans e l ’ultima on d a d i ma re a . - d i N ico la Cu d e m o -
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concorso Lardichella Road Poetry Con Paolo si d e c i se d i m e tte re s u q u es to co n c o r s o d i poe si e. A me i con c o rsi d i o g n i g en ere m i s ta v a n o s u l c a z z o , s pe ci alm ente q u e st i d i sc ri ttu r a . S u fa c e b o o k n e s p u n ta v ano a migliaia o g n i g i o rn o , e d er a n o p e r l’a p p u n to d elle c agat e, dove g l i sc ri t t i d e g li a u to r i er a n o c a g a te a n co ra più gro s se. Ma P a o l o mi c o n vin s e co l fa tto ch e io s tes s o av re i scelto gli a u t o ri . Comunque, b a n d o a l l e c i a n ce , e a n d ia m o a va n ti, p iù a v anti. Come s ucc e d e n e l l a v i t a , le c o s e n o n va n n o m a i c o m e uno si potrebbe a sp e t t a re . I n fa tti d i a u to r i b u o n i n e l c o n c or s o non s e ne p re se n t a ro n o ; in re a ltà le p r im e p o e s ie c h e Paolo m i mandò v i a ma i l n o n riu s cii n ea n c h e a leg g e r le , p e rc hé a m i o parere f a c e v a n o p e n a . C o s ì li fe c i le g g e re a M ia . Pe nsai , magar i l e i ri e sc e a tro va rc i q u a lco s a c h e io n o n v e do; m a che, an c h e a l e i se mb r a ro n o d e lle m e rd e . Va ffa n c u l o, m i di ssi, or a c i p e n so i o . In quello s t e sso P e ri o d o , A le s s a n d ro P ed re tta a v e v a me s s o su un gr up p o p a rt i c o l a re ; u n a fa n z in e p ro g etta ta p e r fare una rivista mu l t i me d i a l e . Io n o n ci ca p iv o a n c o r a u n tubo di ques te f a c c e n d e mu l t i m ed ia li, c io è, c i ca p is c o p o c o ancor a oggi. A d o g n i mo d o , a llo r a e r a va m o a n co r a in poc hi nel gr uppo N e g a zi o n i – Fa n z in e M a le d etta ; s e n o n r icordo m ale una d e c i n a , e si c e rca va d i p o s ta re il m eg lio d ei nos tr i scritti, s op ra t u t t o p e rc h é i m em b r i e r a va m o d e i tip i a lquant o es igenti e p a re c c h i o p er m a lo s i. In fa tti c ’e r a n o s em pre degli scon t ri , ma a n c h e p a ro le fr a n c h e, s en z a ta n ti fronzol i e inibizi o n i v e rb a l i . C o s ì, c e rca i d i c o n v in ce re a lc uni di loro a in f i l a rsi n e l c o n c o r s o . N o n fu c o s a s em p lic e ; c i fu una r ibellio n e d i ma ssa , b e h , p e r q u ei p o ch i c h e s i e r a, (rob a che i o st e sso a v e v o d e c is o d i m o lla re il c o n c o r s o ) m a
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al l a fine, d o p o l o t t e v e rb a li a lcu n i d i lo ro m i s o s te n n e ro, e cos ì por tai a v a n t i l a f a c ce n d a . Mi ar rivaro n o l e c i n q u e p o e s ie d i A le s s a n d ro P e d re tta, di A ndreas Fi n o t t i s, d i Giu s e p p e B a ld a s s a r r a , e G ia d a D i L ello. Non c ’ e ra c h e d i re; e r a n o tu tte b u o n e . E cc o i pr im i t re s elezion t i . P o i a rri v ò a ltro m a ter ia le d a q u e g li a ltr i c he andavo con o sc e n d o su f b : D a n te O liv ie r B elm o n te, R a f fae le Sabini, Cr i st i n a Di a z A b ella ; ro b a b u o n a c o m u n q u e , m a s i doveva fare u n l i b ro , e n o n m i a n d a v a d i fa re u n a s ta m pa di ci nquanta p a g i n e . A l me n o v o lev o le ce n to p a g in e. C r is to, ero abituat o a sc ri v e re l ib r i d i trec e n to p a g in e e m i s e m bra va poco ri c o n o sc e n t e r itro v a r s i in u n lib ro m in g h er lino. Che diamin e , so st a n zi a l m e n te a v rei p o tu to fo tter m ene m a non sono ma i st a t o v e ra m en te q u es to m en efreg h is ta c he s i è se mpre p e n sa t o . Va f f a n c u lo . Mi a moglie a v e v a a l c u n e p o es ie ch e m i p ia ce v a n o e le dis si d i parte c i p a re a l c o n c o r s o , m a q u e lla , n o n in te res s ata a f ar si pub b l i c a re , se n é u s ci c o n u n b el n o . B eh , l’av re i com unque c o n v i n t a . Qu