Beirut: sguardi di pace

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3 marzo, Espace SD, Achrafiye, Beirut “La vita nei campi ci priva dell’immaginazione, della possibilità di espressione e del rapporto con la bellezza delle cose. Fotografare e discutere di fotografia ce l’ha restituita. Nello stesso tempo, però, ci ha reso ancora più consapevoli delle difficoltà della nostra condizione di profughi. Ma ce l’ha fatta anche dimenticare”.

Con il Patrocinio del:

L’arte, ragazzi miei, sta nell’essere se stessi fino in fondo.

13 ottobre 3 novembre 2007

Paul Verlaine.

BEIRUT: SGUARDI DI PACE

Media Partner:

È stato un incontro riuscito. Quello tra alcuni fotografi e filmaker e i ragazzi dei campi profughi di Beirut. È avvenuto ai corsi di fotografia e video nel campo di Mar Elias nati

MOSTRA FOTOGRAFICA INTERNAZIONALE

dalla collaborazione tra la ong palestinese Beit Atfal Assomoud (che assiste e forma professionalmente i profughi del nord della Palestina, ospitati in Libano dal 1948) e

Supporter:

alcuni fotografi e giornalisti italiani. I corsi sono stati organizzati dal comitato Per non dimenticare Sabra e Shatila del giornalista Stefano Chiarini, l’associazione Puntocritico e L’Alfabeto Urbano (e altre realtà politiche italiane). I laboratori sono stati tenuti dai fotografi e filmaker: Patrizio Esposito, Mario F. Martone, Stefano Martone, Paola Codeluppi, Stefano

Haina (responsabile nazionale della Beit Atfal Assomoud), Sabina Berra, Paola Potena, Maurizio Musolino.

design: matteoriva.com

Meldolesi, Mario Boccia. Gli aspetti progettuali e organizzativi sono stati curati da Kassem

Via Tacchini, 26 - 28922 - Verbania-Pallanza (VB) - ITALIA Phone: +39 0323 556252 - Mobile: +39 347 6008131 E-Mail: info@lakeside.vb.it www.lakeside.vb.it


Diario di un riscatto. L’inizio…

I corsisti, le collaborazioni:

Alcuni di noi arrivano ogni giorno a Beirut dopo una o due ore di viaggio. Ognuno da un campo profughi diverso. Veniamo

+ Abed Muslamani

da Bourje el Barajne (7-8 chilometri da Beirut), da Shatila (vicino alla sede dei corsi), dai campi Bourje el Shemali e Ein-el

+ Fadia Hamdan

Helwe (a 90 chilometri verso sud). Anche chi viene dal nord, dal campo Beddawi Nahr el-Bared, deve viaggiare almeno un’ora

+ Fadi Soliman

e mezza. Il traffico è spesso deviato a causa delle buche delle bombe e dai cantieri che ricostruiscono i ponti abbattuti dalla

+ Hassan Abu leefeh

guerra recente.

+ Hisham Ghuzlan

14 settembre 2006, periferia di Beirut (Dahiya-el Janobiah)

+ Mohammed Azzam

Dove sono cadute le bombe c’è una polvere finissima che copre ogni cosa. Le abitazioni sono come polverizzate. Proteggiamo

+ Safaa Issa

le macchine fotografiche come possiamo. Quando andiamo via i nostri capelli, le scarpe, gli abiti, sono bianchi, i nostri occhi

+ Samir El-khatib

arrossati.

+ Rasha Al Rifari

16 settembre 2006, nei villaggi e nelle città del sud

+ Soheir Fares

Con un piccolo bus siamo andati a sud, quasi alla frontiera con Israele. Ci siamo fermati una prima volta per fotografare gli

+ Alia Al-Ghossein

operai che trasportavano i detriti delle case abbattute verso la spiaggia. Il mare scompariva dietro montagne di pietre e carcasse

+ Hisham al-ali

d’auto.

+ Ibrahim Abdul Hamid

Il ricavato della mostra sarà utilizzato per finanziare i corsi.

7 marzo 2007, Mar Elias Ogni volta che entriamo in una casa per fotografare ci troviamo a entrare in una storia insieme personale e collettiva per noi palestinesi.

ORARIO Martedì-Giovedì: 10.30 - 12.30 16.00 - 19.30

Venerdì-Domenica: 10.30 - 12.30 17.00 - 23.00

Inaugurazione: Sabato 13 ottobre dalle 18.30


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