a n d o vo g lio r ies c o . Ma m i s e r v iv ano altri au t o ri , c a zzo . M i s i a c c e s e u n a lu c e . Ave v o de lle poesie di u n mi o a mi c o d e fu n to d a p iù d i v e n t’a n n i; dire i i l t ipo più si n g o l a re c h e a b b ia m a i co n o s ciu to . D e c is i, e f i ccai cinq u e p o e si e d e l m io a m ico d e fu n to , E n z o G u z z ardi, nel concor so . Q ua lche se ra d o p o , me n t re b ev e v o vin o c o n Mia , e s i par lò e si parlò t a n t o , ro b a c h e io d o ve tti b e re d i co n tin u o pe r non farmi se c c a re l a g o la , la freg a i, o la s a lv a i, e la c onvi ns i a m et t e re l e p o e si e in q u el lib ro ch e s ta v a c res c e ndo. Q ua lche gio rn o d o p o mi a r r iva ro n o d e lle p o e s ie d a Er ik a D el Giudic e , u n a ra g a zza d i s ed ici a n n i c h e g ià la s a pe v a l unga, altre d i M a ri a M i re lla D e lli P a o li, e d i M a r io C al i và. Ecco, b a st a , p e r me il lib ro e r a fa tto , e a ve v o fa tto già abbastanza .
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Sostanzialme n t e mi e ro ro tto u n p o ’ i co g lio n i, c o s ì, dopo l ’ok dell’e d i t o re , t a n t o p er ca m b ia re, m ’a n d a i a p re nde re una bella s b ro n za . M a d i q u e lle fo r ti; ro b a ch e n o n s o c om e , com e tante a l t re v o l t e , m i r is ve g lia i viv o n el m io le tto. E ro s olo, su d a t o , i n mu t a n d e co m e s em p re, g u e r r a n ella te st a, e appe n a p ro v a i a m u o v e r m i u n a g a m b a n o n p a r te c ipò e c om incia i a d a c c u sa re d el d o lo re. Ca z z o , p e n s a i, av r ò com binato q u a l c o sa i e ri . B eh, non a v e v o u c c i so n e s s u n o ; a p a r te u n ’a ltr a p a r te di m e. Er ano l e t re d e l p o m e r ig g io . Mia er a tr a n q u illa , s dr ai at a sul div a n o , i ra g a zz i er a n o n elle lo ro s ta n z e a f are i com piti del l a sc u o l a , l a m ia m a cc h in a a v e v a s o lo q ualc he gra ffio in p i ù n e i l a t i , m a io co n tin u a vo a n o n r icordare che caz zo mi e ra su c c e sso a lla g a m b a . M a fo r s e er a m e glio cos ì, for se e ra me g l i o c o s ì. Il giorno d o p o mi c h i a ma P a o lo , l’e d ito re. “ M i serve c h e f a i q u a l c h e fo to p er fa re la co p e r tina de l L ardichella ro a d p o e t ry. ” “ C he foto? ” Mi diede d e l l e i n d i c a zi o n i s e m p lic i e co m p lica te a llo s te s so tempo. “ Ok, vedrò d i f a re q u a l c o s a . ” Ma non do v e v a n o v e d e rs ela g li e d ito r i a fa re q u es te cos e ? Mah, non c i c a p i v o p i ù u n ca z z o . L o s tesso p o me ri g g i o mi m is i a fa re d e lle fo to c o n m ia m ogl i e, qui e l a f ra l a c a sa , ro b a c h e a d u n ce r to p u nto le i pre se a vest i rsi t u t t a se x y, m e tte n d o s i in p o s e c o n libr i in m an o; roba c h e mi e c c i t a i e p o i le s a lta i a d d o s s o . D alla foto p ri ma v e n n e fu o r i la co p e r tin a d i L a rd ic he lla roa d poetr y. - d i G io va n n i F a vaz z a -
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vestiva di nero e aveva i capelli rossi Mi trovavo i n sa l o t t o , su l la m ia s c r iv a n ia s p o rca d i c e ne re che troppo f re t t o l o sa me n te a v e v a a b b a n d o n a to le s ig are tte che fumavo p re f e re n d o c a d ere s u lla ta s tier a d e l m io c om put er. St avo beve n d o d e l v i n o d is creto , m a a b u o n p rez z o e f is s avo lo scher mo d a v a n t i a m e. E ro co m p leta m e n te b lo c c ato. In testa av e v o mi l l e i d e e, m a i ten ta tiv i d i tr a s fe r ir li s u car ta non mi so d d i sf a c e v a n o . E rg o , s cr iv e v o q u a lc h e fr as e e poi cance l l a v o , a l t e rn a n d o q u es ta a lta len a a m o m e nti in cui restavo i mmo b i l e a g u a rd a re n el v u o to d a va n ti a m e , cercando q u e l f i l o d ’ o ro ch e p er m ette a ch iu n q u e s c r iv a di ri ordinare i p ro p ri p e n si er i. A un cer to p u n t o su o n ò i l ca m p a n ello d i c a s a m ia . Pe ns ai sub ito ai m i e i v i c i n i ro mp ico g lio n i: fo r s e il fig lio r in coglioni t o non s a c o me ma st e ri z z a re u n c d e p o ic h é h o u n a la ure a i n infor ma t i c a so n o d i v en ta to il lo ro te c n ico d a s fr u ttare per ogni s i n g o l a st ro n za ta . Spengo ciò c h e re st a d e l la s ig a re tta , c o n la m a n o s p az z o l a cenere c h e si è a c c u mu la ta a g r u m i s u lla s c r iv a n ia e m i al zo per an d a re a v e d e re ch i è . A pro la po rt a e l a v e d o . Sem br ava u n a d e a . Ve st i v a d i n ero e a v e v a i ca p e lli ros si , abbinat i a ro sse t t o e s m a lto d e lle u n g h ie. E r a tr uc c ata quanto bast a v a p e r f a r g ir a re la tes ta a o g n i u o m o d otato di buon s en so , ma o ra e r a a lla m ia p o r ta e m i s ta v a o s s e rvando. “ N on m i fa i e n t ra re ? ” c h ies e . R i mas i interd e t t o p e r q u a lch e s ec o n d o . C h i er a ? No n l ’av e vo mai vis t a p ri ma d ’ o ra . E p p u re er a c o s ì b ella c h e m i s are i f at to tortur a re , p u r d i p oter a n n u s a re p iù a lu n g o p o s sibile quel suo pro f u mo f l o re a l e , ch e la a vv o lg e v a d is creta me nte , com e un’au ra d i sa n t i t à .
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Mi s postai l a t e ra l me n t e e le fe c i c e n n o d i e n tr a re. L ei fe c e due pas si, g u a rd a n d o si a tto r n o e p o i s i fer m ò d i n u o v o. Q ue sta volt a c a p i i : v o l e va ch e le to g lie s s i il s o p r a b ito. La sua bellez za mi a v e v a i n eb etito , m a n o n c o s ì ta n to da dim en ticar mi l e b u o n e ma n iere d a g en tilu o m o . Chius i la p o rt a , p re si i l s u o s o p r a b ito d i p ellic c ia bianc a a pelo lung o e l o a p p e si g e n tilm e n te a ll’a tta cc a p a n n i lì v ici no. L a invitai a se d e rsi . E ro cu r io s o d i c a p ire ch i fo s s e e c he cos a volesse . Da u n p o ’ ero s o lo c o m e u n c a n e , p erciò m i ero decisam e n t e i mb ru t i t o e il m io c e r v e llo fo r s e m i fa c e v a degli s cher zi c ru d e l i . P resi due c a l i c i p u l i t i e ve r s a i il vin o b u o n o , c h e m i tene v o da p ar te per o c c a si o n i sp e c ia li, p er tê te -à -tête ro m a ntic i o sempliceme n t e p e r q u a n d o il v in o d is c reto e r a te r m in ato. L a m isterio sa ro ssa mi r in g r a z iò e a lz a m m o liev e m ente i cal ici. I no st ri sg u a rd i si in cro c ia ro n o p er q u a lc h e istante e l a sentii f ru g a rmi i n t i m a m en te, fin o a g li o s c u r i fo ndali del la m ia me n t e . F o rse c e rca va q u a lc o s a , co m e a n c he io del resto. M a g a ri e ra l a s tes s a c o s a . F ece un p i c c o l o so rso , io ero a b itu a to a b ere m o lto più vel ocem en t e e v u o t a i mez z o c a lice . Mi g u a rd ò p er p les s a e poi fece un se c o n d o so rs o g en tile, d elic a to . Q u e s ta v olta l a imitai, te n t a n d o d i g u s ta r m i il v in o , in ve c e ch e tr a c annarlo. D el re st o e ra b u o n o e p o tev o r im a n d a re u n a s b ronz a rap ida a p i ù t a rd i . L a os serva i me n t re e st ra s s e u n a s ig a re tta , a p p lic a n dola a un bocchin o n e ro l u c i d o . Q u a n d o s e l’a vv ic in ò a lle labbr a ero già pro n t o c o n l o zi p p o e le a c c e s i la s ig a re tta . E ro im bru tito, ma i mp a ra v o i n fre tta . Vid i ch e p e r la p r im a v olta l e sue labb ra se mb ra v a im ita s s ero u n tim id o s o r r is o e anche lo sgua rd o e ra me n o fred d o . A ccesi a m i a v o l t a u n a s ig a re tta , s o ffia i il fu m o la te r alm en te e rip re si a c o n t e mp la re q u e lla b e lle z z a ch e s e d ev a di f ron te a me : e ra d i u n ’ e leg a n z a d a m o z z a re lette r a lme nte
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i l f iato e, p u r n o n a v e n d o a p er to b o cc a d a q u a n d o l’a v e v o f at ta entr a re , e ra c o me s e s te s s e p a r la n d o a lla m ia m e nte , m on opolizza n d o o g n i mi o p en s iero . Spens e la si g a re t t a n e l p o s a c e n ere c o lm o d i m o z z ic oni, st ac cò il bo c c h i n o , f e c e u n s o r s o d i vin o e p o i s i a lz ò. “ Vieni con me ” d i sse e , ten en d o m i p er m a n o , m i a cc om pagnò in cam e ra d a l e t t o . Q ue llo che su c c e sse d o po è c o m e a vv o lto in u n a d i q ue lle nubi di passi o n e c h e i n t o r p id is co n o i s en s i: r ico rd o il s uo cor po avvi n g h i a t o a l mi o , le s u e u n g h ie s u lla s c h iena e i suo i denti c h e a f f o n d a v a n o n e lla m ia ca r n e s u l p e tto e s ulle spa lle. Era c o me se a v e s s e p re s o p o s s es s o a n ch e d el m io cor po, oltre c h e d e l l a m ia m en te. E ro in b a lia , co m e una m arionetta g u i d a t a d a f i li in vis ib ili. A ns imam mo a l l ’ u n i so n o , m en tre i n o s tr i co r p i ten ev ano il t empo in un ri t mo e st a t i co e a lla fin e r a g g iu n g e m m o u n c om un e orgasmo , i l mi g l i o re ch e io r ico rd i. P er una fra zi o n e d i se c on d o lo v id i. E r a tr a i s u o i cape lli rossi, che a v e v a n o p e rso la p ie g a p er fe tta p e r v ia d el nos tro sud ore che si e ra me sc o l a to in u n s iero n o n vo lg a re , ma divi no: un lu n g o c a p e l l o d o r a to , co m e u n filo . E r a il fil o c he cercavo. P ro v a i a p re n d e r lo fr a le m a n i, m a u n s o n no di pace m i co l se e mi a c c a sc ia i s trem a to tr a le co p e r te u m ide . P i ù tardi mi ri sv e g l i a i . Ero co m p leta m e n te n u d o e co mple t am ente so l o . D ella mist e ri o sa ro ssa , m i e r a r im a s to s o lo il s u o s a pore i n bocca, l ’ o d o re d e l l a s ig a retta lig h t ch e a ve v a fu m ato, i l r icordo d e l p ro f u mo f l o re a le c h e la a v v o lg e v a e que s to rac conto. Vestiva di n e ro e a v e v a i c a p e lli ro s s i. E r a il m io filo d ’oro. E ra la m ia i sp i ra zi o n e . - d i M a u ro B e llic ini -
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punkismo vs suorismo
Cred o d i es s e re s e m p re s tato u n p o p u n k , n el ve ro s e ns o d i r ifiu to s o cia le, e le batta g lie p iù c r u en te s o n o s tate co n tro le s u o re . S u o re, s u o re, s u o re o v unque m i s o n o r itro va to d u r a n te la vita , in o g n i m o m e n to e pos to c ’e r a n o s u o re g u a rdiane d i d io p a tr ia fa m ig lia che v olev a n o re g o la r m i e c o n trolla r m i. D a b a m b in o m i p o r tav ano in u n a s ilo g e s tito d a s uore , fa ce v a n o u n m in es tron e s c h ifo s is s im o d i fa gioli ch e s em b r a va c i a ve s s e ro ca g a to d e n tro , n o n es c ludo lo a v e s s e ro fa tto d a ll’odore n a u s e a b o n d o , e vo lev ano lo m a n g ia s s im o a ltr im enti c i m ettevano i n c a st i g o , p e r fo r tu n a e ro p iù in tellig ente di adesso e tro v a v o se mp re il m o d o p e r n o n m a n g ia r lo o butt andolo qu a n d o e ra n o g i r a te in q u a lc h e v a s o d a fio r i, o più spe sso sed e n d o mi v i c i n o a u n cic c io n e c h e a ve v a s em pre f am e e si ma n g i a v a v o l e n tier i a n ch e la m ia r a z io n e, anz i m e la chied e v a su b i t o l u i . St avo quas i t u t t o i l t e mp o a l p o m e r ig g io c o r ica to p e r te r r a a guardare so t t o i l p o rt on e ch iu s o , c’e r a u n a g ro s s a f e s s ura e s i ved e v a n o l e sc a rp e d i ch i ve n iva a p re n d e re i figli pri ma dell a c h i u su ra se r a le , s p e r a vo s e m p re d i ve d ere le sca rpe di mi a ma mma , i nve c e lei er a q u a s i s e m p re u n a de l-
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l e u ltime; l e su o re mi sg r id a v a n o p e rch é in ve c e d i g ioc are con gli alt ri st a v o c o ri c a to p er te r r a , m a fa ce v a n o g ioc hi st up idi che n o n mi p i a c e v a n o , m i p ren d e v a n o c o n cattiv e ri a e m i tr a sc i n a v a n o c o n g li a ltr i, m a a p p en a s i v o lta v ano t orn avo a b u t t a rmi p e r ter r a e a g u a rd a re s o tto il por tone s per and o c h e mi p o rt a s s e ro via d a q u el p o s to s ch i fos o; l oro s i inc a zza v a n o se mp re d i p iù q u a n d o m i r itro vav ano get tato a te rra , d i v e n t a v a n o ro s s e n e l vis o fa s cia to d i bianco, con oc c h i i n i e t t a t i d i o d io , ed e r a l’u n ic a c o s a che m i di ver tiva d i q u e l p e ri o d o il v e d er le c o n q u e lla fa c c ia s tr avol ta per m e ri t o mi o , se m b r a v a ch e s te s s e ro p er s c o p piare dal colore c h e p a rt i v a d a l ro s s o c h ia ro e a r r iva va a v olte al ros so sc u ro . P oi crescen d o so n o d i v e n ta to s e m p re p iù in s o ffe ren te a tutt o e a tutti, e ro a n d a t o a lle s u p e r io r i e m i h a n n o m es s o in una s ezion e d i ra g i o n e ri a ch e er a p a r te d i in u n g rande convento d i su o re , d i c e v a n o c h e la s cu o la p a g a va e anc he caro l’affit t o d i q u e l l e a u le a lla c h ies a . A nche li ave v a n o se mp re q u a lco s a d a d ire , n o n s i ve d ev ano durante il g i o rn o , ma a p p en a a n d a va m o v ia c o n tro llav ano t ut to e poi ri f e ri v a n o a l la p res id e s e c ’e r a a n ch e u n a pic col a s critta c o n l a ma t i t a s u u n b a n c o o u n a ca r ta p er te rra; mi s tava n o a n t i p a t i c h e . Ci a vevano d a t o i n d o t a z io n e d ei p icc o li b a g n i s en z a fine st ra e loro p o c h i me t ri d o p o n e a ve v a n o d i b ellis s im i, lum inosi e spazi o si c h e n o i n o n p o tev a m o u s a re, p e rch é e r ano nel la loro zo n a a c u i n o n p o tev a m o a cc e d ere. O vviam ente i o l i u sa v o s p e s s o , co n tro lla vo c h e n o n ci fos sero s uore e d e n t ra v o , si a c c o r s ero c h e q u a lcu n o li u s av a al l ora fece ro u n c a rt e l l o in cu i s i vie ta va s e v e r a m e nte di usa r li ecc e c c . U n gior no a v e v o d a c a g a re e c ’e r a n o i b a g n i n o s tr i oc c upat i, così so n o a n d a t o i n q u ello d e lle s u o re d i n a s co s t o m a m i accor si c h e a v e v a n o c h iu s o le s in g o le p o r te, n o tai c he quelle dell e d o c c e e ra n o s o c c h iu s e co s ì e n tr a i e g li c agai
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i n una doc c i a c o n t ro l a p a re te d i p ia s tre lle . L’in d om ani f ecero un ca si n o , so l o c he n o n s a p ev a n o c h i fo s s e s ta to, all ora chiama ro n o u n f a b b ro e p er s e p a r a rc i d a lla lo ro z ona f ecero fare u n p o rt o n e i n fe r ro c o n d elle s b a r re c o m e c on le bel ve feroci d e l l o zo o , l o ch iu d ev a n o a c h ia v e p o i q u ando andavam o v i a l o ri a p ri v a n o e v e n iva n o a c o n tro lla re tutto. Io ero semp re n e i g u a i p e rch é d is eg n a vo s p e s s o tette e fighe s ul ban c o , si i n c a zzava n o , lo d ic e v a n o a lla b id ella e ai pro fes sor i c h e mi d e sse ro d elle n o te. U n gior no mi so n o ro t t o il c a z z o e c o n u n a p e n n a n e r a ho scritto in g ra n d e sp i n g e n d o fin o a in cid ere il le g n o s ulla porta che a n d a v a a i b a g n i P R E S ID E B O C CH INA R A . Il dì seg uente c i f u u n d e g h eio p erch é d is s e ro ch e u n a suor a quando ha v i st o l a sc ri t t a h a a vu to u n m a lo re , q u e lla m e rda del la bidel l a h a d e t t o c h e s icu r a m en te ero s ta to io , q ualc he doppiam erd a d i c o mp a g n o d ev e a v e r lo c o n fe r m a to , a llor a una profes so re ssa a mi c a d e lle s u o re v e n n e a s g r id a r m i e i o le dissi: M i a v e t e ro t to la p a lle !! u s cii fu o r i d a s c uola e andai vi a a p i e d i , u n a p ro fes s o re s s a m i in s eg u i c on la m ac china d i c e n d o mi d a l fin e s tr in o c h e to r n a s s i, c he e ro m i n orenne e c ’ e ra n o c a s in i s e m i a llo n ta n a vo d a s cuola, era no resp o n sa b i l i l o ro , g li r is p o s i c h e io fa c e v o q u e l c he vol evo e n o n v o l e v o p i ù a n d a re a s cu o la ; s c a p p a i lu ngo il m arciapied e , t a g l i a n d o g iù p e r d e i vic o li a r r iva i s u lla s tat al e e feci l ’ a u t o st o p p e r a n d a re v ia d i c a s a , s i fer m ò una L an cia Stra t o s, sa l i i , e ra u n p a z z o id e ch e s e l’er a a p pe na com pr ata, si mi se a f a re i 1 8 0 /1 9 0 k m h c o n s o r p a s s i s l alom t ra i cam io n d e l l a st a t a l e, g u id a n d o d a in ca p a ce , u n paio di volte mi so n o v i st o mo r to , s a lv i p e r u n p elo , s ta v o pe r cagar mi ad d o sso . Mi feci m et t e re g i ù p ri ma e p res i u n a u to b u s co n cu i tor nai a cas a. Il giorno d o p o t o rn a i a sc u o la , a r r iv ò la c o n v o ca z io n e de ll a preside sp e c i f i c a n d o c h e a n d a s s i d a s o lo , a v e v a l’u ffic io i n un altro i st i t u t o a 5 0 0 m e tr i d a lì, tr a l’a ltro e r a p i c c ola
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e vecchis si ma , se mp re v e s tita d i s cu ro c o n a b iti d a l t aglio ant ico e c o n i c a p e l l i b ia n c h i s em b r a va a v e s s e 9 0 anni; f acendo la st ra d a a p i e d i, co l fa tto ch e a v e v a s p ec ific ato che andas si d a so l o se n z a c h e la b id ella m i a cc o m p a gnas se, m i ero f a t t o l ’ i d e a c h e vo les s e s u c c h ia r m elo v e r a me nte , m i prese la p a ra n o i a , p en s a v o a s c u s e d a d ir le, c h e a v e v o una malatt i a se ssu a l e c o n ta g io s a , p e n s a v o d i d ir le che ho l o s colo per f a rl e p a ssa re la vo g lia , d a va n ti a ll’u fficio e ro agi tato, po i so n o e n t ra t o , m i s o n o s e d u to e p a r la n do m i son o accort o c h e e ra d i u n a in te llig en z a in c red ib ile , av e v a capito anch e i l mo t i v o p e r cu i m i c o m p o r ta vo co s ì, abbiam o par lato a l u n g o , u n a d elle p e r s o n e p iù in tellig en t i c he abbia mai c o n o sc i u t o , l e d is s i c h e n o n c e la fa ce v o p i ù, le i m i dis se ch e se a v e ssi v o lu to r ito r n a re a s cu o la o av e s s i avuto bis o g n o d i a i u t o p e r tro va r m i u n la vo ro d i a n d a re in uf f icio da l e i c h e a v re b b e ce rca to d i a iu ta r m i. U scì dall’u f f i c i o c o n me e m i r ia c c o m p a g n ò n e lla m ia s e zi on e dalle su o re p re n d e n d o m i a b r a cc e tto , m a io er a ve s tit o s trano, c a p e l l i l u n g h i e s p e ttin a ti, b a r b a lu n g a e ore c chi ni da d o n n a , n u me ro s e co lla n e, in fin iti b r a cc ia letti e anelli vari , j e a n s l a c e rati, u n a g ia cc a b lu d i la n a che m i arrivava a l l e g i n o c c h i a , co n u n a ca m ic ia a fio r i c h e si not ava da lon t a n o u n p a i o d i ch ilo m etr i e s tiva letti d a i tac c hi al t i con cu i e ro su i 1 9 0 c m ; le i e r a m e n o d i 1 5 0 c m ve s tit a c om e si u sa v a u n se c o lo p r im a , s ta v o tu tto s to r to pe r cam minare d a n d o l e i l b r a cc io , p a r la v a m o r id en d o s pe s s o sembrando i n c o n f i d e n za , la g en te ci g u a rd a va s tr a n o, anche quelli c h e p a ssa v a n o in m a c c h in a , u n r a g a z z in o v e s tito eccentr ico a l t o c h e c a mm in a v a tu tto s to r to co n u n a ve c c hia pi ccolissima v e st i t a c o m e n el 1 8 0 0 n o n li a v e v a n o m ai v ist i , poi alla mi a se zi o n e c ’er a il ca m b io d ell’o r a , m i v ide ro arrivare co sì e si so n o s icu r a m en te c o n v in ti ch e a b biam o f at to s esso .
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- d i A n d re a s F in o ttis -
dici che andremo a schiantare? può essere
B am bini. C h i v i p a rl a è l’a u tis ta , v i s to co n d u c e n d o in un m on do che n o n a v e t e n e m m e n o m a i o s a to im m a g in a re, pe r paur a. Son o a l l a g u i d a i n fo g n a to d i tr ip , p e r s m a ltir li de v o pre mere su l l ’ a c c e l e ra t o re . A m o q u e s ta a d ren a lin ica s e ns azi on e di co rsa c o n t ro i l te m p o . Me la sono p re sa c o n c a l m a a ll’in iz io p e rch é la g a n ja, c az zo la ganja , l a g a n j a a v e v a r a lle n ta to le m ie fu n z io n i v itali. Molti di vo i mi h a n n o v i s to p a llid o . H o s en tito a d d ir ittur a al cuni dire - Qu e l l o è mo r to . P ro pr io co sì f o t t u t i b a st a rd i. E ro m o r to . Me ne sono a c c o rt o q u a n d o m i s o n o vis to a llo s p e c c h io , non ero convin c e n t e a i mi e i o cc h i. U n c a d a ve re ch e s i s bar ba, si a s ciuga i c a p e l l i , si f a le s o p r a c c ig lie. P orco dio, c a zzo d i v i t a s to viv e n d o ? Il p reside e l e ma e st re v i h a n n o a ffid a to a m e ch ied endom i di e ssere g e n t i l e c o n v o i e d i fa r v i viv e re u n a b e lla gita. G l i ho risp o st o v a b e n e . Ma s u quest o b u s i o mi a n n o io . Voi r idete, f a t e u n sa c c o d i c a s in o , vi la n cia te a e ro p l anini di carta. S e n t o a l c u n i d i vo i in s u lta r s i a vic e n d a . S iete c ari ni, vero, ma c a zzo c o me s iete in d is cip lin a ti. Q uindi ho c a mb i a t o t ra i e tto r ia . B am bini ca ri , l o v e d e t e q u e l d ir u p o lì d a va n ti? E nnò, adesso n o n u rl a t e . S u vv ia , n o n p ia n g ete . S m ette te la caz zo, cos ì mi f a t e se n t i re in co lp a . R im a n e te s ed u ti, non f at em i ar ra b b i a re . Da i . D a i. O r m a i il p ied e s i è in c a str ato
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sul l’accele ra t o re . I l f re n o n o n fu n z io n a , o n o n o , n o n funzi on a! L o vedete il d i ru p o se mpre p iÚ v ic in o ? Mi hanno d e t t o d i f a rv i fa re u n a b e lla g ita . N o n vi piac e dove vi sto c o n d u c e n d o ? F ra non m o l t o v o l e re mo . B as ta urla re ! B a st a ! M i f a te ve n ire il v o lta s to m a co ! H o v om i tato trop p o i n q u e st i a n n i. A d es s o n o , n o n n e h o v oglia. St ate z itti, t a p p a t e v i q u e lla fo g n a d i m e rd a . Si fa com e d i c o i o . A d e ss o o m a i p iÚ . A des so vole re mo . A des so vole re mo . - d i N u e n n i Ne lla Z u en a B u e na -
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piccola riflessione sulla poesia all’una di notte
F ondamenta l me n t e e si st o n o d u e tip i d i p o eti: i primi s on o q u e l l i c h e ci in d o ttr in a n o , c h e s tu d ia m o, r icordiamo, c h e si p o n g o no d o m a n d e es is te n z ia li s e n z a c e rcare rispost e c o n c re t e , c h e s i la s cia n o n a u fr a g a re dolc e m en te nel ma re d e l v i zi o s o ig n o to , n o n tro v a n d o il p ropr io Io, restand o ; poi ci sono g l i a l t ri : c o l o ro ch e d ec id o n o d i tes ta re , c om e un m alato e sp e ri me n t o ch e g io va a llo s p ir ito , tr a s u d ando concretezza , v e rsi c h e s ’in c a r n a n o , s en ten z e a d is c apito del la propri a v i t a , g i u d i ci e ca r n e fic i d i s é. E nigmi a cu i è se mp re c o lle g a ta u n a r is p o s ta , v iv a , aute nt i ca, prova t a su l l a p ro p ri a p e lle , a g h i c h e la s c ia n o il se gno com e lame su l f i l o d e l l e Mo ire . P as sandosi i l t e mp o i n a t te s a d ella fin e, e s s i p o tr a n n o dire ‘’Io s ì’’. Ti c hiedi c o me sa re b b e , ch e n e s o , fu m a re u n o s p ine llo? F allo! A ndare a p u t t a n e ? F a l l o ! P ro vare un o rg a smo ? F allo ! Subire l’ov e rd o se ? F a l l o ! F erire il p ro ssi mo ? F a l l o ! P or tare cro c i n o n t u e p e r b u o n is m o , e p o i p en tir ten e? Fall o! A f f ogare n e g l i i d e a l i i l l u s o r i? F a llo ! Sm u overe l e p ro p ri e v i s ce re p e r fu tili d is c u s s io n i, argom en ti, situ a zi o n i ? F a l l o ! Vi v ere di n i e n t e ? F a l l o ! Q ue sta è p u ra p o e si a : s co p r ire le s e n s a z io n i e r iv iv e r le d’i nchios tro . - d i A le x R o v e r i -
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le negazioni - trentasei pezzi recensione
“Le Negazioni”sono 36 poesie che provengon o da quel margine scorbutico che si colloca oltre i rigetti di una società convulsamente indirizzata in parole meccaniche ripetute come un mantra del comando, oltre alla nitida e funesta cristallizzazione di un sapere unic o indotto. “Le Negazioni” sono versi che negano un qualsivoglia status quo generato da pensieri stereotipati, sono schiaffi a una morale preconfezionata, un caldo abbraccio a nuove passioni e la ricerca di sperimentali ed eversivi modi di considerare le cose. È una lotta col cervello, lo scontro con un corpo fragile, la derisione a un quotidiano che assume la forma del supplizio, l’opposizione alla meccanica incosciente dei gesti. Queste sono poesie che negano l’evidente perché l’evidente è una messinscena di una sorta di sadic i pupazzi che governano un mondo allo sbando. Sono poesie che negando, negano anche i propri versi – accrescendo così il proprio potere e la ferocia verso un codice unico del sentire e del vivere. Qui si vive l’immaginifico della rivolta. Questo è un saluto al tumulto. - di A l e ssandro P e dre t t a Kres ta -
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L e Ne g a z i o n i - tren ta s ei p ez z i A cquis tab i l e i n t u t t e l e lib rer ie e n e i p r in cip a li s iti w e b Sito dell’editore Nulla Die: http://nulladie.wordpress.com/2013/05/23/nucleo-negazioni-le-negazioni-trentasei-pezzi-poesia/ Amazon: http://www.amazon.it/Le-negazioni-36-pezzi/dp/8897364667/ref=sr_1 _1?s=books&ie=UTF8&qid=1369656041&sr=1-1&keywords=le+neg azioni+36+pezzi Webster.it: http://www.webster.it/li bri-negazioni_36_pezzi_nulla_die9788897364665.htm Libreria Universitaria.it: http://www.ozoz.it/vai/vai.php?url=www.libreriauniversitaria.it
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redazione maledetta Alessandro Pedretta Kresta direttore irresponsabile facebook.com/alessandro.pedrettakresta facebook.com/AlessandroPedrettaKrestaIlNonPoeta Andreas Finottis guida spirituale finottis.blogspot.com
Gervaso Curtis http://www.facebook.com/maledettoscrittore Fabio Carroccia sergente 101esima aviotrasportata compagnia Charlie valvolanuta84@alice.it Giuseppe Baldassarra servo dell’inconscio baldogiupe@live.com
Giovanni Favazza scrittore profano jhonnybar@live.it
Mauro Bellicini simpatico sociopatico
Ty Elle
Hanno collaborato Enrico Marra Nuenni Nella Zuena Buena Andrea Doro Nicola Cudemo Giada Di Lello Mattia Indavuru Alessandro De Cesare Diego Yale Jamie De Castro Alexa Nicastro Libeth Misslibeth Libet Sabrina Longari Simone Robertazzi Rubens Lanzillotti Francesco Barbabei Dario Provicini Alex Roveri Frankie Fancello
le illustrazioni sono di Giuseppe La Micela e di Fabiano Leone l’illustrazione di copertina è di Gengis Ivan Iosapio grafica e impaginazione di Mauro Bellicini
per proposte di collaborazioni, invio materiale e insulti e per informazioni sul Nucleo Negazioni
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